La Cooperativa Sociale GEA promuove Resto a Casa, un progetto per offrire assistenza domiciliare gratuita ai residenti nel Comune di Macerata con un familiare non autosufficiente affetto da Alzheimer. La Cooperativa Sociale GEA a.r.l. di Macerata a completamento della sperimentazione, promuove l'innovativo progetto denominato Resto a Casa, che permetterà a 15 famiglie di Macerata che convivono con una persona non autosufficiente con diagnosi di Alzheimer, di ricevere gratuitamente assistenza a domicilio per un anno. L'iniziativa è cofinanziata da FESR MARCHE - POR 2014-2020.
Nello specifico la Cooperativa GEA, di comune accordo con le istituzioni che collaborano per la realizzazione del progetto, ha stabilito i criteri di selezione (pubblicati sul sito www.cooperativagea.org nella sezione Resto a Casa Macerata) delle 15 famiglie che per 12 mesi avranno a disposizione in modo del tutto gratuito diversi servizi (un piano di intervento personalizzato, una cartella socio-sanitaria digitale, vari ausili tecnologici per il mantenimento del cognitivo, per la rilevazione di parametri fisiologici e il monitoraggio del paziente, dei corsi di formazione per caregivers, un punto di ascolto) e riceveranno da un'équipe di professionisti assistenza domiciliare, volta ad ottenere il miglior benessere possibile per l'assistito e per il familiare che se ne prende cura.
Per formare al meglio i futuri caregivers e i professionisti del settore che supporteranno le famiglie nella cura del familiare (assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti, educatori professionali, OSS, infermieri, logopedisti, medico specialista) sono previsti 2 corsi di formazione sull'approccio bio-psico-sociale. L'assistenza sarà personalizzata in base alle esigenze individuali.
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Marche, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Macerata, Distretto Sanitario - ASUR Area Vasta n.3, Ambito Territoriale Sociale 15 e IRCR - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona - Macerata. La GEA con Resto a Casa intende sensibilizzare l'opinione pubblica e parlare del problema portandolo all'attenzione di quante più persone possibili. L'auspicio è che questo progetto pilota, una volta messo a punto, potrà essere utilizzato da organizzazioni del terzo settore residenti sul territorio nazionale.
Secondo appuntamento in vista per il “Cinema d’incontro” promosso dal tavolo associativo “La cultura dell’incontro” al Teatro Don Bosco di Macerata. Domenica 10 novembre, a partire dalle ore 16, sarà la volta del film “La generazione rubata”, diretto da Phillip Noyce, con l’intervento dell’insegnante Sauro Savelli. Ingresso gratuito e animazione per i bambini sotto i 14 anni.
L’opera affronta il tema dei bambini aborigeni australiani forzatamente allontanati dalle loro famiglie, negli anni Trenta, per volontà del Governo. Sono la cosiddetta “generazione rubata”: bambini mezzo-sangue nati dall'incrocio tra inglesi e nativi e deportati in appositi centri di rieducazione, come quello di Moon River dove è ambientata la prima parte del film.
Soddisfatti, intanto, gli organizzatori per il primo evento che ha visto la proiezione della pellicola “Io sono Lì” di Andrea Segre. Esordio per la rassegna con il filo conduttore “Costretti altrove”. Moderatrice di questo primo appuntamento è stata la giornalista, poetessa e scrittrice d’origine siriana nata ad Ancona Asmae Dachan. Insignita nel 2019 del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, 43 anni, Dachan è considerata tra più illustri esperti di Medio Oriente, immigrazione e dialogo interreligioso.
"Il film ha mostrato la bellezza delle diversità, delle solitudini che si incontrano e si trasformano in nuove forme di compagnia - ha spiegato Dachan durante l’intervento che ha aperto il dibattito -, oggi le nostre città sono piene di persone di origini diverse che si incontrano e si sostengono a vicenda, perché quello che conta sono i sentimenti".
Promotori della rassegna “Cinema d’incontro” sono il Centro d’Ascolto e di Prima Accoglienza di via Zara, la Caritas diocesana, il Centro Missionario Diocesano, la Fondazione Migrantes, Refugees Welcome e La Goccia Onlus, con il patrocinio del Comune di Macerata.
La Cassa Edile delle Marche (C.ED.A.M.) conferma l'attenzione da sempre rivolta nei confronti degli 87 comuni della nostra Regione che rientrano all'interno del cratere sismico. Con il progetto "Ricostruiamo" sono state presentate, in occasione di una conferenza stampa indetta presso la sede della Camera di Commercio di Macerata, una serie di agevolazioni e prestazioni in favore di lavoratori e titolari d'impresa impegnati nella ricostruzione.
Un segnale di vicinanza e sostegno verso coloro che saranno impegnati nella futura riedificazione, come sottolinea il presidente di C.ED.A.M. Aramis Garbatini: "Vogliamo agevolare da un punto di vista finanziario le imprese che operano in cantiere pubblici o privati nei comuni del cratere sismico, a partire dalla riduzione dell'aliquota complessiva allo 0,11% (l'aliquota parte dal 1 giugno 2019 per un periodo iniziale di tre annim prorogabile ndr). Inoltre abbiamo previsto un contributo di mille euro alle imprese con sede legale o operativa nei comuni danneggiati dal terremoto, costrette a spostare la propria sede a causa di inagibilità. Un contributo sarà versato anche a tutti i lavoratori e titolari che hanno spostato la loro residenza all'interno del territorio del cratere per questioni lavorative e vi permangono almeno un anno. Si tratta di un contributo forfettario di 2.000 euro. Vogliamo ricreare un'economia laddove il sisma ha distrutto tutto".
"Di fondamentale importanza simbolica, per esprimere ancor più la nostra vicinanza al popolo dei terremotati - prosegue Garbatini -, è stata l'apertura di una sede operativa decentrata, con operaratori della Cassa Edile, nel Comune di Caldarola. Siamo a disposizione di tutte le imprese che richiederanno i nostri servizi. Rguardo il decreto legge sul terremoto appena presentato dal Governo, chiediamo ancor di più semplificazione per migliorare l'assetto edilizio e agevolare la ricostruzione post-sisma".
La sede di Caldarola, per la quale C.ED.A.M non ha mancato di sottolineare l'ottima collaborazione intercorsa con l'amministrazione comunale di Caldarola, sarà aperta al pubblico tutti i mercoledì (orario 9:00/13:00 - 14:30/18:00).
Il direttore della Cedam regionale Marco Falcioni ha evidenziato l'importanza del rilascio del certificato di congruità (DURC): "Si tratta di un controllo che serve essenzialmente a stabilire quanta manodopera è necessaria per un dato cantiere. Pertanto si certifica il corretto impiego e pagamento dei lavoratori presenti nei cantieri per prevenire qualsiasi tipo di infiltrazione e irregolarità". Il DURC di Congruità riguarda tutti i Lavori Pubblici e i Lavori Privati che supereranno i 50.000 euro di contributo statale.
