Si sporge dalla finestra di un albergo di Civitanova Marche e precipita nel cortile interno. Alcune fratture dovute alla caduta, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.Un 47enne uomo di affari, che si trovava in città per lavoro insieme ad un amico collega, ha preso una stanza doppia nella struttura ricettiva civitanovese. Ieri sera, poco dopo le 23, l’amico del 47enne ha deciso di uscire per fare una passeggiata, lasciandolo da solo in camera. Sarà mancato non più di una mezzora, quando facendo rientro in direzione dell’albergo ha subito notato la presenza di un’ambulanza della Croce verde e una pattuglia degli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Civitanova. Quest’ultimi erano all’interno della stanza che i due avevano deciso di dividere per la notte. I poliziotti gli hanno, spiegato cosa era accaduto in sua assenza. Vale a dire del volo, di circa tre metri, che il 47enne aveva fatto, cadendo dalla finestra al primo piano dell’albergo e finendo, non sull’asfalto in strada, ma sul cortile interno della struttura ricettiva. Ad accorgersi di quanto accaduto il personale dell’albergo che ha prontamente lanciato l’allarme. L’uomo era cosciente, ma in evidente stato confusionale, non si può escludere che forse avesse bevuto un po’ troppo. Il quarantasettenne è stato caricato a bordo dell’ambulanza e trasportato in direzione dell’ospedale della Città alta. Qui, i sanitari lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti strumentali del caso riscontrando varie fratture, ma fortunatamente non in pericolo di vita.Gli agenti del Commissariato, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il 47enne era solo e tutti gli elementi sembrano portare nella direzione di una caduta accidentale. I contorni definitivi della vicenda saranno, comunque, chiariti dall’uomo non appena sarà ascoltato dagli agenti di polizia.
Un cantautore che si stava facendo apprezzare nel mondo della musica locale. Ma il male di vivere era in agguato e, in un momento di sconforto, la decisione di farla finita. La città di Osimo piange un altro giovane che ha deciso di togliersi la vita. "Non ci sono parole, continua a sognare da lassù con Gli Angeli" scrive un'amica sulla bacheca di Davide, richiamandosi a una famosa canzone di quel Vasco Rossi che il giovane tanto amava.Davide Pesaresi 29enne osimano era andato a vivere da solo da poco tempo in un appartamento in via San Filippo. Voglia di gestire i propri spazi e di organizzarsi la vita come si vuole. Ma, probabilmente, anche un sentimento di solitudine e di male di vivere complicato da gestire. Quindi la terribile decisione, dalla quale “dietro non si torna” come canta il suo idolo Vasco Rossi in "Angeli". Il 29enne è andato in bagno, si è stretto al collo la cintura del pantalone e si è impiccato.Il padre del ragazzo, preoccupato perché non lo sentiva da qualche giorno, giovedì pomeriggio, intorno alle 18, ha preso la decisione di recarsi all’abitazione del figlio. Ha suonato al campanello, senza però ottenere risposta. Ha provato a chiamarlo a voce alta, ma dall’appartamento nessun segno di presenza del figlio. In un attimo la decisione di lanciare l'allarme. Sul posto si sono precipitati, immediatamente, i carabinieri della stazione di Osimo, agli ordini del maresciallo Marcello Iarba, un’ambulanza della sezione cittadina della Croce rossa di Osimo e i vigili del fuoco di San Sabino. Quest’ultimi, per poter accedere all’interno dell’appartamento hanno dovuto forzare una finestra. Il portone di casa, infatti, era stato chiuso a chiave da dentro, segno evidente che Davide aveva pianificato il suo gesto estremo in modo tale da rallentare i soccorsi, anche se fossero arrivati in tempo. Una volta entrati, i carabinieri hanno trovato il corpo del 29enne in bagno. I volontari della Croce rossa hanno provato, per circa 30 minuti, a praticare la rianimazione. Ma, ormai, non c’era più nulla da fare. Davide Pesaresi era morto, Il decesso, con ogni probabilità, era avvenuto alcune ore prima. Pare non sia stato trovato nessun biglietto per spiegare i motivi del gesto.Un ragazzo sensibile, amante della musica, grande fan di Vasco Rossi. Alcune serate per far conoscere il suo mondo musicale, quello del cantautorato. Poi, però, era finito nel tunnel della depressione, un tunnel sempre più buio che lo ha portato a prendere la decisione di farla finita in un caldo pomeriggio di luglio.Il corpo di Davide si troverà nella Casa del Commiato Vigiani a San Biagio di Osimo dalle 17 di venerdì 15 luglio 2016.Il funerale avrà luogo alle 16 di sabato 16 luglio 2016 nella chiesetta di Santo Stefano di Osimo.
