Macerata e Provincia
Potenza Picena, atti osceni davanti ai bambini. Pensionato sotto accusa
Il fatto è avvenuto il 26 maggio scorso sul lungomare di Potenza Picena: un anziano si sarebbe abbassato pantaloni e slip davanti ad alcuni bambini, approfittando della confusione in spiaggia dove si erano riversati in molti quel girono per godere dell'inizio della bella stagione. Secondo le dichiarazioni, i piccoli erano intenti a giocare quando l'uomo li avrebbe avvicinati e poi mostrato i propri genitali. I genitori delle "vittime", venuti a conoscenza dell'accaduto, hanno sporto subito denuncia, e attraverso le varie indagini i carabinieri sono riusciti a risalire all'identikit del sospettato: un abitante di Pollenza di circa 70 anni. Dopo gli accertamenti della polizia municipale - durati circa nove mesi - il sostituo procuratore Rita Barbieri ha proceduto negli ultimi giorni inviando all'uomo l'accusa formale di aver commesso atti osceni in luogo pubblico e in presenza di minorenni. Si attende ora la decisione da parte del pensionato di rivolgersi alla procura per fornire la propria versione dei fatti e, nel caso, rigettare le accuse. Di conseguenza, i magistrati valuteranno come procedere rispetto alla questione: se archiviare le pratiche o richiedere un processo.
Cessapalombo, al via i lavori di ricostruzione post sisma del borgo
Sono stati ufficialmente approvati all'unanimità i piani urbanistici attuativi per la ricostruzione del borgo di Cessapalombo, segnato fortemente dal sisma del 2016. A comunicarlo è lo stesso consiglio comunale del paese, che in occasione dell'ultimo vertice ha discusso i prossimi interventi anche con il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini - in collegamento telematico. Il progetto - predisposto dal team di Terre.it - prevede il rifacimento dei sottoservizi (con tanto di tunnel ispettivo), la riqualificazione del manto stradale (con particolare interessamento per la via principale che attraversa il borgo), la ristrutturazione degli edifici con la pietra del posto per mantenere intatta l'identità storica. Inoltre, si procederà con una maggiore valorizzazione delle aree verdi, destinando alcuni spazi alle produzioni agro-alimentari del luogo, e altri al turismo con la creazione del "balcone verde" affacciato sui Sibillini e una porta d'ingresso al Parco Nazionale.
Macerata, inaugurati 5 nuovi spazi per il CSM. “La Sanità riparte, ma il percorso è lungo” (FOTO)
Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali presso il Centro di Salute Mentale – I° piano della Palazzina Ex Scuola Infermieri adiacente all’Ospedale di Macerata – alla presenza del personale medico, i rappresentanti della Fondazione "Girolamo Colonna", la vicesindaco Francesca D’Alessandro, gli assessori Anna Menghi, Filippo Saltamartini e la direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi. Cinque spazi restaurati e arredati grazie al contributo d’investimento della famiglia Colonna, in collaborazione con Giessegi Industria Mobili Spa, Cimar e Ariro Srl. L’azione vuole assicurare maggiore assistenza e comfort ai pazienti in carico e quelli futuri, in virtù di patologie psichiatriche in costante aumento insieme all’utilizzo – più frequente soprattutto fra i giovani – degli psicofarmaci. “Si tratta un intervento importante – ha dichiarato Stefano Nassini, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Area Vasta 3 – perché il nostro obbiettivo è quello di migliorare ancora di più l’offerta riabilitativa per i nostri utenti. La nostra equipe di medici, psicologi, educatori e tecnici lavora in maniera presente e costante, anche se il Covid ci ha molto rallentato. Sono convinto che saper intervenire per tempo sulla salute mentale delle persone sia il segnale di una società che funziona”. “Quando le istituzioni lavorano in sinergia i risultati ci sono – ha aggiunto D’Alessandro, che ha anticipato il taglio del nastro ringraziando assieme all’assessore Menghi tutte le parti che hanno collaborato alla rigenerazione del reparto. Un pensiero rinnovato anche dalla direttrice Corsi, che promette “continuerò ad impegnarmi per ascoltare le esigenze di tutte le strutture sanitarie. La collaborazione fra gli addetti ai lavori è diventata fondamentale, ora che ci prepariamo a ripartire”. “Il nostro contributo in quanto fondazione privata – ha sottolineato il vicepresidente Nicola Colonna, accompagnato dagli