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Coronavirus, test sierologici a Marche Nord: positivo soltanto lo 0,4% dei dipendenti

Coronavirus, test sierologici a Marche Nord: positivo soltanto lo 0,4% dei dipendenti

In dirittura di arrivo la prima fase dei test sierologici per i dipendenti dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Al termine dei primi esami infatti solo lo 0,4 per cento del personale, che si è sottoposto al test sierologico e poi del tampone, è risultato positivo. “Questi dati sono fondamentali per lavorare al meglio durante la fase due, quella post acuta dell’emergenza Covid -  spiega il Direttore Generale Maria Capalbo – ma soprattutto sono dati che dimostrano come i dispositivi di protezione individuale siano stati utilizzati al meglio e sono stati indispensabili per proteggere operatori sanitari e pazienti. Avere una percentuale che praticamente raggiunge lo zero, avendo accolto nelle nostre strutture circa 870 ricoverati Covid, ci rende orgogliosi e predisposti per affrontare lo sviluppo che avrà la pandemia nel corso dei prossimi mesi. Il monitoraggio, però, continua". "Proprio al fine di prevenire al massimo la diffusione del contagio, anche durante la fase 2 - prosegue Capalbo -, abbiamo previsto nella procedura aziendale la ripetizione ogni 15 giorni del test. Dei 2001 test eseguiti su 1424 dipendenti che si sono sottoposti su base volontaria ad un primo test sierologico, il 92% sono risultati negativi alla ricerca anticorpale per IgG ed IgM (1276 dipendenti IgG/IgM negativi) e di questi solo lo 0,4 per cento è risultato positivo al tampone. Inoltre già 564 hanno già eseguito un secondo controllo sierologico a distanza di 15 giorni dal primo prelievo come indicato nel protocollo aziendale per lo screening sierologico del personale dipendente”. Infatti, secondo i criteri di inclusione nel protocollo aziendale, il test sierologico è fortemente raccomandato per il personale coinvolto direttamente nell’assistenza dei pazienti e per gli operatori a contatto con il pubblico, con ripetizione a 15 giorni se risultato negativo per IgG ed IgM. Analizzando i dati relativi ai dipendenti di Marche Nord è emerso che si è sottoposto allo screening il 67 % dei dipendenti e di questi il 89,6% è risultato IgG/IgM negativo, il 6,1% IgG positivo e il 3,2% IgG/IgM positivo. Dei positivi al test sierologico solo lo 0,4% del totale, è risultato positivo anche al tampone. “Sono molto soddisfatto - spiega il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli - del livello di attenzione che le Aziende sanitarie marchigiane pongono a tutela dei propri dipendenti e ritengo importante anche il fatto che gli screening siano stati estesi alle forze dell'ordine. E' giusto in questo momento avere cura delle persone che hanno avuto cura di noi”. “I dati sono davvero incoraggianti – spiega Edoardo Berselli, Direttore Sanitario di Marche Nord – e dimostrano come l’impatto con il virus ci ha trovato pronti anche con le scorte di mascherine e camici. Marche Nord si è immediatamente adoperata (7 giorni su 7 per oltre 12 ore al giorno), molto prima dell’emergenza, nella continua ricerca, sul mercato nazionale ed estero, dei dispositivi di protezione necessari a garantire la sicurezza degli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19, nonostante la situazione del mercato internazionale davvero proibitiva. I dati parlano di circa due milioni e duecentomila tra mascherine, camici, guanti, tute e calzari, utilizzati nei mesi centrali dell’emergenza, i mesi di marzo e aprile. Dati che stanno a dimostrare come l’attenzione su questo tema per l’azienda è stato e resterà centrale per garantire la sicurezza degli operatori tutti”.

