Minacce gravi, anche di morte, da parte di una guardia giurata a una collega con cui faceva servizio di sicurezza aeroportuale al Sanzio di Ancona Falconara. Per questo motivo, ad Ancona la Divisione polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, insieme a personale della Squadra Mobile, stamattina ha proceduto a sequestrare le armi in dotazione alle due donne, entrambe guardie particolari giurate, italiane di 37 e 50 anni.
La circostanza ha causato anche qualche disagio nel servizio aeroportuale all'inizio del turno. Nei confronti delle destinatarie del sequestro potrebbero arrivare anche provvedimenti dell'Enac.
L'atto di polizia giudiziaria, sulla base di indagini avviate nel luglio scorso, si è reso necessario in quanto una delle due guardie era stata querelata in precedenza per minacce di morte a una sua collega. Altri colleghi, sentiti negli ultimi giorni dalla polizia, hanno confermato le minacce e il contesto lavorativo alquanto invivibile che si era creato negli ultimi mesi presso l'Aeroporto. In sede di ispezione, gli agenti hanno inoltre rinvenuto, nella disponibilità di una delle due guardie giurate, tre coltelli di genere vietato, due inseriti in una sorta di chiave e uno in una scheda tipo telefonica. Per questo motivo, oltre a subire il ritiro della pistola d'ordinanza e del titolo di servizio, la Guardia giurata è stata deferita all'Autorità giudiziaria per una contravvenzione perché ha portato fuori dalla propria abitazione armi bianche.
All'altra guardia giurata, contestata invece la mancata denuncia di detenzione, obbligatoria secondo l'articolo 38 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza perché la sua arma è stata trovata non in casa sua ma nell'abitazione della prima guardia, con cui conviveva. Anche in questo caso c'è stato il ritiro dell'arma di servizio e del titolo abilitante la qualifica di guardia particolare giurata.
Sarà la Prefettura di Roma (d'intesa con quella di Ancona), titolata a rilasciare i titoli e il porto d'armi, posto che l'istituto di vigilanza cui appartengono le guardie ha ottenuto licenza prefettizia nella Capitale, a valutare se emettere a carico delle due Guardie giurate particolari il divieto detenzione armi e munizioni.
Dopo una discussione in strada per questioni di viabilità, scende dall'auto e minaccia un altro automobilista puntandogli una pistola scacciacani, priva di tappo rosso.
È accaduto sabato pomeriggio nella zona di via Primo Maggio alla Baraccola di Ancona dove le volanti della Questura di Ancona sono intervenute a seguito di richiesta telefonica pervenuta alla centrale operativa.
Vittima dell'atto intimidatorio un 21enne del Maceratese. Il responsabile, un 26enne residente ad Ancona con precedenti di polizia, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Ancona per minacce, aggravate dall'uso di armi che, secondo giurisprudenza, si può contestare nel caso di minaccia anche con un'arma giocattolo con tappo rosso occultato o rimosso e comunque non visibile.
Il 21enne automobilista e una testimone hanno annotato il modello di auto dell'aggressore e la targa permettendo agli agenti di risalire all'intestatario e individuare il 26enne all'interno della propria abitazione.
Durante la perquisizione è stata rinvenuta nel bagagliaio dell'auto, una pistola scacciacani, tipo revolver, priva di tappo rosso; in casa il giovane aveva una scatola di munzioni a salve: la pistola e il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro penale.
La vittima ha raccontato che, in seguito a una discussione stradale, le due auto si erano fermate e l'altro aveva prelevato dal bagagliaio la pistola, puntandogliela; a quel punto il 21enne era risalito a bordo della propria auto e si era allontanato velocemente verso la periferia, non prima di aver preso nota del modello della targa dell'altro veicolo.
I giovani artisti vincitori di Musicultura 2024, Anna Castiglia, Helle, Nico Arezzo, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau, e The Snookers si sono esibiti in un emozionante concerto live all’interno del carcere di Barcaglione di Ancona, di fronte ad oltre cinquanta detenuti. Tra loro, in prima fila, i membri della giuria che dopo aver partecipato ad un lungo percorso formativo sulla forma canzone hanno decretato il Premio “La casa in riva al mare” ad Helle.
Un riconoscimento di 2000 euro consegnato direttamente all’artista dai due rappresentanti della giuria dei detenuti, grazie ad un permesso speciale, durante le serate finali del Festival allo Sferisterio di Macerata lo scorso giugno.
Un’ iniziativa promossa dal Garante regionale dei diritti della persona della Regione Marche, avvocato Giancarlo Giulianelli che ha visto le canzoni in concorso a Musicultura 2024 entrare nel carcere di Barcaglione e coinvolgere attivamente i detenuti con un programma di laboratori musicali, coordinati dal direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri, assistito da Edoardo Bartolini.
Il progetto prevedeva inizialmente il concerto di Helle, vincitrice del Premio “La casa in riva al mare” all’interno del carcere, ma alla cantautrice bolognese si sono uniti anche gli altri vincitori di Musicultura entusiasti dell’iniziativa, Anna Castiglia, Nico Arezzo, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau e The Snookers che hanno offerto uno spettacolo unico e una grande festa ai detenuti del carcere di Barcaglione.
“Libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber e questo è il senso dell’iniziativa la partecipazione di Musicultura e dei vincitori che ringrazio moltissimo e la vostra partecipazione ai laboratori musicali che hanno reso ancora piu bella questa iniziativa. – Ha detto il Garante Giancarlo Giulianelli ai detenuti - Momenti importanti per un carcere di rieducazione, dove confronti aperti con l’esterno possono trasformare il tempo perso in opportunità e partecipazione”.
“Un bel progetto che è stato catalogato come best practice dal Dipartimento nazionale dell’Amministrazione penitenziaria – ha commentato la direttrice degli Istituti Penitenziari di Ancona Manuela Ceresani.
Alla presenza dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ancona Manuela Caucci, del Comandante Nicola De Filippis Commissario Capo della Casa Circondariale di Ancona, dell’agronomo Sandro Marozzi ideatore dell’innovativa Fattoria di Barcaglione, dei volontari e del pubblico dei detenuti, Helle ha aperto il concerto con la sua “Lisou”: “è un’ emozione indescrivibile condividere con voi questa esperienza, so che mi avete scelto perché avete sentito nel mio brano il dolore che ho vissuto in passato, questo mi ha profondamente toccata, grazie a tutti voi per il bel Premio”.
