Sono già partiti nelle Marche i controlli per verificare la regolarità delle richieste di contributo una-tantum (decreto legge 189/2016 art.45, contributo di 5.000 euro per partite Iva e liberi professionisti) ammesse a finanziamento secondo le disposizioni emanate dal Governo.
Tutta la procedura - ricorda una nota - è stata stabilita dal Governo e la Regione ha emanato solo le linee guida sempre secondo il dettato del Governo. I controlli che la giunta regionale e l'assessore al Lavoro e alla formazione Loretta Bravi hanno già messo in campo, al momento a campione sul 5% delle domande, sono "di assoluto rigore, scrupolosità e rigidità e ogni irregolarità verrà puntualmente segnalata agli organi competenti".
"Con assoluta certezza - sottolinea Bravi - ogni contributo, ogni centesimo erogato dall'Inps regionale non dovuto, verrà richiesto indietro e si procederà con la denuncia penale. A brevissimo si terrà un incontro con i vertici dell' Inps per attivare una procedura di controllo a tappeto". (Ansa)
Con la pubblicazione dei decreti attuativi da parte del governo e del Fondo Interbancario si apre la fase delle procedure arbitrali attraverso le quali i possessori di obbligazioni subordinate delle quattro banche “risolte” (Banca dell’Etruria, Banca Marche e le Casse di Risparmio di Ferrara e Chieti), che non hanno avuto accesso al “rimborso forfettario”, potranno presentare domanda di rimborso per i titoli azzerati.
La procedura arbitrale sarà gestita dall’ANAC, con una corsia preferenziale per le persone più anziane e per chi ha subito le perdite più ingenti. All'arbitrato ANAC potranno ricorrere tutti coloro che non hanno partecipato alla procedura semplificata per il rimborso forfettario (perché non avevano i requisiti di reddito e di patrimonio mobiliare per ottenere il rimborso forfettario dell’80% o perché hanno scelto la procedura arbitrale per farsi riconoscere l’intero valore delle obbligazioni in loro possesso).
L’accesso al risarcimento è legato al riconoscimento della responsabilità delle quattro banche nella collocazione delle obbligazioni subordinate, per la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria.
La procedura si concluderà con un “lodo” del Collegio Arbitrale entro centoventi giorni dalla data della domanda; tale termine potrà essere prorogato per i casi più complessi fino ad un massimo di ulteriori 90 giorni. Come sempre la Federconsumatori è al fianco dei risparmiatori per l’esercizio dei loro diritti e per l’assistenza necessaria all’attivazione delle procedure arbitrali.
Per approfondire le varie problematiche è indetto per giovedì 3 agosto alle ore 17 presso la Sala Riunioni CGIL Macerata (sede provinciale Piediripa) un incontro pubblico nel corso del quale saranno forniti i chiarimenti riguardanti la procedura di arbitrato.
All’incontro parteciperanno il presidente Regionale della Federconsumatori Gianni Santori e l’avv. Esildo Candria che si occuperà del patrocinio dei ricorsi.
Nel pomeriggio allo stadio Della Vittoria di Tolentino si è disputata una gara amichevole fra la Salernitana e l'Ascoli. Dopo la partita del mattino fra la Salernitana e i cremisi locali, alle 18 sono scese in campo le due compagini professionistiche.
Ma al di là della gara in senso strettamente sportivo, ha colpito lo striscione che i tifosi della Salernitana hanno posizionato nella porzione di stadio a loro assegnata. "La terra ha tremato ma voi siete rimasti in piedi" hanno scritto i supporters granata, ribadendo tutta la loro solidarietà alla popolazione tolentinate, vittima del sisma dell'anno scorso. Il gesto è stato molto apprezzato dagli sportivi tolentinati che hanno voluto ringraziare con un lungo applauso rivolto agli ultras della Salernitana.
Nel Pd tocca al ventenne candidato alla segreteria del Pd di Ancona, Fabio Ragni, far scoppiare le polemiche.
Studente di Giurisprudenza, appassionato di regia, Ragni posta un video realizzato con alcuni amici in cui si prendono in giro gli omosessuali. Il titolo è eloquente: "Acqua di frogio" e racconta di un profumo che è in grado di trasformare uomini eterosessuali in gay. Il video era stato rimosso da Fb in tempi rapidi, ma è stato subito ripubblicato sul sito "Gaypost.it" per denunciare l'episodio.