avvocati Francesco Ciotti e Manuel Seri – vuole dare un segnale preciso a tutti gli operatori sanitari: non siete soli. Voi fate il grosso del lavoro, ma noi vogliamo continuare ad assistervi nel miglior modo possibile”. Ad intervenire per ultimo è stato l’assessore regionale alla Sanità Saltamartini, che ha voluto anticipare anche i futuri interventi legati al PNRR. “L’eccezionalità di questa inaugurazione ci ricorda quanto sia importante nel nostro mestiere la solidarietà. Molti operatori del CSM hanno contribuito direttamente in questi due anni alla campagna di vaccinazione, vista soprattutto la forte carenza di personale. E visto che in generale saper curare significa prevenire tutta una serie di conseguenze a livello sociale, le istituzioni, l'amministrazione pubblica e gli operatori devono ridurre gli attriti fra loro e collaborare per il bene delle Marche. Il nostro Piano per il PNRR è pronto - ha concluso l'assessore - e prevede l’investimento di 15,7 milioni di euro per l’apertura di case e ospedali di comunità – in particolare, a Camerino, Recanati, San Severino, Macerata, Civitanova, Corridonia, Treia e Tolentino, che dovranno rispettare anche le norme sismiche che oggi mancano in molte strutture. Purtroppo il turnover dei medici rimane ad oggi un’incognita: molti andranno in pensione a breve, ma sostituirli non sarà facile. Servono fondi da investire nella formazione dei giovani, contratti di lavoro dignitosi, maggiori assunzioni nei reparti del 118. Sarà un percorso lungo e complicato. Ma oggi dobbiamo dare alle nostre famiglie un segnale positivo di fiducia e speranza”.
Sferisterio, al via il nuovo Opera Festival. “Novità e attenzione ai giovani: così rilanciamo Macerata” (FOTO)
“Emozioni e curiosità: sono le caratteristiche più importanti della musica, e vogliamo che il pubblico torni a sognare”. Così il nuovo direttore artistico dello Sferisterio, professor Paolo Pinamonti, ha voluto sintetizzare gli obbiettivi preposti per il prossimo piano triennale del 'Macerata Opera Festival' e non solo. Nella cornice informale, ma comunque suggestiva, del ristornate “Centrale” di Piazza della Libertà, il maestro è stato accolto a poco più di un mese dal suo insediamento dagli organi di stampa, insieme ad alcuni rappresentanti del Consiglio d’amministrazione, fra cui Francesca D’Alessandro (vicesindaco), Luciano Messi (sovrintendente), Gabriella Almanza Ciotti, Giuseppe Rivetti e Valfrido Cicconi. «Rilanciare lo Sferisterio dopo questi due anni difficilissimi è il nostro imperativo – ha dichiarato in apertura dell'incontro Messi – Stiamo lavorando alacremente per portare entro il 28 febbraio al Ministero della Cultura il nostro nuovo progetto per l’estate 2022, tenendo conto delle spese di bilancio che saranno necessarie». «Il mio obbiettivo è riaccendere il dialogo fra spettacolo e pubblico – ha esordito Pinamonti – e per farlo allargheremo l’offerta dei titoli della prossima stagione lirica: non solo quelle già note da oltre 20 anni, ma anche opere non ancora entrate nei vari circuiti operistici. Altre iniziative vogliono tenere conto del concetto di ‘pluralità musicale’, quindi aprire anche a generi come la musica cinematografica o la popular, oltre a realizzare eventi sinfonico-concertistici dal respiro internazionale. Dobbiamo sfruttare al massimo le potenzialità dello Sferisterio, e per farlo bisogna abbandonare la pigrizia intellettuale, guardare alla crescita dei complessi artistici marchigiani, rilanciando anche una nuova idea di turismo culturale». E alla domanda: "Esiste in questo progetto un piano che preveda un maggiore coinvolgimento degli ascoltatori più giovani?" «Il tema è delicato, perché i ragazzi sono abituati a diffidare della musica colta - ha risposto il neo-direttore dello Sferisterio - Il regista Peter Brook insegna che quando si è impreparati a un ascolto o una visione, emerge davvero la qualità del lavoro svolto. Il nostro diktat vuole essere i medesimo: i giovani non vanno obbligati all’ascolto educativo, ma incuriositi. E soprattutto, bisogna suscitare in loro le emozioni. Sono in programma per questo anche degli incontri presso le scuole primarie e secondarie, ma di base vogliamo sfruttare l’offerta cinematografica per far emergere il valore della musica. Un po’ come accadeva nel ‘900 quando gli artisti accompagnavano le proiezioni, portando all’attenzione di un nuovo pubblico grandi opere».
