Si sente male mentre sta lavorando nella vigna. Probabile intossicazione per il materiale chimico che stava utilizzando. È accaduto nella mattinata di oggi in località Forano nel comune di Appignano.L’uomo, un 80enne, è stato subito soccorso dal personale del 118 dell’ospedale provinciale di Macerata. Questa mattina, poco dopo le 10, l'anziano ha deciso di trascorrere qualche ora lavorando nella vigna di sua proprietà, spruzzando sostanze chimiche sui tralci. All’improvviso, però, probabilmente anche a causa delle alte temperature che si registrano ormai da giorni, l’uomo ha iniziato ad accusare vertigini. Per sua fortuna, non era solo a lavorare e i colleghi hanno allertato i soccorsi. Sul posto, infatti, si è precipitata un’ambulanza del 118. I sanitari hanno prestato le prime cure sul posto, per poi predisporre l’immediato trasporto al Pronto soccorso del presidio ospedaliero maceratese. I medici hanno sottoposto l’80enne a tutte le cure strumentali del caso, disponendo un ricovero in osservazione per qualche ora, a causa di un’intossicazione provocata, con ogni probabilità, dall’utilizzo delle sostanze chimiche.
Ci sono notizie che lasciano interdetti. Che non trovano spiegazioni razionali. Che fanno incazzare. Con l'arrivo del mese di luglio, come un fulmine a ciel sereno, è stata chiusa l'Area Critica, la terapia intensiva, del reparto di Pneumologia dell'Ospedale di Macerata. Una scelta tanto inattesa quanto inspiegabile che di fatto fa scomparire un reparto unico nelle Marche e fiore all'occhiello di tutta l'Area Vasta 3.Adesso, i pazienti "critici" che prima venivano curati in quest'area dovranno essere ricoverati direttamente in Rianimazione, dove i posti sono chiaramente limitati, oppure... oppure non si sa dove, da qualche parte in giro per la provincia di Macerata dove possano essere sottoposti alle cure di cui necessitano. E parliamo ovviamente di pazienti che arrivano in ospedale in condizioni particolarmente serie, non sedati, ma dal quadro clinico dallo sviluppo imprevedibile. La presenza dell'Area Critica, fra l'altro, consentiva anche un notevole risparmio all'Asur se solo si pensa che un paziente ricoverato in Rianimazione ha un costo che oscilla fra i 1500 e i 2000 euro al giorno, mentre uno ricoverato in Area Critica viene a costare meno della metà.Da quel poco che si sa, la scelta di chiudere l'Area Critica sarebbe dovuta alla carenza di personale medico, che va ad aggiungersi a quella cronica di personale infermieristico, e dovrebbe essere limitata ai mesi di luglio e agosto. Come se a luglio e agosto la gente non si ammali lo stesso...Malgrado questo, e chi scrive può parlare con estrema cognizione di causa essendo stato ricoverato proprio in Area Critica proprio fino a qualche giorno prima di una chiusura di cui non si sentiva neanche parlare, i medici, gli infermieri e le infermiere hanno sempre svolto un lavoro assolutamente straordinario per competenza, professionalità e umanità. Finora solo la encomiabile passione che questa gente mette nel proprio lavoro aveva consentito di andare avanti in maniera eccellente. Chiunque sia passato per questo reparto, ha espresso la sua gratitudine per come è stato curato e, soprattutto, per come è stato trattato.Adesso Pneumologia perde un pezzo importantissimo, unico, che la rendeva ancora di più una eccellenza nel panorama sanitario marchigiano. Cosa succederà a settembre è difficile da dirsi. Di certo, questi sono colpi difficili da digerire. E come sempre succede, a pagare le conseguenze di certe scelte sono i pazienti.
Ancora una volta il Di Gusto Italiano trasformerà piazza Cesare Battisti a Macerata in un vero e proprio stadio colorato di passione e tifo per la nostra nazionale di calcio. Oggi lunedì 27 giugno, dalle ore 17, in occasione della partita Italia - Spagna ottavi di finale dell'Europeo, il Di gusto Italiano installerà un maxi schermo in Piazza Battisti. Aspettiamo tanti maceratesi tifosi e appassionati di calcio per una grande serata da vivere insieme.
E' stato indagato per strage Giuseppe Pellicanò, l'uomo rimasto ferito nell'esplosione che ha distrutto parte di un palazzo in via Brioschi a Milano causando la morte di tre persone e diversi feriti. Per la esplosione rimasero uccisi i maceratesi Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, la moglie di Pellicanò mentre le loro figlie di 11 e 7 anni rimasero gravemente ustionate. L' ipotesi è che la fuga di gas sia stata provocata volontariamente da Pellicanò che ha ricevuto un avviso di garanzia per accertamenti irripetibili. (Ansa)
Un dramma che si aggiunge al dramma. Una storia che sfocia quasi nel surreale, se non fosse invece tragicamente vera. Un destino incredibile continua ad accanirsi contro una famiglia già colpita in maniera tremenda.Il 21 aprile scorso, a Serravalle di Chienti, Fabrizio Cerreti, 54 anni, si tolse la vita impiccandosi nella sua abitazione (qui). Non aveva più un lavoro e la cassa integrazione era terminata.Fabrizio aveva lasciato la moglie Carla, dalla quale aveva avuto tre figli. La signora Carla, inoltre, ha un'altra figlia nata dal suo primo matrimonio.Domenica scorsa, la signora Carla, 56 anni, è stata colpita improvvisamente da un ictus e si trova ora ricoverata all'ospedale di Camerino in condizioni serie. Il rischio, serio e concreto, è che l'ictus possa averle causato danni permanenti. Con tutte le conseguenze del caso sulla sua famiglia e, soprattutto, sul figlio più piccolo che ha sedici anni. Non è da escludere che a causare il problema fisico alla donna possano essere stati anche lo stress e l'angoscia accumulate nelle settimane successive alla tragedia.
Trionfa ancora Matteo Riccitelli, bodybuilder campione regionale che a Pomezia, dove si è svolto sabato 4 giugno il concorso "Mister Italia", ha ottenuto il primo posto nella categoria over 40 e nella categoria HP 1,75, mancando di poco il titolo assoluto perso per un soffio contro un avversario che lui stesso ha definito: "Davvero imbattibile!"Ad ottobre, sempre a Roma, si svolgeranno le qualifiche per il campionato mondiale "Mister Universo" in programma a Cerola (NA) il prossimo novembre, obiettivo del bodybuilder marchigiano.
Mancano le sezioni 12 e 13 ad essere scrutinate. Le sezioni dove Rosa Piermattei è più forte, dove è di casa, quelle da dove è partito sempre il grosso del pubblico che l'ha accompagnata in questa campagna elettorale.E allora non dovrebbero esserci più dubbi su chi sarà il nuovo sindaco di San Severino. Al momento Massimo Panicari è leggermente in vantaggio con 1263 voti contro i 1245 di Piermattei. Ma tutti sono ben consapevoli che dopo gli ultimi scrutini la Piermattei sarà eletta sindaco e anche con un discreto vantaggio sugli avversari.Il tempo dei commenti arriverà dopo, ma il popolo di San Severino con questo voto ha parlato chiaramente. Molto chiaramente.