Immediata la polemica sul web e tra i Dem marchigiani. Poi lo stesso Ragni interviene con un post su Fb, in cui dice di essersi sempre battuto per i diritti dei gay. Parla di 'cattivo gusto', ma di un 'errore goliardico di tre anni fa'.
"Il 'caso' delle indennità una tantum di 5.000 euro per sospensione delle attività professionali a causa del sisma richiede che le autorità competenti, a partire dalla Regione, conducano verifiche accuratissime sulla fondatezza e sulla legittimità delle richieste avanzate dai lavoratori autonomi che hanno voluto avvalersi di quanto stabilito all'articolo 45, comma 4, del D.L. 189/2016".
Così il sindaco di Ascoli Guido Castelli. "Questi controlli - aggiunge - dovranno essere svolti a tappeto, con rigore e inflessibilità, per evitare che avvenga la cosa più odiosa, e cioè che vengano messi sullo stesso piano i furbi in vena di sciacallaggio e coloro che, al contrario, si trovavano nel pieno diritto di conseguire l'indennità". (Ansa)
Prima il caso del consigliere comunale Fabio Urbisaglia, ora il video omofobo dell'esponente dei Giovani Democratici Fabio Ragni. Che sta succedendo nel Pd marchigiano? Dopo il caso del consigliere comunale di Ancona Diego Urbisaglia, espulso per un post su Facebook in cui aveva attaccato pesantemente la vittima del G8 di Genova Carlo Giuliani ("Se in quella camionetta ci fosse stato mio figlio, gli avrei detto di prendere bene la mira e sparare"), ora tocca al ventenne candidato alla segreteria del Pd di Ancona, Fabio Ragni, far scoppiare le polemiche.
Studente di Giurisprudenza, appassionato di regia, Ragni posta un video realizzato con alcuni amici in cui si prendono in giro gli omosessuali. Il titolo è eloquente: "Acqua di frogio" e racconta di un profumo che è in grado di trasformare uomini eterosessuali in gay. Il video era stato rimosso da Fb in tempi rapidi, ma è stato subito ripubblicato sul sito "Gaypost.it" per denunciare l'episodio. Immediata la polemica sul web e tra i Dem marchigiani. Poi lo stesso Ragni interviene con un post su Fb, in cui dice di essersi sempre battuto per i diritti dei gay: "Chi mi conosce sa che persona sono, sa che mi sono battuto per i diritti degli omosessuali, sa che ero a favore di una legge Cirinnà che prevedesse i matrimoni e non solo le unioni civili. Detto questo mi scuso con tutta la comunità gay se il video che ho fatto ha offeso. Mi dispiace, non ho giustificazioni, se non il fatto che il video in questione è stato fatto molto tempo fa. Ho poi provveduto a rimuoverlo in tempi non sospetti perché ho, ben pensato, fosse di cattivo gusto.
Concludo dicendo due cose:1. La cosa che più mi spiace è essere dipinto come quello che non sono;2. Spero di non essere martoriato per un errore goliardico di oltre 3 anni fa; sono disponibile per essere contattato da chiunque voglia maggiori informazioni.
P.S. Grazie a tutti coloro che in queste ore mi hanno girato i loro messaggi di stima, affetto ed incoraggiamento".
Deridere, per passatempo o per gioco, l'orientamento sessuale delle persone è un atto ignobile, ancora più grave se commesso da chi è iscritto al Pd e si candida oggi ad assumere ruoli dirigenziali nel partito. Episodi di questo tipo, anche se risalgono ad alcuni anni fa e i responsabili hanno già chiesto scusa, feriscono comunque la sensibilità di chiunque si impegni per costruire una società inclusiva garante della dignità e dei diritti di tutti i cittadini. E' anche a causa di questi atteggiamenti che si alimenta e si giustifica un clima diffuso di intolleranza ed omofobia come i recenti rifiuti di affittare alle coppie omosessuali in Calabria e Salento". Lo dichiara Silvia Fregolent responsabile pari opportunità e diritti civili del Pd sul video omofobo di Fabio Ragni, candidato alla segreteria del Partito Democratico di Ancona, apparso ora sui social.