"Siamo a disposizione di tutti gli imprenditori che vorranno chiederci delucidazioni in merito alla compilazione di questi documenti" conclude Falcioni.
Cinzia Marincioni, a nome di Confartigianato, sottolinea nel suo intervento la bilateralità di C.ED.A.M., tra le poche realtà in grado di mettere insieme datori di lavoro e lavoratori. Una simbiosi che dovrebbe estrinsecarsi anche nel rapporto fra le imprese stesse: "Confartigianato vuole incentivare l'associazionismo tra imprese per non permettere l'imperare delle grandi realtà che provengono al di fuori dei confini del territorio regionale. Una delle formule che ci sentiamo di proporre, in questo senso, è quelle del contratto di rete, per cui più imprenditori si uniscono per accrescere la propria competitività sul mercato. Salutiamo con favore il nuovo DL terremoto in quanto permette la riduzione dei tributi in carico alle imprese del cratere, grazie a misure come la proroga dello stato di emergenza e della cosiddetta 'busta paga pesante'".
Operazione della Polizia di Macerata, condotta dal questore Antonio Pignataro, della Squadra Mobile, diretta dalla dottoressa Raffaella Abbate e dal Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa Giuseppe Marchetti, all'Hotel House di Porto Recanati. Tre le persone arrestate e condotte al carcere di Montacuto di Ancona; tutti cittadini tunisini di 35, 38 e 22 anni. I tre sono stati tratti in arresto, a seguito della misura emessa dal gip Domenico Potetti su richiesta della procura, per il reato di cessione di sostanza stupefacente continuata e in concorso. Gli uomini della Polizia hanno accertato un totale di 1050 cessioni in un anno: una ventina gli acquirenti identificati, provenienti anche dalla Provincia ma principalmente dall'anconetano. La Polizia ha anche disposto la chiusura per 30 giorni del bar del palazzone multietnico.
Le indagini, svolte in stretta sinergia con il procuratore Giovanni Giorgio e il sostituto Claudio Rastrelli, sono partitre nel 2018 e hanno permesso, tramite appostamenti e l'ascolto di moltissimi testimoni, di accertare 1050 cessioni di droga nel giro di nemmeno un anno. I tre, Smaali Tarek di 35 anni, Zouari Rached di 38 anni e Jriji Mohamed di 22 anni, spacciavano principalmente eroina e cocaina all'Hotel House o comunque nei pressi del condominio della città rivierasca.
I poliziotti hanno anche disposto la chisura per 30 giorni (ex art. 100 T.U.L.P.S.) del bar sotto all'Hotel House in quanto "ritrovo di spaccio". L'attività commerciale era infatti, secondo gli inquirenti, teatro delle cessioni degli stupefacenti che, sequestrati nel corso delle indagini, ammontano a circa un chilo e mezzo tra eroina e cocaina.
"Le indagini sono state svolte in perfetta sinergia con la procura che ha portato avanti un lavoro encomiabile - ha sottolineato il questore Pignataro -. L'intento è quello di bloccare il flusso delle sostanze stupefacenti e non bisogna mai mollare la presa. A fatti eccezionali noi rispondiamo con azioni altrettanto eccezionali, senza lasciare nessuna area della Provincia scoperta."
La Menghi Macerata sarà ospite del ristorante Vere Italie, che ha sede nello splendido palazzo cinquecentesco Floriani-Carradori, in centro città, dove giovedì 24 alle ore 12.30 si terrà la presentazione ufficiale in vista dell’inizio del campionato di Serie A3.
Dopo il turno di riposo previsto dal calendario per la giornata di domenica scorsa, la squadra biancorossa si appresta ad affrontare la prima sfida stagionale nella trasferta campana contro la GIS Ottaviano. Attorno alla squadra c’è tanto entusiasmo, cresciuto in questi mesi di preparazione dove i biancorossi hanno raccolto successi, come la vittoria del Torneo Banca Macerata, e buone prestazioni.
Ad ospitare la presentazione, un ristorante d’eccezione come il Vere Italie di Macerata. Un luogo d’incontro speciale che rappresenta bene il “made in Marche” unendo tradizione, storia ed accoglienza, a conferma del legale stretto che la Menghi Macerata ha con la sua città.
La presentazione di giovedì sarà quindi l’occasione per incontrare giocatori e staff tecnico e augurare a squadra e società un sincero in bocca al lupo per il nuovo campionato che sta per cominciare. La stagione promette grandi emozioni, la Menghi Macerata riparte con obiettivi importanti grazie al sostegno della città e dei tifosi.
Lo scorso fine settimana il settore giovanile dell’AVIS Macerata ha messo a segno altri importanti risultati in vista dei Campionati Italiani Cadetti di Forlì.
Ai quattro già convocati per la rappresentativa Marche in partenza venerdì prossimo: Libero Samuele Marino nei 2000, Giovanni Stella Fagiani e Greta Ricciardi nel giavellotto e Ambra Compagnucci nel pentathlon, si sono aggiunti anche Rachele Tittarelli nel salto con l’asta e Riccardo Ricci nell’alto, perché hanno ottenuto il minimo di partecipazione. Sono due cingolani doc, giovanissimi di attività, che hanno completato un percorso straordinario riuscendo a raggiungere i vertici delle loro specialità.
Per la brava Rachele si è trattato di un exploit incredibile perchè alla terza gara della sua vita, iniziata con tre nulli al Meeting di San Giuliano del 1 settembre, il secondo posto ai campionati regionali di San Benedetto di due settimane fa, dove si è fatta apprezzare con un bel secondo posto e la misura di m. 2.55, è arrivata nel fine settimana a Fermo la prestazione monstre con uno stupefacente 2.90 metri che colloca la ragazza avisina al vertice delle graduatorie nazionale fra le nate nel 2005. L’atleta si è formata nel vivaio dell’AVIS dove ha trovato ampio spazio negli ostacoli, nell’alto, nel lungo e nel mezzofondo, e da pochissimo si è avvicinata al salto con l’asta dove ha messo in evidenza qualità indispensabili per la specialità come il coraggio, grande coordinazione e ritmo.
Per Riccardo Ricci si è trattato invece di una crescita tecnica che nell’anno corrente l’ha portato da m. 1.54 del 2018 a m. 1.80, che rappresenta il pass per il Campionato tricolore. Un progresso stupefacente di ben 26 cm. per il ragazzo di Villa Strada, ottenuto la scorsa domenica a Viterbo. La prestazione lo colloca al secondo posto nelle graduatorie nazionali riferite ai nati nel 2005.
