Provincia Macerata

Porto Recanati, aggredisce l'ex compagna in piazza: scatta il braccialetto elettronico

Porto Recanati, aggredisce l'ex compagna in piazza: scatta il braccialetto elettronico

È stato raggiunto da una misura cautelare con divieto di avvicinamento e controllo tramite braccialetto elettronico un 24enne residente a Porto Recanati, accusato di stalking e lesioni personali aggravate ai danni della sua ex compagna. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione locale dopo che il giovane, già noto alle forze dell’ordine, era stato denunciato all’autorità giudiziaria in seguito alla querela sporta dalla vittima, una 22enne del posto. La ragazza ha raccontato di aver subito, per quasi un anno dopo la fine della relazione, molestie, minacce e atti persecutori tali da provocarle uno stato d’ansia e un drastico cambiamento delle proprie abitudini quotidiane. La situazione è precipitata nei giorni scorsi quando, in pieno centro a Porto Recanati, in piazza Brancondi, il 24enne ha avvicinato l’ex compagna, insultandola pesantemente e passando poi alle mani. La giovane ha riportato ferite tali da richiedere l’intervento del pronto soccorso di Civitanova Marche. Valutando la gravità dell’episodio e il quadro indiziario, il GIP del Tribunale di Macerata ha disposto per l’uomo il divieto assoluto di avvicinarsi alla vittima, imponendo una distanza minima di 500 metri e la sorveglianza mediante braccialetto elettronico.  

19/07/2025 12:09
Macerata - "Tu chiamali se vuoi episodi, ma si è rischiato il bis di Pamela"

Macerata - "Tu chiamali se vuoi episodi, ma si è rischiato il bis di Pamela"

