Manifestare Poesia, la prima edizione della tre giorni che ha fatto di Recanati il centro della poesia nazionale e internazionale. In tantissimi, infatti, hanno partecipato agli appuntamenti dell'iniziativa e si sono dati appuntamento a mezzanotte sul Colle dell'infinito per ascoltare la grande poesia di Giacomo Leopardi. Ha entusiasmato Mariangela Gualtieri nell'Aula Magna, mente i recanatesi continuavano a visitare il Palazzo Comunale dopo la riapertura post terremoto. "Abbiamo portato a Recanati alcuni tra i più grandi nomi della poesia e della musica internazionale, vedi il concerto di Graham Nash, arrivato a Recanati e dichiaratosi da subito entusiasta per la luna che lo ha accolto in Piazza Leopardi, a due passi dalla statua dedicata al sommo poeta". La giornata di domenica è stata vissuta anche sull'omaggio del Concerto Musicale Beniamino Gigli alla famiglia Leopardi e sul primo matrimonio celebrato in Aula Magna dopo la riapertura del palazzo comunale. Il sindaco ha infatti accolto una giovane coppia recanatese e gli invitati in un clima di grande festa. Un segno di ripresa della vita normale dopo il trauma del terremoto. "Con le tre giornate del festival Manifestare Poesia, Recanati si consacra Città della Poesia - dichiara l'assessore alle politiche culturali di Recanati Rita Soccio - "E' una grande soddisfazione vedere così tanti spettatori agli incontri di poesia che si sono succeduti dal pomeriggio fino a notte inoltrata. Sul Colle dell'Infinito a mezzanotte eravamo tantissimi ad ascoltare versi e musica contemporanea nelle due serate. Questo risultato rafforza il percorso ambizioso che stiamo portando avanti e che vede la poesia protagonista nella nostra città per tutto l'anno, ad iniziare dalle scuole e proseguendo con progetti mirati per diventare un riferimento nazionale. Possiamo dire che la scommessa è stata vinta anche grazie alla collaborazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia. Prossimo importante appuntamento è il bicentenario della stesura dell'Infinito che cadrà nel 2019, ma che inizieremo a festeggiare già a fine 2018". Moreno Gentili, direttore artistico del festival di Recanati ha commentato: "Abbiamo portato a Recanati il meglio della poesia non solo italiana, ma anche anche europea come ad esempio lo scrittore tedesco Durs Grünbein, ma anche la giuria del premio, fatta da qualificatissimi operatori del settore ha rappresentato per questo Festival un esordio straordinario. Come non ricordare i 1647 piccoli autori che vi hanno concorso. In una cornice straordinaria che solo Leopardi e Recanati potevano dare. Ringrazia l'Amministrazione per la sensibilità dimostrata e spero che questa sia solo la prima puntata di un progetto già bello e promettente".
L’atmosfera della sera, l’eleganza del jazz, l’energia della musica di strada e la magia delle tante vetrine illuminate dei negozi aperti. Tornano anche quest’anno a Civitanova Marche, nel periodo dei saldi, i mercoledì sera dello shopping organizzati da Centriamo, Associazione dei Commercianti di Civitanova Marche, con il supporto del Comune di Civitanova e, da quest’anno, con la collaborazione di Civitanova Jazz Festival in partnership con l’associazione culturale Musicamdo e Marche Jazz Network. Nasce così “Un’estate in jazz”, sette serate a partire da mercoledì 4 luglio e sino alla chiusura straordinaria di sabato 25 agosto dove, immersi in una magica atmosfera, potersi dedicare allo shopping negli ottanta negozi aderenti all’iniziativa mentre nell’aria si librano le note della musica regina dell’improvvisazione. A partire dalle ore 21.30 e fino a mezzanotte, infatti, assieme alle luci delle vetrine si illumineranno anche location sempre nuove che ospiteranno i concerti targati Civitanova Jazz Festival sotto la direzione artistica del contrabbassista Edoardo Petracci. Un sodalizio importante che segna il legame fondamentale tra l’anima culturale e quella commerciale di Civitanova Marche.Si inizia mercoledì 4 luglio all’incrocio tra via Trento e corso Umberto I con il quartetto del sassofonista Marco Postacchini e la chitarra di Fabio Zeppetella, special guest della serata. A partire dalle 22 a scaldare l’atmosfera si aggiunge l’energia della P-Funking Band, la marching band umbra che, partendo da Corso Garibaldi, porterà tutta la sua allegria per le vie del centro storico. Mercoledì 11, tra corso Dalmazia e piazza XX Settembre, un duo di eccezionale rilievo accenderà la serata. Arriva infatti a Civitanova il sassofonista argentino Javier Girotto in un incontro con il fisarmonicista siciliano, castelfidardese d’adozione, Antonino De Luca. Ancora grandi nomi del jazz poi mercoledì 18 quando, nell’incrocio tra via Duca degli Abruzzi e via Conchiglia, si potrà assistere al concerto del trio di uno dei più talentuosi batteristi della scena jazz italiana, Massimo Manzi. Voce calda e suadente ed estro puro sono invece gli ingredienti del concerto di mercoledì 25 presso Vicolo Nettuno, all’incrocio con via Gorizia. Protagonisti la cantante Anna Laura Alvear Calderon e il pianismo eclettico di Alberto Napolioni.Il mese più caldo dell’anno, agosto, inizia invece mercoledì 1 con il gradito ritorno della P-Funking Band che si muoverà per il centro cittadino con la consueta energia partendo da Corso Garibaldi e infiammando ogni vicolo sul suo cammino fino alla zona nord di Corso Umberto I. Lunga pausa poi per “Un’estate in jazz” che scavalca il ferragosto e torna mercoledì 22 agosto