Sarnano, il Questore Trombadore saluta gli atleti della nazionale olimpica e paraolimpica. "Fateci sognare"
Il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore si è recato questa mattina in visita a Sarnano in occasione del raduno congiunto delle Nazionali azzurre Olimpica e Paralimpica, cominciato domenica scorsa e che durerà fino a sabato in vista dei prossimi impegni internazionali. Insieme a Trombadore anche il sindaco Luca Piergentili: entrambi si sono trattenuti con lo staff e gli atleti del fioretto e gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato, tra i quali Alice Volpi, Erica Cipressa e Martina Favaretto - reduci dalle vittorie dell'ultimo mondiale a Saint Maur (Francia). Grande assente purtroppo, causa infortunio in fase di recupero, la campionessa paralimbica Bebe Vio. La visita del Questore durante le fasi di allenamento in pedana è stata molto apprezzata non solo dal sincado Piergentili, ma anche dal Commissario Tecnico della Nazionale Olimpica Stefano Cerioni, dal Tecnico paraolimpico e Fiamme Oro Simone Vanni e dal Tecnico della Nazionale di Fioretto Eugenio Migliore - che ha illustrato le modalità con cui vengono svolte le varie sedute di preparazione, sottolinenando l’importanza dell’allenamento congiunto tra gli atleti delle due nazionali che ne approfittano per confrontarsi sulle reciproche esperienze. Nel congedarsi, Trombadore ha espresso nuovamente i suoi complimenti a tutti e facendo i migliori auguri agli atleti in partenza per una nuova, grande avventura sportiva. Che si spera regali all'Italia nuove medaglie.
Potenza Picena, la biblioteca tornerà nel centro storico. "Basta strumentalizzazioni"
“Non c’è nessun trasferimento definitivo, nessuna decisione presa a discapito della cittadinanza - ha dichiarato il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini - Chi diffonde questo tipo di informazioni sulla nostra biblioteca cittadina lo fa in maniera distorta e tendenziosa. E soprattutto lo fa invocando al dialogo, salvo poi portare avanti conversazioni sorde e unilaterali. Non conosciamo infatti quale sia l’idea che i consiglieri di opposizione hanno per risolvere la questione. È davvero questo lo spettacolo che meritano i nostri cittadini in un momento tanto difficile come quello che stiamo vivendo? Ho appreso nelle scorse settimane di una petizione attivata da un nostro concittadino per impedire il trasferimento della biblioteca dal centro storico alla scuola elementare. Trasferimento che, tra l’altro, è stato più volte definito da questa amministrazione assolutamente temporaneo. Mi sono resa disponibile al al dialogo, invitando il promotore e i firmatari a contattarmi per un confronto diretto, non essendo i loro recapiti inclusi nella documentazione consegnata. La porta del Comune è rimasta aperta per accogliere osservazioni e sciogliere qualsiasi perplessità. Per discuterne insieme. Anche con i rappresentanti dei partiti di opposizione, che sembrano fingere di non comprendere il nostro reale progetto. Come già reso noto in più occasioni, gli attuali locali che ospitano la biblioteca sono stati definiti “fatiscenti e inadeguati” da una nota del 2020 a firma dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico. Da qui la decisione, presa non certo a cuor leggero, di chiudere al pubblico, preservando comunque il servizio. Gli interventi necessari per la messa in sicurezza ci verranno segnalati dal tecnico attualmente incaricato della valutazione. Ci tengo a sottolineare che in questi mesi il dialogo e la collaborazione con gli attuali gestori sono stati costanti. La scuola elementare di via dello Sport, dotata di un locale con ingresso indipendente è, ad oggi, la miglior soluzione alternativa per poter tornare ad offrire, il prima possibile, in sicurezza, tutti quei momenti di arricchimento e condivisione che da sempre caratterizzano la biblioteca cittadina. Non optare per il trasferimento immediato significherebbe allungare i tempi di sospensione del servizio: questa è l’alternativa che chiede chi ritiene, giustamente, essenziale la nostra biblioteca? Si tratta tuttavia, come già detto, di uno spostamento temporaneo: la volontà dell’amministrazione, lo ribadisco, è quella di riportare la biblioteca in centro storico. Nello specifico, la nuova sede è stata individuata all’interno dell’immobile in Piazza Matteotti la cui riqualificazione è stata finanziata dal recente piano ministeriale di rigenerazione urbana. Tale immobile è stato donato alla città da un privato cittadino con la richiesta di destinarlo a polo culturale. Si tratta di