Diabete di Tipo 1: nelle Marche la cura innovativa a uno dei pazienti più giovani d’Europa
Diabete e prevenzione: è marchigiano uno dei pazienti europei più giovani trattati nel presidio materno- Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Merito dell’unità operativa di Diabetologia Pediatrica diretta dal professor Valentino Cherubini, centro di riferimento nella nostra regione. A metà luglio è stato somministrato un farmaco per ritardare la progressione della malattia a due minori, uno dei quali, a 8 anni, è uno dei più giovani pazienti dell’intero continente a ricevere tale cura e la famiglia, appunto, è residente nel territorio regionale.
Si tratta di un innovativo farmaco immuno-modulante approvato per ritardare la progressione del diabete di tipo 1: “Un momento storico per il nostro centro e per l’Italia – spiega il prof. Valentino Cherubini, Direttore della SOD Diabetologia Pediatrica del Salesi, - ma soprattutto è un’opportunità per sottolineare l’importanza dello screening precoce nei bambini a rischio: scoprire la malattia prima della comparsa dei sintomi permette di intervenire in modo mirato e potenzialmente cambiare la storia naturale del diabete di Tipo 1”.
L’ infusione quotidiana della terapia con il farmaco anticorpo monoclonale (Teplizumab il principio attivo), iniziata il 15 luglio, è durata due settimane. Adesso è in corso la fase del monitoraggio intervallata da controlli trimestrali, sebbene i due piccoli pazienti siano seguiti a distanza attraverso sistemi di telemedicina tra cui dei sensori glicemici collegati alla Diabetologia Pediatrica del Salesi: “Luglio è un mese importante per la nostra struttura operativa – aggiunge il prof. Cherubini – visto che abbiamo inaugurato anche un ambulatorio dedicato agli screening per le categorie a rischio diabete. Per quanto riguarda lo studio innovativo abbiamo partecipato a un progetto-pilota di cui facevano parte altre tre regioni, oltre alle Marche la Campania, la Lombardia e la Sardegna. Grazie alla collaborazione dei pediatri di libera scelta, tra la fine del 2024 e il marzo scorso sono stati sottoposti a screening oltre 5.500 bambini delle quattro regioni. Uno dei due bambini è, ad oggi, il più giovane paziente europeo a ricevere tale trattamento. L’altro ha iniziato la terapia nello stesso momento, rendendo il Salesi uno dei primi centri in Europa a somministrare l’innovativo farmaco”.
Al centro del progetto ci sono vari obiettivi, tra cui la prevenzione della chetoacidosi, ossia la fase più acuta e dunque grave del diabete per cui è necessario un trattamento immediato soprattutto per i casi di Tipo 1 (malattia autoimmune, quello di Tipo 2 è insulino resistente). I casi di chetoacidosi sono in lento ma costante aumento, anche nelle Marche. La struttura diretta dal professor Cherubini segue circa 500 pazienti pediatrici affetti da questa patologia. L’uso del farmaco in questione è indicato per ritardare l’esordio clinico (stadio 3) del diabete di Tipo 1 e rappresenta una svolta nella gestione di una malattia autoimmune cronica che, fino a pochi anni fa, si poteva solo trattare dopo la diagnosi conclamata.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche specifica : “ il Presidio materno- Infantile dell’AOUM conferma la sua eccellenza e il suo impegno costante nella protezione della salute dei piccoli pazienti. I progressi della ricerca consentono di guarire le persone e migliorare la qualità della vita : è’ importante investire e sostenere la ricerca scientifica”.
Il successo del trattamento è stato reso possibile anche grazie all’alta professionalità e dedizione del personale medico-infermieristico che ha seguito con competenza e sensibilità tutte le fasi del trattamento creando un ambiente sicuro e sereno per i piccoli pazienti: “Un ringraziamento particolare va al Casale Angelini di Ancona che ha offerto accoglienza e ospitalità a pazienti e famiglie durante i giorni di trattamento, contribuendo in modo concreto al benessere e al supporto logistico in un momento delicato e significativo. Il presidio Salesi si conferma così centro all’avanguardia nella prevenzione e gestione del diabete di Tipo 1 in età pediatrica, e punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per l’accesso a terapie innovative” , conclude il Direttore della Diabetologia Pediatrica dell ‘AOU delle Marche.
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