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Politica Civitanova Marche

Civitanova, Iezzi (Pd): "Nuova stangata sulla Tari: +9% in bolletta. Colpa di Ciarapica e del centrodestra"

Civitanova, Iezzi (Pd): "Nuova stangata sulla Tari: +9% in bolletta. Colpa di Ciarapica e del centrodestra"

"Per il secondo anno consecutivo aumenta la Tari. Caricato il 9% in più sull'ultima bolletta, quella del conguaglio 2025 che sta arrivando in questi giorni nelle case. Lo scorso anno il rincaro è stato dell’8%, dunque il 17% in più in due anni".

A dirlo è Lidia Iezzi, consigliera comunale di minoranza del Pd e candidata alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre, che punta il dito contro il sindaco Fabrizio Ciarapica, anche lui in corsa per la Regione con Forza Italia.

"Un aumento che porta la firma di Ciarapica, sindaco della città che in provincia produce più rifiuti di tutti e che, insieme a Parcaroli (sindaco di Macerata e presidente della Provincia), è stato incapace nell’assemblea Ata di individuare un sito per una nuova discarica alternativa a quella di Cingoli, dove conferire e smaltire i rifiuti - attacca Iezzi -. Uno stallo dovuto alla scelta di non scegliere, per non dover affrontare le proteste dei territori, e che ha costretto il Cosmari ad abbancare e smaltire fuori provincia i rifiuti, a costi notevolmente superiori rispetto a quelli che la comunità avrebbe sostenuto se il sito fosse stato individuato e collocato nel territorio maceratese".

"Sono totali le colpe di Ciarapica e del centrodestra, che oggi ricadono tutte sulle spalle dei cittadini. Questa destra che chiede voti con lo slogan abbasseremo le tasse è quella che ha firmato i salassi sulle bollette della tassa dei rifiuti e su quelle dell’acqua prima - aggiunge la consigliera -. Anche oggi chiedono il voto per continuare a gestire il potere senza governare, senza fare scelte scomode, senza assumersi alcuna responsabilità per scaricare sui cittadini il prezzo delle loro incapacità, certificate dalle bollette Tari che stanno arrivando”.

"Aggravata – aggiunge Iezzi – da ulteriori sei euro che ogni utente è chiamato a pagare quale contributo al fondo perequativo per formare il bonus sociale sui rifiuti introdotto dal Governo Meloni. Però le somme necessarie a finanziarlo vengono tolte ai cittadini, chiedendo loro la tassa ulteriore di sei euro per ogni famiglia che dovranno riscuotere i Comuni. La filiera delle tasse è servita".

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