A seguire sul palcoscenico del carcere di Barcaglione, di fronte al pubblico attento e rapito dalle canzoni, si sono esibiti gli altri vincitori di Musicultura 2024:
Nico Arezzo con il brano “Nicareddu", De.Stradis con “Quadri d’autore”, Nyco Ferrari con “Sono fatto così”, Bianca Frau con “Va tutto bene”, The Snookers con “Guai” e la vincitrice assoluta di Musicultura 2024 decretata dal pubblico delle Sferisterio nelle serate finali, Anna Castiglia con la sua “Ghali”.
“La mia canzone parla di colpe e di responsabilità, prima di salire sul palco ho parlato di questo con alcuni di voi, siamo tutti umani e possiamo sbagliare ma è importante assumersi sempre le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri, ed è proprio questo il tema del mio brano – ha detto l’artista siciliana Anna Castiglia - Portare la musica dove solitamente non c’è per me è un grande onore sento un’accoglienza fortissima grazie!”.
Dopo le rispettive canzoni, i vincitori di Musicultura hanno intonato insieme “La casa in riva al mare”, il brano di Lucio Dalla che ha dato il titolo al progetto e infine, a grande richiesta dei detenuti, hanno improvvisato una travolgente jam session che ha visto tutti i presenti alzarsi dalle sedie e cominciare a ballare sulle note di “ Dieci ragazze”, “ Figli delle stelle“, “La vida es un Carneval” e “ We are family”.
“Una giornata uggiosa di pioggia si è trasformata in una festa emozionante; si è potuto toccare con mano quello che nei mesi scorsi, durante i laboratori musicali al Barcaglione, avevamo già rilevato, e cioè come e quanto canzoni nate fuori dal carcere possano produrre effetti in chi vive una condizione di detenzione e, parallelamente, come la consapevolezza che quelle canzoni sono ascoltate in carcere possa produrre effetti in chi sta fuori” ha commentato alla fine del concerto il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.
L’evento si è concluso con un ricco buffet offerto e cucinato dai detenuti del corso di formazione culinaria, curato da Fores Marche, condotto dallo chef Alessandro D'addario.
Tramite un sms truffaldino, fingendosi figlia della vittima del raggiro, riescono a farsi fare un accredito di mille euro dicendo di dover ricomprare il cellulare rubato. È accaduto a Senigallia dove la polizia, dopo la denuncia di una senigalliese, ha avviato le indagini e denunciato due uomini, residenti in Campania, per concorso in truffa.
La donna aveva raccontato agli agenti di aver ricevuto un sms sul proprio numero di telefono da una persona che, fingendosi sua figlia, ha detto che le era stato rubato il cellulare e che necessitava di un prestito, indicando una ricarica Mooney con un QR code da effettuare presso la più vicina tabaccheria.
La senigalliese ha eseguito un accredito di circa 1000 euro inviando screen shot dell'avvenuto pagamento. Solo diverse ore dopo la donna, parlando con la figlia, si è resa conto di aver subito una truffa.
Accertamenti esperiti dal Commissariato di Senigallia hanno poi consentito di verificare che i beneficiari degli accrediti erano due uomini, un 40enne e un 20enne, residenti nel Napoletano e con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, nello specifico truffe compiute con simile modus operandi.
"Non vogliamo più vivere una vita di opportunità negate". Annunciata dall'Associazione Vita Indipendente delle Persone con Disabilità Marche (AVI Marche) una manifestazione che si terrà martedì 17 settembre, alle ore 10:00, davanti Palazzo Leopardi, sede della Regione Marche.
La protesta vuole porre l'attenzione sulle criticità del progetto regionale di 'Vita Indipendente per le persone con disabilità', sottolineando la necessità urgente di adeguamento dei budget assistenziali, una rivalutazione dei progetti esistenti, l'adozione di una nuova scala di valutazione considerato che l'attuale metodo non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, infine la richiesta di riapertura del bando regionale.
"Nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete - sottolinea il presidente Avi Marche, Angelo Larocca -. Tutto ciò si traduce in una tragica realtà che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare attivamente alla vita sociale e politica.
"L'assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate", la constatazione amara di Angelo Larocca. "Chiediamo il supporto di tutte le associazioni, delle persone con disabilità, dei loro assistenti e familiari, e di chiunque sia sensibile a questa causa, affinché la manifestazione sia un successo e le nostre richieste vengano finalmente ascoltate dalla Regione Marche", conclude il presidente Avi Marche.
Hanno già raccolto la proposta le seguenti associazioni: UICI, ANFFAS, UILDM Ancona, APM, AMISB, UNMS, ENS, AIPD, ANMIL, ANMIC, La Crisalide, Piattaforma Solidale, I Nuovi Amici, Lega del Filo d’Oro.
Proseguiranno anche nelle prossime ore condizioni di spiccato maltempo sull'Italia, con temporali sparsi, in particolare sulle aree adriatiche e sulla fascia tirrenica meridionale, e una generale intensificazione dei venti settentrionali. La Protezione civile delle Marche ha emesso una nuova allerta gialla, valida per tutta la giornata di domani 13 settembre, per raffiche di vento fino a "burrasca forte" nelle zone collinari-costiere.
Nelle stesse zone sono previste precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità, in particolare tra la tarda mattinata e le ore pomeridiane. Mare molto mosso o agitato, con possibili mareggiate lungo tutto il litorale.
Si è parlato molto de “La casa in riva al mare”, il progetto promosso dal Garante regionale dei diritti della persona, avvocato Giancarlo Giulianelli, che ha visto le canzoni in concorso a Musicultura 2024 entrare nel carcere di Barcaglione di Ancona e trasformarsi nel filo conduttore di un programma di laboratori musicali che hanno coinvolto attivamente nei mesi scorsi un gruppo di detenuti ospiti della Casa di Reclusione.
Si è detto di come gli stessi detenuti, costituitisi in giuria, abbiano tra i finalisti del concorso designato vincitrice del Premio “La casa in riva al mare” Helle, col brano Lisou, e di come a consegnare il riconoscimento all’Artista siano stati, lo scorso giugno allo Sferisterio di Macerata, proprio due membri della giuria del Barcaglione, che comprensibilmente emozionati hanno letto sul palco la motivazione e raccontato davanti al pubblico la loro esperienza di giurati.