Sparisce dall’anagrafica di Telecom Italia all’improvviso e senza un perché. Quattro mesi di completo blackout telefonico ed informatico, con contatti e contratti che vanno in fumo.È l’incredibile storia accaduta al noto stilista civitanovese, Mario De Vito, e per la quale la prima azienda telefonica italiana è stata condannata al ripristino immediato di tutti i servizi che il cliente ha sempre pagato, oltre alla condanna delle spese processuali che il giudice del Tribunale di Macerata, dott.ssa Maika Marini, ha quantificato in 4.769,88 euro, oneri inclusi.<Ed ora siamo pronti ad istruire la causa per risarcimento danni quantificabili almeno in 50mila euro>, annuncia il legale dello stilista, Roberta Pizzarulli. <Il mio assistito per circa 20 anni è stato cliente di Telecom sia per i servizi telefonici che per quelli legati ai sistemi informatici, adsl e posta elettronica. Mai un ritardo nei pagamenti. Il suo consulente telefonico, nel 2011, gli ha consigliato - per risparmiare – di emigrare in un’altra compagnia telefonica, la CWNet>, racconta l’avvocato. Effettivamente, De Vito ha avviato tutte le procedure per trasmigrare fra gli elenchi del nuovo operatore. Dopo pochi mesi, però, lo stilista non si è trovato bene ed ha deciso di tornare sui propri passi. <Il mio assistito è rientrato, quindi, in Telecom e per alcuni mesi si è trovato a pagare, in modo assolutamente ingiustificato, entrambi gli operatori>. Tutto risolto? Assolutamente, no.Nell’aprile di quest’anno, all’improvviso, Mario De Vito ha provato ad effettuare una telefonata: nessun segnale. Ha tentato di inviare una mail, niente da fare. Ovviamente, nessuna possibilità di scaricare posta elettronica. <Ha, quindi, iniziato a contattare il servizio clienti della Telecom per chiedere spiegazioni. Nessuno degli operatori con i quali ha parlato gli ha, però saputo dare una spiegazione. Anzi, l’unica frase che gli hanno continuato a ripetere era che Mario De Vito non risultava essere nella loro anagrafica ed il numero di utenza telefonica non risultava nei loro registri. In pratica era scomparso dai loro database>. Con l’aiuto del suo consulente telefonico, dopo aver contattato in pratica qualsiasi compagnia telefonica esistente in Italia, <si è scoperto che il mio assistito risultava essere tornato un cliente della CWNet. Anche se quest’ultima ha subito specificato che, da ben due anni, aveva provveduto ad assegnare la numerazione telefonica ad un altro cliente. Una situazione aberrante e paradossale>. A seguito di un copioso carteggio fra le due compagnie telefoniche ed il legale dello stilista, i servizi non venivano erogati, <a fronte, però, di emissioni di bollette telefoniche, regolarmente onorate, mediante domiciliazione bancaria>. Non restava che un’unica strada per risolvere la questione, l’adire le vie legali. <Ho presentato un ricorso d’urgenza e dopo un mese, il giudice ha fatto conoscere la decisione: condanna per Telecom Italia al ripristino immediato di tutti i servizi che il mio assistito ha sempre onorato e condanna al pagamento delle spese processuali quantificate in 4.769,88 euro, oneri inclusi>. I servizi verranno ripristinati, ma la lite giudiziaria proseguirà. <Siamo pronti ad intentare causa per risarcimento danni, visto che in questo periodo di blackout telefonico ed informatico, circa quattro mesi, la ditta individuale De Vito ha perso importanti ingaggi contrattuali>, conferma l’avvocato Roberta Pizzarulli.<In via prudenziale quantificabili nell’ordine dei 50mila euro>.
Incidente lungo la Strada provinciale 46 in direzione del comune fermano di Montegranaro. Poco dopo le 9:30 di questa mattina, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrate un’automobile ed un autocarro. L’incidente si è verificato nel territorio del comune di Monte San Giusto. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, il 118 dell’ospedale maceratese e le forze dell’ordine. Quest’ultimi stanno effettuando i rilievi del caso al fine di ricostruire l’esatta dinamica dello scontro. Non si esclude che la forte pioggia che sta cadendo in queste ore in tutta la provincia di Macerata possa aver contribuito all’incidente. Al momento, per quanto è dato sapere, i feriti - sembra due, vale a dire i conducenti dei mezzi coinvolti - non dovrebbero aver riportato ferite gravi. I sanitari del 118 hanno, comunque, disposto il trasporto in direzione del presidio ospedaliero maceratese per ulteriori accertamenti. Disagi e rallentamenti alla circolazione.
Un colpo incredibile quello messo a segno la notte scorsa nell'abitazione del titolare del Bar Le Grazie, Augusto Mari, che si trova sopra l'attività commerciale in contrada Le Grazie. Il bottino complessivo ammonta ad oltre diecimila euro fra contanti, sigarette, preziosi e un Mac portatile nuovo di zecca.La dinamica del furto è ancora al vaglio dei carabinieri della locale Stazione. Di certo, i malviventi hanno colpito mentre il bar era ancora aperto e all'interno c'erano alcuni clienti: nessuno si è accorto o ha sentito nulla. Non solo. In casa, durante il furto, c'era anche la madre di Mari che stava dormendo.Ad accorgersi di quanto era successo è stato il titolare del bar, intorno alle 3.30 di questa mattina: mentre stava pulendo il locale, ha sentito un forte odore di gas e si è accorto che la tubatura esterna era rotta. Salito in casa dalla porta interna, ha trovato le camere completamente a soqquadro, compresa quella dove stava dormendo la madre che non si è accorta di nulla. Sparite anche le sigarette che si trovavano in una stanza al piano terra. La tubatura del gas quasi certamente si è rotta in quanto i ladri l'hanno utilizzata per calarsi dal primo piano dell'abitazione e fuggire dalla parte della casa che dà sul lago delle Grazie. Secondo una prima ricostruzione, il colpo è stato messo a segno in un orario compreso fra la mezzanotte, orario in cui la madre di Mari è andata a dormire, e le tre.Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, ma dei malviventi non c'era ormai più traccia.