"Sarà il caldo, è l'estate". Liquida, per ora, con una battuta l'ennesima tegola sul partito il segretario provinciale di Ancona Fabio Badiali. "Non ho parlato ancora con Ragni - dice all'ANSA - ma mi dicono che il video è vecchio, lo ha rimosso e ha chiesto scusa. Comunque, certo, è un fatto grave". "Capisco che è un ragazzo - aggiunge con un certo imbarazzo Badiali - diciamo che è un errore di gioventù, ma poteva farne tranquillamente a meno". Ragni, precisa poi, "non è più candidato da nessuna parte (il riferimento è alla segreteria provinciale ndr). Quanto a possibili provvedimenti, "ancora non si è deciso nulla". (Ansa)
Il Parco dei Sibillini torna a 'casa'. "Avremo nuovamente, a Visso, una sede operativa entro la primavera prossima" dice il direttore Carlo Bifulco, che annuncia l'acquisto di un terreno in località Palombare, adiacente alla casa comunale di Visso, dove nei prossimi mesi verrà realizzata una sede temporanea in attesa di poter tornare in quella di Piazza del Forno devastata dal sisma.
"Per noi - prosegue Bifulco - è un passo fondamentale per rinforzare una capacità d'azione che non è mai venuta meno, nonostante le difficoltà di una forzata dislocazione dei nostri uffici a Tolentino e Foligno. A breve daremo il via alla progettazione degli spazi e, appena possibile, all'appalto per la costruzione dell'edificio. Allo stesso tempo potremo accogliere le nuove figure professionali che andranno ad ampliare l'organico a disposizione dell'ente grazie all'ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri che consente di assumere, temporaneamente, personale ad hoc per affrontare le esigenze post terremoto". (Ansa)
Un Palacongressi di Rimini gremito in ogni ordine di posto, ha dato il benvenuto ai 28 che si sono aggiunti alle file dei testimoni di Geova battezzandosi sabato mattina nell'ambito del congresso dal tema ”Non ti arrendere!” . Tra questi, anche alcuni provenienti dal maceratese che si sono detti fermamente convinti che la loro scelta li aiuterà ad essere persone felici.
Il programma basato sulle Sacre Scritture ha aiutato i presenti, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e ai problemi della vita, come malattie e problemi economici, ma ad affrontarle con pazienza e sguardo positivo, visto che la speranza di un mondo migliore non è un utopia, ma una solida promessa contenuta nella Bibbia.
Particolarmente gradita ed emozionante è stata la proiezione di moltissimi video e film volti ad aiutare i presenti ad applicare nella loro vita i consigli della Sacra Bibbia con lo scopo di avere individui, famiglie e quindi una società migliore.
La chiusura dei lavori è prevista per questo pomeriggio (domenica) alle ore 15.45, l’ingresso è gratuito.
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Il 15 febbraio 2017 il Parlamento europeo ha dato il proprio consenso alla conclusione del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), Accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada - firmato il 30 ottobre 2016 - che si pone come obiettivi fondamentali: procedere alla progressiva liberalizzazione degli scambi assicurando alle merci dell’altra Parte il trattamento disposto a livello nazionale; avviare un’attività di riduzione o soppressione reciproca dei dazi doganali sulle merci originarie dell’altra Parte; assicurare l’astensione dall’adozione o dal mantenimento in vigore di divieti o restrizioni all’importazione merci dell’altra Parte o all’esportazione alla vendita per l’esportazione di merci destinate al territorio dell’altra Parte.
A questo proposito, c'è stata una presa di posizione netta di Giampiero Feliciotti, presidente della Unione Montana dei Monti Azzurri da sempre a difesa del mondo agricolo e delle eccellenze e delle tipicità locali. Cosa ne pensa di questo accordo?