in Piazza Abba con il progetto Massimo Valentini Jumble Music, un viaggio dal Sudamerica ai Balcani, andata e ritorno su chitarre manouche, jazz ed elettronica.Si chiude con il botto poi sabato 25 agosto quando in Piazza della Conchiglia, una firma importante del jazz italiano sigla la fine della manifestazione. Sarà infatti il trombettista Fabrizio Bosso, con Massimo Morganti al trombone e il One Less Quartet guidato da Edoardo Petracci a presentare il disco “Family Portrait”.Tra ristoranti e locali, negozi aperti sino a mezzanotte con tante iniziative tutte da scoprire e un progetto musicale e culturale di grande spessore, Civitanova Marche si fa promotrice nella sua estate, anche infrasettimanalmente, di un’offerta turistica capace di parlare alle famiglie, ai giovani, ai visitatori, ai civitanovesi con il triplo idioma della cultura, del divertimento, del motore economico. Tutti i concerti, garantiti anche in caso di pioggia, sono ad ingresso gratuito. Economia e cultura: non due anime contrastanti ma anzi, poste in profondo dialogo. È questo lo spirito con cui nasce “Un’estate in jazz”. La cultura come strumento per incentivare il commercio di qualità, il turismo di gusto, la fruizione della città nel senso più ampio del termine. Un lavoro importante per la macchina organizzativa guidata da Centriamo, l’Associazione dei Commercianti di Civitanova, in sinergia con Civitanova Jazz Festival e con il supporto del Comune. Un lavoro che sin dal principio ha avuto l’obiettivo chiaro di creare un contenitore dove far incontrare tutte le anime della città: cultura, commercio e divertimento. Una visione emancipata e colta con l’obiettivo di incentivare l’indotto turistico e commerciale di qualità. Un rapporto sinergico volto a portare a termine quello che nasce come progettuale: appaiare in modo compenetrante cultura e commercio. Così Civitanova Jazz Festival, nella persona del suo direttore artistico Edoardo Petracci, in collaborazione con Musicamdo Jazz e il circuito di Marche Jazz Network, ha lavorato alla messa a punto di un programma eclettico e di altissimo spessore, capace di portare nelle sette serate nomi del calibro di Javier Girotto, Massimo Manzi, Fabio Zeppetella, Fabrizio Bosso, la P-Funking Band e tanti altri
Graham Nash, il leggendario cantautore di origine inglese di Blackpool, naturalizzato statunitense, ha incantato, commosso ed emozionato il grande pubblico presente nella serata di apertura di Lunaria, la rassegna musicale estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati, nella suggestiva piazza Giacomo Leopardi. Una notte magica, indimenticabile dove Graham Nash ha regalato con la sua raffinata eleganza, la storia della musica, cinquant’anni di epopea folk e rock, senza mai tralasciare l’impegno politico, che ha segnato la vita di almeno tre generazioni.Tra le note vibranti della sua chitarra ha raccontato storie e aneddoti, ricordando amici e musicisti dai The Hollies, a David Crosby Stephen Stills e Neil Young, alla storia d’amore con Joni Mitchell una delle più romantiche love song della storia del rock all’incontro con Bob Dylan e Woodstock fino ai giorni nostri.Nash in grande forma, in camicia di jeans, calzoni neri e folta chioma candida, si è alternato alle chitarre e alla tastiera con la sua voce calda e ammaliante, la sua intonazione perfetta e il suo grande senso della melodia, accompagnato dai suoi bravissimi musicisti Shane Fontayne alla chitarra e da Todd Caldwell alle tastiere.Graham Nash ha proposto la sua struggente I Used To Be a King dall’album del 1971 Songs of Beginners che parla dell’amore con Joni Mitchell, la celebre Simple Man “Sono un uomo semplice e canto una canzone semplice”.“Mi sembra che il mondo sta impazzendo – ha detto Nash - soprattutto negli Stati Uniti stanno accadendo cose terribili, la verità è che l’America è un grande paese e si merita qualcosa di meglio di Donald Trump” e ha intonato Military Madness. Ha proseguito con Bus Stop degli The Hollies e poi i tanti successi con Crosby, Stills e Young come Wasted On The Way, Right Between the Eyes, Marrakesh Express, Wind on The Water, Just a Song Before I Go, Chicago e Cathedral. Sulle note di Immigration Man, tema attuale, scottante nel mondo e caro all’artista, Nash ha raccontato come è nata questa canzone, quando non aveva ancora la doppia nazionalità a Vancouver in Canada è stato trattenuto da un funzionario degli Stati Uniti: “Donald Trump accusa gli emigranti di essere il male assoluto per il Paese, non è così, – ha detto Nash in un intervista - la gran parte degli americani sono emigranti, io sono un emigrante, la mia famiglia e tutti i miei amici sono emigranti e questo è fantastico perché ognuno porta una cultura e un’esperienza diversa da condividere”Non sono mancate le cover, Graham Nash ha cantato i Beatles, A Day in the Life e, insieme ai suoi musicisti, Everyday di Buddy Holly.Ha chiuso l’esibizione con una dedica “Voglio dedicare questa canzone a Giacomo Leopardi un grande poeta che ha composto le sue opere con il cuore e con la mente, la parola è potente e può cambiare il mondo” intonando le note di Teach Your Children nel tripudio del pubblico che lo ha accompagnato in piedi, emozionato, rendendo omaggio al grande artista.A Graham Nash è stato consegnato dal Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo il "Quattrino" simbolo di Recanati e massima onorificenza con cui vengono insignite le più alte personalità ospiti della Città.
