Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, interviene sulle critiche sollevate dopo il servizio andato in onda su Report che sollevato le proteste del Pd Marche. Durante la presentazione in Regione della squadra di basket in carrozzina Asd Santo Stefano, il presidente Francesco Acquaroli ha risposto ai cronisti riguardo alle polemiche sollevate dalle opposizioni e al servizio “Let's Marche” trasmesso ieri sera su Report. Il programma ha trattato della gestione dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche (Atim), sollevando dubbi sulle spese e sugli affidamenti legati all’agenzia regionale.
Acquaroli, che ieri sera non ha seguito il programma per essere presente alla partita della Lube, ha commentato con fermezza le polemiche in merito alla gestione dell’Atim, sottolineando che queste sono "sostanzialmente di natura politica". Il presidente ha voluto rispondere con dati concreti, mettendo in luce i numeri che testimoniano l’efficacia del lavoro svolto.
"In merito all’attività di promozione turistica delle Marche, i numeri parlano molto chiaramente", ha dichiarato Acquaroli. "Abbiamo registrato un milione in più di presenze annuali e l'agenzia ha acquisito una notevole capacità di accedere a mercati internazionali. Questi risultati sono in linea con gli investimenti che venivano fatti anche in passato."
Il presidente ha anche affrontato la questione dell'ex direttore generale dell’Atim, Marco Bruschini, che ha lasciato l’incarico per un nuovo ruolo al ministero dell’Agricoltura, dove promuoverà i prodotti italiani. Acquaroli ha dichiarato che la sostituzione di Bruschini è avvenuta tramite un interpello pubblico, come previsto dalla normativa. "Atim ha avuto un interpello di natura pubblica per sostituire Bruschini dopo che ha ricoperto un nuovo incarico", ha precisato Acquaroli, rispondendo così alle insinuazioni legate alla gestione interna dell’agenzia.
Secondo il presidente della Regione, dunque, le critiche sollevate dalle opposizioni e rilanciate dal programma Report sembrano essere più una manovra politica che una reale preoccupazione per la gestione dell’agenzia. "Mi sembra sinceramente che dietro a queste polemiche ci sia più una volontà di strumentalizzare politicamente la situazione che una vera questione di merito", ha concluso Acquaroli.
Il presidente ha quindi ribadito che "l’operato dell’Atim e la crescita del turismo nelle Marche sono frutto di un lavoro serio e continuo, lontano dalle accuse infondate".
Tolentino si prapara all’avvio dei lavori per il nuovo campus scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Filelfo”. Sabato 18 gennaio, durante una conferenza stampa, il sindaco Mauro Sclavi, insieme al dirigente scolastico Donato Romano, ha fatto il punto sulla situazione, annunciando l’inizio imminente dei lavori e illustrando i dettagli del progetto che vedrà il coinvolgimento della comunità e degli studenti.
Un progetto da 31 milioni di euro
Il sindaco ha anticipato che il cantiere aprirà già nelle prossime settimane, con l’avvio ufficiale dei lavori previsto per la fine di febbraio. In poco più di un anno, il nuovo campus prenderà forma: il corpo centrale della scuola e l'ala dei licei, che ospiterà le classi, saranno completati entro 600 giorni. Successivamente, verranno realizzate altre strutture a servizio delle attività scolastiche ed educative, il tutto con un investimento complessivo di 31 milioni di euro.
Sclavi ha anche annunciato un ulteriore intervento che prevede la costruzione di una nuova struttura destinata agli studenti, dove potranno consumare i pasti durante i rientri, e una foresteria dedicata a coloro che frequentano gli indirizzi coreutico e musicale, con diverse postazioni letto a disposizione.
Il dirigente scolastico Donato Romano ha sottolineato l’alto livello di interesse da parte degli studenti verso gli indirizzi dell’Istituto Filelfo, evidenziando come il progetto del campus rappresenti un’occasione imperdibile per il futuro della scuola. Romano ha espresso la sua fiducia nell’avvio dei lavori e ha ringraziato il sindaco, la Provincia e tutte le istituzioni coinvolte. “Questo campus sarà un vero fiore all'occhiello per il nostro territorio e ci permetterà di raccogliere studenti non solo da Tolentino, ma anche da altre zone della regione”, ha dichiarato. Il Filelfo è già uno degli istituti più apprezzati a livello regionale, grazie alla qualità della sua offerta formativa, e con il nuovo campus si prepara a diventare un polo educativo di riferimento.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere comunale Fabio Montemarani, il vicepresidente Roberto Romagnoli e la professoressa Cristina Lembo, oltre a una rappresentanza degli studenti. La partecipazione degli studenti è stata fondamentale, come ricordato da Deida Ago, che ha evidenziato come la comunità scolastica abbia quasi perso la speranza di vedere concretizzarsi il progetto. Il sindaco ha proposto la creazione di un comitato di garanzia che permetterà agli studenti di monitorare l'avanzamento dei lavori, garantendo loro trasparenza e partecipazione attiva nel processo.
L’assessore all’Istruzione Elena Lucaroni ha ribadito l’importanza di questo progetto per il futuro dei giovani di Tolentino, ricordando che le iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado sono ormai alle porte. Con l’avvio dei lavori del campus, “dopo anni difficili tra il sisma e la pandemia, possiamo finalmente dare un segnale concreto e tangibile ai nostri ragazzi, mostrando loro che la città investe nel loro futuro", ha dichiarato Lucaroni.
L’Assessore ha anche espresso un ringraziamento a tutti i docenti, che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, hanno mantenuto alto il livello di preparazione degli studenti, un orgoglio per la città. “Vogliamo incentivare le future generazioni a iscriversi alle nostre scuole, che offriranno strutture all’avanguardia per una formazione di qualità”, ha concluso.
In occasione dell’imminente open day del Filelfo, che si terrà nei prossimi giorni, le famiglie e gli studenti interessati potranno conoscere meglio l’offerta formativa dell’Istituto, i programmi didattici e le novità legate al nuovo campus. L’invito del sindaco e dell’assessore Lucaroni è a visitare le scuole per scoprire le opportunità di crescita e formazione che Tolentino offre ai giovani del territorio.
Il servizio andato in onda ieri sera su Rai3, all’interno dell’inchiesta Let’s Marche, ha messo in luce una serie di problematiche rilevanti nella gestione del turismo regionale, sollevando preoccupazioni e critiche da parte del Partito Democratico delle Marche. La segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, ha commentato con dispiacere la seconda parte del reportage, definendola dolorosa per chi tiene veramente alla regione.