una struttura con spazi molto più ampi di quelli attuali e più accessibili. Gli attuali spazi della biblioteca di via Trento non verranno di certo abbandonati: come già specificato, abbiamo incaricato un professionista, che si occuperà di studiare tutti gli interventi necessari alla completa messa in sicurezza. Sia i locali di via Trento che quelli all’interno di via dello Sport, una volta ricollocata la biblioteca in centro storico, potranno diventare degli spazi “satellite” da allestire per specifici target di età, allargando così l’offerta culturale complessiva. Questa amministrazione si sta impegnando quotidianamente per intercettare fondi e opportunità che possano dare nuova linfa al nostro centro storico. Come dimostrano gli ingenti finanziamenti ottenuti. Nelle grandi difficoltà del momento stiamo davvero facendo del nostro meglio. Ci sono proposte alternative al percorso da noi intrapreso? Altri progetti? Altre modalità, concrete e percorribili, che andrebbero considerate? Mettetele sul tavolo prima di portarle in piazza. È il confronto nelle opportune sedi, non certo gli slogan, a fare davvero la differenza”.
L'INTERVISTA - Da Montecosaro a "Sanremo": la mostra di Marinozzi illumina il Festival (FOTO)
Non solo canzoni a Sanremo. In occasione della 72esima edizione del Festival più famoso d’Italia, la prestigiosa Villa Ormond - a pochi km dal Teatro Ariston - ha aperto le sue porte alla prestigiosa mostra di Paolo Marinozzi, classe 1947, collezionista e fondatore del museo “Cinema a Pennello” di Montecosaro. Si tratta di una grande raccolta fatta di locandine e bozzetti: pezzi unici dipinti a mano da grandi artisti – i cosiddetti “cartellonisti” – nel corso di 50 anni di storia del cinema e della musica. E che dal 2011 è possibile apprezzare presso lo spazio allestito in quel di Porta San Lorenzo. Sull’onda dell’entusiasmo, Paolo – direttamente dall’hospitality della villa sanremese, dove si trova insieme al figlio Alessandro – ci ha raccontato di questa iniziativa e della sua passione. Innanzitutto, chi ti ha lanciato la proposta di Sanremo? Devo ringraziare Giuseppe Grande, direttore di “SanremoSol” che ha fortemente voluto questa collaborazione. Era da anni che volevo portare da quelle parti la mia mostra, ma non ce n’è mai stata l’occasione. Fortunatamente nel frattempo, insieme ai miei collaboratori, abbiamo conquistato altre tappe: Taormina, Napoli e anche il Lucca Comics. Come mai questo desiderio di unire la tua collezione al Festival della canzone italiana? Da bambino seguivo il Festival per radio. Poi ci fu l’avvento dei “musicarelli” al cinema, e quasi per caso ho cominciato la mia collezione di manifesti e bozzetti. Qui a Sanremo in particolare abbiamo portato 22 opere, ispirate a grandi canzoni come “Dio come ti amo” di Domenico Modugno, “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli, “Zingara” di Iva Zanicchi, “Non son degno di te” e “Mi vedrai tornare” di Gianni Morandi e altre. Come ha accolto la proposta allestire la mostra a Villa Ormond? Sono stato felicissimo, e spero sinceramente che questa sorta di “anteprima” abbia una forte risonanza e ci consenta di partecipare ad altre manifestazioni canore. Villa Ormond poi è di per sé molto suggestiva, con il suo parco meraviglioso e la vista sul mare. Al tempo vi ha soggiornato anche la Principessa Sissi. A quale canzone sanremese si sente più legato? Ho sempre amato Claudio Villa, e infatti abbiamo una locandina di Sanremo con lui e Teddy Reno. Come ti dicevo, sono cresciuto ascoltando la radio e le grandi voci del dopoguerra. Poi ad un certo punto arrivò Modugno che rivoluzionò tutto: custodisco ancora gelosamente la locandina di “Piange il telefono” del 1975, con la dedica di Claudio Lippi. E la sua passione di collezionista invece come è nata? Sin da piccolo raccoglievo figurine, poi fumetti e dischi. Con le locandine in un certo senso mi sono voluto specializzare. Finché negli anni ‘90 abbiamo allestito la prima mostra su Totò, e da quel momento tanti personaggi hanno molto apprezzato e ci sono venuti a trovare: Lucio Dalla, Ornella Muti, Sabrina Ferilli, le gemelle Kessler, Catherine Spaak, Tomas Milian, Vincenzo Mollica e altri ancora. A quale bozzetto o locandina è più affezionato? Probabilmente a quella del film “Nuovo Cinema Paradiso”, perché ebbi la fortuna di condividerla durante il Bari International Film Festival del 2019 assieme ai maestri Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore. Però penso anche alle mie prime scoperte da bambino: “Poveri ma belli” (1957) e “Don Camillo” (1952).
