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Tutte le Marche in un giorno: emozionante iniziativa del Camoscio dei Sibillini Trekking - FOTO

Tutte le Marche in un giorno: emozionante iniziativa del Camoscio dei Sibillini Trekking - FOTO

E' possibile ammirare e godersi le bellezze delle Marche in un solo giorno? Forse no, ma grazie a una iniziativa del Camoscio dei Sibillini Trekking e di Simone Gatto, nei giorni scorsi un gruppo di escursionisti ci ha provato. Con risultati bellissimi, come testimoniano le foto scattate. La giornata è iniziata con una escursione all'Alba a Passo del Lupo (Sirolo) per proseguire con un bagno in Adriatico alla Spiaggiola di Numana. Successivamente il gruppo ha svolto una escursione al Lago di Fiastra con conseguente bagno nelle rinfrescanti acque del lago. A seguire, escursione alla Forcella delle Bassete (Fargno), aperitivo alla Baita Euroski di Sassotetto di Sarnano e tramonto sui Prati di Ragnolo Sassotetto di Sarnano. Inutile aggiungere che i partecipanti sono rimasti entusiasti dalla fantastica giornata vissuta fra le bellezze ineguagliabili delle Marche. 

05/08/2017 14:43
Consegnate 534 casette. Ancora zero in provincia di Macerata

Consegnate 534 casette. Ancora zero in provincia di Macerata

Sono 534 le Soluzioni abitative d'emergenza (Sae) consegnate ad oggi agli italiani delle quattro regioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016: 101 a Norcia, 302 ad Amatrice, 104 ad Accumuli, 26 ad Arquata e una a Calcara di Torricella, in provincia di Teramo. Il dato aggiornato è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile secondo il quale ad oggi sono 3.827 le casette ordinate per i 51 Comuni che ne hanno fatto richiesta.    I lavori per la realizzazione delle strutture che dovranno ospitare i terremotati fino a ricostruzione concluse sono stati completati in 30 aree. In altre 92, delle altre 151 ritenute idonee e consegnate ai consorzi per le opere di urbanizzazione, sono invece in corso i lavori.    In particolare, l'Abruzzo ha ordinato 218 casette da installare in 13 Comuni, il Lazio ne ha ordinate 777 per i sei comuni più colpiti e l'Umbria 933, per tre Comuni. Più della metà delle casette, 1.899, sono state ordinate dalle Marche per i 29 comuni che ne hanno fatto richiesta. (Ansa)

04/08/2017 17:47
Vicenda Casini-terremotate, Leonardi (Fdi): "La vicepresidente della Giunta regionale si scusi e poi si dimetta"

Vicenda Casini-terremotate, Leonardi (Fdi): "La vicepresidente della Giunta regionale si scusi e poi si dimetta"

La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, interviene in merito alle gravi affermazioni fatte dall'assessore Casini a margine dei lavori dell'Aula consiliare martedì scorso, nei confronti delle due signore terremotate che stavano assistendo alla discussione della proposta di legge per lo snellimento di pratiche urbanistiche nelle aree colpite dal sisma. “Trovo davvero gravi – afferma la Leonardi – le parole e i modi usati dall'assessore Casini nei confronti delle due signore terremotate, un fatto assolutamente deprecabile; mi auguro che tutta l'Aula, già da martedì prossimo prenda le distanze dal comportamento dell'Assessore Casini ed auspico che l'Assessore stessa, dopo aver fatto le proprie scuse, faccia una seria riflessione su quanto accaduto e che possa prendere la decisione più giusta, quella delle proprie dimissioni.”   “Non è cosa da poco quanto accaduto – conclude la Capogruppo di Fdi-An – è stata una totale mancanza di rispetto verso chi ha perso tutto, un comportamento non degno di chi rappresenta le massime istituzioni regionali, le quali invece dovrebbero dare una seria risposta a chi sta ancora vivendo il dramma del terremoto”.  

04/08/2017 15:16
Confcommercio: "Anche quest’anno locali aperti per ferie. Tante attività garantiscono il servizio"

Confcommercio: "Anche quest’anno locali aperti per ferie. Tante attività garantiscono il servizio"

Siamo ormai sempre più vicini al clou delle ferie estive e potrebbero riscontrarsi possibili problematiche legate alle attività che sono di pubblica utilità la cui chiusura potrebbe creare più di un problema a cittadini e turisti. Per attenuare gli effetti delle chiusure Confcommercio Marche Centrali ha voluto sensibilizzare le aziende per favorire l'incontro tra domanda e offerta: "L'obiettivo è – commenta il direttore di Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco –, avere una città a misura di cittadino e di turistaanche nei giorni in cui tradizionalmente c’è una diminuzione di aperture".  Il lavoro di Confcommercio Marce Centrali viene anche supportato da uno studio Fipe-Confcommercio secondo cui la maggior parte dei pubblici esercizi italiani resterà aperta nel mese che segna il picco della stagione turistica (ben l'89% dei ristoranti e il 72,1% dei bar percentuale che si pone in leggera crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno). Anche per quanto riguarda i grandi e medi centri urbani non si preannunciano sostanziali variazioni, come dimostrato dal fatto che solo nel 10% dei comuni capoluogo le amministrazioni hanno predisposto un programma di aperture minime garantite dei pubblici esercizi. Nel resto dei comuni le aperture e chiusure verranno regolate dalla normale dinamica di mercato e dalla volontà di ogni singolo imprenditore.

