Provincia Macerata

Winx Club torna a incantare: online il trailer di "The Magic Is Back", la nuova serie in arrivo su Netflix e Rai

Winx Club torna a incantare: online il trailer di "The Magic Is Back", la nuova serie in arrivo su Netflix e Rai

Rainbow si prepara a riportare la magia alla ribalta: è online il trailer ufficiale della nuova attesissima serie animata "Winx Club: The Magic Is Back". Un ritorno in pieno stile Winx Club, ma con un tocco di magia in più, che porterà nuove straordinarie avventure animate, dal 2 ottobre su Netflix in tutto il mondo e in autunno su Rai in Italia. La nuova veste del Winx Club è più iconica che mai: la storia di Bloom e delle sue amiche fate riparte in una nuova ambientazione ricca di azione e magia, ma anche misteri tutti da svelare. Il trailer è soltanto un assaggio delle tante novità che attendono il pubblico nella nuova stagione della saga evergreen made in Italy firmata Rainbow, che rimette tutto in gioco con un brand classico che non smette mai di rinnovarsi. Un cast di personaggi reimmaginato mantenendo la loro unicità, nuove sfide e un mondo sempre più artisticamente elaborato: le immagini appena pubblicate - che stanno già accendendo l'entusiasmo della community globale - svelano solo una parte delle sorprese che il prossimo capitolo Winx Club ha in serbo per i fan, vecchi e nuovi, grandi e piccini. Le magiche eroine nate dalla matita di Iginio Straffi e dal 2004 ascese al successo mondiale tornano in una versione inedita, pensata per conquistare una nuova generazione di spettatori e far sognare i fan storici. "Winx Club: The Magic Is Back" rappresenta un ulteriore passo avanti tecnologico e narrativo per la serie: realizzata interamente in animazione CGI, con una produzione che come sempre si conferma d'avanguardia, è frutto del continuo impegno del team di Iginio Straffi nel rinnovare uno dei brand più iconici dell'animazione mondiale. Grazie a effetti speciali sempre più raffinati, il nuovo capitolo Winx propone ambientazioni più immersive che mai, trasformazioni straordinarie che esaltano ancora una volta la magia di ognuna delle fate, una costumistica sempre più ricercata con look moderni totalmente improntati sulla personalità di ciascuna fata, e dettagli che renderanno l'esperienza visiva spettacolare. "Siamo entusiasti di condividere questa nuova avventura con i milioni di fan che aspettano il ritorno delle Winx e siamo pronti ad accoglierne di nuovi in questo magico viaggio. 'Winx Club: The Magic is Back' è un nuovo inizio, ma con lo stesso obiettivo di sempre: crescere insieme al nostro pubblico, offrendo contenuti di qualità, valori positivi e, naturalmente, un tocco di magia" dichiara Iginio Straffi, fondatore e presidente Rainbow. Winx Club rimane fedele ai suoi temi originali, che l'hanno resa una serie vicina a bambine e bambini nella loro crescita, scoperta di sé e apprendimento di valori sempre più importanti come il potere dell'unicità e del sostegno reciproco. Winx Club ci mostra un mondo in cui l'unione nella diversità ci rende invincibili.

20/07/2025 11:55
Fare silenzio all'orale della maturità: la nuova tendenza folle dell'epoca immatura

Fare silenzio all'orale della maturità: la nuova tendenza folle dell'epoca immatura

Si va imponendo una nuova curiosa tendenza, direi quasi una moda: riguarda studenti che, all'orale della maturità, scelgono di stare in silenzio, rifiutandosi di sostenere l'esame e mettendo magari anche in discussione lo stesso sistema dei voti. Già diversi casi si sono registrati in questo senso. In questo modo, l'esame di maturità si capovolge in esame di immaturità: più precisamente, nell'incapacità di affrontare una prova, nella volontà di sottrarsi al primo dei tanti esami a cui la vita ci sottoporrà. Perfino il ministro Valditara è dovuto intervenire, precisando che chi si rifiuta di sostenere l'orario della maturità sarà bocciato. Non possiamo certo generalizzare, considerato il fatto che la massima parte dei giovani continua a studiare con serietà e a sottoporsi con rigore all'esame di maturità. Tuttavia, questa nuova tendenza, per quanto marginale, chiede di essere analizzata criticamente in relazione con il nostro tempo: le nuove generazioni, native a capitalismo integrale e vissute nell'epoca dell'evaporazione del padre, hanno già in parte metabolizzato lo spirito del nostro tempo e il suo abbattimento di ogni legge, di ogni confine e di ogni tabù. Si è, a questo proposito, parlato di snowflake generation, ossia di generazione fragile come i fiocchi di neve che, come è noto, si sciolgono appena toccano il suolo. Si va dunque verso l'abolizione dell'esame di maturità e del sistema dei voti? Riteniamo che ciò sarebbe profondamente sbagliato, considerato il fatto che è bene fin da giovani abituarsi alle prove e agli ostacoli che la vita ci pone dinanzi. La prova di maturità è una prima piccola sfida che incontriamo nella nostra vita e che richiede serietà e rigore, studio e dedizione. Ci educa a metterci alla prova e a prendere coscienza del fatto che la vita è fatta anche di questo. Siamo passati da un'epoca in cui la legge soffocava il desiderio, com'era prima del '68, a un tempo in cui il desiderio tende a sovrastare la legge e a ergersi a unica legge possibile, abbattendo ogni regola e ogni norma, come si conviene alla società della deregolamentazione economica e antropologica che stiamo, nostro malgrado, già da tempo sperimentando. Senza esagerazioni, la società del turbocapitalismo è una società senza maturità: o si è giovani o si è anziani, ma non si è mai maturi. Più precisamente, si è giovani fino a 60 anni. Poi si è improvvisamente anziani e si continua goffamente a imitare il lifestyle dei giovani, cancellando in ogni guisa i segni lasciati sul nostro corpo dal tempo che incede irreversibilmente. Ma non esiste più - questo il punto - la fase della maturità, quella della stabilizzazione professionale e sentimentale, in una parola della "eticità" (Sittlichkeit) in senso hegeliano: si è sempre precari della vita, apolidi dell'esistenza, salvo poi trovarsi repentinamente anziani, senza mai essere stati maturi. Eppure, secondo natura, le stagioni della vita umana sono tre: giovinezza, maturità e anzianità. Che fine ha fatto, dunque, la maturità nel nostro tempo della miseria? L'odierna battaglia pittoresca contro l'esame di maturità - che diventa, con il silenzio e la scelta di non sostenerlo, esame di immaturità - sancisce simbolicamente questa fase dell'immaturità generalizzata per una società di atomi giovanilistici e gaudenti, che non pensano se non a godere (life is now!) e, con ciò, assecondano i moduli del nuovo capitalismo della seduzione e del godimento merciforme. Il giovane e, più precisamente, l'eterno giovane è il soggetto ideale del sistema turbocapitalistico: il giovane è sedotto dai desideri (gaudeamus igitur!) e vive precariamente in attesa di una stabilizzazione che, in regime capitalistico, non giungerà mai. Come sempre, l'ordine dominante produce l'intollerabile e, a un solo parto, soggetti disposti ad accettarlo con ebete euforia. Il capitale nega ai suoi sudditi la maturità ed essi non solo non oppongono resistenza, ma si battono a spada tratta contro ogni figura possibile della maturità. È questo l'identikit dei nuovi abitatori postmoderni dell'antro caliginoso delineato da Platone nella "Repubblica". Schiavi che non sanno di esserlo.