No, madama la marchesa: non va tutto bene. La sinistra sempre così puntuale a segnalare episodi di rassismo e fassismo (scritto rigorosamente con la doppia esse perché la zeta dà un’ idea di correttezza formale che non coglie la vis sentimental-polemico-nostalgica di queste espressioni) non si è accorta che la città vive ormai dal 31 gennaio 2018 una sorta di narcosi dell’ordine pubblico. È come colui il quale punta il dito, ma manca la luna. A Macerata c’è una sorta di conformismo – totalmente bipartisan – per cui deve necessariamente andare tutto bene: non ci sono grandi problemi, non c’è disagio, non c’è crimine, né tensione. È così? Ah saperlo! Di certo tutti provano a raccontarselo.  E chi osa sollevare un dubbio che non è di parte, ma è proposto a riflessione comune e dunque a patrimonio collettivo viene censurato. Non rassissmo e fassismo, ma conformismo e censura. Dopo l’orribile fine di Pamela, la follia di Traini, il molto che ha fatto il questore Antonio Pignataro, che ha pagato di persona il suo impegno subendo la freddezza e la distanza della città da sé medesimo, c’è stato una sorta di tacito accordo al queta non movere. Ci si è auspicati e si è lavorato affinché l’onda lunga del conformismo tutto ricoprisse: le colpe pregresse, le incapacità attuali. Il centrodestra oggi si mostra inconsapevole che gran parte delle ragioni della sua ascesa al potere stanno nella reazione che la città ebbe all’orrore di Innocent Oseghale; il centrosinistra probabilmente da quello shock non si è più compiutamente ripreso. Ma sia gli uni che gli altri hanno evitato, o forse sono stati incapaci di farla, una riflessione profonda sul come e perché si sia determinato quell’orrore. Le cause epidermiche sono evidenti: eccesso d’immigrazione e scarso controllo, squilibrio tra la dimensione della città e la presenza dell’alterità, consumo abnorme di droga, mancanza di spazi e di proposta di aggregazione, inclinazione alla misera speculazione abitativa favorendo il proliferare della prostituzione o del caporalato o della clandestinità, necessità di manodopera a basso costo e a zero diritti, progressivo decadimento degli anticorpi sociali verso la delinquenza a torto ritenuta minore. Ma le cause profonde? Si è in qualche modo lasciato che il tempo rimarginasse le ferite – ma il pus sotto è rimasto e c’è il rischio della cancrena sociale – che i ventiquattro pezzi del corpo di Pamela si ricomponessero in una sorta di liturgia dello sdegno, che le pallottole di Luca Traini piano piano perdessero forza. Tutti, nessuno escluso, hanno concorso a nascondere quella mefitica polvere sotto il tappeto. C’è un capitolo dell’inchiesta sull’orribile sorte di Pamela Mastropietro che è rimasto (volutamente?) non indagato. C’erano dei complici? E se sì chi sono e dove sono? E ancora: chi è fino in fondo Innocent Oseghale? Dove e perché ha imparato a sezionare un corpo umano con maggior perizia di un chirurgo? Come e dove ha trovato i soldi per pagarsi le spese processuali? E Oseghale era un cane sciolto o, come è giusto domandarsi e forse ritenere, era una pedina centrale nell’organizzazione della mafia nigeriana? Non può essere che gli organi di Pamela stessero in una valigia per essere venduti sul mercato abominevole dei pezzi di ricambio umani? Non se ne è parlato più; meglio non sapere? Pignataro è stato trasferito, anche in Procura c’è stato un avvicendamento, per non dire del via vai a palazzo del Governo. Ma è possibile che Macerata abbia vissuto una settimana di orrore e follia (Pamela e Traini) senza che null’altro vi fosse e senza che null’altro – a parte il cambio di giunta – accadesse? Questo interrogativo sorge oggi perché al ripetersi a cadenza mensile di risse tra immigrati, al dilagare di una microcriminalità (che tutto è tranne che micro) che inquieta soprattutto il centro storico, al verificarsi di episodi di violenza di genere di cui si cerca sempre di sfumare la portata e i contorni, all’evidentissimo spaccio di stupefacenti si risponde con il silenzio, con la minimizzazione, con una narrazione tranquillante – lontanissima peraltro dalla verità e dal peso dei fatti -  che è cambiata negli interpreti, ma non negli argomenti. Il Centrodestra dice oggi cose e utilizza argomenti che sono esattamente gli stessi che prima usava il Centrosinistra. Rivendica al suo attivo: più telecamere, più controlli, sciorina dati, ma siamo al dito: la luna è molto più lontana. La polemica è riesplosa per la rissa dei peruviani. Non è la prima. Si può fare un lunghissimo elenco. Ce n’è stata una a marzo ai giardini Diaz (chiusi senza sapere quando riapriranno e lì si annida ancora lo spaccio, anzi più comodamente di prima perché senza frequentazione dello spazio da parte dei cittadini chi bivacca nascosto tra il sottopasso e quel capolavoro estetico dell’incementata della terrazza dei popoli ha campo libero!) e sono volati i coltelli, il 6 aprile altre due bande di peruviani si sono affrontate tra via Tibaldi e via Spalato, il 15 novembre scorso 12 extracomunitari si sono sprangati in pieno centro, un anno fa marocchini e albanesi si sono affrontati con scene da guerriglia urbana in via Pallotta. Sono solo alcuni episodi che rivelano però che c’è una violenza nascosta tra bande rivali in città. Per controllare cosa: caporalato, spaccio, prostituzione, usura? È sciorinando le telecamere istallate che si affronta il problema? È dicendo, come si è sentito in questi giorni, che sono episodi marginali che si comprende il fenomeno? Perché non ci si pongono domande del tipo: ma la moria dei negozi non nasconde forse un giro di usura? Ma la mancanza di spazi e proposte di aggregazione giovanile non pone la popolazione studentesca alla mercè del consumo e dunque dello spaccio di droga? Ma il proliferare di attività edilizie non genera l’occasione di un caporalato e di uno sfruttamento di manodopera? Ma la caduta verticale di residenzialità in centro storico non agevola la penetrazione degli spazi identitari da parte della prostituzione? Ma l’abusivismo abitativo non chiama in involontaria complicità i cittadini che pur sapendo tacciono in una sorta di omertà dell’affitto in nero? Forse è a queste e ad altre domande che si dovrebbe dare risposta invece che limitarsi a dire che ci sono episodi isolati. Forse gli episodi sono isolati, ma i motivi che li determinano sono, purtroppo, consolidati. La strategia scelta però – e non diversamente da quello che ha fatto per anni il centrosinistra andando poi incontro allo sciagurato e terribile redde rationem di quel 31 gennaio 2018 – è ancora quella mirabilmente sceneggiata da Alessandro Manzoni nel capitolo diciannovesimo dei Promessi sposi. C’è molto di maceratese in quell’episodio. Il Conte Zio che si può immaginare in capigliatura canuta, incontra il padre provinciale dei Cappuccini che potrebbe ben esser stato un rappresentante del governo in città, per evitare che Fra Cristoforo, che è la maschera di chi indaga, vada troppo oltre nell’individuare responsabilità e carenze magari dei Bravi che potrebbero sedersi ovunque negli spazi e negli incarichi pubblici o affiliati al pubblico. E cosa consiglia il canuto conte zio? “Sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire.” E’ accaduto? Può darsi. Su un episodio definito da chi lo “vissuto” una riedizione – mancata nel senso che non c’è scappata la morta – del caso Mastropietro è sicuro che sia calata la censura. Sta di fatto che al pronto soccorso dell’ospedale medici e infermieri sono continuamente minacciati nel silenzio più totale. Diversi sono stati gli episodi di violenza di genere in città di cui si è pochissimo parlato. Neppure il consiglio delle donne – dopo la cacciata di Sabrina De Padova che pure era consigliere di maggioranza – è stato chiamato ad occuparsene.  Eppure – limitandoci agli ultimi – il 2 aprile un giovane è stato arrestato per aver perseguitato la fidanzata minorenne, il 6 aprile una giovane è stata massacrata di botte in strada, il 12 maggio una ragazza è stata malmenata in casa dal fidanzato e allargando lo spettro alla provincia il 18 giugno a Civitanova 4 maghrebini sono finiti dentro per tentata violenza, il 14 giugno è stata ammazzata a coltellate a Tolentino dal marito Gentiana Hudhra. Ma c’è un episodio di cui chi sa è costretto a non parlare. Nella notte tra il 27 e il 28 giugno scorso, dunque meno di un mese fa, una ragazza al di sotto dei 30 anni tra corso Cavour, corso Garibaldi e piazza Puccinotti sarebbe stata aggredita e stuprata da almeno tre uomini di colore. L'avrebbero anche presa a morsi. È arrivata al pronto soccorso praticamente in coma. Lei cercava droga e stava per trovare la morte. Lo shock subito è stato così forte che la ragazza è stata affidata ai servizi psichiatrici. Si sa che si è cercato attraverso i morsi che la ragazza ha sul collo e sulle spalle di ricavare il profilo dell’arcata dentale di uno degli aggressori che –  a detta dei criminologi – è come fosse un’impronta digitale e si starebbe cercando di arrivare agli aggressori. Con questa ricerca si giustifica il segreto assoluto! Chi ha assistito la ragazza e conosce la dinamica dei fatti sostiene che si "è rischiata una seconda Pamela Mastropietro". Ma nessuno sa più nulla: né della ragazza, né delle indagini, né se si volesse fare di lei ciò che probabilmente Oseghale  voleva fare di Pamela Mastropietro. È una sorta di codice d’onore della mafia nigeriana non avere rapporti con donne bianche se non a un solo scopo: renderle schiave perché sul mercato della prostituzione le bianche rendono di più. Per adescarle si usa sempre la droga: successe con Pamela, è successo ancora. I morsi potrebbero indicare parte del rito di affiliazione di alcuni “culti” (così si chiamano le cosche nigeriane) che impongono di “mangiare” la vittima. Ora la domanda: perché di questo caso non si parla? Ha forse ragione Alessandra Mastropietro – la mamma della povera Pamela – a sostenere che i complici di Oseghale sono ancora a piede libero? E se è vero com’è vero che lo spaccio di droga a Macerata è in mano ai nigeriani, se è vero come parzialmente l’inchiesta sull’atroce fine di Pamela ha dimostrato che Macerata è un covo “silente” per la mafia nigeriana possiamo liquidare come episodici gli atti di violenza che quasi quotidianamente turbano la città? E’ giustificato o no che le madri delle ragazze che abitano in centro storico dopo l’aggressione a questa giovane di cui nulla si è voluto far sapere oggi vivano angosciate ogni volta che le figlie tardano? S’impone un’altra domanda: perché “troncare e sopire” su questo caso? Si ha paura che emergano delle verità scomode e dell’altrettante scomodo omissioni a vari livelli della cosa pubblica e dello Stato? Sarebbe forse il caso che invece di azzuffarsi in baruffe chiozzote nel cortile del consiglio comunale le forze politiche sia quelle di opposizione, ma ancor di più quelle che governano si domandassero se, passato l’orrore di Pamela, è tutto tornato come prima e peggio di prima alla anormalità? Siamo sicuri che le competenze in materia di sicurezza in città siano adeguate alla dirompenza e complessità dei problemi? È arrivato da pochi giorni il nuovo Prefetto. Si sa che la dottoressa Isabella Fioretto – fino a qualche giorno fa “inquilina” del palazzo del Governo – aveva o forse ha tuttora un rapporto di particolare amicizia con un’assessora della giunta municipale e per questa via una stretta confidenza con il Sindaco. Certamente la dottoressa Fioretto sarà stata avvertita del caso della ragazza stuprata e ne avrà riferito all’amministrazione cittadina, ma nel rispetto delle indagini nulla ha fatto trapelare. E forse per evitare di turbare l’armonia della città si è scelta la strada del silenzio. Tuttavia per come viene sussurrato questo caso ha tratti di straordinaria gravità e meriterebbe maggiore approfondimento. È sperabile che il nuovo prefetto il dottor Giovanni Signer – al quale va tributato uno speranzoso benvenuto -  voglia convocare un vertice sull’ordine pubblico in città e si adoperi anche per capire se in passato ci sono state, e quali e fatte da chi, omissioni. Perché saranno anche tutti episodi isolati, ma qualcosa suggerisce che di episodi isolati è lastricata la strada per l’inferno. E purtroppo Macerata lo ha già conosciuto. (Foto di repertorio) 