Si preannuncia una grande serata quella del prossimo sabato 7 luglio presso la chiesa dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, alle 21.15, con il duo pianistico Marco Sollini e Salvatore Barbatano. Quattro mani al pianoforte per inaugurare il festival "Armonie della sera", quattordicesima edizione, noto per portare la Grande Musica nei luoghi più suggestivi delle Marche ed accreditato oramai anche a livello nazionale e internazionale. Speciale questa volta la preziosa sinergia con la Fondazione Carima che prevede anche un secondo appuntamento nel mese di agosto, e l’opportunità inoltre di aprire con questo concerto le celebrazioni previste dalla Fondazione Giustiniani Bandini per rendere onore al principe Sigismondo Giustiniani Bandini, in occasione del centenario della sua morte avvenuta il 4 novembre 1918, alla cui volontà testamentaria si deve la creazione della stessa Fondazione Giustiniani Bandini e dell’Abbadia di Fiastra, patrimonio ambientale, culturale, storico e artistico di enorme valore.
Una serata che vedrà anche il filosofo Cesare Catà coinvolto per un’introduzione con alcune letture tratte da Bright Star di John Keats e soprattutto la musica protagonista. Accattivante il programma scelto dal duo Sollini – Barbatano con la Fantasia in sol minore di Franz Schubert e la celeberrima, profondissima e leggiadra, Fantasia in fa minore del medesimo autore, per poi passare ad una composizione dello stesso Marco Sollini presentata qui in “prima assoluta”.
Recentissima e scritta apposta per l’occasione, nello scorso giugno, “L’abbaye dans les bois”, un brano ispirato dall’atmosfera incantata e dal bosco circostante l’Abbadia di Fiastra, dalla sacralità del luogo, dal pensiero di un popolo e di un territorio colpito duramente dagli eventi sismici degli ultimi anni. Il programma prevede poi un grande Poema Sinfonico n.4 “Mazeppa” di Franz Liszt, ispirato da un testo di Victor Hugo ed infine la grandiosa versione originale per pianoforte a quattro mani, realizzata dallo stesso autore, del famoso Bolero di Maurice Ravel. Impegnativo e allo stesso tempo un repertorio di grandissima atmosfera e alchimia sonora per uno dei duo pianistici italiani più rappresentativi.
Marco Sollini e Salvatore Barbatano, oltre a essere rispettivamente ideatore/direttore artistico e coordinatore artistico del festival armonie della sera, hanno una attività musicale prestigiosissima che negli ultimi mesi li ha visti esibirsi in sale e festival quali la Grosse Saal del Mozarteum di Salisburgo, Cairo Symphony Orchestra, Novomatic di Vienna, Festival di Leganés, Filarmonica di Cracovia, Festival di Izmir e molti altri. Recente anche l’uscita di un cd interpretato da Marco Sollini e Salvatore Barbatano con musiche di Rimskij-Korsakov registrato proprio all’Abbadia di Fiastra. Nello scorso giugno Marco Sollini è stato anche negli USA, in veste di giurato, al prestigioso Cleveland International Piano Competition.
Un concerto da non perdere per tutti gli appassionati della grande musica ma anche per chiunque voglia regalarsi una serata piena di emozioni; l’evento verrà registrato dal Bartok Studio per una futura diffusione su Rai Radiotre, media-partner dell’iniziativa. Attese illustrissime personalità tra cui il celebre soprano Raina Kabaivanska, impegnata in questi giorni al Teatro Comunale di Porto San Giorgio con una master class per giovani cantanti organizzata dallo stesso festival ed amica dei musicisti Sollini e Barbatano.
“Questo raggio verde è un segnale di pace, segno di come l’umanità sappia ancora creare bellezza”. È il pensiero di Giorgio Felicetti, direttore artistico di Rive che, ieri sera, ha inaugurato il Festival con l’accensione dell’installazione luminosa verde che congiunge la torre di porta Marina alla torre del Cristo Re, tra la meraviglia e lo stupore dei presenti.Alle 21.15, Felicetti, dalla torre merlata di Civitanova Alta, ha dato il via a questa sesta edizione, dedicata ai Mestieri e alle Arti. “Il raggio rappresenta una rotta tracciata - ha proseguito il direttore artistico - verso il futuro che aiuterà le nuove generazioni a non smarrirsi; un lungo filo dipanato nel tempo e passato di mano in mano fino ad oggi”. Da Annibal Caro ad Enrico Cecchetti, da Arnoldo Ciarrocchi ad Adriano Cecchetti. E ha concluso citando e adattando un brano di Francesco De Gregori: “Il futuro è una linea accesa tra due torri e noi le stiamo quasi congiungendo”.Da venerdì 6 luglio, il Festival entra nel vivo con tre giornate ricche di appuntamenti, partendo proprio da Civitanova Alta. Il programma completo su rivefestival.it.
Con la III Edizione del “TeatrOpera Festival 2018”, l'Associazione Opera riprende le sue attività, dopo il fermo causato dal sisma, con un progetto dedicato al suo territorio.
La volontà è quella di mantenere viva, attraverso la cultura e l'espressione artistica in tutte le sue forme, l'attenzione sui paesi e le eccellenze marchigiane; creare movimento e occasioni di aggregazione per gli abitanti; attirare più ampi e nuovi flussi turistici offrendo qualità e innovazione; riservare uno spazio speciale anche ai giovani e alla loro formazione.
L'idea del progetto è, dunque, quella di ripartire proprio dai paesi dando loro voce e attenzione e ricollocare l'Opera Lirica in un contesto sempre più ampio e “popolare” che è quello che le appartiene.
Dal 22 luglio al 5 agosto, a Camporotondo di Fiastrone (MC), grazie anche all'ottima sinergia che si è creata con il Sindaco Emanuele Tondi, "TeatrOpera festival 2018" celebrerà il grande Gioachino Rossini, di cui ricorre il 150° della scomparsa. Tanti gli spunti artistici offerti: eventi musicali e di canto, teatrali e di danza, aperitivi culturali e occasioni conviviali che allieteranno le serate e le giornate del Festival.
