Nuovi casi Covid nelle scuole della Provincia di Macerata. Questa volta a chiudere è il plesso "De Amicis" a Macerata.
Il provvedimento, da parte dell'Asur e del sindaco Parcaroli, è stato preso a seguito dei numerosi casi registrati alla scuola primaria, dove cinque classi sono in quarantena.
La didattica a distanza è stata attivata per le classi 1a 2a e 5a, fino al 10 novembre, mentre per le classi 3a e 4a fino all'11 novembre. Sono 65 gli alunni coinvolti.
Cambio alla guida della Questura di Macerata: Vincenzo Trombadore prenderà il posto di Antonio Pignataro.
Trombadore arriva da Roma, dove lascia l'incarico della direzione centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, per approdare nel capoluogo e assumere il nuovo ruolo.
Antonio Pignataro è questore di Macerata dal 2018, quando aveva sostituito Vincenzo Vuono. Si è distinto per la lotta senza quartiere allo spaccio di sostanze stupefacenti che attanagliava Macerata. Tra le sue battaglie anche quella contro la cannabis light che ha portato alla chiusura di un negozio che vende tali prodotti (primo provvedimento in Italia) . Ora è tempo di una nuova sfida per Pignataro, l'avvicendamento avverrà il primo dicembre.
Negozi aperti anche di domenica e nuovi orari.
"L’ Associazione Commercianti Centro Storico di Macerata ed i suoi associati hanno deciso che dal giorno 9 novembre e fino al 24 dicembre l’apertura pomeridiana dei propri negozi sarà anticipata alle ore 15,00.
Il sabato sarà rispettato il regolare orario, mentre la domenica è prevista l’apertura pomeridiana dalle 16,00 alle 20,00". Lo comunica il presidente dell'associazione Marcello Onofri.
"Questa nuova rimodulazione degli orari di apertura - spiega Onofri - è stata decisa per venire incontro alle esigenze dei cittadini che potranno più facilmente accedere al Centro Storico considerando che la Ztl è stata di fatto sospesa dalle ore 6,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni.
L’accesso è reso, inoltre, più agevole grazie alla possibilità di poter parcheggiare gratuitamente per un’ora in Piazza della Libertà esponendo il regolare disco orario.
Vogliamo anche ringraziare il Sindaco Sandro Parcaroli e la sua giunta per quanto stanno facendo per venire incontro, in questo particolare momento, alle necessità delle attività commerciali del Centro Storico e di tutta la città".
"L'aborto è peggio della pedofilia? Non ho detto questo, sono entrambi due atti gravi, mie parole fraintese". Si è difeso così Don Andrea Leonesi, raggiunto dalle telecamere di Pomeriggio 5, la nota trasmissione televisiva condotta da Barbara D'Urso. Il vicario del vescovo, protagonista dell'omelia che ha sollevato un vespaio di polemiche, ha poi svicolato alle incalzanti domande dell'inviata, fuggendo in macchina senza fornire ulteriori risposte.
La troupe di di Pomeriggio 5 era questa sera in diretta da Macerata, fuori dalla chiesa dell'Immacolata dove ha raccolto le reazioni di alcune persone presenti.
Praticamente unanime da parte degli intervistati la presa di distanza dalle parole del parroco, definite inaccettabili da una giovane, che ha anche promosso una petizione per far allontanare Don Andrea Leonesi dalla parrocchia.
"Parole sicuramente sbagliate, ma che andrebbero argomentate", ha chiosato un altro degli intervistati.
In conclusione di trasmissione Barbara D'Urso ha poi invitato Don Leonesi a raccontare la "sua verità" in studio. Vedremo se l'invito della conduttrice sarà accolto dal parroco.
"Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del 'boicottare la Chiesa dell’Immacolata'. Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione". Così il rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato, si è rivolto con una lettera ai rappresentanti dell'associazione "Officina Universitaria" che ne avevano richiesto una presa di posizione - a nome della comunità studentesca - dopo che la professoressa Unimc Clara Ferranti si è esposta a difesa dei contenuti dell'omelia di Don Andrea Leonesi.
In una missiva indirizzata al loro Rettore i rappresentati di "Officina Universitaria" si dicevano profondamente urtati dalle dichiarazioni della professoressa che "relegano il femminismo ad un semplice capriccio, ignorando il tortuoso percorso di conquista dei diritti che c’è dietro, portando alla luce una visione della società arretrata e patriarcale, travisando le parole dei Testi Sacri per rafforzare l’idea di necessaria sottomissione della donna all’uomo".
"Non solo, con le sue pesanti affermazioni, la docente insulta apertamente gran parte della platea studentesca con tutti i giorni si interfaccia - si leggeva ancora nella lettera - . Come studentesse, come donne e come femministe ci sentiamo offese dalle sue parole, che lasciano trapelare un vero e proprio giudizio nei confronti di quelle che potrebbero benissimo essere le scelte di sue alunne. Parla, inoltre, di “sinistroidi” e definisce “oscurantisti della società civile” tutti quelli che difendono il diritto all’aborto, perché - ricordiamo alla docente - di “diritto” si tratta, al contrario dell’infanticidio, reato con cui lei stabilisce un termine di paragone. Come Officina Universitaria riteniamo che il ruolo del docente non finisca al termine della lezione, ma che esso continui anche fuori dalle mura universitarie".
Di seguito, proponiamo il contenuto integrale della risposta che il rettore Adornato ha inviato agli studenti e alle studentesse:
"Carissime studentesse e carissimi studenti,
Voi ben sapete dell’attenzione e della cura che l’Ateneo e il Rettore rivolgono alla componente studentesca del corpo accademico e quanto costante e fruttuoso sia il nostro dialogo. Un dialogo basato sul rispetto reciproco, anche quando le posizioni si rivelano divergenti. Anzi, abbiamo considerato le differenze un valore su cui fondare e irrobustire il nostro percorso formativo e la nostra crescita durante gli studi universitari.
