Nei giorni scorsi i militari della Forestale di Macerata, a seguito di una segnalazione, hanno accertato che presso il lago “Cappelletti”, sito in contrada Piane Chienti del Comune di Montecosaro. Il posizionamento in acqua di attrezzatura atta alla cattura illegale di ittiofauna e nello specifico erano posizionate tre “nasse” (reti a tubo).
I militari hanno provveduto alla liberazione della fauna ittica illegalmente già catturata (maggiormente erano rimasti incastrati molti gamberi di acqua dolce) ed hanno eseguito il sequestro amministrativo a carico di ignoti delle tre nasse.
L’attività dei Carabinieri forestali rientra tra i compiti di vigilanza e controllo sulla pesca nelle acque interne, al fine di verificare il rispetto della normativa del settore.
La difficoltà di cambiare completamente strada a un certo momento della propria vita, nonostante il richiamo fortissimo della dipendenza tenda a farti sbandare. Una storia di dolore comune a tanti ragazzi, ma una storia ancora più importante di rinascita e ritorno alla vita, con il determinante aiuto della comunità San Patrignano.
E’ il sunto dello spettacolo di prevenzione “Lo Specchio, frammenti di una favola acid@” che arriverà a Macerata venerdì 22 marzo alle 10.00 al teatro Don Bosco (via S. G. Bosco 55).
A rendere possibile la tappa, la società Autostrade per l’Italia, da tempo sensibile al progetto e vicina al tema della prevenzione, ma la stessa è stata fortemente voluta dal Comune di Macerata, che gli ha assegnato il patrocinio, e realizzata con la collaborazione della Prefettura e dell’Ufficio scolastico regionale.
Gli oltre 400 studenti che avranno modo di assistere al format “Lo Specchio”, scopriranno la storia di Norma, ragazza che ha terminato il percorso di recupero, affiancata dal regista e attore Pascal La Delfa. +
“Norma metterà a disposizione degli studenti la sua vita, raccontando non solo i propri errori, ma anche la difficoltà di rialzarsi – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto di prevenzione – Più che spettacoli, si tratta di racconti di esperienze reali che porteranno gli studenti stessi a spogliarsi dei loro dubbi e delle loro paure, raccontandosi a loro volta riflettendo su quello che è il loro stile di vita. Da sempre la comunità ha avuto un ottimo rapporto con il territorio maceratese tanto che in questi anni ha accolto 170 ragazzi della provincia, di cui 32 ancora oggi presenti in comunità”.
In apertura dello spettacolo prenderanno la parola per un saluto il professore Francesco Avallone, presidente comitato Progetti di solidarietà e di promozione sociale di Autostrade per l’Italia, Iolanda Rolli, prefetto di Macerata, Romano Carancini, sindaco del comune di Macerata, Michele Roberti, del comando provinciale dei Carabinieri, e Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche.
La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, la formula migliore per arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti.
Domenica 24 marzo alle ore 17 si riaccenderanno le luci della Marpel Arena di Macerata. Questa volta, però, i riflettori non illumineranno le gesta della Roana CBF. Le ragazze di coach Paniconi svestiranno per un pomeriggio l’abito da prime della classe per lasciare spazio a dei protagonisti speciali, allo stesso tempo comuni e diversi. Siamo finalmente giunti alla seconda edizione di “D1VERS4MENTE UGU4L1 ”, una bellissima iniziativa nata nel 2018 sotto la spinta del libero arancionero, Greta Malavolta, e del direttore sportivo della società, Maurizio Storani.
Un appuntamento che torna alla ribalta dopo il grande successo dello scorso anno quando la casa della Roana CBF aveva accolto quasi 250 persone per uno speciale momento di condivisione, sensibilizzazione e di crescita. Tante le esperienze raccontate in tema di disabilità e di inclusione che hanno tramandato un tesoro di emozioni e, soprattutto, lezioni con le quali aprirsi ad un mondo dove alcune barriere ancora esistono e resistono. Proprio in momenti come questi la pallavolo diventa uno strumento, un’arma fondamentale per far luce sulle difficoltà e abbattere queste barriere. Domenica lo faremo dando la parola proprio alle persone con disabilità. Non solo sindrome di Down, con la partecipazione di Enrico De Conciliis, presidente dell’Amadown di Porto Potenza Picena, ma anche disabilità intellettiva e fisica saranno i temi dell'iniziativa.
Ad aprire le danze sarà ANFFAS Macerata con il presidente Marco Scarponi e alcuni protagonisti dei progetti “Mongolfiera” e “Civico 34”. Il primo richiama la Pallavolo Unificata, l’iniziativa che ha portato alla nascita nel settembre 2018 di una squadra in parte composta da persone con disabilità. Il secondo, invece, si riferisce all’opportunità concessa ad alcuni ragazzi diversamente uguali di vivere da soli, mettendo in risalto un altro tema molto importante come quello dell’autonomia e della vita indipendente. A seguire avremo l’opportunità di ascoltare le esclusive testimonianze di Federico Ripani, atleta nazionale del Sitting Volley, e di Mirco Pugnaloni, di recente coinvolto nel progetto Frolla, il biscottificio di Osimo nato con l’obiettivo di dare lavoro a persone con disabilità.
"Diversamente Bar” è solo l’ultima iniziativa della start-up osimana che vede protagonista proprio Mirco Pugnaloni insieme ad altri ragazzi disabili, a sottolineare la bellezza della convivenza tra disabilità fisica e disabilità intellettiva nel mondo del lavoro. A chiudere il pomeriggio un aperitivo preceduto da una dimostrazione di Sitting Volley, con possibilità per grandi e piccoli di partecipare, e da una sorpresa finale in segno di unione alla campagna mondiale di sensibilizzazione “Leave no one behind”, lanciata dalla Down Syndrome International, l’organizzazione internazionale per le persone con sindrome di Down. Con l’immancabile supporto della società e dei suoi main sponsor, Acqua Roana, CBF Balducci e Sabry Maglieria, comunichiamo che l’ingresso sarà libero e aperto a tutti coloro che vorranno approfittare di un’altra grande occasione per sorridere e provare, insieme, a cambiare un piccolo pezzo di mondo.
Ieri presso la scuola dell’Infanzia Helvia Recina di Villa Potenza gli studenti hanno incontrato il pittore Stefano Calisti, che ha intrattenuto i nostri bambini con un’interessante spiegazione sulla pittura e l’Arte. Tale attività si inserisce all’Interno del Progetto di Istituto della “E.Fermi” : “A Regola d’Arte”, filo conduttore di molte attività didattiche, attività sperimentali, visite guidate di questo anno scolastico.
Calisti ha mostrato ai bambini il linguaggio universale dell’Arte che nella sua espressione riesce a essere chiara e comprensibile anche a bambini di culture ed etnie diverse, permettendo un’efficace comunicazione tra di loro. I piccoli artisti sono stati invitati ad osservare sempre attentamente la natura che li circonda, a prestare attenzione ai diversi Alberi che possiamo incontrare, girando nei nostri bellissimi paesaggi collinari, ai giochi di luce ed ombra che continuamente gli oggetti creano, ai tanti colori che danno vita alla realtà.
