Altri comuni

Nelle farmacie marchigiane mascherine a prezzo calmierato: accordo tra Federfarma e il commissario Arcuri

Nelle farmacie marchigiane mascherine a prezzo calmierato: accordo tra Federfarma e il commissario Arcuri

"Il nuovo accordo raggiunto da Federfarma, in sede nazionale, con il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha confermato il grande senso di responsabilità dei farmacisti, che con spirito collaborativo, e nonostante le accuse di speculare su questi prodotti, si sono attivati immediatamente nell'interesse dei cittadini". Questa la premessa del vice presidente di Federfarma Marche Stefano Golinelli che, con soddisfazione,  ha annunciato che “nelle prossime ore la nostra cooperativa Farmacentro riuscirà a fornire alle farmacie di Marche, Umbria ed Emilia Romagna un importante quantitativo di mascherine a prezzo calmierato; metteremo infatti a disposizione dei cittadini più di 1.200.00 pezzi di questo articolo fondamentale nell’attuale momento di uscita dall’emergenza”. Golinelli ha sottolineato che “questo approvvigionamento di mascherine sarà il primo di una serie di forniture , sempre a prezzo calmierato, che verranno assicurate nelle prossime settimane”.  Con l’occasione il massimo esponente di Federfarma Marche ha anche reso noto che la cooperativa – in stretto raccordo con le strutture nazionali collegate a Federfarma - sta attivandosi, sul mercato internazionale,  per reperire , a prezzi favorevoli, anche gli altri prodotti necessari ma  introvabili come, ad esempio,  i guanti in lattice. 

16/05/2020 09:25
Silvia Romano : i Ros nella sede di Africa Milele a Fano

Silvia Romano : i Ros nella sede di Africa Milele a Fano

Sono arrivati stamattina nella sede della onlus a Fano i Ros del Carabinieri. Una perquisizione a fondo della sede dell'associazione, dove i Carabinieri avrebbero copiato il contenuto di alcuni hard disk e di alcuni telefoni All'origine di tutto l'indagine aperta dalla Procura di Roma nata dopo aver ascoltato la testimonianza della ragazza partita volontaria in africa e sequestrata pochi giorni dopo l'arrivo. Sotto la lente sembrerebbero i protocolli di sicurezza messi in atto per la tutela del personale in missione, già valutati in precedenza dagli inquirenti dopo il rapimento della volontaria. Lilian Sora, presdente dell'associazione ha dichiarato che la ragazza "non fu lasciata mai sola" e che per la sua permanenza erano stati assoldati due "masai armati di machete", uno dei quali, al momento del sequestro, si era allontanato per andare "al fiume". La ragazza, per essere scelta, fece un colloquio ed un breve corso on line per poi essere inviata in africa il 5 novembre. Il 20 novembre fu rapita. Il governo aveva gia spiegato che la onlus "non rientra tra le organizzazioni destinatarie di alcun sostegno delle istituzioni italiane" e che "ha operato in totale autonomia senza informare la Farnesina". Anche sulla rete erano apparsi attacchi diretti all'associazione Africa Milele, rea secondo gli internauti di non aver garantito le basi di sicurezza nella permanenza di volontari in paesi dove l'instabilità della realtà locali rende quantomeno probabili situazioni che possano mettere a rischio l'incolumità dei cooperanti.

15/05/2020 20:52
"Ciao Sandro": il ricordo di Guido Picchio dell'amico Petrone nelle foto scattate nei momenti felici (FOTOGALLERY)

"Ciao Sandro": il ricordo di Guido Picchio dell'amico Petrone nelle foto scattate nei momenti felici (FOTOGALLERY)

E scomparso questa notte il giornalista napoletano Sandro Petrone. Aveva compiuto 66 anni nel febbraio scorso ma già da tempo combatteva contro un tumore che lo aveva colpito ai polmoni, di cui aveva parlato anche pubblicamente. Volto noto della RAI, dove lavorato prima come inviato e successivamente nelle vesti di conduttore del TG2 , era anche conosciuto per la sua passione per la musica e la sue attività di cantautore. Senza dimenticare il ruolo di docente dove insegnò teoria e tecnica della comunicazione di massa nell’allora neonato corso di laurea interfacoltà in Scienze della comunicazione dell'Università degli studi di Macerata per 7 anni. "Se ne è andato un caro amico - ricorda commosso Guido Picchio - ci siamo incrociati per la prima volta durante le nostre missioni a Sarajevo, insieme al maceratese Andrea Angeli, portavoce dell’ONU, e poi abbiamo avuto l'occasione di rivederci anche in Afghanistan e Kosovo ,da li in poi siamo sempre rimasti molto legati - e aggiunge - andavo spesso a trovarlo nel suo studio della RAI di Roma ma lui era anche molto attaccato alla città di Macerata in quanto ha ricoperto il ruolo di docente universitario" "Era veramente innamorato del nostro territorio e ogni volta che l'ho invitato in redazione o in altre occasioni, ha sempre partecipato volentieri - spiega Picchio - abbiamo insieme organizzato molti eventi dove lui era uno dei protagonisti tant'è che ha presentato diversi libri nel cortile di Picchio News - e sottolinea - nel 2014 quando terminai il mio libro sull' Afghanistan gli proposi se poteva seguirmi durante le varie presentazione e lui non si è mai tirato indietro. "Era molto appassionato delle colline maceratesi, specialmente di Serrapetrona dove spesso andavamo a trovare l'amico Mauro Quaquarini che ci faceva degustare la sua vernaccia e passavamo delle bellissime giornate in allegria e -poi conclude - Vorrei ricordare Sandro con delle fotografie che ritraggono i nostri momenti più intensi vissuti insieme e questo penso sia il medo migliori per ricordare una persona eccezionale oltre che un mio grande amico" "Se dovessi definire Sandro Petrone lo chiamerei 'L' Inviato Gentiluomo' - Cosi' esordisce Andrea Angeli dalla Base Nato di Pristina dove e' tuttora impegnato -"La parte centrale della sua carriera si e' stata contrassegnata da conflitti ad alta intensita' mediatica dove Sandro si e' dovuto confrontare con colleghi del calibro di Ennio Remondino, Toni Capuozzo, Franco di Mare, Sergio Canciani, Giovanna Botteri, Pino Scaccia, solo per citarne alcuni. Non solo non ha mai sfigurato, ma quell che piu' ho apprezzato e' che non ha mai modificato per adeguarsi alle mode del momento il suo stile sobrio, mai strillato e che sicuramente a molti - io per primo - piaceva. E' stato un giornalista completo come se ne vedono pochi. Impeccabile conduttore dell'edizione di punta del telegiornale, ogni hanno in estate sostituiva il corrispondente del Tg2 a New York e subito ingranava la quarta anche li', come se ci fosse stato sempre, ci siamo visti  molto anche oltre oceano. Insomma era una garanzia ad ogni latitudine, uno su cui si poteva contare, sempre" "Anni fa promise che mi avrebbe portato a un concerto del suo amico Pino Daniele, me lo ripetette piu' volte, fui io che non riuscii mai a incastrare una data e non ho mai avuto tempo - e mi rincresce anche quello - di apprezzare le sue doti canor-musicali". "Era legatissimo a Macerata, piu' volte mi confesso' che avrebbe volute viverci in pianta stabile, purtroppo non c'e' riuscito. Ho il suo libro sul giornalismo con la foto in copertina. Mi sara' difficile metterci sopra un altro volume". "Sono senza parole e profondamente addolorata - dichiara la sua amica di lungo corso Anna Smorlesi nel ricordarlo - sapevamo tutti della sua malattia ma la forza e la volontà che ci avevamo messo anche in questa situazione era una peculiarità di Sandro così come in tutte le cose che in cui era impegnato - racconta - tutto ciò che ha fatto, l'ha portato avanti sempre con passione e in più era un empatico in tutto quello che toccava e che faceva" "Io l'ho conosciuto quando ancoralavorava a TeleMontecarlo a fine anni 80, successivamente si sposò con una mia carissima amica quindi la frequentazione è stata continua negli anni spiega Anna - anche se abitavano a Roma, ci vedevamo molto spesso ed eravamo molto uniti -prosegue - era un grande giornalista ma a prescindere da questo dimostrava sempre una curiosità di fondo nel conoscere persone ed argomenti. Qui a Cingoli aveva casa anche Gigi Mattucci, che è stato un dirigente RAI che era molto amico di mio marito Paolo Lampa e quindi mi ricordo delle bellissime serate passate insieme dove c'erano anche Franco Moschini, Giorgio Pagnanelli - chiosa- erano dei momenti molto divertenti ma anche profondi perché ognuno portava la propria esperienza e Sandro era sempre pronto a cogliere dai presenti l'aspetto della professione" "Sandro era una persona preparata, onesta e dotata di una grande cultura perciò faccio fatica a trovargli un difetto e non lo dico perché era una sua amica - conclude Anna - di lui mi attraeva soprattutto questo suo fondo di malinconia che tra l'altro credo che si riesca a percepire bene anche nei libri sul blues che lui ha scritti"