Comprendo l’esigenza di rappresentare la Vostra opinione in difesa degli ideali di laicità (dello Stato e dell’Università) ed è un bene che lo abbiate fatto anche con passione, con la stessa passione con cui scrivo a Voi, davanti ad un pensiero semplificato e culturalmente fragile in cui noi tutti ci siamo imbattuti.
La supponenza fideistica non aiuta al confronto e, in quanto tale, non richiede né smentite, né prese di posizione. Su quest’ultimo punto, rispetto al precedente episodio svoltosi in un’aula universitaria, è fuori luogo intervenire perché trattasi di una individuale espressione di pensiero, magari oltraggiosa, che va affrontata sul piano culturale.
Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del “boicottare la Chiesa dell’Immacolata”.
Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione. Abbiamo bisogno di coesione e di fiducia reciproca. L’Università, e l’Ateneo di Macerata in particolare, è un luogo laico per definizione che non sopporta l’oscurantismo, ma lo oltrepassa, illuminandolo di proposizioni culturali inclusive, che, invece dell’altezzosità dogmatistica, ricorrono al dubbio e all’umiltà.
La fede religiosa non va sbandierata con vessilli o spirito crociato, quanto invece deve essere animata dalla comprensione dell’altro e, in questo caso, dalla comprensione di quanto possa essere dolorosa per una donna la scelta di abortire, ancorché la legge lo consenta.
Carissime studentesse e carissimi studenti, capisco la Vostra indignazione e ne sono solidale.
Reagite, però, come raccomandava Tacito: “sine ira et studio”.
Con l'affetto di sempre,
Il Vostro Rettore"
Il Comune di Macerata, in collaborazione con l'Azienda Pubblica Servizi alla Persona Ircr, mette in campo il progetto di solidarietà “Pronto, ci siamo!”, un servizio per essere al fianco dei cittadini e affrontare in maniera più agevole questo periodo di emergenza sanitaria.
Si tratta di uno sportello di orientamento rivolto all’intera popolazione per tutte le necessità che emergono a causa della delicata situazione epidemiologica da Covid 19, un servizio in grado di offrire risposte concrete grazie anche alla sinergia con le tante associazioni che operano a Macerata, in diversi ambiti, ma anche uno spazio di ascolto e di accoglienza.
Obiettivi di “Pronto, ci siamo!”, che risponde al numero 0733.263026, sono infatti il contrasto al senso di solitudine, fornire supporto e informazioni mirate e infine quello di mettere in rete le risorse presenti nel territorio.
Gli operatori di “Pronto, ci siamo!” sono a disposizione per informare i cittadini sui servizi attivi, per indirizzare verso i giusti canali le richieste di chi ha bisogno, per mettere in rete interventi di supporto alle attività quotidiane. I cittadini, ad esempio, hanno la possibilità di avere informazioni sui servizi funzionanti nel proprio quartiere, dalle farmacie agli esercizi commerciali, compresi i supermercati, che offrono la consegna dei beni a domicilio o magari chiedere supporto per il pagamento delle utenze e così via.
Lo sportello è attivo fino al 31 dicembre, con possibilità di proroga in base all’evoluzione dell’emergenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13
Dopo il sopralluogo della scorsa settimana per verificare le condizioni tecniche dell’area, lunedì prossimo 9 novembre, verrà allestito il cantiere che darà il via ai lavori di restauro della ex casa del custode dei Giardini Diaz – una costruzione del 1888 eseguita all’epoca dall’ingegnere Giuseppe Tambroni - che ospiterà una sede museale.
L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori d’intesa con l’assessore alla valorizzazione del patrimonio Silvano Iommi, il dirigente dei Servizi tecnici del Comune di Macerata Tristano Luchetti, l’architetto Luca Schiavoni che ha firmato il progetto di recupero, Raoul Rossi in rappresentanza delle ditte che hanno vinto l’appalto dei lavori Zacconi e Stacchio e il coordinatore della sicurezza Maurizio Fedeli, hanno visionato l’area e cercato le soluzioni più logiche e meno impattanti per l’insediamento del cantiere.
Verranno effettuati tutti i lavori edili e impiantistici, comprese tutte le opere necessarie al restauro dell'edificio, con l'eliminazione delle partizioni e finiture interne incongrue, il restauro delle facciate, delle coperture e di tutti i serramenti, il consolidamento statico delle murature e dei solai in funzione del nuovo uso e il miglioramento antisismico, l'istallazione degli impianti elettrici e di sicurezza, di riscaldamento e raffrescamento, idrici, antincendio e antintrusione.
Per ottenere con il recupero dell'immobile un organismo funzionalmente idoneo alla nuova destinazione, rendendo accessibili al pubblico tutti gli ambienti dell'edificio, è prevista anche la realizzazione di un collegamento interno, oggi non presente, tra il piano terra e il piano seminterrato da realizzare, unitamente all'istallazione di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche all'interno della ex torretta Enel, con la realizzazione di un volume esterno contenente nella parte interrata anche i servizi igienici. Per l'abbattimento delle barriere architettoniche tra il piano terra e il piano primo dell'edificio principale è stata prevista una piattaforma elevatrice.
L’investimento, già approvato e previsto nell’ambito del programma ITI - Innova Macerata finanziato dal POR FESRMarche 2014-2020, è di 1.270.000,00 euro.
Macerata piange la scomparsa di Giuseppe Molini. All'età di 87 anni si è spento questa notte per le complicanze dovute all'aver contratto il Covid-19.
Giuseppe, da molti conosciuto semplicemente come "Peppe", era molto noto in città: lo si vedeva spesso girare con il suo fedele bastone in centro storico.