20/07/2025 11:00
Nasce "Teen Pit Stop": il progetto per gli adolescenti ideato dalla pediatra Mirella Staffolani

Nasce "Teen Pit Stop": il progetto per gli adolescenti ideato dalla pediatra Mirella Staffolani

La gestione della salute a qualsiasi età e ancor più nell’età adolescenziale, per i riflessi che può avere nel resto della vita, ha bisogno di strutture e progetti anche originali nella loro programmazione per venire incontro alle esigenze sempre più nuove e alle dinamiche di vita sempre più veloci che riscontriamo. Sono iniziative che possono diventare anche modelli per una generale tutela della salute nel servizio pubblico. Oggi vogliamo analizzare un progetto denominato “Teen Pit-Stop” rivolto agli adolescenti ideato dalla dott.ssa Mirella Staffolani, già dirigente medico pediatra all’ospedale di Civitanova Marche e poi a quello di Macerata, oggi consulente del centro medico Associati Fisiomed. - Perché un nuovo servizio dedicato agli adolescenti? "Come pediatra sento urgente il bisogno che i ragazzi possano trovare in uno spazio loro dedicato la risposta ai molti problemi che spesso, in un'età così vulnerabile e critica per la loro crescita e la costruzione della loro identità, possono essere risolti. Lavorando, ormai in pensione, presso il Centro Fisiomed, ho avuto la possibilità di rapportarmi con diversi specialisti, con i quali ho condiviso questa idea, subito da tutti accolta con entusiasmo". - Quali saranno gli specialisti coinvolti? "L'Equipe sarà composta da me come Pediatra, da una Nutrizionista, la drssa Elisa Pelati, da una Psicologa, da una Neuropsichiatra, la drssa Nelia Zamponi, da diversi Ginecologi (Drssa Claudia Curzi, drssa Gemma Lucarini, Dr Francesco Maiacano), dalle Ostetriche drssa Melissa Falistocco e drssa Eleonora Foglia". - Come si articola il percorso? "Dopo un'accurata anamnesi e visita medica effettuata dal Pediatra, l'adolescente, in base alle problematiche rilevate, sarà indirizzato allo specialista di competenza, per poi essere reinviato al Pediatra (o al proprio medico curante). Questo progetto nasce infatti dalla consapevolezza che, in un periodo storico critico per la Sanità, dovuto alla carenza di personale, è necessario creare alternative valide. Gli adolescenti necessitano di ascolto e quindi di molto tempo dedicato, che non sempre il pediatra di libera scelta o il medico di famiglia può ritagliarsi. Vorrei che il Centro Fisiomed diventasse per loro uno spazio dedicato ai loro bisogni, dove avranno anche la possibilità di sperimentarsi, essere protagonisti e proporre a noi specialisti temi di loro interesse su cui discutere. Penso ad esempio al grande problema delle malattie sessualmente trasmissibili (che da diversi anni insieme ad altri colleghi trattiamo in molti ambiti scolastici della nostra Regione), che costituiscono, come dichiarato dall'Oms, un problema emergente con conseguenze gravi, spesso sconosciute ai ragazzi. Informare i ragazzi di oggi affinché diventino adulti consapevoli e possano vivere la loro sessualità in modo sano e completo. Educare all'affettività ed alla sessualità consapevole. Faremo degli incontri a tema su problematiche da loro suggerite e di loro interesse, avendo a disposizione presso il Centro Fisiomed uno spazio adeguato. Alcuni incontri, ad esempio su temi di educazione alimentare o delle dipendenze patologiche, saranno aperti anche ai genitori, perché il coinvolgimento della famiglia è necessario ed insostituibile per cercare di risolvere i problemi dei nostri figli. - Come si chiama questo progetto? "Teen Pit Stop :uno spazio per fermarsi e riflettere su un'età che, come le macchine di formula uno, a volte va troppo in fretta con tutti i rischi connessi alla velocità. Partirà a settembre 2025, proprio per dare possibilità ai ragazzi di fare un check-up in un periodo di minore impegno scolastico. Veicoleremo così il messaggio che loro stessi sono i primi artefici della propria salute e del proprio benessere".

20/07/2025 10:40
Elezioni regionali Marche: si candidano Francesco Caldaroni e Stefano Servili

Elezioni regionali Marche: si candidano Francesco Caldaroni e Stefano Servili

Due nuovi nomi si aggiungono ufficialmente alla corsa per le prossime elezioni regionali nelle Marche. Francesco Caldaroni, attuale assessore comunale a Civitanova Marche, ha annunciato la sua candidatura nella lista Civici Marche, che fa riferimento al consigliere regionale Giacomo Rossi. Caldaroni, noto per la sua attività di pescatore e per il ruolo di Presidente nazionale dell’associazione Marinerie d’Italia e d’Europa, porterà in campagna elettorale i temi legati al mondo della pesca e alle istanze delle comunità costiere. "Sono contento di poter dare il mio contributo alla coalizione di Francesco Acquaroli e farlo tramite il movimento Civici Marche, sempre attento alle dinamiche della gente e del territorio, nonché a quelle della pesca", ha dichiarato Caldaroni. Soddisfazione per la candidatura è stata espressa dal presidente di Civici Marche, il sindaco di Monte San Martino Matteo Pompei, e dal consigliere regionale Giacomo Rossi: "Siamo davvero contenti che una persona con esperienza amministrativa ed un lavoratore del mare possa portare la sua esperienza nella nostra lista. L’assessore Caldaroni rappresenta un valore aggiunto per la nostra squadra, sia per la sua rappresentanza del territorio civitanovese che per le istanze dei lavoratori marittimi". Dall’entroterra maceratese arriva invece la candidatura di Stefano Servili, che scende in campo con la lista Progetto Civico Avanti, a sostegno del candidato presidente Matteo Ricci. Servili ha motivato la sua decisione con un appello alla rappresentanza concreta della città di Tolentino e delle aree interne. "Ho scelto di candidarmi perché la nostra città ha bisogno di qualcuno che la rappresenti davvero, seriamente e con passione", ha spiegato. "Troppo spesso le decisioni vengono prese altrove, senza conoscere i nostri problemi o capirne le priorità. Tolentino e tutto l’entroterra hanno bisogno che due temi fondamentali vengano portati all’attenzione della politica regionale: salute e sanità pubblica, e valorizzazione e sostegno delle aree interne". Servili ha sottolineato la sua competenza professionale nel settore sanitario e l’impegno verso la rinascita post-sisma del territorio: "Credo che la scelta di sostenere Matteo Ricci sia la più opportuna e coerente. Le Marche e Tolentino meritano riscatto, risorse e una nuova progettualità. Io ci sono, con l’impegno e l’onestà che ho sempre dimostrato".