Calisti ha infine osservato alcuni dei lavori artistici prodotti dai nostri alunni durante questi mesi di scuola, delle diverse tecniche espressive utilizzate per la loro realizzazione,restandone
positivamente colpito e meravigliato. Un sentito grazie da parte di tutti i docenti all’Artista Calisti per questa bellissima mattinata ed esperienza che ha regalato ai nostri bambini.
Pubblichiamo e riceviamo un comunicato della presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata Cristina Ottavianoni sulla scomparsa di Alessandro Iacoboni:
Con commozione queste poche righe a nome mio, del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata e di ogni nostro iscritto, per ricordare il Dottor Alessandro Iacoboni che ci ha appena lasciati.
Una persona veramente straordinaria, riservata, grande studioso, profondamente colto, dalle molteplici passioni. Magistrato e Presidente di elevata esperienza giuridica, sempre rispettoso dei ruoli, di rara competenza in tutti i settori, capace di affrontare ogni questione, anche quelle particolarmente delicate dell’ambito della materia di famiglia, contemperando le ragioni del diritto con spiccate qualità umane.
L'Avvocatura maceratese non mancherà di assumere iniziative per ricordarlo e si unisce all'abbraccio affettuoso dei tanti che sono vicini alla famiglia.
Serrati controlli a tappeto della Polizia di Stato sia a Civitanova Marche sia a Macerata a “caccia” di spacciatori irriducibili. Impegnati agenti della Questura di Macerata, Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, del Reparto prevenzione Crimine di Perugia e del Reparto Cinofili antidroga di Ancona.
A Civitanova Marche, presso la Stazione Ferroviaria, in particolare in corrispondenza nel sottopasso pedonale, nel corso dell’operazione di Polizia venivano controllate svariate persone presenti all’interno dello scalo.
L’attenzione degli agenti, è stata focalizzata su un 27enne di origini napoletane residente a Civitanova Marche, pregiudicato anche per reati connessi allo spaccio e intercettato nel sottopasso.
Dal controllo operato, veniva rinvenuto all’interno della tasca sinistra del giubbino che indossava, un panetto di colore marrone di 13 grammi di hashish che il soggetto deteneva ai fini di spaccio.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione del giovane e, nella circostanza all’interno della tasca di un giubbino riposto all’interno dell’armadio della propria camera da letto, venivano rinvenute altre dosi della stessa sostanza stupefacente.
Inoltre, a dimostrazione dell’attività di spaccio posta in essere dall’uomo, veniva rinvenuto all’interno del predetto armadio anche un bilancino di precisione perfettamente funzionante utilizzato per la suddivisione in dosi della sostanza stupefacente e all’interno del garage tre sacchetti di plastica con ritagli circolari, solitamente utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente.
L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga e il materiale utilizzato per il confezionamento sono stati posti sotto sequestro.
Sono in corso indagini al fine di ricostruire i movimenti del giovane e le zone dallo stesso frequentate anche se, dai primi accertamenti sembra che lo stesso sia dedito allo spaccio tra Macerata e Civitanova, località in cui si spostava utilizzando il treno.
“Chiaro che le cose possono sempre andare meglio e mi criticheranno perché diranno che io sono un inguaribile ottimista, ma ritengo che nell’ultimo periodo notevoli passi avanti, nell’ambito sanitario, siano stati fatti in tutti i territori, da quello montano a quello costiero – così il Direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni che su richiesta di Picchio News, ha deciso di fare una panoramica a 360° sulla sua Direzione e sull’attuale situazione sanitaria maceratese. Parlando proprio del nosocomio del capoluogo Maccioni ha constatato che “tantissimi interventi sono stati eseguiti e soprattutto di primaria importanza: primo fra tutti quello che ho dovuto affrontare quando sono stato nominato, il 1 agosto del 2015, relativo al Pronto Soccorso che, all’epoca, era un cantiere in contestazione.” Pronto soccorso che rappresentava “l’emergenza delle emergenze” osserva il Direttore. “Come prima cosa abbiamo sbloccato i lavori e li abbiamo velocizzati – prosegue – con un grande riconoscimento che va alla ditta e all’ufficio tecnico che ci sono venuti incontro. Un traguardo raggiunto nel giugno del 2017 quando abbiamo dato vita a nuovi reparti, a strutture potenziate e rinnovate. Il cambio di passo è stato subito molto evidente.”
“C’è poi il progetto strategico di ampliare e potenziare il Punto Nascite, che effettua circa 1.400 parti all’anno – ha continuato Maccioni - il progetto prevede il trasferimento nella sede del vecchio Ospedale, dove attualmente c’è la Chirurgia. Ci saranno quindi spazi ampi e sale operatorie dedicate che vanno nella direzione di una sempre maggiore attenzione alle pazienti: sarà un reparto all’avanguardia che vedrà la luce nel terzo trimestre del 2020. Per fare ciò sposteremo la Chirurgia al secondo piano del nuovo edificio in cemento armato dove fino a poco tempo fa c’era l’Oncologia, a sua volta da poco trasferita al terzo piano. In attesa del nuovo progetto, il reparto di Ostetricia è stato oggetto di un vero e proprio restyling anche con l’installazione di una porta che isola la sala parto dal reparto in cui si trovano le donne in attesa di partorire: un’attenzione alle pazienti per noi molto importante.”
“Penso che la priorità degli ospedali ‘vecchi’, se così vogliamo chiamarli, sia quella di potenziare l'offerta con personale e professionisti – ha spiegato il Direttore -. Sono sì importanti gli arredi e le stanze, ma la vera qualità di un nosocomio viene dai medici, dagli infermieri, dai primari e dalle attrezzature moderne. Il potenziamento si fa con attività di qualità e in sicurezza, che risolvono i problemi dei pazienti migliorandone la condizione.”
“Abbiamo inoltre rinnovato totalmente il reparto di Radiologia, dove, pochi giorni fa, è stato inaugurato il nuovo Mammografo digitale con il Tavolo Stereotassico in 3D: due macchinari che fanno la differenza per la cura e la prevenzione del tumore al seno – ha spiegato Maccioni -. Si è quindi creata una equipe (Breast Unit) con un chirurgo responsabile e altri medici che collaborano e si interfacciano all’interno del reparto di Radiologia per la biopsia mammaria: una vera e propria unità autonoma che sta all’interno del Dipartimento di Chirurgia ma che non dipende dal Direttore della Chirurgia, che esegue circa 450 interventi all’anno. Un chirurgo più interventi esegue più acquisisce padronanza, sicurezza e qualità”.
“Inoltre abbiamo deciso di trasferire tutta la Breast Unit a Macerata proprio perché nel nosocomio del capoluogo ci sono l’Anatomia Patologica, la Radioterapia, la Medicina Nucleare e la IORT: il tessuto quindi, appena asportato, viene immediatamente analizzato e, se il paziente necessita di terapie apposite, il tutto procede in modo più veloce” – continua il Direttore.