Ma non sono solo questi i risultati da sottolineare perché in Ancona, dove nello scorso fine settimana è stata impegnata la categoria ragazzi/e nel Trofeo 5 Cerchi, Elisa Marini nella 2 km di marcia ha migliorato la migliore prestazione marchigiana di categoria con un promettente 9’55”59, un risultato che fa ben sperare per il prossimo anno dove dovrà cimentarsi in un’attività difficile come quella delle cadette. Nell’occasione la squadra dell’AVIS Macerata ha gareggiato con il lutto sulla maglia per ricordare Paola Bettucci, l’indimenticabile personaggio sportivo che è venuto a mancare proprio in questo fine settimana, allenatrice della stessa Elisa ha ha voluto dedicargli la vittoria e questo risultato.
Nella stessa gara si sono messe in luce negli 80 piani Sonia Gattari giunta seconda in 8”80 e Chiara Tavoloni nella stessa specialità dove è giunta quarta in 8”92. Le stesse hanno poi vinto la staffetta 4 x 100 in 57”21, insieme a Sofia Gentilucci e Cecilia Costantini, che ha anche ottenuto un bell’argento nel lungo con 4,00 metri. Sempre nel lungo buon quarto posto di Caterina Cirilli, rientrata alle gare dopo un lungo periodo di difficoltà, con m. 3,85. Due secondi posti per Fidelia Ogbonna che ha ottenuto nel peso 7,61 e nel vortex m. 30,34, entrambi record personali; in quest’ultima specialità buon terzo posto di Chiara Tavoloni con m. 30,04. Brava nell’alto Sofia Romagnoli che ha saltato m. 1.31 con un bel terzo posto.
Fra i maschi da segnalare due ottime prestazioni di Andrea Marcolini nei 60 piani in 8”40 e nel vortex in 40,46. Ma in Ancona mancavano due importati protagoniste della categoria ragazze Anna Mengarelli e Alissa Salvucci impegnate a Crotone per la Finale Nazionale del Trofeo CONI dove le due giovanissime avisine, accompagnate da Carla Luciani, convocata come tecnico della rappresentativa Marche, hanno gareggiato nella difficile prova del tetrathlon con la Mengarelli che ha ottenuto ottimi risultati nelle singole specialità: m. 60 8”95, lungo 4,14, vortex 32.16 e 1’47”49 nei 600, secondo crono sulla distanza della manifestazione, con un ottimo quarto posto complessivo e punti 2.743, un progresso di 143 p. dalla prova regionale; la Salvucci, purtroppo frenata da un piccolo risentimento muscolare, ha completato la difficile prova con punti 1.799 con questi parziali di 11”73 sui 60 ostacoli, 3,59 nel lungo, 7,63 nel peso e 2’22” nei 600.
Sabato scorso invece l’Helvia Recina ha ospitato il Campionato Marchigiano per le categorie Ragazzi e Ragazze. Tribuna piena e tanto entusiasmo per una manifestazione giovanile che con questa gara saluta la stagione agonistica 2019 e si proietta verso le indoor e le corse campestri. L’Atletica AVIS Macerata ha messo in campo un bel gruppo di giovanissimi che hanno messo in evidenza qualità e talento in diverse specialità.
Su tutti Anna Mengarelli che si è aggiudicata la prova dei 1000 con autorità; in una gara tattica, con una strategia accorta e un finale perentorio da atleta esperta, ha vinto in 3’29”62, con un bel quinto posto di Sofia Romagnoli in 3’34”69. Nel settore femminile due argenti, il primo Nnenna Fidelia Ogbonna nel salto in alto con 1.34, buono anche il quarto posto nel vortex con m. 29,01, e proprio in quest’ultima specialità l’altro secondo posto di Sofia Gentilucci con m. 29,90. Brava Chiara Tavoloni in finale in due specialità con il sesto posto nei m. 60 e nel vortex rispettivamente con 8”90 e 27,62 e buon sesto posto per Cecilia Costantini nel lungo con 3,94.
Fra i Ragazzi bravo Andrea Marcolini bronzo nei 60 con il personale portato a 8”43 e nella stessa specialità esordio con soddisfazione per Kristian Muco al sesto posto in 8”61. Bel quinto posto nel peso per Andrea Marchionni con la misura di 9,99. Ci sono stati interessanti progressi anche nelle due gare di contorno inserite nel programma della manifestazione dove sia Chiara Marangoni che Chiara Pistola hanno lanciato il disco oltre il loro primato, rispettivamente con m. 33,93 e 30,75. Personal best anche nella gara dei m. 1000 con i fratelli Leonardo e Michele Storani che sono scesi a 2’48”78 e 2’59”86.
Il direttore sportivo della Maceratese Jonathan Proculo è stato intervistato alla vigilia del match di campionato contro l'Atletico Ascoli in programma allo stadio Helvia Recina di Macerata per domenica 27 ottobre e valevole come settimo turno del campionato di Promozione Girone B. Il d.s. ha fatto il punto della situazione in casa biancorossa dopo le prime sei giornate, e il momentaneo terzo posto in classifica in coabitazione con Loreto e Civitanovese.
"L'importante domenica sarà ripetere la stessa prestazione fatta contro Monturano - sottolinea Proculo -, ma prendere l'intera posta in palio. Il gruppo è tutto nuovo, per il momento abbiamo i punti che ci meritiamo. A Corridonia abbiamo sbagliato completamento l'approccio alla partita sin dal primo minuto. I ragazzi sono molto uniti, si tratta di gente che ha fame. Secondo me dobbiamo guardare soltanto all'Atletico Ascoli senza pensare a Civitanovese e Monturano, che sono nuvole passeggere".
Proculo non nasconde una certa nostalgia per le scarpette da gioco, ma al contempo si dimostra completamente calato nel nuovo ruolo di direttore sportivo: "Un pò il campo mi manca, ma ho una certa età e quindi ho scelto di smettere (ride, ndr). Cerco di dare sempre qualche consiglio ai ragazzi. Il rapporto con i tifosi è stato sempre eccellente. In un'intervista avevo già dichiarato come il mio sogno fosse fare il direttore sportivo a Macerata e si è avverato. Adesso devo vincere il campionato".
Riguardo a possibili paragoni con Roman Chornopyschuk, Proculo scherza: "Domenica incontriamo una squadra forte, speriamo nel primo gol di Chornopyschiuk su azione: è un ragazzo straordinario, che è sempre a disposizione della squadra. Mi rivedo in lui? Non ci allarghiamo troppo (sorride, ndr)".
Quest'anno l'amore dei tifosi verso la squadra sembra essere di nuovo sbocciato: "Io la domenica vedo la partita con mia moglie e mio figlio, mi giro e vedo mille spettatori: penso che Macerata sia una piazza strastosferica. Merita altri palcoscenici. Speriamo di raggiungere, col tempo, la Serie B e serie C che i nostri tifosi meriterebbero".
L’associazione Fashion&Sport organizza, domenica 27 ottobre, alle ore 17:00, una sfilata di moda per la presentazione della collezione autunno-inverno. La location della manifestazione è il Centro Commerciale Val di Chienti. L'appuntamento vedrà la partecipazione straordinaria di Miss Marche 2019 Giulia Ciarlantini e di altri modelli e modelle. L’evento si avvarrà di boutique, atelier e negozi presenti al centro commerciale Val di chienti e non solo.