L’inchiesta condotta da Lucina Paternesi ha evidenziato numerosi aspetti critici, tra cui gli affidamenti diretti senza gara, la destinazione di milioni di euro a società di cui si sa poco o nulla, e una gestione che appare priva di trasparenza ed efficacia. In particolare, il servizio ha focalizzato l’attenzione sull’ATim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione), struttura istituita per promuovere il turismo nelle Marche, ma che, secondo la Corte dei Conti, risulta essere un "doppione costoso e inutile" dell'assessorato al Turismo.
Il Partito Democratico denuncia la scarsa efficacia di un sistema che ha visto sprecare ingenti risorse pubbliche senza alcun ritorno concreto per il territorio e per le imprese locali. Bomprezzi ha dichiarato: "Un presidente, che è anche assessore al Turismo, il quale non conosce ciò che delibera e ciò che fanno i suoi nominati è un fatto gravissimo, che non può che indignare tutti i marchigiani". La segretaria ha sottolineato come l’operato delle istituzioni abbia fatto disperdere milioni di euro, mentre le ricadute sul territorio sono state praticamente nulle.
La creazione dell’Atim, che ha comportato un esborso di 12 milioni di euro in soli due anni, è al centro delle critiche. Secondo il Pd, questi fondi "avrebbero potuto essere utilizzati per iniziative concrete, in grado di valorizzare le eccellenze locali e sostenere gli operatori turistici, che invece si trovano ad assistere impotenti a una gestione opaca e inefficace".
"Volano i milioni di euro a destra e a manca, ma le ricadute sul territorio sono nulle", ha dichiarato Bomprezzi, aggiungendo che, con quei fondi, si sarebbero potute finanziare azioni strategiche per il rilancio turistico della regione.
Il Partito Democratico ha annunciato che continuerà a lavorare per fare chiarezza sulla vicenda, chiedendo trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. "Questa è la vera battaglia per le Marche", ha concluso Bomprezzi, esprimendo gratitudine al Gruppo consiliare del Pd per il "continuo impegno a proteggere il territorio da sprechi e opacità, e per riportare al centro le vere priorità per i cittadini e le imprese marchigiane".
L'uragano di categoria 5 (3Gruppo Misto+2Pensiero ed Azione) capace, dicono i manuali, di distruggere edifici ed infrastrutture, ha perso di potenza nell'impatto su Parcaroli City nel d-day più temuto: l'approvazione del bilancio di previsione.
Niente tempesta perfetta e commissariamento, ma certo il cielo sopra Macerata è ancora pieno di tuoni e fulmini. Un fronte nuvoloso che minaccia di ingrossarsi con l'arrivo di nuovi venti freddi: quelli della tempesta d'autunno denominata Voto Regionale. Questo, abbiamo detto, nonostante l'uragano maceratese depotenziato abbia prodotto assieme al compatto 'no' delle opposizioni, un solo voto contrario (Ripa, Misto) tre astensioni (Bini e Cingolani, Pensiero ed Azione + De Padova, Misto) e un voto a favore (Carbonari Misto).
Il sindaco Parcaroli: "Non mi faccio ricattare da alcuno!" la sua prima dichiarazione dopo il pass. Tuttavia succedere a sé stesso per lui sarà ora un tantino piu' difficile. Tutto infatti si dovrà risolvere all'interno di una maggioranza certo più risicata ma fortemente blindata. Resta infatti relativamente poco al giugno 2026, quando si scioglierà il Consiglio.
La Grande Corsa pare infatti già iniziata con tutti gli uomini forti del Centro Destra 'a cavallo' di scintillanti eventi personali, mentre il Pd e' in cerca di un Mosè (incassando nel frattempo un "no grazie" da David Miliozzi) a guidare il popolo del centro sinistra fuori dal deserto.
Dice Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo FdI: "Vero: maggioranza ridotta, vero: stavamo meglio prima. Tutto peraltro era chiaro con la formazione di nuovi gruppi. E di questo bilancio preventivo noi andiamo soddisfatti. Tutto improntato sulle progettualità con il finanziamento del Pnrr: 66 milioni in 3 anni. Sulle spese di conto corrente - manutenzione ordinaria, verde pubblico - abbiamo invece qualche difficoltà e tagli inevitabili".
Marco Caldarelli, il nocchiero del vascello sfuggito ad Uragano 5 (depotenziato a categoria 1): "Sono certo del futuro, prossimo percorso". "Sara' assolutamente tranquillo - sottolinea lui, assessore al Bilancio - non vedo infatti realistici segnali di crisi da qui alla scadenza della consiliatura ormai piuttosto vicina. Alle elezioni si arriverà vivaci ma sereni".
L'Unione di Centro e Lei? "Sono un uomo di partito. Seguirò le indicazioni: candidatura alle Regionali in autunno (non credo ad accorpamenti con il voto maceratese) o alle Comunali o addirittura restare a casa".
Narciso Ricotta da Piediripa al presidio sull'arroventata questione Simonetti (leggi lottizzazione) ci dichiara: "Segnali preoccupanti dal voto sul bilancio non votato dall'ex Lista Parcaroli. Concretizzando tutte le preoccupazioni su un sindaco che ha mostrato una carente visione politica dove gli assessori restano a presidio della propria poltrona. Intanto a pagare è il cittadino in settori chiave come il sociale e la cultura, falcidiati dai tagli".
L'ospedale? "Mancano purtroppo le risorse per crederci davvero. Degli 185 milioni, solo la meta' (90) verrebbe dalle provvidenze per la ricostruzione post sisma previste per l'ex Cras a S.Croce. E se non ci sono per le opere murarie, figurarsi per le attrezzature sanitarie mentre mancano medici ed infermieri, le prenotazioni ferme al Cup per cui tutti si vedono costretti a pagarsi di tasca propria prestazioni che non vadano da qui all'eternità. In questo contesto, territorialmente inoltre c'è da considerare la prossima apertura a Campiglione dell'ospedale di Fermo. E le aspettative di quello di Civitanova Marche su cui peraltro il Centro destra regionale punta in vista del prossimo voto".
"Macche' - replica Castiglioni - Saltamartini e Baldelli in consiglio comunale sono stati chiari. Le condizioni perchè l'ospedale di Macerata si faccia presto e bene ci sono tutte: soldi e progetti. Osservo a questo proposito come la sinistra appaia non del tutto infelice circa eventuali ma assolutamente non probabili, ripeto, problemi che insorgano sul fronte della sanità pubblica. Non mi pare bello dopo le assicurazioni rese in assise da vicepresidente ed assessore continuare con il mantra sull'ospedale che forse non si fa".
Aldo Alessandrini (Lega) con Parcaroli sottratto alle 'inimiche lance' sul Carroccio, dopo la tempesta tira leopardianamente un sospiro di sollievo: "Amministrazione salva. Per la verità confesso che non ho compreso appieno l'azione dei Civici. Sandro l'ha detto: non si fa tirare la giacchetta da alcuno. La maggioranza c'è ed ancora ampia. Non c'è ostilità: ciò che andava recuperato è stato recuperato e non finisce certo qui. Il bilancio di previsione approvato? E' chiaro, ben squadernato. Ogni consigliere può approndirlo".