Aveva una passione sfrenata per il ciclismo e per la sua amata lirica. Ogni anno organizzava a Villa Potenza la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, una ricorrenza a cui era molto legato.
Ricorda Carlo Babini, un altro dei fondatori della moderna stagione lirica sull'infuocato fronte strategico del botteghino e della cassa: "Peppe era un vero mecenate per dirla con Pierluigi Pizzi. Appassionato del melodramma, fan del grande Frznco Corelli, aveva istituito a sue spese un Premio che attribuiva ogni anno ad un protagonista assoluto che si esibiva in quell'estate allo Sferisterio. Poteva essere il quadro o la scultura di grande firma, o un oggetto prezioso, ma sempre molto apprezzato dal 'mostro sacro' di turno ingaggiato di volta in volta da Perucci".
E naturalmente alle cerimonie organizzate nel pieno della Stagione lirica collaborava il braccio destro di Perucci, l'indimenticabile Gian Paolo Projetti.
Aggiunge, commosso, Babini: "Ma c’è di più: Peppe era sempre pronto a dare generosamente una mano. Quante notti volontariamente trascorreva in bianco a vigilare volontariamente contro eventuali malintenzionati nei pressi dell'Attrezzeria dell'Arena. Che a quei tempi produceva quasi in toto, 'in casa' le scenografie delle opere. Suppellettili ed altro spesso lasciati senza possibile adeguata custodia per mancanza di personale.
Ed allora provvedeva lui, il caro Peppe".
Il quale da 'villarolo' verace finanziava per il resto dell'anno attività sportive e ricreative della 'sua' Villa Potenza.
Se ne va con Giuseppe Molini il cuore e l'anima di un maceratese d'altri tempi, 'innamorato' della città e del brand suo più prezioso: l'Arena Sferisterio.
Una triste notizia ha sconvolto questa mattina Macerata. Si è spento, a soli 48 anni, Marco Cialdella titolare del negozio "NewCom Telefonia", in via dei Velini.
Da due mesi Marco combatteva contro una grave malattia e la sua volontà è stata quella di avere accanto, per questo momento, solo i più stretti familiari.
"Vi chiediamo di salutarlo o di piangerlo o di dire una preghiera per lui da casa - hanno scritto la moglie e il figlio sui social, dove stanno ricevendo numerosi messaggi di condoglianze -. Vorremmo organizzare una raccolta fondi a nome di Marco a favore della ricerca scientifica e per il reparto di oncologia di Macerata, se qualcuno di voi ci può aiutare ve ne saremo grati".
La redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia.
Si è concluso il contest Donaction sul tema "Chi ama dona, chi dona vince”, progetto promosso dalla Regione Marche in collaborazione con varie associazioni di volontariato regionali e finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani sul tema della donazione degli organi.
La campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione alla pratica della donazione ha coinvolto, nell’anno scolastico 2019/2020, decine di scuole marchigiane, articolando un contest al quale anche il Liceo Leopardi di Macerata ha aderito.
Quattro le sezioni: testo giornalistico; spot video; arti figurative;cibo come riuso e salute (riservato agli Alberghieri).
Il Liceo maceratese ha trionfato nella sezione “articoli/testi giornalistici”: Alessandro Leonori, Leonardo Fenni e Alice Giglioni, iscritti al I liceo (terzo anno) sez. C ed attualmente frequentanti il quarto, sono risultati i tre vincitori, aggiudicandosi, rispettivamente, i primi tre posti della classifica.
Il liceo Leopardi si è anche aggiudicato il primo premio per il numero complessivo degli elaborati prodotti.
La Commissione di valutazione era composta dalla giornalista Eleonora Dottori, da Rino Santomo, da Giancarlo Faillaci, da Giovanna Salvoni, da Chiara Costantini, da Franco Stazio e dalla studentessa Maria Sbaffo.
“Questo concorso ha sicuramente una valenza che esula dai premi – commenta Annamaria Marcantonelli, dirigente scolastica dell'istituto – e che sensibilizza i giovani su delle tematiche fondamentali per la convivenza pacifica, soprattutto in una società come quella odierna in cui l’egoismo, molto spesso, detta le sue regole. Per il nostro liceo vale di sicuro anche il risultato della premiazione, perché testimonia della bontà della nostra didattica e della qualità dei nostri insegnanti. Ma resto convinta che la maggiore bontà risieda nell’aver operato per far conoscere ed apprezzare ai ragazzi le peculiarità della donazione volontaria: è un aspetto della nostra esistenza che può favorire tante situazioni drammatiche, tenendo in vita moltissimi esseri umani: proprio questa carità ci rende migliori e importanti”.
L’insegnante che ha curato l’organizzazione per la partecipazione al concorso è stato Alessandro Farinelli: "Siamo particolarmente felici di questo riconoscimento che ha avuto neppure troppo tempo per essere diffuso adeguatamente, poiché la scadenza delle domande è avvenuta in piena situazione di DAD, nel secondo quadrimestre del trascorso anno scolastico. Io voglio, però, ringraziare gli studenti che hanno partecipato poiché hanno dato prova di grande impegno, di serietà, di bravura e di sensibilità: tutte qualità che nella loro vita, e anche da adulti quindi, saranno di grandissima importanza. Donare è e resterà sempre un atto vittorioso!”
Giovanni Capasso, ex Comandante Provinciale di Macerata, promosso Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri. Molto conosciuto a Macerata e provincia, dove ha comandato i Carabinieri della provincia dal 2002 al 2006, lasciando un buon ricordo del suo operato, il Generale Capasso vanta un ottimo curriculum.