“Vorrei poi chiarire un aspetto, rispetto a quello che oggi è da considerare un tabu: l’Ospedale vicino a ogni cittadino. A mio modesto avviso io penso che non è necessario che l’Ospedale per acuti debba essere previsto in ogni Comune della nostra Area Vasta, ritengo invece che l’Ospedale per acuti sia quel posto dove ci si reca con la certezza di ottenere la risposta ai propri bisogni di diagnosi e cura. Si deve trovare un’alta qualità dei professionisti e attrezzature all’avanguardia. In medicina conta molto il calcolo della probabilità: dobbiamo dire alle persone che non bisogna andare nell’Ospedale più vicino perché così si fa meno strada o perché è più comodo ai familiari che fanno assistenza, al contrario ripeto, l’Ospedale è quel luogo dove ci sono medici capaci, competenti, con esperienza e con dimostrata qualità negli interventi.”
“Altro discorso è chiaramente la gestione dell’emergenza che deve essere pianificata in modo tale che la probabilità di arrivare in una struttura ospedaliera idonea e in grado di salvare la vita, deve essere uguale per ogni cittadino del territorio dell’Area Vasta 3, sia che viva in una città o in una frazione montana – ha chiarito Maccioni -. In quanto all’Emergenza appunto, se osserviamo gli standard europei e nazionali, la nostra Regione risulta aver messo in campo il 30% in più di risorse, tra ambulanze, personale del 118 e Guardie Mediche. A breve nella Regione Marche sarà attivato anche il volo notturno e, nella nostra Area Vasta, due delle tre elisuperfici all’uopo già predisposte e attrezzate si trovano nel territorio montano: a San Severino e Camerino (l’altra a Civitanova, ndr.). Questo a dimostrazione dell’attenzione della Regione e del Presidente Ceriscioli verso i territori colpiti dal sisma.”
“Quello di San Severino Marche è un nosocomio di base - ha proseguito il Direttore -, dove abbiamo un ottimo reparto di Medicina e dove a maggio sarà attivato il reparto di Lungodegenza con 20 posti letto. Inoltre è presente l’attività oncologica di day hospital e ambulatoriale nonché la Week Surgery per la Chirurgia a ciclo breve a servizio di tutta l’Area Vasta 3. L’Ospedale di San Severino dal 2016 è stato individuato come sede dell’unica Struttura Complessa di AV3 dell’Oculistica, eccellenza di livello regionale. Dunque sì un Ospedale di base, ma con una forte vocazione specialistica tant’è che a breve sarà presentato un progetto per il trattamento chirurgico delle ernie. Spingeremo sempre di più verso il potenziamento delle attività di week surgery anche al fine di decongestionare le sale operatorie dei tre Ospedali di primo livello: Macerata, Civitanova e Camerino.”
“Quest’ultimo, non ha problemi particolari in quanto trattasi di una struttura recente, inaugurata nel 2000-2001, che necessita per lo più di professionisti nei reparti di Cardiologia e Radiologia – ha spiegato Maccioni -. Al riguardo stiamo cercando di fare tutto il necessario poiché abbiamo sia le risorse economiche sia le autorizzazioni, nonché i piani occupazionali approvati. Per tentare di risolvere questo ‘problema’ è stato avviato un percorso con il Magnifico Rettore Pettinari dell’Università di Camerino, per attivare delle borse di studio che possano generare ulteriore interesse nei professionisti neo specializzati.”
Proprio in merito alle assunzioni, l’Area Vasta 3 ha di molto abbassato l’età media dei suoi operatori. “Abbiamo molti primari giovani, che quindi rimarranno qui per i prossimi 10-15 anni fidelizzando la nostra struttura – ha commentato Maccioni -. Inoltre entro il 2020, a seguito della stabilizzazione del personale precario, prevista dalla normativa, avremo poco più di 30 dipendenti precari contro i 157 presenti al 31/12/2017. È chiaramente nostro interesse avere personale a tempo indeterminato affinché i professionisti siano meno propensi a lasciare le nostre strutture, magari dopo un’efficace formazione.”
“Venendo all’Ospedale di Macerata – ha continuato il Direttore -, dopo aver dato nuovi e più funzionali spazi al Pronto Soccorso, si è provveduto alla realizzazione dei nuovi reparti di: Gastroenterologia, Oncologia, Radiologia, Sala Pacemaker, seconda sala di Emodinamica, Radiologia Interventistica, nonché del completamento dei lavori al 6° piano attrezzato con due sale operatorie a disposizione per interventi di chirurgia ambulatoriale e Terapia del Dolore. Sempre all’interno dell’Ospedale di Macerata è stato rinnovato il reparto di Medicina Nucleare per il quale è previsto anche l’acquisto di una nuova Gamma Camera per effettuare le PET. Investimenti importanti sono stati altresì realizzati nel reparto di Radioterapia che vedrà installato entro l’anno 2019 il 2° acceleratore lineare (il 1° è stato inaugurato nel giugno del 2018).”
“Nell’immediato futuro è previsto un importante investimento per allocare la nuova risonanza magnetica (il cui acquisto è stato già deliberato) – ha spiegato Maccioni -. Normalmente in ogni Ospedale si toglie la vecchia attrezzatura e poi si inserisce la nuova. Nel caso specifico questo avrebbe comportato il blocco di circa 18 mesi dell’attività diagnostica. Pertanto si è deciso di non togliere la vecchia Risonanza e di installare su una nuova struttura esterna quella nuova, facendo sì che non si verifichi nessuna sospensione dell’attività. Una volta installata la nuova, la vecchia RMN sarà dismessa e sostituita con una Risonanza aperta di dimensioni ridotte. Tali investimenti consentiranno una maggiore produzione e un ulteriore abbattimento delle liste d’attesa. La stessa operazione sarà realizzata all’Ospedale di Civitanova Marche con la sola differenza che la RMN è stata oggetto di donazione da parte della Fondazione CARIMA. Da ultimo, ma non per importanza, per l’Ospedale di Macerata è stato avviato il programma dei lavori che vedrà entro la fine del 2020 completamente rinnovato il reparto di Rianimazione con un incremento di posti letto da 6 a 8. Ulteriori investimenti riguarderanno le U.O. di Psichiatria dell’AV3: a Macerata sarà completamente rinnovato il reparto oggi all’interno della palazzina ex Malattie Infettive e che prevederà anche l’aumento di 10 posti letto. Lo stesso intervento si prevede di realizzarlo per Civitanova Marche in spazi all’interno dell’Ospedale tuttora non utilizzati.”
Rimanendo a Civitanova, “parliamo di una struttura più recente, che ha meno problematiche strutturali e che conta 180 posti letto. Anche lì sono state fatte molte migliorie come il nuovo Pronto Soccorso, l’Utic e la Rianimazione creando una piastra delle Emergenze - spiega il Direttore -. Per il completamento del reparto di Ematologia, entro brevissimo tempo, sarà realizzata la quinta camera sterile che vedrà il supporto della Biobanca per la conservazione delle cellule staminali per il trapianto di midollo, inaugurata nel maggio 2018. È in corso inoltre la climatizzazione dei reparti di Cardiologia, Ortopedia e Pediatria, per quest’ultimo reparto, unitamente ai lavori di climatizzazione, si procederà all’eliminazione totale dell’amianto presente nei pavimenti”.