19/07/2025 11:00
Torna l’Open Day Unimc: due date per conoscere l’Ateneo e l’offerta formativa

Torna l’Open Day Unimc: due date per conoscere l’Ateneo e l’offerta formativa

L’Università di Macerata apre le porte ai futuri studenti e alle loro famiglie con gli Open Day di luglio e agosto: due appuntamenti – mercoledì 23 luglio e giovedì 28 agosto - per conoscere l'Ateneo, le novità dell’offerta formativa e ricevere informazioni sulla Scuola di studi superiori, i programmi di mobilità all’estero, servizi, procedure, scadenze, borse di studio e benefit, attività sportive e ricreative. Saranno presentati sia i corsi di laurea triennali e a ciclo unico sia i corsi magistrali per chi ha già una laurea di primo livello.  Il punto di ritrovo sarà la Loggia del grano in via Don Minzoni 22/A, dove saranno presenti gli stand dei Dipartimenti e dei centri di servizio. Da lì si potrà scegliere di andare al vicino Polo Pantaleoni, dove di terranno le presentazioni dei corsi di laurea triennali e a ciclo unico a partire dalle ore 9 su turni divisi per Dipartimento, o nel cortile Li Madou, che ospiterà le presentazioni dei corsi di laurea magistrale. Per partecipare o consultare il programma completo, basta visitare il sito www.unimc.it/openday.  Al termine di ogni turno sarà possibile incontrare docenti e operatori dei Dipartimenti, della Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi, dei centri di servizio, dell’Ente regionale per il diritto allo studio Erdis e dell’InfoPoint di Ateneo per approfondimenti. L’Università di Macerata offre corsi di laurea in ambito economico, giuridico, linguistico e letterario, turistico, dei beni culturali e del turismo, con ottime valutazioni anche nelle recenti classifiche Censis. Ogni anno, poi, la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi seleziona da tutta Italia le migliori matricole e i migliori laureati per un percorso di eccellenza sostenuto dall’esenzione dalle tasse, vitto e alloggio gratuiti. Bando online su scuolastudisuperiori.unimc.it Per sostenere le famiglie, è stata confermata la no tax area fino a 26 mila euro di Iseeu, con significative riduzioni per redditi fino ai 40 mila euro. L’Ateneo, poi, offrirà borse di studio extra in aggiunta a quelle erogate dall’Ente regionale per il diritto allo studio Erdis. Chi già lavora, può accedere ai servizi di e-learning con contenuti didattici disponibili sempre online.

19/07/2025 10:49
Cinema sotto le stelle a Civitanova: arrivano Raya e Spike Lee al parco Cecchetti

Cinema sotto le stelle a Civitanova: arrivano Raya e Spike Lee al parco Cecchetti

Nuovi appuntamenti con il Grande Schermo sotto le stelle a Civitanova, con lo Spazio Aperto Cecchetti e le proiezioni nel parco di fianco all’omonimo cinema. L’iniziativa, dell’Azienda Teatri, è organizzata per tutto il mese di luglio 2025 con dieci pellicole ad ingresso gratuito e con spettacolo unico alle 21.15.  La prossima settimana verranno proposti due film: il primo, inserito nel filone dedicato ai più piccoli, Un mare di… cartoni animati; il secondo, all’interno del contenitore Cinema Balordo, rassegna nella rassegna dei cult nata da un collettivo di giovani civitanovesi.  Per il cinema per le famiglie lunedì 21 luglio è la volta di Raya e l’ultimo drago mentre martedì 22 luglio verrà proiettato Fa’ la cosa giusta, considerato uno dei film più riusciti del regista Spike Lee.  Ingresso libero fino ad esaurimento posti (si consiglia di raggiungere l’area in anticipo rispetto all’avvio della proiezione). In caso di maltempo gli spettacoli saranno garantiti all’interno, al cinema Cecchetti.  Infine, prosegue la normale programmazione del cinema Cecchetti negli altri giorni della settimana.

19/07/2025 09:53
MOF 2025, la magia delle prime volte: uno Sferisterio inedito tra debutti e applausi (FOTO e VIDEO)

MOF 2025, la magia delle prime volte: uno Sferisterio inedito tra debutti e applausi (FOTO e VIDEO)

C’è un’elettricità speciale nell’aria di Macerata, una vibrazione elegante che si percepisce già fuori dallo Sferisterio, tra abiti da sera, sorrisi emozionati e sguardi curiosi. È il fascino ineguagliabile dell’attesa, quel fremito che precede il sipario e che fa del debutto un momento quasi sacro. Questa sera, venerdì 18 luglio, si alza ufficialmente il sipario sulla 61ª edizione del Macerata Opera Festival, con l’attesissima prima de “La Vedova Allegra”, per la prima volta nella storia rappresentata nello straordinario scenario dello Sferisterio. Una serata che segna molte “prime volte”: non solo quella dell’operetta di Lehár nello Sferisterio, ma anche quella del duo Marco Vinco e Lucia Chiatti, rispettivamente direttore artistico e sovrintendente del festival, entrambi al loro debutto in questi prestigiosi ruoli. «È la prima per me, per la sovrintendente e per lo Sferisterio con La Vedova Allegra – ha dichiarato Marco Vinco –. Non è mai stata messa in scena quest’opera all’interno di questo meraviglioso spazio. Sarà una versione italiana, nel solco della grande tradizione, con un allestimento elegantissimo e una cura dei dettagli anche dal punto di vista musicale. Il teatro è pieno. Non vediamo l’ora di cominciare». Al suo fianco, Lucia Chiatti ha sottolineato la passione e l’intensità di questo esordio: «È il debutto anche per me in questo ruolo. Sono molto emozionata, ma anche felice del lavoro che abbiamo fatto. La passione è il nostro motore e la nostra vita. Desideriamo che questa energia vitale che l’opera ci trasmette arrivi al cuore di tutti e diventi una calamita per tutta la città di Macerata, e non solo. L’opera ha una forza universale che può raggiungere chiunque, a prescindere da cultura e sensibilità». E il pubblico ha risposto con entusiasmo: fin dal tardo pomeriggio, le vie attorno allo Sferisterio si sono animate di un’atmosfera internazionale. A confermarlo anche le parole di una coppia di inglesi, intervistata da Picchio News: «È uno dei nostri luoghi preferiti. Siamo venuti lo scorso anno e abbiamo visto tre opere di fila che ci hanno colpito molto, e per questo abbiamo deciso di tornare anche quest’anno per due spettacoli». La moglie aggiunge, sorridendo: «Cosa ci piace di più del Macerata Opera Festival? Gli abiti delle donne, trovo meraviglioso il modo in cui li indossano, oltre ovviamente all’atmosfera, al palco e alla musica. Ho visto La Vedova Allegra un mese fa a Londra, all’Opera Holland Park, quindi alla fine comparerò quella versione con il Macerata Opera Festival… e poi vi farò sapere quale mi è piaciuta di più». Tra gli ospiti istituzionali, anche il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha voluto sottolineare l’importanza della manifestazione: «Una grande emozione vedere tutta questa gente. È la certezza che sarà una grande stagione, non solo per il Macerata Opera Festival ma per tutta la città e per la nostra Regione. Lo Sferisterio è ormai un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale. Siamo orgogliosi di quanto è stato fatto e vogliamo continuare su questa strada: attraverso la cultura cresce anche il turismo e l’immagine delle Marche».   Un valore culturale riconosciuto anche dal Ministero della Cultura, come ha ricordato Mariagrazia Longoni, rappresentante del MiC nel cda dello Sferisterio: «Lo Sferisterio è un attrattore straordinario per il territorio. Il fatto che oggi sia secondo per qualità artistica ministeriale su 27 teatri di tradizione è una dimostrazione del valore del lavoro svolto. Questo risultato ci stimola a fare ancora di più, per un territorio che merita il meglio». Dopo la trepidazione dell’attesa, ognuno prende posto in un’arena al limite del sold out. Le luci si spengono. Il brusio si ferma. E la magia, finalmente, ha inizio.

