Ventuno aziende agricole e dell’artigianato, oltre ai 2 consorzi del vino marchigiano e quello dell’enogastronomia, saranno presenti alle ‘Isole del gusto’ di Risorgimarche per il concerto di Bungaro che si terrà a Pintura del Bagnolo (Fiastra / San Ginesio / Sarnano MC) in programma domani, domenica 23 luglio, alle 16.30.
Dall’ora di pranzo sarà come di consueto possibile acquistare lungo il cammino i prodotti agricoli delle aziende terremotate, come la birra artigianale, i legumi, i formaggi bio, l’olio.
Oltre ovviamente i vini dei dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni, che assieme all’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime) collaborano con il festival gratuito di solidarietà ideato e promosso da Neri Marcorè.
Gli appuntamenti successivi saranno: Samuele Bersani (25 luglio) Daniele Silvestri (27 luglio), Mannoia e Barbarossa (30 luglio), Brunori Sas (31 luglio), Max Gazzè (2 agosto) e Francesco De Gregori (con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana) – che chiuderà il Festival il 3 agosto.
“A San Ginesio concluderemo #rinasco, da San Ginesio vogliamo che parta la rinascita dell'Appennino”. Molto più di una dichiarazione d'intenti, quella della Fondazione Aristide Merloni, che sabato 22 luglio lancerà il “laboratorio di San Ginesio”, centro adottato dall’UNESCO e dalle Città Creative per costruire una Città Ideale delle aree interne, per condividere un cambio di paradigma, con l’ambizione di costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile e innovativo.
La scelta del luogo è stato il seguito di una lunga riflessione e di mesi di ascolto sul campo. San Ginesio è “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano, uno dei “Borghi piu' belli d'Italia”, ha un legame strettissimo con l'imprenditorialità, l'arte, la cultura e la creatività, è sede di uno dei più antichi teatri delle Marche, ed è polo di studi e ricerche fin dai tempi di Alberico Gentili, uno dei padri del diritto internazionale. Proprio nella piazza a lui dedicata, sabato alle 17, il Direttore Generale UNESCO Irina Bokova, Francesca e Francesco Merloni, con Gian Mario Spacca, presenteranno i progetti per il rilancio dopo il terremoto.
Proposte concrete, con il contributo di 13 personalità di spicco del panorama economico, politico e culturale internazionale, dell’UNESCO e della rete delle Città Creative. Per il comitato scientifico della Fondazione Merloni saranno presenti anche il presidente, Enrico Letta, Romano Prodi e l'ex commissario europeo Joaquin Almunia.In particolare, per San Ginesio sarà presentato e inaugurato presso gli ambulatori dell'Asur un Health point, un centro di telemedicina per anziani insieme a Namìrial s.p.a., mentre in piazza sarà illustrato il progetto Dynamic Maps for the security of territory, una rete di sensori per "iperconnettere" il territorio, con Enel e-distribuzione e Ericsson.
L'obiettivo, perseguito integrando principi, riflessioni e analisi di UNESCO e delle Città Creative, è quello di impegnare società civile italiana, europea e internazionale, fuori da ogni burocrazia. Per un Appennino in cui continuare a vivere, a costruire progetti di vita e di lavoro. #rinasco ha le sue basi in centinaia di interviste, gruppi di ascolto, e una minuziosa raccolta dati, che il Censis ha eseguito per costruire un quadro dei bisogni e delle energie vitali dell'Appennino. “Abbiamo individuato 10 "tribù" – spiegano dall'istituto di ricerca - che possono aiutare le nostre montagne a reagire, a superare la crisi e il terremoto”. Per ciascuna di loro, a #rinasco, sarà presentato un progetto concreto, agile, rapidamente operativo.
Alle 18.30, all'ingresso del teatro Leopardi, sarà inaugurata la mostra “Omphalos – Terrae Motus, a cura di Rossella Vasta, con installazione interattiva di Paolo e Alex Buroni, che vedrà protagonista la copia di Amore e Psiche proveniente dalla sezione moderna della Pinacoteca civica Scipione Gentili.
Dieci giorni di incessante lavoro per realizzare il restyling del Colle Ascarano che giovani architetti e designer provenienti da varie Regioni d'Italia e d'Europa hanno effettuato in stretta collaborazione con i docenti e studenti dell'istituto superiore Renzo Frau di Sarnano - settore legno di S.Ginesio.
Il workshop internazionale di progettazione e autocostruzione, infatti, ha fatto tappa nel "Balcone dei Sibillini" dal 7 al 16 luglio: dal Trentino (Primiero) è arrivato il legno, mentre dalle migliori Università la creatività dei laureati in architettura.Nello specifico, il laboratorio ha visto il coinvolgimento di giovani progettisti, tra architetti, paesaggisti e designer, con diversa provenienza e professionalità, selezionati mediante un bando internazionale, che sono stati chiamati a progettare degli oggetti architettonici realizzati in autocostruzione, pensati per interagire con il paesaggio.Il progetto ha avuto la finalità di realizzare un allestimento urbano funzionale capace di riportare l'attenzione mediatica di settore su un territorio martoriato dal sisma, utilizzando il processo stesso di progettazione e realizzazione come momento di aggregazione e socialità, attraverso il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto Professionale "Renzo Frau" - settore legno di S.Ginesio.Il workshop ha condotto i partecipanti all'ideazione e alla realizzazione di manufatti in legno, basandosi sulle suggestioni tematiche fornite dall'amministrazione comunale organizzatrice e sviluppando un approccio progettuale e realizzativo attento all'ambiente, pratico e in stretto legame con il contesto ospitante.
l tema del corso si è basata sulla valorizzazione dei giardini del Colle Ascarano - da cui si può ammirare una veduta sui Sibillini mozzafiato - ed i partecipanti hanno realizzato strutture di pubblica utilità quali un nuovo palco multifunzionale ricavato in sinergia con la centrale fontana e un manufatto per fruire del belvedere, stante l'inutilizzabilità a causa del terremoto, del bastione di Porta Ascarana.