“Entro l’anno, ultimati i lavori di climatizzazione, sarà trasferita al piano terra l’Oncologia con spazi più ampi e con un ingresso dedicato e riservato – ha continuato Maccioni -; questo previo trasferimento dell’Allergologia al 3° piano nei locali lasciati liberi dalla Rianimazione e, allo scopo, rivisitati. Allergologia, anche questa eccellenza regionale e non solo, che così potrà contare su maggiori spazi da tempo necessari per dare risposte terapeutiche, garantendo maggiore sicurezza nella somministrazione dei farmaci richiesti.”
“Questa linea di interventi fa parte di una politica regionale di efficientamento delle strutture esistenti, in attesa della realizzazione del nuovo Ospedale dell’Area Vasta 3 – ha proseguito il Direttore -. In quest’ottica vanno letti gli importanti investimenti che sono già stati realizzati e che riguardano l’acquisto di tre nuove TAC di cui due verranno collocate a Civitanova e una a Macerata. A Civitanova un tomografo sarà allestito all’interno della Radiologia, esclusivamente dedicata al Pronto Soccorso, riducendo così l’attesa dei pazienti che si recano al Pronto Soccorso, e una nel reparto di Radiologia in sostituzione di una attrezzatura ormai obsoleta. A Macerata invece si procederà alla sostituzione della Tac del Pronto Soccorso anch’essa ormai vetusta.”
“Passando poi ai servizi erogati sul territorio, abbiamo fatto e stiamo tutt’ora facendo importanti investimenti a Recanati dove c’è la nuova Dialisi e dove abbiamo aperto un Ambulatorio Cardiometabolico che mette insieme Cardiologia e Diabetologia – ha spiegato Maccioni -. Inoltre è in programma il trasferimento del Centro Diurno di Salute Mentale nei locali di via Cupa da Varano, ex sede del Poliambulatorio nel frattempo trasferito all’interno dell’Ospedale di Comunità dove è ancora attivo il Punto di Primo Intervento. All’interno dell’Ospedale di comunità di Treia è anche presente il Servizio di Riabilitazione residenziale extra ospedaliera considerata un’eccellenza che opera in sinergia con l’INRCA di Ancona. Entro il mese di maggio inoltre saranno ristrutturati dei locali dove saranno allestiti gli ambulatori che accoglieranno il Centro dell’AV3 per la cura della scoliosi.”
“Per la situazione di Tolentino – ha proseguito il Direttore -, dopo gli investimenti resesi necessari a seguito degli eventi sismici, per garantire un minimo di attività specialistica, il funzionamento del nuovo reparto di Dialisi e dei servizi consultoriali, si è proceduto con la progettazione di massima del nuovo Ospedale di Comunità. A breve la Regione pubblicherà il bando per individuare il Tecnico che dovrà predisporre la progettazione esecutiva della nuova struttura sanitaria che avrà un costo di circa 15 milioni di euro con 50 posti letto per Cure Intermedie, Centro Dialisi, attività specialistiche e radiologiche. Un edificio ex novo di circa 7mila metri quadrati di superficie.” Ad oggi il bando è in visione all’Autorità Nazionale Anti Corruzione come previsto dalla normativa sugli appalti per la ricostruzione post sisma.
Per quanto riguarda il nosocomio di Matelica? “Anche lì parliamo di un Ospedale di Comunità – ha chiarito Maccioni -: la programmazione regionale prevedeva tra gli altri l’attivazione di posti letto per la riabilitazione post ospedaliera ma, a seguito del sisma, si è ritenuto opportuno rendere disponibili i reparti ospedalieri per accogliere gli ospiti delle Case di Riposo di Pioraco e Pieve Torina, le cui strutture sono state rese inagibili dal terremoto del 2016. È di questi giorni la notizia che per quanto riguarda il Comune di Pioraco è imminente la ristrutturazione di una struttura per far ritornare gli ospiti della Casa di Riposo nel proprio comune. Non appena sarà effettuato il trasferimento si darà impulso alla realizzazione della programmazione regionale con l’attivazione di 20 posti letto di riabilitazione extra ospedaliera. Nel frattempo, a riguardo, entro la fine del prossimo mese, sarà inaugurata la nuova palestra per l’attività ambulatoriale e riabilitativa.”
Tutto questo ha comportato dal 2015 al 2018 investimenti complessivi per più di 30.000.000 di euro. Per il 2019-2020 sono previste spese per circa 20.000.000 di euro di cui 10.000.000 per adeguamento strutturale antincendio e sismico.
“Da ultimo, ma non certamente per importanza, è doveroso fare un breve focus sulla situazione del personale con particolare riferimento alla copertura dei posti dei primari – ha chiosato il Direttore -. Dal 1° agosto 2015 al 31 dicembre 2018 sono stati coperti 21 posti di Struttura Complessa (primari) nelle varie strutture ospedaliere e territoriali dell’Area Vasta 3. È imminente la nomina da parte del Direttore Maccioni del responsabile della Chirurgia dell’Ospedale di Macerata e del responsabile dell’importante funzione denominata “Cure Anziani e Hospice”.
Entro il mese di aprile inoltre è programmato il concorso per la nomina del responsabile della Farmacia Territoriale dell’Area Vasta 3, mentre entro la fine del mese di luglio saranno espletati i concorsi per primario di Radiologia di Macerata, Integrazione Ospedale-Territorio, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (PSAL), Neuropsichiatria Infantile di AV3, Pronto Soccorso di Civitanova e Psichiatria di Civitanova. Successivamente saranno effettuati i concorsi per i primari di Otorino e Medicina dell’Ospedale di Civitanova nonché di Geriatria dell’Ospedale di Macerata e Terapia del Dolore di Area Vasta 3. Nei giorni scorsi si è provveduto alla nomina del responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale della Radiologia di Camerino-San Severino e nel contempo si sta procedendo alla stabilizzazione di tutto il personale precario così come previsto dalla normativa nazionale e regionale: operazione che consentirà di ridurre entro il 31/12/2020 a soli 31 unità il personale precario su un totale complessivo di unità di personale assunto che passerà da 3463 del 31/12/2017 a 3516 al 31/12/2020 con un incremento pertanto di 53 unità di personale in più.
Ratatà Festival, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente, sostenuto fin dal suo esordio avvenuto nel 2014 dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, raddoppia confermandosi un appuntamento culturale innovativo per la città. In cinque anni ha acquisito una risonanza internazionale divenendo un festival europeo apprezzato per la concentrazione di artisti e produttori culturali.
