Sono sempre più frequenti le opportunità di studio e formazione all’estero per gli studenti Unicam. Nell’ambito di una proficua politica di internazionalizzazione che l’Università di Camerino persegue da tempo, rientrano infatti anche i corsi di laurea magistrale in consorzio internazionale che danno l’opportunità di ottenere il Double Degree.Ne è un esempio, tra gli altri, anche il corso di laurea magistrale in Chemistry, grazie ad un accordo tra Unicam e l’Università di Catamarca in Argentina.E proprio in questi giorni Maruan Albero Bracci e Leonardo Curzi, studenti del corso di laurea magistrale in Chemistry, sono arrivati in Argentina per frequentare il secondo e ultimo anno di studi. Al termine del percorso formativo, discuteranno la tesi sia nell’ateneo camerte che in quello argentino ed otterranno il titolo di studio riconosciuto in entrambi i Paesi.“Siamo davvero molto emozionati – hanno dichiarato i due studenti – nell’intraprendere questo percorso e ringraziamo l’Ateneo per l’opportunità che ci è stata offerta. I nostri colleghi argentini ci hanno riservato una calorosa accoglienza. Nei prossimi giorni inizieremo il corso di spagnolo che ci permetterà di migliorare la conoscenza della lingua sia per scrivere la tesi che per seguire le lezioni, che inizieranno il prossimo 8 agosto”.Unicam è stata poi egregiamente rappresentata anche in Scandinavia. Nei mesi scorsi infatti, Federico Marinozzi, studente iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha frequentato un corso presso il centro universitario delle Isole Svalbard (UNIS) su “Arctic Environmental Toxicology”, approfondendo la tossicologia e la chimica nelle acque e nella fauna dell’Artico.Federico ha potuto frequentare il corso dopo aver superato una dura selezione, dal momento che ogni anno vengono ammessi solo 20 studenti provenienti da ogni angolo del mondo.“Si è trattato di una esperienza davvero particolare – ha raccontato Federico Marinozzi. Sono arrivato a Longyearbyen, capitale dell’arcipelago delle Svalbard, nel periodo di perenne notte e con una temperatura che oscillava tra i -25 e i -40 gradi. Ho trascorso la settimana seguendo corsi di sopravvivenza al clima e ai pericoli artici. Oltre alle lezioni teoriche, ho partecipato ad escursioni tra renne, foche e aurore boreali in un paesaggio completamente ghiacciato. Abbiamo raccolto campioni organici di renne per analizzare le tracce tossiche al loro interno ed ho approfondito un report scientifico sulle tracce di antidepressivi nelle acque dell’artico e nella sua fauna, che mi ha consentito di superare brillantemente gli esami previsti”.“Con grande soddisfazione – ha dichiarato il Pro Rettore Vicario Unicam Claudio Pettinari - l’Ateneo continua a vedere i proficui risultati delle intense attività rivolte alla mobilità internazionale dei nostri studenti, fondamentale per un percorso formativo completo”.
Si è spento a 82 anni per un infarto, nella notte, Luigi Mattucci, nato a Macerata, vissuto per molti anni a Torino, ma poi richiamato nelle Marche dalla bellezza di Cingoli. Fine conoscitore della comunicazione e una carriera, sempre in ascesa, in Rai, prima di andare in pensione, ha ricoperto - quale ultimo incarico - la poltrona di direttore di RaiSat.Nato, un po' per caso, a Macerata, perché da alcuni anni il padre ricopriva il ruolo di segretario all'università di Macerata. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, cambio di vita per la famiglia Mattucci, quando il Politecnico di Torino decide di assumere il padre di Luigi. Mattucci, socialista da sempre, amico di Bettino Craxi, è stato anche compagno di Liceo del futuro cardinale Tarcisio Bertone. I tecnicismi tipici degli ingegneri, gli stavano decisamente stretti. E, quindi, la vera svolta della sua vita arriva con l'ingresso in Rai nel 1958, prima in Piemonte e poi, una carriera repentina e sempre in ascesa, fino ad arrivare alla Direzione generale fino a chiudere come direttore di RaiSat. Nel frattempo, Luigi Mattucci aveva trovato, comunque, il tempo di rimanere in ambito accademico, insegnando per un paio di anni all'università di Macerata, facoltà di Scienze della comunicazione. <Luigi - racconta Anna Smorlesi, moglie del dottor Paolo Lampa - è sempre rimasto profondamente attaccato alla Regione di nascita, tanto da decidere di acquistare una casa a Cingoli, in località Troviggiano. L'abitazione gliela abbiamo venduta io e mio marito>. Proprio la signora Anna, questa mattina, ha scoperto il corpo esanime dell'amico. "Sono passata intorno alle 8:30 e l'ho trovato morto". Allertati i soccorsi, sul posto è giunta un'ambulanza del 118, insieme ai carabinieri della locale stazione. I sanitari hanno constatato il decesso avvenuto per un arresto cardio-circolatorio in conseguenza di un infarto. "Ieri sera, 26 luglio, intorno alle 19:30 abbiamo parlato per l'ultima volta. Era entusiasta di completare tutti i preparativi per il matrimonio della figlia, Luisa, previsto per sabato 30 luglio, nella chiesa di Troviggiano. Era rimasto solo, da ieri mattina, proprio perché la figlia era andata a Roma ad accogliere i suoceri che stavano atterrando da San Paolo del Brasile". I figli, oltre a Luisa, anche Dino, sono in arrivo a Cingoli. A seguito dell'autorizzazione del magistrato, è stato possibile fissare i funerali dell'82enne che si svolgeranno venerdì 29 luglio alle 10 nella chiesa di Troviggiano. Il feretro sarà, quindi, tumulato nel cimitero della località cingolana, accanto alla tomba della moglie, scomparsa l'anno scorso.