Due morti a Civitanova Marche per overdose di droga nel solo mese di maggio. Continue operazioni delle Forze dell’ordine tese a contrastare il fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto fra i giovani del luogo. La città costiera maceratese ha voglia di reagire e dire “no”, di proteggere i propri figli da questa terribile piaga. Ed è proprio questo il senso dell’iniziativa messa in piedi dall’assessorato ai Servizi sociali del comune di Civitanova Marche, in collaborazione con l'Asur - Area Vasta 3, associazione Veder Crescere con il Dialogo, associazione No Profit Aps Sentinelle del Mattino di Civitanova Alta e fondazione Ema Pesciolino Rosso di Gianpietro Ghidini, Ambito Territoriale Sociale 14, dal titolo “CitaNO’ alla droga”.Diverse le location, sia in città che presso gli stabilimenti balneari, della quattro giorni di manifestazioni ed eventi organizzati per aiutare i genitori a capire, in tempo, i segnali premonitori rispetto a potenziali avvicinamenti dei propri figli al terribile mondo della droga. Si parte domani sera, giovedì, alle 21:15, con un convegno, gratuito, dal titolo: “Cari genitori vi dico perché mi sballo! - Come sviluppare una genitorialità positiva”, al quale interverranno la prof.ssa Fermani, il dott. Mario De Rosa direttore del Sert, la dott.ssa Cicalese, la dott.ssa Cesetti e Gianpietro Ghidini. Sempre da domani e fino a domenica 17 luglio, nella Sala foresi di Piazza XX Settembre sarà possibile visitare gratuitamente la mostra temporanea, con supporti visivi e audiovisivi, per conoscere ed informare sul fenomeno della droga dal titolo “Scopri la verità sulla droga”, curata dalla Fondazione per un mondo libero dalla droga di Milano.“Ringraziamo Andrea Foglia e le associazioni per averci proposto questa manifestazione – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Yuri Rosati – che mi auguro abbia la risonanza che merita vista la drammaticità dei temi affrontati. In pochi mesi abbiamo perso due persone per droga in città e l'Ente comunale è in prima linea quando si può fare qualcosa, informare i cittadini e affrontare il problema delle dipendenze da sostanze stupefacenti”.
“Mia nonna ha rinunciato, con scrittura privata, all’usufrutto per l’abitazione in cui vivo insieme a mio marito per numerosi debiti nei miei confronti”. Questa la risposta della nipote della signora 93enne di Civitanova Marche, Maria De Luca, che da due anni vive nella casa di riposo Alfonso Maria Fusco di via Regina Elena. Ieri, accompagnata dal suo legale, avvocato Roberta Pizzarulli, e da una pattuglia dei Carabinieri, la nonnina civitanovese ha bussato alla porta di casa in via Cesare Battisti per potervi rientrare a vivere, “così come suo diritto in quanto legittima usufruttuaria”, come ha evidenziato il legale della 93enne dopo averne avuto conferma dagli uffici preposti (leggi qui).Ma non sarebbe questa la verità secondo quanto racconta l’avvocato della nipote della signora Maria de Luca, Bruno Pettinari. “Nella mia qualità di legale della nipote faccio presente che la De Luca non ha mai abitato presso la suddetta casa sin dal lontano 1986 e che da tempo ha rinunciato all’usufrutto con scrittura privata. Tale rinuncia è stata fatta anche a fronte dei numerosi crediti vantati dalla mia cliente nei confronti della De Luca”. Per queste ragioni, “la mia assistita non ha violato alcun diritto”, evidenzia Pettinari. “La mia cliente – conclude il legale - si riserva le più opportune azioni nei confronti di tutti coloro che hanno rilasciato commenti assolutamente inqualificabili sui social networks collegati al giornale pubblicato in rete”.