Due importanti appuntamenti nel week-end in arrivo.Si svolgeranno infatti questo fine settimana a Castelraimondo la ormai tradizionale e celebre Infiorata “Corpus Domini”, giunta alla 24esima edizione in concomitanza con le celebrazioni del 150esimo anniversario della nascita del grande genetista Nazareno Strampelli, avvenuta nella frazione di Crispiero proprio il 29 maggio 1866.E proprio allo scienziato, genetista padre della prima rivoluzione verde nonché Senatore del Regno, è dedicata quest'anno l'Infiorata, organizzata dall'Associazione Pro Loco Castelraimondo in collaborazione con l'amministrazione comunale di Castelraimondo, la Regione Marche, la Provincia di Macerata, la Parrocchia di San Biagio, l'Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e dell'Esino e le famiglie ed i volontari di Castelraimondo.Dal tramonto di sabato i maestri infioratori di Castelraimondo inizieranno a realizzare lungo Corso Italia i loro quadri fioriti, fino a tarda notte. Uno spettacolo imperdibile e suggestivo, quello di vedere man mano prendere forma i disegni che nei mesi scorsi sono stati realizzati dai tanti gruppi di volontari che partecipano con entusiasmo alla manifestazione. Saranno, quest'anno, la Società Operaia di Mutuo Soccorso e L.A. Pro Crispiero, il Comitato di quartiere Poggio Annalisa – Ripalta, l'Unitalsi, il gruppo “City Band”, Amanti dell'Infiorata, Coro Polifonico “Santa Cecilia”, l'associazione “Pro Loco”, Tennis Club, associazione Con'Tatto' onlus Donne Insieme, il Gruppo Folkroristico, l'Aido, l'Admo, il Gruppo Alpini “Val Potenza”, A.S.D. Folgore Castelraimondo, l'Avis Comunale, Scuola Materna Paritaria “Manfredi Gravina”, il Comitato Infiorata Corpus Domini.Nell'occasione è stato stilato un ricco programma di iniziative, che andranno a fondersi con quelle organizzate dall'amministrazione comunale insieme al comune di Rieti per il 150enario di Nazareno Strampelli presentate nei giorni scorsi. “Saranno dei giorni intensi per il nostro paese – ha dichiarato il sindaco Renzo Marinelli – la coincidenza ha voluto che l'anniversario della nascita del nostro illustre concittadino Nazareno Strampelli cadesse proprio nel giorno dell'Infiorata. Per questo grazie alle associazioni cittadine, in particolare alla Pro Loco, e ai tanti gruppi di cittadini volontari abbiamo lavorato al fianco e unitamente per cercare di rendere questo un fine settimana indimenticabile. Abbiamo voluto fortemente dedicare allo scienziato questa 24esima edizione dell'Infiorata, una delle maggiori manifestazioni cittadine divenuta oramai una tradizione per tutto il territorio, credendo fosse uno dei tanti modi per celebrare la sua vita e la sua attività scientifica della quale ancora oggi tutto il mondo risente i benefici. Invitiamo pertanto tutti quanti volessero prendere parte alle manifestazioni a raggiungerci e condividere con noi questo momento importante per Castelraimondo e per tutta la nostra terra”. Venerdì 28 maggio, l’autore Sergio Salvi alle ore 18 al Teatro Comunale presenterà il libro “L’uomo che voleva nutrire il mondo”. Sempre al teatro in Piazza della Repubblica, sabato 29 alle ore 10, si svolgerà il convegno “Nazareno Strampelli. L’uomo, lo scienziato e i suoi grani” organizzato in collaborazione con Unicam e il comune di Rieti. Interverranno infatti anche Simone Petrangeli e Roberto Lorenzetti, sindaco e direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, Francesco Petretti, biologo e conduttore di Geo&Geo, Luana Spernanzoni, presidente Arga, il giornalista Carlo Cambi ed Elisabetta Torregiani, assessore alla cultura del comune di Castelraimondo nonché docente Unicam. Al termine del convegno, è in programma il cooking show del noto chef, autore e conduttore televisivo nonché presidente del Circolo dei Bongustai Fabio Campoli, che cucinerà utilizzando i prodotti locali e la pasta prodotta con il Senatore Cappelli, grano duro nato dagli studi di Nazareno Strampelli. Successivamente, alle 18, sarà inaugurata la mostra “Nazareno Strampelli”, a cura della Scuola Primaria di Castelraimondo. Domenica 29, giornata dell'Infiorata e anche giorno di nascita di Strampelli, si svolgerà a Crispiero, di fronte al monumento dedicato allo scienziato, la cerimonia sul 150esimo anniversario con la partecipazione della Banda Ugo Bottacchiari, mentre alle 11,30 ci sarà il gemellaggio tra le Avis di Rieti e di Castelraimondo.Per maggiori informazioni circa l'evento clicca qui.
La maggioranza perde pezzi, ma va avanti con il piano parcheggi, seppur con qualche modifica. Respinte tutte le richieste portate in consiglio comunale dal Movimento Cinque Stelle e votate anche dal Partito Democratico: Referendum abrogativo della delibera parcheggi; Ritiro delibera parcheggi per non conformità; Ritiro del bando. Sospesa anche la fusione con Camporotondo, dopo la lettera del sindaco Emanuele Tondi con la quale di fatto viene stoppata la procedura.Tutto questo in una atmosfera quasi irreale, dove la tensione si tagliava con il coltello e dove spesso i toni si sono alzati pesantemente: un brutto spettacolo come non se ne vedevano da tempo a Tolentino e al quale ci auguriamo tutti di non dover assistere mai più.Si comincia con le dimissioni di Mauro Sclavi da presidente del consiglio comunale e da Tolentino nel Cuore. Sclavi entra nel Gruppo Misto: "Sono venute meno le caratteristiche che regolano il vivere civile" ha detto nel rassegnare le dimissioni e nell'aprire di fatto una crepa nella maggioranza, già delineata dopo il suo voto contrario al piano parcheggi. Sulla sua poltrona va a sedere il vice presidente Marco Romagnoli (Pd): per sapere il nome del nuovo presidente bisognerà attendere la prossima seduta.Il Movimento 5 Stelle presenta un ordine del giorno urgente di censura nei confronti del consigliere Antonio Trombetta, ma la maggioranza non lo ammette in discussione.La discussione proposta dal Movimento Cinque Stelle con le tre richieste sul piano parcheggi, a sorpresa viene anticipata al primo punto all'ordine del giorno. Una scelta che spiazza le minoranze, pronte a portare in consiglio diversi cittadini contrari al piano. Il tam tam però parte lo stesso e alla fine la sala consiliare risulterà comunque gremita.Il primo a parlare è il sindaco Giuseppe Pezzanesi che legge quello che lui stesso definisce un "emendamento" ma che poi si tramuterà in una mozione dopo una discussione infinita e una confusione immensa: anche tecnicamente non si riesce a capire cosa bisogna realmente fare per votare questo intervento del primo cittadino. Che va avanti e spiega le modifiche che saranno apportate al bando: "Introdurremo la Tari per chi si aggiudicherà il bando, ma non la Tosap perchè le sentenze nel merito sono