PROGRAMMA
22 Luglio ore 18,00 Inaugurazione Festival
Apertura Mostra Fotografica Photonica3:
“Nel Regno della Sibilla, la grande magia dei Monti Sibillini”
ore 19,00 aperitivo musicale
“Omaggio a Rossini”
Patrizia Biccirè soprano, Serenella Pasqualini mezzosoprano
Yukino Makasa pianista
Madrina d'eccezione, guru della Fotografia
Marianna Santoni
24 Luglio ore 21,30 Photonica3 presenta:
“Flora e Fauna dei Monti Sibillini”
proiezioni e foto inedite di Gianluca Carradorini
25/28 Luglio Laboratorio di Canto Lirico
“Alla scoperta di Rossini”
Patrizia Biccirè docente, Hiroko Takafuji pianista
26,27,28 Luglio ore 18,30
“Pillole Rossiniane” Lezioni aperte
ore 19,00 Aperitivi in giardino
29 Luglio ore 21,15 il palco ai giovani artisti
“Sotto le Stelle con Rossini”
Hiroko Takafuji, Sara Zampetti, Chiara Cirilli pianiste
Presenta l'attore Fabrizio Romagnoli
Prenotazione e biglietto online
www.associazioneoperaitalia.it
ore 19,30 Cena Rossiniana su prenotazione** Osteria Il Sigillo
1 Agosto ore 21,30 Photonica3 presenta:
“Tra le leggende dei Sibillini, narrando la magia dei Monti Azzurri”
racconti di Diego Mecenero
3 /4 Agosto Stage vocal- teatrale
“ Il Tocco della Voce”
condotto da Genny Ceresani e Diletta Landi
Info e iscrizioni tel. 344 4733930
4 Agosto ore 19,00
Prova aperta con gli allievi del corso
ore 19,30 Aperitivi in giardino
5 Agosto ore 21,15
“Serata di Gala al Circolo Lirico”
Sabrina Macculi soprano, Sandra Giuliodori e Serenella Pasqualini
mezzosoprano, Giovanni Iaforte tenore, Giovanni Guarino baritono,
Assunta Tutino e Sara Zampetti pianiste
Presenta l'attore Fabrizio Romagnoli
Prenotazione e biglietto online
www.associazioneoperaitalia.it
ore 19,30 Cena Rossiniana su prenotazione** Osteria Il Sigillo
Centottanta studenti, provenienti da dieci diverse nazioni del mondo, saranno impegnati nelle prossime settimane nei corsi estivi di “Edulingua”, la scuola di lingua e cultura italiana che ha sede a palazzo Servanzi a San Severino. Alla presenza del direttore, Giorgio Massei, e del vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, questa mattina si è aperto il nuovo ciclo di incontri che prevede, oltre a lezioni in aula, anche visite guidate e laboratori.
L’occasione è servita anche per tagliare il nastro della mostra “Specchi del vento. Dialogo tra Italia e Messico”, promossa in collaborazione con la scuola di illustrazione Ars in Fabula di Macerata e già ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico.
L’esposizione presenta interpretazioni grafiche dell’opera letteraria di Octavio Paz e Luigi Pirandello e coinvolge diversi artisti italiani (Arianna Papini, Beatrice Gasca, Chiara Carrer, Eva Montanari, Giuseppe Braghirolli, Laura Aldofredi, Marcela Badolatto, Marco Somà, Sara Fanelli, Vanessa Gai) e messicani (Alma C. López, Felipe Ugalde, Gerardo Suzán, Irma Bastida, Juan Palomino, Lis del Carmen López, Luisa Arellano, Marco Velasco, Mariana Alcántara, Quetzal León).
“Uno dei principi alla base di questa esposizione - spiegano Luisa Arellano e Gerardo Suzán - è stata la voglia di avvicinare fra di loro due paesi come Italia e Messico con l’idea che solo conoscendo ciò che gli altri pensano, con le loro abitudini e modi di vita, saremo capaci di creare nazioni sorelle capaci di rispettarsi a partire da una comprensione reciproca. Tutto ciò ha motivato la proposta di far leggere e analizzare ad artisti italiani il Premio Nobel Octavio Paz e ad artisti messicani il Premio Nobel Luigi Pirandello, di cui peraltro si celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita. Così “Specchi del Vento” ha creato un dialogo visuale e letterario in cui convergono tanto le prospettive di acclamati scrittori quanto quelle degli artisti che hanno saputo trovare dei legami fra se stessi e i testi, creando così un’interpretazione grafica delle parole di Pirandello e di Paz”.
La mostra sarà visitabile nella sede di Edulingua, in via Cesare Battisti a San Severino Marche, anche nei prossimi giorni.
“Dreams are my Reality, i sogni sono la mia realtà”. Tutti ricordano la melodia cantata da Richard Sanderson, colonna sonora indimenticabile del film cult generazionale “Il tempo delle mele”. In una scena iconica ormai entrata nell’immaginario pop, Mathieu mette le cuffie del walkman alla giovanissima Sophie Marceau-Vic e parte il ritornello onirico “Dreams are my Reality”. Un istante magico in cui scompare il rumore assordante della festa e si apre lo spazio del sogno e del desiderio, un attimo sospeso tra illusione e fantasia in cui immaginare l’amore e la felicità.
Da questo tormentone della cultura pop prende spunto il tema del nuovo Festival di Popsophia a Civitanova Marche, svelato in occasione della serata d’esordio in un traboccante Lido Cluana, gremito di folla. Popsophia, infatti, tornerà nella splendida cornice del centro storico di Civitanova Alta dal 2 al 5 agosto per esplorare il confine tra sogno e realtà con le armi della filosofia, del cinema, della musica, della serialità televisiva e dell’arte contemporanea.