18/07/2025 23:54
Controlli straordinari a Civitanova: espulso un cittadino irregolare, oltre 60 persone identificate

Controlli straordinari a Civitanova: espulso un cittadino irregolare, oltre 60 persone identificate

Operazione ad ampio raggio quella condotta nel pomeriggio di ieri a Civitanova Marche, dove la Polizia di Stato, su disposizione del questore di Macerata Luigi Mangino, ha attuato un servizio straordinario di controllo del territorio. L’attività rientra negli obiettivi condivisi in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con un focus specifico su immigrazione clandestina e prostituzione. A supportare l’operazione anche un equipaggio della polizia locale, con il compito di verificare situazioni urbanistiche e amministrative. Durante i controlli, gli agenti hanno ispezionato due immobili nel centro cittadino, dove sono state identificate otto donne, tra cui quattro italiane, una di origine ucraina, una rumena e due cubane. Tutte sono risultate in regola con le norme sul soggiorno. Sono attualmente in corso accertamenti da parte della polizia locale per approfondire la destinazione d’uso degli immobili e la presenza delle necessarie autorizzazioni comunali, anche alla luce del numero elevato di posti letto rinvenuti all’interno delle stanze ispezionate, che potrebbe far ipotizzare irregolarità edilizie. Nel corso dei pattugliamenti, concentrati anche in zone della città con maggiore incidenza di criminalità diffusa e presenza di cittadini stranieri irregolari, è stato rintracciato un 45enne di origine nigeriana, già destinatario di un decreto di espulsione emesso nel 2019 dal Prefetto di Macerata. L’uomo è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, dove gli è stato notificato un nuovo provvedimento di espulsione, per poi essere trasferito al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Potenza, in vista del rimpatrio. L’operazione si è conclusa con oltre 60 persone identificate, circa 50 di nazionalità straniera, 3 esercizi pubblici controllati, 2 persone sottoposte a rilievi fotodattiloscopici e il rintraccio di un cittadino extracomunitario irregolare. Proseguiranno nelle prossime settimane – fanno sapere dalla Questura – ulteriori controlli a sorpresa, con l’obiettivo di garantire sicurezza, legalità e decoro urbano in un territorio ad alta frequentazione, soprattutto nel periodo estivo.

18/07/2025 19:57
L’Atletico Macerata trova casa: il settore giovanile sbarca ai Salesiani e si prepara a una stagione di grandi novità

L’Atletico Macerata trova casa: il settore giovanile sbarca ai Salesiani e si prepara a una stagione di grandi novità

Dopo quattro anni di crescita costante, il settore giovanile dell’Atletico Macerata è pronto a voltare pagina e aprire un nuovo, ambizioso capitolo della propria storia. A partire da settembre 2025, i giovani biancorossi avranno finalmente una sede stabile presso il campo sportivo dei Salesiani di Macerata: una vera e propria casa per allenarsi, crescere e sognare in grande. Un traguardo importante per una realtà che, fin dalla sua fondazione nel settembre 2021, ha saputo distinguersi nel panorama sportivo cittadino per approccio educativo, inclusività e spirito innovativo. A raccontarlo è Marco Romagnoli, responsabile dell’attività di base e tra i fondatori del progetto: "La nostra idea di calcio giovanile nasce dalla necessità di proporre un'alternativa valida e visionaria rispetto alle realtà già esistenti. Abbiamo sempre messo i bambini e i ragazzi al centro, sia dal punto di vista educativo che tecnico".  Oltre al lavoro sul campo, l’Atletico Macerata ha costruito in questi anni una rete di collaborazioni con enti e associazioni locali: Croce Rossa, Croce Verde, Sert, Admo, oltre agli assistenti sociali del Comune di Macerata, sono partner attivi di un progetto che va oltre il semplice calcio. Inclusione sociale, accessibilità economica, attenzione ai bisogni educativi speciali e attività sportive parallele sono solo alcune delle direttrici lungo cui si muove l’associazione. Un modello virtuoso, che ha fatto da apripista anche per altre realtà cittadine, come sottolinea Romagnoli: "Siamo stati i primi a introdurre tre allenamenti settimanali già per le fasce più giovani, quattro dagli esordienti in su, mantenendo quote sociali accessibili. Tutto senza compromettere la qualità: i nostri tecnici sono laureati in scienze motorie e qualificati Figc".  Il nuovo quartier generale ai Salesiani rappresenta il tassello mancante per un progetto ormai maturo: oltre al campo sportivo, i tesserati potranno usufruire dell’oratorio e del servizio pomeridiano di aiuto compiti, in un ambiente sano e accogliente. Confermato anche il servizio navetta gratuito per le famiglie che ne faranno richiesta. Per chi volesse conoscere da vicino l’offerta sportiva dell’Atletico Macerata, l’appuntamento è per lunedì 21 e martedì 22 luglio, entrambe le giornate con inizio alle ore 18. Lunedì sarà dedicato ai Pulcini nati nel 2015 e 2016, mentre martedì toccherà agli Esordienti e Giovanissimi, nati tra il 2014 e il 2011. Durante gli incontri, i bambini potranno svolgere un allenamento con i tecnici della società, mentre i genitori avranno l’opportunità di confrontarsi con dirigenti e coordinatori per conoscere nel dettaglio filosofia, obiettivi e organizzazione della nuova stagione.