15/05/2020 16:40
La Form ricorda Ezio Bosso: "Non dimenticheremo il suo entusiasmo per la vita e per la bellezza"

La Form ricorda Ezio Bosso: "Non dimenticheremo il suo entusiasmo per la vita e per la bellezza"

“Piangiamo la scomparsa di Ezio Bosso, pianista, compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale dalle straordinarie doti artistiche ed umane”.  Così, in una nota, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ricorda il compositore scomparso oggi all’età di 48 anni. “Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscerlo personalmente nel marzo del 2018 . ricordano -  quando accettò di dirigere con la FORM la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven nei teatri di Montegranaro, Pesaro ed Ancona. Fu per noi, e per il nostro pubblico, un’esperienza indimenticabile che si è arricchita ulteriormente all’inizio di quest’anno, quando, in occasione delle celebrazioni dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, ci ha donato una indimenticabile esecuzione della “Quinta Sinfonia” insieme a quella del “Concerto per oboe” di Strauss, interpretato dal nostro comune amico Francesco Di Rosa. È stata probabilmente la sua ultima esibizione in pubblico in veste di direttore d’orchestra. Non dimenticheremo mai il suo entusiasmo per la vita e per la bellezza, trasmesso dall’energia luminosa dei suoi gesti e del suo sorriso. Ezio era semplicemente travolgente; lo è stato, in particolare, con la Quinta, un capolavoro musicale che esorta l’uomo a non piegarsi mai e che vogliamo considerare il più bel testamento che ha lasciato a tutti noi”.  

15/05/2020 16:26
Coronavirus, scende sotto i 200 il numero totale dei ricoverati: 5 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus, scende sotto i 200 il numero totale dei ricoverati: 5 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha fornito - attraverso il quotidiano aggiornamento delle ore 12:00 - la provenienza provinciale dei 6619 positivi al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2.723 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1.840 in provincia di Ancona, 1.087 in provincia di Macerata (5 in più di ieri), 455 in provincia di Fermo (numero invariato), 288 in provincia di Ascoli Piceno, 226 extra regione. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: sono infatti arrivati a 2.847 rispetto ai 2.725 di ieri. Allo stesso tempo scendono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.599 oggi, rispetto ai 2.697 di ieri.  Scende, invece, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: ora sono 196 rispetto ai 207 di ieri. Rimane invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva rispetto a ieri (18):  5 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 3 a Camerino).  Ecco le tabelle con i grafici resi noti dal Gores:

15/05/2020 14:39
Due metodi gratuiti per convertire i file MOV in MP4

Due metodi gratuiti per convertire i file MOV in MP4

Di seguito, imparerai due metodi gratuiti per convertire i file MOV in MP4 senza perdere la qualità. Se hai bisogno di cambiare .mov in .mp4, fai riferimento a uno dei metodi forniti in questa pagina per aiuto ora.Alcuni potrebbero aver riscontrato lo stesso problema per cui i video MOV non sono riproducibili in QuickTime o altri lettori video su smartphone o PC. Non preoccuparti quando hai riscontrato questo problema sul tuo computer. Il miglior tentativo per questo problema è cambiare l'estensione del file MOV in altri formati di file, come MP4. MP4, come uno dei formati video più popolari, è ampiamente utilizzato per la riproduzione di video su computer, telefoni, tablet e altri dispositivi. Questa parte include 2 modi affidabili che possono aiutarti a convertire MOV in MP4 gratuitamente. Puoi seguire uno dei due metodi seguenti per rendere nuovamente riproducibile il tuo video. 1.Utilizzare il software di conversione da MOV a MP4 Video A differenza di un metodo manuale, il software di conversione video automatizzato può rendere facile per qualsiasi utente convertire video da MOV a MP4 senza perdere la sua qualità. EaseUS Video Editor con la sua funzione di conversione video può convertire efficacemente MOV in MP4 gratuitamente senza perdere la sua qualità. Tutorial di conversione da MOV a MP4: Durante il processo, è possibile regolare la risoluzione video in modo che sia la stessa durante la conversione di MOV in MP4 con i seguenti passaggi. Passaggio 1. Importare il file di origine Avvia l'EaseUS Video Editor. Nella schermata principale, è possibile importare il file sorgente facendo clic sull'opzione "Importa" o semplicemente trascinando il video nell'area appropriata. Passaggio 2. Aggiungi al progetto Devi aggiungere il file importato alla traccia selezionando l'opzione "Aggiungi al progetto", oppure puoi trascinare e posizionare il video sulla traccia come desideri. Passaggio 3. Esporta il file di origine Ora puoi fare clic su "Esporta" nel menu principale in alto. Passaggio 4. Salva come MP4 / AVI / WMV / MKV / MOV / GIF Nella scheda "Video", scegli un formato di file tra le opzioni disponibili come formato di file video desiderato. Nel riquadro destro, è possibile modificare il nome del file, personalizzare una cartella di output e le impostazioni e quindi fare clic su "Esporta". Ora, puoi riprodurre nuovamente il file video convertito in formato MP4 sul tuo dispositivo. 2. Cambia manualmente l'estensione del file MOV in MP4 MOV, come popolare estensione di file per il formato di file multimediali QuickTime, è ampiamente utilizzato su computer e telefoni. Come alcuni utenti esperti potrebbero sapere che l'estensione del file di un video può essere modificata in altri formati di file come .mp4 in modo manuale. Pertanto, un altro modo pratico che puoi provare è di cambiare manualmente .mov in .mp4. Ecco i passaggi dettagliati: Passaggio 1. Aprire Esplora file, nella scheda Visualizza, fare clic su "Opzioni". Passaggio 2. Nella finestra Opzioni cartella, deselezionare "Nascondi estensioni per tipi di file noti". Passaggio 3. Creare una copia del file MOV di destinazione e fare clic con il tasto destro del mouse sul file copiato, selezionare "Rinomina". Passaggio 4. Modificare l'estensione del file video da .mov a .mp4. E fai clic su "Sì" per confermare la modifica. Successivamente, dovresti essere in grado di riprodurre nuovamente il video MP4 sul tuo dispositivo. Domande frequenti sulla conversione da MOV a MP4 Oltre ai modi pratici per convertire MOV in MP4, alcuni di voi potrebbero avere più domande. Ecco alcune delle domande frequenti che abbiamo raccolto da Google e fornito una breve risposta che puoi controllare di seguito: 1. La conversione di MOV in MP4 perde qualità? Fondamentalmente, ci sono due fattori chiave che possono influenzare la qualità del video indipendentemente dal suo formato di file. 1. Ridurre il bitrate del codec video. Se durante la conversione del video hai modificato o ridotto il bitrate predefinito del codec video, le dimensioni del file del video e la sua qualità verranno ridotte. 2. Cambia il codice video. Se si modifica il codec video per far avanzare il codec video dello stream, le dimensioni del video diminuiranno ma la qualità non verrà ridotta. In una parola, se non modifichi il codice video o riduci il bitrate del codec, non perderai la qualità del video, indipendentemente dal formato di file in cui scegli di convertire il video. Pertanto, la conversione di MOV in MP4 non perde qualità. 2. MOV è uguale a MP4? MOV vs. MP4 Sia MOV che MP4 sono codificati con codec MPEG-4. MP4 è stato sviluppato sulla base di MOV. Tuttavia, questi due formati di file non sono gli stessi. ·        MOV, un formato di file per video e altri contenuti multimediali, è stato sviluppato da Apple Inc per l'uso con Apple QuickTime Player. ·        MP4, un formato di file multimediale, è stato sviluppato da Moving Picture Experts Group per funzionare con una vasta gamma di dispositivi. MOV vs MP4: Controlla la tabella qui sotto, impara la differenza tra MOV e MP4: Pro MOV: MOV è sicuro ed efficiente per i computer Mac. Supportato da QuickTime Player, Windows Media Player e Real Player, ecc., Lettori multimediali. MOV è di alta qualità e dimensioni rispetto ad altri formati multimediali. Contro MOV: MOV non è disponibile su tutte le piattaforme. Pro MP4: MP4 è efficiente per computer Windows e Mac. Supportato da più lettori multimediali rispetto a MOV, associato a un computer, un dispositivo mobile e altri dispositivi. MP4 migliora il contenuto ad alta risoluzione utilizzando l'ultimo codec H264. MP4 è più flessibile di MOV, che ha più opzioni di tagging ed è impiegato nella maggior parte delle piattaforme al di fuori dei sistemi Mac. Contro MP4: nessuno. 3. Quale formato video è meglio, MP4 o MOV? Fondamentalmente, sia MP4 che MOV sono i formati di file più consigliati per i video. Poiché MP4 e MOV sono tutti codificati con il codec MPEG-4, la qualità video di entrambi i formati di file è la stessa. Tuttavia, poiché MOV e MP4 sono sviluppati da una società diversa, che supporta lettori multimediali diversi su sistemi operativi diversi, è necessario prestare attenzione durante l'impostazione del formato video. Se stai utilizzando un computer Mac o un lettore multimediale Apple, MOV è la scelta migliore per te. Se usi un computer Windows o altri lettori multimediali non Apple, MP4 è il miglior formato di file per il tuo video.

15/05/2020 11:42
Coronavirus Marche, 783 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore: 16 nuovi casi positivi

Coronavirus Marche, 783 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore: 16 nuovi casi positivi

Il Gores come di consueto ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 16 sui 783 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6619 su un totale di 53813 campioni testati. Aumenta lievemente  l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri (si è passati da 1,51% a 2,04%) Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua a rimanere sostanzialemente stabile (12,45 % ieri, 12,30 oggi %). Di seguito le tabelle rese note dal Gores:

15/05/2020 10:07
Coronavirus Marche, 3 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Camerino

Coronavirus Marche, 3 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Camerino

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 3 persone. Nelle strutture sanitarie maceratesi il Gores ha registrato il decesso di un 67enne originario di Sant'Angelo in Vado (PU) al Covid-Hospital di Camerino. Salgono a quota 977 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (517),mentre sono 160 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:

14/05/2020 18:15
Test sierologici, Ceriscioli: "dal 18 maggio saranno attivati  per molte imprese,dalla ristorazione ai bar"

Test sierologici, Ceriscioli: "dal 18 maggio saranno attivati per molte imprese,dalla ristorazione ai bar"