“Questo bellissimo progetto è iniziato grazie alla collaborazione con l'associazione Bastione SanGallo di Fano con le stagioni musicali e culturali del teatro Leopardi di San Ginesio – spiega l'assessore sanginesino al Turismo, Simone Tardella – Proprio dagli architetti fanesi è nato lo spunto per questo Camposaz, ed è il segno di come la cultura aperta a trecentosessanta gradi può portare risultati straordinari in molti settori diversi. Anche il coinvolgimento del Rotary club di Urbino va nella stessa direzione, tanto che la prima donazione solidale al nostro comune è stato uno spettacolo teatrale per i ragazzi delle scuole dell'obbligo durante l'inverno”. “Siamo davvero molto soddisfatti – ha commentato il sindaco, Mario Scagnetti - anche per il coinvolgimento dei nostri ragazzi dell'istituto professionale Renzo Frau. Vedere il loro impegno, l'applicazione delle loro abilità nel mondo del lavoro e soprattutto il loro entusiasmo è l'obiettivo che perseguiamo da anni, coinvolgendo nello sviluppo di questa nostra realtà tante aziende del settore del legno. Vogliamo che la nostra scuola, designata come scuola polo per il distretto del Legno, sia conosciuta e valorizzata anche fuori regione”.
Gli Enti, le Associazioni e le imprese coinvolte nell'iniziativa sono state il Comune di San Ginesio, l'associazione trentina Camposaz, l'istituto superiore IPSIA "Renzo Frau" - settore legno di S.Ginesio, il Rotary Club di Urbino, il Collettivo "Re-Public" e Associazione Culturale Bastione SanGallo di Fano, mentre il legno del Primiero è stato gentilmente donato dalle aziende Bettega Legnami, BeB Legno, Paccagnel Legnami.
La manifestazione di ieri mattina si è conclusa con le voci del coro di montagna "Gruppo di San Rocco" di Paitone (BS), ospiti grazie a un'iniziativa di solidarietà in favore del nostro paese promossa dell'associazione sanginesina G-Lab laboratorio di idee.
In seguito al sisma che il 24 agosto 2016 ha colpito le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, continuando con ulteriori scosse, di cui la più forte in assoluto è stata registrata il 30 ottobre 2016, la Fondation d’Entreprise Michelin ha deciso di sostenere le popolazioni terremotate con una donazione all’Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato “Renzo Frau”, destinata all’acquisto di nuovi macchinari per il laboratorio di meccanica.
La sede di San Ginesio (MC) dell’IPSIA "Renzo Frau" di Sarnano-San Ginesio-Tolentino offre agli studenti una formazione meccanica, al fine di ottenere la qualifica di operatore elettronico orientato all’automazione e alla robotica, e una formazione legata all’arredo, per ottenere la qualifica di operatore del legno.
È un istituto che ha come vocazione la formazione di personale qualificato per le PMI del territorio a forte vocazione meccanica e specializzate nella lavorazione del legno, che operano sui mercati nazionale e internazionale.
La tecnologia in questi settori è in forte evoluzione e deve far fronte a una concorrenza aggressiva. Da tempo, le macchine manuali, ormai obsolete, sono state sostituite da sistemi regolati da automatismi che richiedono competenze specifiche.
In seguito al sisma del 30 ottobre 2016, la sede di San Ginesio dell’Istituto, già seriamente danneggiata dalla scossa del 24 agosto 2016, ha subìto danni tali da richiederne l’evacuazione. È stata trovata una nuova sede, ma i macchinari del laboratorio sono andati persi.
La donazione della Fondation d’Entreprise Michelin servirà a sostituire i macchinari irrecuperabili con macchinari moderni, che rispondano al meglio alle esigenze industriali delle imprese del territorio.
La donazione è avvenuta per il tramite della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, che ha per missione l’orientamento, l’aiuto e il coordinamento dell’opera della rete delle associazioni di volontariato in ambito di politiche di welfare, socio-sanitarie e di inclusione sociale, in prospettiva del rafforzamento delle capacità locali.
La Fondation d’Entreprise Michelin ha per missione la promozione e il sostegno di progetti e opere a favore della mobilità sostenibile, dello sport, della salute, della solidarietà, del patrimonio culturale e della protezione dell’ambiente.
“La Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia da subito - dice Roberto Trucchi, Presidente Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia - si è attivata per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. Nei mesi scorsi abbiamo già ricostruito, grazie all’aiuto di finanziatori privati, tre scuole a Cittareale, Gualdo ed Acquasanta. Adesso, grazie a la Fondation d’Enterprise Michelin, daremo gli strumenti per ‘ripartire’ all’Istituto ‘Renzo Frau’ con la consapevolezza che, ripartendo dalla scuola, si può contribuire a rafforzare le comunità”.
“In seguito - il commento di Philippe Legrez, Consigliere Delegato Fondation d’Entreprise Michelin - ai danni provocati dalle forti scosse di terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre 2016, la Fondation d’Entreprise Michelin riafferma la volontà di agire nelle situazioni di urgenza umanitaria sostenendo l’Istituto Professionale di San Ginesio. La solidarietà e l’aiuto reciproco sono valori umanitari inscritti nel DNA della nostra Fondazione.”