“Popsophia gioca con il pensiero e con l’immaginario – ha dichiarato la direttrice artistica Lucrezia Ercoli presentando il tema - Abbiamo scelto una canzonetta adolescenziale che nasconde una domanda filosofica che ha attraversato la storia del pensiero umano, da Platone a Schopenhauer, da Calderón de la Barca a Shakespeare. D’altronde se l’intera vita è un sogno, la cultura pop non è altro che la fabbrica del nostro immaginario onirico”.
Dreams are my Reality, quindi, sarà il fil rouge che legherà mostre, performance, spettacoli filosofico-musicali, video conferenze, laboratori, degustazioni in tema che invaderanno la città alta. “Un progetto culturale importante che intercetta tutte le potenzialità della cultura contemporanea e che vuole anche far rivivere i nostri luoghi storici – confermano il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore alla cultura Maika Gabellieri – L’incontro (anzi il ritorno) di POPSOPHIA a Civitanova Alta sarà il volano per restituire al bello uno dei centri storici più suggestivi della costa adriatica con produzioni artistiche inedite che arricchiscono con profonda leggerezza”.
La presentazione dell’edizione 2018 di Popsophia ha chiuso il philoshow d’inaugurazione che ha visto la partecipazione entusiasta di Giampiero Mughini, in uno spettacolo filosofico-musicale, in cui si sono alternate letture, esecuzioni musicali dal vivo e montaggi cinematografici dedicati all’immaginario pop delle vacanze estive, da Paolo Conte a Bruno Martino, da Marcel Proust a Vacanze Romane. Un assaggio delle contaminazioni culturali che contageranno l’estate civitanovese targata Popsophia.
Il 2 luglio ricorre il 228° anniversario dell’erezione di Treia al rango di Città e la restituzione dell’antico nome romano di Treja. In questo giorno Papa Pio VI firmò la bolla con la quale concesse il privilegio più atteso dagli abitanti di Montecchio: un importante riconoscimento dei grandi meriti acquisiti dagli antenati. Infatti, il più atteso privilegio che il Papa potesse concedere ai Montecchiesi era il ripristino del grado di Città e la restituzione dell'antico nome di Treja. Ciò avvenne il 2 luglio 1790 con l'emanazione della bolla “Emixum animi nostri studium”, fondamentale documento in cui il Papa ricordava la gloriosa terra di Montecchio, in cui nel IX secolo si erano rifugiati i Trejesi sfuggiti al furore dei barbari, terra cresciuta nel corso dei secoli tanto da essere considerata una delle più importanti del Piceno. Il Comune aveva raggiunto un buon numero di abitanti, più di settemila unità, il centro abitato si era rinnovato e vantava splendidi edifici pubblici e privati. La fertilità dei suoli e l'operosità dei coloni, la vastità del territorio e la presenza di una illustre e ricca classe nobiliare, erano ulteriori motivi giustificanti la riqualificazione di Montecchio alla pari delle altre città picene. Nella bolla il Papa dava il giusto risalto anche alla religiosità della popolazione, espressa nella presenza di numerose ed insigni chiese, di sette parrocchie, delle quali tre urbane e quattro nelle campagne, di conventi e di monasteri, di opere pie e di istituzioni create per l'istruzione, il commercio e la cultura.
Alla pubblicazione del documento, oggi conservato presso l’Accademia Georgica, fu data grande rilevanza, perché ritenuto subito significativo segno di riconoscimento dei progressi realizzati fino a quel momento. E così, da allora in poi, coloro che si sono interessati di patrie memorie hanno individuato in quell'occasione una importante tappa, foriera di orizzonti nuovi per il futuro della comunità locale. L'evento fu festeggiato con solennità e per ricordare l'avvenimento le autorità locali decisero la coniazione di una medaglia, che raffigurava da un lato l’immagine del Papa in mozzetta e stola, mentre nel rovescio la figura di una donna col capo turrito e col corno dell’abbondanza, simboleggiante Treia genuflessa al cospetto del pontefice, il quale, in piviale e triregno, le porgeva la mano destra per aiutarla a risollevarsi; il tutto contornato dalla scritta “Trejenses Restitutori Municipii MDCCXC” (incisore Gioacchino Hamerani).
I treiesi ricorderanno anche le celebrazioni del secondo centenario avvenuto nel 1990. Per l’occasione l’Amministrazione Comunale ha fatto coniare delle medaglie commemorative in oro, argento e bronzo, oggi dei preziosi oggetti da collezione, il cui conio è stato realizzato dall’incisore Wulman Ricottini, riutilizzando l’antico conio settecentesco custodito dall’Accademia Georgica.
La Città di Treia è da sempre legata a questo Pontefice, tanto da dedicargli il più importante monumento che fa da contorno all’armonica piazza cittadina. La riconoscenza dei treiesi a Papa Braschi rimanda anche ad altri due fatti importantissimi che hanno segnato la storia locale.
L’appoggio e la condivisione della trasformazione dell’antica Accademia dei Sollevati di Montecchio in Accademia Georgica e l’istituzione delle Case di Correzione e Lavoro
Nonostante i travagli politici che occuparono fin dall'inizio il pontificato, non furono trascurati alcuni primi provvedimenti per l'incremento delle attività produttive, con particolari attenzioni all'agricoltura. In tal senso va visto l'appoggio dato dal Papa, nel 1778, alla trasformazione dell'antica Accademia dei Sollevati di Montecchio, in Accademia Georgica, con obiettivi miranti allo sviluppo degli studi economici per il rinnovamento del settore agricolo. Così Montecchio ebbe l'onore di ospitare tra le sue mura la prima istituzione di tal genere dello Stato Pontificio.