Il presidente Luca Ceriscioli è intervenuto questa mattina alla videoconferenza stampa dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali riuniti di Ancona, convocata per presentare i risultati del percorso diagnostico integrato sieromolecolare clinico applicato ai sanitari dipendenti. I prelievi pervenuti ed eseguiti sono stati 3.885 (90,4% di adesione). Di questi 221 (il 5,7%) sono risultati positivi e, successivamente, negativi al tampone. Dal 9 aprile, dunque, nessun contagio tra gli operatori di Torrette, a testimonianza del funzionamento delle misure di prevenzione. “La Regione Marche – ha detto il presidente Ceriscioli - ha compreso l’importanza dei test sierologici in termini concreti e non solo con gli annunci. L’azienda di Torrette è stata la prima a mettersi in moto e a fare gli atti amministrativi necessari per poter attivare la procedura e oggi possiamo raccogliere un primo risultato di questo lavoro. Il dato dei tamponi tutti negativi è stato sorprendente ed è un risultato importante”. Il presidente ha poi ricordato che questo percorso è stato attivato dalla Regione all’interno di una strategia diagnostica complessa, che prevede non solo l’istantanea del tampone, ma anche esami, come quello sierologico, che permettono di ottenere una serie di importanti indicazioni mediche, scientifiche e di prevenzione. "Al contempo – ha detto Ceriscioli – abbiamo voluto allargare la tutela di tutti coloro che lavorano in prima linea. Non a caso la delibera di giunta individua come primi soggetti su cui applicare il sierologico i dipendenti della sanità pubblica e gli operatori delle forze dell’ordine, che non hanno mai smesso di stare a contatto con i cittadini in queste settimane. Per la terza fase sanitaria – ha aggiunto Ceriscioli - è prevista una specifica delibera che regolamenterà una serie di attività più diffuse sul territorio, compreso l’uso su larga scala dei test sierologici. Prezioso per l’elaborazione di questa terza fase sarà il contributo dell’azienda di Torrette, per affinare strumenti e percorsi, che ora diventano fondamentali. Dal 18 maggio, infatti, saranno attive molte imprese, legate ai servizi alla persona, alla ristorazione e ai bar, e dal 29 anche gli stabilimenti balneari. Anche da questi settori arrivano le richieste di poter seguire il percorso del test sierologico e sarà nostra cura renderlo più semplice e accessibile. Come Regione siamo molto attenti anche a questo e sappiamo di poter contare su punti di riferimento importanti.  Ieri nel corso di una conferenza mi hanno ricordato quante figure eminenti della sanità marchigiana sono una risorsa per il nostro territorio. Abbiamo come riferimento un quadro di professionisti ampio e diffuso di altissimo livello e spessore nazionale. Grazie a loro oggi possiamo vantare di essere diventati la regione con i dati epidemiologici tra i migliori in Italia, dopo essere stati per diverse settimane la seconda/terza regione per numero di contagi in rapporto alla popolazione. In mezzo c’è stato il lavoro e il contributo di tanti. Ci sono state le competenze e le professionalità che ci hanno permesso di gestire al meglio questo passaggio”.  

14/05/2020 18:03
Fase 2 nelle Marche, Ceriscioli: "Siamo pronti alla riapertura del 18 maggio"

Fase 2 nelle Marche, Ceriscioli: "Siamo pronti alla riapertura del 18 maggio"

Lunedì 18 maggio è la data fissata per la riapertura delle attività economiche. La formalizzazione avverrà con il decreto del governo, che di fatto anticipa la data del primo giugno, inizialmente prevista. “Tutte le categorie - afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - possono continuare a prepararsi alla riapertura seguendo le linee guida regionali, che, alla luce della lettura delle linee guida Inail, confermiamo in pieno. All’interno di queste ultime - prosegue Ceriscioli -, abbiamo individuato alcune proposte integrative, soprattutto per i balneari, che utilizzeremo per integrare il nostro documento, o come elemento aggiuntivo, o come aspetto facoltativo al quale aderire. Per quanto riguarda i balneari, per i quali è prevista la riapertura per il 29 maggio, ci sarà tempo disponibile per gli eventuali adeguamenti”.  “La data del 18 maggio – prosegue Ceriscioli – ci trova pronti sia dal punto di vista delle procedure di sicurezza sanitaria da mettere in campo, sia per quanto riguarda i nostri dati epidemiologici, che sono tra i migliori in Italia: un risultato raggiunto grazie a una comunicazione costante e trasparente ai cittadini, che ci ha permesso di contenere efficacemente i contagi, nonostante partissimo da una situazione molto difficile”.  Con molto anticipo la Regione ha lavorato all'elaborazione dei protocolli (leggi qui), che sono stati approvati nella seduta di giunta di lunedì, e che riguardano: sicurezza negli hotel, sicurezza nelle strutture extra alberghiere (agriturismi, case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi, affittacamere, case vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico, Bed and Breakfast, residenze d’epoca, case religiose d’ospitalità, country house, lodge e chalet), campeggi e villaggi turistici, stabilimenti balneari, commercio su aree pubbliche (mercati, fiere, posteggi isolati, commercio itinerante), somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti), commercio in sede fissa (negozi), agenzie viaggi (assimilate ai negozi come protocollo), estetisti e parrucchieri, tatuatori, sgombero cantine e solai.

14/05/2020 14:25
Siti di comparazione: quando il risparmio è a portata di click!

Siti di comparazione: quando il risparmio è a portata di click!