04/08/2017 14:38
Confartigianato: "Proposte di modifica alla normativa appalti sulla ricostruzione"

Confartigianato: "Proposte di modifica alla normativa appalti sulla ricostruzione"

Pochi giorni fa il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato una nuova ordinanza riguardante la rimodulazione delle modalità di selezione delle imprese interessate a partecipare ai bandi di gara per i lavori relativi agli edifici scolastici. Lo scarso numero di imprese partecipanti ai bandi pubblici, come sottolineato da Errani, è infatti un problema effettivo che va però ricondotto al fatto che spesso, tra le imprese da sorteggiare per le gare d’appalto, ci sono molte aziende fuori Regione che rinunciano a partecipare proprio a causa di difficoltà oggettive, quali la distanza, la diseconomicità e le molteplici difficoltà nell’organizzazione del personale. Confartigianato a tutela e supporto delle proprie imprese e soprattutto per velocizzare le fasi della ricostruzione post sisma, torna di nuovo sul tema con una proposta che risolverebbe anche il problema dell’esiguo numero di richieste di partecipazione ai bandi sollevato dal Commissario Errani. Come previsto dalla Legge 45/2017 all’art.2, per l'affidamento delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, connesse alla realizzazione delle strutture abitative d'emergenza (SAE), ovvero le cosiddette “casette”, le stazioni appaltanti possono derogare la scelta delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche, anche nell'ambito degli elenchi regionali. Accogliendo la proposta del Commissario Errani relativamente agli edifici scolastici che punta anche ad accelerare i processi della ricostruzione post sisma, Confartigianato chiede quindi che venga applicato lo stesso principio di deroga previsto dalla citata Legge, indistintamente per tutte le opere di ricostruzione pubblica, riservando gli inviti alle gare, se non alle sole imprese della Regione, almeno ad un 50% di esse.   “Come appurato infatti dai risultati del nuovo progetto di Confartigianato “Imprese per la Ricostruzione” – afferma il Presidente provinciale, Renzo Leonori - ci sono moltissime aziende pronte per la ricostruzione, ne contiamo ben 300, numero in continuo aumento. Aziende locali, iscritte all’Anagrafe Antimafia, in regola con tutti i requisiti previsti, che non avrebbero nessuna delle difficoltà invece riscontrate dalle imprese fuori regione, e che vogliono ripartire e far ripartire il nostro territorio”.

04/08/2017 10:07
Anna Casini, versione 2.0: "Mi sono sentita minacciata e ho chiesto che le due signore venissero allontanate"

Anna Casini, versione 2.0: "Mi sono sentita minacciata e ho chiesto che le due signore venissero allontanate"

Dopo la prima versione di replica a quanto pubblicato dalla pagina Con Arquata, per Arquata (qui), riportata dalla pagina Genziana Project, sul profilo della vicepresidente della Giunta Regionale delle Marche compare una nuova nota dove la dottoressa Anna Casini spiega la sua versione dei fatti. Che non è propriamente congrua con quella precedente. Anche in questo caso, la riportiamo integralmente, in modo che i lettori possano farsi ognuno la propria idea "Mi trovo a dovermi difendere da un'accusa che mi rappresenta come una politica lontana dalla realtà e soprattutto supponente nei confronti dei terremotati, di cui invece ben conosco il disagio e di cui posso capire la frustrazione. Mentre ero in Consiglio Regionale sono stata chiamata da un collega consigliere che mi ha chiesto di uscire a salutare due sue ospiti di Arquata. Sono uscita con piacere contenta anche di aver approvato una norma che semplificherà le procedure urbanistiche, norma scritta in base alle esigenze dei cittadini, dei sindaci e dei tecnici. Appena arrivata mi è stato detto che le signore lamentavano il mancato coinvolgimento nella stesura della norma e quando mi sono avvicinata le signore mi hanno verbalmente aggredita con battute ingenerose e ironiche soprattutto quando ho chiesto loro se fossero residenti ad Arquata. Sentendomi minacciata, peraltro in un luogo istituzionale, ho chiesto che le signore venissero allontanate. Ho vissuto direttamente il terremoto ad Accumuli il 24 agosto e dal 24 agosto ho sentito il dovere non soloIstituzionale di lavorare ogni giorno inclusi sabato e domenica per le zone terremotate e se molte risorse sono state ottenute è anche per merito della mia tenacia. Sono stata ad Arquata il 24 agosto all'alba e ci sono rimasta per settimane, ci sono stata (può confermarlo Angelo Lavia) con la Salaria chiusa e con due metri di neve, ci sono stata alla consegna dei lavori delle platee di Pescara con i vigili del fuoco che spalavano la neve e ho seguito i lavori per aprire la slavina che aveva bloccato diverse persone a Colle, ero domenica pomeriggio a Spelonga a controllare i lavori delle sae. Convinta dell'importanza di una critica costruttiva nei confronti dell'operato delle istituzioni, credo tuttavia che sia lecito difendersi quando si diventa bersaglio di insulti ingiustificati".

03/08/2017 17:25
Ora i terremotati sono anche "gentaccia": siamo proprio nei Casini