Il ritorno alla normalità, per una comunità di abitanti, passa anche attraverso la riacquisizione di spazi pubblici fondamentali in alcuni momenti della vita sociale. La nuova sala funeraria, inaugurata nel fine settimana all’ingresso del cimitero comunale, colma uno degli importanti vuoti che si erano andati a creare in seguito agli eventi sismici iniziati nell’agosto 2016.
Grazie al supporto, anche economico, della ditta Muzi cav. Dario che ha pensato all’allestimento dotato di ogni comfort del locale, i sanginesini dispongono di nuovo di un luogo di raccoglimento. “È stato uno sforzo che abbiamo fatto per aiutare l’amministrazione, dopo il terremoto - afferma Giuliano Muzi, titolare dell’agenzia funebre - per cercare di ristabilire la normalità per i nostri concittadini anche nei momenti difficili e luttuosi delle loro famiglie”.
Al via le riprese del cortometraggio "Nkiruka- il meglio deve ancora venire” scritto e diretto da Silvia Luciani e Simone Corallini. Il progetto cinematografico è risultato vincitore del bando MigrArti 2017, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact).
E’ uno prodotto dalla società Studio Uno di Fano e patrocinato dalla Fondazione Marche Cultura, dalla Marche Film Commission e dai comuni di Macerata, Corridonia e San Ginesio. I partners del progetto sono l’associazione Acsim onlus di Macerata, l’istituto scolastico Ipsia “Filippo Corridoni” di Corridonia e He.Go Film produzione.
Il cortometraggio sarà interamente girato nei territori di Macerata, Corridonia e San Ginesio, dal 2 al 6 luglio, e impiegherà una troupe di 18 persone. A Macerata sono state scelte le location del campo da basket adiacente allo stadio Helvia Recina, via Carradori, e la piazza dei Popoli. Il cortometraggio affronta i temi dello Ius soli e della riforma della legge sulla cittadinanza partendo da un’idea di Norma Santori (Acsim) e Silvia Luciani ispirata ad una storia realmente accaduta a un giovane studente di 17 anni di Macerata, che si era trovato in difficoltà a partecipare ad un’esperienza didattico-lavorativa all’estero, perché non era un cittadino italiano, pur essendo nato in Italia. “Il nostro lavoro intende spingersi oltre la dimensione del dibattito giuridico e politico su cittadinanza e ius soli, per affrontare la sfida creativa di raccontare la storia di Nkiruka. Il suo nome significa: il meglio deve ancora venire - spiega la regista Luciani - E’ una spinta positiva per un cambiamento necessario e importante, che si traduce nella scena finale dedicata ai monti Azzurri nel comune di San Ginesio. Un luogo dove il terremoto ha segnato un periodo doloroso, ma allo stesso tempo ha trasmesso nuova energia per una rinascita. E’ la volontà e la consapevolezza di un nuovo futuro che appartiene anche alla nostra protagonista”.
Grazie all’associazione Acsim onlus, il progetto ha potuto coinvolgere la comunità nigeriana residente nella regione Marche, con una particolare attenzione ai giovani di seconda generazione.
Tra i protagonisti del cortometraggio Cynthia Boh, Faustino Caroli, Precious, Uzosike Barth, Francesca Rossi Brunori, Oscar Genovese e la piccola Victoria Emejuru.
Loro Piceno - Paris: un'iniziativa per sostenere i territori devastati dal terremoto. A promuoverla è Peppe Cotto, al secolo Giuseppe Dell’Orso, il noto macellaio - artista di Loro Piceno.
Peppe Cotto partirà il 14 luglio in bicicletta alla volta di Parigi. La tabella di marcia prevede l'arrivo nella capitale francese il 23 luglio, giorno in cui a Parigi arriverà anche il Tour de France e Peppe sarà ospite del cerimoniale sempre in grande stile della tappa conclusiva di una delle più importanti corse ciclistiche del mondo.
L'iniziativa è sostenuta dall'Unione Montana dei Monti Azzurri. "Un testimone ideale di aiuto e fraternità che arriverà fino a Parigi per aiutare queste nostre zone in un momento tanto difficile" spiega il presidente Giampiero Feliciotti.
Sarà un'impresa per Peppe Cotto, ma come dice lui stesso "Serve tanta forza di volontà, così come la volontà serve anche per far ripartire i nostri luoghi feriti dal terremoto".
Al via i lavori di urbanizzazione delle aree che ospiteranno 38 casette in tre nuovi piccoli nuclei abitativi nel territorio di San Ginesio. I cittadini che, dopo il terremoto, sono rimasti senza casa e hanno optato per questa soluzione abitativa potranno ripartire da queste nuove case già da ottobre, come annunciato.
Per le 12 strutture abitative d’emergenza (SAE) che verranno collocate in viale del Tramonto, a ridosso del centro storico del paese, si è aggiudicata l’appalto l’impresa Costruzioni Edil Minnozzi di Montecosaro, per le 7 della frazione di Santa Maria in Altocielo invece l’impresa Celani di Ascoli Piceno.
“Entrambe le ditte inizieranno i lavori la prossima settimana – dichiara il vicesindaco Eraldo Riccucci – nel pieno rispetto del cronoprogramma prefissato. Per l’area di Pian di Pieca, la più ampia, per un totale di 19 SAE, l’aggiudicazione della gara verrà effettuata la prossima settimana, e poi si partirà anche lì immediatamente. E’ una grande soddisfazione, e un segno di ripartenza che si aggiunge ai tanti altri che il nostro Comune sta vedendo nascere”.