"Il CETA è un accordo a natura mista per la cui entrata in vigore è necessaria la ratifica da parte di ciascuno Stato membro secondo le rispettive disposizioni nazionali. In Italia è in corso di approvazione la legge di ratifica. In realtà a fronte dei presunti benefici attesi, il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale. Per tali ragioni tutti i Sindaci nei loro consigli comunale hanno deliberato la loro contrarietà in accordo con Coldiretti affinchè tutti i Parlamentari si ribellino a questa corbelleria che uccide la produzione italiana chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese".
Per rafforzare il diniego , lunedi 24 il Consiglio dell’Unione Montana ha unanimemente votato il documento a tutela di tutto il territorio.
Il Canada è il 12° partner commerciale più importante dell'Unione europea. L’Unione europea è, per il Canada, il secondo partner commerciale dopo gli Stati Uniti e rappresenta quasi il 10% del suo commercio estero. Il volume degli scambi di merci tra Unione europea e Canada raggiunge quasi 60 miliardi di euro l’anno;
l’Italia importa dal Canada 1,2 milioni di tonnellate di grano duro ed esporta in Canada circa 23.000 tonnellate di pasta soltanto, vale a dire circa l’1,4% delle esportazioni mondiali di pasta che ammontano ad oltre 1 milione e seicentomila tonnellate l’anno; - l’abbattimento istantaneo e quasi totale dei dazi attiva, inoltre, significativi flussi di importazione competitiva sotto il profilo dei prezzi, ma con scarsi standards qualitativi e di sicurezza, a fronte della mancanza di un sistema di regole che tuteli i consumatori e che assicuri evidenza e trasparenza sull’origine delle materie prime.
Le motivazioni alla base della proposta affondano le loro radici in due terreni:
1. uno di natura economica, legato alla difesa delle imprese agricole nazionali ed alla tutela ed allo sviluppo del made in Italy, modello di sviluppo, coesione territoriale e crescita, per il Paese e per la comunità;
2. il secondo, di natura valoriale, legato al bene comune. All’entrata in vigore dell’accordo, infatti, la cooperazione regolamentare determinerà la graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio. E per questo che Coldiretti Macerata chiede alla S.V. di voler inserire nell’ordine del giorno del primo Consiglio/Giunta Comunale utile un punto relativo alla discussione ed alla condivisione dell’azione di Coldiretti per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal CETA.
- all’entrata in vigore dell’Accordo è previsto l’annullamento di circa il 98% di tutte le tariffe dell’Unione europea, ma, d’altra parte, la cooperazione regolamentare conduce alla graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente, possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio;
- il CETA non soddisfa i fondamentali obiettivi ed esigenze di trasparenza; nell’Accordo e nello strumento interpretativo, non sono indicate le modalità pratiche con cui gli Stati potranno continuare a legiferare senza interferire con la materia Politica commerciale comune;
- il CETA conduce ad un sistema di competizione selvaggia e senza limiti; - con l’eliminazione dei dazi si crea un uniforme piano di scambio ed una comune piattaforma di competizione transatlantica, tra le imprese agricole europee e nordamericane, in cui queste ultime risultano avvantaggiate dalla enorme dimensione industriale e dalla completa asimmetria regolatoria che consente alle stesse di beneficiare di significative economie di scala e di ridotti costi di produzione conseguenti ai bassi standard produttivi e di sicurezza normativamente imposti;
- nel CETA non vi è nessuna clausola che comprenda il tema dei diritti dei lavoratori;
- il CETA semplifica e vanifica il complesso sistema di regole di produzione, di protezione della qualità e dell’ambiente vigente a livello comunitario e nazionale, rispondendo all’unico criterio cogente della facilitazione commerciale ed affidando valutazioni e giudizi di conformità e responsabilità, in modo permanente, a più di una decina di Commissioni apposite create dal Trattato e sottratte allo scrutinio giurisdizionale, tecnico e parlamentare, sia di livello comunitario, sia nazionale. - sul fronte dell’export agroalimentare, all’Italia sono riconosciute appena 41 indicazioni geografiche a fronte di 291 Dop e Igp registrate; con la conseguente rinuncia alla tutela delle