Ora Helle ricambia la visita: il prossimo 13 settembre sarà infatti la cantautrice bolognese a recarsi al carcere di Barcaglione di Ancona per esibirsi davanti ai detenuti della Casa di Reclusione. Alla bella notizia si aggiunge un’altrettanto bella sorpresa, perché Helle a Barcaglione non andrà da sola sola, con lei quel giorno ci saranno anche tutti gli altri vincitori di Musicultura 2024: Anna Castiglia, Nico Arezzo, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau, Eugenio Sournia e The Snookers.
Insieme saranno protagonisti di un concerto che si prospetta intenso e ricco di sorprese.“In realtà, il progetto prevedeva che in carcere si esibisse solo la vincitrice del premio assegnato dai giurati del Barcaglione -.osserva il garante Giancarlo Giulianelli. “Strada facendo, insieme ad Ezio Nannipieri ci siamo resi conto di quanto a tutti i vincitori stesse a cuore il senso complessivo dell’iniziativa, cioè contribuire a mantenere aperto un flusso di umanità tra la realtà esterna al carcere e persone che vivono una condizione di detenzione. Così è nata l’idea di un concerto-evento che potesse riunire tutti i vincitori di Musicultura 2024 al carcere di Barcaglione".
“La proposta è subito piaciuta agli artisti – aggiunge il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - ma c’era il rischio che le complicazioni oggettive di riuscire a collimare gli impegni di tutti impedisse la fattibilità del concerto. Invece no, nessuno dei vincitori ha mancato alla parola data, a costo di liberarsi da impegni già presi. Direi che dalla reunion di questi giovani artisti è un bell’esempio di sensibilità e di responsabilità”.
Il concerto al Barcaglione segna l’atto conclusivo de “La casa in riva al mare 2024. Lo spettacolo, aperto a tutti i detenuti, avrà inizio alle 17. La direttrice Manuela Ceresani ha messo per l’occasione a disposizione il piazzale interno del carcere di Barcaglione, non a caso sarà la vista del mare a fare da sfondo alle canzoni.
Si è appena costituita la nuova società Grotte di Frasassi S.r.l., ad integrale capitale pubblico, di cui il comune di Genga detiene il 100% delle quote. Nata dalla trasformazione del Consorzio Frasassi, siglata il 24 luglio scorso, la società Grotte di Frasassi S.r.l. succede in tutti i rapporti giuridici del Consorzio Frasassi.
Con nomina diretta del sindaco del comune di Genga Marco Filipponi è stato indicato l'amministratore unico Lorenzo Burzacca, già vicepresidente del Consorzio Frasassi. La Provincia di Ancona, precedentemente parte del Consorzio Frasassi con quota del 30%, ha aderito alla trasformazione senza partecipazione al capitale della nuova società Grotte di Frasassi S.r.l. ed avrà quindi, entro dicembre 2024, la liquidazione della quota posseduta.
Si è finalmente completato il complesso processo di trasformazione avviatosi nel precedente quinquennio amministrativo, e da oggi tutta la compagine di Governo delle Grotte di Frasassi verrà nominata esclusivamente dal legale rappresentante del Comune di Genga. “Esprimo grande soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto – ha dichiarato il sindaco di Genga Marco Filipponi – da oggi entriamo in un nuovo capitolo di storia che permetterà di gestire interamente il governo delle Grotte di Frasassi nel nostro amato Comune come è giusto che sia”.
Il Sindaco Marco Filipponi ha inoltre ringraziato la Provincia di Ancona per aver aderito alla proposta del Comune di Genga, nonché, per l’importante lavoro svolto e per i grandi risultati raggiunti unitamente alla rinnovata struttura amministrativa, il Presidente del Consorzio Frasassi, Concetta Bettarelli ed il Consigliere d’Amministrazione Marta Paraventi, che cessano dal loro incarico.
Rafforzare le opportunità lavorative in favore della popolazione detenuta nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria colpite dal terremoto del 2016, promuovendo l’assunzione dei detenuti nei cantieri coinvolti nel processo di ricostruzione di edifici pubblici e di culto e favorendo, in tal modo, il loro reinserimento nella società. È questo il senso del protocollo d’intesa sottoscritto oggi in via Arenula dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dal commissario straordinario di governo per il sisma 2016, Guido Castelli, dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, dal presidente facente funzioni dell’Anci, Roberto Pella e dal presidente nazionale dell’Ance, Federica Brancaccio. Presenti alla firma anche il vice ministro, Francesco Paolo Sisto, e i sottosegretari alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari.
Saranno 35 gli istituti penitenziari interessati dal progetto, tutti presenti nelle province di Fermo, Teramo, L’Aquila, Perugia, Spoleto, Ancona, Rieti, Ascoli Piceno, e Pescara coinvolte dal sisma di otto anni fa. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in accordo con la magistratura di sorveglianza, individuerà i detenuti in possesso dei requisiti di idoneità per lo svolgimento del lavoro all’esterno, come previsto dall’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario. Il numero di coloro che saranno effettivamente coinvolti, così come le modalità di inserimento lavorativo, dipenderanno dal programma dei lavori, dai cantieri individuati e dall’incontro fra le esigenze delle aziende e i profili dei singoli detenuti. Le prestazioni lavorative potranno riguardare, oltre ad attività di edilizia, anche lo svolgimento di compiti di natura impiegatizia comunque collegati ai cantieri.
Per il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “il fine rieducativo della pena e il reinserimento sociale dei detenuti sono un obiettivo primario del governo, che stiamo perseguendo attraverso queste e tante altre iniziative avviate dal Ministero della Giustizia. Per noi non si tratta soltanto di perseguire quello che è un dovere costituzionale sancito dall’articolo 27 della nostra Carta, ma è un impegno morale a cui lavoriamo ogni giorno attraverso una strategia di interventi quanto più ampia per favorire e incrementare le opportunità di lavoro in favore della popolazione detenuta. Per affrontare le annose criticità del carcere, dal sovraffollamento degli istituti al rischio della recidiva, è fondamentale puntare sul coinvolgimento di tutti: Istituzioni, imprenditori, società civile, associazionismo e mondo cattolico, insieme possono contribuire a costruire un’opportunità di riscatto a coloro che stanno scontando una pena”.
“Ringrazio il Ministro Nordio e tutte le autorità presenti per aver condiviso l’importanza di questo Protocollo d’intesa, che ha l’obiettivo di favorire un’opportunità di apprendimento e di reinserimento nei confronti di cittadini attualmente detenuti , ha affermato Guido Castelli, commissario straordinario di governo per il sisma 2016.