Ora i terremotati sono anche "gentaccia": siamo proprio nei Casini

Siamo veramente nei Casini. Quanto riportato dalla pagina Con Arquata, per Arquata in merito a quanto accaduto martedì 1 agosto in consiglio regionale lascia basiti. No, sconvolge. E, francamente, se la storia non fosse stata riportata dall'amico Luca Craia nella sua Aperonza, non ce ne saremmo accorti in tanti. "Allontanate questa gentaccia" avrebbe detto la vicepresidente della Regione Marche, rivolta a due terremotate che avevano seguito la seduta del consiglio regionale. La storia è raccontata nei dettagli da Con Arquata, per Arquata e la riportiamo integralmente. Ognuno, poi si faccia la propria opinione. In calce, per completezza di informazione, riportiamo anche la replica della vicepresidente della Giunta Casini, affidata alla pagina Genziana Project. "In tanti ci chiedono dettagli su cosa è accaduto martedì 1 agosto quando Maria Luisa Fiori ed Eleonora Tiliacos sono andate a seguire una seduta del Consiglio Regionale ad Ancona. Ci hanno scritto anche giornalisti, dandoci riprova che alcune testate seguono la nostra pagina, il che ci fa piacere, perché è un’opportunità in più per dare voce a tutto ciò che riguarda il post sisma. Ve lo raccontiamoBene, ecco qui i fatti, in sintesi. Niente di epico, niente di troppo importante. Una situazione strana, di amarezza, soprattutto per Maria Luisa Fiori, che oltre ad essere consigliera del comitato è terremotata al 100% e quando andrà nelle SAE avrà vista sulla sua prima e unica casa distrutta. Maria Luisa ed Eleonora hanno voluto seguire la seduta perché si parlava della legge 156, quella che dovrebbe portare semplificazione amministrativa nella ricostruzione, dal punto di vista edilizio in senso stretto; la legge è stata approvata, dopo lungo dibattito in cui sono emerse critiche e perplessità da parte dell’opposizione, con proposte di emendamenti (in parte poi bocciati) soprattutto da parte dei consiglieri Sandro Bisonni (Gruppo Misto) e Giuseppe Giorgini (Movimento 5Stelle).Nel corso del dibattito, Giorgini ha richiamato l’attenzione sul fatto che in sei giorni la legge era stata presentata e ora andava a votazione, senza poter permettere una più accurata valutazione da parte dei gruppi consiliari e una qualche partecipazione pubblica alla decisione. La vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, ribatteva che tutti i comitati di cittadini del cratere erano stati infomati dando parere favorevole al provvedimento. Al che Giorgini ha replicato che tra il pubblico erano presenti rappresentanti di comitati ignari della sostanza della legge in discussione. Anna Casini ha guardato verso il pubblico in alto, con aria interrogativa e dubbiosa; abbiamo allora alzato la mano, per farci individuare. La Casini, rivolta a Eleonora, ha domandato: “Lei è residente?”. Consapevole che il pubblico non ha diritto di parola, e per non intralciare la discussione che nel frattempo stava riprendendo, Eleonora non ha risposto alla domanda.Dopo la votazione sulla legge 156, l’assemblea si è sciolta per una pausa (era ormai ora di pranzo), prima di riprendere la discussione degli altri punti all’ordine del giorno.Camminando nei corridoi dirette al bar per prendere un caffè prima di rimettersi in viaggio verso Ascoli, Maria Luisa ed Eleonora hanno visto, a una trentina di metri di distanza, la vicepresidente Anna Casini che dialogava con il consigliere Giorgini. Si sono fermate a distanza, perché già la domanda rivolta in aula dalla vicepresidente faceva presagire polemiche che intendevano evitare. Con sorpresa abbiamo visto la vicepresidente muoversi verso di loro; le ha salutate e poi ha ripetuto la sua domanda ad Eleonora, che ha precisato di non essere residente ma solo originaria di Arquata, e indicando come residente Maria Luisa. Maria Luisa, con tono pacato e sorridendo, ha detto testualmente: “Sono nata, cresciuta e pasciuta nel principato di Arquata, quello che voi avete un po’ dimenticato”. La vicepresidente ha detto: “Sì, a lei la conosco. E perché vi avremmo dimenticati?”. Al che Maria Luisa ha risposto: “Non ha visto come stiamo ancora messi, a un anno dal terremoto?”.A queste parole la Casini ha cambiato tono, interrompendo Maria Luisa. Rivolta a Giorgini, rimasto qualche metro distante, e girando le spalle a Maria Luisa, ha detto ad alta voce: “Questa gente tenetevela voi”.Mentre Maria Luisa sbalordita ha ribattuto che non c’è alcun bisogno di essere gestiti da nessuno, la vicepresidente rivolgendosi alla sorveglianza ha ordinato: “Allontanate questa gentaccia”. Come se due persone venute ad assistere a una seduta consiliare, come prevede la legge, e in particolare una terremotata di Arquata del Tronto, fossero presenze inquinanti, sgradevoli e sgradite. “Gentaccia”.Questa è la cronaca dei fatti, tal quale, suffragabile da molte testimonianze. Qua finisce, in fondo non ci si aspettava di essere amati per aver lanciato la petizione sulla ciclabile; ma non ci aspettavamo un tentativo di umiliazione a freddo.La nostra presenza è stata discreta, civile, come deve essere. Rispettiamo le istituzioni, conosciamo le regole di comportamento. Noi le conosciamo, ve lo assicuriamo. Nota a margine: la solidarietà di alcuni dipendenti della Regione Marche, che alla chetichella hanno raggiunto le "gentacce" mentre procedevano verso l’uscita. Da loro sorrisi, baci, abbracci, implicite scuse per il trattamento che ci era stato riservato. Grazie… Il nostro appello a questo punto è: assistete numerosi ai consigli regionali, affinché le alte cariche si abituino alla presenza dei cittadini. Non lasciate tante sedie del pubblico vuote, con l’eccezione dei giornalisti e di qualche militante di partito. Intervenite numerosi, sempre più numerosi". La versione della Casini, pubblicata da Genziana Project, è la seguente:   La presa di posizione la prendo qui. Io non ho avvicinato nessuno ma sono state le due signore che sono venute all'ingresso del consiglio regionale dive insieme a me erano anche un messo, due guardie giurate e un dipendente della Regione, che potranno testimoniare. Pensavo si volessero congratulare perché avevamo appena approvato, su mia proposta una legge di snellimento urbanistico condivisa nel merito in numerose riunioni con sindaci tecnici e comitati e utilissima per risolvere il problema dei piccoli abusi e delle aree per mettere camper e roulotte, invece sono stata aggredita. Mi dispiace ma la versione raccontata manca di un passaggio l’aggressione verbale davanti all'aula consiliare a me che ero uscita per salutare. Sul mio profilo tutti possono leggere il mio impegno per la gente terremotata e le risorse che ho ottenuto per il cratere e penso anche che chi legge sappia valutare sia me che le due signore che non mi risulta siano esperte di urbanistica.