Nel contesto di una politica tesa al rilancio delle manifatture dello Stato della Chiesa va anche inquadrato uno dei primi tentativi di industrializzazione dello Stato stesso, con la realizzazione a Montecchio delle Case di Correzione e Lavoro. Gli accademici treiesi predisposero un programma per la formazione professionale dei giovani e, nel contempo, per lo sviluppo dell'industria e del commercio. Il 15 novembre del 1781 il Papa approvò il programma, in cui si prevedeva l'istituzione a Montecchio di un reclusorio dove i giovani detenuti sarebbero stati impiegati in attività di tipo industriale.
In segno di riconoscenza per l’apertura delle Pie Case di Correzione e Lavoro, le autorità di Montecchio deliberarono di erigere nella piazza principale un tempietto, sostenuto da colonne di travertino, destinato a contenere un busto di Pio VI, modellato dallo scultore romano Giacomo Zoffoli e fuso in bronzo dal montecchiese Antonio Calamante. Il monumento fu inaugurato la sera del 20 novembre del 1785 con manifestazioni solenni accompagnate da “fuochi artificiali e banda de’ sonatori”. La “Relazione delle pubbliche feste celebrate… in onore della Santità di Papa Pio Sesto”, conservata nell’archivio dell’Accademia, descrive i palazzi della piazza completamente illuminati a cera, la balaustra circondata da soldati e munita di un gran numero di fiaccole accese, e, mentre la folla inneggiava al grido di “viva il Santo Padre”, nell’aria risuonava il giubilo di tutte le campane e degli strumenti musicali, nonché di spari di mortari. I festeggiamenti durarono per ben tre giorni.
La beatificazione del Beato Pietro da Treia
Avendo nel tempo operato vari miracoli, il Beato Pietro da Treia, nato nell’allora Montecchio intorno all’anno 1230, fu sempre circondato di venerazione, onorato e amato per quell'alone di santità che da lui promanava, finché il 31 agosto 1793 Pio VI confermò il culto e il titolo di Beato, e concesse l'Ufficio e la Messa propri in suo onore. Tale ricorrenza coincide con il 19 febbraio, giorno in cui nel 1304 a Sirolo concluse la sua esperienza terrena. "Stella lucente e uomo celestiale", come lo chiamano i Fioretti, il Beato Pietro era ritenuto santo, già nella sua vita terrena.
Il nascente Circolo Scacchi Recanati con la collaborazione del Circolo Scacchi “Dorico” di Ancona, organizza per il giorno mercoledì 4 luglio 2018 il torneo di scacchi in modalità semilampo, presso la sede del Circolo Ricreativo Culturale “B. Gigli” nel quartiere Castelnuovo di Recanati in via Risorgimento.
Il torneo ha inizio alle ore 21:30 ed è aperto ad adulti e ragazzi/e. Per gli adulti sono previsti 4 turni di gioco da 15’ per giocatore. Per i ragazzi/e sono previsti 4 turni di gioco da 15’ per giocatore. Il gruppo dei ragazzi/e verrà suddiviso in due sottogruppi bambini/e (fino ai 10 anni) e ragazzi/e (dagli 11 fino a 14 anni). Al fine di dare possibilità all’arbitro di predisporre i turni di gioco, la preiscrizione dei giocatori deve essere fatta entro il 03/07/2018 all’indirizzo e-mail: vbondanese@gmail.com, comunicando: nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza, recapito telefonico per comunicazioni eventuali. Per quanti non riescono ad inviare la mail, è possibile iscriversi direttamente nella sede di gioco il giorno del torneo.
Può accedere al torneo chiunque ha voglia di passare una serata all’insegna del gioco degli scacchi in una ambientazione “stellare”! Conferma iscrizione a partire dalle ore 20:30 con termine tassativo alle ore 21:00, nella sede di gioco con versamento di un contributo spese organizzative di € 10 a giocatore per gli adulti, € 5 a giocatore per i ragazzi/e.
Il comune di San Severino ha chiesto al comando dei Vigili del Fuoco di Macerata di organizzare Pompieropoli in piazza, la manifestazione, principalmente rivolta ai bambini delle scuole primarie con cui gli stessi possono diventare "Pompieri per un giorno".
L'obiettivo è quello di far acquisire anche ai più piccoli, attraverso attività ludiche, i concetti di sicurezza e prevenzione ma anche quello di creare un'occasione di incontro tra la cittadinanza e i vigili del fuoco per far conoscere le attrezzature e i mezzi usati nelle emergenze.
I bambini si sono cimentati nella discesa con un tubo dal Teatro Feronia, nello spegnere un incendio in caso di emergenza e nell'arrampicata, il tutto con una vera e propria divisa dei vigili del fuoco, con tanto di casco.
Grande l'affluenza a questa iniziativa a dimostrazione di quanto sia importante "insegnare" anche ai più piccoli il concetto di sicurezza.
Continuano ad aumentare le adesioni al progetto “Salute in cammino” che prevede ogni settimana due camminate nel territorio comunale.
L’iniziativa è organizzata dall’U.S. Acli Marche, dall’U.S. Acli provinciale di Macerata e dall’Asd Green Nordic Walking col patrocinio dell’amministrazione comunale e grazie ad un contributo dell’Asur Marche (DGR 1118/2017) nell’ambito del progetto regionale “Sport senza età”.
Il programma delle camminate di luglio (aperte a cittadini di ogni età e non particolarmente impegnative) prevede il primo appuntamento per martedì 3 luglio alle 21,30 ai Giardini Diaz. A seguire (stesso orario) venerdì 6 luglio dal piazzale della chiesa del quartiere Pace, martedì 10 luglio dal piazzale della chiesa dei cappuccini nel quartiere Santa Lucia, venerdì 13 luglio da Sasso d’Italia, martedì 17 dal dietro la chiesa del quartiere Vergini, venerdì 20 luglio dal piazzale della chiesa di Villa Potenza), martedì 24 luglio dal piazzale del supermercato di Collevario, venerdì 27 luglio si parte di nuovo dai Giardini Diaz e martedì 31 luglio davanti al bar dietro la chiesa in via Natali a Sforzacosta.