restanti 250 ed impatti gravissimi sul piano della perdita della qualità del nostro made in Italy; - la tutela delle indicazioni geografiche riconosciute non impedisce l’uso on Canada di indicazioni analoghe, per coloro che abbiano già registrato o usato commercialmente tale indicazione (sono compresi nell’eccezione formaggi, carni fresche e congelate e carni stagionate). In sostanza, si potrà continuare a vendere “prosciutto di Parma” canadese, in coesistenza con quello DOP italiano. - contemporaneamente, il CETA consente le “volgarizzazioni” legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding (ad esempio, il Parmesan) e la convivenza sul mercato con le denominazioni autentiche dei nostri prodotti. La combinazione del principio della «fabbricazione sufficiente» con il criterio del codice doganale, inoltre, rende, di fatto, impossibile l’evidenza dell’origine del prodotto; - per alcuni prodotti (asiago, fontina, gorgonzola) è consentito in Canada l’uso degli stessi termini, accompagnato con “genere”, “tipo”, “stile” e da una indicazione visibile e tangibile dell’origine del prodotto, fatto salvo il caso dei prodotti immessi sul mercato prima del 18 ottobre 2013, che possono essere commercializzati senza alcuna indicazione;
- il CETA introduce l’applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie che consente di ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto e che, quindi, permetterà ai prodotti canadesi di non sottostare a nuovi controlli nei Paesi in cui verranno venduti, dimostrandone l’equivalenza con quelli commercializzati dalla controparte. Tale meccanismo risulta molto rischioso per la salute e per i consumatori, considerando che in Canada sono impiegate un numero rilevante di sostanze attive vietate in Unione europea, tra cui, a titolo di esempio, il glifosato in fase di pre-raccolta del grano, proibito in Italia. Inoltre, in Canada vi è un diffuso impiego di ormoni negli allevamenti, non consentito in Italia".
- il CETA introduce un sistema di cooperazione regolatoria che potrebbe portare Governi ed imprese a sindacare direttamente in ambito arbitrale qualsiasi misura che leda la “libera concorrenza”. Un sistema, tra l’altro, che investe anche il tema degli Ogm con ripercussioni inevitabili sul “principio di precauzione”; - l'Unione Europea e i suoi partner dovrebbero orientarsi verso politiche commerciali multilaterali e bilaterali al servizio dell'interesse generale, della qualità dello sviluppo, della cooperazione tra paesi e aree regionali.
Poco più di 200 anni fa il 28 luglio 1799 la terra ha tremato nelle Marche con una magnitudo di 6.1.
In realtà in quel periodo storico la parte centrale dell'Italia era scenario degli scontri armati tra le milizie francesi - che avevano scalzato lo Stato Pontificio - e quelle austriache in seguito inviate per contrastare gli invasori.
Ma dopo il sisma che cadde nel giorno di Sant'Emidio le Marche della fascia pedeappenninica della provincia di Macerata diventarono ancora di più teatro di morte e disperazione.
Secondo le fonti storiche tra il primo pomeriggio e la notte del 28 luglio si verificarono tre scosse di terremoto dall'intensità crescente. La prima alle 14.00 circa non causò danni. La seconda alle 19.00 fu più forte e danneggiò gli edifici di poche località. Infine alle undici di sera si verificò una violentissima scossa che devastò l’intero paese di Cessapalombo e gran parte dei paesi dell'Alta Valle del Chienti: Pozzuolo, Santa Lucia, Statte, Torricella, Villa d’Aria e Letegge.
Mentre a Cessapalombo morirono soltanto nove persone in quanto quasi tutti gli abitanti erano già fuggiti in campagna dopo la precedente scossa, i danni maggiori si ebbero invece a Camerino dove ci furono almeno 60 morti, a Castelraimondo e San Ginesio 4 o 5 morti e gravi nell’area di Sarnano con 6 morti, San Severino Marche, Tolentino, Belforte del Chienti e Fabriano.
Da qui si parla di terremoto "di Camerino", perchè appunto la realtà camerte fu quella maggiormente colpita dagli effetti del sisma.
Dopo l'immane catastrofe si narra che nel comune di San Ginesio il 31 luglio 1800 Sant’Emidio fu nominato compatrono e decisa una processione nel paese con la statua del vescolo ogni anno la sera dello stesso giorno 28 luglio.
A Tolentino e Camerino invece il terremoto del 1799 diede probabilmente impulso a rappresentazioni architettoniche del santo.