19/05/2020 17:29
Sport non convenzionali: tra bridge e capoeira

Sport non convenzionali: tra bridge e capoeira

Quando si parla di sport ci sono alcune discipline che vengono subito in mente: il calcio, la pallavolo, il basket, il rugby, il tennis e molte altre; volendo considerare anche le discipline olimpioniche si possono nominare i vari tipi di salto (salto con l’asta, salto in lungo e via dicendo) e di corsa, mentre pensando a quelle di origine prettamente americana come non nominare il baseball e il football? Per quanto particolari e specifiche, però, non ci sono dubbi che queste attività siano immediatamente riconoscibili come sport: questo articolo approfondisce invece l’argomento degli sport alternativi, come ad esempio quelli “mentali”, e le discipline a metà tra le arti marziali e la coreografia come la capoeira. Bridge: quando gli allenamenti avvengono al tavolo e la fatica fisica è minima La prima domanda che ci si pone quando si parla di bridge è in cosa consista esattamente e come possa un gioco di carte essere uno sport: eppure si tratta dell’unico gioco di carte regolarmente classificato come sport, riconosciuto dal CONI (Comitato Olimpico nazionale italiano) sin dal 1993, con tanto di regole prestabilite ufficiali, tornei, campionati nazionali e internazionali e addirittura mondiali. Può essere considerato al pari di uno sport “mentale” come gli scacchi, alla portata di tutti grazie a siti come https://www.chess.com/it/play/computer, anche se il bridge si gioca in due squadre, formate da una coppia di giocatori l’una, e prevede l’utilizzo di carte francesi. Regole e svolgimento delle partite a bridge sono molto lunghi e complessi: chi ama giocare a carte ma preferisce giochi più “convenzionali” può invece giocare sia dal vivo che in uno dei tanti siti presenti sul web come https://casino.betfair.it/, potendosi cimentare immediatamente nei vari giochi proposti online come blackjack, poker e baccarat, solo alcuni degli esempi che si possono trovare nei tavoli “virtuali”. Grazie al digitale si rimuovono infatti numerose barriere, tra cui quelle dell’immediatezza e dell’agibilità. Capoeira: la danza che in realtà è un’arte marziale con regole e gerarchia ben precise La capoeira, in compenso, fa pensare subito allo sforzo fisico e all’intenso allenamento necessario per praticarla nel tempo, anche se in pochi sanno che si tratta di uno sport, o meglio ancora di un’antica arte marziale, e non solo di una sorta di “danza strutturata”. L’origine della capoeira è brasiliana, come raccontato su http://www.viaggibrasile.net/la-capoeira/: era un’attività portata avanti dai lavoratori delle piantagioni per camuffare gli allenamenti al combattimento, grazie alla presenza di coreografie e movenze simili a quelle di una danza. Oggi è considerata uno sport, più simile alle altre arti marziali come judo e karate che alla danza, con delle regole precise, una serie di colpi e mosse prestabiliti e una gerarchia strutturata per età e competenze tra i partecipanti. Nonostante ciò, gli elementi musicali e di intrattenimento rivestono ancora un ruolo molto importante nella capoeira, viste le spettacolari coreografie che i capoeristi imbastiscono durante la pratica, talvolta anche accompagnati da giochi con il fuoco e strumenti tipici come il berimbau, ricavato da particolari zucche cave. Non sempre sport è sinonimo di disciplina olimpionica o di sudore e fatica fisica: il bridge e la capoeira sono solo alcuni degli sport non convenzionali tra i più giocati e amati in tutto il mondo. (Credit Foto: Unsplash.com e Pexels.com) 

19/05/2020 16:45
"Giù la maschera": confermati gli ospiti della seconda serata dal titolo "Rimettiamo la testa a posto"

"Giù la maschera": confermati gli ospiti della seconda serata dal titolo "Rimettiamo la testa a posto"

Questa sera, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la seconda puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "Rimettiamo la testa a posto".  Al centro del dibattito ci sarà la recente riapertura di parrucchierie e centri estetici, a due mesi dalla chiusura forzata causata dall'emergenza Covid-19.  Saremo collegati con la Responsabile di Confartigianato Benessere, Eleonora D'Angelantonio; con Elisabetta Ramini, titolare dell'istituto di bellezza "Elisabetta" di Fermo e Martina Bartoloni, titolare del centro benessere "Vibian" di Appignano. Saranno proprio loro a raccontarci come hanno affrontato il lockdown e come si stanno approcciando alla riapertura delle loro attività.  La puntata sarà arricchita dal lancio dei servizi giornalistici che la nostra redazione ha effettuato in parrucchierie e centri estetici di Macerata e Appignano con interviste ai diversi titolari, che ci hanno offerto in prima persona la loro testimonianza.  Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.  Al termine della puntata, è previsto un divertente colpo di scena ma non possiamo svelarvi di più. Restate sintonizzati per scoprire di cosa si tratta. 

19/05/2020 16:15
Coronavirus Marche, in aumento il numero di dimessi e guariti: un solo nuovo caso nel Maceratese

Coronavirus Marche, in aumento il numero di dimessi e guariti: un solo nuovo caso nel Maceratese

Il Gores ha fornito - attraverso il quotidiano aggiornamento delle ore 12:00 - la provenienza provinciale dei 6683 positivi al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2.733 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1.860 in provincia di Ancona, 1.106 in provincia di Macerata (uno in più di ieri) , 458 in provincia di Fermo, 290 in provincia di Ascoli Piceno, 228 extra regione. Continua ad aumentare il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti: si è passati dai  3.379 di oggi ai 3561 di oggi. Allo stesso tempo scendono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 1.967 oggi contro i 2.142 di ieri. I pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali sono 161 (ieri ne erano 173) di cui 17 quelli in terapia intensiva:  5 di loro sono ospitati negli ospedali maceratesi (2 a Civitanova Marche, 3 a Camerino).  Di seguito le tabelle rese note dal Gores:  

19/05/2020 15:00
Covid-19, il virus ha perso la sua letalità? l'evoluzione dell'epidemia nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, il virus ha perso la sua letalità? l'evoluzione dell'epidemia nei grafici dell'Ingegner Petro