20/07/2025 10:30
L'arte di annoiarsi: l'origine silenziosa della creatività

L'arte di annoiarsi: l'origine silenziosa della creatività

L'estate porta con sé lunghi e pigri pomeriggi, lasciando alle spalle le frenetiche giornate di una quotidianità conosciuta e rassicurante. La mente, nella sua folle corsa, di colpo, precipita nel vuoto assoluto: nessun impegno, nessuna urgenza. Ci troviamo nel non fare, si comincia ad avvertire un senso di nullità generatrice di irrequietezza, una sorta di disconnessione dalla realtà che ci spaventa. Subentra, così, la tanto temuta noia: uno stato mentale spesso frainteso, a volte considerato un fastidio, ma che in realtà nasconde una spiegazione psicologica del nostro rapporto con il tempo e con noi stessi. La noia può costituire una fonte di creatività, un momento di riflessione. Lontani da distrazioni esterne, ci spinge ad esplorare il nostro mondo interiore, per cercare soluzioni di vita più stimolanti e riconsiderare scelte passate che non ci motivano più. Quando cominciamo ad avvertire disinteresse nei confronti di ciò che ci circonda, probabilmente la nostra realtà non ci rispecchia come prima. Nel momento in cui la noia diventa costante e non limitata a una situazione contingente, ci sta mettendo in contatto con una mancanza. Questo malessere è uno strumento evolutivo, che ci indica il bisogno di nuovi stimoli. Ci spinge a cambiare per riportarci sulla strada, ci dice che abbiamo perso il senso delle nostre scelte. La realtà attuale con solleciti continui ed immediati, ha reso sempre più difficile comprendere e vivere la noia. Tendiamo a riempire ogni momento, senza una reale consapevolezza, pur di non avvertire il peso del silenzio. Invece di chiederci perché ci sentiamo annoiati e cosa desideriamo fare o essere, cerchiamo l’azione senza una vera motivazione. La noia non è nemica, ma una risorsa, ci allontana dal dover agire per dare spazio all’essere. Essa genera la spinta per oltrepassare quella soglia che altrimenti non avremmo mai varcato. Un ponte verso un nuovo modo di percepire noi stessi nel mondo. L’assenza di stimoli esterni ci costringe a confrontarci con una sorta di solitudine in un tempo non definito che normalmente evitiamo di sperimentare. L’essere umano ha bisogno di questo vuoto per far emergere il potenziale che è in lui. La noia va ad infrangere abitudini e pensieri ripetitivi, facendoci assaporare una mancanza di direzione: tutto ciò che prima sembrava rassicurarci ora appare inutile ed insoddisfacente. Quello che prima aveva un senso ora non ha più significato. Arriva il momento di cambiare frequenza, per sintonizzarci su una realtà più consona a noi. È importante non combattere la noia ma ascoltarla per permetterle di darci nuovi suggerimenti. Dall’insofferenza del silenzio e dell’attesa, possiamo passare ad un risveglio con una presenza più autentica nel presente.

20/07/2025 10:15
Convivenza di fatto: cosa prevede il contratto e quali sono i diritti riconosciuti ai conviventi

Convivenza di fatto: cosa prevede il contratto e quali sono i diritti riconosciuti ai conviventi

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla convivenza e la sua regolamentazione giuridica. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: "I conviventi di fatto possono regolare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune?". Il contratto di convivenza è un accordo grazie al quale una coppia di conviventi, che non sono uniti in matrimonio e che non formano un'unione civile, disciplinano gli aspetti patrimoniali del loro rapporto. I contratti di convivenza, in risposta alla nostra lettrice, sono possibili da quando, il 5 giugno 2016, sono entrate ufficialmente in vigore le nuove regole sulle unioni civili e le convivenze di fatto, introdotte nel nostro ordinamento dalla legge Cirinnà, n. 76/2016. Il comma 50 della legge menzionata dispone infatti che: "I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di convivenza." Un aspetto importante da segnalare riguarda la legge da applicare ai contratti di convivenza. La legge Cirinnà prevede infatti che agli stessi si applichi la legge nazionale comune dei conviventi, se però i conviventi hanno una diversa nazionalità, allora la legge da applicare è quella del luogo in cui la convivenza è localizzata in via prevalente. I contratti di convivenza consentono alle coppie conviventi di disciplinare, come abbiamo visto, gli aspetti patrimoniali del loro rapporto. I diritti che possono vantare i conviventi però non sono legati solo a quanto stabilito da detti contratti, ma anche dalla disciplina generale prevista per le coppie di fatto. Chi convive gode infatti di alcuni diritti: il diritto reciproco di visita del convivente, assistenza e accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero ospedaliero; i permessi lavorativi retribuiti se si assiste l'altro convivente; la designazione dell'altro convivente come proprio rappresentante per le decisioni sanitarie in caso di incapacità; il diritto di subentro nel contratto di locazione della casa di comune residenza intestato al convivente defunto; infine, il diritto agli alimenti nel caso in cui la convivenza venga a cessare. Con i contratti di convivenza le parti disciplinano principalmente il regime patrimoniale della coppia, che può essere di comunione legale, comunione convenzionale o separazione dei beni. I conviventi, come previsto dal comma 4, possono modificare il regime patrimoniale scelto in qualunque momento, purché la modifica rispetti la forma scritta e venga autenticata da avvocato o notaio, che provvederanno anche all’iscrizione all’anagrafe. Ci sono altri dati obbligatori da indicare nell'accordo. Il comma 53 stabilisce che, oltre al regime patrimoniale, il contratto debba contenere l’indicazione della residenza della coppia e le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune, in proporzione alle risorse e capacità lavorative di ciascun convivente. Con i contratti di convivenza inoltre si possono anche disporre trasferimenti immobiliari. Lo prevede il comma 60, secondo cui: "Resta in ogni caso ferma la competenza del notaio per gli atti di trasferimento di diritti reali immobiliari comunque discendenti dal contratto di convivenza." I contratti, secondo il comma 51, devono essere redatti per iscritto, come atto pubblico o scrittura privata, anche per quanto riguarda modifiche o risoluzioni successive. Avvocati e notai hanno un ruolo molto importante in questi contratti. Sono i garanti della correttezza dell’accordo, in quanto ogni sottoscrizione, modifica o cessazione deve avvenire con la loro autenticazione delle firme. Una volta stipulato il contratto di convivenza, avvocati o notai sono tenuti a trasmetterne copia entro 10 giorni al Comune di residenza dei conviventi, per procedere all’iscrizione nell’anagrafe, rendendo così il contratto opponibile ai terzi. Come già ricordato, la forma scritta è essenziale: la mancata osservanza comporta la nullità del contratto. La nullità può verificarsi anche in altri casi: se il contratto è concluso da un minore, un interdetto o da chi è stato condannato per l’omicidio (anche tentato) del coniuge dell’altro convivente. Il contratto è nullo anche se stipulato tra non conviventi, oppure in presenza di un altro contratto di convivenza, un’unione civile o un vincolo matrimoniale. I contratti di convivenza si possono risolvere per accordo tra le parti, recesso unilaterale, matrimonio o unione civile tra i conviventi o con terzi, oppure per morte di uno dei due. Se la coppia ha adottato il regime di comunione legale, la risoluzione del contratto comporta lo scioglimento del regime e, se compatibili, si applicano le stesse regole previste per lo scioglimento della comunione legale nel matrimonio, come da codice civile, sezione III, capo VI, titolo VI del libro primo. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

20/07/2025 10:00
Cingoli, arrestato 51enne per bancarotta fraudolenta: dovrà scontare 3 anni di carcere

Cingoli, arrestato 51enne per bancarotta fraudolenta: dovrà scontare 3 anni di carcere

I carabinieri della stazione di Cingoli hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 51enne residente in città, condannato in via definitiva per il reato di bancarotta fraudolenta in concorso. L’uomo è stato raggiunto nei giorni scorsi da un provvedimento emesso dall'autorità giudiziaria, che ha disposto la carcerazione per l’espiazione della pena residua di 3 anni di reclusione, relativa a fatti già accertati in sede processuale. Dopo le formalità di rito svolte presso la caserma dei Carabinieri di Cingoli, l’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Fermo, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.    