Oltre ai quatto anni di comando a Macerata, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi nell’organizzazione territoriale dell’Arma in Veneto, Friuli, Sardegna, Lazio, Umbria e in quella speciale ricoprendo l’incarico di Comandante del Gruppo Tutela Salute di Roma dal 2010 al 2015.
Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, l'Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, in Scienze Politiche ed in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, nonché i Masters in Comunicazione interpersonale sui luoghi di lavoro, Gestione dei conflitti, negoziazione, mediazione ed in Gestione dei procedimenti tipici delle Forze Armate.
Ha partecipato all'European senior detectives course ed al Corso di aggiornamento sulla normativa di contrasto al traffico degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope per Funzionari ed Ufficiali delle Forze di Polizia.
È insignito dell'Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, della Medaglia Militare d'oro al merito di lungo comando, della Croce d'oro per anzianità di servizio militare e della Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare
Nel settembre 2017, dopo aver svolto l’incarico di Comandante provinciale di Terni, è tornato Roma presso lo Stato Maggiore del Comando Legione CC Lazio, dove tuttora è il responsabile del settore Logistico dell’intera Regione.
"Noi donne abbiamo lottato tanto per avere riconosciuto il diritto all'aborto, non si tocca. Mi sono accapponati pure i capelli". Barbara D'Urso, all'interno della trasmissione "Pomeriggio Cinque", si schiera in maniera decisa contro le parole pronunciate nell'omelia del 27 ottobre da don Andrea Leonesi, vicario del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e parroco della frequentata chiesa dell'Immacolata.
La nota conduttrice televisiva ha annunciato di essere riuscita, con la sua troupe, a raggiungere il parroco ma - per sopraggiunti limiti di tempo - ha rinviato a domani pomeriggio la messa in onda del servizio.
"Invito tutti i presenti alla messa del 27 ottobre, che sono rimasti in silenzio ad ascoltare le parole di Don Leonesi, a presentarsi domani al microfono della mia inviata" ha aggiunto la D'Urso prima di lanciare la pubblicità.
Sono scattati questa mattina presto, i lavori per la realizzazione dei ventuno parcheggi, più due riservati ai diversamente abili, all’interno di piazza della Libertà a Macerata.
Un ulteriore step compiuto dall’Amministrazione Comunale, che fa seguito all’apertura della Ztl del centro storico, e che oggi ha trovato la sua realizzazione attraverso l’istallazione di transenne che delimiteranno la nuova zona pedonale e la rimozione della vecchia segnaletica.
“La decisione della revisione della ztl e della creazione dei nuovi parcheggi in piazza della Libertà – ha dichiarato il Sindaco Sandro Parcaroli - è stata presa in relazione alla situazione che si è determinata dopo la recrudescenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e in dipendenza delle numerose restrizioni che a questo riguardo sono state adottate. All’interno delle mura urbiche sono presenti numerosi esercizi pubblici per questo in Giunta abbiamo ritenuto opportuno di agevolare l’accesso e la permanenza in centro storico dei cittadini per raggiungere le attività commerciali, gli uffici pubblici e le Poste centrali e gli altri servizi al cittadino".
“Consapevoli del difficilissimo periodo che tutti noi stiamo attraversando, crediamo che tali misure e provvedimenti, legati all’emergenza pandemica, possano essere di supporto e sostegno alla cittadinanza e all’economia del centro – ha detto l’assessore alla Polizia locale Paolo Renna -. La Polizia locale, che ringrazio per il grande lavoro di collaborazione, vigilerà affinché i parcheggi riservati ai residenti non vengano utilizzati in modo improprio da chi non ne ha diritto. Ci sarà una comunicazione costante rivolta alla cittadinanza”.
Poco dopo le 10 era già arrivata la prima macchina pronta ad usufruire dei nuovi parcheggi ma sono anche stati tanti i passanti che hanno seguito con curiosità la trasformazione di piazza della Liberta che da oggi sarà più aperta sia ai cittadini che ai commercianti.
L’area pedonale di piazza della Libertà sarà quindi soggetta a un restringimento al fine di realizzare degli stalli di sosta regolamentati a disco orario per un massimo di 60 minuti in modo da favorire la rotazione del parcheggio. Con l’occasione la Giunta Parcaroli ha anche deciso di consentire l’accesso gratuito in ZTL anche alle auto elettriche.
“ E’ un'iniziativa bellissima perché finalmente anche per 5 minuti si potrà raggiungere la piazza – ha spiegato soddisfatta una delle prime fruitrici dei nuovi posti auto - era tanto tempo che non venivo quindi trovo molto positiva l’istallazione di questi parcheggi”.
Dello stesso avviso i tanti cittadini che questa mattina, hanno potuto godersi la colazione con lo sfondo del nuovo volto di Piazza della Libertà: “I parcheggi in piazza sono una bella occasione per poter svolgere le mansioni quotidiane come andare alla Posta o prendere un cappuccino ma anche per accompagnare una persona anziana– spiega uno dei passanti - è veramente una bella sensazione poter fruire della città a 360°, giustamente per un’ora”.
“Dovevano farlo prima – sentenzia un cittadino – per chi ha la macchina dal mio punto di vista questi parcheggi portano solo dei vantaggi”.
Un cuore della città che da oggi sarà ancora più "libero" e incentivi l'afflusso di gente nei negozi del centro in modo da aiutare un'economica locale già duramente provata dall'emergenza sanitaria.
Sono stati infatti tanti gli esercenti che hanno accolto favorevolmente l’iniziativa messa in atto dal Sindaco Sandro Parcaroli. “Secondo me dovrebbe portare una boccata d'ossigeno – dichiara una della commessa del negozio di dolciumi ‘Talmone’ in Corso della Repubblica - ho visto già stamattina che un paio di coppie sono giunte in piazza dopo mesi che non la frequentavano invece oggi hanno parcheggiato e hanno acquistato quindi devo dire che l’iniziativa è positiva”.
