Gettate le basi per il muovo coordinamento di Lega Nord di Macerata. Dopo i risultati ottenuti nelle elezioni del 2015 dove il partito ha raggiunto il 20% e in alcune città anche il 30%, si è reso necessario la ristrutturazione organizzativa per rendere più radicata la presenza nel territorio.La nomina di coordinatore è andata all’avvocato Stefano Migliorelli che questa mattina, durante la presentazione, ha ringraziato quanti hanno appoggiato la sua figura e lo sostengono nel lavoro che da qui ad un anno porterà alla struttura reale della militanza, “la vicinanza alla Lega a Macerata” spiega Migliorelli “mi ha favorevolmente stupito. Il partito ha una sua struttura dal nazionale al locale che noi rispettiamo e che ha retto alle intemperie passate, senza mai tradire le sue ideologie”. Tra i temi trattati dal nuovo coordinatore l’emergenza immigrazione, la mala gestione dell’accoglienza fatta di sprechi e speculazione: "la Lega si fa portatrice di questa denuncia non solo a parole, ma anche con i fatti".Proprio su questo tema scottante è intervenuto anche Luca Paolini, coordinatore regionale, “gli immigrati rendono più della droga” sostiene “noi siamo andato all’Hotel House, per verificare e denunciare la situazione di degrado in cui vivono le persone, con un’assenza assoluta delle onlus e delle cooperative. Perché? Perché non ci guadagnano, a differenza dell’accoglienza dove 35 euro ad immigrato fanno gola a molti”.Altro argomento discusso il referendum costituzionale. La Lega si schiera per il no insieme al centro destra e si sta adoperando per informare le persone scendendo in piazza e con le iniziative portate avanti dai propri comitati: “Vogliamo creare tante forze sul territorio per ostacolare Renzi che vuole imporre la sua politica simile a quella di Erdonag. Il suo governo sta facendo di tutto per far sì che pochi abbiano il potere. È necessaria una riforma costituzionale, ma che passi per un’assemblea costituente, non per un referendum che dice di voler abolire Provincie e Senato, ma che in realtà gli cambia solo forma.”
Entra nel vivo la XXXVIII Disfida del Bracciale di Treia, con i tanti appuntamenti e gli immancabili stand dei quartieri che animano le serate con le loro iniziative.Quattro sono gli storici sfidanti: Onglavina, Cassero, Borgo e Vallesacco, ciascuno dei quali rappresenta una zona del paese con i suoi leggendari abitanti. L'Onglavina è la zona degli zingari, di coloro che vivono di espedienti a cui è abbinato il colore giallo; il Borgo ha le sue radici nel mondo agricolo ed è dio colore azzurro; Vallesacco, color viola, rappresenta gli artigiani e i commercianti, mentre il Cassero, verde, è notoriamente ad appannaggio dei nobili. I quattro quartieri sono poi gli sfidanti nelle celebre gare della domenica e tutti i compaesani che lavorano nelle taverne saranno poi i figuranti della sfilata in costume d'epoca che si terrà, sempre domenica, alle ore 14.45L'Onglavina ha vinto la scorsa edizione, arrivando a quota dieci trofei in bacheca. A seguire, nell'albo d'oro, con 9 vittorie il Borgo (ultima nel 2006), Vallesacco con 8 (ultima nel 2008) e Cassero con 7 (ultima vittoria nel 2010).È quindi il Borgo, che fa leva sulla sete di vittoria che manca ormai da 10 anni, a cercare di centrare l'obiettivo. Sabato prossimo, 6 agosto, a partire dalle ore 16 presso nell'arena di Treia le semifinali seniores: Onglavina-Borgo e a seguire Cassero-Vallesacco; domenica 7 agosto dopo la sfilata in costumi ottocenteschi la finale per il 3° e 4° posto, una dimostrazione di pallapugno a cura dell'ASD Pallonistica Neivese e la finalissima della XXXVIII Disfida del Bracciale.