Green pass “illimitato” per chi ha la terza dose e possibile quarto richiamo: oggi il Governo decide
È atteso per le ore 16 il nuovo vertice del Consiglio dei Ministri, dove verrà definita la bozza del nuovo decreto anti-Covid. Fra i temi all’ordine del giorno ci sarà il green pass “a durata indefinita” per chi è vaccinato o guarito e, soprattutto, abbia ricevuto la terza dose. Dopo le nuove direttive entrate in vigore il 1° febbraio – tra cui obbligo della profilassi per gli over 50, affluenza limitata agli spazi pubblici e multe per chi sarà trovato senza green pass – il Governo ha così deciso di improntare un’ulteriore strategia per favorire la diminuzione dei contagi e il raggiungimento dell’immunità di gregge. Nel frattempo, si attendono gli aggiornamenti da parte delle agenzie regolatorie sull’eventuale quarta dose, momentaneamente bocciata dall’Oms: motivo per il quale è stata resa nota la volontà di non far decadere entro un termine stabilito la copertura del super green pass – originariamente garantita per 6 mesi. Il rischio, infatti, per coloro che già da settembre – periodo in cui è partita ufficialmente l’autorizzazione - si siano sottoposti al booster, è di ritrovarsi senza certificazione verde rafforzata entro il mese di marzo. E quindi di non poter automaticamente più accedere ai locali pubblici (bar, ristoranti, cinema, teatri) né di svolgere attività sportiva. Nella bozza del nuovo decreto, inoltre, sono previste anche le misure per garantire lo svolgimento di alcuni dei prossimi eventi più importanti a livello nazionale, fra i quali la “Settimana della Moda” di Milano attesa il 22 febbraio.
Mattarella bis, le reazioni dei maceratesi: “È una vergogna, la politica ha fallito” (VIDEO)
Non si sono fatte attendere le prime reazioni dei maceratesi per la riconferma di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica per altri sette anni. Molti i "no comment" ricevuti, ulteriore dimostrazione della disaffezione nei confronti delle attuali forze politiche, incapaci di trovare valide alternative per il Quirinale. “Sicuramente Mattarella è il meno peggio – hanno dichiarato alcuni cittadini – ma è vergognoso che i partiti alla fine si siano rifugiati dietro questa scelta”. C’è chi avrebbe preferito una figura femminile alla poltrona del Quirinale, e chi pensa che non esista nessuno in grado di ricoprire il ruolo di Capo dello Stato. C’è stato persino chi si è detto molto sfiduciato, definendo questo Mattarella bis come "un vero e proprio fallimento della politica italiana". “Non ho seguito direttamente le elezioni – ha commentato un altro ragazzo – ma in generale non credo nella politica. Per me le cose alla fine non cambieranno molto”. Di seguito, la video-testimonianza di alcuni maceratesi:
Nuove misure anti Covid, via alle multe. La rabbia degli esercenti: “Siamo stufi, così si muore di fame” (VIDEO)
Dal 1° febbraio entrano in vigore le nuove norme previste dal Governo Draghi con obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Novità anche per negozi, banche e uffici postali, dove l’affluenza sarà limitata ai soli possessori del Green Pass, così come l’accesso presso i luoghi di lavoro. Le multe per chi verrà trovato sprovvisto del certificato verde - di base o rafforzato - arriveranno anche a 1500 euro. “Stiamo già lavorando pochissimo – ha commentato il gestore di un bar del centro storico di Macerata – e dovremo fare anche i conti con il caro-bollette. Ormai siamo in una situazione per cui o moriamo di Covid oppure di fame. Siamo veramente stanchi”. Anche fra i cittadini ci sono molte perplessità. “È giusto che le persone si sottopongano al vaccino – ha dichiarato un cittadino ultra cinquantenne – ma non ritengo sia necessario imporre obblighi, tanto meno ai bar e le tabaccherie. Ormai siamo abituati a ricevere nuove regole, ma siamo sicuri che servano davvero? Oppure le impongono perché non sono stati capaci di gestire la situazione sin dall’inizio?” Molti esercenti hanno voluto persino evitare di rilasciare dichiarazioni, esasperati dalle ennesime misure anti-contagio che rischiano seriamente di mettere in ginocchio le varie attività, se non a costringerle alla chiusura definitiva per le spese insostenibili. Di seguito, alcune delle testimonianze raccolte per le vie di Macerata:
Castelraimondo, la Rai sceglie l’Istituto Strampelli per un nuovo programma sulla musica
Si intitola “Che Spettacolo la Musica” il nuovo progetto televisivo della Rai – in convenzione con il Ministero dell’Istruzione e il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica che vedrà - protagonista la città di Castelraimondo. La scelta della location è ricaduta sull’Istituto Comprensivo Nazzareno Strampelli, che ha vinto il ballottaggio con un’altra scuola marchigiana, l’I.C. Mercatini di Fossobrone. Sono sessanta in tutto le strutture che ospiteranno la realizzazione del programma. «Già dal 2011 la nostra scuola è inserita nel decreto di promozione della cultura musicale, ottenendo grandi risultati grazie a insegnanti preparati – spiega il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro - Mi sento molto orgoglioso e felice che la Rai e il ministero ci abbiano scelto per le loro iniziative: da appassionato musicista la ritengo una preziosa opportunità per i nostri ragazzi che hanno di base una grande passione». “Che Spettacolo la Musica” si fonda sulla necessità di rendere visibili le attività e le performance musicali che i ragazzi creano all’interno delle scuole pubbliche italiane, anche in considerazione dell’altissima qualità dei progetti musicali che le scuole realizzano ogni anno. In tutto saranno 20 le puntate che andranno in onda: la prima fase sarà un reportage nelle varie scuole, con gli studenti che presenteranno la loro attività musicale; nella seconda fase invece protagoniste le esibizioni che saranno basate su dei temi assegnati e verranno valutate da una giuria di esperti. «Provo grande soddisfazione per questo risultato – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Elisabetta Torregiani - come assessore, ma anche come cittadina di Castelraimondo. Ringrazio il dirigente scolastico e la professoressa Laura Fermanelli, deus ex machina del progetto. La musica è una disciplina che aiuta nella crescita dei ragazzi sviluppando le abilità personali che ognuno di noi ha; non possiamo che essere molto felici quindi per la partecipazione della nostra scuola al progetto della Rai».
Sciopero infermieri, la protesta in piazza: "Rispettate i nostri diritti". Vertice con Saltamartini (FOTO)
"Gli applausi non bastano". "Stipendi dignitosi". "Non eroi ma professionisti". Questi gli appelli che si stanno alzando nelle piazze più importanti d'Italia, tra le bandiere, i manifesti e i megafoni di tutti i rappresentanti degli infermieri. Anche ad Ancona, il sindacato NurSind ha presidiato dalle ore 10 piazza Cavour con il proprio sit in: circa 40 i professionisti partecipanti, ai quali si sono uniti le altre delegazioni, la FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) e anche molti cittadini residenti. Le richieste sono chiare da tempo: revisione del sistema della retribuzione, del sistema delle indennità, del lavoro straordinario, della pronta disponibilità, del trattamento economico nel nuovo sistema di classificazione. Una serie di criticità rimandate al rinnovo del Ccnl del comparto Sanità, dalla cui bozza però finora è emersa solo l'eventualità di un aumento dell’indennità notturna di soli 26 centesimi. "È una cosa inaccettabile - ha commentato la Segretaria Prov. Nursind Macerata, Elisabetta Guglielmi - Oggi scioperiamo perché vogliamo essere più presenti ai tavoli: finora le decisioni sono state prese senza che fossimo interpellati, senza organizzazione o strategia per permetterci di affrontare al meglio i vari problemi che coinvolgono anche i cittadini. Dopo due anni di pandemia non possiamo continuare a vivere alla giornata, senza certezze. Da un giorno all'altro ci prendono e ci spostano in altri reparti o strutture, senza un minimo di organizzazione. Oltretutto il Ministro Brunetta riconosce l'indennità ai medici, ma noi invece - che siamo sempre in prima linea - secondo lui possiamo aspettare. Siamo stanchi, ora devono starci a sentire". Presente in piazza anche l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che nella tarda mattinata ha incontrato al tavolo regionale i manifestanti per un confronto.