Negli ultimi tempi la loro utilità è stata confermata dal numero di utenti che li utilizza quotidianamente. Stiamo parlando di quei portali che assomigliano a dei veri e propri motori di ricerca e che ormai consultiamo quasi sempre prima di acquistare un prodotto. Per essere più precisi, ci riferiamo ai cosiddetti siti di comparazione, che attraverso una rapida ricerca ci consentono di accedere a molteplici informazioni che riguardano un determinato prodotto. I portali di comparazione sono nati in America negli anni ’90 e solo nell’ultimo decennio hanno conquistato una certa fama anche in Europa. Il motivo? La capacità di venire incontro alle esigenze degli utenti. Il vero punto forte di questi siti è proprio la possibilità di poter confrontare più articoli e servizi per poi scegliere quello più adatto a noi. Di solito la ricerca viene effettuata per capire qual è l’offerta economicamente più appetibile. Già questo ci fa pensare, dunque, quanto possano essere utili per l’acquirente medio che, dopo aver valutato il miglior prezzo e scelto la merce, sarà anche indirizzato direttamente sull’e-commerce che lo vende. Si tratta, allora, di un risparmio che può essere notevole non solo in termini di denaro ma anche di tempo impiegato per capire se stiamo facendo o meno un buon affare. Inoltre il web non lascia fuori nessun settore, perché lo shopping online può interessare non solo accessori, indumenti, libri o merce elettronica, ma anche servizi che riguardano la casa. Le compagnie telefoniche o anche quelle che si occupano di gas e luce sono tante su tutto il territorio italiano e porre a confronto le tariffe migliori anche in questi settori può essere di grande aiuto per i consumatori. Allo stesso modo può essere utile comparare le offerte che riguardano il mondo delle assicurazioni, dei servizi bancari, dei viaggi e dell’intrattenimento online. In quest’ultimo caso si pensi alle varie tipologie di piattaforme streaming. In questo caso si valutano i costi dell’abbonamento, la gamma e la tipologia di spettacoli di cui si può usufruire. Solo dopo aver analizzato tutti i competitor si può effettivamente fare un riscontro realistico e capire qual è la scelta più conveniente. In quest’ultimo caso si pensi alle varie tipologie di piattaforme per il gioco. Infatti, grazie ai siti di comparazione si può risparmiare anche in questo settore, potendo sapere in anticipo quali sono i portali con i migliori bonus senza deposito. I siti di comparazione ci possono, inoltre, offrire informazioni dettagliate sui metodi di pagamento e sulle eventuali certificazioni di un portale. Tutto questo contribuisce a rendere l’utente anche più consapevole e soddisfatto della scelta finale. Spesso questi portali permettono anche di leggere le recensioni di chi ci ha preceduti nell’acquisto. Anche questo elemento può essere determinante per capire se la merce o il servizio presentano effettivamente quei caratteri che ci spingono a fare una scelta piuttosto che un’altra. Proprio grazie al loro successo, sappiamo che gli operatori del settore si stanno prodigando fin da ora per offrire agli utenti un servizio che sia sempre personalizzato in base alle ricerche effettuate dall’internauta di turno. Questo significa che quando entriamo su un sito di comparazione possiamo selezionare svariati criteri che aiutano il motore a filtrare i risultati per fornirci solo quelli più in linea con la nostra ricerca. L’obiettivo è di far sì che questi portali possano essere considerati non solo in vista del risparmio economico, ma diventino un vero e proprio punto di riferimento prima di effettuare qualsivoglia acquisti dentro e fuori il web.  

14/05/2020 10:11
Via libera al Decreto Rilancio, Conte: "Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori" (VIDEO)

Via libera al Decreto Rilancio, Conte: "Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori" (VIDEO)

Il consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Rilancio: "Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza delle difficoltà in cui si trova il Paese per una manovra con delle prospettive di ripresa economica e sociale. Abbiamo impiegato del tempo ma ora ci sono 25,6 miliardi a disposizione dei lavoratori», ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa, iniziata attorno alle 20.30. "Un provvedimento complesso, come due leggi di bilancio - ha chiarito - Ci sono commercianti che rischiano di chiudere, imprenditori nell’incertezza; il vostro grido di allarme non ci è sfuggito, per questo ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta - ha dichiarato il premier, sottolineando un taglio di 4 miliardi di euro di tasse -Orientiamo l’economia ad una pronta ripartenza". "Via la prima rata dell’Imu per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari. Rinviamo tutti gli adempimenti, le ritenute Iva, contributi previdenziali fino a settembre. Aiutiamo le imprese con gli affitti e ancora - Nel decreto, ha spiegato il premier, sono previsti "aiuti economici soprattutto a chi non ha ricevuto nulla perché dobbiamo fare in modo che arrivino in maniera rapida, semplice e veloce. Abbiamo pagato l’85 per cento della cassa ordinaria e quasi l’80 per cento del bonus per gli autonomi. In totale erogato misure per 4,6 milioni di lavoratori". Il provvedimento prevede che per gli autonomi e professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, "che saranno dati a chi ne ha già beneficiato". Nel provvedimento varato dal Cdm vengono introdotte, ha annunciato Conte, "misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza". Nel decreto, spiega, "c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione". Alle imprese: "sono stati destinati 15-16 miliardi alle imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi". Per quante riguarda le imposte, verranno "tagliati 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato" con lo stop alla rata Irap di giugno e infine : «Istituiamo il fondo per le strutture semi-residenziali per persone con disabilità prevedendo risorse per 40 milioni", ha annunciato.      

13/05/2020 21:19
Fase 2, Acquaroli: "la ripartenza va condivisa con le imprese, grave la rottura tra Regione e Confindustria "

Fase 2, Acquaroli: "la ripartenza va condivisa con le imprese, grave la rottura tra Regione e Confindustria "

“Una Regione deve restare sempre al fianco di tutti quelli che producono e non deve mai ingenerare confusione - dichiara il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli -La riapertura è importante tanto quanto la sicurezza e la salute, e per questo la Fase 2 deve avvenire con la concertazione di tutti. Dispiace che in questo momento, su un tema così importante, non si riesca a trovare la necessaria unità. In questo senso, la rottura della Regione Marche con Confindustria è un fatto grave - e conclude - Serve recuperare e condividere la ripartenza con le imprese in questo momento così difficile”

13/05/2020 19:21
Coronavirus Marche, 3 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 69enne di Montecassiano

Coronavirus Marche, 3 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 69enne di Montecassiano

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 3 persone Nelle strutture sanitarie maceratesi il Gores ha registrato il decesso di un 69enne di Montecassiano al Covid-Hospital di Camerino. Salgono a quota 974 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (514), mentre sono 160 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni. 