controverse. Abbiamo valutato di reinserire la fascia gratuita per i residenti nella zona blu dalle 12.30 alle 14.30. Inoltre, è previsto un abbonamento omnicomprensivo nei parcheggi verdi, quelli di cintura, per 400 euro l'anno. Prevista anche la gratuità completa per tutti gli over 60 per gli iscritti all'Acli nel parcheggio vicino San Catervo e per gli iscritti alla bocciofila per il parcheggio Foro Boario. Abbiamo inserito un emendamento per il quale se l'Assm dovesse poter sopportare l'onere economico della gestione ci sarà la possibilità entro dieci giorni dalla scadenza del bando di ritirarlo e assegnarlo alla stessa Assm".Bruno Prugni (Partito Democratico) ha evidenziato in pochi punti il perchè "questo bando è completamente sballato. Il valore della concessione: la maggioranza dice che vale 10 milioni di euro in 25 anni. Conti di Assm dicono che ad oggi, con il numero attuale, i parcheggi rendono sui 215mila euro l'anno. Non capisco come triplicando i parcheggi, facendoli pagare di notte, come possono essere 400mila euro l'anno per chi vincerà il bando, ovvero come se tutti i parcheggi della città fossero occupati un'ora al giorno. La cosa più scandalosa del bando è questa: è stato dichiarato che l'anticipazione di sette giorni del consiglio comunale in cui è stato approvato il bando, è stata voluta per evitare di ricadere nella normativa del nuovo codice appalta voluta da Cantone. Potevate inventare un'altra scusa... Un Comune delle Marche, non della Sicilia, anticipa un consiglio per non rientrare nel nuovo codice appalti. E noi ci siamo rivolti direttamente al garante Cantone. E ancora. Il vincitore del bando sarà anche la stazione appaltante. Questo significa che chi vincerà il bando, controllerà le procedure, sceglierà chi farà le opere e controllerà anche il ribasso d'asta. Oggi i ribassi possono arrivare fino al cinquanta per cento... Ma non basta. La cosa peggiore è questa: il vincitore del bando, come stazione appaltante, deciderà chi sarà il direttore dei lavori. Non potevamo esigere che la direzione dei lavori fosse fatto dall'ufficio dei lavori pubblici? Perchè il controllato deve decidere chi è il controllore? Andate raccontando che farete la palestra sopra il parcheggio Matteotti, ma forse non sapete che quel parcheggio ha ben due vincoli: uno è la legge Tognoli, un altro è dovuto alle risorse regionali che vennero prese per costruirlo che ne destina l'uso solo come parcheggio.Questo bando è una follia: lo state paragonando a quello di Recanati che è completamente diverso. In merito ai consiglieri che chiedono rispetto, è giusto. Ma il rispetto bisogna anche darlo agli altri. E mi scandalizzo anche per alcune dichiarazioni dei redditi e invito il sindaco a controllare tutti. Da quando faccio politica, non ho mai ricordato un clima come questo a Tolentino. Sindaco, lei ha spaccato la città. O uno è con lei o è contro di lei. La verità è una sola: lei è un sindaco in grandissima difficoltà, si è accorto che ha fallito sui fronti più importanti. Si è presentato come il nuovo e ha diviso la città: chi la pensa come lei è bravo, altrimenti è un nemico da abbattere".Alessandro Massi (Ncd) che chiesto rispetto reciproco e serenità. "Quello che facciamo lo facciamo per passione politica. L'importante è poter andare a testa alta. Io su questa vicenda ho assoluta serenità. In altri ne ho vista meno ed è la cosa che mi amareggia di più. Ci si può confrontare, io non ho insultato nessuno. Anzi, ben venga se la città si movimenta su alcuni aspetti, cosa che non è avvenuta fino ad oggi anche su argomenti importanti".Gian Mario Mercorelli (M5S) ha anche lui evidenziato le storture del piano: "A livello finanziario è un'ecatombe per le casse comunali. Da qualsiasi parte lo guardiamo, ci perdiamo. Giustissime le osservazioni di Prugni che ha anticipato cose che avrei detto anche io. Venticinque anni di tempo a un privato per un guadagno sicuramente inferiore a quello che ci avrebbe garantito la nostra municipalizzata. Oltretutto con una maggiore elasticità. Ricordo che i posti segnati di rosso potranno in qualsiasi momento diventare a pagamento, perchè inseriti nella zona ad alta rilevanza urbanistica. L'incertezza, la vaghezza negli occhi di chi presenta un atto come questo è incredibile. Ci state spacciando questa decisione come presa con la massima attenzione e pena verso i cittadini, quando non siete in grado neanche di saper fare una modifica. E' un'altra scelta 'alla Pezzanesi': non so se due o tre consiglieri abbiano letto per intero tutta la documentazione. Non capisco come facciate a vivere con questa superficialità questioni che andranno ad impegnare il Comune di Tolentino per 25 anni. Non c'è un solo aspetto, neanche uno, positivo. C'è solo un colossale favore al concessionario". A questo punto, dopo un riferimento diretto di Mercorelli, ha preso il microfono il segretario comunale Sergio Morosi e ne è scaturito un battibecco dai toni molto accesi: "Ho diritto alla mia dignità" ha detto Morosi e di rimando Mercorelli "Mi denunci allora".Il consiglio poi vota, boccia le tre proposte della minoranza. Si continua con gli altri punti fino a notte fonda. Ma restano le perplessità e, soprattutto, rimane tanta amarezza per un teatrino della politica sicuramente evitabile.Comunque andranno le cose, fra dodici mesi in consiglio comunale ci saranno diversi cambiamenti. Effettivamente la città di Tolentino merita di più di quello che si è visto e sentito questa sera.
Calcio e solidarietà vanno a braccetto in casa dello United Civitanova, squadra che ha disputato il campionato di Seconda Categoria.Nei giorni scorsi, infatti, il tecnico Simone Salvucci ha effettuato un versamento alla Fondazione Salesi dei soldi raccolti durante la stagione fra i suoi giocatori... un po' più 'vivaci'."All'inizio della stagione calcistica appena conclusa" racconta Salvucci "io, insieme al capitano della squadra Jacopo Fianchini, abbiamo creato un regolamento e tutti i giocatori che nel corso dell' anno hanno violato una delle regole stabilite, hanno versato in un fondo cassa la somma prevista per quella infrazione. Ad esempio, la multa per l'espulsione per proteste era di 10 euro. Avevamo anche stabilito che l'intero ricavato sarebbe stato devoluto in beneficenza.Un piccolo gesto che aveva due obiettivi: il primo farci rendere conto che siamo fortunati (e spesso ce lo dimentichiamo) perché mentre noi giochiamo e ci divertiamo c'è gente che purtroppo sta male. Il secondo è più importante: cercare di aiutare bambini che purtroppo si trovano a lottare con grosse difficoltà".E a Salvucci e allo United Civitanova vanno i complimenti di tutti per un gesto apparentemente piccolo ma pieno di tanti significati.