È quello che intende fare Sabrina De Padova alla prossima riunione: "Riguarderà le risorse presenti in cassa. Chiedo una verifica sui numeri. Inoltre in bilancio vedo spese previste inferiori rispetto al 2023 in riferimento a lavori pubblici e cultura. Per le quali c'è una ormai tradizionale variazione mensili. La giunta? Tutti pronti a scattare per un posto al sole in autunno. Mi riferisco naturalmente alla eventuale ma per nulla scontata successione di Sandro". Nel caso naturalmente apertissimo di un'Estate di San Martino per il Centro Destra regionale e di una nuova Primavera per quello maceratese. E sul nuovo ospedale? "Sono pessimista" dichiara netta l'ex presidentessa del Consiglio delle Donne ed ex parcaroliana.
Intanto il CD maceratese si prepara ad accogliere Maurizio Lupi. Il leader di Noi Moderati, dopo rinvii, inaugura sabato 25 la nuova sede del partito in via Roma 72. Presenti il vicepresidente del Gruppo alla Camera, Pino Bicchielli; il consigliere regionale Marco Marinangeli; il coordinatore regionale Tablino Campanelli e il coordinatore provinciale Paolo Perini.
Perplesso, Perini, sul bilancio preventivo: "Non si capisce dove muore. Sono peraltro convinto che la maggioranza non si sfascerà: un anno e mezzo non è poi troppo lungo da condividere. Al contrario ci sarebbe troppo da perdere. No?!". E sull'ospedale che verra'? L'esponente di Noi Moderati non ricorre a moderati giri di parole: "E' palese a tutti che si tratti di un'enorme spesa. Dire qualcosa di definito senza conoscere nei dettagli il progetto, è comunque poco intelligente. Mi chiedo da cittadino: non conviene invece, insieme all'idea di nuove murature, investire sul precedente ristrutturando, puntando su una nuova viabilità, attrezzature sanitarie d'avanguardia (visto come si potenziano in tal senso le Case di cura private?!) e sopratutto sul personale e la sua formazione? Ecco quale sarebbe un servizio di vera eccellenza!".
Con una nota, Il Segretario comunale Luigi Carelli, il suo vice Guido Garufi, Il Segretario Provinciale Paolo Perini hanno esposto alcune perplessita sulla lottizzazione Simonetti:
"Si assiste ,con meraviglia e stupore, al procedere dell’iter relativo alla lottizzazione Simonetti, a Piediripa. Meraviglia e stupore che fanno pensare più ad un’opera teatrale che ad una rigorosa presa di posizione politica. D’improvviso il Consiglio che si sarebbe dovuto riunire il 27 di Gennaio è stato rimandato… Il Sindaco Parcaroli dice di voler approfondire la questione… Il partito “Noi moderati”, da sempre, pur non avendo rappresentanza in Consiglio ( ma si al Parlamento e in Regione) si è dichiarato totalmente sfavorevole alla lottizzazione per una serie di motivi che diventa inutile ribadire per quanto evidenti ed oggettivi, tanto più nell’area commerciale. Non siamo i soli e riteniamo che tale delibera peserà negativamente sulle prossime amministrative che si terranno, chiariamo, nel 2025 e non nel 2026. Oltre all’opposizione che realizza un sit-in, leggiamo che Fratelli d’Italia e Lega sono contrari e con loro ci congratuliamo, a meno che, poiché la questione è diventata “teatrale” non sbuchi fuori, tra le tende, qualche altro protagonista o maschera e che questo “allungamento dei tempi” non serva a far cambiare parere ai meloniani e alla Lega . Notiamo, per concludere, che si sbandiera troppo spesso e a tutta voce il termine “liberalismo” che è diventato una etichetta buona per ogni salsa, termine che viene usato e abusato e utilizzato come “farmaco” per ogni patologia".
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricevuto questa mattina in visita a Palazzo Raffaello il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Un incontro istituzionale incentrato su temi all’ordine del giorno delle rispettive agende quali il turismo, l’internazionalizzazione e le filiere produttive.
“Le nostre Regioni – ha detto Fontana – sono legate da un rapporto di amicizia e di collaborazione e da reciproci interessi che possiamo sviluppare e rendere utili per entrambe. Innanzitutto, elemento fondamentale è l’internazionalizzazione, per le piccole, piccolissime e medie imprese. Realtà che sono eccellenti ma che molte volte non hanno la capacità, se non accompagnate, di presentarsi sui mercati in tutto il mondo.
In Lombardia abbiamo una solida organizzazione che promuove iniziative in molti Paesi emergenti e nei mercati in crescita. Questi sforzi stanno generando ottimi risultati. Poiché il tessuto imprenditoriale delle Marche presenta molte somiglianze con quello della Lombardia, abbiamo ritenuto opportuno lavorare insieme per creare collaborazioni concrete. Sostenendoci a vicenda, possiamo sviluppare sinergie in grado di offrire nuove opportunità alle nostre imprese nei mercati internazionali”.
“I punti di incontro tra le nostre regioni – ha affermato Acquaroli - sono il tessuto economico e il tessuto sociale. Condividiamo gli stessi obiettivi e le stesse esigenze: crescita sui mercati internazionali, crescita in innovazione, ricerca e sviluppo. Due realtà omogenee e simili, se non per dimensioni, essendo la Lombardia molto più grande, certamente per vocazione, con l’obiettivo di tutelare quella piccola e media impresa che è il grande patrimonio che ha permesso alla nostra regione e all’Italia in generale di diventare protagonista al mondo. Per le Marche questa collaborazione è una grande opportunità. Fare squadra, fare sistema è fondamentale. Dobbiamo diventare complementari, ciascuno con le proprie specificità, perché diversamente in un'economia globale di scala il rischio è di restare isolati”.
Fontana ha insistito su questi punti strategici: l’innovazione e la ricerca: “Rappresentano il futuro del nostro Paese, delle nostre regioni e credo che le iniziative da avviare potranno essere utili e positive”. Inoltre, d’accordo con il presidente Acquaroli, ha condiviso il valore della collaborazione: “Siamo i sostenitori della sussidiarietà che non è soltanto una parola intorno alla quale si organizzano convegni interessanti ma è il modo col quale approcciamo e affrontiamo i problemi legati all’economia e a ogni ambito della nostra attività politica e amministrativa. Le Marche con le sue 150 mila aziende in rapporto alla popolazione hanno un tessuto produttivo ancora più fitto rispetto alle nostre 800 mila imprese su 10 milioni di abitanti, per questo rappresentano un modello da seguire. Credo dunque che si possa lavorare in sinergia con la Regione Marche e con tutta la Giunta che apprezzo molto”.