20/07/2025 09:50
Recanati, litiga con la madre e semina il caos: 49enne fuori controllo aggredisce carabiniere

Recanati, litiga con la madre e semina il caos: 49enne fuori controllo aggredisce carabiniere

Scene di caos hanno sconquassato un tranquillo pomeriggio a Recanati. Un uomo di 49 anni, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, ha dato in escandescenze in casa dopo un acceso diverbio con la madre. L’allarme è scattato nel pomeriggio di sabato, quando al numero unico di emergenza (112) è giunta una richiesta d’intervento. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Montelupone, in supporto al personale del 118. Secondo quanto ricostruito, l’uomo, visibilmente agitato, ha iniziato a lanciare oggetti di ogni tipo, devastando completamente il garage di casa e generando una situazione di grave pericolo sia per sé che per le altre persone presenti. All’arrivo dei militari, l’uomo ha inizialmente mostrato un comportamento collaborativo. Tuttavia, poco dopo ha rifiutato le cure mediche e ha reagito con forza sia nei confronti degli operatori sanitari che dei carabinieri. Durante le concitate fasi dell’intervento, uno dei militari è stato colpito al volto, riportando lievi lesioni personali. Con non poche difficoltà, l’uomo è stato infine trasportato all'ospedale di Civitanova Marche per ricevere le cure necessarie. Al termine dell’intervento, è stato denunciato per i reati di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

20/07/2025 09:30
Il Governatore del Distretto 2090 Roberto Calai in visita al Rotary Club Tolentino

Il Governatore del Distretto 2090 Roberto Calai in visita al Rotary Club Tolentino

Visita ufficiale, nella giornata di giovedì, del governatore del Distretto 2090, Roberto Calai, originario di Spoleto, al Rotary Club Tolentino, presieduto da Iole Rosini. Un appuntamento di grande rilievo, che rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita rotariana di un club. Calai era insieme alla consorte Simona. La mattinata si è aperta con la visita alla Basilica di San Nicola, dove la delegazione è stata accompagnata da padre Marziano Rondina. Insieme al presidente Rosini, all’assistente del governatore Giorgio Piergiacomi e ad alcuni componenti del direttivo del club, Calai ha potuto ammirare la spiritualità e la storia del luogo simbolo di Tolentino. A seguire, la delegazione, alla quale si è aggiunto Stefano Gobbi governatore anno rotariano 2026-2027, si è recata al municipio per un incontro istituzionale con il sindaco Mauro Sclavi, anch’egli socio rotariano. Durante il colloquio si è parlato dei probabili prossimi service che il Rotary Club Tolentino potrà realizzare a favore della comunità locale. Non sono mancati i consueti momenti di scambio del gagliardetto e di pubblicazioni. Nel pomeriggio, all’Hotel Interno Marche, il governatore ha incontrato il direttivo del club per conoscere le attività programmate per la nuova annata rotariana. Un confronto ricco e costruttivo con l’obiettivo comune di “servire al di sopra di ogni interesse personale”. La giornata è proseguita con una tappa a Treia, dove Calai è stato ricevuto all’Accademia Georgica dal sindaco Franco Capponi, anch’egli rotariano, e dalla presidente dell’Accademia, Cinzia Cecchini, che ha raccontato la storia e le iniziative culturali della prestigiosa istituzione. Anche in questo contesto si è svolto il tradizionale scambio di doni, segno di amicizia e collaborazione. In serata, a Villa Spada di Treia, Calai ha incontrato i soci e con l’occasione c’è stata l’accensione ufficiale delle luci nel giardino da parte del comune che è stata preceduta da una presentazione dei lavori. E’ stato ricordato Franco Moschini, figura simbolo dell’imprenditoria italiana, autentico mecenate, uomo di straordinaria cultura e intelligenza, scomparso lunedì mattina. Era socio onorario del Rotary Tolentino. E’ seguito il saluto del presidente Rosini. "Vogliamo continuare a lavorare “insieme per fare del bene” come si evince dal messaggio del presidente del Rotary internazionale Francesco Arezzo" Di seguito il governatore Calai ha parlato dei principi del Rotary. Al termine della serata, Calai ha consegnato a Rosini una cornice con un disegno realizzato da un partecipante al Campus Marche per ragazzi con disabilità, simbolo di inclusione e solidarietà. Il Rotary Club Tolentino ha ricambiato con una busta attestante un versamento alla Rotary Foundation e con diverse pubblicazioni alcune curate dal club. Una seconda cornice è stata donata da Calai a Stefano Gobbi governatore 2026-2027, un mazzo di fiori da Rosini alla consorte di Calai, Simona. All’evento erano presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Treia Franco Capponi e di Tolentino Mauro Sclavi, l’assistente del governatore Giorgio Piergiacomi, Stefano Clementoni Emga Regione 15 responsabile per la Rotary Foundation dei lasciti grandi donatori e fondo designazione, il governatore 2024-2025 Massimo De Liberato, il governatore 2027-2028 Stefano Quarchioni e numerosi presidenti di altri Rotary club. Una giornata intensa, che ha rafforzato i legami tra i club e le istituzioni, nel segno della cooperazione e dei valori rotariani.

19/07/2025 18:27
Erbe spontanee e sapori naturali: il nuovo libro di Gianni Corvatta approda a Porto Recanati

Erbe spontanee e sapori naturali: il nuovo libro di Gianni Corvatta approda a Porto Recanati

Dopo il successo ottenuto con “Le piante crescono guardando il cielo”, continuano le presentazioni del nuovo libro di Gianni Corvatta “Erbe spontanee officinali in cucina. Gusto e salute della natura”. Appuntamento per la rassegna letteraria “Trame d’estate” lunedì 21 luglio, alle ore 21.00, all’anfiteatro natale mondo (ex scuola Diaz) in corso Matteotti a Porto Recanati. Coordina il giornalista Luca Romagnoli che intervisterà l’autore. L’ingresso è gratuito ed aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il pregevole ed interessante volume dedicato alle piante spontanee officinali in cucina è edito, come il primo, da Giaconi editore. Gianni Corvatta, laureato in chimica, si è occupato in qualità di dirigente, prima in campo sanitario poi in quello ambientale della tutela e della salvaguardia della salute e dell’ambiente. Da sempre interessato di botanica e in particolare di piante officinali, ha condiviso questa sua passione con la moglie Antonella Leggi e proprio riprendendo una sua ricerca e per ricordare la sua pioneristica attività di erborista, ha scritto il suo primo libro “Le piante crescono guardando il cielo” con l’intento di far conoscere il mondo delle piante officinali. Questo secondo volume è un manuale agile e pratico per conoscere, raccogliere e utilizzare in cucina le erbe spontanee officinali, arricchito con riproduzioni fotografiche. Inoltre contiene usi, storia, proprietà e curiosità di cinquanta erbe e facili ricette per utilizzare al meglio le loro proprietà. "Raccogliere le erbe – scrive Gianni Corvatta – conoscere le loro proprietà curative e cucinarle, sapendo che sono ricche di sostanze che possono aiutare a migliorare la salute, oltre ad essere dei rimedi naturali per trattare alcuni nostri disturbi, porta alla riscoperta di antichi sapori. Questo volume, oltre ad essere una semplice guida utile nella ricerca e nella raccolta delle più comuni erbe spontanee officinali, contiene alcune facili ricette e suggerimenti su come utilizzare al meglio le loro proprietà".   “Erbe spontanee officinali in cucina. Gusto e salute della natura” è una pubblicazione molto curata, anche graficamente, che si presenta come una guida di agevole consultazione nella ricerca e nella raccolta delle più comuni erbe spontanee, che contengono principi attivi da essere ricomprese tra le erbe officinali e che contiene anche indicazioni sulle loro proprietà salutistiche insieme ad un utile e semplice ricettario che consente di portare in tavola le erbe spontanee da utilizzare per la preparazione di fresche e accattivanti insalate miste, zuppe, minestre, arrosti, fritture e salse. Il libro è diviso in due parti: la prima dedicata alle erbe mentre la seconda riporta il ricettario. Si chiude con i glossari botanico e medico. Editing e progetto grafico sono di Giorgio Leggi.