"Compito dello Stato è infatti non solo quello di garantire l’espletamento della pena per il reato commesso, ma anche la rieducazione e l’iniziativa odierna va proprio in questa direzione. Siamo lieti di poter collaborare con il Ministero della Giustizia e gli istituti penitenziari nell’ambito del percorso di ricostruzione dell’Appennino centrale. Si tratta del secondo cantiere più grande d'Europa, un’opera complessa che non si limita alla ricostruzione fisica ma che include una strategia di rilancio economico e sociale delle comunità dell'Appennino centrale".
"Dopo le prime 'false partenze' finalmente siamo riusciti ad imprimere un cambio di passo. Il 95% delle circa 3.500 opere pubbliche finanziate è stato avviato. Complessivamente i cantieri privati fino ad oggi autorizzati sono stati oltre 20 mila e, di questi, sono più della metà quelli già conclusi. I progetti di riparazione approvati degli oltre 1.200 edifici di culto lesionati dal sisma hanno superato la soglia 50% del totale. Sono risultati che documentano un clima di grande collaborazione tra gli attori della ricostruzione: struttura commissariale, regioni, comuni, diocesi, soprintendenze, imprese, professioni tecniche e terzo settore. Si tratta del migliore humus per sviluppare un protocollo che sottende l'antica riflessione agostiniana secondo cui dal male (e quindi anche dal sisma) può scaturire il bene”.
Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana: “Questo Protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare, restituendo loro dignità e aprendo orizzonti di futuro. È significativo che questa rinascita parta proprio dai cantieri della ricostruzione, in territori feriti ma desiderosi di ricominciare. Dall’altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione, mai solo punitivo. In questo senso, le pene alternative aiutano a garantire umanità e a favorire il reinserimento nella società: questo Protocollo, investendo sul lavoro dei detenuti, è un passo concreto verso l’obiettivo ambizioso della recidiva zero”.
"Si tratta di un importante accordo che rafforza la collaborazione, nata più di dieci anni fa, con il Ministero della Giustizia: un impegno fondamentale di tutti noi, sindaci e amministratori, per dare un’opportunità di riscatto a chi ha deviato dalla legge impegnandosi in progetti utili per i Comuni e le comunità locali duramente colpite dagli eventi sismici del 2016, ha dichiarato Roberto Pella, presidente facente funzioni dell’Anci .
"Le carceri devono essere luogo dove scontare la pena ma anche un’occasione di recupero e reinserimento nella nostra società soprattutto per i più giovani. Con convinzione, dunque, sigliamo questo protocollo - ha concluso il presidente - che rappresenta un passo decisivo per ricucire lo ‘strappo’ tra le persone detenute e la società imparando, allo stesso tempo, un mestiere e contribuendo alla cura dei beni pubblici. Ringrazio il ministro Nordio, il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Castelli, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana cardinal Matteo Maria Zuppi e la presidente dell’Ance Federica Brancaccio, assieme al sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove, per l’impegno e la condivisione di questo progetto”.
Federica Brancaccio, presidente nazionale dell’Ance ha concluso: “Aderiamo al protocollo con grande entusiasmo, sulla scia della collaborazione già avviata negli scorsi anni con il ministero, l’Anci, la Conferenza Episcopale e il commissario. Attraverso questo accordo vogliamo aiutare le imprese impegnate nel grande progetto di ricostruzione anche a fronteggiare la carenza di manodopera per garantire una rinascita non solo fisica dei territori ma soprattutto culturale e sociale”.
Province al voto nelle Marche domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, per il rinnovo dei Consigli. I comizi elettorali sono stati indetti da tutte e cinque le Province marchigiane e ieri, 9 settembre, sono state depositate le liste dei candidati, ora in attesa del provvedimento di esame ed ammissione. Due sono le liste presentate per ciascuna delle Province di Pesaro-Urbino, Ancona e Fermo. Tre le liste invece per Macerata ed Ascoli Piceno.
Dalle urne di queste elezioni di secondo livello, così come previsto dalla Legge 56 del 2014, la così detta Legge Delrio sul riordino degli organi provinciali, usciranno le nuove compagini delle assise di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Nuovi Consigli, mentre restano in carica i Presidenti delle Province.
Sempre la Legge 56/14 dispone che i Consigli provinciali siano rinnovati ogni due anni, ogni quattro invece i Presidenti. Alla guida della Provincia di Pesaro-Urbino resta quindi Giuseppe Paolini, Daniele Carnevali ad Ancona, Sandro Parcaroli a Macerata, Michele Ortenzi a Fermo, Sergio Loggi ad Ascoli Piceno.
Gli aventi diritto al voto, tra consiglieri comunali e sindaci delle Marche, sono 2931: 651 quelli della Provincia di Pesaro Urbino su 51 Comuni, 662 quelli della Provincia di Ancona su 47 Comuni, 709 a Macerata che di Comuni ne ha 55, 480 a Fermo contando 39 amministrazioni comunali invece che le 40 in cui è suddivisa la Provincia. Chiude il quadro regionale la Provincia di Ascoli Piceno con 429 elettori su 33 Comuni.
Il numero degli elettori è stabilito in base ad una serie di rapporti. I Comuni sono in prima battuta suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza, diverse da Provincia a Provincia. Il voto viene poi ponderato, ovvero calcolato in maniera proporzionale al numero di cittadini che il sindaco o il consigliere comunale rappresenta nel Comune di appartenenza. Per ogni fascia demografica è stato calcolato l’indice di ponderazione provvisorio del voto. Sono eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Diverso anche il numero dei consiglieri eletti che andranno a comporre l’assemblea: i Consigli provinciali di Ascoli Piceno e Fermo saranno composti da 10 consiglieri, quelli di Pesaro-Urbino, Ancona e Macerata da 12.
Nei giorni di domenica 8 settembre e lunedì 9 in ogni provincia sono state depositate le liste dei candidati, consiglieri comunali e sindaci in carica, tra i quali poi gli aventi diritto al voto potranno esprimere la loro preferenza il 29 settembre: a Macerata la sede preposta al voto è quella della Provincia (corso della Repubblica, 28).