“Credo che il Sindaco abbia auto un ottima idea soprattutto in questo momento storico – dici uno dei titolari di ‘Pizzeria del Corso’ - abbiamo bisogno della possibilità di entrare in centro ma i risultati lo vedremo fra un po' di tempo – ed ha aggiunto - è importante che i maceratesi si riabituino a ritornare in piazza con la macchina ma mi auguro che soprattutto i miei colleghi commercianti non usino i nuovi posti per parcheggiare le proprie auto perché dopo è inutile lamentarsi. Questi parcheggi devono essere lasciati per i clienti e spero che ci sia un modo per poter controllare questa cosa altrimenti tutto ciò che sta facendo Parcaroli risulterà inutile”.
“Penso sia stata una bella iniziativa ma come tutte le iniziative devono essere soppesate nel modo giusto – osserva il proprietario dell’ Ottica ‘Martinelli’ – per adesso è un bel gesto ma approfitto per dire a tutti i commercianti che comunque ora le elezioni sono finite e quindi dobbiamo remare tutti per il bene del centro storico”.
“Il Sindaco Parcaroli ha mantenuto la parola data durante la campagna elettorale – incalza Giuseppe Romano storico commerciante del centro di Macerata - dalle parole è passato ai fatti in merito al parcheggio e oggi ho visto delle persone arrivare in centro molto entusiaste e che non venivano a un po' di tempo – prosegue - dopo 10 anni di un modo di fare oggi proviamo a fare il contrario e diamo inizio a questa fase con i parcheggi in piazza. ora proviamo ad aspettare e poi daremo un giudizio sull’iniziativa”.
“Inutile dire che noi commercianti, soprattutto ora, stiamo vivendo momento un po' difficile è la gente sta giustamente più a casa - sottolinea la titolare di ‘Meletani Loft’ in Largo Amendola – i posti auto sono sicuramente un aiuto che arriva in un momento di emergenza e devo ammettere che stamattina ho avuto delle persone che mi hanno confessato di aver ritrovato la voglia di fare acquisti in centro grazie alla possibilità di potere parcheggiare sulla piazza”.
Sonia Dignani, consigliere comunale di Tolentino, è il secondo rappresentante della Lega Salvini Premier a sedere nell’assise della Provincia di Macerata per la lista "Centrodestra Macerata".
Prenderà il posto di Paolo Renna, a seguito dell'incompatibilità della carica di consigliere provinciale con quella di assessore comunale di Macerata. Dignani lavorerà fianco a fianco con Rossella Ruani, già rappresentante della Lega nel consesso provinciale.
Lo comunicano il responsabile provinciale della Lega, Simone Merlini, e l’assessore tolentinate Giovanni Gabrielli, responsabile del tesseramento sottolineando come "l’ingresso di una leghista di esperienza quale è Sonia Dignani potrà dare un apporto qualificato all’attività provinciale in uno scorcio di legislatura vissuto anche tra i mille problemi della pandemia".
Colpo in tabaccheria, rubati centinaia di gratta e vinci: denunciato per ricettazione un cittadino residente a Macerata e già noto alle Forze dell'Ordine per analoghi reati. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti gli oggetti del furto, tutti raschiati.
A denunciare la sottrazione di circa 300 tagliandi è stato, alcuni giorni fa, il titolare di una tabaccheria maceratese.
Le indagini sono state condotte dai poliziotti della “Volante” che, in breve tempo, sono riusciti a risalire all'identità dell'autore del furto anche grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona e alla testimonianza di numerose persone tra le quali alcuni titolari di altre tabaccherie dove erano stati cambiati i tagliandi vincenti per una somma complessiva di circa mille euro.
Nel corso della perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto e sequestrato altro materiale, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Non è escluso che la persone fermata si sia resa autrice di furti analoghi anche in altre edicole.
“La situazione a Macerata vede confermata la tendenza all’aumento di contagi come peraltro sta accadendo negli altri capoluoghi di provincia, secondo quanto emerge dai dati forniti dal Gores regionale.” Sono le parole del sindaco Sandro Parcaroli che aggiorna i cittadini sulla situazione dell’emergenza sanitaria a Macerata.
Nel Comune, al momento, ci sono 621 residenti in isolamento domiciliare di cui 342 positivi.
“Per queste ragioni – prosegue il primo cittadino – rammento a tutti l’importanza del rigoroso rispetto delle norme per contrastare il diffondersi della pandemia. A questo proposito comunico che nel sito del Comune di Macerata può essere consultato un vademecum informativo – educazionale sicuramente utile a tutti. La situazione che più mi preoccupa in questo momento è la maggiore e costante richiesta di posti letto dedicati al Covid.”
Preoccupazione condivisa dal dottor Giordano Ripa, delegato del Sindaco alla sanità, che dichiara: “Al momento ciò che impensierisce di più è il progressivo aumento del numero di persone che necessitano di ricovero nelle strutture ospedaliere con età media inferiore rispetto alla prima ondata di pandemia; attualmente ci sono diversi pazienti ricoverati di età compresa fra 50 e 60 anni. Risulta, infatti, che nel corso degli ultimi dieci giorni oltre all’incremento del numero delle persone risultate positive al Covid si è verificato un forte afflusso al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata di pazienti Covid-19 positivi sintomatici con necessità di ricovero ospedaliero".
"Ieri mattina al pari dei giorni precedenti - sottolinea il dottor Ripa -, con lievi differenze numeriche, erano presenti nell’area-percorso Covid del pronto soccorso di Macerata 22 pazienti di cui 7 residenti a Macerata. Per far fronte a tale situazione, recentemente è stata riaperta su disposizione Asur Marche la palazzina ex malattie infettive di Macerata; dopo l’iniziale attivazione di 20 posti letto al piano terra è stato aperto anche il primo piano con ulteriori 23 posti letto. Attualmente tutti i posti letto sono occupati da pazienti che non necessitano di terapia intensiva/semintensiva e, sul totale di 43 pazienti, 8 sono residenti a Macerata.”