03/08/2017 15:36
Invasione di vespe, centinaia di chiamate ai Vigili del fuoco: "Non abbiamo personale per intervenire"

Invasione di vespe, centinaia di chiamate ai Vigili del fuoco: "Non abbiamo personale per intervenire"

Sono centinaia le chiamate arrivate al comando dei Vigili del Fuoco di Macerata solo stamattina da tutta la provincia. La richiesta è sempre la stessa: "Siamo invasi da vespe e calabroni: potete intervenire?" Purtroppo i vigili non hanno personale a sufficienza per soddisfare le richieste. "Ma il problema non è solo questo - ci spiegano - piuttosto il fatto che non siamo preposti istituzionalmente salvo in rare occasioni ad intervenire". Purtroppo però l'allarme resta.

03/08/2017 12:50
Continua il successo dell’iniziativa “Le passeggiate dell’opera” della Confesercenti Macerata

Continua il successo dell’iniziativa “Le passeggiate dell’opera” della Confesercenti Macerata

Continua il successo dell’iniziativa “le passeggiate dell’opera” della Confesercenti Macerata insieme alle guide turistiche abilitate Federagit/Confesercenti. Nei fine settimana coincidenti con la stagione lirica dello Sferisterio le guide hanno accompagnato i turisti per le vie del centro storico e dare loro la possibilità di scoprire una città che può offrire vari spunti culturali. “È sempre molto divertente e gratificante osservare le espressioni dei turisti mentre osservano incantati i nostri monumenti” dice con un sorriso la guida Claudia Sufferini che continua sottolineando come quest’anno in particolare siano arrivati gruppi dalla Francia e dall’Inghilterra. La finalità di questa iniziativa è veicolare un immagine di Macerata non solo collegata allo Sferisterio Opera Festival, ma di una città viva e curiosa che vuole affermarsi nel panorama nazionale come culla della cultura. “Il raggiungimento di tale obiettivo è complesso poiché occorre la collaborazione di vari entità che ruotano nella città come gli esercenti, le strutture ricettive e no da ultima l’amministrazione” afferma Daniela Perroni, presidente provinciale di Federagit/Confesercenti. Quest’anno per dare un’ulteriore spunto di conoscenza della città di Macerata durante “le passeggiate dell’opera” verranno eseguite delle letture a tema tratte dal romanzo “Delitto dietro le quinte” scritto da Christina B. Assouad e Jonathan Arpetti ambientato delle vie del centro storico di Macerata durante lo Sferisterio Opera Festival. Il romanzo fa parte della collana “nero italiano” della Fanucci editore l’unico ambientato nella nostra regione e distribuito in tutte le librerie italiane. Anche tramite la scrittura romanzata si può portare sotto i riflettori il nostro territorio e le sue bellezze poco conosciute e rese fragili dagli eventi sismici. “Le passeggiate dell’opera” saranno gestite dalle guide turistiche del gruppo Guide della Marche che effettueranno le visite dalle 17,30 alle 19 in italiano e in inglese per gruppi di minino 8 partecipanti e con un costo di 5 euro, gratuito per bambini fino a 12 anni. Il punto d’incontro sarà allo Iat di Macerata, in corso della Repubblica, 32. Info e prenotazioni: info@guidedellemarche.com – cell. 347/7439960

02/08/2017 20:06
Sisma, Terzoni: "Presentata richiesta a Governo per rimozione Ceriscioli"

Sisma, Terzoni: "Presentata richiesta a Governo per rimozione Ceriscioli"

“Francamente la misura è colma: l’insipienza della regione Marche e l’inadeguatezza del suo governatore nella gestione del post-sisma in questi dodici mesi sono state totali. Per tale motivo, come M5S abbiamo chiesto all’esecutivo di rivedere il ruolo di Luca Ceriscioli quale sub commissario nella gestione del dopo-terremoto: l’attuale presidente marchigiano è completamente nel pallone e inidoneo al compito che fin qui ha svolto in modo disastroso. Proprio a Gentiloni chiediamo di rivedere il decreto 189 del 2016 che di fatto sanciva la nomina dei quattro governatori delle regioni colpite dagli eventi sismici a sub-commissari: servono figure esterne alla politica regionale e decisamente più ferrate in materia. Ceriscioli è inidoneo per una serie di ragioni e, tra queste, l'ultima in ordine di tempo riguarda la cena di cui danno notizia organi di stampa con l'imprenditore Mauro Lancia, in custodia cautelare a seguito della recente operazione dei Carabinieri de l'Aquila sugli appalti per il terremoto nel capoluogo abruzzese. Una vicende che pone interrogativi rispetto ai quali fino ad ora Ceriscioli non ha speso una parola".Così i deputati marchigiani del MoVimento 5 Stelle Donatella Agostinelli, Andrea Cecconi, Patrizia Terzoni, che hanno presentato un'interrogazione a prima firma Terzoni rivolta alla Presidenza del Consiglio e al Mibact.“Lancia e Ceriscioli – proseguono i tre deputati marchigiani - erano a cena insieme con altri imprenditori del comparto edilizio il 7 ottobre 2016 e alcuni media hanno riportato una intercettazione telefonica intercorsa fra Mauro Lancia e un alto funzionario del Mibact nel corso della quale, parlando della sopracitata cena, l'imprenditore marchigiano avrebbe detto: “ho avuto la cena di cui ti parlavo. Ci ha detto come funziona, tutte le opere pubbliche vengono appaltate a Roma. Tocca verificare, le linee guida non sono chiare per evitare lo scandalo vergognoso de l'Aquila”. Su questa vicenda fino ad ora Ceriscioli non ha ritenuto necessario fare alcuna esternazione, offrire la sua versione dei fatti. Ma le manchevolezze del presidente della regione Marche sono anche altre e sono numerose e rilevanti. Citiamo il recente caso nel quale è stato costretto, a furor di popolo, a ritirare la proposta per la realizzare la pista ciclabile Sarnano-Civitanova con i fondi degli sms solidali per i terremotati, proposta avanzata dalla Regione Marche. Andando a ritroso, a febbraio scorso la regione Marche si è trovata costretta a ritirare l'assegnazione dell'appalto per la realizzazione delle stalle provvisorie alla ditta aggiudicataria per inadempienza. Un intervento tardivo giunto dopo il freddo record di gennaio che ha causato la morte di migliaia di animali. Le tensostrutture avrebbero dovuto essere pronte entro novembre, non a primavera. Auspichiamo che Gentiloni prenda atto del fatto che le Marche sono la regione più colpita dal sisma e che per risollevare i nostri territori c'è bisogno di gente seria, dedicata alla causa, che monitori costantemente la situazione nel Cratere. Quella persona certamente non è Luca Ceriscioli”.