Una volta costituiti i nuovi Consigli provinciali si procederà al rinnovo dell’Assemblea dell’Upi Marche con il Congresso già convocato per lunedì 14 ottobre alle 10 al SeePort Hotel di Ancona. La nuova Assemblea avrà poi il compito di eleggere il nuovo Consiglio direttivo ed i revisori dei conti dell’Unione delle Province delle Marche, l’associazione che rappresenta tutte le Amministrazioni provinciali della regione, ne coordina le attività nelle materie di interesse generale, svolgendo un ruolo di supporto tecnico e politico-istituzionale, promuovendo iniziative volte alla valorizzazione degli enti associati. I componenti dell’Assemblea voteranno anche i delegati che parteciperanno all’Assemblea dell’Upi nazionale prevista per fine ottobre.
Marche Trail non è una gara, ma una sfida con sé stessi. Un viaggio di tre giorni in bikepacking, dove i bagagli sono agganciati direttamente alla bicicletta con speciali borse (invece di utilizzare i portapacchi con borse laterali), immersi nella natura, alla scoperta delle bellezze del territorio. Un’avventura sostenibile e leggera, con il minimo indispensabile, dal mare alla montagna, attraversando strade bianche e sterrate, vicoli dei borghi medievali e gustando tipicità.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Marche Bikepacking, si svolgerà dal 4 al 6 ottobre. Le iscrizioni stanno per chiudere. Già si contano 500 iscritti da tutta Europa (Austria, Belgio, Olanda, Malta, solo per citarne alcuni) e pure due americani. “Questa è la settima edizione e il trend è in crescita - spiega l'asd -. La novità di quest’anno è il giro ad anello, 'Ring Edition', con la scelta di tre tracce (wild, classic, short). I campi base sono rimasti gli stessi, Comunanza e San Severino".
Tra gli obiettivi primari degli organizzatori c’è proprio la promozione del territorio marchigiano, con partenza e ritorno da Porto Sant’Elpidio, per la precisione dall’Holiday Family Village. Proprio qui sarà allestito il Villaggio Marche Trail.
Protagonisti, oltre ovviamente al comune di Porto Sant’Elpidio che sarà la base logistica, saranno: Torre di Palme, Offida, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno, Venarotta, Comunanza, Amandola, Sarnano, Pintura di Bolognola (il punto più in alto), Fiastra con il suo lago, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Pioraco, Sefro, Castelraimondo, Matelica, San Severino, Treia, Pollenza, Macerata, Abbadia di Fiastra, Tolentino, Urbisaglia, Loreto, Civitanova e ritorno a Porto Sant’Elpidio.
Il percorso toccherà quindi ben quattro province, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Ancona, tra città d’arte, cultura e spiritualità. Un piacere non solo per occhi, ma anche per il palato perché non mancheranno soste per provare le eccellenze enogastronomiche delle tappe, come ad esempio le immancabili olive all’ascolana.
I comuni di Comunanza e San Severino, ormai veterani del Marche Trail come campi base, hanno messo a disposizione una struttura sportiva per il pernottamento; i partecipanti, muniti di tenda o materassino e sacco a pelo, quindi in modalità bikepacking, potranno dormire nel palazzetto. Una scelta dettata anche dal fatto che, dopo il sisma, non ci sono abbastanza posti letto e strutture ricettive nei piccoli comuni dell’entroterra.
Il sottotitolo di Marche Trail è "Unsupported Adventure" (avventura “non supportata”), cioè un’avventura che viene fatta in autonomia, in autosufficienza. Da qui, appunto, la sfida con se stessi. Il tutto in un fine settimana di ottobre, quando le spiagge non sono più affollate, è fresco e la magia dell’autunno colora le dolci colline.
Tre i percorsi proposti, da 400, 300 e 200 chilometri, minuziosamente provati e studiati direttamente dagli organizzatori, ideali per essere pedalati con una gravel o qualsiasi altra bici, Mtb ecc. Ognuno potrà scegliere il tragitto che ritiene più adatto.
La gravel, a metà tra la bici da strada e la mountain bike (nata negli anni 2010 negli Stati Uniti dove le strade secondarie non sono tutte asfaltate) si presta bene per trail (sentieri) e bikepacking trattandosi di un percorso quasi tutto sterrato. La proposta “classic” si muove più in basso, tra campagne e borghi, mentre quella “wild” arriva in alto, sui Sibillini, sul Monte Ascensione, ad esempio.
Si tratta di uno dei più grandi eventi bikepacking d’Italia. Non a caso lo scorso novembre il Marche Trail è stato premiato come Best Trail 2023; alla premiazione, che si è svolta a Milano, hanno partecipato tutti i Bike Trail d’Italia.
“Una vetrina per far scoprire e riscoprire, mettere in luce, tutto il territorio – affermano gli organizzatori -. La finalità è duplice: divertire e far tornare sul posto durante l’anno le persone, magari con le proprie famiglie, perché magari si sono innamorate di queste terre. Ricordiamo che la nostra “carovana”, molto numerosa, mangia, beve, dorme e fa acquisti nelle nostre zone per tutto il weekend. Anche questo è un modo per far girare l’economia. E poi è un’esperienza indimenticabile, che resta per tutta la vita. Chi partecipa non deve preoccuparsi di nulla – promettono -, solo di partire e godersi il viaggio”.
"I voli di continuità sono un servizio pubblico, il loro mantenimento dovrebbe stare a cuore di tutti i marchigiani, politici compresi. E questo non solo per un servizio ulteriore in favore dei marchigiani, ma anche in un'ottica di potenziamento del turismo economico e professionale, legato alle nostre aziende e non solo". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Simone Livi, intervenuto anche in aula in merito alla questione.
"È sotto gli occhi di tutti il rilancio che la Giunta Acquaroli e tutta la maggioranza ha perseguito per quel che riguarda l'aeroporto Sanzio - osserva -. È stato praticamente evitato un fallimento che era ciò a cui questa strategica e vitale infrastruttura era destinata. Dal Movimento 5 Stelle la solita demagogia fine a sé stessa - prosegue Livi -. Infatti, mi chiedo, tracciando un parallelismo chiarificatore: il trasporto pubblico locale è un servizio che è doveroso fornire a prescindere dal numero dei viaggiatori per ogni singola corsa. Se un particolare tragitto non è molto utilizzato dai cittadini, lo togliamo? Lo sopprimiamo? Quindi, la capogruppo Ruggeri vorrebbe che i voli di continuità fossero tolti?".