"Un ringraziamento particolare va ai piccoli e grandi sponsor che hanno permesso la realizzazione di tutto ciò. Ci saranno anche alcuni gadgets in omaggio per il pubblico" hanno commentato gli organizzatori.
L’invito a partecipare è rivolto a chi ama la moda, la bellezza e i motori.
L’Hackathon, la maratona degli studenti che ha ormai fatto il giro d’Italia invadendo di nuove idee e progetti la scuola italiana, dal 17 al 20 ottobre ha fatto tappa anche a Matera. 88 studenti tutti frequentanti il quarto anno della scuola superiore divisi in 10 team si sono confrontati su come si possano sensibilizzare le nuove generazione agli obiettivi stabiliti dall’agenda 2030. Per 48 ore i giovani studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia sono stati impegnati fino a tarda notte in questa sfida: discussioni, ricerche, condivisione di idee sono state senza dubbio le parole chiave che hanno contraddistinto questa maratona.
Tra le 30 scuole partecipanti non è mancato il Liceo classico e linguistico Leopardi di Macerata che da anni fa di queste sfide un importante punto di forza: a rappresentare il liceo maceratese sono stati Maria Elena Damiani, Lorenzo Germondani, Matteo Ortolani e Giulia Porfiri accompagnati dell’insegnante referente del progetto Margherita Apolloni. Gli studenti maceratesi hanno partecipato in modo attivo e con successo alla maratona che si è conclusa sabato 19 ottobre. Il liceo Leopardi infatti non si è fermato alle preselezioni ma è andato in finale con il team di Maria Elena Damiani. I due team finalisti hanno esposto il loro progetto nella cornice della caratteristica Casa Cava di fronte alle più alte autorità del ministero dell’Istruzione tra cui anche il ministro stesso Lorenzo Fioramonti.
Ad aggiudicarsi la vittoria, annunciata il giorno seguente in occasione dell’evento “One year to go”, cerimonia di lancio di Expo Dubai 2020 tenuta alla presenza dei ministri Luigi di Maio e Lorenzo Fioramonti e del ministro degli esteri degli Emirati Arabi, sono stati entrambi i gruppi finalisti sia per la categoria junior sia per quella senior. I vincitori non sono riusciti a trattenere la loro emozione per questo traguardo, anzi per questo punto di partenza, che li porterà nel prossimo ottobre all’Expo di Dubai come rappresentanti della scuola italiana.
Il team vincitore della studentessa maceratese si è confrontato sui goals 5 e 10 dell’agenda 2030 (rispettivamente parità di genere e riduzione delle disuguaglianze) e ha proposto la creazione del videogioco W.A.F.F.E., un gioco che mira a sensibilizzare i giovani su questo tema. La dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto e conferma ancora una volta l’importanza di queste esperienze, fonte di maturazione e di formazione per studenti e insegnanti.
Il gip Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata ha archiviato l’indagine per Lucky Awelima e Desmond Lucky per l’omicidio di Pamela Mastropietro. Stop dunque alle indagini, contrariamente a quando aveva richiesto la famiglia della 18enne romana presentando opposizione alla richiesta di archiviazione della procura.
La famiglia Mastropietro, rappresentata dall’avvocato Marco Valerio Verni, si era opposta solo all’archiviazione della posizione di Desmond Lucky.
Il gip ha ritenuto che non ci sono elementi per riaprire l’indagine e quindi ne ha disposto l’archiviazione. Il gip ha anche trasmesso gli atti alla procura per valutare la possibilità di procedere per calunnia verso Vincenzo Marino e di due detenuti.
"La bellezza di vivere in un paese democratico è quella che, se da una parte si devono accettare i provvedimenti giudiziari, dall’altra però li si possono criticare, ove necessario. Non staremo a farlo qui ed ora, nello specifico, perché non lo si deve fare a prescindere, ma, a parte dei punti su cui il magistrato investito della questione non ci sembra comunque aver risposto, occorre evidenziare che lo stesso abbia disposto la trasmissione degli atti alla Procura per procedere per calunnia nei confronti di coloro che, a vario titolo, hanno, a questo punto, dichiarato cose false" - il commento della famiglia di Pamela Mastropietro, per il cui omidicio è stato condannato lo scorso 29 maggio all'ergastolo Innocen Oseghale (LEGGI QUI).
"Anche per lo stesso Oseghale, a dire il vero, il Gip ha disposto l’invio degli atti al magistrato inquirente per valutare di procedere per l’ipotesi di calunnia - continua la famiglia -. Alcuni quotidiani si sono poi sbrigati a titolare che non si sia trattato, in questa vicenda, di mafia nigeriana. Occorre raddrizzare l’informazione, almeno per quanto riguarda il nostro punto di vista: noi abbiamo chiesto che gli atti venissero inviati ai competenti uffici investigativi, perché solo questi ultimi, che hanno la visione sistemica e sistematica del fenomeno, possono verificare la loro utilità o meno e, nel quadro complessivo, nazionale ed internazionale, la loro fondatezza o meno. Ed abbiamo sempre detto pure che, sebbene l’omicidio di Pamela non possa essere per forza e direttamente maturato in un simile contesto, avremmo però voluto che, se dalle carte del suo processo fossero emersi degli indizi utili a far nascere nuovi filoni di indagine, che si fossero allora questi esplorati a 360 gradi. Come giusto che sia - ha concluso la famiglia -. Comunque, noi continuiamo la nostra battaglia, in tutte le sedi opportune: perché qualcosa non quadra."
Prosegue la marcia in coppa Marche serie D del Bayer Cappuccini che vince 7-2 contro il Futsal Passo Treia nella gara unica dei sedicesimi di finale. La squadra di mister Tirri ha avuto per tutto l'incontro il predominio territoriale, ma solo nella ripresa è riuscita a chiudere il match con un parziale di 3-0 in dodici minuti. Tra i migliori il capitano Bonfigli autore di una tripletta e Foresi tornato al gol dopo l'infortunio; poco impegnato ma reattivo Guardati.
Gli ospiti inferiori tecnicamente ma disposti bene in campo da mister Longhi, riescono a mettere in difficoltà le azioni offensive locali per quasi tutto il primo tempo. Immediatamente un episodio che avrebbe potuto "infuocare" la gara: al secondo minuto di gioco Giorgini mette palla fuori ad altezza del centrocampo in quanto un avversario era a terra dolorante dopo un contrasto. Nella seguente rimessa laterale giocatori del Bayer fermi in attesa della sportiva restituzione della palla ma il il numero 6 Tartarelli tira una bordata che finisce vicino il palo esterno di un incredulo Guardati. No comment!