Lo scambio reciproco e la collaborazione tra Marche e Lombardia si consolida grazie anche alla disponibilità dei voli di continuità: “Stamattina sono arrivato qui – ha dichiarato Fontana - con un volo comodissimo. Le infrastrutture e i collegamenti rappresentano uno degli elementi basilari e l’opportunità offerta dal volo da e per Milano rende agevole i rapporti consentendo di lavorare e tornare comodamente in giornata”.
E poi il turismo. Acquaroli ha detto che i turisti lombardi rappresentano un quinto del totale delle presenze registrate da gennaio a novembre 2024, che corrispondono a 2,5 milioni, mentre gli arrivi sono stati 450 mila. “La Lombardia – ha spiegato Acquaroli – è la prima regione italiana per numero di presenze nelle Marche. Questa leadership e questi numeri importanti vogliamo farli crescere e la disponibilità di un hub internazionale ci aiuta sia per arricchire il mercato turistico che per presentarci sui mercati esteri. Dobbiamo dunque tenere vicini i territori e soprattutto cercare di valorizzare quei punti di incontro che fanno la differenza”.
Il Consiglio Comunale di Caldarola ha votato all'unanimità una mozione per chiedere alla Regione Marche di intervenire rapidamente e approvare la legge per individuare le aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili. La proposta è stata presentata dalla consigliera di maggioranza Antonella Rocchi e si concentra in particolare sul progetto di una multinazionale norvegese che intende realizzare un grande parco eolico proprio nel territorio caldarolese.
Il sindaco Giuseppe Fabbroni ha spiegato che "l’impianto, se realizzato, comporterebbe l’installazione di grandi pale eoliche sui crinali dell'Appennino marchigiano. Nonostante una riduzione del numero di pale rispetto al progetto iniziale, passando da 12 a 7, le dimensioni delle turbine restano enormi, con un impatto paesaggistico che rischia di deturpare il territorio. Inoltre, un progetto analogo è stato proposto anche nei comuni vicini di Serrapetrona e San Severino.
La mozione richiama il “DM aree idonee” entrato in vigore il 3 luglio scorso, un decreto che obbliga le Regioni a individuare le aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili, garantendo un coinvolgimento attivo degli enti locali. A oggi, però, la Regione Marche non ha ancora completato questa mappatura, motivo per cui l'amministrazione caldarolese sollecita un intervento urgente da parte del presidente Francesco Acquaroli e della sua giunta.
Anche Giovanni Ciarlantini, capogruppo di minoranza, ha espresso il suo sostegno alla mozione, pur precisando che non è contrario all'energia eolica in generale. Ciarlantini ha infatti sottolineato di essere contrario alla "vastità del progetto", che ritiene "inadeguato per la zona, e ha dichiarato di essere al fianco dell'amministrazione nel contrastare la realizzazione di tale impianto".
Il Consiglio comunale di Caldarola si unisce quindi nel chiedere una presa di posizione della Regione per garantire che "i crinali dell’Appennino marchigiano rimangano preservati, evitando la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici invasivi su questi territori di grande valore paesaggistico e naturalistico".
"Macerata, città di cultura e formazione è improvvisamente sprofondata nel vortice del più becero populismo e disfattismo nel corso del festival del libero pensiero svoltosi l'11 gennaio". È quanto scrive, in una nota, il direttivo cittadino del Partito Democratico.
"È così che proprio grazie a coloro che volevano una città sul tetto d'Europa, nel nostro Teatro Lauro Rossi è andato in scena il ritorno al passato, il ritorno ad una cultura medioevale che nel 2025 è assolutamente inaccettabile - sottolineano dal Pd -. Capiamo che è nella natura di Giuseppe Cruciani essere pungente e provocatorio, ma vedere l'amministrazione sostenere con almeno 6000 euro un Festival che vede come ospite un "personaggio" che arriva perfino a deridere il bullismo senza che l'assessore 'direttore artistico' che lo ha fortemente voluto ne abbia preso le distanze è un fatto grave".
"Come si fa a non domandarci quale sia la credibilità di una giunta che da una parte si vanta di essere paladina del sociale, che costantemente "promuove" mentre si pubblicizza attraverso incontri e iniziative nelle scuole su bullismo, droga e disagio sociale e poi accetta senza battere ciglio quanto è stato detto sul palco del Teatro Lauro Rossi? Cruciani recita perfettamente il proprio personaggio, infatti, con un tono da 'show' che ha portato anche qui a Macerata", attaccano gli esponenti del Partito Democratico.
"Da prendere molto più seriamente è invece la gravità delle scelte di un’amministrazione che finanzia un festival per ogni assessore (da Sacchi a Caldarelli passando per D’Alessandro) distribuendo soldi pubblici in iniziative in aperta contraddizione tra loro, facendo eco, peraltro, alle palesi spaccature della maggioranza. A noi pare - si legge ancora nella nota - che nei grandi cambiamenti di cui Cruciani ha parlato una cosa sia sempre rimasta uguale in verità. La destra vuole la libertà di poter fare quello che gli pare senza minimamente curarsi degli altri, che persino si permette di sberleffare, ma coi soldi dei cittadini".
"È la storia vecchia come il mondo: se ti senti forte perché mai dovresti perdere tempo con chi è in condizioni precarie o di fragilità? L'hanno sempre pensata così, dov'è la novità? Sappiamo già che l'eventuale risposta dell' amministrazione si baserà proprio sul principio di libertà, parola enunciata roboante nel titolo del festival, ma questa volta non basterà. Invitiamo, dunque, l'amministrazione a scusarsi e prendere le distanze dalle parole di Giuseppe Cruciani, lo devono alle persone che quei disagi soffrono, alla città, alle scuole e alle associazioni che ogni giorno si battono per combattere le difficoltà di cui ci si è fatti beffa. Il dubbio è che si cerchi solamente una pubblicità costante che fa solo fare brutta figura alla città intera", concludono dal Pd.
Prima riunione per la nuova Commissione provinciale per le Pari Opportunità, organo composto da 11 esperti che avrà il compito di promuovere l’effettiva attuazione del principio di pari opportunità nel territorio provinciale. Promotrice dell’iniziativa è stata la ex consigliera delegata alle Pari Opportunità, Laura Sestili che, sentito il Presidente Sandro Parcaroli, ha avviato l’istruttoria che ha avuto poi il via libera da parte del Consiglio provinciale (che ha approvato il relativo regolamento di funzionamento) e dell’Assemblea dei Sindaci.