Benvenuti a questa nuova puntata, ho aspettato a pubblicare per avere un po' più di dati relativi alla riapertura del 4 maggio e poter dire più accuratamente gli effetti che ci sono stati, sembrerebbe che i contagi continuino la loro discesa.Finalmente le Marche sono scese anche sotto la media nazionale delle terapie intensive anche se i contagi non sono calati moltissimo evidentemente causa dei focolai riaccesi a Pesaro prima e poi qui a Macerata che negli ultimi giorni è stata la pecora nera della regione.+ Nella solita classifica siamo inchiodati al 15-esimo posto notiamo come l'Emilia Romagna abbia migliorato moltissimo la sua situazione quasi dimezzando i contagi in una settimana nonostante le riaperture, purtroppo abbiamo anche il caso del Molise al quale è bastato poco per precipitare in classifica.    Ci apprestiamo a queste nuove riaperture senza ancora una volta la app di tracciamento , la famosa Immuni che dal MIT di Boston addirittura aveva ricevuto il voto massimo, il paradosso una volta che si fa qualcosa di buono ... non la si usa, e soprattutto si va alla riapertura ancora una volta per tutte le regione allo stesso modo, questo è un grave errore personalmente avrei pensato ad una riapertura di luoghi di aggregazione come ristornati e bar (specie al chiuso) solo dove si fossero raggiunti i 5 casi per milione di abitante , o almeno i 10, è chiaro che per luoghi come la Lombardia questo sia ancora davvero troppo presto almeno per mia opinione e magari anche per noi un'altra settimana sarebbe stata utile.Ed ora arriviamo al vero nocciolo di questo articolo, abbiamo tutti la percezione che il virus abbia perso letalità, infondo vediamo il numero di decessi calare ogni giorno no? Ma stanno calando più i contagi o i morti?L'Istituto Superiore di Sanità indica che i decessi avvengono mediamente 6 giorni dopo la scoperta di essere positivi, dunque chi non sopravviverà solitamente lascia questo mondo 6 giorni dopo il tampone positivo, facciamo allora un bel grafico del rapporto fra Decessi al giorno g+6 rispetto ai casi del giorno g... ed ecco cosa abbiamo:Qui miei cari lettori l'amara scoperta , il virus è esattamente letale come all'inizio il rapporto decessi/contagi rimane circa costante quindi stiamo avendo purtroppo un falso senso di calo di pericolosità del virus, da questa analisi il virus ha mantenuto tutta la sua letalità, semplicemente il migliorare della situazione è dovuto al calo dei contagi. Quindi esorto tutti alla responsabilità, sappiamo che le attività all'aperto sono molto meno rischiose che al chiuso quindi posso suggerire di stare il meno possibile al chiuso e quando ci si sta adottare tutte le dovute cautele.    

19/05/2020 10:00
Coronavirus Marche, solo 5 nuovi casi su 680 tamponi analizzati: trend consolidato

Coronavirus Marche, solo 5 nuovi casi su 680 tamponi analizzati: trend consolidato

Il Gores, come di consueto, ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 5 sugli 680 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6683 su un totale di 5668 campioni testati. Dimiuisce in maniera significativa l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri, tant'è che in 24 ore si è passati dal 3,4% allo 0,7 % (il dato più basso dall'inizio dell'emergenza). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa (si è passati dall'11,92% all'11,79% di oggi). Di seguito, nel dettaglio, i dati riportati dal Gores:

19/05/2020 09:43
Fase 2, la Regione Marche approva la riapertura graduale dei centri semiresidenziali sanitari

Fase 2, la Regione Marche approva la riapertura graduale dei centri semiresidenziali sanitari