"Investiamo sui giovani, sulla internazionalizzazione e su un progetto che crea sviluppo nel nostro territorio in collaborazione con tante realtà cittadine, tra cui l'Accademia di Belle Arti e l'Università di Macerata, e ha ricadute positive sul mondo del commercio e del turismo culturale." sottolinea il sindaco Romano Carancini. E aggiunge Stefania Monteverde, assessora alla cultura: "Continuiamo a lavorare sul progetto culturale che ha portato Macerata nella top ten delle dieci città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. Ratatà Festival contribuisce a fare della città un centro di avanguardia artistica e di produzione culturale di qualità.”
Il Comune di Macerata, sulla scia del successo riscosso dalle passate edizioni che hanno anche creato connessioni importanti con le diverse realtà cittadine sia culturali che commerciali, ha sviluppato con l’Associazione Culturale Ratatà un progetto biennale, riconoscendo al festival il merito di aver creato importanti opportunità che hanno portato a Macerata artisti di fama e un panorama di progetti artistici di grande qualità che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale riuscendo a esportare e far conoscere la nostra realtà fuori dai confini nazionali.
"L’edizione 2019 di Ratatà avrà una forma diversa rispetto agli anni passati, si svilupperà in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile a dicembre, più una serie di eventi minori che mettano in luce progetti di rilevanza nazionale ed internazionale che stanno nascendo nel nostro territorio e che in un modo o nell'altro sono legate agli autori che nel tempo hanno gravitato attorno al festival, come testimonianza del profondo lavoro che abbiamo portato avanti negli anni di produzione culturale. L'obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove prevediamo esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale," spiega Nicola Alessandrini che cura il progetto insieme a un collettivo di artisti, ricercati dai festival internazionali con cui hanno stretto importanti collaborazioni. "Questa prima fase del 2019 si chiama Ratatà Muta 2019 – conclude Alessandrini - un percorso con cui rinnoviamo e rilanciamo."
Il primo appuntamento è venerdì 12 aprile alle 18,30 alla Galleria Antichi Forni. Il primo progetto di Ratatà Muta 2019 sarà costruito attorno alle figure di Flavia Bomfim, artista visiva brasiliana, psicologa e ricercatrice di ricami nel mondo, organizzatrice a Salvador Bahia del Festival di Illustrazione e Letteratura Ampliata, Monica Monachesi, art director, curatrice, designer da più di vent'anni nell'ambito dell'illustrazione e Barbara Rigon, fotografa specializzata negli ambiti musicale e teatrale e nel ritratto, attraverso due esposizioni, Bordar os sonhos, riflessione sui linguaggi visivi tradizionali e contemporanei nell'arte tessile, e Rivolti, dialogo fra fotografia e ricamo, che inaugureranno venerdì 12 aprile 2019 alle 18,30, con tre workshop sul connubio tra illustrazione e ricamo, due rivolti ad adulti ed uno ai bambini, sabato 13 e domenica 14 aprile. Gli eventi si svolgeranno alla Galleria Antichi Forni.
Il 12 aprile saranno presentati al pubblico tutti gli appuntamenti del progetto Ratatà Festival 2019-2020.
"La priorità assoluta dopo il terribile terremoto del 2016 è la massima sicurezza antisismica delle strutture pubbliche a partire dalle scuole che ospitano i nostri figli". Così in una nota si è espresso Stefano Di Pietro segretario del PD maceratese in risposta all'ex consigliere comunale Francesca D'Alessandro.
"Un impegno “etico” per ogni amministrazione. Ed è veramente disarmante che una madre, come la signora Francesca D’Alessandro, possa disconoscere questa realtà semplicemente per alimentare una polemica politica di basso profilo- prosegue il segretario- . Infatti, questa è la significativa realtà che bisogna riconoscere di fronte alla costruzione delle due scuole che saranno edificate nell’area delle “ex casermette”: che Macerata avrà due nuove scuole di elevatissima qualità antisismica dove mandare a studiare i nostri ragazzi. E di fronte a questo ogni polemica sull’area scelta e sul modo di raggiungerla è veramente poca cosa, anche tenendo conto che le distanze a Macerata sono minime. E bisogna capire che l’importantissimo finanziamento positivamente catturato dalla Giunta maceratese era esclusivamente riservato alla realizzazione di scuole di questo tipo e non poteva certamente essere utilizzato per qualsivoglia ristrutturazione di vecchi immobili che non avrebbero dato certamente quella sicurezza che il finanziamento richiede e che soprattutto richiede la nostra coscienza. Che questo dato non lo conosca un cittadino è comprensibile, ma che non lo capisca una ex consigliere comunale come la D’Alessandro è incredibile" - queste le sue parole -.
"Ciò detto vogliamo anche aggiungere che l’area scelta è un’area di grande importanza per la città e che recuperarla ad una funzione nobile alimentando anche le attività commerciali della zona è una scelta che ci convince- prosegue nella nota Di Pietro - . "Come siamo certi, per averlo ascoltato dagli amministratori, che saranno organizzati trasporti pubblici per i ragazzi, certamente più “ecologici” delle tante auto che si utilizzano generalmente, seguendo anche le indicazioni che gli stessi ragazzi ci hanno dato di tenere comportamenti che ci aiutino a salvare l’equilibrio ambientale del nostro pianeta".
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"Nel sangue della defunta il contenuto di morfina era al di sotto di 100 nanogrammi per millilitro e considerato questo la sua morte non è da collegare ad overdose". Rino Froldi, tossicologo forense, sentenzia in maniera chiara il suo punto di vista tecnico in merito alla morte di Pamela Mastropietro, durante la quarta udienza del processo a Innocent Oseghale. In caso di morte dovuta a overdose, infatti, il contenuto di morfina nel sangue sarebbe dovuto aggirarsi sui 3/4 mila nanogrammi per millilitro.
"Non essendoci sangue - riferisce Froldi - io ho dovuto analizzare la bile, il fegato, il rene, un capello, l'encefalo, un dente ed - elemento di maggiore importanza - l'umore vitreo, il liquido che si trova nel bulbo oculare che ha uno stretto rapporto con il sangue. Nella bile sono state trovate tracce di morfina, codeina e caffeina. Nel rene è stata trovata morfina così come nei capelli, di cui sono stati prelevati due centimetri a livello del cranio. Nel contenuto gastrico è stata trovata solo caffeina".
"Il livello ematico è l'unico che ci dà l'azione tossicologica. Nel bulbo orbitario c'erano 12 nanogrammi per millilitro di morfina (una quantità inferiore a sette volte a quella che si trova nel sangue, come dice la letteratura): quindi si può supporre che nel sangue ce ne fossero circa 100 nanogrammi per millilitro. Nel fegato sono invece cinque volte superiori a quelle che sono nel sangue, sempre secondo letteratura, e io ne ho trovato 376 nanogrammi per millilitro. In conclusione nel sangue vi erano 75.2 nanoragrammi per litro di morfina".
"Questi valori nel fegato dei morti di overdose sono quasi a 1600/1400, siamo quindi molto distanti da quelle trovate da noi. Inoltre il rilievo alcolemico è risultato negativo così come si è evinta l'assenza di Thc (principio della marijuana)" conclude Froldi.