19/07/2025 18:00
“La Colazione Musicale” incanta il lungomare: grande successo per l’evento firmato FilosofArte

“La Colazione Musicale” incanta il lungomare: grande successo per l’evento firmato FilosofArte

Una mattina da ricordare quella di sabato 19 luglio a Civitanova, dove centinaia di persone si sono ritrovate per partecipare a “La Colazione Musicale”, un evento organizzato da FilosoFarte allo stabilimento Arturo, lungomare sud, che ha unito musica, parole e bellezza. Alle prime luci del giorno, il maestro violinista Valentino Alessandrini ha incantato il pubblico con la sua esibizione dal vivo. Applausi anche per Paolo Morbidoni, che ha presentato il suo libro “Potremmo fare in modo che l’Espresso per Hogwarts arrivi domani”, offrendo spunti di riflessione e poesia insieme a Barbara Mastrocola direttrice del MArec, museo dell’arte recuperta dell’arcidiocesi di Camerino e San Severino. Presente all’evento il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, che ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti: “Quando la cultura si fonde con il paesaggio e la bellezza del nostro territorio, nascono momenti come questo, intensi e partecipati. La Colazione Musicale” si conferma così un format capace di unire generazioni, linguaggi e sensibilità, creando spazi di incontro autentico. Un grande grazie a Valentino, a Paolo, agli artisti, allo stabilimento Arturo, a Filofarte e a tutti i presenti”.  Molto apprezzata la collettiva d’arte con opere a olio su tela di Daria Castelli, Alessandro Ponte, Franca Forani e Mario Mercoldi, che hanno arricchito l’atmosfera dell’evento con uno spazio espositivo aperto al pubblico. Grande soddisfazione anche da parte di Gianluca Crocetti, fondatore del progetto FilosofArte: “Abbiamo lavorato per offrire un’esperienza culturale coinvolgente, che unisse musica, arte e contenuti. L’ampia partecipazione conferma che c’è una forte richiesta di iniziative di qualità. Questo ci incoraggia a continuare con ancora più determinazione”.

19/07/2025 17:45
Presidenza vacante ma nuovo organigramma: Mercanti è il nuovo allenatore della Civitanovese

Presidenza vacante ma nuovo organigramma: Mercanti è il nuovo allenatore della Civitanovese

La Civitanovese Calcio comunica l’ufficialità di tre figure cardine per la nuova stagione sportiva. Paolo Pochetti è il nuovo Direttore Generale rossoblù. Manager di grande esperienza e visione strategica, con ottime competenze organizzative e capacità relazionali, vanta un solido percorso dirigenziale nel mondo calcistico, culminato nella scorsa stagione con il ruolo di DG del Chieti.  Moreno Sacchetti assume l’incarico di Direttore Sportivo. Ex calciatore con una lunga carriera, ha saputo trasferire la sua rete di contatti, la sua esperienza e le sue competenze anche nel ruolo dirigenziale in piazze importanti come Alba Adriatica, Pineto e L’Aquila. La guida tecnica della prima squadra è stata affidata a mister Andrea Mercanti, classe 1966, civitanovese doc, in possesso della qualifica UEFA A. Dopo l’ottimo lavoro svolto con la Juniores Nazionale nella scorsa stagione, e l’esperienza in panchina con la prima squadra nella sfida interna contro la Sambenedettese, proseguirà il suo percorso con i rossoblù. In carriera ha allenato anche nei Settori Giovanili di Tolentino e Fermana, oltre ad aver ricoperto il ruolo di vice alla Sangiustese VP. Tutti e tre hanno accolto con entusiasmo la proposta della Civitanovese. Nei prossimi giorni verrà ufficializzato anche il resto dello staff tecnico.

19/07/2025 17:14
Fontespina, l’allarme di Viviamo Civitanova: “Serve un confronto urgente sui parcheggi”

Fontespina, l’allarme di Viviamo Civitanova: “Serve un confronto urgente sui parcheggi”

Il settore turistico balneare di Civitanova Marche vive una stagione di disagio a causa della drastica riduzione dei parcheggi disponibili lungo il lungomare nord. L’amministrazione comunale ha infatti deciso, a metà luglio e nel pieno della stagione estiva, di non rinnovare la convenzione con un privato che garantiva circa 600 posti auto. È l'associazione Viviamo Civitanova a esprimere la propria preoccupazione: “La decisione di togliere così tanti posti auto nel cuore dell’estate ha effetti devastanti sia per i bagnanti che per le attività commerciali della zona,” spiegano i rappresentanti dell’associazione. “Il terreno che prima ospitava le auto ora è recintato e inaccessibile, e questo crea disagi enormi a chi vuole godersi il mare o lavora negli stabilimenti balneari”.  La situazione si aggiunge a un precedente taglio di 250 posti auto effettuato per permettere la costruzione di una pista ciclabile, “un’ulteriore riduzione che ha compromesso seriamente la disponibilità di aree di sosta,” continuano da Viviamo Civitanova. “La mancanza di parcheggi rappresenta un deterrente per i turisti, che faticano a trovare soluzioni di sosta, e rischia di danneggiare l’immagine di Civitanova Marche come meta turistica”.  L’associazione chiede “un confronto urgente con il Comune per valutare soluzioni immediate e garantire un’estate di successo per tutti, residenti, turisti e operatori commerciali”.  Il rischio, avvertono, è che questa emergenza "possa avere ripercussioni economiche a lungo termine e minare la fiducia nella destinazione turistica. Ora resta da vedere come l’amministrazione comunale affronterà la situazione per offrire un servizio adeguato e sostenibile".

19/07/2025 16:53
Recanati, da Ivan a Filippo Graziani: l’eredità del rock infiamma Lunaria

