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San Ginesio nella rete delle Città Creative dell’Unesco, Bokova: "Profonda solidarietà"

San Ginesio nella rete delle Città Creative dell’Unesco, Bokova: "Profonda solidarietà"

È in francese che Irina Bokova, direttore generale dell’UNESCO, afferma emozionata l’intima vicinanza dell’istituzione che rappresenta a San Ginesio e a tutti i paesi dell’Appennino colpiti dal sisma, simboli di bellezza, di quel patrimonio materiale e immateriale che l’Unesco tutela e promuove. “Sono qui - ha dichiarato la Bokova sotto un tendone allestito in piazza A. Gentili, unico luogo pubblico del paese all’altezza, oggi, di ospitare eventi di questo tipo - per esprimere la mia profonda solidarietà a tutti voi e per sollecitare tutte le istituzioni ad aiutarvi in questo nuovo Rinascimento”.

Rinascimento, rinascita, sono le parole chiave di una giornata che ha visto San Ginesio entrare nella rete delle Città creative dell’Unesco grazie alla spinta propulsiva della Fondazione Aristide Merloni e della città di Fabriano, che hanno ribadito la volontà di fare del territorio sanginesino un laboratorio per un nuovo modo di pensare e vivere l’Appennino. “L’approccio umano è indispensabile - ha continuato la Bokova -  Il sindaco Mario Scagnetti ha parlato di cittadini, artigianato, mondo associativo, teatro, volontariato, oltre che della storia a dell’architettura che vi contraddistinguono, e tutto questo deve continuare con infrastrutture, creatività, culture, Umanesimo, innovazione, potenzialità educativa , apertura.

Sarà questa la chiave per la rinascita. Ho molto rispetto per la grandezza del vostro spirito, ed è per questo che l’Unesco sarà al vostro fianco”. Il senso dell’appuntamento con “#RINASCO, Città creative per l’Appennino” è stato proprio quello di mostrare  un progetto, una visione rispetto alle potenzialità nuove dei paesi marchigiani sconvolti nella loro esistenza dal terremoto, e di farlo, a San Ginesio in particolare, attraverso due applicazioni concrete.

La prima, l’inaugurazione di un Health point nella struttura dell’Asur che vedrà la telemedicina come punto tecnologico avanzato a disposizione della comunità sanginesina e non solo, in collaborazione con Namirial spa , INRCA e il Centro biomedico di Roma; la seconda, la realizzazione di una mappa digitale dinamica di San Ginesio, realizzata da Fondazione Merloni, Ericsson e Enel, primo esperimento in Italia che monitorerà la sicurezza del territorio e i suoi punti critici (ad esempio frane, reti elettriche, infrastrutture più sensibili), sia in momenti di emergenza che  per la manutenzione ordinaria, e che potrà mettere l’Internet delle cose al servizio dello sviluppo economico e del bene della collettività. A testimoniare questo nuovo impegno di strada comune, infine, anche un’opera d’arte salvata, la copia di Amore e Psiche di Antonio Canova proveniente dalla sezione moderna della pinacoteca civica Scipione Gentili, nell’installazione pensata da Rossella Vasta, con Paolo e Alex Buroni all’ingresso del Teatro Leopardi. “Una sorta di ombelico del mondo, a San Ginesio - ha spiegato Francesca Merloni - che sarà protetto dalla città di Fabriano”.

 

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