A fronte della significativa necessità di posti letto aggiuntivi le autorità competenti, la Giunta Regionale e la dirigenza Asur Marche, stanno attivando, in tempi ulteriori moduli di degenza semintensiva/intensiva e ordinaria nel Covid Center di Civitanova Marche dove al momento sono ricoverati 14 pazienti (9 semintensiva e 5 intensiva) di cui 2 residenti a Macerata.
Nelle scuole il quadro non si è modificato di molto rispetto alla scorsa settimana perdurando un numero minimo di studenti contagiati. Negli ultimi sette giorni si son verificati 1 caso in una scuola di infanzia, 1 in una scuola primaria e in una scuola secondaria di primo grado e 7 nelle scuole superiori. Inoltre, a causa di contatti avvenuti fra 3 docenti e persone Covid positive, sono state poste in quarantena le sedici classi in cui i professori insegnavano.
Focolaio a Villa Cozza
Attualmente su 93 ospiti 58 risultano positivi (asintomatici o paucisintomatici) e 35 negativi. Inoltre risultano positivi 22 dipendenti di cui 4 infermieri, tutti in isolamento domiciliare.
Negli ultimi dieci giorni 6 ospiti sono stati ospedalizzati. All’interno della struttura sono tutt’ora operative due unità Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e a breve l’assistenza sanitaria verrà potenziata con un medico militare e un infermiere.
In arrivo due medici militari nelle case di riposo di Villa Cozza di Macerata e Loro Piceno-Mogliano, situata nell'ex Hotel a Maestà di Urbisaglia
“Gli ospiti delle Case di Riposo-Rsa di Villa Cozza di Macerata e di Mogliano riceveranno un'assistenza sanitaria aggiuntiva rispetto ai servizi praticati dall'Asur con l'impiego della sanità militare, per superare i gravissimi disagi che sono emersi a seguito della diffusione del virus all'interno delle strutture stesse. Lo annuncia l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che spiega: "Due medici verranno rispettivamente inviati a Villa Cozza di Macerata e a Mogliano dove la situazione è particolarmente critica. In questo modo le Rsa diventano delle para-corsie, perché gli ospiti così fragili meritano un'attenzione aggiuntiva. Nelle Marche - aggiunge - c'è stata un'estensione di contagio in modo veramente devastante e finora ha riguardato i plessi di Mogliano, Fabriano, Jesi, Macerata, Santa Maria Nuova, Loro Piceno e San Severino Marche. Garantire l'appropriatezza delle cure e la continuità dei trattamenti impegna risorse rilevanti del Servizio Sanitario Regionale e l'aiuto dei medici militari risulta veramente fondamentale".
Saltamartini ha anche dato mandato alle strutture regionali di verificare se il personale delle cooperative e degli enti che gestiscono i servizi nelle Rsa siano muniti dei presidi di protezione e se lo stesso personale è stato sottoposto ai tamponi periodici per verificare la positività al Covid poiché, con il blocco delle visite dei familiari, non si spiega la diffusione massiccia dell'epidemia. La Regione Marche ringrazia la Marina Militare" per questo aiuto concreto che va a integrare i 5 equipaggi che la stessa sanità militare ha dispiegato per l'esecuzione dei test antigenici rapidi".
L'assessore Saltamartini, oltre che alla Marina Militare ha rinnovato la richiesta di aiuto anche al Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale presieduto da Angelo Borrelli per figure specialistiche da impiegare nel Covid Hospital di Civitanova Marche come anestesisti, internisti, pneumologi. " Stiamo affrontando la pandemia - conclude Saltamartini- cercando di tenere le Marche pronte anche ad affrontare condizioni peggiori e l'indirizzo di assumere i 3.000 infermieri vincitori del concorso è stato un primo concreto segnale".
(Fonte Ansa)
Ecco i volti dell’ultima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, gestita con successo dal nascente gruppo FAI giovani della Delegazione di Macerata con il supporto sanitario della Croce Rossa di Macerata.
Giornate intense nonostante la pandemia, che nella sede di Medicina legale dell’Ateneo Unimc, aperta al pubblico il 17, 18, 24 e 25 ottobre, hanno visto una grande affluenza di pubblico, fermo nel non rinunciare a viversi una delle più belle e significative giornate di turismo culturale dell’anno.
I giovani hanno affiancato con passione ed entusiasmo i volontari più esperti della Delegazione FAI locale che da anni dà vita agli appuntamenti nazionali del FAI nella provincia di Macerata mettendosi alla prova con uno dei momenti più esaltanti e impegnativi dell’agenda nazionale del Fondo Ambiente italiano.
Vista la delicatezza dell’apertura, da gestire secondo i protocolli Covid, e dati gli accordi stretti dalla Fondazione del Fondo Ambiente con la Croce Rossa italiana proprio al fine di tutelare al massimo i visitatori, la Delegazione ha chiesto la collaborazione dell’unità locale della Croce rossa nel gestire gli immancabili preliminari controlli per far accedere i visitatori.
La presidente del FAI Macerata, Maria Paola Scialdone, e la Presidente della Croce Rossa di Macerata Rosaria Ruiti del Balzo, hanno sottolineato con viva soddisfazione l’importanza di creare sinergie fra realtà che si impegnano a titolo gratuito per il bene della comunità nella convinzione che occasioni come questa moltiplichino energie e attivino processi virtuosi.