02/08/2017 19:15
Arriva nelle Marche il network marketing: guadagnare di più lavorando da casa

Arriva nelle Marche il network marketing: guadagnare di più lavorando da casa

Arriva anche nelle Marche il network marketing, il fenomeno che in tempi di crisi economica, si presenta come un aiuto per molti. Il progetto consiste, secondo il dlgs 175 di agosto 2003 che regola il network marketing, nella formazione di un gruppo di consumatori che mensilmente testano e promuovono un prodotto. Ad investire in questo tipo di marketing l'azienda Jeunesse che, attraverso la tecnologia delle cellule staminali, ha creato una linea di cosmesi che sfrutta il fattore di crescita delle suddette cellule e che sembrerebbe fare miracoli. Un'azienda che destina metà del fatturato a questi "nuovi" promoter, circa 60 persone nelle Marche di provenienza e professioni più svariate che hanno deciso di investire in questo progetto di vera new economy.  

02/08/2017 16:40
Lodolini (PD) – Sisma: “Nel decreto Mezzogiorno rinnovata l’attenzione del governo alle esigenze dei territori terremotati”

Lodolini (PD) – Sisma: “Nel decreto Mezzogiorno rinnovata l’attenzione del governo alle esigenze dei territori terremotati”

“Nuove ed importanti risposte alle esigenze dei territori terremotati”. Così Emanuele Lodolini, membro della Commissione Finanze della Camera ha giudicato gli articoli contenuti nel Decreto Mezzogiorno che contiene al suo interno importanti misure a sostegno dei comuni del cratere. Nel corso del dibattito parlamentare di questi mesi – ha ricordato Lodolini – abbiamo affrontato la necessità di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2017-18 nelle aree delle Marche e del centro Italia colpite dal sisma”. “In Commissione Finanze abbiamo lavorato al testo che costituisce l’art. 15 del DL e che evita che a 140 comuni colpiti dal sisma vengano applicate delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità”. Inoltre il decreto prevede inoltre la proroga fino al 28 febbraio del 2018 dello stato di emergenza e il rinnovo delle deroghe previsto dalle delibere dei mesi scorsi. “Considerando tutti gli interventi, finora i fondi a favore della ricostruzione ammontano ad oltre 1 miliardo di euro di cui 232 milioni destinati al piano di ricostruzione delle scuole e delle strutture sanitarie ed al primo stralcio delle opere pubbliche”. Il DL 91 prevede anche una disponibilità di 100 milioni di euro a valere sul Fondo di solidarietà dell’Unione Europea per proseguire l’attività di gestione delle macerie. “Non va mai dimenticato – ha concluso Lodolini – che stiamo affrontando la ricostruzione dopo l’evento più tragico che ha colpito le Marche nel dopoguerra”.

02/08/2017 16:05
DL Mezzogiorno sisma, Mangialardi (Anci Marche): “Premiato il grande lavoro dell’Anci Marche”

DL Mezzogiorno sisma, Mangialardi (Anci Marche): “Premiato il grande lavoro dell’Anci Marche”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Anci Marche L’articolo 11-bis del DL 91 individua misure urgenti per garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2017-18 nelle aree delle Marche e del centro Italia colpite dal sisma con uno stanziamento di 10 milioni per il 2017 e 5 milioni per 2018, garantendo anche tutti i servizi connessi a quelli scolastici a partire dalle pulizie delle sedi scolastiche e manutenzione degli immobili. Inoltre il Decreto consente di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe e l’adeguamento delle autorizzazioni di spesa previste per il personale. Inoltre all’art. 15 evita che a 140 comuni colpiti dal sisma vengano applicate delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità. Il decreto prevede inoltre la proroga fino al 28 febbraio del 2018 dello stato di emergenza e il rinnovo delle deroghe previsto dalle delibere dei mesi scorsi. Vengono anche assegnati 100 milioni di euro (fondo di solidarietà Ue) per la rimozione delle macerie. Rinviato anche il termine per accedere ai contributi per le case lievemente danneggiate: dal 31 luglio al 31 dicembre del 2017. “C’è grande soddisfazione per i contenuti del Decreto Legge Mezzogiorno che evidenzia la capacità di sintesi che Anci Marche ha saputo proporre all’Anci nazionale ed al Governo” – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche”. I sindaci del cratere attendevano risposte concrete in merito a spazi finanziari che consentissero di operare nell’interesse dei cittadini che, al contempo, per ripartire, hanno sempre visto nella serenità dell’avvio del nuovo anno scolastico un indispensabile momento per ritrovare il senso della comunità”. “La proroga dell’accesso ai contributi per gli interventi leggeri consentirà di accelerare i lavori di ripristino degli immobili con la possibilità di rientrare nelle proprie case” – ha aggiunto il presidente di Anci Marche. “Si tratta di un ulteriore significativo passaggio che evidenzia l’attenzione posta alle istanze del territorio – ha concluso il presidente Mangialardi – ed è una priorità che lo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Boschi, nei recenti incontri avuti a Roma, ha sempre sottolineato”.  