Ci sarà anche Macerata nella prossima puntata di “Meraviglie” di Alberto Angela in programma il 2 aprile alle 21,20 su Rai 1. Il viaggio del divulgatore scientifico che ieri sera ha dominato la classifica degli ascolti con circa 4,2 milioni di telespettatori e il 19,3% di share riprenderà sulla rete ammiraglia con una puntata in cui ci sarà spazio anche per l’Atene delle Marche e la sua perla, lo Sferisterio.
Alla città sarà dedicato un focus con spettacolari riprese effettuate dall’alto mediante l’utilizzo di un drone. La panoramica offrirà una veduta aerea dell’area urbana e del territorio circostante a partire proprio dall’Arena oggi sede di uno dei più prestigiosi festival d’opera estivi d’Europa. Le immagini, girate all’alba, verranno commentate da una voce narrante che racconterà in una suggestiva video-cartolina la città e la sua storia fatta di arte e cultura.
“Siamo felici di vedere Macerata tra le Meraviglie del patrimonio culturale d’Italia. - sottolinea l’assessore alla cultura e vicesindaco Stefania Monteverde - Una straordinaria occasione di promuovere la nostra bella città”.
La puntata del 2 aprile partirà da Parma dove Angela si soffermerà nella cupola del Duomo per poi passare alla reggia di Colorno e al Teatro Regio con un approfondimento su Giuseppe Verdi. Quindi si arriverà sull’Appenino Marchigiano alla scoperta del fiabesco scenario delle Grotte di Frasassi con la voce della soprano armena Maria Sardaryan e dell'attore Cesare Bocci.
Il percorso si chiuderà in Sicilia, nel Val di Noto luogo dell’ultima fioritura dell’arte barocca in Europa dopo il devastante terremoto del 1693 raccontato da Pippo Baudo.
Tra un sito e l’altro il generale Fabrizio Parrulli, comandante del Nucleo Tutela patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri, a 50 anni dalla nascita del Nucleo, farà un bilancio del lavoro condotto a difesa e protezione dei tesori del nostro paese.
L'articolo contiene informazioni dettagliate sulle condizioni del corpo di Pamela Mastropietro non adatte a persone particolarmente sensibili:
"Se si considera la disarticolazione, lo scuoiamento e il lavaggio, una persona esperta potrebbe eseguire il tutto nell'arco di tre ore e mezzo". Così ha commentato il dottor Mariano Cingolani, che ha deposto questa mattina durante la quarta udienza del processo che vede imputato Innocent Oseghale. Cingolani è il medico che, insieme al tossicologo Rino Froldi, ha eseguito la seconda autopsia sul corpo di Pamela Mastropietro, a distanza di una settimana dalla prima.
"Sono sei le lesioni epatiche riguardanti il lato destro del fegato della 18enne - ha spiegato Cingolani -. Le lesioni, si pensa ragionevolmente, che siano state inferte quando era già stata tolta la pelle in quanto, sulla cute, le stesse non risultano presenti. A differenza di quanto detto dal Dottor Tombolini c'era un frammento di pelle che ospitava l'ombelico".
"Per quanto riguarda le due lesioni laterali, la prima decorreva lungo il nono spazio intercostale con una forma ad occhiello e con un margine più acuto rispetto alla seconda. L'altra lesione giace invece sul decimo spazio intercostale, è lunga dieci centimetri e ha un margine più ottuso rispetto alla prima. Entrambe sono state provocate da un'arma da taglio".
"Non erano presenti fratture ma solo lacerazioni di tessuti molli costali. Inoltre, sempre al contrario di quanto detto in precedenza, il sanguinamento si raccoglie all'interno della cavità toracica se la persona si trova in posizione supina - ha spiegato Cingolani-. La ferita dunque è normale che possa sanguinare in un punto e non in un altro". Non si tratta quindi di un'anomalia secondo il medico legale che ha svolto la seconda autopsia, contrariamente a quanto iferito dal dottor Tombolini (leggi qui quanto riferito dal dottor Tombolini)
Secondo Cingolani "dopo l'avvenuta lesività c'è stato un periodo di sopravvivenza di almeno dieci minuti. È inoltre paradossale pretendere che ci sia un'emorragia se tutto è stato accuratamente lavato".
Sulla morte per overdose il dottor Cingolani non fornisce dichiarazioni certe ma osserva che "qualora si sospetti di uso di droghe, i polmoni riescono a fornirci delle indicazioni e possono arrivare a pesare anche un chilo: i polmoni di Pamela pesavano circa 200 grammi."
Sull'echimosi al capo Cingolani è sicuro che "non può aver contribuito in maniera apprezzabile alla morte, ma può essere stata provocata da un corpo contundente: la persona può aver urtato qualcosa, dotata di un movimento."
Sull'ipotesi di poter agire sul corpo della giovane 18enne in un "contesto domestico" il Dottor Cingolani ha spiegato che "è possibile fare questa operazione solo da tergo per mano di un esperto: un lavoro 'raffinato'. Da medico esperto che segue autopsie dal 1979 ci metterei del tempo e lo farei in modo analogo. Chi ha operato, soprattutto sullo sterno, l'ha fatto, sembra, per rendere difficile il.lavoro dei medici legali".
Cingolani ha spiegato inoltre che le lesioni sono state inferte quando la giovane era ancora in vita e che la sua morte risalirebbe alla tarda mattinata, al massimo al primo pomeriggio (non oltre le 18:00 del 30 gennaio, ndr).
Si è spento questa mattina a Teramo all'età di 63 anni il giudice Alessandro Iacoboni, ex Presidente del Tribunale di Macerata.
Iacoboni era attualmente Presidente del Palazzo di Giustizia di Teramo.
Grande conoscitore del Diritto era molto conosciuto nella nostra Provincia, ed era stato giudice anche a Camerino dove risiedeva fino a pochi anni fa.
La Camera Penale di Macerata si unisce al dolore per la prematura scomparsa del Dott. Alessandro Iacoboni del quale ha avuto modo di apprezzare l’alta preparazione professionale e le alte qualità umane nei molti anni nei quali ha svolto la sua attività di Magistrato e di Presidente presso il Tribunale.
Anche la Redazione di Picchio News si unisce al cordoglio.
Il funerale si terrà domani, giovedì 21 marzo, alle 15 presso la Cattedrale di Teramo.
Settimana con pochi impegni ma tutti vittoriosi per le squadre targate Volley Macerata; una settimana in cui tutti i maggiori campionati giovanili sono rimasti in pausa in attesa dell'inizio della fase play-off e che ha visto quindi le formazioni biancorosse dedicarsi a tempo pieno ai campionati di categoria.
Unica eccezione giovanile è stata l'Under 12 3x3 guidata da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante che è scesa in campo Mercoledì scorso in quel di Civitanova Marche nel sesto concentramento del Campionato Provinciale. Un'altra festa per la pallavolo provinciale in cui non contano i risultati ottenuti sul terreno di gioco ma solamente il divertimento dei ragazzi protagonisti delle varie partite.