Con Palazzesi in tribuna squalificato e Bajrami non al meglio della condizione è Seferi a sbloccare il risultato trovando un preciso diagonale dalla sinistra ad incrociare. Il pareggio ospite arriva al ventiseiesimo grazie a Perugini bravo a capitalizzare una palla vagante in area. Con la sua irresistibile "serpentina" Bonfigli si libera della stretta marcatura e sigla il 2-1 allo scadere del primo tempo. Porta opposta, stesso autore e gol simile ad inizio ripresa , è il 3-1 dei locali. Quindi Foresi mette la sua impronta alla gara: prima fornendo un "cioccolatino" a Giorgini che insacca per vie centrali, poi gonfiando la rete con una pennellata dalla fascia destra; il parziale di 5-1 chiude virtualmente la contesa. Perugini alimenta la flebile possibilità di rimonta del Passo Treia trovando il 2-5; ma negli ultimi minuti El Ghouat trova la meritata soddisfazione personale del gol su azione d'angolo. Lo score finale è marchiato dalla terza rete di giornata di Bonfigli grazie all'intelligenza tattica di Seghetti. Obbiettivo puntato alla doppia sfida contro il Vis Concordia Morrovalle valevole per gli ottavi di finale. Andata a Macerata lunedì 4 novembre, ritorno lunedì 18 nella palestra Borgo Pintura di Morrovalle.
BAYER CAPPUCCINI: Guardati, Albani, El Ghouat, Giorgini, Seferi, Imeraj, Bonfigli, Bajrami, Foresi, Seghetti, Tibaldi. All Tirri
FUTSAL PASSO TREIA: Rafanelli, Grassetti, Cervigni, Tartarelli, Contigiani, Bertini, Fuselli, Pizzichini, Perugini, Turchi, Paoli, Cellocco. All Longhi.
Arbitro: Mancini di Fermo
RETI: al 10° Seferi(bc), al 26° e 56° Perugini(fpt), al 28° , 35° e 57° Bonfigli(bc), al 41° Giorgini(bc), al 46° Foresi(bc), al 56° El Ghouat (bc)
Un centro di raccolta e aggregazione di nocciole dell’azienda Ferrero nelle Marche, siglato un importante accordo.
Sbarca nelle Marche la Ferrero con il Progetto Nocciola Italia: siglato il contratto di filiera con la Cooperativa Agricola Montesanto (20 soci) di Potenza Picena per la realizzazione di un centro di aggregazione e raccolta: in una prima fase mira a coprire tutta l'area centro meridionale della regione, per poi potenzialmente arrivare a estendersi anche nell'area nord delle Marche nei prossimi anni. Complessivamente, 120 gli ettari di terreno che saranno coltivati a noccioleti tra le provincie di Macerata, Ascoli, Fermo e Ancona.
È stato stipulato un contratto con la Ferrero che si impegna ad acquistare fino al 2037 il 75% della produzione a un prezzo minimo garantito basato sui costi di produzione e che sarà rivisto ogni tre anni. Il Progetto Nocciola Italia, promosso dalla Ferrero Halzelnut Company, la divisione interna del Gruppo Ferrero interamente dedicata alla nocciola, mira a sviluppare una produzione corilicola al 100% italiana.
L’Italia rappresenta oggi il secondo fornitore al mondo di nocciole con una quota di mercato che si aggira tra il 10 e il 15% , preceduta a grande distanza dalla Turchia.
Interessante convegno per sportivi e non domani, mercoledì 23 ottobre, preso l’Aula Verde del Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata.
Alle 15.30 partiranno i lavori di un incontro dal titolo “Sport e Salute Nordic Walking Alimentazione: come cambia nell’agonista e nell’amatore” realizzato da 3 associazioni sportive dilettantistiche di Nordic Walking della provincia che si sono unite (anzi ri-unite): NW Valli della Marca di Civitanova, Settore NW Atletica Avis Macerata e NW Green di Macerata.
Si tratta di un appuntamento ormai consolidato e partecipato, giunto infatti alla 4° edizione a conferma della sinergia esistente tra le tre associazioni e UniMc. Il tema trattato domani è “l’alimentazione nell’agonista e nell’amatore che pratica il Nordic Walking”.
Il convegno si avvarrà e verrà impreziosito dell’intervento di vari professionisti, in primis il marciatore campione italiano Michele Antonelli, vincitore nel 2017 della medaglia di bronzo nella 50 km di marcia di specialità Coppa Europa e 16° nella 50 km di marcia di Doha agli ultimi Campionati Mondiali nel terrificante caldo del deserto del Qatar.
Le tre associazioni di Nordic Walking, unite nel comitato Tris Race 2018, recentemente hanno sostenuto il progetto “Mongolfiera “ dell’Anfass di Macerata (un servizio educativo pomeridiano per adolescenti con disabilità). Lo hanno fatto donando il ricavato della 5° Tappa del Campionato Italiano Nordic Walking Agonistico FIDAL 2019 e 5° Tappa Challenge andate in scena alla Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.
Nove milioni è il numero complessivo di persone entrate in contatto con la scorsa edizione di Musicultura. Ad interessarsi alla manifestazione è stata una varietà di pubblici: gli spettatori dal vivo, le platee di Rai 3, Radio 1 Rai, Rai 1, RaiPlay, RaiPlayradio Facebook, Youtube.
La manifestazione riparte ora con il bando della XXXI edizione del concorso. Lo fa purtroppo senza Piero Cesanelli, l’ideatore e direttore artistico di Musicultura, prematuramente mancato circa un mese fa.
“Personalmente sento il gran vuoto della perdita di un amico. Allargando l’orizzonte, Piero è stato un gentiluomo e un protagonista della cultura musicale italiana. Il mix di competenza, intuito, passione, indipendenza di pensiero e ironia che ha messo in campo lascia un segno” dichiara il vice Presidente di Musicultura e braccio destro di Cesanelli Ezio Nannipieri.
“Quanto alla manifestazione - aggiunge -, la responsabilità di trovarmi a prenderne il timone, rafforza l’impegno e le energie. Con tutto il gruppo di Musicultura continueremo ad onorare lo spirito che da sempre anima questa esperienza umana, artistica e culturale che è Musicultura”.
Si riparte dunque dal concorso, un concorso che nel mare di talent seriali nutriti dal mito del “successo” ha invece a cuore anzitutto la dimensione artistica delle canzoni, la libertà dell’ispirazione di chi le scrive e le canta, la diversità degli stili e delle idee, con la convinzione che si vive meglio accompagnati da belle canzoni piuttosto che da canzoni “carucce”, ma senz’anima. Un concorso che negli ultimi trent’anni ha contribuito a valorizzare tanti talenti.
Possono partecipare artisti singoli o gruppi che sono interpreti dei brani che scrivono, non ci sono vincoli di genere, per iscriversi c’è tempo fino al prossimo 6 novembre.