18/07/2025 19:30
Civitanova, Fuori dal Guscio vola in Brasile con l’eleganza degli Inspiração Tropical

Civitanova, Fuori dal Guscio vola in Brasile con l’eleganza degli Inspiração Tropical

Due nuove serate imperdibili per "Fuori dal Guscio – Traiettorie musicali e di gusto", la rassegna estiva che ogni settimana anima Otto Seaside tra jazz, contaminazioni e sapori. Un appuntamento multisensoriale che alterna, ogni martedì e giovedì, musica d’autore e ricerca sonora, con vista sul mare e cucina a vista. Martedì 22 luglio arriva Inspiração Tropical, ensemble guidato dalla voce calda e vibrante di Gloria Foresi e dal flauto di Marco Postacchini, con Simone Maggio al pianoforte e una formazione ritmica dal respiro brasiliano. Un viaggio musicale tra samba, bossanova e jazz, dove eleganza e passione si fondono in atmosfere avvolgenti. Giovedì 24 luglio riflettori puntati su Veronica Key & Addicted, formazione che attraversa i grandi classici della black music, da Etta James a Beyoncé, passando per soul, funk e R&B. Una voce potente e carismatica per uno spettacolo che emoziona e invita a muoversi. Ogni serata prende vita a partire dalla Ofyr Session con cucina live a cura dello chef Massimo Garofoli, seguita dalla cena firmata Otto Seaside. Il dj resident Francesco Campetella accompagna il pubblico prima e dopo i concerti con selezioni musicali ad hoc. Concerti alle ore 21. Ingresso gratuito.  Nel fine settimana, Otto Seaside continua a offrire momenti speciali con dj set, mixology d’autore e un’atmosfera unica tra mare e bordo piscina. Fuori dal Guscio è anche questo: un’esperienza da vivere con tutti i sensi.

18/07/2025 18:43
San Severino, "Ultimo Kilometro": Serripola diventa capitale del turismo lento per un giorno

San Severino, "Ultimo Kilometro": Serripola diventa capitale del turismo lento per un giorno

La frazione di Serripola, nel cuore delle colline settempedane, sabato 19 luglio si trasformerà in un vibrante crocevia per gli amanti del turismo lento e della scoperta del territorio, ospitando “Ultimo Kilometro”, il festival ideato dall'associazione "Pranzo al Sacco", già promotrice del celebre Cammino dei Forti. L'evento, promosso con il patrocinio del Comune, è frutto dell'iniziativa di tre giovani settempedani: David Dignani, Guido Pacella e Alessio Ancillani, uniti dall'idea di valorizzare l'Alta Marca come destinazione ideale per un turismo consapevole e attento alle unicità locali. Il festival si è aperto stamattina all'insegna dell'esplorazione, con una suggestiva camminata lungo la quinta tappa del Cammino dei Forti, un'escursione che ha condotto i partecipanti da Pitino a Serripola. All'arrivo, gli escursionisti sono stati accolti presso l'azienda Campagna Magna, dove hanno potuto degustare piatti autentici del territorio, celebrando i sapori genuini della tradizione locale. Per tutta la giornata di sabato, fino a notte inoltrata, Serripola sarà un borgo vivo e aperto al mondo dei cammini, con un programma ricco e diversificato pensato per tutte le età. Sono previsti laboratori per bambini, famiglie e adulti, attività di bushcraft per imparare a vivere a contatto con la natura, e numerosi talk e incontri con camminatori esperti, scrittori, influencer e professionisti del settore del turismo lento. Questi momenti di confronto offriranno spunti e racconti di viaggio, ispirando nuovi percorsi e nuove avventure. Non mancheranno escursioni guidate e passeggiate sensoriali, pensate per immergersi completamente nei paesaggi e nelle atmosfere dell'Alta Marca. Il festival sarà arricchito da musica, racconti e folklore, che accompagneranno le degustazioni e la conoscenza approfondita dei prodotti tipici locali. “Ultimo Kilometro” è un'intera giornata dedicata alla cultura del turismo lento, alle sue storie, ai suoi paesaggi e alla sua forza trasformativa. L'obiettivo degli ideatori è far conoscere le peculiarità di questo territorio a chi è pronto a guardare oltre l'ovvio, promuovendo un modo di viaggiare che privilegia l'autenticità, il contatto con la natura e il ritmo delle comunità locali.

18/07/2025 18:25
Montecassiano, "Come è profondo il mare": Edoardo Prati inaugura il Macsifestival 2025

Montecassiano, "Come è profondo il mare": Edoardo Prati inaugura il Macsifestival 2025

Sarà Edoardo Prati il protagonista del prossimo, attesissimo appuntamento del Macsifestival di Montecassiano. Giovedì 24 luglio, alle ore 21:15, piazza Unità d’Italia si trasformerà in un palcoscenico sotto le stelle per accogliere “Come è profondo il mare”, il nuovo spettacolo scritto e interpretato dall’artista e diretto da Enrico Zaccheo, con la produzione di Savà Produzioni Creative. Attore, autore e volto noto anche per il pubblico televisivo – tra le sue recenti apparizioni, quella nel programma di Fabio Fazio – Prati è oggi considerato una delle voci più interessanti e poetiche della nuova scena culturale italiana. Il suo stile è inconfondibile: una narrazione che unisce profondità emotiva, ironia e lirismo, portando lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo, i miti e le emozioni. In “Come è profondo il mare”, la narrazione si fa immersione: dal mito di Omero ai naufragi dell’anima contemporanea, Edoardo Prati accompagna il pubblico in un racconto che diventa riflessione sul senso del vivere, sul dolore e sulla possibilità di rinascere anche dopo le cadute più dure. Un lavoro che mescola parola, silenzio e visione, in un’esperienza teatrale intensa, capace di lasciare il segno. L’evento si inserisce nel cartellone del Macsifestival, che proseguirà il 26 luglio con la comicità pungente di Alessandro Ciacci, vincitore di LOL, e si concluderà il 29 luglio con l’attesissimo concerto di Noemi, per un gran finale in musica. I biglietti sono acquistabili online sui circuiti CiaoTickets e TicketOne, oppure direttamente la sera dello spettacolo al botteghino.

18/07/2025 18:00
"Tre minuti con le 4 frecce per prendere il pane, e mi multano. Macerata città inospitale"

"Tre minuti con le 4 frecce per prendere il pane, e mi multano. Macerata città inospitale"

"È possibile che a Macerata, perfino in un caldissimo pomeriggio di fine luglio, alle 15, quando in giro si sentono solo frinire le cicale e non c'è anima viva, un automobilista lasci 3 minuti (dicasi tre minuti cronometrati) l'auto con le 4 frecce, per prendere il pane al volo in un noto negozio di alimentari situato a 10 metri dalle strisce blu, e si veda multare con 9 euro e 40?". È lo sfogo di un automobilista, di passaggio a Macerata, che denuncia, "con rammarico, l'inospitalità della città, perfino in una stagione in cui non abbondano di certo i turisti". "Ho fatto presente all'ausiliario del traffico che ovviamente era ancora nei paraggi, visti i pochissimi minuti della sosta, che avevo lasciato appositamente le 4 frecce, perché si trattava di una questione di pochi secondi. Peraltro erano da poco passate le 15, orario a partire dal quale il parcheggio torna ad essere a pagamento. Mi ha risposto che le 4 frecce non contano", aggiunge il conducente. "E si noti che, non solo quasi tutte le altre strisce blu erano vuote, ma che avevo già sostato tutta la mattinata e fino a pochi minuti prima, sempre a pagamento, in un altro parcheggio cittadino. Dovendo andarmene da Macerata, ho pensato, appunto, di fermarmi un attimo a prendere il pane...che mi è costato quasi 15 euro, al netto di tutto. Che dire? Grazie Macerata!", conclude l'automobilista. 