"Questa è demagogia, alla quale noi rispondiamo con i fatti - prosegue Livi -. Con il nuovo vettore certamente è migliorato il servizio pubblico, lo ripeto, in termini di puntualità e riempimento dei voli. Sia chiaro, abbiamo ottenuto i voli di continuità e li manterremo con la prossima pubblicazione del bando per stabilizzare questo servizio. Mi auguro che questo obiettivo stia a cuore a tutta la classe politica, a partire dalla rappresentante del Movimento 5 Stelle".
"I numeri di arrivi e partenza dell'aeroporto delle Marche sono molto positivi per questo 2024 e, certamente, - scrive il capogruppo di Fratelli d'Italia - il completamento e l'avvio dell'investimento Amazon genererà ulteriori integrazioni tra aeroporto e interporto, chiudendo idealmente il cerchio con il Porto di Ancona. Tre infrastrutture che sono letteralmente rinate grazie al presidente Acquaroli, al lavoro della Giunta e dell'intera maggioranza di centrodestra". "Al Movimento 5 Stelle, cantori della decrescita felice - conclude -, contrapponiamo una politica del fare nell'interesse esclusivo dei marchigiani".
Marco Fioravanti è stato confermato presidente Anci Marche. Il sindaco di Ascoli Piceno è stato eletto all’unanimità dopo che l'Assemblea congressuale Anci Marche è arrivata ad una soluzione unitaria. L’appuntamento ha previsto i saluti istituzionali del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali.
Il presidente Fioravanti ha fatto alcune riflessioni circa il lavoro svolto in questi mesi dalla sua nomina lo scorso 25 novembre soffermandosi “sul ruolo dei sindaci, sull’importanza di fungere da collante per il territorio, sul rilancio dell’appennino centrale e delle aree interne”. Presenti anche Daniele Formiconi e Riccardo Saponaro in rappresentanza di Anci.
Il dibattito è stato animato dagli interventi di Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi, Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia e Endrio Ubaldi, primo cittadino di Montegranaro.
L’assemblea ha anche accolto la proposta di confermare come vicepresidente vicario Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, e come vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo sindaco di Jesi. Gli altri membri del consiglio direttivo sono di diritto i sindaci dei comuni capoluogo di provincia, Silvetti (Ancona), Parcaroli (Macerata), Biancani (Pesaro), Gambini (Urbino). Designati poi come membri del consiglio direttivo: Stefania Signorini (Falconara M.), Gianluigi Tombolini, (Numana) Thomas Cillo (Monte San Vito), Valerio Vesprini (Porto San Giorgio), Massimiliano Ciarpella (Porto Sant’Elpidio), Endrio Ubaldi (Montegranaro), Daniel Matricardi (Montalto delle Marche), Davide Dellonti (San Lorenzo in Campo), Luigi Massi (Offida), Michele Franchi (Arquata del Tronto), Daniela Ghergo (Fabriano), Marisa Abbondanzieri (Arcevia), Donatella Paganelli (Montecalvo in Foglia), Mico Mari (Colmurano), Adolfo Marinangeli (Amandola).
Inoltre, sono stati eletti i consiglieri nazionali: Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto e Luca Serfilippi, sindaco di Fano. I 21 delegati di Anci Marche all’Assemblea Congressuale di Anci a Torino che contribuiranno all’elezione dell’assemblea nazionale sono: Alessandro Rocchi, sindaco di Grottammare, Daniele Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche, Amedeo Lupi, sindaco di Force, Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto, Stefania Signorini, sindaco di Falconara Martittima, Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi, Daniele Carnevali, sindaco di Polverigi, Daniela Ghergo sindaco di Fabriano, Oriano Mercante sindaco di Camerano, Rosa Piermattei sindaco di San Severino Marche, Andrea Staffolani, sindaco di Morrovalle, Alberto Alessandri sindaco di Cagli, Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano, Luca Paolorossi sindaco di Filottrano, Massimiliamo Ciarpella sindaco di Porto Sant’Elpidio, Diego Mandolesi sindaco di Ponzano di Fermo, Thomas Cillo, sindaco di Monte San Vito, Luca Serfilippi,sindaco di Fano, Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio, Patrizio Federici, sindaco di Tavullia, Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto.
Fioravanti ha assicurato che “il mandato si caratterizzerà per la condivisione e la collegialità tipica dell’Anci Marche e che ho apprezzato e difeso nei 14 anni nei quali, con vari ruoli vi ho fatto parte attivamente, pronto a confrontarmi e anzi traendo utili spunti da idee anche diverse”. Fioravanti ha chiesto quindi condivisione e collegialità lavorando “per combattere lo spopolamento delle aree interne per evitare che la ricostruzione post sisma sia completata senza cittadini a poterne beneficiare”.
“Il rischio – ha detto - è che tra 10 anni avremo casa, chiese e scuole nuove ma vuote. Per questo occorre un modello di sviluppo economico nuovo che parta dal capitale umano e dalla ricchezza culturale dei territori”. Tra i temi sul tema anche quello dell’invecchiamento della popolazione e dunque della domanda sanitaria. Il confermato vicepresidente Lorenzo Fiordelmondo ha rimarcato che “nella Vallesina e non solo c’è bisogno di ulteriore sanitari e medicina di base soprattutto nei piccoli comuni per non sovraccaricare la medicina d’urgenza”.
L’Onorevole, Roberta Pella, presidente FF di Anci ha rimarcato che “Anci Marche si è distinta per la sua unitarietà e questo è un segnale molto importante”. Pella ha anche sintetizzato i molti spunti di riflessione nel corso della mattinata assicurando che “dall’incontro con il ministro Giorgetti abbiamo avuto rassicurazione che non ci saranno in manovra tagli alle risorse destinate ai comuni mentre sulla carenza di personale, in particolare di segretari comunali avremo un incontro con il ministro Piantedosi.
Per Francesco Acquaroli, presidente della regione Marche “appuntamenti di confronto tra le istituzioni sono sempre importanti. Stiamo vivendo un periodo complesso e abbiamo di fronte grandi sfide per il nostro territorio. Dobbiamo saper mettere in campo sinergie per utilizzare nel modo migliore le risorse finanziarie disponibili, siano esse della programmazione europea, del PNRR o delle altre linee di finanziamento disponibili. Siamo orgogliosi di appartenere a territori che ci identificano e riflettono la storia delle nostre comunità ma la creazione di distretti e aree vaste possa facilitare l'accesso ai finanziamenti e migliorare la competitività del territorio, sfatando il mito che "gli italiani non sappiano utilizzare le risorse europee".