Eh già...purtroppo pare proprio che in Regione non si sia capito che chi ha donato soldi con gli sms solidali non la voglia proprio la pista ciclabile.
Dal blog dell'amico Luca Craia, "L'Ape Ronza", è notizia di stamattina che l'assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, in un'intervista rilasciata oggi al settimanale “L’Appennino Camerte”, sia tornato a parlare del progetto della pista ciclabile affermando che l’opera dovrebbe essere fatta, in quanto strategica, e ne paragonerebbe addirittura l'importanza a quella della realizzazione del tratto della superstrada 77 Valdichienti Muccia – Foligno, di cui proprio in questo periodo ricorre l'anniversario dell'inaugurazione.
E il blog segnala anche l'opinione che il politico regionale avrebbe espresso sui social e sui mezzi di comunicazione online: “Purtroppo – dice Sciapichetti – viviamo nell'era della comunicazione veloce e dei social che per molti costituiscono la principale fonte di informazione”.
Purtroppo dunque. La comunicazione via web, che ha permesso di aiutare in tempo reale tante persone in difficoltà e di denunciare situazioni che altrimenti sarebbero rimaste nascoste, viene così ridotta a strumento di deformazione delle notizie, di cui solo l'ente regionale parrebbe detenere la verità assoluta.
E con tutti i problemi che ci sono nella NON - ricostruzione, quello della pista ciclabile rappresenta davvero un progetto imprescindibile ed irrinunciabile.
Eh sì, come dice Luca, i social sono proprio dei "cattivoni"...
Gli artigiani e i commercianti di Pievebovigliana sono pronti a ripartire nella nuova zona commerciale sorta presso i campi sportivi.
Nel territorio del comune di Pievebovigliana sono a disposizione varie competenze: gli elettricisti Dario Tranzocchi e Angelo Grasselli, i fabbri Clemente e Roberto Frilocchi a Roccamaia e il negozio di elettrodomestici Massimo Dipaolo.
Per l'estetica troviamo i parrucchieri Patrizia Pasqualini e Bernardino Seri e per fare due chiacchiere ci si può fermare nei due bar rispettivamente di Simone Paola Morelli e di Luigi Morichetti.
Due le mercerie di Cinzia Dipaolo e di Antonietta Lupidi. Per mangiare qualcosa di buono ci si può rivolgere al negozio di alimentari di Stefania Claudia, alla frutta e verdura di Alberico e Clelia ed alla macelleria di Ivo Paoletti
Non potevano non esserci la farmacia di Vittorino Di Cristofaro, lo studio delle commercialiste Cristina e Simonetta Scipioni e la ferramenta di Paola Romagnoli.
Completano le competenze l'arredamento di Giovanni Dipaolo, la lavanderia di Giuliana Canestrini, la gioielleria di Domenico e Monika Tranzocchi e l'abbigliamento di Pietro Scipioni.
Un protocollo finalizzato a disciplinare tutte le attività di controllo e di monitoraggio in funzione antimafia e anticorruzione di tutti i contratti sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori del centro Italia colpiti dal terremoto. Lo hanno firmato il prefetto Francesco Tronca, in qualità di direttore della struttura di missione del commissario Vasco Errani, Giovanni Portaluri, in rappresentanza di Invitalia e i rappresentanti degli ispettorati interregionali del lavoro e delle organizzazioni sindacali.
Ferme restando le clausole di esclusione dagli appalti pubblici degli imprenditori non in possesso dei requisiti di ordine generale, il protocollo prevede tra l'altro che il soggetto aggiudicatore e l'appaltatore o affidatario dell'esecuzione si impegnano ad adeguare e modellare la propria organizzazione ai fini dell'immediata segnalazione di eventuali tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamenti di natura criminale.