La giunta regionale riunita oggi a Palazzo Raffaello ha approvato il Piano territoriale per la riapertura graduale dei centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari nella fase 2 dell’emergenza covid-19, per garantire la graduale ripresa delle attività delle strutture, che accolgono persone disabili, anziane e affette da disturbi mentali, nell’osservanza delle misure per la prevenzione del contagio da COVID-19. Il documento è stato concordato con Asur, enti gestori, organizzazioni sindacali e Anci e contiene le misure per la prevenzione del contagio, le procedure per l’accesso graduale ai centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari per persone disabili, anziane e affette da disturbi mentali, le nuove modalità di funzionamento dei centri, i servizi alternativi.   “L’attenzione ai servizi dedicati alle persone più deboli è sempre stata una nostra priorità” afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli. “Riapriamo dunque – prosegue - ma garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i pazienti, per gli operatori e per le famiglie. I nostri servizi hanno curato i protocolli nei più minimi dettagli, dimensionando tutte le procedure sia in relazione agli utenti, compresi i casi e le situazioni che necessitano di trattamenti particolari e individuali considerata, sia in relazione alle strutture che li accolgono”.  Impegnate nella gestione di questi protocolli saranno le Unità operative sociali e sanitarie (Uoses), a cui afferiscono in coprogettazione i servizi dei distretti sanitari e dei Servizi sociali degli Ats. In via prioritaria, e fino alla completa riattivazione dei percorsi per tutti i pazienti, saranno verificati e autorizzati i progetti individuali urgenti e indifferibili, sulla base della condizione clinica della persona o sulla base delle effettive condizioni di sostenibilità del tessuto familiare di riferimento. Quanto alle indicazioni operative da adottare per contrastare la diffusione dell’epidemia, al fine di consentire la ripresa delle attività dei Centri semiresidenziali, i responsabili delle strutture o i loro coordinatori dovranno attenersi a una serie di misure per la prevenzione del contagio e la riorganizzazione dei servizi, che comprendono le verifiche preliminari sullo stato di salute dei pazienti, la regolamentazione degli accessi, l’uso obbligatorio dei dispositivi di protezione (minimo mascherine e guanti), l’attivazione di spazi per la vestizione e svestizione degli operatori, la costante disponibilità di gel disinfettanti o idralcolici a disposizione dell’utenza e degli operatori, la formazione degli assistiti sulle norme di igiene da tenere. Prima della riattivazione del servizio, inoltre, gli operatori e gli assistiti dovranno essere sottoposti a screening per accertamento della positività da COVID-19 da parte dell'Area Vasta competente per territorio e per gli stessi dovrà essere programmato uno screening periodico con cadenza almeno mensile. Per la graduale riapertura dei Centri, la struttura erogatrice dei servizi semiresidenziali dovrà presentare un Progetto di Struttura, in cui siano esplicitate le modalità di attivazione delle misure di sicurezza per la prevenzione del contagio. Il progetto complessivo presentato dalle strutture erogatrici dovrà essere preliminarmente condiviso con i Dipartimenti della Prevenzione territorialmente competenti. Gli assistiti che non possono frequentare il Centro o cui è stata ridotta la frequenza per osservare le misure di contrasto al contagio da COVID-19 o che decidono di non voler frequentare, potranno fruire di forme alternative di trattamento, da garantire attraverso la costituzione di Gruppi Operativi Territoriali e l’assistenza individuale domiciliare, per cui sono previste norme speciali di prevenzione del contagio. I Centri diurni sanitari e sociosanitari potranno attivare anche interventi a distanza per diverse finalità: ascolto, sostegno, counseling, monitoraggio dello stato di salute della persona assistita e dei suoi familiari; proseguimento degli interventi in corso con le modalità telematiche più idonee nonché il supporto ai caregiver per l’organizzazione della giornata e per la scelta delle attività opportune di parent training.

18/05/2020 20:00
Ricostruzione post-sisma, Legnini in visita ad Amatrice: ad agosto via ai lavori del nuovo Ospedale

Ricostruzione post-sisma, Legnini in visita ad Amatrice: ad agosto via ai lavori del nuovo Ospedale

Le nuove Ordinanze sulla semplificazione delle pratiche per ottenere i contributi alla riparazione degli immobili, i Piani Straordinari di Ricostruzione nei comuni più colpiti, l’assegnazione degli studi per valutare la pericolosità delle faglie attive e capaci, il programma delle opere pubbliche ad Amatrice, che vedrà la posa della prima pietra del nuovo ospedale, finanziato dal governo della Germania, nel mese di agosto. Questi alcuni degli argomenti discussi oggi dal Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini nel corso della sua visita a Campotosto, in provincia dell’Aquila, comune che rientra nel “doppio cratere” del terremoto, colpito nel 2009 e nel 2016, e ad Amatrice, in provincia di Rieti, città che ha accusato un altissimo numero di vittime e danni gravissimi alle abitazioni e alle infrastrutture pubbliche. A Campotosto, ospite del sindaco Luigi Cannavicci, insieme al direttore dell’Ufficio della Ricostruzione abruzzese, Vincenzo Rivera, all’assessore al bilancio della Regione, Guido Liris, al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, e davanti a numerosi sindaci dell’Alto Aterno, Legnini ha annunciato l’affidamento nel corso della settimana dei primi quattro studi di approfondimento sulle faglie attive e capaci, e dei successivi tre entro la fine del mese di maggio. L’obiettivo, ha detto il Commissario, è completare questi studi, che attualmente bloccano la ricostruzione in diversi comuni del cratere, prima della fine dell’anno. Nel corso dell’incontro si è deciso di approfondire entro breve tempo tutte le tematiche specifiche relative alla ricostruzione nel “doppio cratere” insieme a tutti i sindaci interessati. Nei giorni scorsi, con la firma di un decreto da parte del Commissario, d’intesa con l’Ufficio Speciale della ricostruzione del cratere abruzzese 2009, sono stati intanto sbloccati i fondi aggiuntivi destinati alla riparazione delle case che hanno subito danni in entrambi i terremoti. A breve, inoltre, è in programma un nuovo incontro tra Legnini e Fabrizio Curcio, responsabile della struttura di missione Aquila 2009, per coordinare tutte le iniziative. Legnini ha poi visitato Amatrice e alcune delle sue 69 frazioni, molte delle quali, come il capoluogo, letteralmente rase al suolo dal terremoto dell’agosto 2016, registrando un positivo stato di avanzamento dei lavori. Tanto che nel mese di agosto, ha confermato Legnini, accompagnato dal Prefetto di Rieti, Giuseppina Reggiani, dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, e dal direttore dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione, Wanda D’Ercole, sarà avviata la costruzione del nuovo Ospedale, finanziato dal governo della Germania, ed entro l’anno partirà anche il cantiere delle nuove scuole. Ad Amatrice, dove si contano circa 300 famiglie sfollate, sarà aperta entro agosto anche una sezione speciale dell’Ufficio Ricostruzione del Lazio, per agevolare le procedure per la riparazione delle abitazioni e degli impianti produttivi danneggiati dal sisma. Legnini ha poi avuto un colloquio con il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, con il quale sono stati messi a punto i passaggi per l’avvio del progetto di ricostruzione dell’Istituto Don Minnozzi, nel centro della cittadina, completamente distrutto, affidato all’architetto Stefano Boeri. “Ci aspettiamo che grazie all’Ordinanza sulla semplificazione appena varata, e sfruttando le deroghe previste dai Piani Straordinari di Ricostruzione nei comuni più colpiti che sono stati individuati, e che saranno messe a punto entro poche settimane con le Linee Guida, la ricostruzione privata possa finalmente essere avviata. Per la ricostruzione pubblica, purtroppo – ha detto Legnini – occorre una norma di legge che permetta di superare gli ostacoli che sistematicamente bloccano la loro realizzazione. In tre anni la struttura del Commissario ha impegnato una somma importante, circa 3 miliardi di euro, per le opere pubbliche, ma il grado di realizzazione e lo stato di avanzamento è bassissimo”.    