Se il comitato del "No al piano parcheggi" si aspettava una risposta dalla città, sicuramente l'ha avuta. Positiva. Anzi, molto positiva.Sono stati oltre 500 i tolentinati, fra cui molti giovani, che questo pomeriggio hanno preso parte al sit in di protesta in piazza della Libertà per chiedere all'amministrazione comunale di ritirare subito il bando che prevede di triplicare i parcheggi a pagamento e di affidarli a una ditta esterna per un periodo di venticinque anni. E fra i 500 c'era anche il presidente del consiglio Mauro Sclavi: una presenza pesante che non è certo passata inosservata.Nessun altro componente della maggioranza si è fatto vedere in piazza.La manifestazione è stata estremamente composta, colorata da striscioni ironici, ricca di tanti interventi da parte di cittadini comuni, visto che il comitato aveva deciso di evitare che prendessero la parola esponenti politici anche per le accuse di strumentalizzazione che erano arrivate da parte della maggioranza. Fra il pubblico, però, si è notata la presenza dei consiglieri comunali di opposizione del Pd e del Movimento Cinque Stelle.L'intervento più applaudito e forse più incisivo è stato però quello di un ragazzo di appena 17 anni, Riccardo Canaletti, la cui lettera in merito alla questione parcheggi scritta nei giorni scorsi era già stata molto apprezzata. E anche oggi Riccardo ha stupito i presenti, strappando applausi a scena aperta. Il suo discorso è partito ricordando l'articolo 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Se non vi siete accorti questa piazza si chiama piazza della Libertà. Io non sono un politico, sono uno studente e queste mie parole sono parole di ragazzi e di studenti senza retorica nè demagogia. E parto con ciò che studio a scuola. Dignità è una parola che deriva dal latino "dignitas" e ha come prima traduzione 'meritevole' e per noi non c'è merito in questo piano dei parcheggi. Non parliamo della dignità innata, quella che abbiamo perchè esistiamo. In giurisprudenza esiste una teoria chiamata 'teoria della prestazione', secondo la quale la dignità si ricollega piuttosto alla propria capacità di autonomia e autodeterminazione, configurandosi come risultato dell'agire umano. Per noi, il sì a questo progetto e quindi la decisione dell'amministrazione sono cose poco dignitose per i suddetti motivi. Per noi la dignità è strettamente legata alla democrazia e significa poter scegliere per noi stessi e non abbiamo avuto la possibilità di farlo. Si parla di una decisione che durerà ben oltre il mandato di questa amministrazione e quindi spetta solamente a noi decidere. E siamo in questa piazza oggi perchè, nonostante tutto, abbiamo scelto e abbiamo scelto di dire no. Dire no a un inutile piano che andrà a gravare ulteriormente sui cittadini. No alla retorica di queste ultime settimane che vuole dipingere questo progetto come qualcosa di necessario. Nell'articolo 21 dello Statuto Comunale, capo terzo, si legge che il Sindaco giura di agire per il bene di tutti i cittadini. Noi giovani vogliamo poter scegliere e invece ci dovremmo trovare a vivere per 25 anni qualcosa che non abbiamo deciso. Signori amministratori, se sono nella piazza, siate impavidi. Abbiate il coraggio di fermarvi e ripensare insieme a noi il futuro. Ripensarci e ammettere l'errore è lodevole, non riprovevole. Queste manifestazioni devono essere ascoltate, non marginalizzate o represse. Noi abbiamo il diritto di dire no stavolta e di scegliere per noi, per Tolentino e per il nostro futuro".Per i commercianti ha preso la parola Domenico Sileoni dell'Osteria San Nicola: "Non viviamo in un paese dove c'è l'esigenza di tutti questi posti auto. Perchè la gente per andare in centro deve pagare una ulteriore tassa? Per quale motivo? Noi vorremmo che questo piano venisse ritirato, rimesso in discussione con tutti i cittadini e non solo una parte. Bisogna capire le esigenze dei cittadini e non calare qualcosa dall'alto senza alcun senso".Marina Benadduci ha sottolineato le analogie fra quanto sta accadendo con il piano parcheggi e quanto successe a proposito dell'asilo Green. "Di fronte al progetto di svendere un asilo a norma per costruire un piccolo centro commerciale, rifare un asilo nuovo, in una operazione dove il Comune non guadagna nulla sono state raccolte 4000 firme. Si è costituito un comitato che ancora sta portando avanti la battaglia perchè quel progetto è ancora vivo e l'amministrazione vuole portarlo avanti. L'argomento cambia, ma la metodologia è la stessa: i cittadini non contano. E se si organizzano e trovano un obiettivo comune al di là dei partiti politici, allora sono manovrati. Mi sento veramente offesa perchè con questi atteggiamenti si offende la nostra intelligenza. Vogliamo partecipare, è possibile?".Il comitato, tramite le parole di Daniele Crudeli, Stefano Valota e Alessandro Saracchini ha ribadito che l'unica strada percorribile in questo momento è l'immediato ritiro del bando e la ridefinizione dell'intero progetto per la gestione dei parcheggi. Alla fine i commercianti presenti hanno intonato un motivetto dal testo ben chiaro "strappa il bando! strappa il bando!", fra gli applausi dei presenti.E quella di questo pomeriggio sembra essere una manifestazione destinata a lasciare un segno, anche perchè si è aperto un ulteriore strascico polemico. Il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico, Bruno Prugni, infatti, ha dichiarato che "chi offende cittadini che dissentono civilmente, non è compatibile con un ruolo amministrativo e dovrebbe essere cacciato. Oppure, molto più dignitosamente, dovrebbe dare le dimissioni", con riferimento a delle affermazioni che un paio di amministratori avrebbero fatto su Facebook in merito alla manifestazione di protesta. Ma Prugni ha voluto anche rimarcare "la grande forza di una Tolentino che di sabato pomeriggio ha scelto di partecipare a questa manifestazione, dando un segnale fortissimo a chi pensa di poter amministrare la città contro il volere della gente. Devo dire che non mi aspettavo tanta gente, ma sono contentissimo che sia andata tanto bene".
Una manifestazione colorata, allegra, ma decisa per dire un no secco al piano parcheggi di Tolentino.La manifestazione si farà sabato pomeriggio a partire dalle 16 in piazza della Libertà ed è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa: "E' ora di far sentire la nostra voce" ha affermato Daniele Crudeli, uno degli organizzatori. "Ho cominciato a pensare, come altri che mi hanno aiutato nell’organizzazione, e che ringrazio, che fosse arrivato il momento di far sentire realmente la voce dei cittadini, al di là del solito chiacchiericcio sui social network, che lascia il tempo che trova; e certo non con il fine di attaccare personalmente il Sindaco, la Giunta e la politica in generale.Dalla politica i cittadini oggi non pretendono miracoli, anche perché sanno bene che le risorse non ci sono più. Si chiede semplicemente più coinvolgimento, specie quando ci sono in ballo scelte di lungo termine come quelle in oggetto. Ora, al di là di come sono andate le cose, quello che chiediamo e che chiederemo sabato all’Amministrazione è di fare un doveroso passo indietro, ritirando prima di tutto il bando. In secondo luogo, esortiamo il Sindaco e la Giunta a dialogare con la cittadinanza, cercando insieme una proposte alternative maggiormente condivise".Presente anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Gian Mario Mercorelli, che ha anticipato la richiesta di un consiglio comunale straordinario sull'argomento firmata insieme ai consiglieri del Partito Democratico: "Il problema di questo bando è che vengono sottratte risorse all'Assm, in media 60-70 mila euro negli ultimi anni, per darle a un privato. Insieme al Pd abbiamo presentato la richiesta di un consiglio straordinario perchè questo atto è illegittimo sia rispetto alla legge dello Stato che ai regolamenti del Comune di Tolentino. Il bando deve essere ritirato e ripresentato, con una piccola complicazione per la Giunta che si è precipitata per farlo prima dell'entrata in vigore della nuova legge sugli appalti. L'assurdità dell'atto è evidente a tutti, gli errori di procedura sono altrettanto evidenti. E' il solito capitombolo alla Pezzanesi".Alessandro Saracchini, del comitato organizzatore, ha rimarcato con forza che "il comitato è nato in maniera assolutamente spontanea, composto per lo più da persone non impegnate politicamente. E' stato fatto molto per dare una connotazione politica al comitato e alla