(FONTE ANSA)
“Dopo aver portato a casa il prolungamento per tutto l’anno scolastico 2017/2018 la deroga al numero minimo di alunno consentito nelle scuole situate nei comuni del cratere sismico, nel decreto “Mezzogiorno” il Movimento 5 Stelle al Senato è riuscito ad ottenere con un comma ad un emendamento la proroga del termine ultimo per presentare i progetti di ricostruzione leggera dal 31 luglio 2017 al 31 dicembre 2017. Si tratta di tutti quegli interventi più “semplici” a edifici danneggiati in maniera lieve, che possono essere effettuati a stretto giro una volta messe a disposizione le risorse: da più zone del centro Italia ci erano arrivate preoccupate segnalazioni in merito a questa scadenza così imminente, così ci siamo attivati per dare qualche mese in più soprattutto a chi è riuscito a effettuare dei sopralluoghi soltanto nelle ultime settimane.
Inoltre registriamo con soddisfazione l’incremento delle tonnellate di macerie rimosse, che sono passate da 1200 al giorno ad una 2000 con picchi di 2400 nella regione Marche, dove le operazioni di rimozione sono di fatto partite soltanto lo scorso aprile. Chiediamo però alle strutture competenti uno sforzo supplementare: siamo a conoscenza di tutte le difficoltà sia di trasporto che di smaltimento, ma per poter iniziare a imbastire la ricostruzione pesante serve un ulteriore incremento, altrimenti quest’ultima rischia di rimanere una chimera anche per tutto il 2018”.
Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
Sono 396 le casette consegnate nelle zone del centro Italia colpiti dai terremoti dello scorso anno.Il dato aggiornato è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile secondo il quale sono complessivamente 3.805 le Soluzioni abitative d'emergenza ordinate dai 51 comuni del cratere che ne hanno fatto richiesta.
Al momento dunque sono stati completati i lavori in 25 aree - 3 a Norcia, 5 ad Accumoli, 15 ad Amatrice, una ad Arquata e una a Calcara di Torricella - mentre altre 177 aree ritenute idonee sono state consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle Sae e in 92 di queste sono in corso i lavori.
In particolare, sono le Marche ad aver ordinato la metà del numero complessivo di casette: la Regione ne ha richieste 1.899 per 29 comuni. L'Abruzzo, invece, ha ordinato fino ad oggi 218 casette, da installare in 13 comuni, il Lazio 755 per i sei comuni più colpiti, l'Umbria 933 per 3 comuni che ne hanno fatto richiesta.
(FONTE ANSA)
Sono 27 i Comuni delle Marche colpiti dal sisma che hanno richiesto le Sae, le cosiddette casette.
Sono in corso 65 cantieri su 77 aree individuate dai sindaci delle tre province interessate dal terremoto per la realizzazione di 1.853 soluzioni abitative. Ventuno le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione: sui siti sono già pronte le piazzole per il montaggio delle casette per il montaggio.
Montaggio che è iniziato su 18 aree: sei ad Arquata del Tronto; area di Gualdo a CastelSantangelo sul Nera; due aree a Fiastra; Montecavallo; 7 aree a Pievetorina; area La pieve di Ussita.
(FONTE ANSA)
Sabato 29 luglio avrà luogo la cerimonia di consegna di 18 defibrillatori alle comunità colpite dal sisma. L’acquisto degli stessi è stato reso possibile dal ricavato della raccolta fondi promossa dalla Croce Verde di Civitanova marche in favore delle comunità stesse.
La cerimonia avrà la seguente scaletta :
- saluto agli intervenuti da parte del presidente della Croce Verde;
- saluto del Sindaco di Civitanova Marche ai colleghi delle cittadine terremotate;
- intervento della direttrice sanitaria della Croce Verde dottoressa Donella Pezzola relativo all'importanza della diffusione dei defibrillatori sul territorio;
- intervento del dottor Riccardo Ricciuti responsabile scientifico della formazione dei volontari della Croce Verde relativo all'importanza della defibrillazione precoce nella prevenzione della morte cerebrale;
- intervento del dottor Lucio Sotte medico anestesista rianimatore agopuntore relativo al coinvolgimento del cuore nelle maxi emergenze e all’importanza della medicina tradizionale cinese e dell’agopuntura in tali situazioni.
Gli interventi sopracitati avranno una durata massima di 3-5 minuti. A seguire avverrà la Benedizione dei 18 defibrillatori e dello zaino soccorso e la consegna ad ogni singolo Comune.