18/05/2020 18:35
Coronavirus Marche, 2 i decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 86enne di Sarnano

Coronavirus Marche, 2 i decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 86enne di Sarnano

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 2 persone. Nelle strutture sanitarie maceratesi il Gores ha registrato il decesso di  un uomo di 86 anni originario di Sarnano che si è spento al Covid-Hospital di Civitanova Marche. Mentre la seconda vittima è una pesarese di 62 anni che ha perso la vita all'ospedale di Pesaro dove si trovava ricoverata. "Come avevamo detto ieri - ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - la battaglia non è finita e occorre non abbassare assolutamente la guardia, in questa delicatissima fase della ripartenza. Le nostre condoglianze vanno alle famiglie e agli amici di chi ha perso la vita e di chi ancora oggi continua a soffrire" Salgono a quota 986 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (522),mentre sono 163 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:

18/05/2020 18:07
Temporali in arrivo sulle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile

Temporali in arrivo sulle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile

La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un'allerta meteo alle ore 13 della giornata odierna, valida per 24 ore e partirà dalla mezzanotte tra lunedì 18 e martedì 19 maggio. La presenza di una struttura depressionaria centrata sul Tirreno determinerà una fase di maltempo, con temporali che localmente potranno avere anche una certa intensità. Si tratta di un livello “giallo” di criticità che riguarderà le zone 1-3-5 della Regione Marche, in pratica tutti i terittori dell'entroterra.      

18/05/2020 17:53
Confindustria Macerata, Gianni Tardini: "Non possiamo accettare di essere spettatori dei processi decisionali"

Confindustria Macerata, Gianni Tardini: "Non possiamo accettare di essere spettatori dei processi decisionali"

“Le Marche sono terra di imprese, soprattutto di PMI. Aziende dove nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto tra datore di lavoro e collaboratori è franco, schietto, lineare. Nelle nostre aziende lavorare bene insieme è obiettivo comune. Oggi l’obiettivo è farlo in totale sicurezza. Non accettiamo quindi lezioni da chi strumentalmente usa questa tragedia per spezzare questo rapporto di lealtà e fiducia”. Arriva anche da Gianni Tardini, Presidente Piccola Industria Marche il sostegno alla presa di posizione del Presidente Claudio Schiavoni in merito alla mancata firma del protocollo d’intesa con la Regione Marche in tema di sicurezza. “Nelle Marche l’emergenza sanitaria ci ha visti tutti uniti nel mantenere un comportamento responsabile per contenere il diffondersi del virus e per garantire una ripresa tempestiva delle attività economiche sospese per decreto, riducendo il più possibile l’impatto su un tessuto produttivo già pesantemente provato – spiega Tardini - La crisi economica che ne è seguita dovrebbe vederci altrettanto uniti nel garantire una ripresa delle attività economiche – e una prosecuzione di quelle che non si sono mai fermate – chiara e organizzata. Ci dispiace molto constatare che non è così. Mi riferisco nello specifico al dialogo con la Regione Marche, che in questo momento non sta lavorando per una ripresa armonica e condivisa”. “La rigida applicazione del Protocollo Nazionale ha permesso a tutte quelle imprese che non si sono mai fermate di avere assicurata la propria continuità produttiva al servizio della collettività, garantendo la tutela della salute di tutti i propri collaboratori, prassi che costituisce modello anche per le imprese che dal 4 maggio hanno riavviato l’attività. – chiosa il presidente di Piccola Industria Marche  - Così hanno fatto le imprese marchigiane. L’intesa nazionale, applicata nelle aziende che hanno potuto proseguire le attività, ha dimostrato di funzionare. La tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza delle nostre aziende sono principi non negoziabili. Se quel protocollo fosse stato insufficiente – o peggio ancora disatteso – oggi non staremmo qui a disciplinare ulteriori riaperture. Sorprende quindi la decisione della Regione Marche di proporre un nuovo protocollo e le modalità che hanno portato alla sua firma. E sorprende ancora di più che il Presidente Ceriscioli non abbia minimamente tenuto conto del ruolo e del peso che la nostra rappresentanza ha sul territorio. Un ruolo guadagnato in oltre cento anni di storia”. “Non possiamo accettare che Confindustria Marche diventi spettatrice dei processi decisionali  - conclude Tardini - o che non vengano messe nelle condizioni di contribuire con proposte alla costruzione di quelle norme che esse stesse saranno chiamate a rispettare. Ricevere bozze di documenti alla vigilia di un’approvazione di Giunta non è accettabile. La costruzione di un Protocollo condiviso è un’altra cosa.