La Commissione è presieduta dall’avvocato Rosaria Moroni e composta dall’attuale consigliera delegata alle Pari Opportunità, Tiziana Gazzellini; dalla consigliera di parità Deborah Pantana; da tre componenti del Consiglio provinciale Giorgio Pollastrelli e Sandro Montaguti (designati dalla maggioranza) e Stefania Stimilli (designata dall’opposizione), da tre esperte che hanno competenze specifiche in materia di pari opportunità, conoscenza del mercato del lavoro e diritto antidiscriminatorio: Antonella Ciccarelli, Cinzia Fraticelli e Francesca Serafini; da una rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro, individuata nella dott.ssa Chiara Marmorè e da una componente delle organizzazioni sindacali, la sig.ra Maria Elena Fermanelli.
Dopo la prima seduta di insediamento, la Commissione si riunirà una volta al mese.
Inizieranno giovedì prossimo i lavori di ripristino e conservazione del patrimonio arboreo di Porto Recanati, un progetto volto alla riqualificazione degli spazi verdi urbani. L'intervento, approvato dalla Giunta Comunale, prevede un investimento complessivo di 70.000 euro e ha l'obiettivo di garantire sicurezza e decoro attraverso la gestione responsabile degli alberi presenti sul territorio.
La prima fase dei lavori interesserà viale dei Pini, noto per la presenza di numerosi esemplari di Cupressus arizonica (Cipresso dell'Arizona). "Questi alberi mostrano segni evidenti di indebolimento strutturale dovuto a frequenti potature, presenza resina e un generale deterioramento delle strutture linfatiche", spiega il Comune.
“Secondo la relazione dell'agronomo Ettore Drenaggi, gli esemplari sono stati considerati malati e minacciano di cadere, pertanto si ritiene necessaria la sostituzione totale degli alberi di Cupressus arizonica nel breve periodo (1-3 anni), dando priorità a quelli con maggiore instabilità meccanica, evidenzia ancora il Comune. Al posto dei cipressi verranno piantumate specie più adatte al contesto urbano, come l'oleandro (Nerium oleander) e l'albero di Giuda (Cercis siliquastrum), entrambe specie di terza grandezza (altezza massima 6-8 metri), con elevata resistenza agli stress ambientali e ottime caratteristiche ornamentali".
“Il progetto prevede ulteriori interventi in corso Matteotti e piazza Brancondi. In particolare, in corso Matteotti si procederà alla sostituzione delle alberature gravemente danneggiate dalla Cocciniglia ellenica. Gli interventi mirano a ripristinare e ricostituire integralmente le alberature danneggiate, restituendo decoro e sicurezza agli spazi pubblici”.
“Questo progetto rappresenta un passo concreto verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio verde urbano, contribuendo a migliorare la qualità della vita e la sicurezza per tutti i cittadini”.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha escluso l'ipotesi di un rinvio delle elezioni regionali al 2026, rispondendo a un'interpellanza presentata dalla capogruppo dem Anna Casini durante il Consiglio regionale. Il tema centrale della discussione riguardava la possibilità di posticipare il voto, che per legge dovrebbe svolgersi entro cinque anni dalla scadenza dell'attuale mandato, fissata per la fine di settembre 2025.
Acquaroli ha chiarito che, secondo le normative vigenti, le elezioni dovranno svolgersi nel primo periodo successivo alla scadenza dei cinque anni, con una data indicativa tra fine settembre e i primi di ottobre 2025. Il presidente ha anche sottolineato che,in assenza di aggiornamenti normativi o interventi dal governo centrale, la Regione seguirà questa tempistica che prevede il voto in autunno, evitando di posticiparlo oltre la stagione autunnale. "La stagione del freddo non è sicuramente di aiuto per un coinvolgimento nella campagna elettorale", ha dichiarato Acquaroli, spiegando la sua preferenza per una finestra elettorale non troppo distante dalla fine dell'estate.
Riguardo al dibattito più ampio che sta coinvolgendo altre regioni italiane, Acquaroli ha precisato che, sebbene esistano discussioni a livello nazionale su possibili slittamenti elettorali in altre aree del Paese, "le Marche non sono interessate da queste vicende. Non ha infatti avuto interlocuzioni a livello nazionale che possano influire sulle tempistiche delle elezioni regionali nelle Marche".
In conclusione, il presidente ha ribadito che l'intento della Regione è quello di uniformarsi alle scelte di altre regioni, "ma con la volontà di evitare qualsiasi ritardo che potrebbe compromettere la buona riuscita della campagna elettorale". Pertanto, se non ci saranno novità o modifiche normative, la data del voto rimarrà indicativamente tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre 2025.
Non si arrendono i sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona alla proposta dell’Ufficio scolastico regionale, recepita dalla giunta delle Marche, di accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Dopo la mobilitazione messa in atto durante le festività natalizie non appena saputo del disegno regionale per il prossimo anno scolastico, gli amministratori dei cinque Comuni su cui opera l’IC De Magistris si sono riuniti anche ieri per non lasciare nulla di intentato e scongiurare l’accorpamento delle due realtà scolastiche a discapito dei piccoli centri dell’entroterra già duramente colpiti dal terremoto del 2016.
«Non abbiamo mai mollato la presa - dicono gli amministratori - poiché non siamo intenzionati a cedere di fronte a una manovra che mette a repentaglio un altro servizio fondamentale per il nostro territorio. Restiamo sempre pronti e aperti a un dialogo con la Regione, affinché il governatore Francesco Acquaroli e la sua giunta comprendano le conseguenze che potrebbero derivare da una scelta simile. Ma serve un confronto serio e costruttivo, senza pregiudiziali. Non è possibile investire sulla ricostruzione da una parte e togliere i servizi dall’altra, rendendo i nostri Comuni poco appetibili per le giovani coppie e cattedrali nel deserto gli edifici sistemati con i fondi pubblici della ricostruzione. Inoltre, una scelta di questo tipo, non può essere presa così frettolosamente e senza aver consultato i rappresentanti dei territori interessati».
I sindaci Giuseppe Fabbroni, Alessio Vita, Massimiliano Micucci, Giuseppina Feliciotti e Silvia Pinzi auspicano quindi un confronto con la giunta regionale e stanno valutando tutte le possibili azioni da intraprendere, senza escluderne nessuna, per evitare che dal prossimo anno scolastico l’IC De Magistris condivida la direzione con l’Omnicomprensivo di Sarnano. I cinque sindaci tornano nel merito del disegno di accorpamento, ribadendo che la loro preoccupazione riguarda anche il «coinvolgimento di un territorio vastissimo di 352 Km quadrati e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni, per i quali - avevano già spiegato - ci resta difficile immaginare l’impegno di un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza».