Ubriachi pretendono bevande alcoliche e al rifiuto del barista lo minacciano di morte. È accaduto la notte scorsa all'interno di un bar di via Flaminia, ad Ancona.
Due di loro, di origine camerunense di circa 30 e 40 anni, con diversi precedenti, sono stati arrestati per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e collocati agli arresti domiciliari su disposizione dell'autorità giudiziaria.
I poliziotti intervenuti dopo la segnalazione di una situazione che poteva degenerare hanno invitato gli uomini a lasciare il locale per identificarli e ricostruire l'accaduto.
All'esterno del locale, però, i due hanno reagito nei confronti degli operatori aggredendoli verbalmente e si sono opposti alla richiesta di esibizione dei documenti.
Dopo vari tentativi di mediazione, agli uomini è stato chiesto di salire a bordo dell'auto di servizio per procedere ad una compiuta identificazione presso gli uffici della Questura. A quel punto si sono avvicinati altri connazionali che hanno provato a strattonare i poliziotti.
Vista la situazione, sono stati condotti immediatamente in Questura. Nelle prossime ore sarà valutata l'applicazione di idonee misure di prevenzione nei confronti dei due soggetti.
Colpito da un malore durante la gara: recuperato in barella. La stazione del soccorso alpino e speleologico di Ancona, intorno alle 18:30 del pomeriggio di sabato, è stata attivata dalla centrale 118, per il recupero di un trail runner viterbese di 58 anni che ha accusato un malessere durante la partecipazione alla "Frasassi skyrace".
Le squadre del soccorso alpinto, insieme ai colleghi del 118, una volta giunte sul posto, e dopo aver valutato le condizioni sanitarie dell'uomo, lo hanno stabilizzato ed imbarellato.
Successivamente è stato trasportato con "la barella portantina", una speciale barella utilizzata dal Soccorso alpino in ambiente impervio, fino al parcheggio dove un'ambulanza del 118 era in attesa per fornire le cure del caso.
La Guardia di Finanza di Ancona ha interrotto un'articolata frode nel settore dei Superbonus edilizi (sismabonus ed ecobonus) compiuta tramite fittizie intestazioni societarie e fatture per operazioni inesistenti, i cui proventi illeciti sono stati auto-riciclati nell'acquisto di beni immobili e mobili di valore.
Eseguite dal Gico di Ancona sei misure cautelari e sequestri per oltre cinque milioni di euro tra cui tre milioni di crediti fiscali inesistenti in un'operazione, coordinata dalla Procura di Fermo, che ha coinvolto tre professionisti e un soggetto già condannato per reati tipici di criminalità organizzata.
Nei giorni scorsi, finanzieri del Comando provinciale della Finanza di Ancona hanno eseguito, nelle province di Fermo, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Catanzaro, Cosenza, Arezzo, Milano e Roma, un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Fermo.
Custodia in carcere per il principale indagato, un imprenditore di origine calabrese residente da anni nel Fermano; arresti domiciliari per un ingegnere accusato di presentare all'Enea (Agenzia nazionale per nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile) asseverazioni, con informazioni false o attestazioni non veritiere sulla congruità delle spese, anche utilizzando timbri di soggetti estranei alla vicenda; quattro misure dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di un consulente del lavoro, incaricato di apporre i visti di conformità in relazione ai crediti ceduti e trasmettere telematicamente i modelli di cessione del credito all'Agenzia delle Entrate, e di altri tre presunti sodali del principale indagato.
I militari del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Ancona, con la sinergia di Reparti della Finanza competenti per territorio, hanno apposto i sigilli su 12 unità immobiliari, conti correnti e diverse auto, tra cui una Porsche Cayenne, nella disponibilità degli indagati.
Per un aggiornamento informatico è prevista nelle Marche l'interruzione programmata del servizio Centro unico di prenotazione (Cup): il servizio, fa sapere la Regione, "sarà temporaneamente non disponibile dalle ore 13 di sabato 7 settembre alle ore 5 di lunedì 9 settembre". La sospensione è dovuta ad "attività di manutenzione straordinaria all'infrastruttura informatica".
"Il servizio di prenotazione di visite ed esami verrà completamente ripristinato entro le ore 5 della mattinata di lunedì 9 settembre". "Una fascia oraria - osserva la Regione in merito al periodo di stop - nella quale il Cup telefonico e gli sportelli solitamente non svolgono attività di prenotazione".
"Nel periodo indicato non sarà possibile effettuare prenotazioni nei Cup delle farmacie abilitate, tramite App Salute e attraverso il portale Mycupmarche. Non si potranno cancellare prestazioni, o effettuare pagamenti anche tramite APP, sito e totem automatici".
"Prenotazioni, accettazioni, riscossioni, spostamenti o erogazioni - spiega la Flavia Carle, direttrice dell'Agenzia Regionale Sanitaria (Ars) - saranno sospesi così come l'accesso alla piattaforma Cup, alla App Salute e al portale Mycupmarche".
"L'intervento, particolarmente complesso, è stato programmato nella fascia oraria più indicata per minimizzare il più possibile i disagi ed è finalizzato al continuo miglioramento della sicurezza e delle prestazioni del sistema in termini di velocità ed efficienza". "Tutti i servizi saranno sospesi solamente dalle ore 13 di sabato 7 e fino alle ore 5 del mattino di lunedì 9 settembre 2024, e successivamente il Cup tornerà pienamente operativo".
Il calcio marchigiano ha vissuto momenti di tensione nei giorni scorsi in attesa della decisione del Tribunale Federale sul ricorso presentato dalla Jesina contro l'Alma Juventus Fano. La controversia riguardava l’ammissione del Fano al Campionato di Eccellenza Marche per la stagione 2024/2025, ufficializzata dal Comitato Regionale Marche nel comunicato del 31 luglio 2024.
Il ricorso della Jesina si è concentrato su numerose presunte irregolarità amministrative e procedurali da parte dell’Alma Juventus Fano e del Comitato Regionale Marche. Dopo la pubblicazione del comunicato ufficiale, la Jesina aveva chiesto accesso agli atti, ricevendo la documentazione solo il 23 agosto 2024, con ulteriori documenti pervenuti quattro giorni dopo. Dalla lettura dei documenti, il club leoncello ha evidenziato una serie di presunte violazioni che avrebbero dovuto invalidare l'ammissione del Fano al campionato di Eccellenza.