manifestazione di sabato: possono stare tutti sereni, perchè non ci sono manovre dietro e non c'è nessun inizio di campagna elettorale. La verità è una sola: non piace il modus operandi con cui è stato portato avanti l'atto, non piace la tempistica, non piace l'affidamento a terzi. Non c'è niente di politico e la manifestazione di sabato sarà solo una manifestazione popolare di persone che da liberi cittadini chiedono un passo indietro al sindaco e alla giunta. A Tolentino il dissenso viene fatto passare per un attacco politico o addirittura personale: noi questo non lo comprendiamo, ma forse qualcuno non ha colto l'ironia dei nostri volantini". E' stato poi ricordato che nel 2013 questa stessa Giunta confermava per cinque anni all'Assm la gestione dei parcheggi, valutando come fosse opportuno "per la forte crisi economica, mantenere la gratuità dei parcheggi di cintura" e che "essendo questi ubicati un po' fuori dal centro, il loro inserimento fra le aree a pagamento potrebbe scoraggiare l'uso, così creando problematiche alla viabilità": in pratica l'esatto contrario di quanto si asserisce oggi.Il segretario del Pd, Anna Quercetti, ha aggiunto "E' chiarissimo a tutti che questa non è una battaglia elettorale. La questione sta a cuore alla cittadinanza e come tale va rispettata. Noi come Pd abbiamo ritirato la nostra raccolta firme, per metterci a fianco dei cittadini. Quando ci sono questioni così, non devono esserci bandiere da piazzare: si va avanti compatti verso un medesimo obiettivo e cioè ritirare un bando sbagliato nella forma e nella sostanza. Invito tutti i cittadini liberi a partecipare alla manifestazione di sabato senza simboli e vessilli politici".In rappresentanza dei commercianti del centro contrari al piano era presente Paola Raponi: "Credo che ad essere contrari siamo la maggioranza dei commercianti del centro. Voglio sottolineare che non ci interessano compromessi: respingiamo in toto questa operazione perchè qui c'è in gioco il nostro lavoro. Questa operazione danneggia il centro storico e il nostro lavoro in un momento già difficilissimo. Crediamo che il piano parcheggi vada ad avvantaggiare i centri commerciali. Il nostro è un no categorico a difesa del nostro lavoro e della dignità del nostro lavoro. Poi, siamo anche cittadini prima che commercianti, quindi il no è anche perchè crediamo che dare per 25 anni in appalto i parcheggi a un privato sia una rapina a danno dei cittadini di Tolentino".Poco prima, in Comune il sindaco Giuseppe Pezzanesi aveva convocato la stampa, ribadendo la sua disponibilità a rivedere il piano, ma soprattutto, colpo di scena, riaprendo la possibilità all'ipotesi che la gestione possa essere affidata alla municipalizzata Assm: "A seguito della rinuncia di alcuni Comuni della zona montana che avevano manifestato l’intenzione di affidare all’Assm il proprio servizio idrico, liberando di fatto importanti risorse già accontonate per la predisposizione dei contatori obbligatori, stiamo valutando la possibilità di recedere dal bando e di affidare alla nostra Multiservizi la gestione dei parcheggi. Effettivamente l’Assm spa, già impegnata per oltre dieci milioni di euro con investimenti sulle nuove turbine delle centrali per la produzione di energia elettrica e di oltre 1 milione di euro per ulteriori lavori alla piscina comunale, di fatto, venendo meno l’impegno con altri comuni per la formazione dei contatori, potrebbe avere la possibilità di fare ulteriori investimenti mediante il controllo integrato delle aree di sosta cittadine.Resta inteso, comunque, che l’Amministrazione comunale può ritirare il bando o rinunciare e si riserva la facoltà di approvarlo fino alla stipula del contratto".
Non pronuncia mai la parola complotto nel corso della conferenza stampa. E non lo fa neanche il suo legale, l'avvocato Diego Perrone. Eppure, tirando le somme di una conferenza stampa che ha fortemente voluto, Giuseppe Cerolini lascia intendere proprio questo: chi ha svolto le indagini sulle attività delle sue aziende avrebbe cercato di incastrarlo."Voglio portare a conoscenza di fatti molto gravi che riguardano le indagini sulle mie attività. Sono sconcertato e preoccupato" ha esordito Cerolini prima di lasciare la parola al suo avvocato che ha aggiunto"Ci sono dei passaggi poco chiari nelle indagini e adesso riusciamo a comprenderli meglio".Ma partiamo dalle dichiarazioni ufficiali che l'imprenditore civitanovese ha rilasciato in copia alla stampa.Dopo le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto Cerolini Giuseppe e la sua società e per rispondere alle sollecitazioni che gli sono pervenute dagli organi di stampa in merito ad una presa di posizione riguardo il futuro delle aziende e dei dipendenti, Cerolini ha voluto chiarire queste vicende usando esprimendosi cosi:"Ho sempre avuto piena fiducia nell'operato della magistratura e soprattutto nei confronti dell'attività svolta dalla Procura della Repubblica di Macerata che, nonostante i reiterati sequestri ai danni delle aziende amministrative dal sottoscritto, ha dimostrato sensibilità imprenditoriale allorchè, a pochi giorni dalla nomina dell'amministratore giudiziario, il dr. Alessandro Benigni, ha confermato pubblicamente, in qualità delle predette attività imprenditoriali, il sottoscritto, chiarendo di "non avermi mai estromesso dalla gestione delle stesse".Quindi, il silenzio, serbato in occasione della vicenda giudiziaria che mi vede diretto protagonista, è stato dettato da una totale fiducia nei confronti dell'attività degli inquirenti che si è spinta a tal punto da suggerire al sottoscritto di affrontare queste vicende solo nelle opportune sedi giudiziarie, lavorando con impegno e sacrificio al solo fine di mantenere la continuità economica ed aziendale delle attività, in un così difficile momento storico.Tuttavia, a prescindere dall'attività di indagine in senso stretto e dai provvedimenti adottati a riguardo, intendo esternare la mia preoccupazione ed il mio sconcerto, scaturito dall'aver appreso recentemente ed indirettamente, che determinati soggetti, i quali materialmente hanno svolto indagini nei miei confronti e sulle mie aziende, si sono resi autori di fatti gravi, anzi gravissimi- peraltro già sottoposti al vaglio dell'autorità inquirente- che ove accertati, getterebbero ombre sulla legittimità del loro operato e, quindi, spero possano essere valutati ed approfonditi con solerzia ed incisività".In sostanza, Cerolini, tramite un esposto presentato alla Procura della Repubblica, sostiene che possano esserci state delle violazioni di legge nella conduzione delle indagini che lo riguardano, "e il risultato finale in realtà potrebbe essere stato pensato prima". L'avvocato Perrone ha apertamente parlato di "comportamenti non in linea con i canoni investigativi che potrebbero far pensare a un risultato finale delle indagini già stabilito in precedenza". E, sottolinea il legale, "non si tratta di chiacchiere da bar. Se chiamato, Cerolini andrà tranquillamente a spiegare tutto alle autorità competenti e porterà riscontri oggettivi e motivazioni valide".In pratica, per dirla in poche parole, Cerolini è stato portato a conoscenza del fatto che le stesse persone che hanno condotto le indagini sulle sue aziende, finanzieri delegati dalla Procura, avrebbero già in passato utilizzato un modus operandi per così dire "anomalo" e a loro carico sarebbe stato sporta una denuncia al vaglio della stessa Procura di Macerata. In base a questo, l'imprenditore civitanovese chiede chiarezza in quanto convinto che anche nell'indagine che lo riguarda siano stati tenuti comportamenti "non adeguati alle linee guida che vengono impartite dalla Procura per lo svolgimento delle indagini stesse"."Ho delle certezze, altrimenti non sarei qui" ha sottolineato ancora Cerolini, ribadendo la massima e totale fiducia sia nell'operato della Procura di Macerata che nella Guardia di Finanza, visto che a mettere in atto determinati comportamenti sarebbero state solo alcune persone, nello specifico quelle che hanno condotto le indagini. L'obiettivo? Non è chiaro. Perlomeno non ancora. Di certo c'è che sia l'imprenditore che il suo legale chiedono che venga fatta luce con solerzia e con i dovuti approfondimenti. Perrone non ha voluto (nè potuto) aggiungere ulteriori particolari per non pregiudicare le indagini e per non "fare un favore" alle persone coinvolte, ribadendo l'auspicio che "presto venga fatta chiarezza, nella convinzione che le aziende di Cerolini sono molto serie".