Allo stesso tempo, però, tengono a rassicurare la cittadinanza e le famiglie riguardo il personale scolastico: «Sebbene ci sia la possibilità che docenti e collaboratori scolastici, facendo capo a un unico istituto, vengano disposti in tutto il territorio in cui opera la mega-realtà, gli studenti avranno comunque personale qualificato e preparato per la loro formazione». Personale che ha però mostrato la propria preoccupazione con due rispettive delibere del Collegio docenti e del Consiglio d’istituto in cui viene ribadita la contrarietà all’accorpamento.
"Come socialisti maceratesi riteniamo giusto e non porre veti e dinieghi alla libertà di impresa nel rispetto della legge e dei regolamenti. Detto questo siamo consapevoli che decidere contro o a favore porterà risultati diversi, occorre essere realisti e ripensare il sistema del commercio di vicinato e naturale con nuovi progetti innovativi". È quanto afferma, in una nota, Sandro Scipioni, segretario della Federazione di Macerata del Partito Socialista Italiano intervendo in merito alla costruzione del centro commerciale Simonetti.
Tema che in questi giorni sta agitando le acque dell'opinione pubblica, tra sostenitori e detrattori: "Non vorremmo che come a suo tempo qualcuno era contrario alle autostrade, televisori a colori e lavatrici, oggi fosse contro anche al commercio di grandi dimensioni e di alta occupazione - aggiunge Scipioni -. Non sono i centri commerciali che vanno aggrediti, ma, tutto ciò che determina un cambiamento di paradigma nel commercio, iniziando da quello online".
"Per quanto ci riguarda noi non parteciperemo alla manifestazione in oggetto, siamo per la tutela e la libertà d’impresa, moderna e dinamica. Questo a proposito del centro commerciale Simonetti ma anche di altro che riguarda il commercio in genere", conclude Scipioni.
"Sono profondamente amareggiata per le decisioni prese dal partito Forza Italia, in particolare per l'approvazione della costruzione del centro commerciale Simonetti", esordisce la consigliera Sabrina De Padova in merito alla vicenda che in questi giorni sta agitando le acque dell'opinione pubblica, tra sostenitori e detrattori.
Questa decisione, secondo la consigliera, favorisce la cementificazione di una zona già compromessa:
"Si tratta di una scelta che favorisce la cementificazione di una zona già gravemente compromessa da traffico e inquinamento. La realizzazione di un altro centro commerciale in una località dove ce ne sono già numerosi risulta completamente superflua, oltre che dannosa per l'ambiente e per la qualità della vita dei residenti. Non si comprende come una simile iniziativa possa essere giustificata, soprattutto quando l’esigenza di nuovi spazi commerciali è pressoché inesistente".
Le conseguenze locali, secondo la consigliera, saranno profondamente impattanti: "Le conseguenze su scala locale saranno devastanti: il proliferare di grandi strutture commerciali minaccia di soffocare le piccole attività economiche maceratesi, che sono già messe a dura prova dalla concorrenza delle grandi catene. Le dichiarazioni secondo cui questo progetto potrebbe generare nuovi posti di lavoro non sono credibili".
La consigliera spiega che l'apertura di un nuovo centro commerciale spesso porta al fallimento di altre attività:
"Infatti, sappiamo che l'apertura di un nuovo centro commerciale spesso implica il fallimento di altre attività simili, con il conseguente licenziamento dei dipendenti, i quali saranno poi assunti, se fortunati, dal nuovo centro. Si tratta di un gioco a somma zero che non porta alcun reale beneficio a chi già lavora sul nostro territorio".
Inoltre, sottolinea un conflitto di interessi nel progetto: "Inoltre, vorrei sottolineare che l’ingegnere incaricato del progetto, è anche il vice coordinatore provinciale di Forza Italia e che partiti come Fratelli d'Italia e la Lega diverse volte hanno dichiarato in fase di voto ‘idee contrarie a quanto in precedenza espresso’".
"Se davvero il progetto fosse stato necessario- prosegue la De Padova- si sarebbe potuto avviare già diversi anni fa, senza necessità di varianti in corso d'opera. In conclusione, auspico che ogni consigliere comunale prenda le proprie decisioni con il massimo senso di responsabilità, tenendo sempre presente l’interesse dei cittadini e del territorio".
Negli ultimi giorni, sono stati segnalati numerosi avvistamenti di un lupo nei pressi del centro abitato di Monte San Martino, suscitando preoccupazione tra i residenti. In uno di questi episodi, il lupo ha aggredito un animale domestico, uccidendolo, aumentando il timore per la sicurezza della comunità.
L'Amministrazione comunale è in costante contatto con la prefettura e la polizia provinciale per aggiornamenti regolari sulla situazione e per coordinare le misure da adottare. Il responsabile del distretto Val di Tenna / Monte San Martino, Francesco Ciarrocchi, ha spiegato che la polizia locale sta monitorando il territorio e che gli aggiornamenti provengono quotidianamente dalla cittadinanza che segnala gli avvistamenti.
"In caso di incontro con il lupo, è fondamentale non avvicinarsi e non cercare di attirarlo", ha dichiarato Ciarrocchi. "Se il lupo si avvicina, bisogna alzare la voce per spaventarlo e allontanarlo, senza mai girargli le spalle e correre. Sebbene il lupo generalmente non sia aggressivo verso l'uomo, è necessario seguire queste precauzioni, soprattutto per la sicurezza degli animali domestici che non devono essere lasciati incustoditi all'esterno".
Anche il sindaco Matteo Pompei ha commentato la situazione: "La presenza di lupi nel nostro territorio è una realtà consolidata, ma l’avvicinamento alle zone abitate sta diventando un fenomeno sempre più evidente. Sebbene il lupo non sia un animale per natura aggressivo, è fondamentale ricordare che è una specie selvaggia che deve vivere nel suo habitat naturale. Gli avvistamenti e l’aggressione a un animale domestico sono segnali di cambiamento nell'ambiente e nella fauna locale."
Pompei ha inoltre sottolineato che, sebbene l’amministrazione stia monitorando costantemente la situazione, l’invito è di segnalare tempestivamente ogni avvistamento per migliorare il monitoraggio e attivare interventi mirati. La sicurezza stradale e la protezione pubblica sono tra le priorità, considerando l’aumento della presenza di animali selvatici nelle vicinanze delle abitazioni.
La discussione sul progetto del Centro Commerciale Simonetti sta accendendo il dibattito pubblico a Macerata, ma alcuni consiglieri di maggioranza hanno voluto chiarire la propria posizione in merito alla proposta. In una nota congiunta, i rappresentanti di Forza Italia e UDC spiegano che la questione "non è se essere favorevoli o contrari alla costruzione di un nuovo centro commerciale, ma se approvare una variante che consentirà di migliorare un progetto già esistente e autorizzato".
