Alzi la mano chi non lo ha pensato: se le cose a Ferrara fossero andate diversamente da come invece sono andate, sarebbe stato bollato come "gufo portasfiga". Sarebbe stato inevitabile.
Quando Romano Carancini ha preso la indiscutibilmente coraggiosa decisione di andare a salutare la Maceratese alla vigilia della gara con la Spal, ce lo siamo chiesti in tanti: "Ma chi te l'ha fatto fare?". Metti che la Rata avesse perso. Metti che la partita si fosse incanalata su binari diversi da quelli che, invece, realmente sono stati imboccati dagli splendidi ragazzi di Bucchi, il povero Romano sarebbe stato crocifisso.
Invece lui, armato di cappotto rosso antisfiga, ha sfidato la sorte e oggi è, insieme alla squadra, il vero eroe di Macerata. Lui, che di calcio forse ne mastica più che di politica (perdonami, ma ti giuro che è un complimento...), dopo tanti anni passati sui campi da protagonista, non se l'è sentita di fare in modo che da Sindaco del capoluogo la partita dell'anno passasse in sordina. Glielo avevano sconsigliato tutti. A ragione. Eppure, forse Romano Carancini ha preso la decisione più coraggiosa da quando è il sindaco di Macerata. E ha avuto ragione.
Oggi può celebrare il trionfo in terra estense, quasi come se fosse sceso anche lui in campo con Kouko e compagni. Scrive sul suo Facebook: "Giornata indimenticabile per il calcio Biancorosso il 13 marzo 2016. Non importa come finirà questo campionato: resterà per sempre l'impresa al Paolo Mazza di Ferrara dove la Maceratese di Christian Bucchi trionfa contro la capolista Spal per 4 a 1 con una impressionante lezione di calcio. Perché di questo si è trattato. Io ho avuto la fortuna di esserci. Ed il privilegio di esserci da Sindaco, vicino alla squadra e alla società in un momento magico e delicato nello stesso tempo. Orgoglioso di vedere una squadra umile determinata consapevole di essere. Orgoglioso di vedere una tifoseria esemplare senza un coro contro per tutto l'incontro: solo ad aiutare i biancorossi con voce alta a battersi contro 6.000 spallini. Ora il futuro è la Pistoiese e niente altro ma i maceratesi devono dire grazie alla squadra ed andare a incitarla all'helvia recina e capire che siamo tutti insieme a un passo dalla storia. Dobbiamo decidere se volerci provare a trasformare il sogno in realtà. Forza Rata!!!!".
E un plauso al tuo coraggio, Romano. Te lo meriti tutto.
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