Il Tribunale Federale Territoriale, dopo aver attentamente esaminato il caso, ha emesso la sua sentenza respingendo il ricorso della Jesina. Nel comunicato ufficiale, si legge: “A seguito del ricorso presentato dalla A.S. Jesina S.r.l. in data 12 agosto 2024 avverso il comunicato ufficiale n.11 del 31/07/2024 del Comitato Regionale Marche in relazione alla delibera assunta dal consiglio direttivo del CR Marche del 31/07/2024 relativamente all’inserimento della società “1610 Alma Juventus Fano 1906 Srl” nell’organico del campionato Eccellenza Marche s.s. 2024/25, il Tribunale federale territoriale, definitivamente pronunciando, respinge il ricorso”.
Con questa decisione, la composizione dei campionati regionali rimane invariata: l'Alma Juventus Fano parteciperà al campionato di Eccellenza, mentre la Jesina sarà inserita nel girone A di Promozione. La sentenza, quindi, permette ai campionati di iniziare come previsto, evitando uno slittamento che avrebbe creato confusione e disagi per tutte le squadre coinvolte.
Nel frattempo, le squadre si preparano a scendere in campo, con il Fano che domenica dovrà vedersela con il K-Sport Montecchio Gallo, mentre la Jesina ospiterà il Sassoferrato Genga.
Si è conclusa con la denuncia di un uomo di origine nigeriana per guida senza patente e documenti falsi un'operazione mirata alla sicurezza stradale, della polizia locale di Fabriano. A un posto di controllo, in via Cortina San Nicolò, gli agenti hanno fermato un autoveicolo scoprendo che il mezzo non era stato sottoposto alla prescritta revisione.
Il conducente ha esibito documenti di guida che, a un primo esame, apparivano per forma, dimensioni, colore e metodo di compilazione come identici agli originali. All'attenta analisi, condotta dagli agenti e all'uso di strumenti elettronici avanzati, è emerso che erano falsi, di qui il sequestro dei documenti.
Il conducente è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di falsità materiale in autorizzazione amministrativa, All'uomo è stata contestata la guida senza patente, con una sanzione di 5mila euro e il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.
"La sicurezza dei cittadini - ha sottolineato il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo - è una delle priorità della nostra amministrazione. Questo intervento della Polizia Locale dimostra l'importanza di un controllo costante e accurato delle nostre strade e conferma l'impegno quotidiano nel garantire il rispetto delle leggi e nel proteggere la nostra comunità. È fondamentale continuare su questa strada per contrastare con decisione ogni forma di illegalità che possa mettere a rischio la sicurezza dei cittadini".
La questione riguardante l’ammissione dell'Alma Juventus Fano nel campionato di Eccellenza Marche sta suscitando un acceso dibattito, con la Jesina che ha sollevato seri dubbi e preoccupazioni riguardo alla regolarità del processo.
Nella giornata odierna il club leoncello ha diramato il seguente comunicato: "Immediatamente dopo la pubblicazione del comunicato del 31 luglio scorso da parte del Comitato Regionale Marche- con cui è stato inserito l'Alma Juventus Fano nell’organico dell'Eccellenza, abbiamo inoltrato al Comitato stesso istanza di accesso agli atti. Gli atti sono arrivati il 23 agosto 2024 e, dopo ulteriore sollecitazione, ulteriori due documenti sono pervenuti quattro giorni dopo".
"Leggendo quanto pervenuto dal CR Marche, è stato possibile apprendere che, al momento della iscrizione, il Fano non ha chiesto alcuna deroga ai sensi dell’art. 19 NOIF, indicando, semplicemente, lo Stadio di Osimo come struttura nella quale disputare le gare interne - si legge ancora nella nota della Jesina -. Già solo questo avrebbe dovuto determinare il rigetto della domanda di ammissione. Nonostante la palese violazione delle norme federali e dei comunicati ufficiali, il Presidente Panichi ha deciso di concedere un termine alla Alma Juventus Fano - non previsto - per regolarizzare la posizione".
"Addirittura, scaduto quel termine, il club del presidente Guida ha indicato il campo di Fermignano quale struttura casalinga, accordandosi con la ASD Fermignano Calcio. Peccato che la concessione tra il Comune di Fermignano e la compagine cittadina non preveda la possibilità, per questa ultima, di subaffittare autonomamente la struttura. Considerando quanto dichiarato dal vicepresidente Malascorta e dagli altri consiglieri che hanno votato in maniera contraria alla ammissione del Fano, è possibile confermare dalla lettura stessa della documentazione che tutte le decisioni sono state prese unilateralmente dal presidente del Comitato, senza coinvolgere i consiglieri", puntualizza la Jesina nel comunicato.
"Non è stato inoltrato alla A.S. Jesina il parere della FIGC né la “fantomatica” corrispondenza con l’Ufficio Legale della Federazione, seppure espressamente richiesti - conclude nella nota la società leoncella -. A prescindere da chi abbia deciso - in violazione, tra l’altro, di plurime normative federali – gli aspetti illustrati sono solamente alcuni. Molte sono le irregolarità, le incongruità e le circostanze illegittime che hanno accompagnato la domanda di iscrizione del Fano e, ovviamente, la relativa considerazione e valutazione da parte del Comitato Regionale: la posizione del comune di Fano, i debiti del Club nei confronti dell’Ente territoriale, la palese inesistenza di una situazione eccezionale e/o di fondati motivi relativi all'indisponibilità del campo nel Comune di Fano, l'esistenza di pendenze relative alla stagione sportiva 2023/2024. La A.S. Jesina confida nella giustizia che certamente avrà modo di ripristinare una regolarità, al momento, violata".
La vicenda ha attirato l'attenzione di diversi appassionati e addetti ai lavori, perchè potrebbe avere risvolti clamorosi. Nel weekend infatti, le squadre di Eccellenza e Promozione daranno ufficialmente il via alla stagione con il primo match di Coppa Italia. Tuttavia, le gare che riguardavano l’Alma Juventus Fano (contro l'Urbania) e la A.S. Jesina (contro il Moie Vallesina) sono state rinviate.
Il prossimo fine settimana, invece, prenderanno il via i campionati regionali marchigiani. Un'eventuale esclusione del Fano, a favore di un ripescaggio della Jesina, potrebbe comportare una rimodulazione dei calendari o addirittura uno slittamento dell'inizio dei campionati, oltre a innescare una serie di ripescaggi a cascata che potrebbero influenzare l’intero panorama calcistico regionale