02/08/2017 15:45
Ceriscioli conferma: "Entro ottobre 1200 casette"

Ceriscioli conferma: "Entro ottobre 1200 casette"

"L'obiettivo resta quello di consegnare 1.200 casette entro la fine di ottobre e la legge discussa oggi in Consiglio sulla semplificazione ci aiutera'". Così il governatore delle Marche Luca Ceriscioli presenta la proposta di legge, ad iniziativa della giunta, che mira a semplificare e accelerare le procedure per gli interventi sugli immobili danneggiati dal terremoto, riconoscendo un ruolo piu' incisivo dei Comuni e delle comunità locali nella pianificazione urbanistica. "Il provvedimento prevede misure per dare strumenti snelli alla pubblica amministrazione e al cittadino che presenta i progetti di ricostruzione- spiega Ceriscioli- Vengono ridotti al minimo i tempi di legge, vengono semplificati i percorsi che servono per poter dimostrare il danneggiamento degli edifici". Sia sul piano edilizio che urbanistico, aggiunge, "mettiamo a disposizione strumenti che potranno, in alcuni casi, a ridurre a un quinto o a un sesto quelli che sono i tempi ordinari. Provvedimenti che si adottano normalmente in caso di sisma, penso all'Emilia-Romagna o anche alle Marche 20 anni fa". Secondo il presidente della Regione "è giusto in tempi straordinari mettere in moto normative che funzionano e sono delimitate nella loro applicazione sia dal punto geografico che temporale". A titolo di esempio Ceriscioli ricorda che, con la nuova legge, nel caso in cui un Comune voglia approvare una variante urbanistica per consentire la realizzazione di una scuola in un'area non urbanisticamente predisposta "a regime ordinario ci si metterebbero sei mesi, cosi' invece ne bastano un paio". In conclusione il governatore annuncia la visita di domani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Arquata del Tronto. "Viene per incontrare le persone che vivono il dramma del sisma- continua Ceriscioli- Su 68 potenziali cantieri per le Sae quasi una sessantina sono operativi. Al lavoro ci sono tante imprese marchigiane tra l'altro. Una grande macchina in moto. Abbiamo superato le 100 mila tonnellate di macerie smaltite. In questo contesto noi confidiamo di consegnare 1.200 casette entro la fine di ottobre". (DIRE)

01/08/2017 17:44
Obbligazioni Subordinate Banca Marche: Adiconsum affiancherà i risparmiatori nella procedura arbitrale

Obbligazioni Subordinate Banca Marche: Adiconsum affiancherà i risparmiatori nella procedura arbitrale

Per i possessori di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione a novembre 2015, ossia Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Carichieti è finalmente operativa la possibilità di accedere all’arbitrato per ottenere il rimborso delle obbligazioni subordinate azzerate all’indomani della risoluzione. Tutti coloro che non hanno potuto presentare istanza di rimborso forfettario, potranno ora aprire  la procedura di arbitrato presentando apposita istanza all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Le istanze potranno essere presentate entro 4 mesi dalla data dell’11 luglio, ossia entro l’11 novembre 2017. L’Adiconsum Marche con il proprio Centro Giuridico anche in questo caso è pronta ad assistere tutti i risparmiatori coinvolti che vorranno presentare istanza di accesso alla procedura arbitrale. Per ottenere il risarcimento sarà necessario dimostrare l’avvenuta violazione da parte delle quattro banche degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal TUF al momento della sottoscrizione e del collocamento delle obbligazioni subordinate.   Potranno presentare l’istanza gli “investitori” che siano: persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli e coltivatori diretti o i loro successori mortis causa; il coniuge, il convivente more uxorio, i parenti entro il secondo grado, che abbiamo acquisito il possesso delle obbligazioni subordinate a seguito di trasferimento inter vivos. Permane la necessità che le obbligazioni siano state acquistate nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in Liquidazione che li ha emessi. La camera arbitrale dovrà emettere la propria decisione, il “Lodo arbitrale” entro 120 giorni dall’assegnazione del Ricorso, termine che può essere prorogato per un massimo di 90 giorni in presenza di particolari esigenze. L’Adiconsum Marche è a disposizione di tutti gli investitori interessati che potranno rivolgersi alle proprie sedi: Ancona: 071/2832101 – ancona@adiconsum.it Macerata: 0733/4075212- macerata@adiconsum.it Ascoli Piceno: 0736/24951- ascoli@adiconsum.it Pesaro: 0721/370104 – adiconsumpesaro@virgilio.it Fermo: 0734/60971 – fermo@adiconsum.it.

01/08/2017 17:31
Dalla Regione Marche una legge per snellire la ricostruzione

Dalla Regione Marche una legge per snellire la ricostruzione

 Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a maggioranza una proposta di legge che prevede la semplificazione e l'accelerazione degli interventi di ricostruzione. "Le misure sono mirate e calibrate sulle aree terremotate, per dare procedure snelle i cittadini e alle amministrazioni. Sul piano edilizio e urbanistico forniamo strumenti per ridurre i tempi, com'è giusto" in una situazione come quella provocata dal terremoto. E tutto questo "all'interno di limiti e vincoli", ha detto il presidente Luca Ceriscioli. La proposta prevede non soltanto riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti dal terremoto, ma anche un contributo alla ripresa delle normali condizioni di vita delle popolazioni colpite. Nel provvedimento si fa riferimento a un ruolo più marcato dei Comuni nell'adozione degli strumenti di pianificazione urbanistica e loro varianti, che potranno essere assunti con procedure più snelle e veloci, attraverso l'indizione di una Conferenza di servizi in sede decisoria. (Ansa)