Lo zaino soccorso verrà consegnato al comune di Sarnano da parte dell’associazione Inner Wheel. Lo zaino contiene presidi importanti quali un ambu adulto, un ambu pediatrico, un apparecchio della pressione, un fonendoscopio ed un saturimetro. I defibrillatori verranno consegnati da cittadini di Civitanova che hanno aderito alla sottoscrizione. I cittadini verranno accompagnati da un milite della Croce Verde verso ogni singolo Sindaco.
Sopra ai defibrillatori è stata posta una targhetta con scritto “dono dei cittadini civitanovesi attraverso la raccolta fondi promossa dall’associazione di volontariato Croce Verde di Civitanova Marche”.
I defibrillatori andranno ai seguenti comuni ed uno anche ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Macerata: Castelsantangelo sul Nera, Pievetorina, Muccia, Caldarola, Valfornace, Camerino, Fiastra, Camporotondo,San Severino Marche, Gualdo, Serrapetrona, Gagliole, Petriolo, Sant'Angelo in Pontano, San Ginesio,Tolentino, Bolognola e infine ai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Macerata.
I Comuni interverranno nella sede della Croce Verde direttamente con i relativi Sindaci (hanno dato quasi tutti la loro adesione) o con loro delegati. Dall'elenco mancano i comuni di Visso e Ussita: Visso si è detto non interessato in quanto possiede già defibrillatori; Ussita ha appena ricevuto due defibrillatori dalla Toscana e pertanto in maniera estremamente corretta ha declinato l'invito ed il dono. Al termine della consegna è previsto un piccolo rinfresco preparato dagli esperti cuochi della Croce Verde.
"Trasparenza come ponte di dialogo tra le istituzioni e i cittadini fondamentale anche nell'attività di ricostruzione": così l'assessore agli Enti locali Fabrizio Cesetti, alla Giornata della trasparenza della Regione Marche a Palazzo Li Madou.
Insistendo sul principio di democrazia, Cesetti ha sottolineato l'importanza dello strumento della trasparenza per assicurare l'imparzialità nell'uso delle risorse pubbliche ed una migliore gestione dei servizi al cittadino.
"E' forte l'esigenza di recuperare il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini - ha detto -; si tratta di un'operazione di riconciliazione necessaria per restituire credibilità alla politica e permettere alle amministrazioni di svolgere al meglio il loro operato".
Dialogo e confronto trasparente tanto più necessari in una regione come le Marche martoriata dal terremoto, tanto che la Regione pubblica sul suo portale i dati della ricostruzione.
(FONTE ANSA)
Maurizio Mangialardi presidente di Anci Marche, ha accolto con grande soddisfazione la concessione delle deroghe da parte del ministro Fedeli per il prossimo anno scolastico. Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, rispondendo a un'interrogazione durante il Question time alla Camera, ha annunciato che “anche per il prossimo anno scolastico i dirigenti degli Uffici scolastici regionali dei territori colpiti dal terremoto che ha interessato l'Italia centrale potranno avvalersi di tutte le misure adottate per garantire la regolare prosecuzione dell'anno scolastico 2016/2017”.
Si tratta di “una deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe normalmente previsto – ha spiegato la Fedeli – e dell'istituzione di ulteriori posti di personale decente nonché di personale Ata" e di "ulteriori deroghe alle procedure e ai termini ordinariamente previsti per l'assegnazione di cattedre ai docenti, al personale ATA e agli educatori". "Ci siamo adoperati con grande convinzione su questo tema - ha detto Mangialardi - ed oggi abbiamo ottenuto un risultato a favore dei territori e dei suoi cittadini. Grazie al Governo che ha accolto le nostre istanze".
Aggiudicato un accordo quadro di durata triennale, per un valore complessivo di 5 milioni di euro
Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi l’esito della gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di progettazione esecutiva per l’area Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) per il prossimo triennio, per un importo massimo di 5 milioni di euro.
Le procedure di appalto sono state attivate mediante accordo quadro che garantisce la possibilità di avviare la redazione delle progettazioni con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, consentendo quindi risparmi di tempo e una maggiore efficienza.
L’impresa aggiudicataria è “R.T.I. Sintagma S.r.l.-Icaria S.r.l.-GDG S.r.l.”, con sede in provincia di Perugia.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.