Il progetto consiste in un percorso di 4/5 chilometri, adatto a tutti, tra vie cittadine, boschi e parchi urbani. Si consigliano abbigliamento stagionale, scarpe sportive, è utile portare anche una pila ed un gilet catarifrangente. L’iniziativa è gratuita e per partecipare basta presentarsi sul luogo di partenza 15 minuti prima del via.
Per ulteriori informazioni si possono consultare il sito www.usaclimarche.com, la pagina facebook “Salute in cammino” oppure chiamare il numero 3482407754.
È aperta fino al 4 agosto la mostra “Ivo Pannaggi – Caricature e Ritratti” inaugurata ieri a Ripe San Ginesio presso la pinacoteca comunale di Arte Contemporanea.
L’esposizione, a cura di Roberto Cresti, Marco Pannaggi, Gabriele Porfiri e Sandra Paccamiccio, presenta la figura e la produzione artistica di Ivo Pannaggi, documentandone in particolare l’arte della caricatura, del ritratto e dell’autoritratto, in un percorso espositivo fatto di opere originali provenienti da musei e collezioni private.
La produzione caricaturale di Pannaggi si distingue per originalità, capacità di sintesi, grafica accattivante e stile inconfondibile. Tra le opere scelte, un significativo corpus di caricature provenienti da musei e collezioni private, di cui molte inedite, e il capolavoro “Il Ratto d’Europa”, proveniente dalla collezione conservata a Palazzo Buonaccorsi.
Sono presentati anche i personaggi di Giovanni Fresco e Mario Buldorini, amici di Pannaggi, attivi artisticamente nel campo della caricatura.
Giovanni Fresco, definito dallo stesso Pannaggi suo maestro nell’arte della caricatura, è autore di sperimentazioni grafiche eleganti e geometriche.
Mario Buldorini, esponente del gruppo futurista maceratese, grafico pubblicitario, disegnatore, arredatore, è amico, confidente, collaboratore di Pannaggi, artista di cui ha eseguito un ritratto caricatura in una delicata e monumentale opera in polistirolo.
La prestigiosa iniziativa, proposta dall’Amministrazione comunale di Ripe San Ginesio in collaborazione con il Centro studi "Ivo Pannaggi" di Macerata, rinnova il legame più che trentennale di Ripe San Ginesio con le espressioni contemporanee, fatto di mostre, performance e arte diffusa.
La mostra osserva il seguente orario: da giovedì a domenica dalle ore 18.00 alle ore 20.00; fino all'08 luglio, dalle ore 18.00 alle ore 22.30. Negli altri orari visita su prenotazione. Info e prenotazioni al numero 0733-500102.
Ieri pomeriggio al teatro Mugellini di Potenza Picena, è avvenuta la consegna dei diplomi dei ragazzi della scuola secondaria Leonardo Da Vinci.
Il corpo docenti ha festeggiato insieme ai ragazzi la chiusura brillante di questo triennio che ha visto diversi promossi con lode. Emozionante il saluto per il pensionamento della professoressa Sabbatini. Graditissima la presenza, in rappresentanza del Sindaco, dell'assessore Luisa Isidori.
È suguito poi un ricco e corposo buffet, preparato e servito con grande professionalità dal Si con Te di Malatini di Potenza Picena, presso il Cortile Interno dell'Auditorium Scarfiotti gentilmente concesso dall'Amministrazione Comunale.
Recanati è pronta a celebrare il 74° anniversario della liberazione. L'appuntamento è per questa domenica 1 luglio alle 10,30 alla presenza delle autorità, dei rappresentanti delle varie associazioni e del concerto bandistico B.Gigli. In via 1 luglio sarà deposta una corona d'alloro a 74 anni da quel lontano 1944 quando la città venne liberata dalle truppe anglo polacche supportate da esploratori del Corpo Italiano di Liberazione inquadrati nella “Brigata Majella”. Gli alleati entrarono in città senza alcuna battaglia essendo stata poche ore prima abbandonata dai tedeschi e dai fascisti i quali però avevano distrutto apparecchiature industriali nonostante la vigilanza del Gap che comunque era riuscito a nascondere importanti attrezzature e presidiato edifici strategici.
È tempo di RisorgiMarche per Castelraimondo. Martedì 3 luglio, infatti, il festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma potrerà Angelo Branduardi sui Piani di Crispiero, Monte d'Aria, nel territorio tra Castelraimondo/Camerino/Serrapetrona, con il concerto in programma alle ore 16.30 ad ingresso libero.
C'è grande attesa in città per il concerto di Angelo Branduardi, in programma martedì 3 luglio. E le attività tutte - i bar, i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie e i negozi di Castelraimondo – si stanno preparando per il Dopofestival di Risorgimarche, con menù speciali e musica dal vivo per concludere in bellezza la giornata all'insegna della solidarietà, della natura, della grande musica e del nostro bellissimo territorio.
I piani di Crispiero prendono il nome dalla vicina omonima frazione del Comune di Castelraimondo e si trovano ad una quota di circa 750 mt. L’area ha un isolato e vario territorio naturale, fatto di paesaggi montani ma anche di colline che si estendono fino al vicino Comune di Serrapetrona. Anche questa zona è ricca di storia, di castelli di epoca medievale e di torri di avvistamento, come le più conosciute Fanula e Guardia, facenti parte di un sistema fortificato che si estendeva dai Monti Sibillini alla valle dei fiumi Potenza e Chienti, che rappresentavano i punti chiave di tutto lo schieramento difensivo dello Stato di Camerino. Un’area che si sviluppa alle pendici del Monte d’Aria (quota 956 mt), verso il fosso di Sant’Eustachio e la Valle dei Grilli, che permette di godere della vista in più direzioni, e quindi di ammirare dagli appennini fino al mare, oltre le dolci colline marchigiane e i disseminati borghi medievali.