Il progetto, che affonda le radici nelle amministrazioni dei sindaci Meschini e Carancini, ha subito una revisione importante rispetto alla versione iniziale. Il piano originale prevedeva la realizzazione di un Retail Park tradizionale, simile al centro commerciale di Corridomnia, ma la nuova proposta prevede un centro commerciale unico, con una superficie ridotta di circa 34.000 mq, più compatto e moderno, simile al Cuore Adriatico di Civitanova. Questo non solo migliorerebbe l’aspetto estetico e ambientale dell’area, ma ottimizzerebbe anche il sistema viario grazie agli interventi infrastrutturali previsti.
I consiglieri di maggioranza: Barbara Antolini e Sandro Montaguti di Forza Italia, insieme ad Antonella Fornaro dell’UDC, sottolineano che Simonetti, l’imprenditore responsabile del progetto, "ha già versato un acconto significativo per gli oneri di urbanizzazione. Questi fondi serviranno a realizzare la viabilità di servizio, che sarà ultimata prima della costruzione del centro commerciale, migliorando notevolmente il traffico e l’accessibilità della zona".
Il nuovo centro commerciale, secondo i consiglieri, "rappresenta una grande opportunità per Macerata. Oltre ad arricchire l’offerta commerciale della città, il progetto creerà centinaia di posti di lavoro per i residenti e offrirà nuove possibilità di sviluppo economico. Il piano include anche un servizio navetta per il centro città, che migliorerà i collegamenti e favorirà l'accesso alla nuova struttura. Inoltre, uno spazio sarà dedicato alla promozione turistica e culturale di Macerata, un'opportunità per valorizzare il patrimonio della città e attrarre visitatori".
I consiglieri di maggioranza ritengono che la concorrenza tra centri commerciali non debba essere vista come una minaccia, ma come un'opportunità di crescita. La presenza di un nuovo centro commerciale stimolerà l’offerta di servizi e prodotti, portando benefici a tutta la comunità. "Un altro aspetto cruciale del progetto è la capacità di attrarre catene commerciali e marchi di rilevanza nazionale, il che favorirà il rafforzamento dell’economia local.
"Se non approviamo questo progetto," affermano i consiglieri, "rischiamo di perdere un’importante opportunità di sviluppo a favore di comuni limitrofi come Corridonia e Montecassiano, che potrebbero beneficiare dei vantaggi di progetti simili. Macerata deve rimanere competitiva e non permettersi di restare indietro."
Forza Italia e UDC hanno ribadito la loro visione liberale e favorevole alla libera impresa, escludendo ogni forma di immobilismo. "Sostenere questo progetto è fondamentale per la crescita economica di Macerata. Non possiamo permetterci di perdere terreno rispetto ad altre realtà che stanno investendo nel loro sviluppo," hanno dichiarato.
Infine, i consiglieri hanno voluto fare chiarezza sui ritardi che hanno caratterizzato il progetto, sottolineando che le cause vanno ricercate nelle amministrazioni precedenti. "Il nostro sindaco e l’attuale Giunta stanno lavorando con attenzione per risolvere una questione ereditata da decenni, eppure vengono criticati da chi, in passato, ha fatto promesse senza poi mantenerle," hanno affermato.
Per i consiglieri di maggioranza, il progetto del Centro Commerciale Simonetti "rappresenta una scelta coraggiosa e necessaria per il futuro di Macerata". Concludono con un appello alla città: "Non possiamo più permetterci di ritardare iniziative che miglioreranno il nostro territorio sotto ogni punto di vista, economico, urbanistico e sociale".
Pubblicato, sul sito del Comune di Civitanova, l'avviso per l'assegnazione di voucher a sostegno delle famiglie civitanovesi con figli iscritti agli asili nido privati, anche domiciliari, tenendo conto di diversi scaglioni Isee. Il provvedimento, promosso dall’Assessorato al Welfare nell’ambito della progettualità Civitanova città con l’Infanzia, consiste nell’assegnazione di un contributo a copertura della maggiore spesa sostenuta per la frequenza nel periodo gennaio-dicembre 2024. A tal fine, l’Amministrazione comunale ha stanziato la somma di 111.267,00 euro euro. La domanda di partecipazione deve essere presentata obbligatoriamente in forma telematica a partire da lunedì 13 gennaio e ci sarà tempo fino al 28 febbraio.
“Attraverso l’assegnazione di questi voucher - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - intendiamo alleggerire il carico economico delle famiglie, coprendo parte delle spese sostenute per la frequenza degli asili nido nel corso del 2024. Abbiamo stanziato oltre 111 mila euro per garantire un aiuto concreto, equo e basato su criteri ISEE che rispettino le diverse situazioni economiche dei nostri cittadini. Questo provvedimento, insieme anche ai nuovi quattro asili nido che saranno realizzati grazie ai fondi Pnrr, rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro impegno a rendere Civitanova una città a misura di infanzia. Invitiamo le famiglie interessate a partecipare al bando e a usufruire di questa opportunità pensata per loro”.
“Siamo ben consapevoli delle esigenze delle famiglie e soprattutto della necessità di conciliare tempi di vita e di lavoro sempre più urgenti – ha detto l’assessore al Welfare Barbara Capponi -. Così come l'amministrazione offre un servizio tramite i nidi comunali, vogliamo sostenere tutte le famiglie e tutti i bambini che usufruiscono di altri servizi per l'infanzia, con la convinzione che tutte le realtà vadano sostenute e incoraggiate. Civitanova città con l' infanzia nella realtà è proprio iniziative come queste, e su questa scia l'amministrazione prosegue concretamente al fianco dei suoi cittadini, piccoli e grandi”.
Per compilare la domanda è necessario utilizzare come browser Google Chrome. Gli interessati dovranno accedere alla Homepage del sito del Comune di Civitanova Marche cliccare su “Avvisi e Segnalazioni” al seguente link: https://www.comune.civitanova.mc.it/avvisi-cms/avviso-pubblico-per-lerogazione-di-voucher-asili-nido-privati-anno-2023-2/ per l’apertura automatica del modulo di richiesta che dovrà essere compilato in tutte le sue parti e completo di allegati (attestazione ISEE anno 2024, dichiarazione rilasciata dall’Asilo Nido frequentato dal minore indicante l’importo delle rette pagate per ogni figlio, per ogni mese, situazione dei pagamenti del Bonus Asilo acquisito da portale Inps per ogni figlio, riferiti all’anno 2024).
In caso di difficoltà nell’accesso e nella compilazione, sarà possibile rivolgersi ai Punti di Facilitazione Digitale, il giovedì dalle ore 10:00 alle 18:00 presso l’Ufficio Informazioni Turistiche (piazza XX Settembre angolo Via Buozzi) ed il venerdì dalle 9:00 alle 17:00, presso i locali della Biblioteca Zavatti (viale Vittorio Veneto 124) - Telefono 0733813837 oppure allo Sportello Cittadinanza Digitale attivo presso lo Sportello Segretariato Sociale, in Vvcolo Sforza, tutti i mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 – Telefono 0733822208.