01/08/2017 15:13
RisorgiMarche, in 5mila per Brunori Sas

RisorgiMarche, in 5mila per Brunori Sas

Grande partecipazione a Foce di Montemonaco (Ascoli Piceno), nel cratere del sisma, per il concerto di Brunori Sas organizzato da Neri Marcorè nell'ambito di RisorgiMarche. In 5 mila hanno assistito all'evento sobbarcandosi una trasferta obbligata a piedi nel meraviglioso anfiteatro dei Sibillini. Auto parcheggiate anche a 10 km dal concerto, sul ciglio delle Provinciali della zona tra Montemonaco e Montegallo visto lo stop obbligato degli organizzatori al percorso lungo la strada di Foce. Un fiume di gente all'andata e al ritorno con l'evidente commozione di Brunori Sas e di Neri Marcorè. "Sono veramente emozionato da uno dei concerti più belli della mia vita - ha detto il cantautore calabrese Dario Brunori, il quale si è esibito solo con la chitarra e il pianoforte - ma non potevo dire di no al mio amico Neri, e gliene sono grato per la bella esperienza che mi ha fatto fare". Brunori ha cantato le canzoni più importanti del suo repertorio, da 'Uomo nero' a 'Lamezia-Milano'. (fonte Ansa)

01/08/2017 12:00
Sisma, altri 34 milioni di euro per le strutture sanitarie

Sisma, altri 34 milioni di euro per le strutture sanitarie

Oltre 34 milioni di euro in più, oltre ai 299 già stanziati, sul piano delle opere messi a disposizione per i territori colpiti dal sisma. Questo pomeriggio, nella riunione con i sindaci del cratere che si è tenuta ad Ancona, il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha elencato le otto nuove opere inserite nel piano, tutte con destinazione sanitaria e che hanno ricevuto il via libera da tutti i sindaci tranne uno. "Si tratta di otto opere con destinazione sanitaria per acuti e per il territorio, strutture di proprietà dell'Asur e situate nei Comuni del cratere. La priorità è mantenere i servizi nelle aree interne con la ricostruzione delle strutture di Fabriano e Amandola, quest'ultima con un costo previsto di 18 milioni coperti per 5 milioni dalla donazione di una società russa". Ceriscioli ha ricordato ai sindaci l'importanza dell'abbinamento delle Sae ai nominativi degli aventi diritto e la necessità di inviare alla Regione il prima possibile il cronoprogramma della rimozione delle macerie, per ora consegnato da 5 Comuni su 88. Questo l'elenco delle opere: Ospedale Fabriano, 10 milioni euro: l'obiettivo è ricostruire l'ala inagibile dopo il sisma; poliambulatorio di Offida, 3,3 milioni; Ospedale di Amandola, 13 milioni; ex Cras Macerata (parte attività sanitaria) 3 milioni, ospedale (malattie infettive, anatomia patologica, 118) 3,2 milioni euro; ospedale di Matelica (ala piano terra), 600mila euro; Rsa San Ginesio, 400mila euro ospedale/distretto San Severino, 800 mila euro. (Ansa)

31/07/2017 17:44
Italia Nostra, "quale ricostruzione per i nostri territori?"

Italia Nostra, "quale ricostruzione per i nostri territori?"