13/05/2020 18:43
Difficoltà di reperimento del Plaquenil, la Regione Marche si attiverà per risolvere il problema

Difficoltà di reperimento del Plaquenil, la Regione Marche si attiverà per risolvere il problema

Approvata la mozione della consigliera regionale Romina Pergolesi, che ha chiesto al presidente Ceriscioli di attivarsi al fine di reperire tempestivamente il farmaco Plaquenil, indispensabile per la cura delle patologie reumatoidi (usato anche per l'emergenza Covid-19) La regione si attiverà per "mettere in atto ogni tempestiva iniziativa necessaria a reperire le quantità del farmaco al fine di evadere tutte le richieste di terapie di cura dei pazienti con patologie reumatoidi". È quanto ha chiesto e ottenuto Romina Pergolesi in consiglio regionale. Non solo. Gli uffici competenti si attiveranno per informare pazienti, medici e farmacie sulle possibili modalità di approvvigionamento e reperimento del medesimo farmaco (idrossiclorochina). Portata in aula proprio in occasione della giornata mondiale della Fibromialgia (12 maggio), la mozione ha ricevuto il via libera dall'Assemblea Legislativa delle Marche. "In una recente intervista di Antonella Moretto, presidente dell'AFI odv, Associazione Fibromialgia Italia – ha spiegato Romina Pergolesi -, si è appreso della difficoltà di malati 'no-Covid19' affetti da altre tipologie reumatiche autoimmuni nel reperire il farmaco Plaquenil 200 mg compresse (idrossiclorochina), attualmente utilizzato anche per l'emergenza Coronavirus nelle strutture sanitarie quale cura. Difficoltà di reperimento confermate anche da farmacie e medici di medicina generale, che ne evidenziano la irreperibilità. Il Plaquenil 200mg compresse (idrossiclorochina) è di vitale importanza poiché utilizzato da pazienti affetti patologie gravi e invalidanti, come artrite reumatoide e LES (lupus eritematoso sistemico)". Le farmacie continuano, infatti, a riscontrare difficoltà nel reperire le quantità di farmaco necessarie ad evadere tutte le richieste di terapia dei pazienti affetti da patologie reumatoidi. "Ora, si spera che la situazione possa volgere al meglio" conclude Pergolesi.

13/05/2020 12:30
Coronavirus Marche, scendono a 20 i pazienti in terapia intensiva: 2 nuovi casi in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, scendono a 20 i pazienti in terapia intensiva: 2 nuovi casi in provincia di Macerata

Il Gores come di consueto ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 20 sui 865 analizzati: 15 nella provincia di Pesaro Urbino, 1 ad Ancona, 2 a Macerata, 0 a Fermo, 0 ad Ascoli Piceno e 2 fuori regione. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6588 su un totale di 52041 campioni testati. Decresce lievemente l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri (2,31% di oggi contro il 2,58% di ieri). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua a scendere seppur lentamente (12,65% l'incidenza odierna contro il 12,83% di ieri). Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: sono infatti arrivati a 2.604 rispetto ai 2.391 di ieri. Allo stesso tempo scendono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.954 oggi, rispetto ai 2.782 di ieri.  Scende, invece, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: ora sono 231 rispetto ai 254 di ieri. Altresì diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, che scende a 20 (ieri erano 24): 5 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 3 a Camerino).  Ecco le tabelle con i grafici resi noti dal Gores:

13/05/2020 10:40
Cura plasma, sperimentazione al via nelle Marche. Ceriscioli: "Non c'è mai stato un vero stop"

Cura plasma, sperimentazione al via nelle Marche. Ceriscioli: "Non c'è mai stato un vero stop"

Anche le Marche sperimenteranno la terapia del plasma iperimmune. È d ieri il parere positivo del comitato etico della Regione Marche, presieduto dal dott. Paolo Pelaia, al protocollo presentato e poi integrato con i correttivi chiesti dalla commissione l'8 maggio. In tutti i centri trasfusionali della regione sarà possibile, per i guariti, donare il plasma contenente un certo numero di anticorpi ritenuti necessari per la cura. I correttivi erano stati eseguiti due giorni fa dal primario della clinica di Malattie Infettive di Torrette, Andrea Giacometti, coordinatore per le Marche del protocollo, e Giovanna Salvoni, responsabile del Centro Regionale Sangue. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha ribadito: "Nessuno stop, i fatti dimostrano la verità, è stato creato un allarme inutile, generando preoccupazioni infondate per i cittadini e soprattutto approfittando della fragilità delle persone malate".  Le Marche partecipano a uno studio multicentrico che ha come capofila la Regione Toscana e che coinvolge anche la Campania, il Lazio, l’Umbria e la Sanità militare.  I Poli di reclutamento marchigiano coprono l’intero territorio marchigiano: saranno il Servizio di Medicina trasfusionale di Ancona, di Pesaro e di Fermo, perché qui sono agganciate le unità operative di Malattie infettive. Per agevolare i candidati donatori sarà possibile recarsi anche in uno dei dodici servizi trasfusionali regionali per un prearruolamento e successivo invio degli idonei ai tre Poli di riferimento. Il punto della situazione è stato comunicato nel corso di una videoconferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente Luca Ceriscioli, la dirigente del servizio Sanità Lucia Di Furia, il direttore del Dipartimento interaziendale regionale di medicina trasfusionale Daniela Spadini, il direttore della Clinica universitaria di Malattie infettive Andrea Giacometti, il rappresentante del Comitato etico regionale Massimiliano Marinelli. “La Regione Marche – ha detto il presidente Ceriscioli - prosegue il percorso della buona informazione a servizio della comunità. Abbiamo sempre garantito Informazioni tempestive, nella massima trasparenza, combattendo le fake news, che generano disperazione nelle persone più deboli e vane speranze. Oggi abbiamo reso comprensibile, con cura e semplicità, ascoltando questi professionisti, un percorso scientifico e tecnico di grande qualità, rivolto alla salute delle persone. Non abbiamo descritto cure miracolose, ma opportunità suffragate da rigore scientifico. L’atteggiamento della Regione è sempre stato quello di aprirsi a qualunque opportunità e soluzione positiva, per metterle a disposizione del sistema sanitario. Se oggi siamo, in Italia, la migliore regione come dato epidemiologico, quando all’inizio della pandemia eravamo fra le peggiori, abbiamo dimostrato che questo atteggiamento paga. Un’informazione corretta è quella che ha permesso a tanti cittadini di comportarsi bene e aiutare il sistema sanitario, consentendogli di gestire al meglio i propri percorsi”.  Nel percorso del protocollo la Medicina trasfusionale gestirà donatore, donazione e assegnazione, operando con due tipi di candidati: i donatori abituali, con un percorso molto più snello, e i pazienti donatori nuovi, che dovranno essere sottoposti a un percorso di arruolamento più dettagliato dettagliatamente previsto all’interno del protocollo. Per tutti, il requisito fondamentale è quello di avere superato la malattia e, quindi, di essere in regola con il percorso tamponi, e avere un numero di anticorpi sufficienti.  Per il donatore abituale il tramite rimane l’Avis, deputata a prenotare la donazione presso il centro trasfusionale di riferimento. Per agevolare i candidati donatori sarà possibile recarsi anche in uno dei dodici servizi trasfusionali regionali per un pre-arruolamento e successivo invio degli idonei ai tre Poli di riferimento. I soggetti ricoverati sono già stati informati di questa possibilità e sono stati messi in contatto con il trasfusionale. Per motivi di sicurezza, il protocollo prevede che il paziente ricoverato attenda 14 giorni dopo la dimissione. Il paziente ricevente sarà invece gestito dalla parte clinica. I criteri base per l’applicazione della terapia sono: la maggiore età, la condizione di Covid positivo e la fase precoce dell’infezione. Gli anticorpi sono infatti maggiormente efficaci nella prima fase della malattia. “Si tratta – ha sottolineato la dirigente del servizio Sanità Lucia di Furia – di uno studio che può dare grandi risposte in termini di migliori cure rispetto alle attuali. Le forme terapeutiche oggi riconosciute valide sono poche e questo studio può aprire spazi importanti”.  “Riteniamo – ha detto il rappresentante del Comitato etico Massimo Marinelli - che il protocollo marchigiano sia migliorato in tutte e tre le linee di riferimento a quale si deve attenere: salvaguardia della salute dei soggetti interessati, scientificità dello studio, tutela della sanità regionale”.  “La parte donazione è centrale in questo protocollo – ha detto la dottoressa Spadini – ed è normale che in presenza di un evento catastrofico l’emotività porti a slanci solidaristici molto importanti della popolazione. In questo le Marche sono sempre molto avanti. Ma queste situazioni vanno governate, perché la donazione rappresenta un momento molto delicato in cui sono centrali sia la tutela della salute del donatore, sia quella del paziente. Da questi due pilastri non si può derogare. Avremo di fronte due popolazioni di candidati donatori di plasma iperimmune – tra i 18 e i 60 anni compiuti - gestite dal Trasfusionale. Il donatore abituale, già arruolato, avrà un percorso agevolato tramite l’Avis, perché normalmente sottoposto ai controlli clinici previsti per scongiurare la trasmissione ematica delle malattie. Il candidato paziente non ancora arruolato in un protocollo di donazione dovrà essere invece sottoposto a indagini preliminari”. Queste due popolazioni dunque hanno in comune che entrambe devono avere avuto la malattia del Coronavirus e devono averla superata, in regola con il percorso dei tamponi e con un numero di anticorpi sufficienti. Nel caso del nuovo candidato donatore il percorso prevede la verifica preliminare dell’idoneità alla donazione, la negatività ai test sierologici per epatite B, epatite C ed HIV e il superamento di un periodo di 15 giorni prima della donazione. Dopo la donazione saranno effettuati anche ulteriori test. L’efficacia della terapia si vedrà al termine del protocollo che ha una durata di sei mesi. “Ringrazio le colleghe del trafusionale e i colleghi del Comitato etico, perché ci hanno aiutato lavorando insieme con noi per migliorare questo protocollo, che ora è inattaccabile. Ci siamo già attivati e stiamo spiegando ai pazienti il progetto. Qualcuno già si è dimostrato disponibile” ha detto il professor Giacometti, che ha descritto dettagliatamente il profilo dei pazienti destinati a ricevere la cura e ha affrontato anche il tema del congelamento del plasma, che potrà essere riutilizzato in eventuali fasi successive di riacutizzazione del virus. Infine un appello, anche a nome di Avis regionale: “Non ci scordiamo – ha detto la dottoressa Spadini - che nei nostri reparti e nelle nostre sale operatorie ci sono pazienti con patologie diverse dal Covid che hanno bisogno di unità trasfusionali, di sangue e di piastrine o di emoderivati e, quindi della generosità dei donatori, che nelle Marche è sempre stata grandissima”.  

