Porto Recanati, Hotel House: arrestati tre tunisini. 1050 cessioni di droga in meno di un anno
Operazione della Polizia di Macerata, condotta dal questore Antonio Pignataro, della Squadra Mobile, diretta dalla dottoressa Raffaella Abbate e dal Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa Giuseppe Marchetti, all'Hotel House di Porto Recanati. Tre le persone arrestate e condotte al carcere di Montacuto di Ancona; tutti cittadini tunisini di 35, 38 e 22 anni. I tre sono stati tratti in arresto, a seguito della misura emessa dal gip Domenico Potetti su richiesta della procura, per il reato di cessione di sostanza stupefacente continuata e in concorso. Gli uomini della Polizia hanno accertato un totale di 1050 cessioni in un anno: una ventina gli acquirenti identificati, provenienti anche dalla Provincia ma principalmente dall'anconetano. La Polizia ha anche disposto la chiusura per 30 giorni del bar del palazzone multietnico.
Le indagini, svolte in stretta sinergia con il procuratore Giovanni Giorgio e il sostituto Claudio Rastrelli, sono partitre nel 2018 e hanno permesso, tramite appostamenti e l'ascolto di moltissimi testimoni, di accertare 1050 cessioni di droga nel giro di nemmeno un anno. I tre, Smaali Tarek di 35 anni, Zouari Rached di 38 anni e Jriji Mohamed di 22 anni, spacciavano principalmente eroina e cocaina all'Hotel House o comunque nei pressi del condominio della città rivierasca.
I poliziotti hanno anche disposto la chisura per 30 giorni (ex art. 100 T.U.L.P.S.) del bar sotto all'Hotel House in quanto "ritrovo di spaccio". L'attività commerciale era infatti, secondo gli inquirenti, teatro delle cessioni degli stupefacenti che, sequestrati nel corso delle indagini, ammontano a circa un chilo e mezzo tra eroina e cocaina.
"Le indagini sono state svolte in perfetta sinergia con la procura che ha portato avanti un lavoro encomiabile - ha sottolineato il questore Pignataro -. L'intento è quello di bloccare il flusso delle sostanze stupefacenti e non bisogna mai mollare la presa. A fatti eccezionali noi rispondiamo con azioni altrettanto eccezionali, senza lasciare nessuna area della Provincia scoperta."
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