18/07/2025 17:47
Dall’Università di Macerata un progetto per riscoprire l’Alto Maceratese: parte il Cammino dei Mulini

Dall’Università di Macerata un progetto per riscoprire l’Alto Maceratese: parte il Cammino dei Mulini

Partono domenica 20 luglio le prime visite guidate lungo il Cammino dei Mulini nell’Alto Maceratese, un itinerario culturale e naturalistico progettato nell’ambito del progetto Chias (Innovation and inclusion for the enhancement of cultural heritage and the sustainable development of inner areas), coordinato dalla professoressa Carmen Vitale e finanziato dall’Università di Macerata. È possibile prenotare sul sito www.passamontagna.org. L’iniziativa rappresenta uno dei frutti più concreti del lavoro condotto dall’Ateneo sul tema dello sviluppo sostenibile delle aree interne, attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Il cammino è stato ideato con il coinvolgimento di docenti dell’Università di Macerata, del Centro interdipartimentale di ricerca sull’Adriatico e il Mediterraneo, di altre università italiane ed europee, oltre che di esperti e realtà associative attive sul territorio. Il Cammino dei Mulini si snoda in quattro tappe ad anello tra le valli del torrente Fornace, del fiume Chienti e della valle Sant’Angelo. Il percorso collega edifici storici – tra cui mulini e gualchiere – con laghi artificiali come quelli di Boccafornace e Polverina, originariamente creati per la produzione di energia elettrica. Un itinerario che intreccia natura, memoria produttiva, architettura rurale e storia antica, attraversando villaggi, pievi, chiese e valichi un tempo cruciali per i collegamenti tra Umbria e Marche. Il primo tratto, protagonista della visita inaugurale del 20 luglio, condurrà da Pievebovigliana (comune di Valfornace) a  Pieve Torina, con una tappa centrale presso la storica gualchiera-tintoria di Pievebovigliana. L’escursione, arricchita dal racconto dello storico Augusto Ciuffetti, proseguirà verso il lago di Boccafornace e attraverserà le frazioni di Piecollina e Antico, per poi concludersi a Pieve Torina. Oltre all’appuntamento di domenica 20 luglio, il cammino sarà percorribile con visite guidate anche il 17, 30 e 31 agosto. Un’occasione per scoprire un territorio poco conosciuto ma ricco di storia e suggestioni, al centro della riflessione accademica sui nuovi modelli di sviluppo sostenibile promossi dall’Università di Macerata.  

18/07/2025 17:23
A Gagliole la 5^ edizione del Peppa Pig Party: prima festa post-Covid tra case di riposo

A Gagliole la 5^ edizione del Peppa Pig Party: prima festa post-Covid tra case di riposo

Si è svolta mercoledì 16 luglio, presso la casa di riposo di Gagliole, la 5^ edizione del "Peppa Pig party"  alla quale hanno partecipato gli ospiti e personale delle case di riposo di Castelraimondo, San Severino Marche, Esanatoglia e Castelsantangelo sul Nera (ospitati dal sisma 2016 presso la struttura di Esanatoglia), prima festa tra case di riposo dopo il Covid.   Il pomeriggio è iniziato con la presentazione dell'evento da parte di Alessia Carradori. Successivamente sono intervenuti, per i saluti, la vicepresidente della casa di riposo di Gagliole Carolina Devito, l'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Gagliole Catia Eliana Gentilucci e del Comune di Castelraimondo Ilenia Cittadini.     Poi si è proceduto all'incoronazione, con la consegna della fascia di una miss e di un mister tra gli ospiti di ogni casa di riposo presente. La prima parte dell'evento è terminata con l'intervento della direttrice della casa di riposo di Gagliole Laura Taccari.     Il bel pomeriggio si è concluso con una cena a base di porchetta, ciauscolo e formaggio, patatine fritte, gratinati, cocomero, dolce e tanta birra, accompagnati da sottofondo musicale e qualche ballo. Questa festa è una delle varie organizzate con le altre case di riposo che permette agli ospiti, e al personale, di stare insieme e di farsi visita in occasione delle manifestazioni organizzate nelle diverse strutture.    

18/07/2025 17:00
Atalanta Football Camp: a Pioraco e Sefro un’edizione da record con oltre 220 partecipanti

Atalanta Football Camp: a Pioraco e Sefro un’edizione da record con oltre 220 partecipanti

Successo per l’Atalanta Football Camp Pioraco-Sefro che si è tenuto dal 7 luglio ad oggi, 18 luglio, dedicato ai bambini ed alle bambine dai 6 ai 14 anni, oltre 220 i partecipanti. Un camp che da anni riscuote ottimi risultati, ormai infatti è un appuntamento che esiste da 20 anni. I ragazzi che hanno partecipato sono stati 113 a settimana, perlopiù provenienti da tutta la Regione Marche. Spunta però anche l’iscrizione di ragazzi da Roma. Abbiamo avuto il piacere di parlare con Massimo Di Luca, responsabile dell’Atalanta Football Camp Pioraco-Sefro, il quale ha fatto un punto su questa edizione 2025. Il calcio femminile è in ascesa, l’Italia femminile ha raggiunto una storica semifinale all’Europeo. Nel vostro camp ci sono anche delle bambine? Negli ultimi anni secondo te, sono aumentate? “Abbiamo avuto tre ragazze, perché a differenza dello scorso anno non abbiamo potuto fare la settimana al femminile non avendo raggiunto il numero minimo richiesto dall’Atalanta. Questa per noi è stata una brutta notizia perché ci tenevo a proseguire. Le ragazze hanno giocato quindi con i ragazzi, ed abbiamo avuto comunque un’ottima risposta. A livello femminile c’è sicuramente un aumento e questo mi fa ben sperare per il futuro affinché si possa il prossimo anno riorganizzare la settimana ‘rosa’”. Un tuo personale bilancio relativo a queste due settimane? Quanto sono importanti i camp da un punto di vista umano oltre che tecnico per i bambini? “Il bilancio è sicuramente positivo, quando vedi i bambini che si divertono, i genitori soddisfatti, credo che questo sia già il risultato che noi dobbiamo raggiungere. Oltre al fatto che la nostra location di Pioraco-Sefro è il primo Football Camp in Italia per numero di partecipanti, questo è ormai un risultato che raggiungiamo da diversi anni, penso sia una grande soddisfazione”. Negli ultimi anni, c’è qualche bambino/a che è arrivato/a nel grande calcio, passando prima per i vostri camp? “No, non ci sono ragazzi di recente arrivati a giocare nell’Atalanta dopo un camp perché di fatto le qualità fisico-tecniche e psicologiche richieste per raggiungere quei livelli sono veramente elevate, quindi è sempre difficilissimo poter riavere come all’epoca di Giacomo Bonaventura, uno come lui tra i partecipanti che possa poi nel tempo rispondere a queste qualità”. 