13/05/2020 10:00
Rimborso abbonamenti per il trasporto scolastico, la Regione Marche chiede un fondo a sostegno delle aziende

Rimborso abbonamenti per il trasporto scolastico, la Regione Marche chiede un fondo a sostegno delle aziende

Subito un Fondo nazionale per il sostegno alle aziende del Trasporto pubblico locale perché possano rimborsare rapidamente gli studenti possessori di abbonamento di cui non hanno usufruito, vista la sospensione delle lezioni per l'emergenza Covid-19. È quanto deciso dal Consiglio regionale nella seduta di oggi, approvando all'unanimità una risoluzione che comprende anche i contenuti della mozione presentata dal capogruppo Dem in Consiglio regionale Francesco Micucci.  L'atto impegna il presidente e la Giunta regionale ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché vengano accantonate risorse nazionali da destinare al servizio di Tpl, messo in ginocchio dalle minori entrate derivanti dalla vendita di biglietti durante la cosiddetta fase di “lockdown”, definendo la quota da trasferire alle Marche. "È vitale la costituzione di un Fondo nazionale per il trasporto pubblico per bilanciare il diritto delle famiglie ad ottenere il rimborso per titoli di viaggio poco utilizzati e la necessità di sostenere il servizio svolto dalle imprese oggi in gravi difficoltà economiche a seguito dell'emergenza Coronavirus – spiega il consigliere Micucci –. È un dato di fatto che le aziende sono in sofferenza per il crollo verticale della domanda di mobilità pubblica e degli introiti provenienti dalla bigliettazione e dalla vendita di abbonamenti, a seguito dei decreti di confinamento". "Si chiede alla Giunta di promuovere nella Conferenza Stato-Regioni la costituzione del Fondo - aggiunge Micucci - perché possa essere garantito tanto il rimborso agli studenti quanto la possibilità alle aziende di sopravvivere e di continuare a svolgere un servizio fondamentale per le nostre comunità".  "Credo che questo sia un atto dovuto per non aggravare ulteriormente il bilancio delle nostre famiglie, già in difficoltà per la crisi economica dovuta al Covid-19, e per non aumentare ulteriormente i costi di un sacrosanto diritto, che è quello allo studio" ha sottolineato Gianni Celani, vicepresidente del Consiglio Regionale.  

