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Cultura San Ginesio

A San Ginesio il direttore generale dell'Unesco Bokova, Letta e Prodi

A San Ginesio il direttore generale dell'Unesco Bokova, Letta e Prodi

A San Ginesio concluderemo #rinasco, da San Ginesio vogliamo che parta la rinascita dell'Appennino”. Molto più di una dichiarazione d'intenti, quella della Fondazione Aristide Merloni, che sabato 22 luglio lancerà il “laboratorio di San Ginesio”, centro adottato dall’UNESCO e dalle Città Creative per costruire una Città Ideale delle aree interne, per condividere un cambio di paradigma, con l’ambizione di costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile e innovativo.

La scelta del luogo è stato il seguito di una lunga riflessione e di mesi di ascolto sul campo. San Ginesio è “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano, uno dei “Borghi piu' belli d'Italia”, ha un legame strettissimo con l'imprenditorialità, l'arte, la cultura e la creatività, è sede di uno dei più antichi teatri delle Marche, ed è polo di studi e ricerche fin dai tempi di Alberico Gentili, uno dei padri del diritto internazionale. Proprio nella piazza a lui dedicata, sabato alle 17, il Direttore Generale UNESCO Irina Bokova, Francesca e Francesco Merloni, con Gian Mario Spacca, presenteranno i progetti per il rilancio dopo il terremoto.

Proposte concrete, con il contributo di 13 personalità di spicco del panorama economico, politico e culturale internazionale, dell’UNESCO e della rete delle Città Creative. Per il comitato scientifico della Fondazione Merloni saranno presenti anche il presidente, Enrico Letta, Romano Prodi e l'ex commissario europeo Joaquin Almunia.
In particolare, per San Ginesio sarà presentato e inaugurato presso gli ambulatori dell'Asur un Health point, un centro di telemedicina per anziani insieme a
Namìrial s.p.a., mentre in piazza sarà illustrato il progetto Dynamic Maps for the security of territory, una rete di sensori per "iperconnettere" il territorio, con Enel e-distribuzione e Ericsson.

L'obiettivo, perseguito integrando principi, riflessioni e analisi di UNESCO e delle Città Creative, è quello di impegnare società civile italiana, europea e internazionale, fuori da ogni burocrazia. Per un Appennino in cui continuare a vivere, a costruire progetti di vita e di lavoro. #rinasco ha le sue basi in centinaia di interviste, gruppi di ascolto, e una minuziosa raccolta dati, che il Censis ha eseguito per costruire un quadro dei bisogni e delle energie vitali dell'Appennino. “Abbiamo individuato 10 "tribù" – spiegano dall'istituto di ricerca - che possono aiutare le nostre montagne a reagire, a superare la crisi e il terremoto”. Per ciascuna di loro, a #rinasco, sarà presentato un progetto concreto, agile, rapidamente operativo.

Alle 18.30, all'ingresso del teatro Leopardi, sarà inaugurata la mostra “Omphalos – Terrae Motus, a cura di Rossella Vasta, con installazione interattiva di Paolo e Alex Buroni, che vedrà protagonista la copia di Amore e Psiche proveniente dalla sezione moderna della Pinacoteca civica Scipione Gentili.

 

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