Sabato invece sono scese in campo le due Prime Divisioni che hanno colto altrettante vittorie: la Paoloni Macerata di Alessandro Paparoni e Leonardo Evangelisti ha conquistato l'intera posta in palio contro il Volley Potentino: un match dominato, nei tre parziali vinti, dai maceratesi escluso il passaggio a vuoto nella terza frazione che ha visto prevalere al fotofinish la formazione potentina. La Paoloni con questa vittoria conserva la seconda posizione in graduatoria con un punto di vantaggio sul Montalbano Volley 2015 in attesa dello scontro diretto tra le due squadre di Sabato prossimo dove ci sarà sicuramente da divertirsi.
Il Volley Macerata di Francesco Del Gobbo ha invece espugnato con un rotondo 0-3 il campo di Civitanova Marche; un'ottima prestazione dei biancorossi capaci di tenere sempre sotto controllo il match conquistando i tre punti in palio che consente alla formazione maceratese di agguantare i rivieraschi all'ottava posizione in classifica.
Questa nuova settimana alle porte sarà ancora con pochissimi impegni per le nostre squadre in vista poi del rush finale di tutti i vari campionati.
Si scenderà in campo soltanto nel weekend: Sabato alle ore 21:00 la Prima Divisione Paoloni Macerata di Alessandro Paparoni e Leonardo Evangelisti sarà attesa dallo scontro importantissimo in trasferta contro il Montalbano Volley 2015 nel match che molto probabilmente potrà assegnare la seconda piazza in vista dei play off; bisognerà stare attenti ad evitare i cali di concentrazione visti contro il Volley Potentino se si vorrà provare a portare a casa il bottino pieno.
Domenica mattina a Civitanova Marche andrà in scena invece il terzo e penultimo concentramento della fase provinciale del Campionato Under 13 3x3 con le tre formazioni del Volley Macerata guidate da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante che daranno battaglia sul terreno di gioco per guadagnare posizioni in classifica in vista delle Finali Provinciali.
Dopo la deposizione del medico legale Antonio Tombolini che ha aperto la quarta udienza del processo contro Innocent Oseghale (leggi qui), lo zio di Pamela Mastropietro Marco Valerio Verni ha esposto le sue impressioni ai giornalisti durante la pausa concessa dal Giudice Roberto Evangelisti (con a fianco la nota criminologa Roberta Bruzzone, ndr): "In parte ha confermato quello che abbiamo sempre sostenuto, ovvero l'opera molto intelligente dell'attuale imputato nell'aver depezzato il cadavere e nell'aver fatto poi tutto il resto: il lavaggio con la varechina, il taglio del diaframma e la cancellazione delle tracce per evitare che si potesse risalire a contatti fisici e a rapporti sessuali con la vittima".
"Sono state inoltre messe in evidenza la vitalità delle lesioni al fegato su cui chiaramente ruota il processo. Attendiamo - prosegue Verni - di ascolare gli altri consulenti della Procura nonchè i nostri. Ci lascia perplessi che questo consulente abbia anticipato un suo giudizio senza aver poi partecipato agli esami successivi, con delle affermazioni che ci lasciano dubbiosi. In alcuni passaggi è stato imbarazzante".
In merito alla decisione di procedere a porte chiuse, Verni puntualizza: "Per non ci sarebbe stato nessun problema riguardante la presenza del pubblico. Riteniamo che la gente si debba render conto che parliamo di qualcosa fuori dall'ordinario: quello che è stato fatto a Pamela va oltre".
È iniziata questa mattina alle 9:00 la quarta udienza del processo di primo grado, presso il Tribunale di Macerata, che vede imputato il 34enne nigeriano Innocent Oseghale, accusato dell'omicidio di Pamela Mastropietro.
Previste in giornata le deposizioni dei consulenti legali delle varie parti: si inizerà con Mariano Cingolani, che ha svolto la seconda autopsia sul corpo della giovane romana e si proseguirà poi con il tossicologo Rino Froldi e il medico legale della famiglia Mastropietro, Luisa Regimenti.
Alla vigilia della quarta udienza era circolata la voce che la seduta odierna si sarebbe potuta svolgere a porte chiuse, ex art. 472 del Codice di Procedura Penale. E così è stato.
Il Giudice Roberto Evangelisti ha disposto che il dibattimento sia svolto a porte chiuse, in quanto ha ritenuto che "le immagini che saranno proiettate in aula possano essere di ostacolo al sereno dibattimento, Vi è comunque necessità di tutelare la giovane vittima, per questi motivi, visti gli articoli 472-473, si dispone il procedersi a porte chiuse alla visione delle fotografie autoptiche, ammettendo peraltro la presenza dei giornalisti".
Rumori in aula per la decisione: il pubblico ha applaudito ironicamente in quanto non ritiene giusto di non poter presenziare. Le parti hanno inoltre acconsentito alla presenza in aula dei consulenti medici.
Ammessa in aula soltanto la presenza della madre di Pamela, Alessandra Verni e del padre Stefano Mastropietro. Presente anche la criminologa Roberta Bruzzone.
Si prevede la proiezione di immagini molto forti: CLICCA QUI PER GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI.
L'articolo contiene informazioni dettagliate sulle condizioni del corpo di Pamela Mastropietro non adatte a persone particolarmente sensibili:
Il primo a deporre nella quarta udienza del processo a Innocent Oseghale in merito al terribile omicidio di Pamela Mastropietro è stato il medico legale Antonio Tombolini. È stato lui a svolgere la primissima autopsia sul corpo della povera ragazza diciottenne. Il giorno del ritrovamento del suo corpo Tombolini ha lavorato dalle 11:00 del mattino sino alle ore 23:00 della sera.
Al momento dell'apertura delle valigie in cui era contenuto il corpo di Pamela lo stesso Tombolini ha affermato come vi fosse un forte odore di varechina da lui stesso definito "tanto forte da sembrare di essere in piscina".
In aula vengono proiettate le immagini del corpo di Pamela Mastropietro, seguendo l'esposizione di Tombolini sulle condizioni del corpo della ragazza al momento del ritrovamento: "È stato svolto un lavaggio accurato volto a cancellare qualsiasi traccia di contatto fisico con la deceduta".
Secondo quando riportato nella relazione depositata il 5 febbraio si è trattato "di cadavere di giovane adulta depezzato e deposto in due valigie così suddiviso: testa in una valigia avvolta da due sacchetti di plastica blu, seconda valigia con le altre parti anatomiche. Seni apportati, braccia e gambe".
Per tutto il tempo della deposizione del medico legale, Oseghale ha mantenuto lo sguardo rivolto verso la propria interprete non visionando alcuna delle immagini proiettate mentre Alessandra Verni, la mamma di Pamela, non è riuscita a tratennere la commozione.