L’amministrazione comunale di Recanati centra un importante obiettivo del suo programma di assistenza sociale. È stata infatti pubblicata la graduatoria dell'Avviso Regionale FSE+ 2021/2027 riguardante la "Programmazione regionale degli interventi per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita a 6 anni d’età", che ha concesso a Recanati l’importante somma di 51.300 euro per l’erogazione di fondi a sostegno degli aventi diritto all’esenzione dalle rette degli asili nido comunali.
La partecipazione all’Avviso era stata ratificata con delibera di Giunta lo scorso ottobre e oggi l'amministrazione comunale può salutare con soddisfazione l’ottimo esito della graduatoria. Nello stesso periodo, inoltre, la Giunta Pepa aveva deciso di stanziare a bilancio 14mila euro per garantire l’esenzione alle famiglie aventi diritto nel quadrimestre settembre-dicembre 2024.
"Il nostro sforzo per continuare ad assicurare l’applicazione della misura non è stato vano - ha commentato l'assessore ai servizi sociali di Recanati, Emanuela Pergolesi -. Grazie ai fondi concessi dall’Avviso, ripartiti fra Unione Europea, Stato e Regione Marche, l'amministrazione dà seguito a due importanti obiettivi: garantire un sostegno concreto alle famiglie e in particolare alle donne, agevolandole nella conciliazione dei tempi vita-lavoro, e al contempo assicurare ai loro bambini e alle loro bambine percorsi educativi adeguati alla loro crescita".
L’ingresso in graduatoria dell’Avviso regionale permetterà infatti al Comune di erogare i fondi sino alla fine dell’intero anno educativo (luglio 2025), con evidenti ricadute positive sul piano educativo e sociale. "Ora auspichiamo una conferma di questa importante misura anche per gli anni a venire - ha concluso Pergolesi - L’accesso ai fondi ci consentirà, ad oggi, di ampliare il raggio d’azione della misura assistenziale in modo importante, consentendo, nel rispetto dei requisiti richiesti, di mantenere l'esonero fino a luglio 2025".
L’amministrazione comunale non molla la presa sulla questione dell’installazione di un’antenna in un terreno tra via Brodolini e via Cimabue. Il Comune, infatti, ha presentato il ricorso alla Consiglio di Stato per opporsi alla sentenza con la quale lo stesso, ribaltando il pronunciamento del Tar, ha dato ragione all’azienda Inwit per l’installazione del traliccio (ma non dei ripetitori da montare su di esso), seppur questa non sia compresa tra quelle autorizzate all’interno del Piano antenne approvato dall’ente nel 2023.
«Avevamo prospettato all’azienda la possibilità di utilizzare un terreno poco distante, a circa 450 metri, per la realizzazione dell’impianto, terreno in quel caso individuato già come idoneo all’interno del regolamento comunale – spiega il sindaco Andrea Staffolani – Inwit però ha deciso di impugnare la sentenza del Tar che ci dava ragione e il Consiglio di Stato ha ribaltato la lettura data dal tribunale in primo grado. Il paradosso è che l’azienda è autorizzata solo alla realizzazione della struttura, del traliccio, ma non delle antenne vere e proprie. Il nostro ulteriore ricorso è volto proprio a confermare questa interpretazione».
L’amministrazione monitora la vicenda da tempo: nel Consiglio comunale del 28 giugno 2023 vennero approvate in via definitiva le localizzazioni individuate all’interno del regolamento comunale degli impianti per la telefonia mobile, atto che confermava il diniego alla Inwit di installare il traliccio in un’area non prevista all’interno del piano stesso fornendo un’area alternativa che invece non è stata presa in considerazione. «Non siamo per un no cieco e aprioristico all’installazione di questo tipo di impianti, sarebbe folle in un mondo in cui la tecnologia è sempre più importante in tutti gli ambiti della nostra vita – aggiunge Staffolani – ma vogliamo poter avere voce in capitolo sulla pianificazione territoriale dell’installazione di tali impianti, pianificazione che viene fatta attraverso studi scientifici da parte di aziende serie e preparate come la Polab, che ha lavorato per la stesura della nostra mappatura. Per cui, andremo avanti per far valere questo principio».
Oltre 13 milioni di euro suddivisi in 12 diversi interventi, di cui ben più del 60% già ultimati. Questo il quadro dei lavori finanziati dal Pnrr che la Provincia sta portando avanti all’interno delle scuole del territorio.
“Il progetto più importante – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e Pierfrancesco Castiglioni, consigliere delegato all’Edilizia scolastica – riguarda sicuramente i lavori di adeguamento sismico del liceo artistico di Macerata, finanziato per 4.379.149 euro e che ha superato un 30% delle opere completate. Cinque, invece, i cantieri ultimati. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura del liceo scientifico di Recanati (350mila euro); la sostituzione degli infissi all’Ite Gentili di Macerata (422.024 euro), i lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi al liceo di Recanati (250mila euro), la riqualificazione e realizzazione ex novo di alcune aree destinate alle attività sportive scolastiche (112.500 euro) e la riqualificazione architettonica e funzionale della palestra del liceo classico “Leopardi” di Macerata (260mila euro)”.
Tra gli interventi in fase di ultimazione, invece, ci sono la realizzazione di una nuova palestra (l’importo complessivo dei lavori è di 1.210.000 euro) e di nuovi spazi (1.320.000 euro) all’Istituto Mattei di Recanati, la realizzazione di una nuova palestra a servizio degli istituti scolastici di via Cioci (1.320.000 euro), la realizzazione di nuovi spazi al liceo “Da Vinci” di Civitanova (2.647.488 euro) e la costruzione di una palestra all’Istituto agrario “Garibaldi” di Macerata (1.320.000 euro).
Ultimo cantiere che deve ancora essere avviato, invece, è quello relativo alla riqualificazione delle aree sportive all’aperto al liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata (per un importo dì 53.400 euro).
“Oltre il 60% delle programmazioni finanziate dal Pnrr è stato ultimato – conclude Giorgio Pollastrelli, consigliere delegato al Pnrr – e questo grazie all’impegno di tutti i tecnici della Provincia che hanno lavorato alle progettazioni e delle ditte che stanno rispettando i cronoprogrammi. Anche nei prossimi mesi si continuerà a lavorare per completare le progettazioni rimaste e dare ai vari Istituti del territorio risposte concrete alle loro esigenze. Ritengo sia un risultato importante che traccia un quadro positivo dello stato di attuazione delle missioni che sono state affidate alla Provincia. Soprattutto se si considera la situazione di grave difficoltà in cui si trovano queste istituzioni, su cui ancora pesano riforme sbagliate e tagli drammatici a fondi e personale”.