12/05/2020 18:47
Regione Marche, approvata la richiesta di tamponi e test a forze dell'ordine e pubblico soccorso

Regione Marche, approvata la richiesta di tamponi e test a forze dell'ordine e pubblico soccorso

Un protocollo che preveda tamponi e test sierologici per gli operatori delle forze dell'ordine e del soccorso Pubblico che prestano servizio nel territorio regionale, al fine di certificarne la negatività al Covid-19, avviando contestualmente una campagna di prevenzione per tutta la popolazione interessata. A sollecitarlo sono stati i consiglieri regionali Gianni Maggi e Romina Pergolesi. Una mozione divenuta risoluzione, grazie all'appoggio di altre forze politiche, che l'Assemblea Legislativa Marche ha approvato oggi (12 maggio 2020).  In considerazione della situazione emergenziale causata dal Coronavirus e del relativo coinvolgimento diretto delle forze dell’ordine e degli operatori del pubblico soccorso, Maggi e Pergolesi hanno proprio evidenziato l'esigenza di preservare tali lavoratori «onde evitare di dover mettere in “quarantena” intere articolazioni del servizio», chiedendo l'avvio di un monitoraggio costante. «Gli operatori di polizia e del soccorso, proprio per la particolare funzione che sono chiamati ad assicurare al nostro paese, hanno numerosi contatti con i cittadini oltre che ovviamente con i colleghi stessi – rimarcano Maggi e Pergolesi -. Al momento, si sono già verificati casi di contagio proprio tra questi lavoratori, che operano spesso in squadra. I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di stabilire se la persona analizzata è venuta in contatto con il virus. Questa modalità diagnostica si affianca agli esami virologici di biologia molecolare (tamponi), che rimangono l’esame elettivo di seconda fase alla quale rivolgersi comunque nel caso di positività riscontrata nell’esame sierologico, il quale ha il vantaggio di una notevole velocità dei tempi di risposta». Nella risoluzione si impegna pertanto la regione «ad adoperarsi, anche nei confronti del Governo, per istituire un protocollo unanime con gli enti interessati che preveda test sierologici e tamponi agli appartenenti alle Forze dell'Ordine, Soccorso Pubblico, assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale qualora si verificassero ulteriori emergenze sanitarie; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione tramite attivazione del relativo protocollo sanitario su menzionato, per garantire il test sierologico ed i tamponi agli appartenenti delle Forze dell’Ordine, Forze di Polizia in servizio del territorio regionale, e membri della Protezione Civile impegnati nell’emergenza, anche asintomatici; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione anche alla popolazione interessata della Regione Marche».  

12/05/2020 17:05
Danimarca, Germania e Italia: tre diverse normative sul gioco d'azzardo

Danimarca, Germania e Italia: tre diverse normative sul gioco d'azzardo

Il gioco d'azzardo negli ultimi anni sta godendo di una popolarità crescente in Europa. Di pari passo chiaramente vanno anche i fatturati che provengono dalle puntate, e in alcuni Paesi più di altri, le cifre raggiunte sono davvero notevoli. Parliamo di un mercato in grado di generare posti di lavoro e gettito fiscale per le casse dello stato. Nonostante questo, si fa ancora fatica a normare il settore in maniera efficiente e soprattutto comune a tutto il territorio, a causa dell'Unione Europea che ad oggi ha fornito solamente delle linee guida "indicative". Facciamo insieme una breve panoramica su tre Nazioni: Danimarca, Germania e Italia. La normativa danese Abbiamo detto come in Europa manchi un regolamento comune per quanto concerne il gioco d'azzardo. Questa situazione ha prodotto leggi che variano da Paese a Paese, alcune valide, efficaci e soprattutto eque per le parti in gioco. Altre invece appaiono piuttosto inique, o quantomeno obsolete perché non tengono conto delle naturali evoluzioni che internet ha portato nel settore. Nella prima categoria troviamo sicuramente il modello danese, che si propone a tutti gli effetti come fonte di ispirazione per altre Nazioni. La normativa della Danimarca parte da una considerazione tanto semplice quanto fondamentale: il consumatore deve essere posto al centro e tutelato, perché è l'anima del gioco d'azzardo. Con questi presupposti, una delle principali misure del Paese si è concretizzata con la realizzazione del Registro di Autoesclusione. Parliamo di un sistema che permette all'utente di precludersi, definitivamente o anche solo temporaneamente, la possibilità di giocare. Questo accorgimento consente a quelle fasce della popolazione più deboli, di proteggersi dalla trappola della ludopatia. Per comprendere meglio l'efficacia del Registro, basti pensare che in pochissimi anni oltre 16.000 persone si sono iscritte, e di queste circa 11.000 si sono negate definitivamente la possibilità di giocare. La situazione tedesca del gioco d'azzardo Dall'efficiente Danimarca, alla "carente" Germania in merito alla gestione del gioco d'azzardo. La legislazione tedesca per il gaming e il betting, appare quantomeno contraddittoria, soprattutto nella seconda categoria: il settore delle scommesse. Da una parte infatti, le puntate di questa natura sono ad oggi ancora considerate illegali. Dall'altra però vengono tollerate dal Governo, che non fa nulla per intervenire. Quando si verificano situazioni così ambigue, purtroppo la conseguenza è sempre una: l'infiltrazione della criminalità organizzata. Nel caso della Germania l'illegalità ha conquistato la considerevole quota di mercato del 40%, con una rinuncia notevole da parte dello Stato stesso su due fronti: gettito fiscale e posti di lavoro. Nel corso degli ultimi anni, il Governo ha provato a fare qualcosa per risolvere il problema, ma gli interventi prodotti si sono rivelati insufficienti e inefficaci. In altre parole parliamo di cambiamenti che si possono definire minimamente invasivi. Il gioco d'azzardo in Italia Il nostro Paese in questo momento si pone nel mezzo dei due estremi, tra Nazioni efficienti e non, sulla normativa del gioco d'azzardo. Ciò che va riconosciuto al Governo è comunque la volontà di normare un settore che genera un volume di affari prossimo ai 100 miliardi di euro. Alcune misure prodotte dal recente Decreto Dignità si sono infatti rivelate efficaci, una su tutte l'aver assegnato ad AAMS (Monopoli di Stato) il compito di vigilare sul settore, anche sulla sua declinazione online. Per intenderci, le piattaforme legali hanno un logo tra le loro pagine rilasciato da AAMS stessa. In questa situazione di chiarezza, il consumatore ha la possibilità di giocare tranquillamente e provare i casino bonus senza deposito senza correre alcun rischio. In altri frangenti invece, il Governo si è dimostrato poco chiaro. Fra questi sicuramente le metodologie con cui è permesso sponsorizzare agli operatori del settore i loro servizi di video-poker, piuttosto che di slot machine o scommesse. Dopo il varo del Decreto Dignità infatti, era stato posto un divieto totale per ogni forma di pubblicità. Tale divieto è stato successivamente ridimensionato dopo le lamentele pervenute da più parti, a causa delle eccessive restrizioni.  

12/05/2020 17:00
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.