Un pastrocchio nello stile della peggior prima repubblica. Un tira e molla fatto di accuse reciproche, di richieste di cariche istituzionali, di rapporti tesi fra quelli che dovrebbero essere gli alleati della stessa coalizione. A Tolentino la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale prevista (forse a questo punto) per giovedì pomeriggio in consiglio comunale, ha riaperto vecchie ferite mai totalmente rimarginate. E fa perdere un altro pezzo alla maggioranza ormai risicatissima che sostiene la giunta Pezzanesi. Andiamo per ordine.Gennaio 2014: “Avevamo chiesto al sindaco Pezzanesi un posto in giunta, certi di essere ascoltati, ma abbiamo ricevuto una delega senza competenze decisionali. In pratica un’attività collaborativa, da noi svolta sin da prima e, sinceramente, penso che avremmo potuto avere qualcosa di più consistente”: era questo il commento a caldo del capogruppo consiliare di Forza Italia Carmelo Ceselli, nella nota inviata alla stampa, dopo il conferimento della delega “Ambiente e Decoro Urbano” al collega Antonio Trombetta, segretario del club Forza Silvio. Un mese prima i due, alla presentazione ufficiale del partito, avevano lanciato una richiesta specifica al sindaco: un rappresentante in giunta. In seguito al passaggio del primo cittadino e degli assessori al Bilancio e al Commercio Silvia Luconi e Orietta Leonori dall’ex Pdl al Nuovo centrodestra (oltre al consigliere con delega alla Cultura, capogruppo del Ncd, Alessandro Massi e ai consiglieri Giuliana Salvucci e Joseph Fogante), desideravano un incarico per dar voce anche a Forza Italia. “Ma questa delega mi sembra un po’ un contentino – spiega Ceselli – e non vogliamo fare da stampella a nessuno!". Poi, i rapporti fra Forza Italia e Trombetta si sono incrinati e quest'ultimo è approdato nel Gruppo Misto, pur rimanendo fedele alla maggioranza. In consiglio comunale, quindi, rimaneva il solo Ceselli in rappresentanza di Forza Italia.Il 4 marzo scorso, in pompa magna, dopo una lunga serie di trattative, il sindaco assegnava al consigliere di Forza Italia Carmelo Ceselli le deleghe al Commercio e Attività produttive: un "premio" agli azzurri che avevano sempre sostenuto la maggioranza, ma che non erano mai stati rappresentati in Giunta. Per non minare gli equilibri, però, nessun rimpasto ma semplicemente la scelta di assegnare le deleghe al consigliere comunale.Dopo poco più di quattro mesi da quella che sembrava la "soluzione finale" per poter arrivare a fine mandato (la scadenza naturale è la primavera del 2017) senza ulteriori scossoni, oggi arrivano le dichiarazioni di Ceselli (rilasciate a un solo organo di stampa, curioso, ndr) che afferma di voler riconsegnare le deleghe e che non voterà il presidente del consiglio comunale designato, Francesco Colosi (FdI) perchè "non adeguato e maturo per questo incarico". A monte di questa frattura fra Forza Italia e la maggioranza, c'è l'assessorato alla Sicurezza, da inizio mandato in mano a Giovanni Gabrielli della Lega Nord. Ceselli afferma che l'assessorato alla Sicurezza gli era stato garantito dal sindaco il quale poi invece si sarebbe "rimangiato la parola". Fra i due l'altra sera ci sarebbe stato un confronto molto duro, con Ceselli che se n'è andato sbattendo la porta.E i numeri a sostegno della maggioranza diventano sempre più risicati, dopo che anche l'ex presidente del consiglio comunale Mauro Sclavi aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico approdando nel Gruppo Misto. Un rapido calcolo dice che probabilmente Colosi sarà eletto presidente del consiglio alla terza votazione, quando sarà sufficiente la maggioranza semplice e non più quella qualificata, con nove voti contro gli otto della minoranza che appare intenzionata a votare compatta il consigliere del Pd Jacqueline Cesaretti. Mancano circa dieci mesi per la fine di questo mandato. E se queste sono le premesse, per quello che resta della maggioranza che sostiene Pezzanesi, non saranno giorni facili.
Solare, piena di passioni, innovativa e creativa. Ma anche innamorata del suo Mirko e con tanta voglia di trascorrere tempo con gli amici di una vita. Sono queste le frasi che meglio identificano Lucia Salvatori, 26enne di Macerata, che una terribile malattia ha portata via questa notte, intorno alla mezzanotte, all’affetto di tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerla. Il decesso è avvenuto all’ospedale regionale Torrette di Ancona.Sul mondo dei social la notizia della sua scomparsa si è rapidamente diffusa e sono stati tanti coloro che, immediatamente, hanno postato ricordi, foto e frasi, per celebrare il loro rapporto con Lucia. I familiari della ragazza che viveva a Macerata, nel quartiere Pace, si sono stretti nel loro dolore, confortati da amici e parenti. La 26enne, dopo essersi diplomata all’istituto d’Arte Cantalamessa, aveva continuato a coltivare la sua grande passione per la moda e per la nail art. Non trascurando di trascorrere il tempo libero con gli amici di sempre all’insegna dell’allegria e dello stare bene insieme. Molto provato da questa scomparsa, il fidanzato Mirko Migliozzi, che ha condiviso con Lucia tanti bei momenti. La camera ardente è stata allestita nei locali dell’obitorio dell’ospedale di Macerata, dove il feretro è giunto questa mattina dal presidio ospedaliero del capoluogo dorico. Domani, alle 16, si svolgerà il funerale nella chiesa di Santa Maria della Pace.
La nipote le impedisce l’ingresso nell’abitazione di cui è legittima usufruttuaria. Neppure la presenza dei carabinieri ha consentito a Maria De Luca, 93enne civitanovese, di poter godere del suo diritto. I legali della donna sono pronti ad avviare l'iter giudiziario.Un ennesimo caso di abbandono di una persona molto avanti con gli anni all’interno di una casa di cura per anziani. È da due anni, infatti, che la signora Maria, vive nell’istituto "Alfonso Maria Fusco" di via Regina Elena a Civitanova. Stanca di questa situazione, la 93enne si è rivolta allo studio legale Santoro-Pizzarulli al fine di far valere i propri diritti di usufruttuaria e poter, quindi, rientrare nell’abitazione di via Cesare Battisti, dove attualmente risiedono la nipote - nuda proprietaria - e suo marito.Questa mattina, accompagnata dai legali Roberta Pizzarulli e Simone Santoro e dalla dottoressa Giada Micucci, Maria De Luca si è vista negare dalla nipote l’accesso all’abitazione e questo nonostante l’intervento della forza pubblica. Ai legali dell’usufruttuaria non resta, dunque, che adire l’Autorità giudiziaria affinché le possa essere consentito di godere appieno del proprio diritto e poter trascorrere il resto della sua vita tra le mura domestiche.