"Mandano i profughi, queste povere persone, in un ghetto. Senza alcuna possibilità di inserimento sociale. Tutto ciò di negativo che ne conseguirà, sarà direttamente imputabile alla Prefettura di Macerata". Non utilizza certo giri di parole, il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, per tornare sulla questione legata al bando predisposto proprio dalla Prefettura per l'accoglienza dei migranti nella provincia maceratese.Ad aggiudicarsi il bando, fra gli altri, anche una società di Sondalo, provincia di Sondrio, la Hostel Stelvio, che ha ottenuto il diritto all'accoglienza di 50 profughi da far alloggiare a Frontigliano, una delle località sciistiche più rinomate del maceratese, nell'ex Mark Hotel. Struttura ricettiva, quest'ultima, chiusa da circa dieci anni e dove, nelle scorse settimane, si è verificato un inquietante episodio dai contorni tutti ancora da definire. Ai primi di maggio di quest'anno, infatti, sono andati a fuoco i materassi in 9 stanze. Un principio di incendio che ha provocato pochi danni - tanto è vero che le fiamme si sono spente da sole e del rogo ci si è accorti solo il 9 maggio quando il proprietario si è recato all'interno della struttura per un controllo di routine - ma che sulla cui matrice non vi era alcun dubbio: doloso. I vigili del fuoco hanno trovato tracce di gasolio che è, appunto, servito per appiccare l'incendio. Considerando questi elementi, la Procura di Macerata ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Ussita e Camerino e si stanno cercando elementi per chiarire definitivamente questo inquietante episodio. Certo, al momento, non sembrano esserci correlazioni diretti fra la disponibilità all'accoglienza dei profughi e l'incendio doloso. Ma resta il fatto che l'aria che si respira a Frontignano è molto calda e non solo perché si è in estate.Tanto più che proprio in questi giorni, la società di Sondalo ha ottenuto, dal comune di Ussita, il certificato di agibilità per la struttura ricettiva fermiglianese. Ma, al momento, solo per poter ospitare 25 persone. Si potrà arrivare alla capacità richiesta di 50 unità non appena ci sarà il via libera all'adeguamento della struttura: da albergo ad ostello della gioventù. Queste ultime notizie hanno rinfocolato il fuoco delle polemiche. "Frontignano non è la location adatta all'accoglienza e all'integrazione dei profughi. La Prefettura di Macerata - attacca il primo cittadino, Marco Rinaldi - non ha tenuto minimamente conto delle nostre obiezioni e di quelle di un numero importante di residenti. Ha predisposto il bando senza minimamente coinvolgerci e basandosi solo sulla disponibilità di questa società lombarda".Secondo il sindaco ci sono dei dati oggettivi che non possono non essere presi in considerazione. "Non bisogna basarsi sui residenti di Fermigliano in agosto o nel pieno dell'inverno, non è un dato reale. Piuttosto occorrerebbe che dalla Prefettura di Macerata si recassero a Frontignano nei restanti dieci mesi dell'anno. Solo un cieco non vedrebbe la realtà o, se vogliamo rimanere nell'ambito dei detti popolari, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Frontignano vive di di turismo e non ha un tessuto sociale in grado di favorire l'inserimento. I 50 o 25 profughi che siano, saranno ghettizzati, andranno in un vero e proprio ghetto, dove non c'è nulla. Non potranno frequentare una scuola o un qualsiasi posto dove poter socializzare. Li faremo venire e basta". Tutti questi aspetti sono stati messi, nero su bianco, su una lettera che Rinaldi ha inviato in Prefettura a Macerata, concludendo che: "Tutto ciò che di negativo succederà, sarà imputabile direttamente alla Prefettura". Una frase che non lascia adito alle interpretazioni."Non si è voluto neppure salvaguardare il rapporto fra popolazione e numero di profughi da ospitare. Prendiamo ad esempio Macerata. Il rapporto è dell'1%, rispetto ai migranti assegnati. Ad Ussita, invece, è pari al 12%, per avere il medesimo rapporto di Macerata, ne dovremmo ospitare solo 4 di profughi".A protestare non è solo il primo cittadino di Ussita, ma anche moltissimi residenti. Quest'ultimi - molti, ma non tutti, proprietari di seconde case a Frontignano - si sono organizzati, dando il mandato ad un legale per tutelare le loro ragioni. Hanno raccolto, ad oggi, 630 firme per bloccare l'arrivo dei profughi. E, soprattutto, promettono di non fermarsi fino a quando non avranno scongiurato questa eventualità.
A sole 48 ore dalla data indicata e conosciuta da giorni, giovedì 28 luglio, la notizia diventa ora ufficiale. Ma cambia, la location e, a sorpresa, raddoppiano le inaugurazioni. Ci sarà, infatti, un doppio taglio del nastro, seppur in senso figurato: uno per la 77 Valdichienti e l'altro per la strada statale 318. Entrambi i momenti si svolgeranno amministrativamente nel versante dell'Umbria, a pochi metri comunque dalle Marche. Confermata la presenza del Premier Matteo Renzi e del ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Oltre ai massimi rappresentanti delle Istituzioni, a tutti i livelli, delle due Regioni interessate.Dopo 40 anni, si chiude dunque una pagina di storia - fatta di continui stop and go - e si apre, finalmente, una strada alla circolazione, come atteso da tanti residenti sia nelle Marche che in Umbria. Gli inviti ad Istituzioni ed organi di informazione sono arrivati nella tarda mattinata di oggi, 26 luglio, direttamente dagli uffici preposti dell'Anas. Il progetto Quadrilatero Marche-Umbria, per quel che riguarda il maxi-lotto 1, troverà compimento fra pochissime ore. "Alle 12 di giovedì 28 luglio, sarà aperta al traffico la nuova strada statale 77 “della Val di Chienti”, direttrice Foligno-Civitanova Marche, nel tratto Foligno-Pontelatrave fino a Muccia", si legge nell'invito, nei pressi dell'imbocco della galleria la Palude che congiunge le due Regioni Marche ed Umbria, seppur amministrativamente nel territorio di quest'ultima. Inaugurazione anche per la nuova strada statale 318 “di Valfabbrica”, direttrice Perugia-Ancona, nel tratto Pianello-Schifanoia, sarteria stradale ricadente tutta in Umbria. In entrambe le circostanze a fare gli onori di casa sarà il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.Il programma della giornata prevede un servizio navetta per ospiti e giornalisti, con partenza dal parcheggio sito presso l’ex campo base - Area MAM (ex terremoto), a Colfiorito. Ad appena cinque minuti dal luogo prescelto per l'inaugurazione. Ad aprire la scaletta degli interventi sarà il numero uno di Anas Spa, il presidente Gianni Vittorio Armani. Quindi sarà la volta dei due presidenti di Umbria e Marche, rispettivamente Caiuscia Marini e Luca Ceriscioli. E dulcis in fundo, concluderà il Premier Matteo Renzi. Prevista la presenza, ma non l'intervento, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dei presidenti delle provincie di Perugia e Macerata, rispettivamente Marco Vinicio Guasticchi ed Antonio Pettinari, oltre a molti primi cittadini dei comuni interessati dalle aperture delle due arterie viarie.Come detto non ci sarà un taglio del nastro nel vero senso dell'espressione. Ma si è preferito installare dei monitor che trasmetteranno in diretta i primi transiti di auto sia sulla SS. 77 che sulla strada statale 318.