Macerata, caos sfiorato all'Open day di Piediripa. "Cerchiamo di tenere la situazione sotto controllo" (FOTO e VIDEO)
Nonostante la comunicazione non ufficiale - e le prime forti polemiche -, sono state molte le persone che da questa mattina hanno cominciato di buon ora a mettersi in fila per l'Open day "a sorpresa" presso il Centro Vaccinale di Piediripa. 400 le dosi previste per chi non è prenotato, 600 per chi pur avendolo fatto è stato rimandato troppo in là con i tempi rispetto alla scadenza del proprio green pass. C'è chi, per essere il primo a sottoporsi alla profilassi, ha scelto di dormire in macchina durante la notte, e chi già alle 4 del mattino ha voluto sfidare il freddo e l'attesa insieme ai volontari della Protezione Civile, presenti anche loro nelle prime ore della giornata per scongiurare il rischio di una nuova Tolentino / Civitanova Marche. «Abbiamo venti persone in prima linea da stamattina - ha commentato il responsabile di Macerata Soccorso, Sauro Salvucci - e il piano logistico pensato per non creare disagi e assembramenti per ora sembra funzionare. Chi arriva può ritirare subito il numeretto e il modulo da compilare nell'attesa di accedere alla struttura. Qualche tensione purtroppo c'è stata, soprattutto per via del freddo. Ed inoltre siamo in attesa dell'inizio della seconda giornata di screening gratuito per i ragazzi delle scuole». «Noi siamo arrivati direttamente da Civitanova - ha dichiarato una coppia - perché domenica scorsa siamo andati a metterci in fila alle ore 9, ma ci dissero che le dosi erano già tutte terminate. Stamattina per non rischiare ci siamo voluti alzare alle 5». Poco prima delle 7.30 la Protezione Civile comincia a far defluire la coda di gente che poco alla volta prende posto all'interno dell'Hub. I medici, una decina quelli predisposti per l'occasione, arrivano qualche minuto prima delle 8: orario ufficioso di inizio dell'Open day, il cui termine è previsto per le ore 14. Ma sopraggiunge un nuovo disagio: le circa 1000 dosi previste per la giornata ancora non sono state consegnate, e nel frattempo una nuova ondata di persone - circa 150 - prende posto fuori il Centro in maniera impaziente. Contemporaneamente, i sanitari provano a portarsi avanti con i tempi eseguendo le prime anamnesi. Bisogna attendere le 8.45 per il via libera definitivo alla somministrazione dei vaccini, fra prime dosi e richiami. Qui il video del reportage di Piccio News presso l'Hub di via Teresa Noce (Piediripa):
INTERVISTA - Provincia, l'aumento dei contagi preoccupa gli ospedali. Corsi: “Rischiamo il collasso”
Il quadro sanitario generale che si sta delineando dall’inizio del 2022 è tutt’altro che incoraggiante per le Marche. Le diverse strutture sanitarie, fra cui quelle della Provincia di Macerata, rischiano un nuovo collasso, dovuto principalmente alla preoccupante carenza del personale medico e al contemporaneo aumento dei contagi legati alla variante Omicron. A questo si aggiungono anche la cattiva gestione degli ultimi open day per gli over 18, il caos dei tamponi e il recente caso dei vaccini “bluff”. Come se non bastasse, la Regione insiste nel voler mantenere la linea dura sul Covid Hospital di Civitanova Marche – ritenuto “non necessario” -, nonostante i sanitari ne avessero più volte invocato la riapertura per poter meglio gestire il flusso continuo dei ricoveri. La Dottoressa e direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, è intervenuta ai microfoni di Picchio News per commentare il momento che stiamo vivendo. Qual è la situazione dei posti in terapia intensiva nella Provincia? "Ad oggi, sono cinque i pazienti ricoverati, su un massimo di sei posti letto che avevamo messo a disposizione a Civitanova Marche". Come mai nel frattempo il Covid Hospital non riapre? "Perché di base non c’è alcuna intenzione di farlo: mancano gli operatori necessari e non ci sono i numeri adatti a giustificarne la riapertura. La struttura di per sé coprirebbe sei moduli in tutto: tre di terapia intensiva e tre di semi-intensiva. Ma la storia politica cui si lega non è cambiata nelle ultime settimane". Come riuscite al momento a gestire la nuova ondata di contagi e ricoveri? "Sfruttando il più possibile gli spazi dell’Area Vasta 3, pilotando i casi di Covid più gravi direttamente presso i Pronto Soccorsi". Sono previsti nuovi piani di intervento al riguardo? "Se ne sta occupando la Regione Marche, tramite l’assessore Saltamartini. Io personalmente sto seguendo con la direzione medica tutte le situazioni che riesco sul territorio della provincia, tutti i giorni. E contemporaneamente, teniamo sotto controllo il monitoraggio dei casi". C’è stato secondo lei un evidente peggioramento della situazione generale? O riuscite ancora a tamponare laddove serve? "Nonostante la carenza di personale, per ora i medici riescono a far fronte alle varie criticità. Per il futuro non lo sappiamo, perché è una situazione molto fluida. Va valutata giorno per giorno: oggi potrebbe essere ricoverato un paziente, domani magari ne ricoveriamo dieci. Purtroppo non è possibile prevedere quando e come la situazione tornerà ad essere gestibile o totalmente fuori controllo".