Doppia festa nelle Marche per il turismo sostenibile. Il 1 luglio i festeggiamenti saranno dedicati alle 17 Bandiere blu, tutte confermate, con un doppio appuntamento, a Porto Sant'Elpidio e a Porto San Giorgio.
Il 2 luglio la giornata sarà dedicata ad Acquaviva Picena, alle 21 Bandiere arancioni, le stesse del 2016 con l'ultimo ingresso, a novembre, di Serra San Quirico. "Abbiamo deciso di tornare ad Acquaviva, dove avevamo programmato la cerimonia per le Bandiere arancioni lo scorso novembre, rinviata per il terremoto - ha detto Giuliano Ciaboco, presidente associazione Gusta l'arancione-Gusta il blu -, e sui cinque Comuni arancioni che sono nel cratere, Camerino, Pievebovigliana-Valfornace, San Ginesio, Sarnano, Visso, abbiamo fatto una riflessione con il Touring club italiano decidendo di confermarli come Bandiera come gesto di supporto e di solidarietà. Crediamo, infatti, che sia necessario rafforzare la rete di tutte le Bandiere per essere ancora più vicini a questi territori sofferenti".
(fonte ansa)
Sono partiti i cantieri per quattro aree per la realizzazione delle casette nei Comuni di: Serrapetrona (area Caccamo, 16 Sae per 52 persone), Montegallo (Uscerno, 5 Sae per 16 persone), Caldarola (campo sportivo, 104 Sae per 376 persone) e San Severino (rione San Michele, 103 Sae per 300 persone). Questa mattina sono state inoltre aggiudicate le aree nei Comuni di Gualdo (loc. Valle, 9 Sae per 28 persone) e Camporotondo di Fiastrone (7 Sae per 20 persone).
Nel report degli uffici, aggiornato e monitorato quotidianamente, figurano anche l’approvazione dei progetti e l’indizione di gare per: area 3 Pian di Pieca San Ginesio (19 Sae per 66 persone - tutte le aree sono approvate), per un importo di € 660.291,12; area Nocria di Castelsant'Angelo sul Nera (12 Sae per 36 persone), in cui è prevista anche la realizzazione del tratto viario per raggiungere la zona, per un importo complessivo di 1.016.898,08; area Vallazza di Ussita (20 Sae per 62 persone), per un importo di € 1.398.931,50.
C'è anche la Madonna del Popolo di San Ginesio nello spot “8xMille allo Stato. Per i beni culturali danneggiati dal terremoto in Centro Italia” realizzato da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
L'obiettivo è diffondere quanto più possibile la misura adottata con il decreto legge 9 febbraio 2017 sui "Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e delle attività produttive colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017". Quasi duecento milioni di euro l’anno per dieci anni – ricavato dall’intero gettito statale dell'8 per mille - da destinare alla ricostruzione dei beni culturali danneggiati o distrutti dal terremoto del Centro Italia. Questo l'obiettivo della nuova misura contenuta nel decreto legge del 9 febbraio 2017
È la prima volta che lo Stato si fa destinatario dell’8xMille ed è la prima volta che invita gli italiani a partecipare concretamente alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio culturale e artistico nazionale.
Lo spot ripercorre alcuni luoghi di distruzione del sisma, poi le azioni di recupero e salvataggio dei tecnici del ministero, dei vigili del Fuoco, dei carabinieri del Nucleo Tutela, deii volontari della Protezione Civile. Nel susseguirsi delle immagini si vede anche il recupero effettuato dai vigili del fuoco della Madonna del Popolo di San Ginesio
Le immagini sono accompagnate da un brano a forte impatto emotivo e dalla voce di uno speaker che, nel fornire i dettagli dell’iniziativa, ricorda ai cittadini che “la via della rinascita passa per la cultura”.
Il tour dell'opera contemporanea "Guardiana", di Francesca Merloni fa tappa nelle Marche. Lo spettacolo si terrà il 18 giugno a San Ginesio, il 19 a Sarnano e il 20 e 21 a Pesaro.
Si tratta di uno spettacolo di musica e poesia scritto ed interpretato dalla stessa Merloni, con le musiche originali del pianista Remo Anzovino, la partecipazione di Gianmarco Tognazzi, che cura anche la regia, le scenografie di Bruno Ceccobelli.
La presenta Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani. La contrapposizione poetica e narrativa tra l'io femminile e l'io maschile, tra due individui che si amano e sono alla ricerca delle parole che possano sublimare il loro sentimento - dialogo che il pubblico ascolta coi toni di un duplice monologo - ha nella musica la terza voce, anch'essa protagonista fondamentale della pièce, in un crescendo di sensazioni in grado di rapire lo spettatore. Lo spettacolo sta girando con successo in tutta Italia.
(Fonte ANSA)
“Guardiana” è uno spettacolo di musica e poesia scritto ed interpretato da Francesca Merloni, con le musiche originali del pianista Remo Anzovino, la partecipazione di Gianmarco Tognazzi, che cura anche la regia, le scenografie di Bruno Ceccobelli. La presenta Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani.
La contrapposizione poetica e narrativa tra l’io femminile e l’io maschile, tra due individui che si amano e sono alla ricerca delle parole che possano sublimare il loro sentimento – dialogo che il pubblico ascolta coi toni di un duplice monologo – ha nella musica la terza voce, anch’essa protagonista fondamentale della pièce, in un crescendo di sensazioni in grado di rapire lo spettatore.