"Secondo voi è possibile andare nel campo sportivo comunale sotto casa con i propri figli per dare due calci ad un pallone ed essere letteralmente assaliti da decine di zecche?”. Questa la domanda che Alberto Mobili, residente a Civitanova Alta, padre di due bambini di 5 e 11 anni, ha rivolto alle autorità sanitarie effettuando, questa mattina, una segnalazione apposita rispetto a quanto accadutogli poche ore prima.“Ieri sera, domenica 24 luglio, poco dopo le 19, abbiamo deciso con i miei figli di raggiungere il grande campo da calcio di Civitanova Alta per trascorre un po' di tempo in allegria. Dopo neppure dieci minuti, ho iniziato ad avvertire un fastidioso prurito alle gambe. Istintivamente, mi sono grattato per cercare sollievo. Ho, quindi, guardato la mia mano ed ho visto tracce di sangue”. Alberto si è preoccupato ed ha abbassato lo sguardo. Con sua grandissima sorpresa ha visto, su entrambe le gambe, “almeno una quindicina di zecche. Le ho riconosciute subito”, racconta. “Ho chiamato i miei figli ed ho guardato le loro gambe. Anche loro avvertivano un forte prurito per via delle zecche che li avevano assaliti. Per fortuna, a differenza di me, avevano i calzettoni da calcio alti e, quindi, le zecche avevano avuto più difficoltà ad assalirli. Comunque, ne avevano sulle gambe almeno una decina ciascuno”.Il padre di famiglia, insieme ai suoi due bambini, è salito in auto immediatamente. E si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova. “I medici ci hanno visitato, confermato che si trattava di zecche, ed iniziato a togliercele con delle pinzette o, nel mio caso, utilizzando l’ago di una siringa. Il mio istinto, infatti, è stato quello di fare da solo, ma inconsapevolmente ho peggiorato la situazione. I sanitari mi hanno detto, infatti, che se non tolte con le pinzette, si rischia che la testa si possa spezzare ed infettare la ferita”. Alla fine, le operazioni mediche sono durate oltre un’ora. “Dopo siamo andati tutti e tre dalla guardia medica per iniziare la profilassi antibiotica che durerà una settimana”. Questa mattina, intorno alle 12, Alberto Mobili ha fatto la segnalazione all’Asur di Civitanova. “Grazie per aver trascurato la disinfestazione. Il risultato è questo, proprio un bel biglietto da visita turistico”, conclude amaramente il post sulla propria pagina Facebook.
Tre nuovi giocatori sono stati aggregati alla rosa della Maceratese. Si tratta dell’attaccante sassarese Simone Solinas, classe 1996, del recanatese Federico Palmieri, seconda punta, destro, classe 1995 e del difensore sinistro Matteo Gandelli, originario di San Benedetto del Tronto, classe 1992. Ufficializzato, inoltre, il prestito dal Carpi di Federico Franchini.Nessun dramma per la sconfitta subita dai biancorossi, nella prima amichevole di ieri pomeriggio, 23 luglio, giocata a Norcia in Umbria, contro Lo Spezia, società ligure che milita nel campionato cadetto italiano. “Il dato positivo è che nessuno ha subìto infortuni, in queste prime prove il pericolo è sensibile", ha commentato il direttore sportivo Gianluca Stambazzi, che si è quindi soffermato sul mercato. "Riguardo ai tre nuovi ragazzi che si sono aggregati, lo staff tecnico valuterà nei prossimi giorni se potranno far parte del futuro progetto della Maceratese. Intanto l’accordo con Federico Franchini è ufficiale”. Difensore destro, adattabile anche a centrocampista centrale o di fascia destra, Federico Franchini - nato il 23-01-1994 a Villafranca Veronese, 1,84m. X 75 kg. di peso forma - è cresciuto nel ChievoVerona, dove in due stagioni, dal 2011 al 2013, ha totalizzato 46 partite e 9 reti nelle formazioni giovanili. Nelle ultime due stagioni, il suo passaggio al Lumezzane, dove ha collezionato 45 presenze in Lega Pro. Arriva in prestito dal Carpi, team possessore del suo cartellino, e nella serata di ieri si è aggregato ai nuovi compagni della Maceratese.Sono, dunque, giorni di febbrile lavoro in campo e sul mercato per la Maceratese, ad una settimana esatta dall’inizio della stagione ufficiale nella Tim Cup contro il Campodarsego. Nell’amichevole con lo Spezia, i biancorossi hanno destato una buona impressione. Al termine del match, 2-0 per i liguri dopo un primo tempo giocato alla pari ed in cui i calciatori di mister Giunti hanno creato diverse occasioni pericolose. Nella ripresa, i cambi della formazione di Di Carlo, numericamente più assortita, hanno finito con il pesare sull’andamento del confronto, non a caso sono arrivate le due segnature: al 12' con un colpo di testa del brasiliano Nenè e con Vignali dieci minuti più tardi. Il risultato non cambia più. Nel finale un insidioso colpo di testa di Di Sabatino fuori non di tanto e, soprattutto, una veloce discesa in tandem di Solinas e Palmieri, con quest’ultimo che cerca di nuovo il compagno di fronte all’estremo ligure con un passaggio che però viene deviato in corner da un difensore, meriterebbe il dimezzamento dello svantaggio. Finisce invece con il risultato all’inglese ed il caldo saluto degli Ultras della Rata ai nuovi paladini biancorossi di mister Federico Giunti sotto la curva. I tifosi si sono potuti, comunque, consolare con le notizie provenienti sul fronte mercato con il prestito di Franchini dal Carpi oltre a tre nuovi calciatori aggregati in rosa: Simone Solinas, Federico Palmieri e Matteo Gandelli.Fa discutere, infine, la decisione del comune di Macerata di vietare l’uso dell’Helvia Recina “....causa lavori di manutenzione straordinaria del manto erboso”. A tal proposito la società S.S. Maceratese srl per domani, 25 luglio, ha indetto una conferenza stampa, aperta anche agli sportivi che vorranno intervenire, alle 12, nei locali della sala stampa dello Stadio Helvia Recina, nel corso della quale saranno esposte le ragioni della Società. Alla conferenza parteciperanno la presidente, Maria Francesca Tardella, ed i legali della Società biancorossa, Giancarlo e Massimo Nascimbeni, che hanno già ricevuto mandato per tutelare la Società in ogni sede per le conseguenze direttamente collegate al diniego d’uso dello stadio.