Recanati, da Ivan a Filippo Graziani: l’eredità del rock infiamma Lunaria

“Le Marche sono sempre state un porto sicuro per noi e questa serata è una ulteriore riconferma, grazie Recanati per il grande affetto!” Così Filippo Graziani ha salutato il numerosissimo pubblico di Lunaria in piazza Giacomo Leopardi a Recanati, nella serata inaugurale della rassegna, ideata e organizzata da Musicultura con il sostegno del Comune di Recanati.  Sulla scenografia di una creazione dell’artista Marco Lodola, una torta luminosa, con un 80 ben chiaro a rappresentare gli anni che avrebbe compiuto il padre Ivan, il prossimo 6 ottobre, Filippo Graziani ha aperto il concerto “Ottanta. Buon compleanno Ivan!”. Con lui, sul palco, un formidabile e affiatato ensemble di musicisti: il fratello Tommy Graziani alla batteria, Francesco Cardelli al basso, Massimo Marches alle chitarre, Stefano Zambardino alle tastiere e Riccardo Cardelli polistrumentista. Oltre 2000 persone, nella celebre e suggestiva piazza recanatese, hanno condiviso l’emozione di una festa memorabile, ballando e cantando a gran voce le più belle e iconiche canzoni di Ivan Graziani, riproposte dalla creatività del figlio Filippo con nuovi arrangiamenti e percorsi sonori. Un vibrante viaggio tra i ricordi, un mix unico tra rock e poesia nella città dell’infinito che ha risuonato potente nei cuori di tutti i presenti in un'atmosfera magica e coinvolgente. Filippo Graziani ha aperto il concerto con le canzoni "Give You All My Love", “Il Campo della Fiera” e ha proseguito l’emozionante cavalcata musicale con “Oh mamma mia”, “Al festival slow folk di b-milano”, “Parla tu”, “Canzone per Susy” e tra i roventi applausi e le ovazioni del pubblico, ha intonato le indimenticabili note di “Agnese”.  In scaletta anche alcuni brani ritrovati e portati alla luce dall’artista nel disco “Per gli amici”, dopo la prematura scomparsa del padre: “La rabbia” e “La canzone dei marinai” scritta proprio nelle Marche a Fano, città natale della moglie. Le canzoni “Fuoco sulla collina”, “Doctor Jekyll and Mr. Hyde”, “Monna Lisa” e “Il chitarrista” si sono susseguite a ritmo incessante, tra i potenti e vibranti riff di chitarra, trascinando il pubblico in un ballo catartico collettivo. “Non si poteva sperare in un compleanno più bello” ha detto l’artista sulle note di “Pigro”. Con l’iconica “Lugano addio” l’artista ha chiuso il memorabile concerto tra gli applausi del pubblico in visibilio. Numerosi i bis concessi generosamente da Filippo Graziani e dalla sua band, in risposta alla continua richiesta delle migliaia di presenti, tra cui i brani “Prudenza mai”, “Taglia la testa al gallo”, “Limiti”, “Scappo di casa” e la malinconica e toccante “Firenze”. Per rendere omaggio alle passioni musicali del padre, Filippo ha salutato il grande pubblico di Recanati con la canzone “All Thing Must Pass” di George Harrison, invitando tutti a cogliere l’attimo per vivere appieno ogni momento. L'applauso finale, lungo e caloroso, è stato un vero e proprio tributo alla straordinaria bravura di Filippo Graziani che ha saputo creare un legame speciale con il pubblico attraverso l’intensità e la bellezza della grande musica di Ivan Graziani, rendendo la serata un nuovo capitolo da annoverare negli annali di Lunaria. Prossimi appuntamenti di Lunaria a Recanati: il 24 luglio nel cortile di Palazzo Venieri Petra Magoni con l’ Arkè String Quartet “Subversion” (Ingresso €10,00 circuito Vivaticket) e il 2 agosto Ermal Meta in piazza Giacomo Leopardi (Ingresso €15,00 circuito Ticketone)

19/07/2025 16:08
Un debutto fuori dagli schemi: La Vedova Allegra conquista il pubblico del Macerata Opera Festival

Un debutto fuori dagli schemi: La Vedova Allegra conquista il pubblico del Macerata Opera Festival