18/07/2025 16:50
Eccellenza, il Montefano si rifà il centrocampo: arrivano Frulla e Bambozzi. Alla saluta e va in Promozione

Eccellenza, il Montefano si rifà il centrocampo: arrivano Frulla e Bambozzi. Alla saluta e va in Promozione

Il Montefano Calcio rompe gli indugi e comincia a mettere a segno i primi colpi in vista della stagione 2025/2026, che segnerà l’ottavo anno consecutivo in Eccellenza per la formazione viola. La società ha deciso di partire dal cuore del gioco, rinforzando con decisione il reparto di centrocampo con due innesti di grande spessore tecnico e caratteriale. Il primo acquisto per Mister Bilò è di quelli che fanno rumore: Mattia Frulla, classe 1992, è il nuovo faro della mediana montefanese. Centrocampista completo, dotato di visione di gioco, qualità e leadership, Frulla porta con sé un bagaglio importante fatto di oltre 350 presenze e più di 30 gol in Serie D, maturati con prestigiose maglie come Triestina, Milano City, Real Giulianova, Trento, Notaresco, Gelbison, Sambenedettese, Lupa Frascati e Roma City. Nelle ultime due stagioni ha affrontato da avversario il Montefano, prima con il Tolentino e poi con il Matelica, mettendo a segno complessivamente 6 reti in Eccellenza. Altro innesto di grande rilievo è quello di Lorenzo Bambozzi, classe 1994, centrocampista reduce da una lunga militanza con l’Osimana. In carriera ha indossato anche le maglie di Ancona, Fabriano Cerreto, Matelica e Sangiustese, accumulando esperienza nei campionati di Serie C e D. Bambozzi è un giocatore capace di unire intelligenza tattica, geometrie e solidità, con una spiccata efficacia anche nei calci piazzati. Per due centrocampisti che arrivano, ce n’è uno che saluta: Ernest Alla lascia il Montefano dopo tre anni e mezzo, con in mezzo una parentesi alla Vigor Senigallia. Nonostante la giovane età, Alla ha saputo essere un punto di riferimento per il centrocampo viola, grazie a costruzione di gioco, visione, esplosività e qualità tecniche. Il regista di origini albanesi intraprenderà ora una nuova avventura con la maglia dell’Aurora Treia in Promozione. La società ringrazia sentitamente Ernest per l’impegno, la professionalità e i valori dimostrati in campo e fuori. Stesso percorso anche per Riccardo Calamita.  Sul fronte delle entrate, da segnalare anche due movimenti in prospettiva: il ritorno dell’attaccante classe 2003 Tommaso Stampella, reduce dall’esperienza alla Vigor Castelfidardo, e l’approdo del difensore classe 2005 Corrado Rosolani, proveniente dal Matelica.   Il Montefano, dunque, inizia a tracciare le linee guida della nuova stagione, con un mercato attento e ambizioso che parte dal centrocampo ma che promette ancora ulteriori sviluppi.  

18/07/2025 16:38
Coreografie, costumi, "trucco e parrucco": l’ingranaggio creativo dietro La Vedova Allegra

Coreografie, costumi, "trucco e parrucco": l’ingranaggio creativo dietro La Vedova Allegra

Macerata si prepara a vivere una serata speciale: il 18 luglio si apre la 61ª edizione del Macerata Opera Festival con La Vedova Allegra di Franz Lehár, primo titolo di operetta a entrare nel repertorio dello Sferisterio. Una scelta che segna un nuovo capitolo nella storia del festival, e che porta sul palcoscenico non solo un classico del teatro musicale, ma anche una visione creativa e moderna firmata dal regista francese Arnaud Bernard e dal coreografo Gianni Santucci. Proprio con Santucci abbiamo parlato a poche ore dal debutto, dietro le quinte di uno spettacolo che promette eleganza, ritmo e ironia: “Nelle operette la parte coreografica è molto importante. Praticamente tutti i numeri musicali vengono coreografati, o almeno seguono una linea estetica comune – racconta –. Lavorare a La Vedova Allegra è stato un vero piacere: con i ballerini, con il coro, con gli attori protagonisti. L’obiettivo è dare al pubblico qualcosa che funzioni non solo dal punto di vista coreografico, ma anche artistico e spettacolare”. Tutto lo spettacolo si muove dentro una coerenza visiva ben precisa: costumi, luci, trucco e parrucco sono pensati in armonia con il gesto coreografico e con l’impianto registico. “Tutto ciò che è spettacolo si avvale di un’estetica – sottolinea Santucci – e quella estetica deve essere condivisa. Carla Ricotti, la costumista, è una collaboratrice storica: ha creato dei costumi davvero straordinari, in linea con tutto il resto. Anche grazie a lei lo spettacolo funziona come un corpo unico”. Non mancheranno le sorprese. La Vedova firmata da Bernard e Santucci sarà tutt’altro che tradizionale, pur rispettando lo spirito dell’originale. “Il primo atto inizia in modo classico, come ci si aspetta. Il secondo, invece, è una sorpresa. Ci dovrebbero essere delle danze folcloriche, ma io le ho cambiate completamente... non posso dire come. E nel terzo atto? C’è il Can Can, ovviamente. Ma io parlo al plurale: ci sono i Can Can. Ne ho aggiunti diversi, per rendere lo spettacolo ancora più esplosivo. Aspettatevi Fuochi d'artificio”. Santucci firma anche la nuova traduzione del libretto, mentre il giovane direttore Marco Alibrando guiderà l’orchestra in una lettura che include inattese citazioni musicali: Mahler, suggestioni jazz, e naturalmente Offenbach, per un mix che rinfresca e potenzia i quadri coreografici. La regia di Bernard – tornato a Macerata 25 anni dopo il suo debutto allo Sferisterio – sfrutta al massimo le potenzialità del grande spazio scenico, trasformando l’imponente muro di fondo in un elemento vivo del racconto. “Sono convinto che il pubblico uscirà contento – conclude Santucci – con il sorriso e con le melodie di questa fantastica operetta ancora nelle orecchie. Dovete venire, perché ne vale davvero la pena per tutto ciò che abbiamo costruito insieme”. E sotto le stelle dello Sferisterio, La Vedova Allegra si prepara a danzare.