Rabbia, emozione, voglia di averlo ancora tra tutti noi. Sono questi i sentimenti che hanno segnato i volti della Sportware, venerdì scorso, durante la conferenza stampa tenutasi agli impianti Vescovara ad Osimo, centro sportivo che Lorenzo Manuali – il 43enne di Campocavallo di Osimo che si è gettato dal ponte autostradale Salinello, nel Teramano, alto circa cento metri, nel giugno scorso (qui) - con altri amici tenne a battesimo quasi vent’anni fa. Moderatore dell’incontro Emanuele Trementozzi, collaboratore da un anno del sodalizio osimano, in rappresentanza della Trementozzi Eventi Comunicazione.“Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte sulla prematura scomparsa di Lorenzo”, le parole della famiglia e dalla stessa Sportware, davanti ad oltre cento tra amici e parenti del 43enne che hanno partecipato all’appuntamento per ricordare un uomo di valori e uno sportivo con la “S” maiuscola. Sulle tribune affollate del centro osimano, anche la moglie Barbara, che visibilmente commossa, ha ricevuto il caloroso abbraccio di chi ha conosciuto suo marito: una persona solare, disponibile e guidato da quei valori che solo lo sport sa donare come rispetto, passione e determinazione. Seduti al tavolo degli oratori Luca Brachini, membro del consiglio direttivo Sportware, Fabrizio Farinelli, socio dal 2003, e la dottoressa Orietta Zagaglia dello Studio associato Franquelli di Diego Zagaglia, che ha raccontato la “verità” sul contenzioso in corso con l’Agenzia delle Entrate, smentendo categoricamente come Lorenzo, all’atto della sua morte, “abbia lasciato dietro di sé debiti e debitori in capo alla Sportware e alla sua stessa famiglia”. Parole che la moglie Barbara ha rafforzato con le sue dichiarazioni. “Vivere nello sport, una frase in cui riconosco il mio Lorenzo, il nostro Lorenzo: sì perché lui è un po’ di tutti, lo è sempre stato. La modalità con cui è stato condotto l'accertamento tributario, negando addirittura la sportività a chi ha fatto di quel valore la propria vita, è a mio parere di una ingiustificata violenza, in particolare lo è stato per un uomo di principi come Lorenzo. Naturalmente nessuno deve sentirsi responsabile per questa morte, ma penso anche che nessuno debba sentirsi non coinvolto in questa vicenda. Vorrei che la morte di Lorenzo non fosse stata vana e che venisse scritta la parola fine alle incertezze normative, ai controlli capestro alle associazioni sportive, per permettere una volta per tutte alle realtà sane e propositive come Sportware di portare avanti con coraggio e passione la promozione dello sport in tutte le sue forme. Ciò che è accaduto spero che sia lo spunto, lo dico a me innanzitutto, per fermarsi un momento a pensare che non possiamo cambiare l'ordine delle cose, certo, ma possiamo contribuire ognuno a modo nostro, ognuno per il ruolo che riveste nella vita privata e in quella professionale, a riconoscere nell'altro sé stessi rispettandolo nei suoi principi, passioni e ideali e, soprattutto, seguendo, nell'occasione del confronto, il rispetto di quelle regole di onestà e di correttezza che non sono scritte da nessuna parte, ma che sono certa siano dentro ognuno di noi”.Un incontro dunque esaustivo, ricco di significati, teso a ricordare lo sforzo profuso da Lorenzo negli anni, proiettando l’organizzazione sportiva osimana verso un futuro solido e ricco di novità. “Perché Lorenzo ci ha lasciato un’enorme eredità e noi non possiamo tradirlo” ha rimarcato Fabrizio Farinelli. “Il gusto della competizione, il rispetto per l'avversario e anche l'accettazione della sconfitta: questi elementi lo hanno sempre contraddistinto sia nel campo di gioco che in quello della vita”. Due ore di passione che hanno smentito ogni illazione e rilanciato l’attività della Sportware, oggi più che mai. Perché, come hanno concluso gli oratori, “ci salutiamo nella profonda consapevolezza che la Sportware c’è stata, c’è, ma, soprattutto, ci sarà nel nome e in memoria di Lorenzo Manuali”.E la storia non finisce di certo qui, come sottolineato dalla dottoressa Zagaglia: “Il nostro studio segue la Sportware da molti anni e, insieme, abbiamo deciso di avviare un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, nella convinzione che quanto verbalizzato non corrisponda al vero. La Sportware ha sempre promosso i valori di amicizia e rispetto delle regole, non possiamo accettare che venga disconosciuto lo status di sportività a questa associazione. Ci sono troppe regole incerte e di dubbia interpretazione, norme che hanno colpito nell’animo una persona sensibile come Lorenzo e che noi combatteremo davanti ad un giudice. Di certo, questo lo gridiamo con fierezza, Lorenzo Manuali non ha lasciato debiti a nessuno, tanto meno la Sportware è debitore di qualcuno. E questo, amici, è un dato di fatto incontrovertibile”.