Sfida che vale una stagione per la Cucine Lube Banca Marche Civitanova domenica (ore 17.30) al PalaEvangelisti di Perugia: è l'appuntamento con Gara 4 della semifinale play off tra gli uomini di Blengini e la Sir Safety Conad. Dopo la battaglia di giovedì scorso in Gara 3 nelle Marche, Miljkovic e compagni cercheranno di continuare la rimonta nella serie (che vede ora gli umbri in vantaggio per 2-1) e riportare a Civitanova la formazione di Kovac per l'eventuale Gara 5 (in programma mercoledì prossimo 27 aprile). Atteso un clima infuocato nel palasport perugino, già tutto esaurito, con oltre 500 tifosi marchigiani pronti a sostenere la Cucine Lube Banca Marche nella difficile impresa di espugnare il PalaEvangelisti. Massima concentrazione e determinazione in casa biancorossa: nel pomeriggio di sabato l'ultimo allenamento all'Eurosuole Forum, poi la partenza per il capoluogo umbro dove domenica mattina i cucinieri terranno la consueta seduta di rifinitura.GLI ARBITRI Designati gli arbitri di Gara 4 di semifinale Play Off di SuperLega tra Cucine Lube Banca Marche Civitanova e Sir Safety Conad Perugia, in programma domenica alle 17.30 al PalaEvangelisti. Sono Matteo Cipolla di Palermo e Gianni Bartolini di Firenze.PARLA REID PRIDDY "Ci stiamo preparando mentalmente per una battaglia molto difficile - dice lo schiacciatore statunitense della Cucine Lube Banca Marche, Reid Priddy, protagonista della vittoria in Gara 3 - dove dovremo lottare palla dopo palla. Dentro di me sento il forte desiderio di conquistare Gara 4 per arrivare alla partita decisiva di fronte al nostro pubblico : dobbiamo resistere e assolutamente tenere questa serie viva, per non uscire dalla corsa scudetto in anticipo. L'importante è restare uniti, e andare avanti palla dopo palla anche se capiterà di commettere qualche errore. Dobbiamo giocare di squadra, per proseguire la nostra strada e continuare a migliorare. Molto dipenderà dall'efficienza del nostro servizio, un aspetto capace di modificare le dinamiche della gara, favorendo il muro e la difesa. Questi sono i play off, ci saranno tanti tifosi a sostenerci anche a Perugia e in quelle 3 ore di partita di domenica dovremo restare concentrati e determinati per dare il meglio di noi stessi, senza nessuna paura".COSI' LA LUBE AL PALAEVANGELISTI Match n. 8 per la Cucine Lube Banca Marche sul campo della Sir Safety: quattro vittorie e tre sconfitte su 7 gare giocare finora. Gara numero 17 in generale con Perugia, con 11 vittorie Lube contro 5 degli umbri.GIOCATORI A CACCIA DI RECORD In Campionato: Alessandro Fei – 1 partita giocata alle 600 (Cucine Lube Banca Marche Civitanova). In Campionato e Coppa Italia: Simone Buti – 15 punti ai 2000 e – 1 battuta vincente alle 100 (Sir Safety Conad Perugia); Enrico Cester – 3 muri vincenti ai 400, Marko Podrascanin – 16 attacchi vincenti ai 1500, Dragan Stankovic – 14 attacchi vincenti ai 1000 (Cucine Lube Banca Marche Civitanova). Solo nei Play Off: Alessandro Fei – 13 punti ai 1800, Dragan Stankovic – 5 muri vincenti ai 100 (Cucine Lube Banca Marche Civitanova).
"Vorrei solo che esca fuori la verità. Mia figlia non è una delinquente". Esordisce con queste parole Maria (nome di fantasia) la mamma della diciassettenne di Tolentino, salita da febbraio agli onori della cronaca per aver picchiato due compagne di classe e, recentemente, per essere stata sospesa dalla scuola fino alla fine dell'anno scolastico. Maria è una donna dal carattere forte e fiero, caratteristico dell'Albania, la terra delle aquile, suo paese di origine. Venticinque anni fa non ha avuto paura di attraversare l'Adriatico alla ricerca di una vita migliore. Con lo stesso coraggio ha cresciuta da sola le sue due figlie, e, con lo stesso coraggio, è pronta a far sapere la verità. A qualunque costo.Questa storia ci parla di fragilità e prepotenza. Il bullismo come atto, è sempre deplorevole, ma è ancor più inammissibile quando viene compiuto ai danni di una ragazzina portatrice di handicap. Peggio ancora, se viene infangato e raccontato in maniera incompleta.L’episodio in questione è avvenuto il 24 febbraio scorso. "Hanno omesso tutto, tutta la storia" racconta la mamma "lei, che in tutta la faccenda da mesi, era la vittima, si è improvvisamente trasformata in un mostro 'picchia compagne' di scuola senza motivo. Viene raccontato di intimidazioni fisiche e vessazioni psicologiche. Appare come la "bulla" di turno che ha picchiato due povere ragazze indifese, che si trovavano lì per caso e uscivano dall'aula. Ma posso assicurare che non è così, anzi, la realtà è tutt'altra".Effettivamente una lunga serie di documenti smentirebbero di gran lunga la versione “ufficiale” che è stata resa di dominio pubblico e che, di fatto, ha reso la giovanissima una sorta di "bulla". La ragazza, che a quanto emerge avrebbe percosso le compagne mandandole al pronto soccorso, è una diciassettenne di Tolentino e all'epoca dei fatti frequentava il quarto anno in un istituto superiore di Tolentino. Come referti medici antecedenti i fatti contestati testimoniano, la diciassettenne è affetta da un’insufficienza mentale lieve che, in particolare, come riporta il documento, “le comporta delle difficoltà sul piano logico-verbale (cultura generale, astrazione e processi astrattivi, area logico-matematica, pensiero pratico), difficoltà socio-relazionali e problematiche nelle abilità sociali”. Per questo motivo, a scuola, era seguita da un’insegnante di sostegno e, inoltre, percepisce una pensione di invalidità dall’INPS.Da settembre, quindi dall'inizio dell’anno scolastico corrente aveva stretto “amicizia” con le due ragazze in questione, una di 21 e l'altra di 19 anni, entrambe di origini straniere e ripetenti. Le due, in pochissimo tempo hanno preso il sopravvento psicologico sulla ragazza. Dalla nascita di quel rapporto per la minore sono iniziate le continue vessazioni psicologiche, le intimidazioni, le ingiurie e le minacce, che hanno portato a poco a poco la ragazza a chiudersi sempre più in se stessa e a non voler più andare a scuola. Quindi, da una parte abbiamo una minore con un deficit mentale, seguita da un'insegnante di sostegno e con qualche difficoltà, dall'altra due ragazze molto più grandi di lei che in cambio della loro amicizia chiedono "favori".