18/07/2025 16:09
San Severino, voragine in strada in via Madonna dei Lumi: scatta il senso unico alternato

San Severino, voragine in strada in via Madonna dei Lumi: scatta il senso unico alternato

La polizia locale del comune di San Severino Marche ha emesso un'ordinanza che dispone una serie di limitazioni temporanee al transito veicolare in via Madonna dei Lumi. Il provvedimento si è reso necessario a causa di urgenti lavori di riparazione alla condotta fognaria, resi indifferibili dal cedimento di una porzione di pavimentazione stradale. Gli interventi, che serviranno per chiudere una voragine creatasi sull’aslfato, saranno eseguiti dall’azienda municipalizzata Assem Spa. Le modifiche alla circolazione avverranno in due fasi: da oggi (venerdì 18 luglio) a lunedì 21 luglio viene istituito il senso unico alternato, regolato da apposita segnaletica stradale, nel tratto compreso tra il civico n. 6 e il civico n. 14 della stessa via dove vige il divieto di transito ai mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate dal civico n. 6 e fino all'intersezione con via San Francesco. Nella fase 2, che scatterà da lunedì 21 luglio e terminerà venerdì 25 luglio alle ore 18 salvo differimenti per ulteriori lavori, sarà introdotto il divieto di transito in via Madonna dei Lumi dal civico n. 6 (escluso) al piazzale del Santuario Madonna dei Lumi. I residenti potranno comunque raggiungere via Madonna dei Lumi da via Scampoli e via San Francesco, con uscita a ritroso dalle predette vie. I veicoli (con esclusione dei mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate) che intendono raggiungere il santuario Madonna dei Lumi potranno transitare per via San Pacifico, via S. Francesco e via Madonna dei Lumi fino al santuario, per poi percorrere a ritroso le predette vie. Si raccomanda la massima attenzione e il rispetto della segnaletica provvisoria per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.  

18/07/2025 15:50
Loro Piceno, terminati i lavori lungo la provinciale 44: intervento da 200mila euro

Loro Piceno, terminati i lavori lungo la provinciale 44: intervento da 200mila euro

Sono terminati i lavori di risanamento di vari tratti della strada provinciale 44 "Ete Nuova" nel comune di Loro Piceno. L’intervento, per un importo complessivo di 200mila euro affidato alla ditta Giemme snc di Macerata, ha previsto il risanamento della zona dell'incrocio della S.P.44 con la S.P.61 mediante l'apposizione di una geomembrana di rinforzo sotto nuovi strati di binder e tappeto d'usura previa fresatura, l’asfaltatura di un tratto dal km.0+100 al km.0+230 e un intervento continuo dal km.0+500 al km.1+420 mediante una rasatura e risagomatura con binder e la successiva posa di tappeto d’usura. Al termine dei lavori di asfaltatura si è proceduto con la ricarica delle banchine stradali e si procederà con la stesa della segnaletica orizzontale. “Proseguono gli interventi di risanamento delle strade in diverse zone del nostro territorio - commentano il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini -, perché sappiamo quanto sia importante lavorare per garantire la sicurezza dei tanti cittadini e dei lavoratori che ogni giorno transitano sulle nostre strade. Nei primi sei mesi di quest’anno la Provincia ha investito quasi due milioni di euro di lavori, non ci siamo fermati e non ci fermeremo. Stiamo cercando di dare risposte concrete, grazie al prezioso lavoro degli uffici e alla professionalità di tante imprese del nostro territorio che ci permettono di effettuare tanti interventi nel pieno rispetto dei tempi previsti".  

18/07/2025 15:40
San Severino - Cura del verde e panchine sistemate: a "fare fatica" d'estate sono i giovani under 21

San Severino - Cura del verde e panchine sistemate: a "fare fatica" d'estate sono i giovani under 21

Anche quest'anno il Comune di San Severino Marche ha aderito con entusiasmo al progetto estivo “Ci Sto? Affare Fatica! – Facciamo il bene comune”, un’iniziativa patrocinata dall’Amministrazione comunale e organizzata dal Centro Servizi per il Volontariato delle Marche in collaborazione con la Regione Marche. Il progetto ha coinvolto attivamente giovani dai 14 ai 21 anni in azioni collettive di cura e valorizzazione dei beni comuni del territorio settempedano. Affiancati da tutor e volontari adulti, i partecipanti si sono prodigati nel prendersi cura di diversi luoghi della città, dimostrando un forte senso di appartenenza e responsabilità civica. Tra gli interventi realizzati la manutenzione delle panchine presso il magazzino comunale, la cura del verde nel giardino Coletti, la manutenzione dei percorsi naturalistici delle Coste di Castello e della staccionata del Colle Montenero.  Queste attività non solo hanno contribuito a migliorare l'aspetto e la fruibilità degli spazi pubblici, ma hanno anche permesso ai ragazzi di sentirsi parte attiva della comunità e del proprio territorio. Al termine del progetto ogni partecipante ha ricevuto un “buono fatica” del valore di 75 euro, mentre i tutor hanno ricevuto 150 euro. Questi buoni possono essere spesi presso gli esercizi commerciali del Comune che hanno aderito all'iniziativa, per l'acquisto di beni alimentari, abbigliamento, libri e articoli sportivi, incentivando così anche l'economia locale. L'assessore ai Servizi Sociali, Servizi alla Persona e alla Famiglia, Michela Pezzanesi, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita del progetto: “Siamo orgogliosi della partecipazione e dell'impegno dimostrato dai nostri giovani in questa iniziativa. 'Ci Sto? Affare Fatica!' non è solo un progetto di cura del bene comune ma rappresenta un'importante opportunità di crescita personale e civica per i ragazzi. Attraverso il lavoro di squadra e la valorizzazione del volontariato, i partecipanti hanno potuto sperimentare il valore dell'impegno per la propria comunità, sentendosi parte integrante del tessuto sociale e contribuendo concretamente al miglioramento del nostro territorio. Ringrazio il CSV Marche, la Regione e tutti i volontari e gli esercizi commerciali che hanno reso possibile anche quest'anno questo successo”.

18/07/2025 15:27
Macerata, ruba il portafogli a un anziano in ospedale: denunciato giovane operatore socio‑sanitario

Macerata, ruba il portafogli a un anziano in ospedale: denunciato giovane operatore socio‑sanitario

Ha appena 21 anni e lavorava come operatore socio-sanitario, assistendo un paziente ricoverato all'ospedale di Macerata, ma è finito nei guai per un gesto tanto rapido quanto grave. È stato infatti denunciato dai carabinieri un giovane residente nella zona, sorpreso a sottrarre il portafogli a un anziano di 81 anni originario di Urbisaglia, ricoverato al pronto soccorso. Secondo quanto ricostruito dai militari della sezione radiomobile della Compagnia di Macerata, la vicenda ha preso avvio da una segnalazione giunta al 112: era stato denunciato il furto di un portafogli ai danni di un paziente ricoverato presso il pronto soccorso maceratese. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno attentamente esaminato le immagini del sistema di videosorveglianza ospedaliero. Le riprese rivelano che il portafogli dell'anziano è caduto dalla tasca mentre veniva trasferito in corsia. A quel punto l'operatore socio‑sanitario - invece di restituirlo - l'ha recuperato e nascosto con disinvoltura nella propria borsa. Il 21enne è stato individuato e sottoposto a controllo. All'interno della sua borsa il portafogli è stato ritrovato intatto, con all'interno i documenti personali del paziente e 215 euro in contanti. Il materiale è stato restituito immediatamente al legittimo proprietario, che ha ringraziato con emozione i carabinieri e il personale sanitario intervenuti. Al termine delle operazioni, il giovane oss è stato denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria per furto aggravato, aggravante legata al fatto che il reato è stato commesso all’interno di una struttura sanitaria e ai danni di una persona fragile.  

18/07/2025 15:10
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