Musicultura garantisce l’ascolto attento di ciascuna proposta, comprovato dall’invio a tutti di una scheda di commento. Al vincitore assoluto vanno in premio 20.000 euro, altri 22.000 euro sono ripartiti tra i vincitori degli altri riconoscimenti.
“Con la consistenza dei premi intendiamo alleviare le difficoltà economiche che assillano ogni inizio di carriera artistica e insieme tutelare l’indipendenza espressiva dei giovani artisti” spiega il Presidente di Musicultura Stefano Caperna.
Presiede il concorso un Comitato Artistico di Garanzia, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e il poeta Giorgio Caproni. Da allora tante qualificate personalità della musica, della letteratura, della poesia e del cinema, a titolo gratuito e in libertà di coscienza, ne fanno parte, dando un fondamentale contributo nella selezione dei vincitori del concorso.
Tra i nuovi “giurati” della XXXI edizione figurano lo scrittore Andrea Purgatori e Frankie hi-nrg mc. Tra i membri della prima ora c’è invece Enrico Ruggeri, che è stato anche il bravissimo ed empatico conduttore della scorsa edizione di Musicultura. “Negli ultimi tempi - ha osservato il cantautore - traspare un dualismo tra cultura e divertimento, con la cultura intesa come polverosa ed elitaria. La battaglia invece da combattere è dimostrare che con la cultura ci si può divertire, si possono conoscere orizzonti e persone con le quali confrontarsi. È indubbio che a Musicultura questo avvenga, sono contento di essere parte di questa esperienza. È una manifestazione bella, pulita intelligente, dove trovi artisti di qualità di gran lunga superiore a quello che mediamente senti in radio”.
Musei, biblioteche, pinacoteche come palcoscenici naturali in grado di offrire forti emozioni grazie al contatto intimo tra spettatori, attori e scene e vivere uno spettacolo teatrale unico.
Dopo l'anteprima estiva, dal 23 novembre riprendono le attività autunnali di Patrimonio in scena - per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti culturali delle Marche. Un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento Musei Archivi Biblioteche - MAB Marche, sancita dal Protocollo d'intesa per un sistema integrato destinato a valorizzare enti di spettacolo dal vivo e musei, archivi e biblioteche marchigiani sottoscritto nel 2017.
“Questo progetto è la dimostrazione che si è creato un bel connubio – ha rilevato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni oggi nella conferenza stampa di presentazione – tra Regione, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche che hanno saputo coinvolgere e rendere protagonisti gli enti locali e le istituzioni culturali. Il CMS è un valore aggiunto alla crescita culturale delle Marche per la capacità di saper progettare, gestire, organizzare un’offerta culturale di grande spessore e di dare la giusta attenzione alle compagnie teatrali marchigiane. In questi anni – ha proseguito – abbiamo voluto mettere le radici ad un sistema culturale che ha dimostrato capacità di innovazione, integrazione con il Turismo, capacità propositiva e che ha richiamato pubblici diversi per stimolare una più ampia fruizione della Cultura e dei luoghi dove si fa. Se siamo la seconda regione per spesa culturale e per occupazione nei servizi alla Cultura, lo dobbiamo anche a questo modo di fare sistema. Ed è intenzione della giunta regionale aumentare le risorse nel prossimo anno destinate a questo settore che ha dimostrato una grande e concreta potenzialità per uno sviluppo anche economico della comunità marchigiana.”
L’iniziativa che è stata presentata dal presidente del CMS, Daniele Vimini e dal Direttore Gilberto Santini, propone un cartellone di appuntamenti curati dai soci del Consorzio all'interno degli istituti culturali aderenti all'iniziativa, intesi come soggetti attivi in grado di interagire con le forme di comunicazione dello spettacolo dal vivo. Patrimonio in scena mira così a valorizzare il patrimonio regionale sperimentando formule innovative di declinazione dei linguaggi performativi, a facilitare l'interscambio tra i pubblici e, nel complesso, a rafforzare il tessuto culturale delle Marche creando relazioni e sinergie tra i diversi soggetti. Erano presenti alla conferenza stampa anche la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Simona Teoldi e Pietro Alessandrini, presidente dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo che ha curato molti spettacoli all’interno del ricco cartellone.
Le proposte in programma sino a dicembre 2019 vedono protagonisti i solisti dell'Accademia d’Arte Lirica, che proseguiranno il loro excursus tra la poesia e la musica con i concerti alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno (23 novembre), al Museo delle Arti della Stampa di Jesi (1 dicembre) e alla Biblioteca Ascariana di Cingoli (6 dicembre), e la Compagnia della Rancia, che porterà in scena a Palazzo Buonaccorsi di Macerata (29 e 30 novembre) e alla Biblioteca Civica Spezioli di Fermo (11 e 12 dicembre) Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, con Saverio Marconi, narrazione intima che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito del tè .
Una città-fabbrica, quattro personaggi, un patto tra loro che non è più di acciaio e diventa sabbia che scivola tra le dita del tempo e del destino. E’ un pugno nello stomaco, una distruzione sapiente di luoghi comuni, un enorme punto interrogativo sul nostro modo d’essere e soprattutto sul nostro futuro. E’ una colata di consapevolezza e insieme d’incertezza, è infine duro come l’acciaio.
Tutto questo è il nuovo romanzo di Angelo Mellone “Fino alla fine”, sottotitolo “romanzo di una catastrofe”.
Abbiamo l’occasione davvero speciale di discutere di questo libro (Mondadori, 160 pg., 18 euro) che è molto di più di un romanzo con l’autore. Angelo Mellone sarà giovedì 24 ottobre, a un mese esatto dall’uscita in libreria di questo suo ultimo lavoro, a Macerata. Alle 17 e 30, grazie all’ospitalità dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi – contrada Lornano 6 Macerata - l’autore si confronterà in una “conferenza lettura” con il pubblico stimolato dalle domande della professoressa Paola De Laurentis e di Carlo Cambi.
A presiedere questo incontro voluto dall’Agrario – uno dei più prestigiosi istituti d’Italia - la professoressa Maria Antonella Angerilli che del “Garibaldi” è la dirigente.
Oltre alle pagine del libro di Angelo Mellone c’è sottostante il tema del rapporto uomo-ambiente, economia-ecologia, biografia-ideologia. Dunque temi di stringente attualità.
Proposti da un autore che è un protagonista reale della comunicazione nel nostro Paese. Angelo Mellone è capostruttura di Rai 1 (tra i suoi programmi c’è Linea Verde e questo racconta anche il suo legame con un’istituzione come l’Agrario di Macerata che ha felicemente oltrepassato i 150 anni di attività) ed ha già scavato coni suoi precedenti romanzi la realtà di Taranto e della sua Acciaieria.
Un mostro per molti, una speranza per tanti, la vita per tutti. Angelo Mellone (Taranto, 1973) è giornalista, scrittore e capostruttura Rai.