Dopo il successo dello spettacolo che sta attraversando la Penisola(Castel del Monte, Taranto, Castello di Copertino, Mantova, Rimini, Ravenna, Forlì, il Vittoriale degli Italiani), il tour di“Guardiana” farà tappa nelle Marche. L’opera andrà in scena domenica 18 giugno a San Ginesio, nei Giardini di Colle Ascarano, lunedì 19 giugno a Sarnano, in piazza Benedetto Perfetti; poi a Pesaro il 20 e 21 giugno nella chiesa della Santissima Annunziata, alle 21.30. A Pesaro si accede esclusivamente contattando infotel: 06 6865493 o e-mail: redazione@ilcigno.org. Al termine dello spettacolo ci saràl'incontro con gli artisti ed un brindisi con i vini della “Tognazza”. Il libretto di scena è edito da “Il Cigno GG edizioni”.
Il tour proseguirà il 23 giugno a Desenzano del Garda, il 24 giugno a Gargnano, il 25 a Sirmione, il 3, 4 e 5 luglio a Roma, il 9, 10, 11 e 13 luglio di nuovo a Sirmione, il 24 luglio a Toscolano Maderno, il 25 al Museo di Salò, il 26 al Museo Diocesano di Brescia, il 27 luglio a Torri del Benaco, il 7 settembre a Melfi, l’8 ad Ariano Irpino, il 9 ad Egnazia, il 21 settembre a Villacidro in Sardegna.
Lo spettacolo è prodotto da Lorenzo Zichichi e dalla sua Casa Editrice “Il Cigno GG Edizioni”, che sposano questa avventura ritenendola una nuova frontiera dell’arte contemporanea nella sua accezione più ampia.
Per Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, che ha scritto la prefazione al libretto di scena (la prima edizione recava una prefazione di Roberto Saviano), i versi di Guardiana “sono belli, e forti, e nuovi, mai banali nel parlare dell’amore che si interroga. Un altro motivo, poi, mi ha convinto a fare in modo che Guardiana potesse viaggiare e farsi conoscere in numerosi teatri e sedi di GardaMusei. Guardate, e leggete, in queste pagine le immagini e le storie dei protagonisti. Una poetessa magnifica, che ride e che non crea soltanto poesia, ma anche poesia in azione, un attore di tutto capace, un compositore che è anche avvocato, e non potendo mutare la legge innova la musica, uno scenografo mistico-filosofico, un organizzatore colto che sa come far rendere la cultura. Tutti diversi, ma tutti belli, creativi, simpatici, da far venire voglia di frequentarli. Proprio come GardaMusei, unione di grandi città e piccoli borghi, musei immensi e minuscoli gioielli, associazioni dinamiche e istituzioni virtuose. Siate la nostra Guardiana allegra”.
“‘Guardiana’ è a tutti gli effetti un’opera lirica contemporanea – dichiara Zichichi – dove per lirico si intende un libretto scritto da una poetessa, in cui l'interpretazione verbale è melodia vocale, grazie ad una emozionante recitazione. Lo spettacolo è nuovo tipo di opera contemporanea, in cui le musiche sono calibrate sulle parole e, di fatto, si ascolta la poesia, accompagnata dalle note musicali, che non sono un semplice sottofondo, ma ne strutturano la componente emotiva”.
“Il rapporto con la musica, in questa nuova versione dell’opera è essenziale – sottolinea Francesca Merloni –. La mia ricerca personale è stata quella di considerare le parole come “suono” e trovare il loro senso più profondo. Nella riscrittura dell’opera, prima maggiormente incentrata su un monologo, sono stata spinta da Gianmarco Tognazzi e Remo Anzovino a scrivere per loro e su di loro. È stato un divenire creativo compiuto anche sul palco, tra una prova e l’altra. L'universo maschile, spesso così “altro” pernoi donne – soprattutto se innamorate – si è rivelato un impulso molto fecondo per me".
“Guardiana – aggiunge Gianmarco Tognazzi – mi dà la possibilità di interpretare il mio ruolo affidandomi totalmente alla poesia; ed è questa per me una esperienza nuova perché mi fa entrare in un territorio scomodo, mi fa sentire l’emozione che è nelle persone, mi apre al rischio di interpretabilità e quindi mi fa scoprire una nuova parte di me. L'ampiezza dei tanti modi di interpretare un ruolo che la poesia è capace di offrire è tale che ci si può sentire inadeguati, perché la poesia è talmente universale che chi ascolta può darle il significato che preferisce, in base al proprio stato d’animo. È questa incertezza che fa perdere “il dominio” che un attore ha sul suo pubblico. Ed è una sfida che non ho potuto fare a meno di cogliere”.
“È un lavoro molto maturo, che tocca tutte le corde del cuore e che prevede, in chi ascolta, un bagaglio di vissuto molto intenso – dichiara il pianista e compositore Remo Anzovino – ; l’elemento interessante è il mistero che si intravede e che lascia allo spettatore la possibilità d’interpretare ‘Guardiana’ in modo assolutamente proprio; la musica fa quindi da controtesto, il pianoforte si fa orchestra e le parole si fanno voci sull’orchestra; la composizione della partitura musicale è fatta di equilibri tra elementi colti e popolari, dove nulla è lasciato al caso; per questo sono particolarmente felice di essere stato accolto in questo progetto assolutamente innovativo e sperimentale della casa editrice Il Cigno”.
