Quando si parla di sport ci sono alcune discipline che vengono subito in mente: il calcio, la pallavolo, il basket, il rugby, il tennis e molte altre; volendo considerare anche le discipline olimpioniche si possono nominare i vari tipi di salto (salto con l’asta, salto in lungo e via dicendo) e di corsa, mentre pensando a quelle di origine prettamente americana come non nominare il baseball e il football? Per quanto particolari e specifiche, però, non ci sono dubbi che queste attività siano immediatamente riconoscibili come sport: questo articolo approfondisce invece l’argomento degli sport alternativi, come ad esempio quelli “mentali”, e le discipline a metà tra le arti marziali e la coreografia come la capoeira.
Bridge: quando gli allenamenti avvengono al tavolo e la fatica fisica è minima
La prima domanda che ci si pone quando si parla di bridge è in cosa consista esattamente e come possa un gioco di carte essere uno sport: eppure si tratta dell’unico gioco di carte regolarmente classificato come sport, riconosciuto dal CONI (Comitato Olimpico nazionale italiano) sin dal 1993, con tanto di regole prestabilite ufficiali, tornei, campionati nazionali e internazionali e addirittura mondiali.
Può essere considerato al pari di uno sport “mentale” come gli scacchi, alla portata di tutti grazie a siti come https://www.chess.com/it/play/computer, anche se il bridge si gioca in due squadre, formate da una coppia di giocatori l’una, e prevede l’utilizzo di carte francesi. Regole e svolgimento delle partite a bridge sono molto lunghi e complessi: chi ama giocare a carte ma preferisce giochi più “convenzionali” può invece giocare sia dal vivo che in uno dei tanti siti presenti sul web come https://casino.betfair.it/, potendosi cimentare immediatamente nei vari giochi proposti online come blackjack, poker e baccarat, solo alcuni degli esempi che si possono trovare nei tavoli “virtuali”. Grazie al digitale si rimuovono infatti numerose barriere, tra cui quelle dell’immediatezza e dell’agibilità.
Capoeira: la danza che in realtà è un’arte marziale con regole e gerarchia ben precise
La capoeira, in compenso, fa pensare subito allo sforzo fisico e all’intenso allenamento necessario per praticarla nel tempo, anche se in pochi sanno che si tratta di uno sport, o meglio ancora di un’antica arte marziale, e non solo di una sorta di “danza strutturata”. L’origine della capoeira è brasiliana, come raccontato su http://www.viaggibrasile.net/la-capoeira/: era un’attività portata avanti dai lavoratori delle piantagioni per camuffare gli allenamenti al combattimento, grazie alla presenza di coreografie e movenze simili a quelle di una danza.
Oggi è considerata uno sport, più simile alle altre arti marziali come judo e karate che alla danza, con delle regole precise, una serie di colpi e mosse prestabiliti e una gerarchia strutturata per età e competenze tra i partecipanti. Nonostante ciò, gli elementi musicali e di intrattenimento rivestono ancora un ruolo molto importante nella capoeira, viste le spettacolari coreografie che i capoeristi imbastiscono durante la pratica, talvolta anche accompagnati da giochi con il fuoco e strumenti tipici come il berimbau, ricavato da particolari zucche cave.
Non sempre sport è sinonimo di disciplina olimpionica o di sudore e fatica fisica: il bridge e la capoeira sono solo alcuni degli sport non convenzionali tra i più giocati e amati in tutto il mondo.
(Credit Foto: Unsplash.com e Pexels.com)
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