L'Infiorata Corpus Domini di Castelraimondo a Roma per le celebrazioni di San Pietro e Paolo. Una delegazione dei rappresentanti degli infioratori delle associazioni di Castelraimondo ha partecipato ieri alla manifestazione organizzata a Roma per i festeggiamenti in onore di San Pietro e Paolo, l'appuntamento fisso promosso dall'Infiorata delle Pro Loco d'Italia e l'Infiorata storica di Roma.
Grazie all'interessamento dell'architetto Sergio Giorgi, consigliere nazionale di Unpli, è stata scelta proprio l'Infiorata Corpus Domini di Castelraimondo per rappresentare le Marche nel suggestivo prato fiorito allestito nella notte tra giovedì e venerdì lungo via della Conciliazione. Un'opportunità di grande orgoglio per Castelraimondo, immediatamente sposata dall'amministrazione comunale, assieme al Comitato Infiorata, che hanno reso possibile la trasferta a Roma, a due passi dalla Basilica di San Pietro, per onorare i Santi Pietro e Paolo attraverso la proverbiale maestria e la grande capacità degli infioratori locali che da 26 anni hanno reso ormai una tradizione affermata e conosciuta in tutta Italia e anche all'estero l'Infiorata Corpus Domini.
“È stata una grandissima soddisfazione – ha affermato Elisabetta Torregiani, assessore a cultura e turismo presente a Roma con gli infioratori – quella di poter essere a Roma con la nostra Infiorata. Non senza orgoglio e con una forte gratitudine, devo sottolineare la bravura dei nostri infioratori, che sono riusciti senza dubbio a farsi distinguere anche in questa occasione, considerata la grande attenzione mediatica e di pubblico che le migliaia di visitatori presenti ieri hanno riservato al nostro quadro. Un'opportunità importante per promuovere la nostra Infiorata Corpus Domini, che anno dopo anno sta diventando un caposaldo del nostro territorio ed una manifestazione sempre più rinomata. Il grazie dell'amministrazione comunale come sempre va a tutti coloro che si dedicano alle attività della comunità con così tanta passione e competenza e che riescono sempre a far distinguere Castelraimondo”.
Una cena per ricordare le mitiche estati degli anni '80, quelle della gioventù e della spensieratezza, tra gli amici che frequentavano lo chalet Gianfranco, uno degli stabilimenti balneari più amati e più frequentati di quegli anni, dai giovani civitanovesi.
Si sono ritrovati quasi in quaranta ieri sera, al ristorante Locanda dei Cavalieri, per una festa andata avanti fino a notte inoltrata in cui si sono ricordati avenimenti, aneddoti e le immancabili storie estive di quegli anni d'oro, una sorta di "Sapore di Mare", il celebre film di Vanzina del 1983, in salsa civitanovese.
"E' stata una serata bellissima - come ci racconta uno dei partecipanti - in cui abbiamo fatto un tuffo nel passato, tante risate e con qualcuno ci siamo rivisti dopo anni. Per l'occasione abbiamo invitato anche i figli di Gianfranco, che pur dall'altra parte del bancone, hanno condiviso con noi quegli anni stupendi, dal 1980 al 1990, e dopo aver cenato abbiamo ballato con la musica del deejay Luca Pighini, anche lui uno dei nostri"
Sarà accesa domani 1 luglio alle 21.15 l’installazione luminosa che inaugura l’edizione 2018 di Rive. Un raggio di luce lungo 3.600 metri, che congiunge la torre di porta Marina alla torre del Cristo Re, un collegamento diretto tra la città alta e la città portuale che simboleggia le numerosi connessioni del Festival curato dal direttore artistico Giorgio Felicetti.Ideato da Riccardo Ruggeri, il raggio è stato finanziato grazie all’appoggio di imprese locali: BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, main sponsor di Rive, Optima Mollyter, I.P.R., Emmedata, L’antico bar Maretto, Pipponzi costruzioni, il Cuore Adriatico e Clinicalab. Rimarrà acceso dall’1 all’otto luglio.Questa sesta edizione di Rive, intitolata ai Mestieri e alle Arti, è dedicata soprattutto alle nuove generazioni. E anche per loro è stata pensato questo raggio laser che, di fatto, traccia una rotta per i naviganti del futuro, una rotta ben visibile. “Per rendere possibile un cammino futuro dei giovani nei mestieri e nelle arti - afferma Felicetti -, chi è chiamato a tracciare le rotte del presente deve rivolgersi ai grandi padri del passato. Questo raggio di luce, che rappresenta così visibilmente e simbolicamente il nostro passato e il nostro futuro, ci invita e ci conduce con lo sguardo verso destinazioni ignote, ma con un grande e bellissimo segno di speranza”.Da venerdì 6 luglio, il Festival entra nel vivo con tre giornate ricche di appuntamenti, sia nella Città Alta che in quella portuale. Il programma completo su rivefestival.it
Resterà aperta fino a domenica 8 luglio nelle sale espositive della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, in via Salimbeni, la mostra “Per le vie di San Severino Marche: un percorso “illustre” nella storia della città” a cura di Milena Ranieri, Raoul Paciaroni, Annalisa Piersanti, Chiara Codoni e Alice Cervigni. L’esposizione sarà inaugurata oggi (sabato 30 giugno), alle ore 18, in occasione di “Nottambula”.