La Vedova contagia piano piano con la sua allegria il pubblico dell’arena Sferisterio, e vince la non facile scommessa di inaugurare il cartellone della stagione lirica maceratese numero 61. Operazione assolutamente inedita, e dunque a suo modo azzardata, ma che rientra nel mood del revival generale che l’operetta sta vivendo negli ultimi anni in Europa. C’è anche da dire che il nuovo direttore artistico Marco Vinco e la nuova sovrintendente Lucia Chiatti, subentrati lo scorso dicembre, purtroppo per loro (e per noi) non hanno ricevuto in eredità i ventimila milioni della assai consolabile vedova Anna Glawari, ma si sono trovati a costruire, gestire e promuovere in pochi mesi e con pochi soldi una programmazione fatta dai loro predecessori. Intanto, a giustificazione di una scelta tanto insolita, c’è un anniversario importante da festeggiare, ovvero i 120 anni dalla prima rappresentazione a Vienna della Vedova allegra di Franz Lehár, l’operetta in assoluto più famosa e più amata che si è guadagnata di diritto l’ingresso nel “grande repertorio” della lirica: pensate che solo nel 1909 a Parigi, a quattro anni dal suo debutto, si erano succedute più di ventimila repliche, che erano diventate oltre trecentomila nel 1948 alla morte di Lehár. Ma per tornare a tempi più recenti e a luoghi a noi più familiari, ricordiamo la Vedova allegra firmata da Vittorio Sgarbi nel 2015 al Teatro Pergolesi di Jesi (affidata a Valeria Esposito, memorabile Lucia di Lammermoor allo Sferisterio alla metà degli anni Novanta), e quella più recente del dicembre 2024 andata in scena in un tempio della lirica italiana come il Teatro Regio di Parma. E poi le altre due opere in cartellone, il Rigoletto circense e provocatorio di Federico Grazzini e il Macbeth magico e mediterraneo di Emma Dante, sono entrambe delle riprese di produzioni che hanno già debuttato negli anni scorsi sul palco dello Sferisterio e non potevano ambire ad aprire la stagione lirica. L’allestimento in tre atti, firmato dal regista francese Arnaud Bernard, che collabora con i più prestigiosi teatri lirici del mondo e che torna dopo 25 anni allo Sferisterio dove aveva lavorato come assistente alla regia nella Bohème diretta nel 2000 dal compianto maestro Massimo de Bernart, si preannunciava elegante ma anche frizzante e leggero, grazie alla presenza di un cast giovane, formato da molti under 35, e a una scrittura musicale estremamente raffinata sebbene popolare, in cui valzer lenti si alternano a ritmi più sostenuti, con innesti di reminiscenze melodiche ungheresi, balcaniche e persine mahleriane. Insomma, il mantra ripetuto nella conferenza stampa di presentazione è stato “assolutamente no kitch ma neanche too much chic”: vietato cadere nei cliché della volgarità, vietato strizzare l’occhio a un certo intellettualismo pretenzioso. Bandita l’originalità a tutti i costi, e inseguendo l’idea poetica di un sogno, le intenzioni sono state rispettate, come è stata rispettata la grande tradizione nostrana in questo spettacolo pensato in lingua italiana, che Bernard, alla sua prima Vedova, ha affidato alle cure autoriali di Gianni Santucci, che oltre ad esserne il coreografo è anche un veterano del capolavoro del maestro austro-ungarico, con all’attivo una dozzina di produzioni diverse. Partendo dal testo originale tedesco, si è così arrivati a traduzione italiana semplice, ma con l’introduzione di qualche novità per divertire e far sorridere il pubblico. La più eclatante? La napoletanità del Cancelliere Njegus che fra battute, doppi sensi, sfottò e qui pro quo si inserisce alla perfezione con la sua spassosa verve nella veneranda tradizione comica partenopea. Il lungo muro dello Sferisterio, che abbraccia un palco sfruttato stavolta in tutta la sua lunghezza, non doveva essere coperto o mortificato, ma reso protagonista. E infatti cantanti, coro e danzatori lo occupano in lungo e in largo affollando per tutta la durata della rappresentazione ogni centimetro del palco, con movimenti ben curati. Se il primo è l’atto del colore nero e dell’eleganza in cui prevalgono le parti recitate (a volte a onor del vero un po’ troppo lunghe, tanto che non si vede l’ora che qualcuno prima o poi ricominci a cantare, perché in fondo siamo qui per questo, per sentir cantare, o no?), il secondo è l’atto del colore bianco e della poesia in cui finalmente il canto riprende il sopravvento (e il pubblico applaude sollevato), mentre il terzo è l’atto del colore rosso e della spettacolarità, dominato dal ballo: un tourbillon di scatenati danzatori che invade il palco fra acrobatici can can e frenetici galop. Le scene, volutamente essenziali e scarne, ma efficaci nel raccontare un’epoca, sono come un modulo che si ripete nei tre atti, ma che ad ogni atto varia per colore dominante e oggetti-simbolo: gli eleganti divani e i lampioni sfavillanti nel primo atto, intervallati da figurine nere ritagliate che si tagliano sullo sfondo, come neri e brillanti sono gli abiti degli invitati alla festa che fanno tintinnare calici e svolazzare ventagli; le sobrie cabine-ombrellone di tessuto a righe e le figurine ritagliate che nel secondo atto si trasformano in bianche signore con l’ombrellino da sole, abbinate agli eleganti costumi da mare di inizio Novecento tutti rigorosamente anch’essi sui toni del bianco panna o al massimo a righe, bianche e blu o bianche e rosse (qui l’unica eccezione è la Vedova-marinaretta vestita di scuro); infine, nel terzo atto, le figure sullo sfondo diventano quelle colorate di ballerine di can can e i lampioni della festa vengono bardati con bandiere tricolori francesi. Dall’apertura, con l’ingresso del lungo corteo funebre fra pianti e lamenti per la dipartita del ricchissimo banchiere di corte del piccolo Stato immaginario di Pontevedro, in cui il vento che soffia complice fa respirare alla platea (piena) intense folate di incenso, all’esplosione improvvisa della festa con risa, gridolini e il continuo intreccio di tresche amorose fra nobili gaudenti e dame infedeli consumate dapprima su canapè di velluto rosso (nel primo atto, in un’atmosfera che ricorda tanto da vicino le feste parigine della ormai leggendaria Traviata degli specchi), poi nelle cabine di tessuto in riva al mare in Normandia (nel secondo atto, all’ennesima festa organizzata dalla Vedova), e infine fra l’andirivieni di camerieri stile Che Maxim’s e ballerine stile Moulin Rouge (nel terzo atto, nell’ultima festa patriottica e pruriginosa sempre organizzata dalla ormai quasi ex Vedova per tentare di riconquistare il suo vero e unico amore Danilo), alla chiusura letteralmente col botto con i fuochi d’artificio esplosi sul finale sopra al muro dello Sferisterio, questa Vedova riesce nell’intento ed evita lo scontento. L’amore come sempre trionfa, i milioni ereditati sono salvi e speriamo anche il botteghino per le prossime repliche. E anzi, visto che lo Sferisterio si è piazzato quest’anno al primo posto fra i teatri di tradizione in Italia, vediamo se questa sua Vedova farà tendenza e trascinerà con la sua allegria altri teatri a puntare sull’operetta. Nel cast di buon livello spicca su tutte l’interpretazione del soprano romeno Mihaela Marcu, perfettamente a suo agio nella parte di Anna Glawari – del resto è un ruolo che ha già calzato svariate altre volte, e si vede –, sia vocalmente (ciò che ci interessa di più), sia nella recitazione (che comunque in un genere ibrido come l’operetta è altrettanto importante). A fianco a lei il tenore Alessandro Scotto di Luzio nella parte del Conte Danilo Danilowitsch, che sfoggia a sua volta una grande dimestichezza con l’operetta e raccoglie un bel successo personale. Apprezzamenti anche per l’ingenuo Barone Mirko Zeta di Alberto Petricca (che è stato un mandarino nella Turandot 2024 allo Sferisterio), per la moglie fedifraga Valencienne del soprano trentenne Cristin Arsenova, per il Camillo de Rossilon del tenore ventottenne romano Valerio Borgioni (già Rodolfo nella Boheme dello scorso anno), lo sfrontato Njegus dell’attore e regista teatrale Marco Simeoli, il Bogdanowitsch del baritono Giacomo Medici (che sarà anche Marullo nel Rigoletto che debutta stasera), il visconte Cascada del tenore Cristiano Olivieri, il Raoul de Saint-Brioche del tenore Francesco Pittari, la Sylviane del soprano Laura Esposito (nel doppio ruolo quest’anno del Paggio della Duchessa nel Rigoletto), il Kromow del tenore Stefano Consolini, la Olga del soprano Federica Sardella, il Pritschitsch del basso Davide Pelissero e la Praskowia del mezzosoprano Elena Serra. Man mano che il pubblico entrava nello spirito dell’opera, ops dell’operetta, si è fatto coinvolgere in numerosi battimano ritmati a suon di musica, fino a confondersi con gli applausi finali, lunghi e convinti, per il cast al completo, inclusi lo scenografo Riccardo Massironi, la costumista Maria Carla Ricotti, Fiammetta Baldisseri che ha firmato le luci, il coreografo Gianni Santucci, il maestro del coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” Christian Starinieri e le scatenate “grisettes”: Camilla Pomilio (Lolo), Giulia Gabrielli (Dodo), Silvia Giannetti (Jou-jou), Lucia Spreca (Frou-frou), Sara Bacciocchi (Clo-clo) e Roberta Minnucci (Margot). Successo personale anche per la direzione del maestro Marco Alibrando, classe 1987, che ha diretto in prestigiosi Festival e che pochi giorni fa, a fine giugno, ha debuttato al Teatro alla Scala con il Concerto Istituzionale degli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala 2025, ed è stato di recente nominato primo direttore del Deutsches Nationaltheater und Staatskapelle Weimar a partire dalla stagione 2025/2026. Appuntamento con le prossime recite de La vedova allegra per domenica 27 luglio, sabato 2 e sabato 9 agosto, alle ore 21.

19/07/2025 15:48
Successo per “Dignitose, tenaci, coraggiose” all’Abbazia di San Firmano

Successo per “Dignitose, tenaci, coraggiose” all’Abbazia di San Firmano

Nella serata di giovedì 17 luglio, la suggestiva Abbazia di San Firmano ha ospitato il secondo appuntamento della rassegna culturale “Dignitose, tenaci, coraggiose”, promossa dall’Associazione Controvento con il patrocinio dei Comuni di Montelupone e Recanati, in collaborazione con il Comitato L’Abbadia e con il sostegno dello Studio Medico Loukas. La serata ha registrato un’eccellente partecipazione di pubblico, attento e coinvolto nei contenuti proposti. A prendere parte all’iniziativa anche l’Assessore di Montelupone Giordano Elisei, con delega ai rapporti con le associazioni, il consigliere comunale di Potenza Picena Mirco Braconi e il parroco di San Firmano, don Giacomo Ippolito. La rassegna nasce con l’obiettivo di offrire una riflessione profonda sulla figura della donna, riletta alla luce delle radici della tradizione cristiana, in un intreccio tra cultura, spiritualità e attualità. Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori dell’Associazione Controvento, che hanno trovato nel luogo e nella partecipazione del pubblico un riscontro positivo e stimolante. L’invito è già rivolto ai prossimi appuntamenti della rassegna, che promette nuovi spunti e momenti di approfondimento culturale.