In arrivo novità a Montecassiano per migliorare il servizio della raccolta dei rifiuti all’interno del cimitero cittadino. Il comune maceratese - da sempre ai primi posti nelle Marche in questo ambito, lo scorso mese di maggio ha fatto registrare un lusinghiero 81,05% - si conferma sempre più attivo in materia ambientale. “Saranno implementate le attuali postazioni con nuovi cassonetti a servizio dei cittadini”, evidenziano dall’Amministrazione comunale.Una iniziativa alla quale hanno lavorato congiuntamente l’assessorato cittadino all’Ambiente ed il Cosmari con l’obiettivo di centrare due risultati: migliorare il servizio di raccolta differenziata e facilitare il conferimento dei materiali da parte dei cittadini. A questo scopo, dunque, verranno implementate le attuali postazioni con nuovi contenitori: cassonetto marrone per i rifiuti organici dove poter gettare, ad esempio, i fiori recisi o le piante secche e la carta bagnata; un cassonetto blu del multi-materiale dove inserire le bottiglie di plastica, i vasi vuoti colorati o il cellophane dei fiori; un cassonetto giallo per i rifiuti indifferenziati dove poter conferire sottovasi, fiori e vasi in plastica rigida durevole, ceri e lumini, che, per l'appunto, non si riciclano. Su tutti i contenitori sono stati apposti adesivi personalizzati per facilitarne l’uso.“I buoni risultati della raccolta differenziata registrati nel nostro Comune – ha precisato l’assessore all’Ambiente Simone Fogante – sono anche merito della collaborazione e del senso civico dei cittadini che, siamo sicuri, continueranno ad impegnarsi responsabilmente per assicurare le condizioni di decoro dell’area cimiteriale”.
Aumento della tariffa idrica del 3,5%, gli strali dei sindacati confederali di Macerata. Luci ed ombre, a seguito dell’ultima riunione dell’assemblea dei Sindaci dell’Aato 3, sintetizzati da una nota congiunta a firma di Daniel Taddei per la Cgil, Silvia Spinaci per la Cisl e Manuele Broglia per la Uil.Si parte dagli aspetti positivi come “la decisione di aumentare il fondo a favore delle famiglie in condizione di necessità e il piano quadriennale di investimenti pari a 55milioni di euro”. Ma le buone notizie, secondo gli esponenti sindacali, terminano qui. “L’assemblea dei Sindaci aderenti all’Aato 3 ha anche deliberato l’aumento del 3,5%, per l’anno in corso, delle tariffe del servizio”. Un incremento “che facciamo fatica ad accettare soprattutto perché su di esso pesa la perdurante situazione di grave frammentazione del settore, a sua volta frutto di un mancato intervento di aggregazione e razionalizzazione del sistema delle aziende idriche che come Cgil, Cisl e Uil invochiamo da tempo”. Per rafforzare la propria tesi, i rappresentanti della triplice sindacale ricordano quanto avvenuto nell’Aato 2 di Ancona “in cui da tempo la gestione del servizio idrico integrato è affidata a un soggetto unico”. Ed in virtù di ciò, quest’ultima “ha deliberato, sempre nei giorni scorsi, un piano di investimenti per il prossimo quadriennio pari a 65 milioni di euro ed un incremento della tariffa all’utenza del 1,5%, meno della metà dell’aumento maceratese”.Per ovviare a tutto ciò, “è sempre più urgente non accumulare ulteriori ritardi. L’Aato 3, in base alla normativa vigente, si era finalmente data un percorso che doveva portare entro il 30 giugno scorso all’unificazione delle tre società affidatarie - Unidra, Centro Marche Acque e S.I. Marche - e parallelamente prevedeva l’avvio di un progressivo piano di accorpamento dei rami idrici delle aziende che gestiscono il servizio con l’obiettivo esplicito di giungere alla società unica di gestione entro il 2017>. Ma la scadenza di fine giugno è passata e “ci sembra che il processo di aggregazione sia ancora fermo al palo. Nel frattempo l’Ambito di Macerata – si conclude la nota di Cgil, Cisl e Uil - rischia il commissariamento per mancato rispetto della normativa nazionale. E in questo quadro, come se non bastasse, le tariffe sono aumentate”.
Pauroso incidente intorno alle 18:20 di oggi lungo la strada che collega Loreto a Porto Recanati, ad un chilometro circa dall'Hotel Brigantino.Un uomo alla guida di una Seat grigia ha perso improvvisamente il controllo della sua auto. Il mezzo si è capottato ed ha terminato la propria corsa, prima contro un palo della pubblica illuminazione, e poi urtando un cordolo in cemento posto al ciglio della strada. L'impatto è stato violentissimo tanto da aver divelto parte del tettino dell'auto, lato guidatore. Le condizioni del guidatore e di suo figlio di circa due anni sono apparse immediatamente gravi agli occhi dei soccorritori accorsi sul luogo dell'incidente: tre ambulanze e una squadra dei vigili del fuoco. All'interno dell'auto c'era anche la moglie dell'uomo al volante: anche lei ha riportato seri traumi. Si è, quindi, subito chiesto l'intervento di entrambe le eliambulanze: Icaro di stazza ad Ancona ed Icaro 2 di stazza a Fabriano. Code e rallentamenti lungo l'arteria stradale. La dinamica dell'incidente è al vaglio delle Forze dell'ordine intervenute sul posto.