"Arti superiori depezzati al livello delle spalle e poi dei gomiti. Arti inferiori depezzati all'altezza del bacino. I femori erano scheletrizzati, privati quindi dei tessuti molli. Si constatava anche una agopuntura all'altezza del polso della mano sinistra - ha spiegato Tombolini -. Una agopuntura praticata quando la giovane era in vita in quanto si è ravvisata un'infiltrazione ematica che evidenzia come sia stata bucata la vena sottostante. La giovane si è quindi iniettata endovena una sostanza estranea. Ci sono inoltre molte striature all'altezza dell'avambraccio sinistro che non sarebbero riconducibili ad un laccio emostatico, dato che sono molteplici. Inoltre l'iniezione è avvenuta con un ago di 2,5 millilitri: una anomalia, una cosa non convenzionale perché chi si inietta la sostanza usa al contrario un ago sottile e corto. Non da 25 millilitri che invece è grande."
"Il capo presenta una pressione frontale, con la lingua pinzata tra i denti che poteva far ricondurre a uno strangolamento. Un lavaggio accurato con la candeggina che ha determinato alopecia nella parte dei capelli e che li ha quindi sfaldati. I tessuti molli del collo non sono valutabili" - ha proseguito il medico legale -. Alla proiezione della foto del capo la mamma di Pamela, Alessandra Verni, si è messa sul banco con la testa poggiata come per non continuare a vedere quanto veniva proiettato.
"Il torace era senza diaframma. Si è proceduto poi con un lavaggio accuratissimo a voler togliere qualsiasi molecola di DNA per eliminare ogni traccia di persone presenti - ha proseguito Tombolini -. Nell'emitorace destro si notano due lacerazioni al penultimo e all'ultimo spazio intercostale: entrambe riferibili ad arma da taglio utilizzata appositamente. Si segnala la presenza di una forte lesione che potrebbe essere riconducibile a un coltello da cucina come a un machete. Lesione molto ampie che sono state prodotte quando la giovane era ancora a cuore battente. Poi ci sono quattro tagli inferti al fegato con un'arma da taglio".
"Le viscere addominali sono state anch'esse lavate accuratamente e risposte in sacchetti di colore azzurro - ha continuato -. Entrambi i seni sono stati amputati alla loro base. Risulta l'asportazione della vescica e della parte vaginale molto accurata con la chiara volontà di alterare la presenza di un rapporto sessuale precedentemente avuto: questo è inossidabile. Poi si nota l'amputazione del monte di Venere lavato sempre con candeggina per le motivazioni sopra citate."
"C'è anche una lesione al cuoio capelluto, prodotta sicuramente in vita, che è superficiale. Un colpo - puntualizza Tombolini - che potrebbe essere compatibile con una caduta a terra ma anche come una botta lieve. Non è comunque una caduta mortale e il cervello è inoltre privo di lesioni".
Secondo Tombolini, a domanda delle parti civili, "sono stati usati non meno di cinque litri di varechina se non di più ed è un lavoro per il quale ci vogliono cinque o sei ore. Appena visto i pezzi nelle valige abbiamo pensato, a una prima impressione, che fosse un lavoro che era stato fatto in ambito agricolo, da una persona abituata a sezionare maiali. È un lavoro fatto in maniera estremamente intelligente e la procedura di lavaggio è estremamente accurata. C'è una logica 'raffinata' dietro a tutto questo".
La conclusione dell'autopsia di Tombolini, consegnata alla dottoressa Ciccioli, è la seguente: "si è trattato o di overdose o di un colpo d'arma da taglio a livello della porzione bassa laterale dell'emitorace destro. La lesione macroscopica al costato potrebbe essere stata fatta a cuore battente, ma sottolineo potrebbe in quanto presenta un'anomalia: è asimmetrica e la ferita sanguina in un punto e non in un altro".
In conclusione Tombolini ha supposto quindi che le lesioni non siano state inferte mentre la 18enne romana era in vita.
Non è sfuggita a un cittadino di Macerata la visita misteriosa dell'ex segretario nazionale del Partito Democratico Maurizio Martina. Il politico lombardo è stato avvistato di primo mattino, mentre parcheggiava in zona Rampa Zara un'auto noleggiata con su scritto "Roma Capitale". Non sono chiare le motivazioni dell'inattesa visita, durata circa un'ora.
Tra le ipotesi accreditate una possibile visita in Università, visto che Martina ha ottenuto la Laurea in Scienze Politiche proprio nella facoltà maceratese.
L'importanza delle relazioni economico commerciali e culturali tra l'Italia e l'Ungheria e le possibilità di business per le imprese.
Di questo si è discusso nell'incontro "Focus Ungheria" che si è tenuto oggi 19 Marzo a Macerata, organizzato da Confindustria Macerata unitamente alla Camera di Commercio Italiana per l'Ungheria, che ha visto la collaborazione con l'ambasciata Ungherese in Italia e con la Camera di Commercio ed Industria della contea di Pest.
Dopo i saluti del sindaco di Macerata Romano Carancini e l'introduzione ai lavori da parte del Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini, ha preso la parola l'ambasciatore di Ungheria in italia S. E. Adam Zoltan Kovacs che ha espresso l'importanza della cooperazione tra i due Paesi soprattutto per le aziende italiane in primis quelle marchigiane.
"L' Ungheria è un Paese poco conosciuto dagli operatori economici italiani, che vanta la tassazione più favorevole d'Europa in questo momento (con l'introduzione nel 2017 della flat tax per le imprese al 9%). Le aziende italiane, in primis la medio e piccola impresa marchigiana, devono cogliere l'occasione per ampliare la propria internazionalizzazione e il proprio business development grazie alle condizioni favorevoli che offre l'Ungheria" - ha concluso l'ambasciatore- .
Condizioni favorevoli che unitamente alla possibilità di utilizzo dei Fondi Europei, hanno creato nel Paese magiaro una presenza capillare di marchi internazionali di ogni tipo e dimensione.
Francesco Maria Mari, Presidente della Camera di Commercio italiana per l'Ungheria e imprenditore nel settore immobiliare ha sottolineato nel suo intervento "il miracolo economico ungherese". "Dopo la crisi del 2008, fino a pochi anni fa l’Ungheria era il fanalino di coda dei Paesi europei, ma grazie a scelte politiche azzeccate oggi si attesta tra i primi Paesi europei in termini di dati macroeconomici fondamentali: dopo la Germania e l'Austria, il nostro Paese è il terzo partner commerciale del Paese magiaro" ha sottolineato Mari. Solo nel 2018 le imprese marchigiane hanno incrementato di oltre l'11% l'export verso l'Ungheria e ci sono 10 milioni di potenziali consumatori nel Paese.
Zoltàn Vereczkey, Presidente della Camera di Commercio di Pest ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le varie aree regionali del nostro Paese con quelle magiare, per una nazione che superati i problemi economici, "grazie a politiche contrarie a quelle che erano suggerite dal Fondo Monetario Internazionale, è riuscita a diminuire il disavanzo a pagare il debito nazionale e quindi a crescere il doppio rispetto alla media europea". Ha evidenziato inoltre il Presidente della Camera di Commercio di Pest "l'importanza di essere nell'Unione Europea, ma mantenendo una propria indipendenza fiscale ed economica con più strumenti per governare se stessi”.
Una ulteriore possibilità di business e internazionalizzazione quindi per le aziende del territorio italiano e in particolare per quelle marchigiane.