Civitanova, ottenuti più di sei milioni e mezzo di euro per tre progetti di riqualificazione edilizia
L'amministrazione comunale di Civitanova Marche ha annunciato l'arrivo di più di sei milioni e mezzo di euro per ben tre finanziamenti diversi rivolti alla ristrutturazione e la riqualificazione edilizia. In particolare, ad essere oggetto dei lavori saranno: il Palazzo Ciccolini a Civitanova Alta (2 milioni e 685 mila euro), il palazzo ex Vetreriadi via Volta, nella zona Ceccotti, e la demolizione e ricostruzione delle case popolari di via XXX Giugno a Civitanova Alta (4 milioni). I fondi giungono direttamente dal "Programma sicuro verde e sociale" del PNRR, e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC). Ad annunciarlo con una conferenza stampa è stato lo stesso sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai, dall’assessore regionale Stefano Aguzzi e dal consigliere regionale Jessica Marcozzi. L'ottenimento dell'ingente somma è stato possibile attraverso la partecipazione al bando regionale, che prevede il finanziamento di 50 interventi nelle Marche, che fanno capo rispettivamente a 33 richieste da parte dei Comuni (40.062.337,29 euro) e 17 da parte di Erap Marche (22.706.807,41 euro). “L’assegnazione di sei milioni e mezzo di euro per l’edilizia popolare a Civitanova, insieme ai recenti 5 milioni di euro per il comparto Trieste – ha spiegato il sindaco Ciarapica – è la migliore risposta che questa Giunta possa dare ai cittadini e alle critiche dell’opposizione che ci accusa di fare solo promesse. Da decenni non arrivavano finanziamenti per il settore di residenza pubblica e l’Ente con le proprie risorse non potrebbe mai riuscire a coprire le spese. Per questo stiamo facendo tanto lavoro nella ricerca di fondi europei e regionali e possiamo toccare con mano i risultati”. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – ha aggiunto l'assessore Aguzzi – perché portiamo a compimento un’assegnazione di fondi legati al PNRR in tempi rapidissimi, comunicataci appena il 30 settembre scorso, la cui procedura scadeva entro l’anno. Hanno potuto presentare domanda sia i singoli Comuni sia ERAP Marche, relativamente al patrimonio di rispettiva proprietà ovvero in gestione. Entro il termine utile, sono pervenute 138 domande, segno questo della grande attenzione al tema della rigenerazione e riqualificazione urbana ma anche esempio di proficua collaborazione tra enti, oltre al fatto di rappresentare un’opportunità per dare una spinta alla crescita economica della regione e alla valorizzazione del patrimonio pubblico”. Gli interventi indirizzati nei progetti della Regione Marche sono ricompresi nelle seguenti casistiche: adeguamento sismico; efficientamento energetico; razionalizzazione spazi di ERP; riqualificazione spazi; acquisto immobili per sistemazione temporanea degli assegnatari alloggi; locazione alloggi per sistemazione temporanea degli assegnatari. La quasi totalità degli interventi proposti effettua congiuntamente sia il miglioramento/adeguamento sismico, che l’efficientamento energetico.