"L'arrivo a #Macerata ti colpisce perché la città appare subito pulita, ordinata e ben curata. I palazzi, i monumenti del centro storico sono tutelati e mostrano il loro valore". Questo l'incipit di un post, sulla propria pagina Facebook, con il quale Massimo Bray - esponente nazionale del Partito Democratico, nonché ex ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo nel Governo presieduto da Enrico Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 - ha voluto dare il proprio endorsement all'Esecutivo maceratese guidato dal sindaco Romano Carancini, raccontando la sua giornata in città in occasione dell'avvio della 52° edizione della stagione lirica e postando anche due foto per rafforzare le sue dichiarazioni."La prima visita che faccio è al palazzo Buonaccorsi, dove con intelligenza e sensibilità è stato messo in piedi un museo delle collezioni comunali, raccogliendo capolavori straordinari (a proposito: vale la pena "scoprire" l'opera del grande futurista Ivo Pannaggi, e i suoi arredi che molto hanno ispirato l'opera di Gerrit Rietveld) e creando percorsi digitali che invitano a scoprire e approfondire la storia e i protagonisti della città. Le emozioni proseguono alla presentazione della stagione lirica, con la scelta di dedicare l'edizione di quest'anno del Macerata Opera Festival al#Mediterraneo, c'è anche una bellissima mostra fotografica di Mattia Insolera. Il festival è davvero un'iniziativa entusiasmante, grazie al lavoro di Francesco Micheli, che ha pensato un programma musicale di grande valore artistico e dove, grazie al lavoro di squadra con il sovrintendente, si riesce a raggiungere il pareggio di bilancio". Ecco allora "un buon esempio di un'Amministrazione. Il sindaco Romano Carancini, i suoi assessori, tutta la squadra dei collaboratori (bravissime le donne che seguono con passione le iniziative e le collezioni culturali) che governa questa bellissima città delle #Marche, dimostrano il valore della buona politica che crede nel valore della cultura e nella difesa e nella valorizzazione dei beni comuni, #cambiaresipuò".Un post sul popolare social network che è stato, immediatamente, molto commentato. E fra questi, anche il primo cittadino maceratese ha voluto dire la sua. "Massimo, le parole che ci hai dedicato ci hanno emozionato; con me tutti quelli che tra sogni, visioni, programmi obiettivi, errori, condividono un impegno quotidiano e credono fermamente nel valore di servizio della politica. Ti siamo grati, io e la città che mi onoro di rappresentare, dei sentimenti manifestati e ed in particolare di ciò che i tuoi occhi hanno saputo trasmettere attraverso le parole. La parola, che tu ci insegni essere uno valore fondante della relazione, della responsabilità e dell'amore. Grazie - ha concluso Carancini - per l'indimenticabile giornata che ci hai regalato".
Deborah Pantana nominata componente titolare della delegazione italiana nel congresso dei Poteri locali e regionali presso il Consiglio d’Europa. L'investitura ufficiale della consigliere comunale di Forza Italia a Macerata è avvenuta lo scorso 4 luglio. Una nomina tanto caldeggiata dal Presidente Silvio Berlusconi e dal responsabile nazionale degli Enti Locali Marcello Fiori."Sono profondamente riconoscente al mio partito per tale incarico, che cercherò, come sempre, di onorare al meglio e di rappresentare il mio territorio presso le Istituzioni Europee, portando le istanze del maceratese. Anche per questo ringrazio il sindaco di Macerata, Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari, per l’incoraggiamento che mi hanno espresso, oltre alle attestazioni di stima che ho avuto da diversi Amministratori locali e dalla consigliera Regionale, nonché capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi".Il Congresso rappresenta le 200.000 Regioni e Comuni in Europa e costituisce uno spazio privilegiato di dialogo, entro il quale i rappresentanti dei poteri locali e regionali hanno la possibilità di dibattere problemi comuni, di confrontare le rispettive esperienze e di esprimere i propri punti di vista presso i governi. L'obiettivo del lavoro del Congresso è di rafforzare la democrazia e migliorare le prestazioni di servizio locali e regionali. Il Congresso si occupa di temi specifici come la partecipazione cittadina, la sicurezza urbana, il dialogo interculturale ed interreligioso, la migrazione, lo sviluppo sostenibile degli enti, la cultura, l'istruzione e la lotta contro la tratta di esseri umani. Il Congresso mira ad aiutare gli enti locali e regionali ad affrontare le loro sfide molteplici e a favorire la cooperazione tra i comuni e le regioni. Nella sua funzione consultiva il Congresso promulga raccomandazioni ed opinioni sulle relative tematiche e le presenta al Comitato dei Ministri e/o all'Assemblea parlamentare. Approva anche delle risoluzioni e le presenta agli enti locali e regionali. Tra gli incarichi del Congresso si trova anche l'osservazione di elezioni comunali e regionali."E’ importante in questo momento storico - conclude Deborah Panata - il contributo dei Governi locali e regionali nella cooperazione allo sviluppo e le opportunità che emergono dalla nuova generazione di strumenti di finanziamento dell'UE, mettendo in atto una politica di costruzione delle reti sul territorio che, come cerchi concentrici, devono coinvolgere Enti locali, soggetti pubblici e privati, Ong e metterli in rete con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in materia".