Molto suggestiva è anche la scenografia dell’opera teatrale. “ ‘Ci vuole coraggio a scrivere amore sulla terra’ è una delle frasi della pièce che maggiormente mi hanno ispirato nella realizzazione di una macchina scenica teatrale - sottolinea Ceccobelli -, costruita su sei porte che girano su un unico perno”. Su ognuna di esse ci sono i disegni dell’artista che completano l’intera rappresentazione.
“Educare alla felicità” questo è il nome che i ragazzi dell’istituto Gentili di San Ginesio-Sarnano hanno scelto per seconda edizione del Festival dello Studente.
"Talento è la parola chiave di questo festival, la nostra abilità naturale che ci contraddistingue e ci rende unici" dicono gli studenti "Il talento è dote di cui si è naturalmente provvisti e che non si può imparare, è una inclinazione molto profonda. Ma il talento in sé non ha valore, è l’investimento, l’impiego nello svolgimento della vita che ne sprigiona il valore che trasforma il sé il potere e libertà. Così abbiamo deciso di investire e far fruttare le nostre capacità nelle varie esibizioni di canto, di ballo, di recitazione, di musica durante il nostro festival.
Ogni classe ha realizzato un murales sul tema “La felicità per me è…” poi ci sono state le esibizioni musicali come quella di Luciano Monceri che ha cantato De Andrè.
Grazie all’ aiuto della professoressa Lucia Suriano, che è intervenuta illustrando tematiche legate al suo libro “Educare alla felicità”, i ragazzi hanno potuto affrontare le loro potenzialità. Educare alla felicità deve essere anche un insegnamento che parte dalla scuola, capace di praticare e far praticare la risata trasmettendo un’energia positiva che cambia il mondo. “La scuola - dice Suriano - deve essere un grande parcogiochi: quella dove le menti, i cuori, le anime possono sviluppare i propri talenti, le proprie emozioni e le proprie abilità”.
Il festival si è concluso con tornei di calcio e allenamenti con gli istruttori della palestra Meeting.
San Ginesio riapre le sue grandi braccia alla storia, alla città di Siena, alla moltitudine di associazioni, privati e istituzioni che hanno mostrato con le loro azioni una straordinaria solidarietà dopo il terremoto. In occasione della rievocazione “Il ritorno degli esuli”, che ogni tre anni, dal 1963, ricorda le vicende di 300 esuli sanginesini che furono riammessi in patria grazie all’intervento di alcuni ambasciatori senesi dopo essere stati allontanati dalla città per aver cercato di ristabilire la tirannia dei Da Varano da Camerino contro il governo della Chiesa tra il 1450 e il 1460, ha assunto quest’anno un senso nuovo. Il sindaco di San Ginesio, Mario Scagnetti, infatti, ha voluto che proprio in questa giornata di festa, organizzata come da tradizione, a testimonianza di una vita di comunità di nuovo fertile, positiva, vitale nonostante i colpi inferti dal sisma, si svolgesse la “Cerimonia della gratitudine civica” per ringraziare ufficialmente, uno ad uno, tutti coloro che hanno fatto sentire la propria vicinanza a San Ginesio con donazioni o gesti dopo il 24 agosto 2016.
Ancor più forte e volto al futuro, sullo sfondo, il legame di fratellanza fra San Ginesio e Siena. La città del Palio non ha esitato a riempire le vie del paese marchigiano con il suono inconfondibile dei suoi tamburi e delle sue chiarine, e, a segno di una vicinanza ancor più salda dopo il terremoto, ha per la prima volta portato lo stendardo del Magistrato delle contrade ad accompagnare il corteo della Municipalità di Siena. Il sindaco senese Bruno Valentini, presidente della commissione Ambiente e protezione civile dell’Anci, ha ribadito il suo impegno a tenere alta l’attenzione e la cura verso i paesi terremotati in generale, e San Ginesio in particolare. E allo stesso modo Scagnetti ha tenuto a ripetere come sia fondamentale che la vicinanza solidale si trasformi in collaborazione attiva per costruire paesaggi e opportunità nuovi per il futuro dei paesi dell’entroterra piegati dal sisma. Anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha trascorso l’intera mattinata a San Ginesio, si è detto emozionato nel tornare nei luoghi da lui visitati nei momenti dell’emergenza, tra la paura, e trovare una popolazione di nuovo costruttiva.
La manifestazione storica, a cui hanno partecipato anche delegazioni dell’Associazione Cavalcata dell’Assunta di Fermo e dell’Associazione Corsa alla Spada e Palio di Camerino, si è svolta sotto il segno del SS. Crocifisso, portato in dono dagli esuli insieme a copia degli Statuti della città di Siena, e venerato dalla popolazione sanginesina fin dal 1730, quando lo stesso protesse la città da un altro grande terremoto.
Il sodalizio con Siena ha preso anche le forme di un intermezzo d’arte. Nel Giardino di Giulietta Masina dell’Unione montana dei Monti Azzurri, i due sindaci e Fabrizio Curcio hanno inaugurato la mostra #SIENAPERSANGINESIO 2017, di Mauro Agnesoni, Luca Betti, Tommaso De Sando e Luciana Petti, tre fotografi e un video maker che hanno immortalato San Ginesio ferita con uno sguardo esterno, attento, fraterno. La mostra, a cura dell’associazione culturale "OfficineBRUGIANO", è stata la risposta e il ringraziamento per l’omologo gesto di vicinanza con cui Siena aveva ospitato, nel Cortile del Podestà in piazza del campo, dal 19 al 21 maggio, la mostra SEIPUNTOCINQUE, in cui Roberto dell’Orso, fotografo sanginesino, ha fermato i volti, gli sguardi, i crolli del dirompente sisma del 30 ottobre.