18/05/2020 17:35
Raro esemplare di Vipera dell'Orsini uccisa nel Parco dei Monti Sibillini

Raro esemplare di Vipera dell'Orsini uccisa nel Parco dei Monti Sibillini

Domenica 17 maggio, nei pressi di Pintura di Bolognola, a circa 1400 metri di quota, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato ritrovato un individuo ucciso di Vipera dell'Orsini (Vipera ursinii). Si tratta di una specie molto rara in Europa; in Italia vive esclusivamente negli ambienti montani (oltre 1350 m di quota) dei principali massicci montuosi dell'Appennino Centrale tra cui i Monti Sibillini. È quindi tutelata da normative italiane ed europee, tra cui la Convenzione internazionale di Washington (CITES) e la Direttiva “habitat” ed è inserita nella categoria "Vulnerable" nella recente versione della Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Pur essendo una vipera (neanche la vipera comune in realtà costituisce un serio pericolo), è considerata assolutamente innocua per l'uomo, essendo di dimensioni ridotte (meno di 40 cm di lunghezza) e dotata di denti veleniferi molto piccoli e di un veleno blando e idoneo ad uccidere grilli e cavallette di cui si nutre. Vale ovviamente la regola, come per tutti gli altri animali, di non infastidirla avvicinandosi troppo né, tano meno, di tentare di catturarla. La carcassa dell’animale è stata segnalata ai Carabinieri Forestali di Fiastra dal signor Cosimo Moricca di Osimo, il quale ha poi provveduto ad inviare le relative foto al Parco. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che l’animale sia stato intenzionalmente ucciso. Nel territorio del Parco, anche grazie alle recenti indagini erpetologiche che hanno portato alla redazione del quaderno scientifico-divulgativo dedicato agli Anfibi e ai Rettili dei Sibillini, la specie è stata rilevata fino ai 2300 metri di quota, ampliando il limite superiore del range altitudinale noto per l'Italia. Peraltro, il sito di ritrovamento a Pintura di Bolognola è particolarmente importante, in quanto si tratta del punto più settentrionale d’Italia dell’areale di presenza di questa specie. È comunque un evento relativamente raro poterla osservare lungo i sentieri ed uno dei fattori di minaccia più gravi è, per l'appunto, l'uccisione diretta da parte dell'uomo. Purtroppo, l'ignoranza alimenta ancora ingiustificate paure. “La possibilità di tornare a frequentare le montagne dopo la chiusura dettata dall’emergenza covid19 – sottolinea il direttore, Carlo Bifulco - è una grande opportunità anche per il rilancio delle aree protette e, in particolare, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, già duramente colpito dagli eventi sismici del 2016. Ma mai come ora la frequentazione di questi ambienti tanto straordinari quanto fragili richiede tutta la nostra attenzione e responsabilità”. Il Parco lancia, dunque, il suo appello a tutti i frequentatori della montagna affinché le attività escursionistiche avvengano sempre più nella consapevolezza e nel pieno rispetto di quei delicati valori ambientali che un Parco Nazionale ha il compito di tutelare.