Professione infermiere: fra carenze di organico e diminuzione degli stipendi. Le Marche si attestano borderline, sotto la media nazionale – dunque dato da guardare in positivo – per quel che riguarda il rapporto infermiere-paziente, ma con meno soldi in tasca in termini di retribuzione.Questi i dati salienti che emergono dall’analisi della Federazione Ipasvi, che prendono in esame gli anni dal 2009 al 2014, in base ai numeri contenuti nell’ultimo Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, in vista dell’apertura delle trattative sul rinnovo del nuovo contratto. “A livello nazionale, gli infermieri sono troppo pochi per garantire sicurezza ed efficienza dei servizi, ne mancano circa 47mila per raggiungere livelli accettabili. Per di più, tagli alla spesa e blocchi del turnover ne hanno fatti perdere quasi 7.500 dal 2009 al 2014, con un’emorragia più forte nelle Regioni in piano di rientro: Campania, Lazio e Calabria, che da sole in questo periodo ne hanno 5.439 in meno, il 72,5% del totale” spiega Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Ipasvi. Difficoltà che rischiano di coinvolgere anche i cittadini. “Studi internazionali indicano che se i pazienti per infermiere scendono numericamente da 10 a 6, la mortalità si riduce del 20%: in Italia la proporzione media nazionale è di 12 pazienti per infermiere”. E le Marche? Da questo punto di vista la media regionale è di 10 pazienti per infermiere, dunque ci si attesta sul cosiddetto filo del rasoio. Questo risultato è dovuto anche all’incremento delle unità lavorative nelle Marche, un saldo attivo di 228 unità, +2,84%, che portano il numero complessivo di infermieri a 8.243 in Regione. Le buone notizie, però, finiscono qui. Perché, a livello retributivo, lo stipendio medio annuo nel 2014 si è attestato a 22.097,10 euro, in flessione dello 0,56%. E questo nonostante ci sia stata un’impennata del ricorso agli straordinari rispetto al 2011, pari al 48,61% rispetto a 5 anni fa."Si tratta di dati in chiaroscuro" conferma il presidente del Collegio provinciale Ipasvi, Sandro Scipioni. "Il rapporto infermiere-paziente si attesta su una percentuale buona, ma che è ancora possibile migliorare se solo ci fosse lo sblocco delle assunzioni a livello nazionale. In modo tale da ricorrere meno all'utilizzo del part-time che, come si evince dalla tabella, si è letteralmente impennato in questi ultimi anni. A tutto ciò non ha corrisposto un aumento retributivo per via, appunto, del mancato rinnovo del contratto collettivo e dell'aumento, invece, della pressione fiscale nazionale". Figlio diretto di questo quadro, "una forte emigrazione dei nostri infermieri in direzione, soprattutto, dell'Inghilterra. Sono circa 40 gli infermieri della provincia di Macerata, Ambito territoriale 3, che hanno fatto questa scelta per poter realizzare il sogno di una contrattualizzazione stabile, visto che nel pubblico in Italia non si procede alla pubblicazione di bandi a sufficienza". Secondo Scipioni, poi, bisognerebbe affrontare anche la questione legata all'allungamento della aspettativa di vita in riferimento, proprio, alla professione infermieristica. "Si sta andando verso la Quarta età e le necessità dei pazienti continuano a mutare. Bisogna tornare ad investire, oltre che sui macchinari e le apparecchiature, anche e soprattutto sul personale, altrimenti aumentano le difficoltà per poter garantire, al meglio, tutti i servizi. Magari, si potrebbe pensare all'istituzione di una sorta di infermiere di famiglia che vada sempre più incontro alle esigenze dei pazienti".(Fonte Ipasvi)
Il marito litiga con la moglie in auto per strada. Nonostante anche altri abbiano assistito al fatto, solo una signora recanatese interviene e soccorre la donna. L'episodio è avvenuto nei giorni scorsi nei pressi di via Beato Placido a Recanati.A raccontare quanto accaduto una signora recanatese che, provenendo con la sua auto da Porta Romana, mentre si stava per immettere all'interno della rotatoria, ha notato una coppia che discuteva con veemenza, sempre crescente, all'interno della loro automobile. Un litigio acceso che ha indotto la donna, preoccupata, ad accostare il proprio mezzo per accertarsi su cosa stesse effettivamente accadendo. Scesa dall'auto, la donna ha visto che l’uomo aveva iniziato a malmenare la moglie, colpendola alle mani ed al collo e rivolgendole parole pesanti ed irripetibili. Per poi strattonandola fuori dal mezzo. La donna recanatese, non si è lasciata intimidire dalla situazione. Si è avvicinata ancora di più alla coppia, minacciando di chiamare le forze dell’ordine. A questo punto, l'uomo - pare straniero, così come sua moglie - si è spaventato, è tornato all'interno della sua auto e si è allontanato, imboccando la rotatoria.La signora si è avvicinata alla donna che lamentava dolori a un polso e al collo. Dal racconto fornito è emerso che l’uomo è suo marito e che i rapporti tra i due si siano ormai deteriorati, a testimonianza di ciò l'acceso litigio in strada. La recanatese, allora, ha deciso di accompagnare la donna al vicino punto di primo intervento per le medicazioni del caso. Non è chiaro, al momento, se la signora deciderà di sporgere denuncia nei confronti del marito.Da evidenziare, infine, come l'intervento della recanatese abbia evitato conseguenze fisiche maggiori per la donna. Un coraggio che, pare, altre persone - che hanno assistito all'episodio - non hanno avuto, preferendo non intervenire.
Due giovani rom, una incinta, arrestate per un furto in abitazione a Monte San Giusto. Un carabiniere, fuori servizio, le ha notate e fermate prima che potessero scappare. Avevano rubato oggetti in oro e soldi nella casa di un cittadino cineseIl controllo del territorio è obiettivo principale delle forze dell’ordine ed i carabinieri della Compagnia di Macerata da tempo hanno adottato una strategia costante e continua per contrastare l’odioso fenomeno dei furti in abitazione. Anche quando non sono in servizio, i militari sono ininterrottamente proiettati a preservare la sicurezza e la tranquillità della cittadinanza. Ed è quello che è accaduto a Monte San Giusto nella tarda serata di ieri, martedì 19 luglio.Un militare della locale stazione, libero dal servizio, ha notato due giovani di origine rom che uscivano furtivamente da un’abitazione. Insospettito il carabinieri ha seguito le due donne, notando come le stesse stavano per scappare con un’utilitaria parcheggiata nelle vicinanze. Prima di infilarsi nell’auto, le due giovani stavano armeggiando per nascondere qualcosa.Mentre il militare stava osservando questo comportamento sospetto delle due, dall’abitazione usciva un cittadino di origini cinesi che lamentava di aver subito un furto nell’abitazione.Lampante il tra quanto denunciato dal cittadino cinese e le due donne che, con circospezione, si erano allontanate. Il carabinieri è, quindi, entrato in azione bloccando le due giovani e con l’aiuto dei colleghi le ha condotte in caserma.Si tratta di due donne nate in Italia, ma di origini straniere, una 33enne ed una 28enne, quest’ultima con un pedigree criminale di tutto rispetto.Dalla perquisizione dell’utilitaria, seppur bene occultate, sono spuntati oggetti in oro che il cittadino cinese lamentava essere stati rubati, alcune banconote cinesi e due grossi cacciaviti che le due avevano utilizzato per commettere i furti, scassinando porte e finestre. Nel furto in questione, non ne avevano avuto bisogno perché avevano trovato una finestra aperta al primo piano.Le donne sono state arrestate con l’accusa di furto in abitazione e denunciate in stato di libertà per possesso di attrezzi atti allo scasso.Per una di queste, neanche l’avanzato stato di gravidanza - sembra sia all’ottavo mese - le ha impedito di mettere a segno il colpo. Nella mattinata di oggi, 20 luglio, si dovrà tenere la direttissima.