Il gruppo del nascente FAI giovani è costituito prevalentemente da studenti dell’Ateneo maceratese che si sono sentiti particolarmente a proprio agio ad aprire a un pubblico di non addetti ai lavori uno dei tesori culturali del loro Ateneo.
Di seguito le loro dichiarazioni e i loro profili:
Tommaso Lorenzini, 20 anni, studente di Giurisprudenza a Unimc molto impegnato nel panorama culturale e politico maceratese: "Mi sono avvicinato al FAI perché permette di partecipare alla conservazione, alla riscoperta e alla promozione delle meraviglie artistiche e architettoniche presenti nelle nostre città, con l'impegno di offrire un turismo culturale che sia d'eccellenza ma alla portata di tutti, spesso a pochi passi da casa".
Martina Lombardelli, 27 anni, laureata in biologia molecolare ad Ancona, frequenta un master a Firenze: "Per me il FAI è scoperta e riscoperta dei luoghi da cui sono stata “lontana” per 7 anni, nelle GFA 2019 e 2020 ho potuto visitare Rocca d’ajello, il centro storico di Camerino (chiuso al pubblico e aperto per l’occasione) e il palazzo che ospita il Dipartimento di Giurisprudenza che conoscevo ma che mi hanno sorpreso per la loro bellezza. Mi auguro di continuare questa esperienza dando sempre il 100%".
Stephanie Scutti, 22 anni, Studentessa di beni culturali e scienze del turismo a Unimc: "All'età di 16 anni ho scoperto di avere una passione per il mondo dell'arte, lavorare come volontaria FAI non solo mi ha permesso di vivere un'importante esperienza formativa per il mio percorso di studi, ma anche di entrare a far parte di un gruppo di persone meravigliose dalle quali posso imparare molto".
Virgilio Gobbi, 33 anni, proprietario della libreria Catap di Macerata, laureato in Filosofia, studente di Beni Culturali Unimc: "Con il FAI perché è una grande fondazione: sposo interamente la sua missione di preservazione e condivisione del patrimonio culturale e penso che farne parte sia un'esperienza arricchente per me e portatrice di valore per tutta la collettività".
Mirko Canale, 34 anni, laureato in Scienze del Turismo a Unimc: "Vedo il FAI come una grande opportunità per il rilancio del turismo, che mi ha permesso di conoscere nuove persone e di visitare posti meravigliosi con percorsi guidati. Sostenere il FAI è un passo utile per il futuro di Macerata e di tutte le città italiane, soprattutto in questo momento di difficoltà".
Matilde Pierucci, 18 anni, studentessa di Lettere: "Ho da sempre la passione per la scrittura e la letteratura, ho scelto di iscrivermi al FAI perché da attivista ho molto a cuore la salvaguardia del territorio e dei patrimoni culturali del nostro Bel paese e credo che il FAI possa riuscire nell'intento".
Alessandro Carloni, 22 anni e studente alla facoltà di Beni Culturali e Turismo di Unimc: "Attraverso questo percorso ho maturato un interesse soprattutto per la valorizzazione dei luoghi e dei beni culturali e di come si può trovare un punto di contatto tra essi e il pubblico. Le giornate del FAI mi hanno permesso di fare un'esperienza sul campo e, al tempo stesso, mi hanno insegnato che anche negli edifici o luoghi meno conosciuti ci sono delle bellezze da scoprire".
Desirè Zamponi, 20 anni, studentessa di Beni Culturali a Unimc, appassionata di storia e storia dell'arte: "Il FAI secondo me è consapevolezza perché coinvolgendo la comunità e soprattutto noi giovani permette di capire l'importanza di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, risorsa fondamentale che costituisce la nostra identità".
Matteo Cedrone, 22 anni, studente di Giurisprudenza: "Il FAI è una famiglia. Il FAI è condivisione di sapere e conoscenze artistiche".
Apollonia Baldoni, 29 anni:"L'istituto di Medicina legale di Macerata ha offerto, in queste giornate FAI d'autunno, uno squarcio sulla vita universitaria della città, fatta non solo di libri. Un'esposizione di abiti tradizionali illustra la ricca storia della goliardia Italiana e dei suoi Ordini. Nella sorprendente sagrestia della Chiesa di San Paolo, successivamente convertita a teatro anatomico della facoltà ed ancora in sala lettura, si possono ammirare stucchi ed affreschi. Una ricca collezione di materiali didattici comprende minuziose ceroplastiche ed un'imponente atlante anatomico illustrato".
Sono Alexandra Florescu, faccio la dietista, e amo il FAI perché difende la storia e bellezza che abbiamo ereditato, due parti del nostro essere umani che, secondo me, sono fondamentali per essere (o diventare) la versione più nobile di noi stessi.
Di seguito anche le voci dei volontari della Croce Rossa di Macerata che hanno prestato un servizio diverso dal loro solito ma con lo spirito filantropico che caratterizza chi si presta senza ritorno economico a fare del bene alla collettività:
Leonardo Ascenzi, 16 anni, studente all'alberghiero di Loreto: "Per me il volontariato è dare tutto ciò che puoi agli altri senza ricevere niente in cambio, al massimo un grazie, ma quel grazie vale quanto un milione di euro. Una frase che dico sempre, non mia, ma di Bob Marley è: "vivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri e tornerai a vivere".
Andrea Pedrolli, 33 anni: "Ho sempre desiderato avvicinarmi al mondo del volontariato così 3 anni fa ho cominciato a collaborare con la Croce Rossa Italiana. Quello che allora non sapevo è che sarei entrato a far parte di una vera e propria famiglia che si occupa del prossimo a tutto tondo, sempre presente dove più c'è bisogno. Un'esperienza che mi ha cambiato letteralmente la vita e che consiglio caldamente a chiunque!".