18/05/2020 17:23
Coronavirus Marche, numeri positivi: sale il numero dei guariti, solo 17 ricoveri in terapia intensiva

Coronavirus Marche, numeri positivi: sale il numero dei guariti, solo 17 ricoveri in terapia intensiva

I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 11 sui 321 analizzati: 1 nella provincia di Pesaro/Urbino, 8 ad Ancona, 2 a Macerata, e 0 nelle altre province.   I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6678 su un totale di 55988 campioni testati. Continua ad aumentare il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti: si è passati dai 3.118 di ieri, ai 3.379 di oggi. Allo stesso tempo scendono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.142 oggi contro i 2.396 di ieri. I pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali sono 173, di cui 17 quelli in terapia intensiva:  5 di loro sono ospitati negli ospedali maceratesi (2 a Civitanova Marche, 3 a Camerino).  Di seguito le tabelle rese note dal Gores:

18/05/2020 13:48
"Le Marche in Cammino", al via un progetto per promuovere il turismo "lento"

"Le Marche in Cammino", al via un progetto per promuovere il turismo "lento"

Nasce il progetto “Le Marche in cammino”, un’idea di alcune Guide Ambientali Escursionistiche marchigiane per il rilancio del turismo slow nella regione. L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha fermato anche la loro attività ma hanno continuato a lavorare con nuove idee. Circa venti guide hanno deciso di collaborare e di percorrere alcune tappe dei dodici cammini presenti nelle Marche con lo scopo di promuovere una forma di turismo di cui questa figura professionale è portavoce e che può essere da volano per le Marche nel 2020 e nel futuro. Con questo progetto, passo dopo passo, le guide accompagneranno gli utenti in un tour virtuale alla scoperta dei Cammini delle Marche attraverso il gruppo facebook “Le Marche in cammino”, a partire da mercoledì 20 maggio con video, foto, interviste e tanto altro. Sarà così possibile ammirare il ricco patrimonio naturale delle montagne e delle colline, falesie, boschi e spiagge e scoprire sorprendenti paesaggi, bellezze artistiche e culturali ed eccellenze enogastronomiche. «Le guide hanno condiviso gli stessi passi divertendosi – raccontano gli organizzatori – È stata un'esperienza significativa ed importante per confrontarsi tra colleghi e colleghe, sviluppare idee ed ampliare i progetti di promozione per il turismo lento nelle Marche. Per seguire i nostri passi, basterà iscriversi al gruppo facebook dove tutti i giorni, a partire da mercoledì, saranno caricati contenuti alla scoperta del territorio». I post saranno pubblicati con l’hashtag di riferimento #lemarcheincammino.

18/05/2020 12:55
Coronavirus Marche, 11 nuovi casi su 321 tamponi analizzati: 2 nel Maceratese

Coronavirus Marche, 11 nuovi casi su 321 tamponi analizzati: 2 nel Maceratese

Il Gores, come di consueto, ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 11 sugli 321 analizzati: 1 nella provincia di Pesaro/Urbino, 8 ad Ancona, 2 a Macerata, e 0 nelle altre provincie. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6678 su un totale di 55988 campioni testati. Aumenta lievemente l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri (si è passati dal 2,89% al 3,42%). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa (11,97% di ieri contro l'11,92% di oggi).   Di seguito, nel dettaglio, i dati riportati dal Gores

18/05/2020 10:22
Vigili del Fuoco precari, proclamato lo stato di agitazione: "Dal Governo nessuna risorsa"

Vigili del Fuoco precari, proclamato lo stato di agitazione: "Dal Governo nessuna risorsa"

Stato di agitazione dei precari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. A proclamarlo è il sindacato CUB Pubblico Impiego. "Puntiamo il dito contro il Governo che, nel recente decreto Rilancio, non ha stanziato alcuna risorsa per la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco precari - riferisce Maria Teresa Turetta, Segretario nazionale della CUB Pubblico Impiego  -. Una decisione che rappresenta l’ennesimo schiaffo in faccia a diecimila lavoratori privi dei più elementari diritti, lavoratori che reggono nei fatti le sorti dell’intero Comparto nazionale dei Vigili del fuoco". "Una decisione irresponsabile e incomprensibile, anche agli occhi dei cittadini che, in varie forme, hanno espresso solidarietà e sostegno alla vertenza per la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco precari - aggiunge il Segretario -. Da qui la decisione di mobilitare la categoria a livello nazionale proprio alla vigilia della stagione, dove il rischio incendio è più elevato. L’esperienza della pandemia Covid 19 non ha insegnato nulla al nostro Governo: bisogna investire in lavoro certo e tutelato per mettere in sicurezza il territorio e la vita dei cittadini. Il Governo deve capire che non siamo più disponibili a tollerare altri lutti e disgrazie: stabilizzare i diecimila Vigili del Fuoco discontinui è una scelta non più rinviabile".  La mobilitazione del personale precario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si è resa necessaria per la situazione di grave carenza d’organico in cui versa il Comparto nazionale e per il mancato riscontro alle numerose richieste del CUB Pubblico Impiego riguardo la stabilizzazione diretta e straordinaria di tutti i Vigili del Fuoco precari discontinui, anche in relazione alle numerose prese di posizione e di condanna della Commissione europea nel confronti dell’Italia per l'abuso di contratti a tempo determinato nella Pubblica amministrazione. 