Quattordicesime in ritardo di alcuni giorni per i circa 300 lavoratori delle aziende aderenti a Contram Mobilità. Un'azione dimostrativa da parte delle stesse "per segnalare la grave crisi di liquidità in cui versano per l’intollerabile ritardo nei pagamenti da parte della Regione e della Provincia". Il tutto senza alcun incontro o comunicazione con le organizzazioni sindacali territoriali del settore."Ai gravi ritardi della Regione, che non possono certo giustificarsi con la lentezza della burocrazia e delle procedure di trasferimento di competenze dalle province, si somma, a livello locale, un comportamento di Contram Mobilità, sulla cui correttezza ognuno è libero di giudicare, che utilizza i dipendenti come mero strumento di pressione verso gli Enti locali, Regione e Provincia>, il duro j'accuse delle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-cisl e Uilm-Trasporti affidato ad una nota congiunta. "Invece di avere un rapporto chiaramente conflittuale con la Regione per i ritardi nei pagamenti, invece di parlare con i politici da imprenditori, ci si nasconde e si usa e fomenta il disagio economico dei propri dipendenti".Domani, mercoledì 20 luglio, questo sarà uno dei temi principali dell’incontro tra le organizzazioni sindacali regionali di settore e l’assessorato Regionale ai Trasporti. "Saremo fermi nel chiedere lo sblocco dei pagamenti alle imprese, ma anche pronti a contrastare eventuali tagli e riduzioni dei trasferimenti e/o del servizio di trasporto. Contemporaneamente alle aziende di Contram Mobilità chiediamo di pagare la quattordicesima nei tempi contrattuali, evitando inutili ed artificiosi ritardi che danneggiano e portano disagio solo ai lavoratori".
Incidente stradale lungo la strada per Corridonia, nella zona industriale di Piediripa. Un uomo in sella ad una moto, N.D. 40 anni, si è scontrato con un'auto che procedeva in direzione opposta al senso di marcia del centauro.L'incidente è avvenuto intorno alle 12:30. Sul posto, allertati dagli automobilisti in transito, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Camerino, che stanno effettuando i rilievi per ricostruire l'esatta dinamica dello scontro, e un'ambulanza del 118 dell'ospedale provinciale di Macerata. I sanitari hanno chiesto l'ausilio dell'eliambulanza Icaro 2 di stazza a Fabriano che è, prontamente, atterrata nelle vicinanze del luogo dove si è verificato l'incidente. Il 40enne è stato trasportato d'urgenza, in codice rosso, in direzione del presidio ospedaliero regionale Torrette di Ancona. La moglie del centauro, F.M., forse a seguito dell'incidente, è svenuta ed è stata portata in ambulanza all'ospedale di Macerata. Dopo essere rimasta qualche tempo in osservazione, è stata dimessa. La terza persona coinvolta nell'incidente non ha riportato ferite e, dunque, non si è reso necessario il trasporto in ospedale. Durante le operazioni di soccorso e di sgombero dei mezzi incidentati dalla carreggiata si sono verificati inevitabili disagi e rallentamenti alla circolazione
Torna Caronte e l’estate ridiventa torrida. L’anticiclone africano si appresta a conquistare l’Italia e le Marche a partire dalla giornata di domani, martedì 19 luglio, e si protrarrà almeno a fine mese. Ci attendono giornate piene di sole e temperature in forte aumento, anche di notte. L’aria calda giungerà in Italia direttamente dal deserto del Sahara. "La presenza di un vasto campo anticiclonico che abbraccia tutto il Mediterraneo garantirà per almeno 6-7 giorni condizioni di tempo stabile con clima che tornerà di stampo estivo su tutta la nostra Regione": queste le previsioni di geometeo.it.Caronte, attraversando il Mediterraneo, si caricherà anche di molta umidità che farà aumentare la percezione delle temperature. Nelle grandi città italiane si supereranno i 37 gradi. Andrà un po’ meglio in montagna, sopra i 1.500 metri di altitudine, e lungo le coste che potranno beneficiare della brezza marina. L’anticiclone africano Caronte governerà l’Italia fino a fine mese, con brevissima interruzione fra venerdì e sabato prossimi, quando ci sarà l’incursione di aria più fresca di origine atlantica che causerà forti temporali al Nord.
“Era come un medico di base, sapeva ascoltare tutti e, poi, si faceva promotrice delle istanze ricevute con l’ex presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani, con il senatore Rodolfo Tambroni, con l’ex ministro Francesco Merloni e con l’ex sindaco di Visso, Franco Sensi, solo per citare alcuni nomi”. Con comprensibile commozione, il capogruppo consiliare dell’Udc del consiglio comunale di Macerata, Ivano Tacconi, ricorda i tanti momenti che lo hanno visto in compagnia di Maria Emiliozzi, l’88enne storica coordinatrice delle segreterie dei maggiori politici marchigiani della Democrazia Cristiana, soprattutto della cosiddetta corrente dei “Dorotei”, morta questa mattina all’ospedale di Civitanova Marche.I funerali si svolgeranno domani, 19 luglio, nella chiesa di San Lorenzo a Loro Piceno, dove Maria – ai più conosciuta come “ Maria Pupa” – era nata ed ha sempre risieduto. “Ha fatto tanto del bene nel suo agire, perché incarnava l’essenza di una politica pulita e di ascolto verso tutti, a prescindere a quale corrente in seno alla DC si appartenesse”, prosegue Tacconi. “Insieme abbiamo partecipato a tantissimi congressi nazionali, regionali, provinciali e comunali. La nostra è stata una grande amicizia, basata su stima reciproca. Sono stato fiero di accompagnare la figlia di Maria, guidando la mia auto, in occasione del suo matrimonio. Eravamo una squadra vincente ed affiatata". L’esponente politico dell’Udc domani sarà presente alle esequie di Maria Pupa. “Non posso non salutarla per l’ultima volta dopo tutti i panini che insieme abbiamo mangiato in via della Conciliazione a Roma dopo essere stati dal presidente Arnaldo Forlani, dal ministro Francesco Merloni o dal senatore Rodolfo Tambroni. Un salto alla Basilica di San Pietro e, poi, di nuovo in auto in direzione di Macerata. Aveva sempre qualcuno da ascoltare: commercianti, artigiani, semplici cittadini". Ivano Tacconi ricorda ancora, “con gratitudine”, la festa che Maria “ha organizzato alla mia nomina ad assessore del comune di Macerata al Parco Hotel nel comune di Visso guidato allora dall’ex presidente della Roma, Franco Sensi”. O, “le campagne elettorali vissute percorrendo il territorio, palmo a palmo, distribuendo i santini ed affiggendo i manifesti elettorali. Ma mai dimenticando di parlare con la gente e raccogliere le loro richieste, puntualmente appuntate sulle agende, in modo tale da presentarle ai politici della DC. Una persona unica che non si imponeva mai, ma che aveva il suo peso morale non indifferente”.