Editorialista e inviato di politica, cultura e costume per numerosi quotidiani nazionali, è autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Ha conseguito il dottorato in Sociologia della comunicazione all'università di Firenze e insegna Scrittura alla Luiss "Guido Carli" di Roma.
Autore di diversi libri di saggistica, reportage e lavori teatrali, Fino alla fine è il suo quarto romanzo, dopo Nessuna croce manca (Baldini+Castoldi, 2015), Incantesimo d'amore (Pellegrini, 2016) e La stella che vuoi (Pellegrini, 2017) e al pubblico televisivo è noto tra l’altro come conduttore di “Top2" e di "Grand Tour": due successi di Rai 1.
Spiega così la scelta di dedicare a Taranto e all’acciaieria il suo “Fino alla Fine”: “La mia storia e quella della mia famiglia sono legate all’acciaio. Mio padre, all’interno dell’Italsider, era la matricola 16. In pratica ha visto nascere e crescere il sito industriale di cui è stato il più giovane dirigente. E poi proprio dentro l’Italsider ha conosciuto mia madre che si trasferì da Genova a Taranto".
Ma nel romanzo c’è oltre e altro rispetto all’Acciaieria. Per saperlo l’appuntamento è dunque per giovedì 24 ottobre all’Istituto Agrario di Macerata a partire dalle 17:30. Al termine dell’incontro ci sarà anche un’occasione conviviale con l’aperitivo a base dei grandi salumi di altissima qualità dell'Antica Norcineria Rapari.
Grande interesse ha ottenuto la mostra di Overtime Festival “La Collettiva”. Allestita nello spazio Gaba.Mc di piazza Vittorio Veneto, promossa e realizzata grazie al contributo di Mosca SRL e alla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha visto in esposizione opere di 39 artisti, che hanno interpretato il legame tra sport e aspetti numerici, tra cui Davide Barco, Francesco Poroli, Osvaldo Casanova, Paolo Castaldi e l’irriverente Pois. Il successo dell’esposizione, oltre alla forte presenza di pubblico, è confermato in questi giorni dal fatto che “La Collettiva” è stata richiesta per essere esposta in altri Comuni italiani. Ancora una volta Overtime, rassegna organizzata da Pindaro Eventi, riesce a far parlare del Festival e di Macerata al di fuori dei confini regionali.
La prima sala di ingresso è stata dedicata ai legami dello sport con il sociale, grazie ai riferimenti delle opere di Morden Gore (68), di Salvatore Liberti (illustrazione dedicata al pugile zingaro Johann Trollmann), di Daniele Simonelli (immagine dedicata a Megan Rapinoe e al suo ruolo nella critica alla politica discriminatoria del presidente Trump), di Pois che ha posizionato uno dei suoi soliti “bolli” sul disco originale del 1962 “La partita di pallone” di Rita Pavone, richiamando con la scritta “Special price h. 14.30” la mercificazione del calcio spezzatino che non ha più un orario per tutte le partite domenicali.
In bella vista, sempre in ingresso, anche le opere “Liquid time” di Luisa Tosetto e “L’attesa” di Andrea De Santis. Proprio quest’ultima opera richiama una tuffatrice che si sta proiettando verso una piscina stilizzata a forma di “10”. Non un caso, ma una voglia di pensare già alla prossima edizione, quella del decennale di Overtime.
Nella sala di sinistra, sono state individuate illustrazioni legate a icone di sport. Tra queste il ricordo dei numeri 10 del calcio di Paolo Castaldi, autore che ha partecipato a Overtime anche con la presentazione dellla graphic novel “Zlatan”, gli omaggi al Cagliari tricolore di 50 anni fa (opera di Riccardo Cecchetti) e a Felice Gimondi recentemente scomparso (opera dello spagnolo Miguel Soro). Ma anche il 19.72 di Pietro Mennea a cura di Mauro Cicarè, il “perfect ten” di Nadia Comaneci disegnato dal vicentino Osvaldo Casanova, caratterizzato dallo stile pulito e preciso come quello della ginnasta romena.
Lo spazio espositivo ha raccolto anche le opere di Gianni Puri (The running man richiama la maratona intesa come icona di sport), “Il primo Coppi e l’ultimo Malabrocca” di Roberto Lauciello, “Ondue” di Elisa Caroli (una onda a forma di due su cui surfare). E ancora, l’inno alla libertà di fare movimento e sport oltre gli stereotipi (“Tutti possono” di Agnese Innocente che rappresenta un uomo che pratica la lap dance), “L'incognita sportiva” di Daniele Bart.Salvemini, l’ombra raffigurante un uno di Marino Neri, la corsia n.4 della Federica Pellegrini disegnata da Oscar Diodoro, l’ “Infinito Pacquiao” di Cecilia Valagussa, incentivo a fare sport oltre i limiti di età, così come dimostrato dal pugile filippino.
Al centro della stanza un commovente ricordo, sempre ideato da Pois, di Gino Bartali. Una bicicletta appartenuta al “Ginaccio nazionale” appoggiata su una scritta bianca “800”. Bianca come la purezza del gesto che ha accompagnato per mesi Bartali durante la seconda guerra mondiale; “800” come le vite che lo stesso ciclista toscano ha salvato con la sua bicicletta, permettendo la sopravvivenza a tante famiglie ebraiche perseguitate dal nazismo.
Quindi un’area tematica dedicata al basket, firmata da autorevoli illustratori: Davide Barco con il suo “And one”, Francesco Paroli che ha illustrato “sua santità” Michael Jordan, Davide Bonazzi con il suo number “3”, Shaquile O’Neal disegnato da Andrea Dalla Barba e “The city game” di Chiara Lanzieri.
L’ultima stanza con un omaggio romantico e vintage dedicato al baseball grazie a “37 e altri numeri” di Federico Appel e “Bot baseball” di Simone Massoni e due lavori che vedono lo sport intimista come “2019” di Alberta Pota e “I numeri delle acrobate” di Camilla Zaza. E poi lavori di collettività: esposti il “555” di Michelangelo Manente (richiamo agli schemi del mitico Oronzo Canà impersonificato da Lino Banfi in “L’allenatore nel pallone”), “Zero con zero” di Ninamasina, “Una testa” di Monica Rossi, “Derby time” di Margherita Barrera. E ancora il richiamo alla graphic novel dedicata a Gianfelice Facchetti a cura di Davide Castelluccio, “Match” del francese Gregory Panaccione, la coppia dei numeri disegnata dalla ginnasta di Amalia Mora. E infine i numeri collettivi del fermano Daniele Ripani, i 12 mesi in bicicletta di Massimiliano Aurelio e “Running people” di Federica Del Proposto, occasione per ridere insieme sugli stereotipi dei “corridori urbani”.