E' stato firmato martedì, nella sala consiliare dell'Unione Montana dei Monti Azzurri a San Ginesio, un protocollo d'intesa per contrastare le povertà.
Si tratta di un tavolo di ambito permanente “Povertà e disagio adulto” volto all’attuazione di una presa in carico integrata tra pubblico e privato sociale per l’inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate dei 14 Comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale XVI.
Gli obiettivi sono stati illustrati dal presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti; dal coordinatore dell'Ambito Territoriale Sociale XVI Valerio Valeriani e dalla dottoressa Lucia Della Ceca.
L’Ambito Territoriale Sociale XVI e i 14 Comuni che ne fanno parte, gli Enti del Terzo Settore e gli Enti Ecclesiali firmatari del Protocollo d’Intesa hanno condiviso la necessità di: istituire ed avviare formalmente il “Tavolo povertà” dove concertare obiettivi, progettualità, linee guida, metodologie, verifiche e monitoraggio a contrasto delle situazioni di disagio socio-economico lavorativo; definire il percorso, le modalità e le prassi operative, i ruoli, i vincoli e gli impegni reciproci dei vari attori partecipanti e firmatari del presente protocollo d’intesa; avviare il processo di messa in rete degli attuali interventi di contrasto alla povertà verso un’azione più sinergica ed incisiva del Sistema integrato degli interventi e servizi sociali dell'Ambito territoriale sociale (ATS) 16 e più in generale con i servizi pubblici territoriali del Lavoro, Formazione e Enti del Terzo settore; avviare percorsi operativi orientati al graduale passaggio da azioni di semplice assistenza e/o beneficenza verso la “presa in carico integrata” di soggetti in situazione di povertà estrema ed esclusione sociale; elaborare un progetto individualizzato e di accompagnamento per possibili inserimenti lavorativi a favore di persone in situazione di povertà o esclusione sociale coinvolgendo anche le istituzioni competenti ed i vari servizi sperimentati nell’ultima progettazione sociale quali il “Tutoraggio dell’inclusione lavorativa”; Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio ente capofila Ambito Territoriale Sociale 16 4 - in prospettiva futura realizzare un "punto unico di accesso" volto ad attivare nuove modalità operative di presa in carico integrate con utilizzo di strumenti anche informatici (esempio un software specifico che verrà scelto dai componenti del tavolo, ecc. …) e schede/documenti comuni condivisi tra servizi pubblici e privato sociale; - realizzare una commissione composta da un componente dell’Ambito territoriale sociale 16, dall’Assistente sociale di ogni Comune, dai referenti delle associazioni/attori del tavolo povertà per una valutazione e “presa in carico integrata”; elaborare e realizzare un percorso formativo per tutti i volontari e gli operatori dipendenti delle associazioni aderenti e firmatarie del presente protocollo d’intesa, che saranno coinvolti nel presente progetto, in modo da permettere loro una scelta responsabile del settore/servizio in cui intendono prestare la loro opera, ma anche per tutti i referenti professionali degli Enti Pubblici interessati (ATS 16).
L’Istituto “Alberico Gentili” di San Ginesio è ancora e di più un’isola felice che è riuscita a contrastare terremoti e nevicate oltremisura grazie alla travolgente e contagiosa passione della DS Prof.ssa Luciana Salvucci e all’abnegazione del suo Vicario Prof. Giuliano Valeri che hanno ritenuto giusto far cogliere ai propri studenti l’occasione di poter partecipare ad un test preselettivo per tre borse di studio indette dall’Associazione Intercultura, famosa da anni per la serietà e la professionalità nel campo degli scambi interculturali che danno la possibilità agli alunni di venire a contatto con usi e costumi di ogni nazione del mondo, approfondendo soprattutto la conoscenza della lingua inglese.
Gli studenti sono rimasti a scuola, per affrontare l’esame preselettivo,anche in un giorno di vacanza ed hanno poi sacrificato un sabato pomeriggio per svolgere il colloquio, presso l’Hotel Claudiani (messo gentilmente e gratuitamente a disposizione dal signor Stefano Intermesoli) con la presidente di Intercultura Macerata, Stefano Intermesoli, la professoressa Eliana Montebello ed un giovane componente della commissione, che anni fà ha partecipato ad un progetto di scambio interculturale ed ora è un entusiasta volontario dell’Associazione stessa.
La professoressa di lingua e civiltà inglese, Eliana Montebello, ha rinunciato volentieri alle ferie ed ha lavorato tanto e con amore per far sì che gli studenti dell’Istituto potessero usufruire di questa grande opportunità: tre borse di studio per un mese in Galles o in Irlanda senza dover sborsare un centesimo, grazie ad Intercultura.
Gli alunni hanno dimostrato entusiasmo, maturità ed una grande onestà morale ed intellettuale e si sono impegnati al massimo per superare tutte le prove scritte on line ed orali. Inoltre, alcuni di loro, pur essendo partiti per lo stage linguistico in Inghilterra, organizzato dalla professoressa Eliana Montebello, sono stati in grado di compilare tutta la parte burocratica, affatto semplice, in pochissimo tempo e con grande abilità. Sono anche queste le competenze che i ragazzi hanno acquisito grazie alla dedizione che ogni docente dell’Istituto mette in pratica, giorno dopo giorno, nei loro riguardi.