Incidente stradale questa notte a Morrovalle. Una donna perde il controllo del proprio mezzo e finisce contro un albero. Intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Macerata per liberarla visto che lo sportello era rimasto incastrato a causa dell'impatto.Questa notte, poco dopo mezzanotte, una donna 45enne residente a Morrovalle, stava percorrendo una via secondaria della zona per far rientro a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. All'improvviso, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle Forze dell'ordine intervenute sul posto, ha perso il controllo del proprio mezzo, una Fiat 600, in prossimità di una semicurva. L'auto ha terminato la propria corsa sbattendo contro il tronco di un grosso albero posto al ciglio della strada. Un impatto violento proprio dal lato del guidatore.La stessa 45enne è riuscita ad allertare i soccorsi. Sul posto si è precipitata un'ambulanza del 118 dell'ospedale di Civitanova Marche. I sanitari hanno chiesto l'ausilio dei pompieri poiché non riuscivano ad aprire lo sportello della Fiat 600. I vigili del fuoco, in pochi minuti, hanno sbloccato lo sportello e liberato la donna. La 45enne è stata, quindi, stabilizzata sul posto e trasportata con l'ambulanza in direzione dell'ospedale civitanovese. Una volta giunta al Pronto soccorso, i medici l'hano sottoposta a tutti gli accertamenti strumentali del caso, riscontrando una frattura al braccio sinistro. La donna è stata ricoverata in osservazione per alcune ore.
Sei patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. Questo l'esito dei controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del Comando provinciale di Macerata, nell'ambito delle operazioni di prevenzione delle stragi del sabato sera.Nel fine settimana appena trascorso, i militari hanno intensificato la loro presenza sulle principali arterie del territorio, procedendo all'identificazione di numerosi autoveicoli nei comuni di Cingoli, Macerata e Corridonia.Il report finale è stato di sei patenti ritirate ad altrettanti automoibilisti che, sottoposti ad esame alcoltest, sono risultati positivi con un tasso alcolico superiore alla soglia consentita per legge. Si tratta di automobilisti, di età compresa tra i 60 ed i 24 anni, tra cui una donna e due cittadini stranieri. Ora dovranno rispondere del reato di guida in stato di ebbrezza alla magistratura maceratese.
Un paragone impossibile? No, tutt'altro. Le storie del bomber di Macerata Federico Melchiorri e Jamie Vardy, la stella del Leicester campione d'Inghilterra, si intrecciano e sono simili nella loro evoluzione. E' un bellissimo articolo comparso su tuttocalcioestero.it a firma di Enea Belpassi a ripercorrere due carriere, due storie, due vite.Oggi Federico Melchiorri è pronto a stupire anche in Serie A con il Cagliari di Maurizio Beretta. Dopo 10 anni dall’esordio nella massima serie del campionato italiano fra le fila del Siena, il calciatore maceratese – cresciuto calcisticamente nel Tolentino Calcio - sembra poter ripercorrere le gesta dell’attaccante inglese del Leicester Jamie Vardy che, con i suoi gol, è riuscito a condurre, quest'anno, la squadra allenata da Claudio Ranieri alla clamorosa conquista della Premier League.Difficile poter immaginare un Cagliari in lotta per lo scudetto, ma sono molti i punti di contatto fra le storie dei due calciatori. Entrambi, per motivi diversi, hanno giocato fino a tarda età nei dilettanti e si sono guadagnati l’onore di giocare tra i grandi grazie a tanti sacrifici e grande forza di volontà. Dopo l’esordio in serie A fra le fila del Siena, allenato dallo stesso Maurizio Beretta che lo ha voluto fortemente ora al Cagliari, Federico Melchiorri a 29 anni è riuscito a riprendersi da un cavernoma venoso, dagli allenamenti in seconda categoria, dalla lunga e faticosa risalita dall’Eccellenza giocando su campi di provincia sempre con il massimo impegno. E, per un giocatore che a 29 anni ritorna in Serie A, le parole d’ordine è: stupire. Ed il proposito: recuperare, al più presto, dall'ultimo infortunio al ginocchio per riprendersi quello che il destino ha provato a rubargli.Gli esordi di Melchiorri sono nel Tolentino, agli ordini di mister Gianfranco Zannini, dove comincia a segnare a raffica e a farsi notare da diversi club professionistici. Alla fine è il Siena di Beretta ad aggiudicarsi le sue prestazioni. Federico esordisce in Serie A giocando 1 minuto contro l’Empoli il 12 dicembre del 2006. Ma doveva ancora crescere calcisticamente. Quindi, gli anni successivi li gioca in Lega Pro prima con la Sambenedettese, poi a Giulianova dove mette a segno 3 goal in 26 presenze. Nell’aprile del 2010, il primo brutto scherzo del destino. In seguito ad uno scontro di gioco viene ricoverato in ospedale per una tac e la diagnosi è da brividi: Angioma cavernoso. Grazie alla tempestività dell’intervento ed alla bravura del chirurgo, suo padre, Federico riuscì a salvarsi la vita, ma il suo futuro agonistico da calciatore sembrava essere assolutamente compromesso. Ma il 29enne attaccante ha avuto il coraggio e la forza di ripartire allenandosi con squadre della seconda categoria.Poco tempo dopo, a convalescenza finita, la chiamata della sua prima squadra, il Tolentino che gli stava dando una seconda vita calcistica ripartendo dall’Eccellenza. Una fiducia che Federico Melchiorri ripagò fin da subito a suon di gol: 42 reti in 82 presenze. Prestazioni che lo portarono a trasferirsi nella sua Macerata per disputare il campionato di Serie D. Ancora spettacolo da parte dell’attaccante rinato a vita nuova: 25 goal in 33 presenze, con la chicca di un poker di reti messe a segno nella finale playoff contro la Vis Pesaro, vinta dai biancorossi per 4 a 1. Dopo la promozione in Lega Pro del Macerata, Federico aveva le idee molto chiare, avrebbe rinunciato a giocare per la squadra della sua città solo per una chiamata dalla Serie B che, puntualmente, arrivò. A puntare su di lui fu il Padova: 6 goal e 8 assist in 33 presenze. L’anno successivo giocò nelle fila del Pescara, la definitiva consacrazione, visto che terminò la stagione con 14 goal e 10 assist in 45 presenze totali, trascinando il Pescara fino alla finale playoff contro il Bologna nella quale solo la doppia traversa tra andata e ritorno gli negò la gioia della promozione in Serie A. Nonostante la corte spietata di Carpi ed Atalanta, il 29enne attaccante maceratese aveva in testa di guadagnarsi la Serie A sul campo e non attraverso una cessione alle due squadre che lo stavano cercando. Una decisione vincente.Approda al Cagliari, appena retrocesso dalla A, nell’ambito di un’operazione di mercato del valore di 2,5 milioni di euro. Nonostante l’agguerrita concorrenza, Federico riesce a giocare con frequenza, mettendo a segno 10 goal e servendo 10 assist in 30 presenze. La maggior parte delle quali da titolare e protagonista, prima dell’infortunio al ginocchio che lo ha costretto ai box in primavera anticipando di qualche mese la fine della sua stagione. Ma gli isolani riescono a vincere il campionato cadetto conquistando la promozione nella massima serie calcistica italiana. Federico è pronto a lasciare il segno a partire dal prossimo agosto: chissà che non vada a finire come per Vardy ed il suo Leicester...