“Il provvedimento introduce importanti interventi urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei nostri territori. Le novità introdotte potrebbero finalmente dare una svolta decisiva alla ricostruzione e alla ripartenza economica e sociale dell’intera area del Cratere - così il Direttore di CNA Macerata, Luciano Ramadori, sul Decreto Legge varato ieri, lunedì 21 ottobre (LEGGI QUI) -. Sono state accolte molte richieste che la nostra Associazione da tempo propone: l’autocertificazione per snellire la burocrazia e poter avviare subito i lavori, i controlli a valle e a campione, le misure anti-spopolamento e in favore delle imprese, la restituzione della busta paga pesante in maniera calmierata”.
Un incontro pubblico per illustrare bene il nuovo Decreto Legge. “Abbiamo invitato subito l’onorevole Mario Morgoni, tra i fautori del provvedimento, a venire a presentarlo nella nostra sede di Macerata; giovedì 24 ottobre, alle ore 21:15, insieme ai nostri esperti potremmo illustrare tutte le misure in esso contenute e le conseguenze per i diversi soggetti, cosa cambia e cosa resta ancora da fare”.
Sabato l’Assemblea nazionale CNA al Palaprometeo di Ancona. “Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci ha confermato la sua presenza all’Assemblea di sabato prossimo, evidentemente vorrà presentare lui stesso il Decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri” ha concluso Ramadori.
Un doppio movimento accompagna oggi il nostro rapporto con la salute e la malattia. Per un verso, lo sviluppo incontenibile delle tecnologie biomediche conosce un’espansione a tutto campo, fino a offrire straordinarie opportunità, non solo per intervenire efficacemente sulle patologie, ma anche per potenziare oltre misura la fisiologia.
Per altro verso, il dibattito sull’etica della cura appare sempre più attento ai costi umani causati da un iperspecialismo spersonalizzante, valorizzando un’idea allargata di cura, che investa la qualità delle relazioni umane di fronte alla fragilità, attraverso e oltre ogni momento tecnicamente terapeutico.
Nascono da questo doppio movimento una serie di interrogativi che saranno al centro del IX Colloquio di etica “Riduzionismo e complessità: ritrovare l’umano, umanizzare la cura” promosso nell’ambito della sezione di Filosofia e scienze umane, Dipartimento di Studi umanistici, Università di Macerata, per giovedì e venerdì, 24 e 25 ottobre, all’Auditorium Unimc.
Parteciperanno filosofi e medici di varie università italiane, oltre ad Aboca, azienda recentemente costituitasi come “società benefit”, in primo piano nel rilancio di una visione sistemica della vita e della cura.
Il Colloquio intercetta alcuni interrogativi attraverso un interessante confronto interdisciplinare: nella prospettiva della medicina molecolare e della genomica, esiste una soglia oltre la quale la tecnologia si ritorce contro l’umano? Come conciliare il metodo riduzionistico, grazie al quale nasce e si sviluppa la scienza moderna, con un’attenzione allargata all’intero e alla complessità dell’umano? Si può ritrovare l’umano e umanizzare la cura, in un’epoca in cui il robot potrebbe prendere il posto dell’infermiere e forse anche del medico?
I lavori si articoleranno in tre sessioni: la prima, “Tra olismo e riduzionismo: orizzonte etico-epistemologico”, indaga alcune questioni teoriche di fondo, relative ai temi della salute e della malattia, tra ricerca biomedica e valutazione clinica; la seconda, “Il malato e la malattia, tra natura e persona”, si sviluppa in due tavole rotonde, dedicate all’identità presente e futura della medicina, come arte e scienza, e alla ricerca di un nuovo equilibrio nel rapporto tra natura e persona; la terza sessione, “Fragilità e cura”, riprende questi temi sotto il profilo di un’etica del corpo particolarmente attenta alla vulnerabilità.
I Colloqui di etica portano avanti, da quasi un decennio, una riflessione organica intorno ai temi dell’etica della cura, inserendosi quest’anno nelle attività formative del Master Interuniversitario in “Medicina narrativa, comunicazione ed etica della cura”, frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata e la Facoltà di Medicina dell’Università politecnica delle Marche.
Trovare soluzioni alle criticità e alle difficili sfide di legalità, sicurezza e sostenibilità sociale connesse alla coabitazione, in uno stesso stabile, di cittadini di diverse nazionalità. È uno degli obiettivi alla base del progetto Challenge, finanziato attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (F.A.M.I.), di cui la Prefettura di Macerata è ente capofila in partenariato con le Università di Macerata e Camerino, del Comune di Porto Recanati e dell’Ats On The road Onlus.
“Su questo tema, come su altri argomenti, il lavoro di squadra ha un’importanza strategica e il ruolo della Prefettura è quello di mettere a sistema gli interventi di tutti gli attori del territorio: istituzioni, forze dell’ordine e associazioni. Potremmo parlare della costruzione di un “sistema Macerata”, da intendere come realizzazione di una rete a sostegno del territorio a maglie sempre più fitte” ha commentato il Prefetto Iolanda Rolli in apertura del workshop “Costruzione di nuovi modelli di convivenza abitativa” di venerdì scorso.
Sulla stessa linea il rettore Francesco Adornato. “L’Università non deve essere autoreferenziale ma mettere le proprie competenze al servizio dello sviluppo della società. Quando culture diverse si mescolano tra loro, è necessario trovare un ordinamento legislativo in grado di favorire una convivenza armonica e reciprocamente rispettosa”.
A portare il suo saluto anche l’Ingegnere Roberto Mozzicafreddo, sindaco del Comune di Porto Recanati mentre il Professor Ubaldo Perfetti ha sottolineato come la terza missione che caratterizza gli obiettivi dell’Ateneo sia, “consistente nell’insieme delle attività con le quali entra in interazione diretta con la società e il territorio attraverso, tra l’altro, attività a contenuto sociale a beneficio della comunità anche tramite consulenze tecnico/professionali”.
Nel corso dell’incontro, l’avvocato Ugo Maria Rolfo, Assegnista di ricerca Unimc, ha analizzato la recente disciplina dell’art. 5 sexies della legge 55 del 14 giugno 2019, frutto di una proposta di legge elaborata dal Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, e le sue molteplici ricadute interpretative e applicative. Anche gli avvocati Carlo Patti e Ferdinando Della Corte, consulenti Anaci Roma, hanno aggiunto ulteriori rilievi sulla nomina dell’amministratore giudiziario dei condomini dichiarati degradati; le docenti Carla Moretti e Micol Bronzini della Università Politecnica delle Marche hanno sviluppato il tema della mediazione sociale abitativa mentre Vincenzo Castelli dell’Ats OnTheRoad onlus ha trattato degli interventi di comunità in aree complesse.
"Il workshop - spiega il coordinatore Emmanuele Pavolini di Unimc -si è posto l'obiettivo di offrire strumenti utili alla risoluzione della conflittualità condominiale. Lo ha fatto proponendo sia riflessioni sugli strumenti giuridici utilizzabili che sugli strumenti di mediazione sociale abitativa".