Dopo giorni di palpitazione, sono arrivati i risultati. I vincitori delle tre borse di studio sono stati Giacomo Teodori, Lorentina Pepmarku e Francesca Piergentili, grazie anche alla loro alta media scolastica e al loro costante impegno. Ai tre vincitori un augurio di buon viaggio e felice permanenza.
Domani alle 21:15, nel Salone dell'Ostello comunale di San Ginesio, che ospita diversi terremotati, arriva la musica, con le soliste dell'Accademia d'Arte Lirica di Osimo e il pianista Alessandro Benigni. Arie, romanze e canzoni per offrire un momento di svago a chi, da mesi, non ha teatro o sala per poter riempire il tempo libero con un'attività culturale o ricreativa. In programma, pagine da Nozze di Figaro e Così fan tutte di Mozart, Turco in Italia di Rossini, da L'elisir d'amore di Donizetti, Rigoletto di Verdi, Bohème di Puccini.
Non manca l'operetta, con Il pipistrello di Johann Strauss jr. e la romanza da camera, con Musica proibita di Gastaldon, Il Bacio di Arditi e 'A vucchella di Tosti, oltre a canzoni popolari spagnole e napoletane. L'impegno per il sociale è uno degli obiettivi dell'Accademia osimana: scuole, case di riposo, ospedali, carceri sono spesso sedi di concerti e incontri musicali, programmati perché la musica venga incontro a chi ha difficoltà o è impossibilitato a muoversi.
(fonte ansa)
Il corso di formazione dell'Anffas Sibillini è stato un vero successo. Otto incontri svoltisi, a partire da marzo, presso i locali della parrocchia di Pian di Pieca a San Ginesio e conclusi a fine maggio.
In media un centinaio di iscritti infatti, hanno preso parte agli incontri del percorso formativo, gratuito, incentrato su approcci educativi e pedagogici nel prendersi cura della persona con disabilità, organizzato con il finanziamento del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), la collaborazione di altre associazioni locali e il riconoscimento dell'ente di formazione Irase (Istituto ricerca accademica, sociale, educativa) ai fini dell'aggiornamento del personale scolastico. Per tutti loro, un ultimo appuntamento è previsto venerdì 16 giugno, dalle ore 18 alle ore 20, nella sede di Pian di Pieca, dove riceveranno gli attestati di frequenza al corso e potranno gustare una merenda preparata per l'occasione dai ragazzi dell'Anffas.
Tra i partecipanti, numerosi insegnanti, educatori, operatori sociali, volontari e familiari di persone con disabilità, che hanno seguìto le lezioni tenute dall'esperto Agostino Basile, pedagogista clinico, e da altri relatori della sua equipe - Gioia Di Chiara, Eleonora Cingolani e Gloria Filippetti - e che hanno affrontato diversi argomenti inerenti la disabilità, tra i quali l'attivazione emotiva e la reciprocità corporea, l'analisi applicata del comportamento, il disturbo dello spettro autistico, strategie di comunicazione aumentativa e alternativa, il lavoro in rete e la famiglia come risorsa educativa.
"Per noi è stato un grosso risultato, in tutti i sensi - commenta Cinzia Antognozzi, vice presidente dell'Anffas Sibillini onlus - Dopo i terribili eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio, tutte le forze dell'associazione si sono orientate verso l'obiettivo di una nuova struttura antisismica, ma senza perdere di vista la formazione di qualità, necessaria per un approccio sempre più mirato con le persone di cui ci prendiamo cura. E a giudicare dall'ampia partecipazione, quest'opportunità è stata colta al volo e apprezzata".
"Sono 54 anni che, ogni tre anni, San Ginesio ospita questo evento. Anche quest'anno, nonostante le difficoltà post sisma, ci ritroveremo. Perché è tanta la voglia di ripartire". Così il sindaco di San Ginesio, Mario Scagnetti, durante la conferenza stampa tenuta questa mattina, 5 giugno, presso la sede della Provincia a Macerata. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati il programma degli eventi e la storia legati alla rievocazione de "Il ritorno degli esuli e il giuramenti della pace cittadina" in città dal 10 all'11 giugno, per la diciannovesima edizione.
Erano presenti: il sindaco Mario Scagnetti, il consigliere comunale Marco Taccari e la presidentessa dell'associazione Tradizioni sanginesine, Tullia Leoni.
"Il patto di solidarietà nato nel XV secolo fra il comune di San Ginesio e quello di Siena è un evento fra i più antichi e prestigiosi della Regione Marche" ha spiegato Taccari "non tanto e non solo per le sue radici storiche, quanto e soprattutto per la presenza della Municipalità di Siena nel corteo, accompagnata dal Gonfalone, dalle chiarine, dai tamburi e dai figuranti, in costume d’epoca, cosa che rende la manifestazione un unicum di assoluto rilievo in campo nazionale". "Ci sarà anche il sindaco di Siena Bruno Valentini - ha proseguito Taccari - che è cittadino onorario di San Ginesio". La città toscana, sede del famoso Palio, non si è mai esibita fuori dalle mura senesi, ma farà un'eccezione per la rievocazione sanginesina. Taccheri ha continuato dicendo che: "Parteciperanno anche i figuranti, i musici e gli sbandieratori della Cavalcata dell'Assunta di Fermo e quelli della Corsa della Spada di Camerino".
Entusiasta il sindaco Scagnetti ha invitato "a partecipare numerosi a tutte le giornate organizzate". "Perché - ha spiegato - è un evento da tramandare e, partecipando, ci si rende conto che in questi territori si può tornare a vivere".