“Già da ottobre non voleva più recarsi a scuola perché aveva paura. Gli abusi avvenivano soprattutto lì ma anche quando uscivano in giro per Tolentino o Macerata a fare una passeggiata. Più di una volta l’hanno indotta ad assumere sostanze stupefacenti e lei, rifiutandosi, le faceva accanire ancora di più. Le ordinavano, approfittandosi della sua “debolezza mentale”, di rubare cibo e profumi da casa. Doveva accompagnarle in tutte le loro attività, e la minacciavano di allontanarla se non l’avesse fatto, di metterle contro tutta la classe e di farle tagliare la testa dai loro connazionali macedoni e rumeni” racconta la madre.Nel novembre del 2015, quindi quattro mesi prima del fattaccio, la famiglia aveva sporto denuncia presso i Carabinieri di Tolentino per minacce, percosse e lesioni fisiche. Il verbale passa in rassegna tutte le azioni perpetrate dalle due "amiche" nei suoi confronti. A pagina 2 si legge quanto segue:Inutile sottolineare che in una situazione di disagio del genere la minore ha avuto sempre maggiori difficoltà a recarsi a scuola accusando, sempre più frequentemente condizioni di malessere psicologico andando a causare crisi lipotimiche con conseguente svenimento che l’hanno più di una volta costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso.Si legge in un referto del 19 novembre 2015: “sulla base della ricognizione anamnestica e della visita effettuata la paziente risulta affetta da sindrome da stress post-traumatico con cenestopatie viscero-somatiche (cardiopalmo, dispnea, vomito, tremore, lipotimia fino a sincope neuromediata), sindrome depressivo-ansiosa e atti di autolesionismo.”Soffermiamoci sugli atti di autolesionismo per pochi istanti. Immaginiamo un tranquillo giorno infrasettimanale, stiamo pranzando e il TG ci informa del ragazzino che, stravolto dalla prepotenza dei compagni decide di farla finita. Esattamente quello che stava per succedere. Pochi giorni prima del 19 novembre, precisamente il 12 novembre, in orario scolastico, una delle due ragazze, dal momento che la minore aveva manifestato la volontà di non sottostare più ai loro ordini e alle loro angherie, l’aveva incastrata in un angolo con un banco, percuotendola e graffiandole il viso. La madre subito accorsa l'ha prontamente riportata a casa ma l’ilarità delle due che di fronte alla compagna in difficoltà, accusante dispnea e ansia se ne andavano sghignazzando le ha provocato una crisi lipotimica ed è svenuta. Il clima irrespirabile e la profonda depressione hanno avuto il sopravvento: dopo questo ennesimo episodio, la ragazza tenta di farla finita provando a buttarsi dal quarto piano. Viene salvata appena in tempo. In seguito a questo episodio è tornata a scuola solamente a fine novembre. La mamma in quel frangente aveva pregato la scuola, alla luce dei fatti appena descritti, di effettuare maggiori controlli.Si legge in una nota inviata dal medico curante della giovane al neuropsichiatra infantile dottor Pincherle: “vive a scuola in un contesto di continue intimidazioni, minacce verbali e comportamentali, isolamento dagli altri e subisce tale situazione di bullismo con grave sofferenza emotiva…gli episodi sincopali recidivanti di cui è affetta da tempo si possano con evidenza correlare con un’eziologia neuromediata situazionale…penso indispensabile far tutto il possibile perché la ragazza, come chiunque altro alunno, possa vivere la scuola come ambiente accogliente, sicuro e salutare”.Ancora da chiarire il ruolo della scuola in queste circostanze. Le due, dunque, in data 24 novembre 2015 risultavano già denunciate e note alle forze dell’ordine per i reati di cui gli artt. 594, 612, 581 e 582, del codice penale nella fattispecie ingiuria, minaccia, percosse e lesioni personali dolose e sono, a tutti gli effetti, perseguite penalmente dalla Procura della Repubblica. In questo clima di intimidazioni e percosse fisiche arriviamo al 24 febbraio 2016. In seguito all’ennesimo tentativo di sopruso (si legge nel referto del pronto soccorso che è stata incastrata in un angolo con il banco e percossa in viso provocando ecchimosi) la ragazza ha reagito spingendo a terra per i capelli la prima e, intervenuta nella colluttazione, anche la seconda ha avuto la peggio."Non giustifico affatto il comportamento di mia figlia, la violenza è sbagliata. Ma non posso biasimarla. Dopo mesi che si teneva tutto dentro, è scoppiata e ha reagito. Ciò che non capisco è il perché la scuola non l’abbia difesa, anzi, abbia fatto di tutto per infangare l’accaduto. Non meritava la sospensione. Quelle ragazze la tormentano da mesi. Ci sono denunce, referti del pronto soccorso. Si è letteralmente distrutta da quando le ha conosciute. Non esce più di casa, ha paura di tutto e di tutti, mangia in continuazione per le crisi nervose. Io esigo che venga fatta luce su questa storia perché ciò che è stato raccontato è falso, e i documenti lo attestano chiaramente.Effettivamente, volendo essere pignoli, perfino la collocazione temporale dell’episodio è sbagliata, perché la faccenda è vecchia di almeno due mesi e la scuola aveva ratificato già da marzo la sospensione. "Non so perché è uscita fuori solo martedì (19 aprile, ndr), oltretutto adducendo che i fatti si sono verificati nel pomeriggio di qualche giorno fa”.Come già accennato, ancora da chiarire è il ruolo della scuola. Tuttavia appare assai discutibile la decisione, alla luce dei dati emersi, di sospendere la minore da scuola per salvaguardare l'incolumità delle compagne, quando, tutta una serie di fattori convergono decisamente verso un'altra versione dei fatti. Era davvero necessaria la sanzione disciplinare? Ed eventualmente, perchè ad essere punita è stata solo lei e non le altre due compagne il cui comportamento, oggettivamente, ha provocato la reazione? Fatto sta che la sospensione può essere impugnata e può essere revocata."La questione verrà affrontata in tribunale. Non ci sono scuse. Le prove ci sono, i documenti, c'è tutto. Non riesco a darmi pace però, cosa ha fatto di male per essere trattata così. La verità verrà fuori" dice Maria. E nei suoi occhi si leggono tutto l'orgoglio, la determinazione, la grinta e il carattere di una madre disposta a fare di tutto per tutelare una figlia fragile e indifesa.