Da Italia Nostra Onlus, sezione di Macerata, riceviamo È passato quasi un anno dalla prima tremenda scossa di quel terremoto che ha messo in ginocchio i nostri territori. Un terremoto, è doveroso dirlo, tra i più intensi degli ultimi cento anni in Italia. Una tragedia per intere comunità del nostro entroterra, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per trasferirsi in residenze a termine a decine di chilometri di distanza. Una tragedia, e non un’opportunità, come invece in molti si affannano a sottolineare, legittimando sostanzialmente le risate telefoniche notturne in vista di possibili aumenti di profitti… Una tragedia, dicevamo, in attesa di essere affrontata. È con questo spirito che ci siamo messi all’ascolto di chi deve governare questa emergenza, in attesa di direttive ed indicazioni, per iniziare a lavorare insieme, ognuno con le proprie responsabilità e le proprie competenze, alla ricostruzione del nostro entroterra martoriato. La politica, le amministrazioni, l’accademia sono gli ambiti da cui aspettiamo tali direttive. In questa fase di ascolto, come sezione maceratese di Italia Nostra, abbiamo provato a lanciare degli spunti di riflessione. Non delle ricette belle e pronte da mettere in atto, ma, al contrario, delle domande legate alla situazione del nostro contesto, riunite sostanzialmente in “Dopo il terremoto… cosa fare?”, così come recitava il titolo della giornata di studi organizzata a Macerata lo scorso 3 marzo insieme ad Arco, ad Assorestauro e all’Ordine degli architetti di Macerata, con il fondamentale supporto scientifico dell’Università di Roma 3 e dell’Università di Macerata. In quella sede, diversi saperi si sono confrontati, ognuno con le proprie competenze, per provare a descrivere una situazione molto variegata, con insediamenti completamente rasi al suolo e altri centri, anch’essi gravemente danneggiati, ma con un’estensione di crolli decisamente inferiore. Un aspetto che venne rilevato, proprio in relazione al nostro territorio, fu che gli interventi di consolidamento del patrimonio storico realizzati dopo il sisma del 1997 avevano praticamente funzionato, salvando le vite degli abitanti, ma lasciando i vari edifici storici rimasti in una sorta di equilibrio precario, bisognosi, nonostante tutto, di forti interventi di restauro. Questa prima istantanea ha trovato sostanziale conferma nei rilievi fatti nel nostro entroterra nei mesi successivi: centri storici fortemente danneggiati ma in buona parte ancora in piedi, con l’edilizia più recente (quella realizzata dagli anni 40 del secolo scorso) si inagibile ma, in grande misura, ancora in piedi. A fronte di tale descrizione dello stato di fatto, il dibattito che stiamo ascoltando da allora in avanti sembra proporre un’unica risposta: demolizione e ricostruzione di nuovi edifici. Ma cosa si demolisce? Tutto il patrimonio danneggiato? Solo quello senza valore storico? Non si sa. Dal “dov’era, com’era” della prima ora si è passati all’inquietante “dov’era, come sarà”: dall’immagine ben definita (probabilmente anche troppo) ed univoca del borgo antico si è passati a quella evocativa e in progress della città del futuro (ma quale città del futuro?). Abbiamo ascoltato tutto ed il contrario di tutto. Di borghi e paesaggi dall’alto valore identitario come patrimoni da valorizzare e, contemporaneamente, come presepi impolverati per cui non vale la pena sbattersi più di tanto. Secoli di storia e di progressi, anche nelle tecniche costruttive, per rispondere meglio alle sollecitazioni dei terremoti che da sempre si susseguono in queste terre, ma su cui si dovrebbe avere il coraggio di passarci sopra senza tanti complimenti per non rimanere invischiati nei vincoli che potrebbe porre il loro rispetto e la loro tutela… Tutto questo per cosa? Per arrivare a proporre progetti in cui il patrimonio esistente, quando non demolito, è praticamente abbandonato a sé stesso, con la previsione di mirabolanti nuove parti di città da realizzarsi con fantomatiche nuove tecniche costruttive in legno ed acciaio. In sostanza, una riproposizione della tanto vituperata strategia delle new town, attualizzata con il linguaggio odierno: sostenibilità, sicurezza sismica, rigenerazione… Noi invece vorremmo rilanciare il nostro approccio iniziale, convinti come siamo che qualsiasi proposta sia da fondare su di un’analisi credibile dello stato attuale: per affrontare il recupero dei nostri centri non abbiamo la oramai mitica ruspa come unico strumento attuatore. Ragionare sul reale recupero del patrimonio esistente significherebbe rinsaldare la nostra quotidianità alle radici delle nostre tradizioni, e creare le condizioni migliori per far tornare floride e vitali le comunità che torneranno ad abitarlo. E a trasformarlo, per affrontare le varie sfide che il futuro porterà. In quest’ottica si riesce ad intuire l’importanza della gestione, ad oggi purtroppo deficitaria, delle macerie da rimuovere. Queste vengono trattate troppo spesso in termini quantitativi, raramente in quelli qualitativi. Tra di esse, infatti, ci sono parti importanti delle memorie dei nostri territori racchiuse nei resti delle cornici e dei materiali degli edifici storici, memorie che rischiano di essere cancellate per sempre. Ci risulta che i tecnici delle soprintendenze stiano operando al meglio delle possibilità, ma le disponibilità sono di molto inferiori alle necessità, soprattutto nell’entroterra della provincia di Macerata, tra i più colpiti dagli eventi sismici. In questa direzione andrebbero ricercate nuove risposte, capaci di mettere in campo ulteriori risorse e di utilizzare al meglio quelle già presenti ma in gran parte sottoutilizzate. Recuperare non è nostalgia per il passato, come si vorrebbe o potrebbe far pensare, bensì è l’atto necessario di conoscenza per la costruzione di un futuro migliore. L’affermazione è quasi banale nella sua semplicità. Tanto semplice da non poter essere dimenticata.

31/07/2017 16:35
Ondate di calore sulle Marche, bollettino della Protezione Civile: mercoledì livello 3 con punte di 40 gradi

Ondate di calore sulle Marche, bollettino della Protezione Civile: mercoledì livello 3 con punte di 40 gradi

La Protezione Civile della Regione ha emesso un bollettino per le ondate di calore che andranno a colpire il territorio regionale almeno fino a mercoledì Secondo la tabella diffusa dalla Protezione Civile (e che trovate in calce all'articolo), nella maggior parte delle Marche, martedì (livello 2) sono previste temperature elevate e condizioni meteorologiche a rischio in particolare per i sottosistemi di persone suscettibili. Allerta dei servizi sanitari e sociali. Mercoledì la situazione raggiungerà il livello 3 in particolare nel sud della regione: ondata di calore. Le condizioni meteorologiche a rischio persistono per tre o più giorni consecutivi. Allerta dei servizi sanitari e sociali. Il Ministero della Salute ha pubblicato 20 consigli utili per fronteggiare il livello "rosso" di afa che travolgerà le dieci città nelle prossime ore. Ecco quali sono:    1) Consultate ogni giorno il bollettino della vostra città. 2) Evitate l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00. 3) Evitate le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono, in particolare per i bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti. 4) Evitate l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata. 5) Trascorrete le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandovi spesso con acqua fresca. 6) Utilizzate correttamente il condizionatore. Se avete solo un ventilatore, usatelo con i dovuti accorgimenti. 7) Trascorrete alcune ore in un luogo pubblico climatizzato, in particolare nelle ore più calde della giornata. 8) Indossate indumenti chiari, leggeri in fibre naturali (es. cotone, lino), riparatevi la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usate gli occhiali da sole. 9) Proteggete la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. 10) Bevete liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè.  11) Evitate, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche.  12) Seguite un'alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti. Consumate soprattutto molta verdura e frutta fresca.  13) Fate attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne,) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di patologie gastroenteriche.  14) Se assumete farmaci, non sospendete autonomamente terapie in corso, ma consultate il medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.  15) Fate attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, teneteli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riponete in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.  16) Se l’auto non è climatizzata, evitate di mettervi in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11.00-18.00). Non dimenticate di portare con voi sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste.  17) Non lasciate persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.  18) Assicuratevi che le persone malate e/o costrette a letto, non siano troppo coperte.  19) Offrite assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnalate ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.  20) In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contattate un medico.

31/07/2017 14:10
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