Cinque comuni della Bassa comasca e il CAI consegnano 62 mila euro per una struttura geodetica destinata allo sport e ai momenti associativi della comunità sanginesina
Un messaggio di comunità e di comunanza è transitato per 750 chilometri, sulle ruote di undici biciclette, dalla Lombardia fino a San Ginesio. Sono arrivati in piazza A. Gentili, poco prima di mezzogiorno, i ciclisti del CAI- Club alpino italiano di Rovellasca (Como), che hanno pensato di unire vicinanza ai comuni terremotati e passione per l'ambiente, viaggiando in bici dal 16 luglio per consegnare i fondi raccolti dai comuni di Bregnano, Lomazzo, Rovellasca, Rovello Porroe Turate destinati alla ricostruzione. "Help - Progetto solidarietà bassa comasca", coordinato dalla Protezione civile di Rovello Porro e di Lomazzo, ha mosso i suoi primi passi nell’immediato post sisma grazie ai contatti con G-Lab Laboratorio di idee, gruppo di giovani ginesini nato proprio a scopo di promozione sociale, e oggi è simbolicamente giunto al traguardo consegnando 62 mila euro che saranno destinati all'acquisto di una tensostruttura geodetica che costituirà un centro sportivo-associativo-ricreativo per la comunità sanginesina (altri 50 mila euro, necessari per la messa a punto dell’opera, sono stati donati al Comune di San Ginesio da San Casciano in Val di Pesa grazie ai proventi della Festa del volontariato).
A San Ginesio, per suggellare l’importanza del momento, erano presenti anche quattro sindaci della bassa comasca e i rappresentanti delle sezioni della Protezione civile coinvolte, oltre i membri del CAI supportati dal Lions club di Monza. “È stata emozionante è incredibile questa iniziativa - sono state le parole di Valeria Benzoni, sindaco di Lomazzo -soprattutto perché il fine è la solidarietà. Nei momenti in cui si ha a che fare con le terribili conseguenze di un evento come il terremoto anche gli animi più duri si risvegliano. L’aiuto solidale ha qualcosa in più”. Nel segno dell’emozione anche le dichiarazioni di Elena Daddi, sindaco di Bregnano, che ha sottolineato “l’orgoglio di rappresentare una comunità di cittadini che ha aderito subito al progetto”. “Lavorare insieme a questo progetto - ha continuato Alberto Oleari, sindaco di Turate - ha aiutato i nostri comuni a sentirsi legati. Speriamo di portare un segnale di vicinanza a un paese bellissimo che ieri ci ha accolto al nostro arrivo con un arcobaleno”. Parla di calore e accoglienza anche Renato Brenna, sindaco di Rovellasca: “Abbiamo conosciuto, pur attraverso la tragedia, una comunità straordinaria per la sua storia, e che di sicuro saprà esserlo anche per il futuro che l’aspetta”. L’importanza di mantenere viva e forte comunità di San Ginesio è stato il motore del progetto Help, come ha tenuto a specificare Luigia Alberio, presidente della Protezione civile di Rovello, E proprio l’aspetto umano è il dato più significativo di questo nuovo sodalizio. “Tutto è nato dall’incontro dapprima emotivo tra persone che non si conoscono - ha dichiarato Mario Scagnetti, sindaco di San Ginesio - Poi da conoscenza e esigenze è nato il progetto. Una relazione-azione in cui si lavora per aiutare una popolazione a disagio. Contiamo di inaugurare la struttura a fine settembre”. “Noi di G-Lab prendiamo questo gesto di forza importante, lungo 750 chilometri, come esempio, per aiutare San Ginesio a ripartire soprattutto con le associazioni, il volontariato, i giovani. Questa è la dimostrazione che con la determinazione si possono fare grandi cose”, ha concluso Alessio Salvucci Salice, presidente di G-Lab.
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