Alzi la mano chi non lo ha pensato: se le cose a Ferrara fossero andate diversamente da come invece sono andate, sarebbe stato bollato come "gufo portasfiga". Sarebbe stato inevitabile.Quando Romano Carancini ha preso la indiscutibilmente coraggiosa decisione di andare a salutare la Maceratese alla vigilia della gara con la Spal, ce lo siamo chiesti in tanti: "Ma chi te l'ha fatto fare?". Metti che la Rata avesse perso. Metti che la partita si fosse incanalata su binari diversi da quelli che, invece, realmente sono stati imboccati dagli splendidi ragazzi di Bucchi, il povero Romano sarebbe stato crocifisso.Invece lui, armato di cappotto rosso antisfiga, ha sfidato la sorte e oggi è, insieme alla squadra, il vero eroe di Macerata. Lui, che di calcio forse ne mastica più che di politica (perdonami, ma ti giuro che è un complimento...), dopo tanti anni passati sui campi da protagonista, non se l'è sentita di fare in modo che da Sindaco del capoluogo la partita dell'anno passasse in sordina. Glielo avevano sconsigliato tutti. A ragione. Eppure, forse Romano Carancini ha preso la decisione più coraggiosa da quando è il sindaco di Macerata. E ha avuto ragione.Oggi può celebrare il trionfo in terra estense, quasi come se fosse sceso anche lui in campo con Kouko e compagni. Scrive sul suo Facebook: "Giornata indimenticabile per il calcio Biancorosso il 13 marzo 2016. Non importa come finirà questo campionato: resterà per sempre l'impresa al Paolo Mazza di Ferrara dove la Maceratese di Christian Bucchi trionfa contro la capolista Spal per 4 a 1 con una impressionante lezione di calcio. Perché di questo si è trattato. Io ho avuto la fortuna di esserci. Ed il privilegio di esserci da Sindaco, vicino alla squadra e alla società in un momento magico e delicato nello stesso tempo. Orgoglioso di vedere una squadra umile determinata consapevole di essere. Orgoglioso di vedere una tifoseria esemplare senza un coro contro per tutto l'incontro: solo ad aiutare i biancorossi con voce alta a battersi contro 6.000 spallini. Ora il futuro è la Pistoiese e niente altro ma i maceratesi devono dire grazie alla squadra ed andare a incitarla all'helvia recina e capire che siamo tutti insieme a un passo dalla storia. Dobbiamo decidere se volerci provare a trasformare il sogno in realtà. Forza Rata!!!!".E un plauso al tuo coraggio, Romano. Te lo meriti tutto.
Sembra uno dei soliti pasticciacci all'italiana. E piovono critiche e polemiche."Annullare una tappa il giorno prima basandosi sulle previsioni meteo è qualcosa inedito da dilettanti allo sbaraglio. Il fatto che poi non abbia piovuto non fa alcuna differenza. Pensare che gli organizzatori sono gli stessi del Giro d'Italia è qualcosa di preoccupante. Non so cosa sia peggio se tale scelta sia stata fatta per incompetenza o se ci sia qualcosa sotto. Fossimo in un altro Paese qualcuno ne avrebbe dovuto rispondere", "la previsione della neve a 700 metri è una fandonia... Evidentemente questa tappa non s'aveva da fare per altre questioni", "sembra che la causa sia stata l'impossibilità di portare le attrezzature per trasmettere dal traguardo: se davvero fosse così siamo veramente di fronte a "dilettanti allo sbaraglio". Credo che questi organizzatori non siano all'altezza, non si annulla una tappa basandosi sulle previsioni del tempo, ma siamo matti... c'è qualcosa che non quadra...": questi sono solo alcuni dei commenti degli appassionati di ciclismo a seguito dell'annullamento della tappa Foligno - Monte San Vicino della Tirreno - Adriatico. Che fanno da eco alle proteste arrivate anche dalla squadra di Vincenzo Nibali, la Astana:"La neve non c'è, la corsa è stata mutilata della tappa regina, la classifica World Tour è andata a farsi benedire e non capiamo cosa abbia indotto l'organizzazione a prendere una decisione così scellerata"Gli Astana di Vincenzo Nibali si sono immediatamente esposti, dicendo che non condividevano affatto la decisione. Per altro presa 24 ore prime, quando generalmente si aspetta almeno le prime ore del mattino. Oggi dopo la ricognizione del percorso da parte dell'ammiraglia celeste gli umori nel team kazako sono un misto di rabbia, sconcerto e rassegnazione: "Noi capiamo tutto, ma quanto è accaduto ha dell'incredibile e dell'inaccettabile. La strada è pulita e a 2 km dal traguardo la temperatura è di 7°. A quanto ci risulta questa decisione è stata presa non per l'incolumità dei corridori ma perché non si sapeva come portare su fino in cima il palco e tutto il materiale dell'organizzazione" afferma il direttore sportivo Paolo Slongo.
Tragedia questa sera intorno alle 18.45 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, dove il maitre, Eraldo Grandoni, 53 anni di Fiuminata, è deceduto improvvisamente mentre si stava cambiando per iniziare la serata di lavoro a causa di un arresto cardiaco.E' successo tutto nel giro di pochissimi minuti: l'uomo era insieme ad alcuni colleghi nella stanza dove sono soliti cambiarsi per indossare le divise dell'albergo, quando si è accasciato colpito quasi certamente da un infarto.Immediatamente soccorso, nel giro di qualche minuto sul posto sono arrivati gli operatori del 118 che hanno cercato per oltre 40 minuti di rianimare Grandoni, ma non c'è stato niente da fare. Sconvolti i titolari della struttura e i colleghi dell'uomo.Per i rilievi di rito sono intervenuti anche i carabinieri.
La segnalazione di una cittadina ha consentito ai carabinieri di arrestare un ladro praticamente in flagranza di reato.E' successo questo pomeriggio in viale Vittorio Veneto, a due passi dal passaggio a livello, quando una signora ha chiamato i carabinieri dopo aver visto un tizio che, indossando un cappuccio, aveva scavalcato la recinzione di una casa e si stava introducendo al suo interno. Nel giro di pochissimo tempo sul posto è intervenuta una pattuglia con il maggiore Lamusta che, seguendo le segnalazioni della donna, sono riusciti a scoprire il malvivente che nel frattempo si era nascosto in un ripostiglio esterno all'abitazione. Addosso aveva un cacciavite.Grazie al tempestivo intervento dei militari, non era ancora riuscito ad entrare nella casa dove vivono due anziani, marito e moglie con la signora costretta a letto.Il ladro, G.S., albanese di 22 anni, pregiudicato, è stato arrestato e portato in caserma per le formalità di rito.(nella foto il momento in cui il malvivente è entrato nella recinzione interna della casa)
"Ho visto a Camerino l’avvocatessa scomparsa ” – E’ la segnalazione fatta pervenire ai carabinieri di Camerino da una donna residente nella città ducale. Non si conoscono, chiaramente, le generalità di chi ha fornito la segnalazione, ma tanto è bastato a rimettere in moto l’intera macchina delle ricerche sul territorio montano della Provincia. Da domani l’intera task force si sposterà con base operativa a Camerino, proprio a seguito di quanto raccontato dalla presunta testimone. La donna, stando alle pochissime indiscrezioni trapelate, ha riferito ai militari dell’Arma di aver visto l’avvocato Dichiara intorno alle diciassette di ieri sera. Camminava in via Aldo Moro, all’altezza del negozio di giocattoli “Toys”. La stessa testimone, sempre secondo il racconto, ha fornito una descrizione piuttosto dettagliata della persona vista. I tratti somatici corrispondono, l’abbigliamento pure e persino un particolare delle scarpe che la testimone ha notato e che coincide con le calzature indossate dalla Dichiara al momento della scomparsa.L’ipotesi che possa esserci qualcosa di concreto e che non si tratta del solito colpo di teatro della mitomane di turno è surrogata dalla stessa scelta di spostare l’intero apparato delle ricerche nel camerinese già dalla serata di oggi e, più massicciamente dalla mattinata di domani.Il mistero si infittisce, quindi, anche perché la testimone, come riferito, ha visto la donna percorrere a piedi un tratto di strada non certo frequentato da molti pedoni e senza, dunque, la Fiat Punto con cui l’avvocatessa si era allontanata da casa. Dov’è l’auto? E perché, se è stata abbandonata dopo essere stata vista a Civitanova Alta, nessuno l’ha trovata in questi giorni di ricerche serrate?Domande a cui si sta tentando di dare una risposta e che si aggiungono a voci più o meno credibili che cominciano a rincorrersi. .