“Per un’Italia più efficiente, più stabile, più semplice, più forte, basta un Sì”. È questo uno degli slogan scelti dal ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, presente ieri sera a Civitanova Marche per lanciare la campagna per il “sì” al Referendum di ottobre. Accanto alla Boschi, sul palco del cine-teatro Cecchetti, il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, il segretario regionale democrat, Francesco Comi e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.Prima degli interventi politici è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle numerose vittime dell’attacco avvenuto il 14 luglio scorso a Nizza, in Francia, al termine dello spettacolo pirotecnico organizzato per celebrare l’anniversario della presa della Bastiglia. “Noi siamo l’Italia che dice si all’appuntamento referendario del prossimo ottobre per contribuire a trasformare insieme la nostra Nazione”, le parole della Boschi, salutate dagli applausi dei numerosi presenti.
Abbattere le barriere comunicative per permettere ai non udenti di poter essere, sempre più, parte integrante della società.Questo l’obiettivo che ci si prefigge di ottenere nella quarta edizione di Futura Festival grazie al servizio di interpretariato e linguaggio dei segni dedicato, per l’appunto, ai non udenti. Il Festival diretto da Gino Troli rinnova, dunque, il suo impegno verso l’abbattimento delle barriere comunicative con una serie di servizi, resi possibili grazie al contributo dell’azienda Cristallo Srl, al sostegno dell’Asp Paolo Ricci e alla collaborazione dell’assessorato ai Servizi sociali, dell’Uici Marche e Macerata e dell’associazione Anios Marche che ha curato il servizio Lis. “Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa. Siamo particolarmente sensibili all’argomento, che ci tocca anche da vicino, e quindi abbiamo scelto subito di aderire”, ha dichiarato Raffaela Ercoli, amministratrice della Cristallo, società che ha realizzato la lottizzazione della zona di Villa Conti, donando le opere di urbanizzazione al Comune di Civitanova, che ora le gestisce grazie all’Anthropos . “I progetti di accessibilità rappresentano un grande passo in avanti per tutti, speriamo che si possano sviluppare su nuove attività”.Le persone sorde o deboli di udito, incapaci di seguire una comunicazione verbale, possono partecipare al Festival – la cui curatrice del progetto di accessibilità è Francesca Cicconi - senza sentirsi escluse dal mondo dell'intrattenimento e della cultura, anche attraverso lo streaming sul web. L'idea è nata nel 2014, in occasione della giornata contro la disabilità e il progetto è stato fortemente voluto dall'Amministrazione comunale di Civitanova Marche. Gli eventi accessibili al pubblico non-udente o ipoudente sono contrassegnati sul programma con un apposito simbolo, durante i quali un interprete Lis è presente sul palco, insieme a sottotitoli da poter facilmente seguire.“Quello che si sta verificando, al di là persino delle nostre aspettative, è una vera e propria rivoluzione culturale, che ha visto la nostra città gradualmente cambiare e che finalmente vede la partecipazione agli eventi, anche culturali, di tanti cittadini che prima ne restavano esclusi”, ha evidenziato la presidente della commissione Servizi sociali Mirella Franco, durante la presentazione del Festival al quale hanno partecipato il direttore artistico Gino Troli, la presidente TDiC Rosetta Martellini, il sindaco Tommaso Corvatta, il vicesindaco Giulio Silenzi e l’assessore ai Servizi Sociali Yuri Rosati. “L’ultimo evento, la lectio magistralis di Massimo Cacciari del 9 luglio scorso ha visto a Civitanova Alta, una piazza piena, e poter vedere le persone sorde, non solo finalmente presenti nelle piazze, ma attente, partecipi, e fruitrici - come tutti gli altri - di un’offerta culturale, ci ha davvero commosso. La cosa sorprendente è che il progetto si è dimostrato virale, ha contagiato i Comuni a noi più o meno vicini, e nella nostra città le iniziative si stanno allargando a macchia d’olio, coinvolgendo sempre più contesti e tessuti sociali e, quanto più facciamo, tanto più ci accorgiamo di quanto si possa e debba ancora fare” ha concluso Mirella Franco. Secondo il sindaco Corvatta “stiamo estendendo i diritti primari, perché solo così migliora la città e miglioriamo tutti”.Futura è stata tra i primi Festival in Italia ad ampliare l’offerta dei servizi di accessibilità e convincere il territorio ed altre manifestazioni ad attuare le stesse iniziative. A Civitanova si possono trovare le opere tattili nella Pinacoteca civica, l’impianto ad induzione magnetica - il cosiddetto sistema “hearing loop” - nei teatri Rossini e Cecchetti per il pubblico non-udente, le navette bus che collegano piazza XX settembre con la città alta.