Un bambino è caduto accidentalmente dal seggiolino, battendo violentemente a terra con il volto, a Casette Verdini frazione di Pollenza. I genitori hanno dato immediatamente l'allarme.Sul posto si sono precipitati il personale della Croce Rossa e la Polizia municipale. Per maggiore sicurezza è stato chiesto l'ausilio dell'eliambulanza Icaro che ha trasportato il bambino d'urgenza all'ospedale pediatrico Salesi di Ancona. I sanitari del capoluogo dorico hanno sottoposto il piccolo ferito a tutti gli accertamenti del caso. Un forte trauma facciale, questa la diagnosi. Dopo poche ore in osservazione, dovrebbe essere dimesso in giornata.(Foto Si.Sa)
Quattro impiegati non regolarmente assunti e carenze igienico-sanitarie in cucina, sospesa l’attività imprenditoriale di uno stabilimento balneare che svolge anche attività di ristorante a Porto Recanati.Il provvedimento di sospensione è stato comminato nella giornata di ieri 8 luglio, a seguito di un servizio coordinato finalizzato al controllo del territorio – già avviato nei giorni scorsi – condotto dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, in collaborazione con il Nucleo ispettorato del Lavoro di Macerata, insieme al personale della Direzione territoriale del Lavoro di Macerata e al Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri di Ancona. Controlli che hanno riguardato numerose attività imprenditoriali della zona. In particolare, in uno stabilimento balneare, che svolge anche attività di ristorante, sono state elevate quattro violazioni amministrative. La più importante riguarda l’aver impiegato manodopera non regolarmente assunta, per la precisione quattro lavoratori. È stata, quindi, comminata una multa pari a 8mila euro ed emesso un provvedimento per la sospensione dell’attività. Rischio raddoppio della multa se non si provvederà per tempo con la regolarizzazione dei lavoratori. Per poter riprendere l'attività, occorrerà per l'appunto regolarizzare i dipendenti e pagare un'ulteriore sanzione pari a 2mila euro.Le violazioni contestate allo stabilimento balneare con annessa attività di ristorante non finiscono qui. La task force messa in piedi dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche e dalla direzione territoriale del Lavoro di Macerata, coordinati rispettivamente dal capitano Enzo Marinelli e dal direttore Pierluigi Rausei, ha elevato anche una multa da mille euro per carenze igienico sanitarie riscontrate all’interno della cucina. Scattata, inoltre, anche un’apposita segnalazione agli uffici dell’Asur competente per i provvedimenti necessari al ripristino della salubrità dei locali. Infine, sono state riscontrare altre irregolarità che dovranno essere ulteriormente verificate a causa della mancata esibizione della documentazione da parte del titolare dell’attività imprenditoriale sottoposta ad ispezione.
Carabinieri in borghese si infiltrano alla festa universitaria di questa notte a Camerino. Decine i giovani controllati, molte segnalazioni per consumo di sostanze stupefacenti. Una denuncia per detenzione ai fini di spaccio. Trovata droga abbandonata in un campo. L’attività investigativa continua per risalire a chi ha abbandonato le sostanze stupefacenti.Notte di super lavoro per i carabinieri della Compagnia di Camerino, diretta dal capitano Vincenzo Orlando. Partendo da un attento controllo dei social network, in particolare Facebook, i militari hanno tenuto costantemente sotto controllo le pagine relative alla pubblicità di una festa universitaria che si è svolta questa notte in un locale alla periferia di Camerino. Centinaia i giovani partecipanti e, fra questi, alcuni carabinieri in borghese che sono riusciti a svolgere brillantemente il proprio lavoro infiltrandosi tra gli universitari e, quindi, potendo segnalare situazioni anomale e strani movimenti ai colleghi che si erano organizzati con controlli all’esterno del locale. Decine sono stati infatti i giovani individuati dai militari quali possibili detentori di droga e, successivamente, controllati e sottoposti a perquisizione personale. Per otto di questi, tutti studenti di età compresa tra i 22 ed i 28 anni, è scattata la segnalazione al Prefetto di Macerata poiché sorpresi mentre si appartavano all’esterno dell’area in cui si stava svolgendo la festa con piccole dosi di cocaina e hashish destinata al consumo personale.I controlli dei carabinieri si sono concentrati, inoltre, anche sulle navette, appositamente noleggiate per l’evento ed utilizzate da moltissimi ragazzi per raggiungere e per lasciare la festa, non rischiando infrazioni perché messisi alla guida ubriachi. Una volta intimato l’alt alla navetta, i militari hanno controllato tutti i passeggeri, sottoponendoli a perquisizione personale. Ed i frutti di questo ulteriore lavoro non sono tardati ad arrivare. Una studentessa napoletana è stata, infatti, trovata in possesso di 3 grammi di cocaina occultati all’interno del reggiseno. La ragazza è stata denunciata per detenzione ai fini di spaccio.Nel corso dell’attività ispettiva, proseguita fino alle cinque di questa mattina, i carabinieri, infine, hanno rinvenuto ulteriori 5 grammi di cocaina e 10 grammi di hashish abbandonati da ignoti nel terreno adiacente alla festa. È molto probabile che i possessori della sostanza stupefacente - prontamente sequestrata - abbiano deciso di sbarazzarsene perché informati dei controlli in atto e, quindi, non rischiare di incorrere in segnalazioni e/o denunce. Sono in corso da parte dei carabinieri di Camerino specifici accertamenti, anche attraverso l’analisi dei social network, per acquisire le generalità di tutti i partecipanti al party in modo tale da poter risalire all’identità del o dei possessori della sostanza stupefacente abbandonata e rinvenuta dai militari.