18/05/2020 10:15
Coronavirus Marche, nessun decesso nelle ultime 24 ore, Ceriscioli: "ma la battaglia non è finita"

Coronavirus Marche, nessun decesso nelle ultime 24 ore, Ceriscioli: "ma la battaglia non è finita"

Sono state rese note le tabelle del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Nella giornata di oggi dopo diverse settimane non è stato registrato alcun decesso nella Regione Marche. Al momento sono 984 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (521),mentre sono 162 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  "Da tante settimane ormai - afferma il presidente Luca Ceriscioli - aspettavamo questo giorno e questa notizia: oggi nelle Marche nessuna persona è deceduta per il Coronavirus. E' una giornata importante e sono felice di condividere questa notizia con tutti voi, con tutti i cittadini marchigiani, con gli operatori che da mesi sono in prima linea per supportare le persone malate e i più deboli. La battaglia non è finita ma questa buonissima notizia ci aiuta a proseguire nella gestione di questa difficile emergenza. Noi continuiamo a tenere alta la guardia e a lavorare responsabilmente per contenere i contagi, e sono sicuro che continuerete a farlo anche tutti voi, soprattutto in questa delicatissima fase delle riaperture. Questa sera, ancora una volta, il nostro abbraccio più affettuoso va alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari".  

17/05/2020 18:55
“Giù la Maschera”, più di 2000 contatti nella puntata d'esordio: si torna martedì con “Rimettiamo la testa a posto” (VIDEO E FOTO)

“Giù la Maschera”, più di 2000 contatti nella puntata d'esordio: si torna martedì con “Rimettiamo la testa a posto” (VIDEO E FOTO)

Grande successo per la prima puntata  di “Giù la Maschera” , la nuova iniziativa editoriale a firma quotidiano online Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente, che venerdì scorso ha debuttato in diretta web sfondando il muro dei 2000 contatti. "Dove ci porta l'asporto?", questo è stato il tema trattato durante la trasmissione, magistralmente condotta dal duo formato dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi che hanno con competenza sviscerato un argomento che vede impegnati in primi linea tanti titolari di bar ristoranti, balneari e non solo I veri protagonisti sono stati soprattutto anche i tanti ospiti presenti che hanno portato il loro contributo collegati da casa, infatti per l’occasione hanno preso parte alla puntata d'esordio, il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, Massimiliano Polacco della Confcommercio Marche e Marco Scarpetta, titolare dello chalet “Raphael Beach". Una serata ricca di spunti di riflessione importanti soprattutto in relazione al via libera decretato da parte del Governo in merito alla riapertura della quasi la totalità delle attività commerciali a partire da lunedì 18 Maggio. Proprio per questo la puntata è stata arricchita con interviste ai titolari di balneari, gelaterie, bar, ristoranti e pizzerie che hanno offerto la loro testimonianza proprio su come affronteranno questa delicata fase nei prossimi giorni. La parola poi è passata agli ascoltatori collegati da remoto che hanno avuto la possibilità di interagire con i presenti tramite la pagina Facebook di Picchio News con domande e curiosità, offrendo così un prezioso contributo per quello che vuole essere un format che  vuole parlare direttamente alla gente e della gente. Appuntamento ora fissato per martedì 19 maggio, sempre a partire dalle 21:15 in diretta web, con la seconda puntata dal titolo  “Rimettiamo la testa a posto”, dove i protagonisti questa volta saranno gli acconciatori e i titolari di centri estetici, i quali proprio domani torneranno ad alzare le serrande. Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione. RIVEDI LA PRIMA PUNTATA: "Dove ci porta l'asporto?"

17/05/2020 17:09
Coronavirus Marche, sono 25 i nuovi casi: 11 contagi in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, sono 25 i nuovi casi: 11 contagi in provincia di Macerata

Il Gores, come di consueto, ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 25 sugli 863 analizzati: 3 nella provincia di Pesaro Urbino, 6 ad Ancona, 11 a Macerata, 3 a Fermo, 1 ad Ascoli e 1 fuori regione. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6667 su un totale di 55667 campioni testati. Aumenta lievemente l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri (si è passati dal 2,32% al 2,89%). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua la sua lenta e costante discesa (12,11% ieri, 11,97% oggi). Continua, invece, ad aumentare il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti: si è passati dai 3.003 di ieri, ai 3.118. Allo stesso tempo scendono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.396 oggi, rispetto ai 2.486 di ieri.  I pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali sono 169, 18 quelli in terapia intensiva:  5 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 3 a Camerino).  Di seguito le tabelle rese note dal Gores:

17/05/2020 10:45
Coronavirus Marche,  2 i decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 91enne di Recanati

Coronavirus Marche, 2 i decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime un 91enne di Recanati

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 2 persone. Nelle strutture sanitarie maceratesi il Gores ha registrato il decesso di  un uomo di 91 anni originario di Recanati deceduto al Covid-Hospital di Civitanova. Mentre la seconda vittima è una donna di 84 anni, originaria di Piandimeleto, che ha perso la vita all'ospedale di Pesaro dove si trovava ricoverata. Salgono a quota 984 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (521),mentre sono 162 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni. 

16/05/2020 19:13
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