19/07/2025 15:03
Colpo Maceratese: Samuele Neglia nuovo attaccante biancorosso

Colpo Maceratese: Samuele Neglia nuovo attaccante biancorosso

La S.S. Maceratese 1922 annuncia l'arrivo di Samuele Neglia, attaccante classe 1991, che porta in biancorosso un mix di talento, esperienza e qualità tecnica. Nato e cresciuto calcisticamente nel vivaio della Salernitana, Neglia ha debuttato in Serie D nella stagione 2010/2011 con il Sapri. La sua carriera ha poi preso il volo, con un lungo percorso tra Serie D e soprattutto Serie C, dove ha collezionato quasi 300 presenze e oltre 50 gol, vestendo le maglie di squadre blasonate come Paganese, Melfi, Viterbese, Siena, Bari, Fermana, Reggiana, Audace Cerignola e Virtus Francavilla. In Serie D, dove ha militato in più fasi della carriera, Neglia ha disputato più di 160 partite, mettendo a segno oltre 50 reti tra campionato, Coppa Italia e playoff. Nell’ultima stagione ha giocato con la Scafatese, realizzando 5 gol in 23 presenze. Attaccante brevilineo, dotato di fantasia, visione di gioco e senso del gol, si distingue per la sua capacità di leggere le situazioni offensive e di interpretare più ruoli nel reparto avanzato. Neglia si è presentato alla piazza maceratese con parole chiare e piene di entusiasmo: “Sono molto contento di essere approdato a Macerata e di entrare a far parte di questo progetto. La differenza l’ha fatta la volontà reciproca nel voler iniziare questo percorso insieme. Sin da subito ho avuto sensazioni positive nei confronti del direttore, del mister e del presidente. Ora c’è solo da iniziare”.  

19/07/2025 14:28
Tolentino, fugge all’alt con lo scooter e si rifugia in un edificio inagibile: denunciato 20enne

Tolentino, fugge all’alt con lo scooter e si rifugia in un edificio inagibile: denunciato 20enne

Tolentino è stata teatro di un’intensa attività di controllo del territorio, disposta nel pomeriggio di ieri dal questore di Macerata, Luigi Mangino, e coordinata in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto. L’operazione, finalizzata al contrasto della criminalità diffusa e al presidio delle aree maggiormente esposte a fenomeni di degrado urbano, ha visto il coinvolgimento di diversi reparti: Polizia di Stato, Squadra Mobile, Arma dei Carabinieri, Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Perugia e Polizia Locale di Tolentino. Durante i controlli, sono state identificate circa 60 persone e verificati oltre 30 veicoli. In un caso, un giovane alla guida di uno scooter ha ignorato l’alt imposto dagli agenti e si è dato alla fuga, abbandonando il mezzo poco dopo per rifugiarsi all’interno di un edificio inagibile, danneggiato dal sisma e abbandonato. La fuga, tuttavia, è durata poco: il ragazzo, un ventenne italiano di origine straniera residente a Tolentino, è stato prontamente rintracciato dagli agenti. All’interno del portaoggetti dello scooter sono stati rinvenuti un martello, una modica quantità di hashish e uno smartphone risultato smarrito da un altro giovane e di cui il fuggitivo si era indebitamente appropriato. Il giovane è stato quindi segnalato alla Prefettura di Macerata per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre lo scooter è stato sottoposto a fermo amministrativo. Contestualmente, è scattata anche la denuncia a piede libero per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il martello è stato sequestrato e il telefono cellulare restituito al legittimo proprietario. Durante il servizio, è stata inoltre ispezionata un’abitazione inagibile, sospettata di essere utilizzata come rifugio di fortuna. Il proprietario è stato contattato per provvedere alla messa in sicurezza dell’area.

19/07/2025 13:39
Civitanovese, il sindaco smentisce Profili: “Mai ricevuto nulla, solo dichiarazioni pubbliche”

Civitanovese, il sindaco smentisce Profili: “Mai ricevuto nulla, solo dichiarazioni pubbliche”

 In merito alle recenti dichiarazioni del presidente Mauro Profili, secondo cui avrebbe “consegnato la Civitanovese Calcio al sindaco”, il primo cittadino Fabrizio Ciarapica interviene per fare chiarezza. “Ad oggi – dichiara – non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Nessun atto formale, né email, telefonate o messaggi. Solo dichiarazioni pubbliche, che rischiano di generare confusione e creare false aspettative nella città e nella tifoseria”. Negli scorsi mesi, Ciarapica ha più volte manifestato la disponibilità a favorire un passaggio di proprietà, nell’esclusivo interesse della squadra e della sua comunità di riferimento. “Un gruppo di imprenditori – spiega – si era fatto avanti con un progetto serio e garanzie economiche. Ho ascoltato e fatto da mediatore. Ma, ogni volta, quando sembrava che si fosse vicini a un accordo, tutto è sfumato”. Ora, il sindaco chiede un’assunzione di responsabilità chiara da parte dell’attuale presidente: “Profili dica cosa intende fare. Se vuole continuare, lo faccia sapere pubblicamente e presenti un progetto concreto e trasparente. Se invece ha deciso di farsi da parte, consegni la documentazione necessaria al Comune, così da poter avviare trattative serie e ufficiali con potenziali nuovi acquirenti”. Un richiamo diretto alla chiarezza e alla trasparenza, nel rispetto della storia e delle ambizioni della Civitanovese Calcio. “Il tempo dei tentennamenti è finito – conclude Ciarapica –. La squadra merita rispetto, un progetto all’altezza e una dirigenza che operi con serietà”. Infine, il sindaco ha voluto rivolgere un pensiero alla tifoseria: “Ringrazio i tifosi per la manifestazione pacifica di giovedì sera in centro. Hanno dimostrato attaccamento e senso civico. A loro va il mio rispetto e il mio impegno a fare tutto il possibile per il bene della Civitanovese”.

19/07/2025 13:00
Sarnano, lavoro nero e igiene carente in una struttura ricettiva: sospesa l’attività

Sarnano, lavoro nero e igiene carente in una struttura ricettiva: sospesa l’attività

Blitz dei Carabinieri in una struttura ricettiva del comune di Sarnano, al centro di un controllo congiunto condotto dai militari della Stazione locale, del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Macerata e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Ancona. Durante l’intervento, i Carabinieri hanno identificato 35 persone alloggiate nella struttura, tutte impiegate a vario titolo nel settore della ricostruzione post-sisma del 2016. I controlli hanno fatto emergere numerose irregolarità sia di tipo lavorativo che sanitario. Sul fronte delle violazioni in ambito lavorativo, il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha contestato tre infrazioni all’amministratore unico della struttura. Due di queste sono penali, per mancata informazione sui rischi connessi alle mansioni svolte e per l’omessa predisposizione di misure di soccorso, con un’ammenda complessiva di 13.500 euro. La terza, di tipo amministrativo, riguarda la presenza di un lavoratore in nero, con una sanzione di 12.500 euro e la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale. A queste si aggiungono le gravi mancanze riscontrate dai Carabinieri del Nas: carenze igienico-sanitarie e l’assenza delle procedure di conservazione Haccp, fondamentali per la sicurezza alimentare. Per queste violazioni sono state elevate ulteriori sanzioni per 3.000 euro e la struttura è stata segnalata all’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata per i provvedimenti prescrittivi del caso. Il comando provinciale dei Carabinieri di Macerata ha annunciato che, per garantire la sicurezza dei lavoratori e tutelare gli utenti delle strutture ricettive del territorio, saranno intensificati i controlli con il supporto delle unità specialistiche dell’Arma.

19/07/2025 12:50
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