Il giorno dopo il funerale di Sara Menichelli la città di Fabriano stenta ancora a riprendersi. Si evidenzia, da più parti, l’estrema generosità della famiglia della 22enne - deceduta sabato scorso in un terribile incidente stradale avvenuto lungo la A14 – nel dare un senso ad una tragedia immane ed irrazionale dando il consenso all’espianto multi-organi, grazie al quale otto persone, tutte di fuori Regione, ne hanno beneficiato.Un gesto che non può essere sottaciuto, come è stato evidenziato dai tanti presenti alla veglia funebre che si è tenuta mercoledì scorso nella chiesa dei giovani di Fabriano, San Filippo. Ed evidenziato, inoltre, durante il funerale di ieri che, il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Stefano Russo, ha officiato nel duomo cittadino di San Venanzio.Una cerimonia composta, con un sentimento di dolore tangibile, ma anche ricca di speranza nella Risurrezione. “Sara veglierà sulla sua famiglia e su tutti coloro che le hanno voluto bene”, uno dei passaggi dell’omelia di mons. Stefano Russo. “Abbiamo tutti acquistato un angelo splendente che non ci lascerà mai soli”, il ricordo commosso di alcuni amici della 22enne. “Il tuo sorriso non lo scorderemo mai”, il centro della lettera che la nonna di Sara le ha indirizzato. Parole di conforto per i genitori, Giancarlo e Rita, e per i due fratelli più piccoli della 22enne. Una cerimonia funebre animata dalla corale parrocchiale che ha eseguito canti dedicati alla risurrezione. “Questo è il nostro modo – hanno voluto sottolineare – per salutare Sara e stare vicino ai suoi familiari”.Prima che le esequie si concludessero, alcuni amici della 22enne hanno voluto ricordarla. “Non ti dimenticheremo mai – hanno confidato con commozione – veglia su di noi, con il tuo contagioso sorriso, che abbiamo bisogno di te”. Un lungo applauso ha, quindi, salutato l’uscita del feretro che è stato sepolto all’interno del cimitero di Santa Maria.
Per Veronica Serafini è il Bosco dei 100 acri, in onore dei romanzi dello scrittore inglese Alan Alexander Milne, di cui è appassionata. Per la città di Macerata, probabilmente, "non ha neppure ancora un nome".“Eppure è un posto al quale sono molto legata”, conferma la 16enne studentessa maceratese dell’Istituto tecnico Agrario cittadino. Si sta parlando del parco-boschetto che si estende dal campo di calcio di Collevario a tutta via Giovanni Verga. “Non è, quindi, neppure tanto piccolo”, evidenzia la studentessa. “Sono un’appassionata di video making, non trovando alcun video da nessuna parte, ho deciso di girarlo io per cercare di farlo conoscere il più possibile”. Questo perché Veronica è molto legata a questo luogo.“Quando ero più piccola ci andavo insieme a mio padre, nel periodo natalizio, per raccogliere il muschio da utilizzare, poi, per il Presepe. Ora che sono cresciuta, ci vado anche d’estate per trovare un po’ di refrigerio dalle alte temperature. Ma anche per stare a contatto con la natura, riflettere e passeggiare”. Un vero e proprio tesoro naturalistico, secondo la studentessa, “che merita di essere conosciuto da più gente possibile”. Con una sola prescrizione, però: “Venite, conoscetelo, fate passeggiate e state a contatto con la natura. Ma, poi, lasciate tutto come lo avete trovato. Niente rifiuti gettati per terra, rispettiamo tutti la natura e non roviniamo uno dei posti più incantevoli della nostra città”.[video width="400" height="300" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/07/13636487_302964813376749_1957143913_n.mp4"][/video]
La cura di bellezza per il proprio corpo, l’ha tradita. Denunciata una romena di 30 anni per tentato furto. La giovane, senza fissa dimora, ieri pomeriggio è entrata all’interno del centro commerciale di Piediripa e si è diretta nel corridoio dei prodotti per la cura del corpo. Una volta individuato ciò che le serviva, con assoluta non curanza del servizio di vigilanza interno, ha occultato – nascondendoli sotto il largo vestito che indossava – svariate confezioni di prodotti di bellezza e profumi. Un’operazione che, però, non è passata inosservata agli attenti operatori del servizio di vigilanza interno del supermercato. Quest’ultimi hanno prontamente allertato i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Macerata che hanno fermato la 30enne, denunciandola per tentato furto. La merce, del valore di circa 200 euro, è stata restituita al legittimo proprietario.