Erwin-Giordano Quadrini, 22 anni: "Fare volontariato è un'attività che ti riempie le giornate e l'animo, doni tanto e ricevi forse di più. Sapere che con le tue piccole azioni puoi cambiare la giornata di una persona in difficoltà è un emozione unica che poche cose al mondo regalano. Rimarrà sicuramente una delle esperienze più belle e forti che abbia mai fatto, che mi ha cambiato in positivo, mi ha aiutato a crescere ed affrontare le sfide della vita, con la consapevolezza di avere alle mie spalle un grande famiglia come la Croce Rossa".
Samuele Ciccarelli, 20 anni, "la Croce Rossa è una grandissima associazione piena di gente coraggiosa e disposta a dare tutto per gli altri, ma sopratutto molto utile perchè è sempre presente nelle situazioni di emergenza ad esempio quella che stiamo vivendo in questo periodo, io sono qui da un anno e sto capendo che la croce rossa ha un ruolo sempre più fondamentale nella società".
In fiamme una cabina dell’Enel a Macerata nel quartiere Santa Lucia: diversi black out nel capoluogo, ma anche a Pollenza e Corridonia.
L'incendio è divampato, intorno alle 15, in una cabina situata all'interno del parco di Villa Cozza.
Pronto l'intervento dei Vigili del Fuoco congiuntamente a una squadra di assistenza. Le fiamme hanno fatto scattare quattro linee collegate, che hanno coinvolto i territori di Macerata, Corridonia e Pollenza. L'incendio è stato innescato probabilamente da un cavo interno andato in corto circuito.
L'Enel è al lavoro per aggiustare il guasto e ripristinare la situazione.
"Esprimo la mia più sentita solidarietà a Don Andrea Leonesi, che conosco da tanti anni e so quanto lavoro ha fatto e fa con le famiglie maceratesi - dichiara Deborah Pantana Membro del movimento Nazionale a difesa delle Donne - Non credo che volesse scatenare questo dibattito distorto tra l’indice di gravità tra pedofilia o aborto. Senza volerlo interpretare, credo di più ad un suo pensiero vicino a quelle donne, ed ancora purtroppo sono tante, che si trovano da sole ad affrontare delle scelte che sono sicuramente dannose per la loro anima, per chi ci crede, e per il loro corpo. Pensiamo alla pillola abortiva, e di chi sta sola in casa in quel momento di immenso dolore. Questa è emancipazione? Non credo"
"Per anni sono stata una volontaria all’interno di un consultorio familiare, e di storie ne ho ascoltate tante, tutte però avevano un comune denominatore - sottolinea - la solitudine della donna, il pianto, il dolore, il disprezzo da parte di chi non accetta quella donna che decide poi da sola di portare avanti una gravidanza scomoda, dove magari il padre scompare, o la picchia per farla abortire. In questo caso chi difende la donna? Io sono, per cultura personale, a difesa della donna sempre, e più volte sono scesa in piazza a Roma, ho partecipato a consulte regionali, nazionali su questo tema, ma nessuna soluzione si è mai evidenziata a favore di quella donna che a detta di tanti: 'vuole tenersi il problema, ovvero il bambino'. Qualche mese fa mi ha fermato una ragazza che mi ha fatto conoscere la figlia che non doveva esserci perché quel famoso compagno voleva che abortisse; bambina splendida, con un padre oggi al suo fianco, non genetico ma che l’ha adottata ed ha saputo capire la scelta di quella donna con la quale oggi condivide la sua vita.
La donna se può davvero scegliere non abortisce, questo è un dato inconfutabile, ormai certo, come è ovvio che il reato di pedofilia è da condannare fermamente - aggiunge Pantana -Inaccettabili queste sì sono state le parole choc di un sacerdote americano rilasciate lo scorso febbraio: 'La pedofilia non uccide nessuno, l'aborto sì'".
"Purtroppo la chiesa che è madre non può e non deve rinunciare a difendere la vita sempre e comunque, e deve continuare a fare la sua parte, anche se dall’altro lato ci sono stati dei lati oscuri di cui alcuni prelati che si sono macchiati di un reato come quello della pedofilia. Ricordiamo tutti la dichiarazione di un altro prete che stimo molto Don Vinicio Albanesi che nel giorno in cui il Papa parlava al summit in Vaticano sulla protezione dei minori per contrastare la piaga degli abusi sessuali dei preti sui minori. Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, durante lo speciale "Diario di papa Francesco" su Tv 2000, l'emittente della Cei, racconta di essere stato egli stesso vittima di abusi sessuali, da parte di altri sacerdoti, quando era giovane e in seminario. 'Erano da mandare al diavolo - ha detto don Vinicio - perché non erano degni. E tutto questo mi è rimasto dentro per 50 anni. Ma non ho avuto sensi di colpa e questo mi ha aiutato invece a guardare al sacerdozio con lo spirito aperto, solare, bello'. 'Io mi sono salvato con questo pensiero: i vigliacchi erano loro non io. Non mi sono mai sentito vittima perché le persone malevoli, subdole e delittuose erano loro, adulti, presunti o veri educatori", ha aggiunto don Vinicio Albanesi. 'Il messaggio di Cristo è un messaggio infinitamente propositivo. Sono a volte, non tutti per fortuna, alcuni ad averlo intristito e reso cattivo. Cristo ha difeso i bimbi, la samaritana, i ciechi, gli zoppi. Cristo ha guarito e c'è purtroppo invece chi con le parole provoca ferite e anche la morte', ha concluso".
"Quindi noi donne dobbiamo pretendere di essere difese per non essere né una di meno e né lasciate sole, molto si può fare applicando la Legge 194 per intero - conclude Deborah Pantana - soprattutto nel lavoro dei consultori anche all’interno delle Asur, questo dobbiamo pretendere, senza vergognarci e senza indietreggiare di un passo".