Si rinnovato l'appuntamento estivo di una delle aziende più importanti della provincia di Macerata, la C.B.F. Balducci S.p.A.Ieri sera si è svolta la tradizionale cena estiva, prima delle ferie, offerta dal commendator Franco Balducci ai dipendenti, ai parenti e agli amici presso il ristorante Anton. Una serata all'insegna del buon umore e del divertimento come si conviene in queste occasioni.Momento particolare della cena con l'omaggio che il presidente dell'Helvia Recina Pallavolo Macerata, Pietro Paolella, ha voluto fare all'azienda ed in particolare al presidente Franco e al figlio Massimiliano che fin dalla fondazione della società pallavolistica hanno sponsorizzato l'attività. In quest'ultima stagione Massimiliano Balducci è inoltre divenuto direttore marketing delll'Helvia Recina così da dimostrare ancor di più l'attaccamento "alla maglia" e al sogno che suo padre Franco e Tito Antinori, storico presidente del volley maceratese, hanno coltivato negli anni.L'azienda, con sede a Montecassiano, produce abiti da lavoro per ogni settore lavorativo, all’insegna del made in Italy più autentico da oltre 40 anni, mantenendo elevati livelli di comfort, qualità e sicurezza. La C.B.F. Balducci S.p.A conserva con cura lo spirito di quell’ artigianalità che ha fatto grande questa regione del Centro Italia, sapendo fondere in armonia la sapienza manuale con le tecnologie più innovative in un mercato sempre più competitivo. Ad oggi lavorano al suo interno 150 persone in Italia e 700 in Albania.
Sale sul palco lentamente, sembra quasi trasportare i suoi 40 anni di musica, Francesco Guccini che ormai non canta più ma che con il suono delle sue parole coinvolge una piazza Leopardi gremita per l’ultima serata di Lunaria. Tra aneddoti e la solita ironia che da sempre lo contraddistinguono il maestrone di Pavana si confessa alle domande di Massimo Cirri.Non è un percorso storico, sembra più una chiacchierata tra vecchi amici che per caso si incontrano in piazza e spesso Cirri non osa neanche interrompere. Guccini narra, come solo lui sa fare, quando prese in mano la prima chitarra e decise che la strada da percorrere sarebbe passata per la musica. Dagli inizi con il suo complesso “I Gatti” tra le balere modenesi fino ad oggi divenuto mito, forse ancor più ora che ha smesso di cantare, dice sorridendo il cantastorie: “Prima ero libero di camminare e nessuno mi fermava, ora mi riconoscono e ci sono persone che fanno una sorta di pellegrinaggio per venirmi a trovare nella mia casa in montagna”Non beve più vino rosso quando è sul palco, racconta che la sera alle 11.30 va a dormire mentre un tempo non usciva se non era notte fonda, non riesce più a leggere per un problema agli occhi e ha smesso di scrivere canzoni “perché non mi veniva più facile come un tempo”, eppure sul palco ha ancora la sua presenza scenica, lui che ha abbracciato molte generazioni, lui che ha raccontato in metro le storie di tanti, la sua storia, la storia dell’Italia, senza chitarra è ancora un incantatore, il menestrello che fa tacere il pubblico.D’obbligo la domanda su Leopardi: “Sono un affezionato lettore del sommo poeta, non solo per motivi scolastici, sarà che entrambi veniamo dalla provincia, entrambi siamo pessimisti. Una curiosità? Ricordo bene la sua data di morte il 14 giugno anche perché in quel giorno è nato Che Guevara e… sono nato anche io! Da grande volevo fare lo scrittore. Ho pubblicato il mio primo libro nel ’89, ma sono certo che se non fossi già stato famoso nessuno lo avrebbe comprato”. Guccini, infatti, soprattutto negli ultimi tempi, dopo aver lasciato la musica si è dedicato completamente ai gialli che scrive insieme a Loriano Macchiavelli. Non ha più la penna in mano con la quale scriveva canzoni ma l’arte del raccontare è ancora intatta.Tanti i particolari evocati: i 20 minuti impiegati per scrivere La Locomotiva, la prima canzone Ancora che parlava di un amore finito, le cene con Gaber, le radici musicali e il suo gatto Stradino. Non parla di politica, nonostante le provocazioni di Cirri e se ne va dal palco senza intonare neanche una nota, lasciando che siano i suoi Musici, che sempre l’hanno accompagnato, ad essere protagonisti.Ad aprire il concerto, insieme ai Musici, Lo Stato Sociale. La band bolognese interpreta Quattro Stracci, uno dei simboli del reperto gucciniano; poi è la volta di Paola Turci che interpreta con emozione l’Avvelenata , e infine solo loro: i compagni di una vita, che eseguono i brani più famosi tra cui: Autogrill, Incontro, Statale 17, La Locomotiva… chiudendo, come ogni concerto con Dio è morto.“Anche il percorso artistico di un grande cantautore come Guccini – ha dichiarato in chiusura di Lunaria il Direttore Artistico di Musicultura Piero Cesanelli - può interessare un pubblico talmente vasto ed eterogeneo come quello di questa sera, Guccini l’ha fatto con le parole, I Musici, Paola Turci e Lo Stato Sociale con la musica annullando qualsiasi gap generazionale in un pubblico vastissimo pieno di tanti giovani oltreché della generazione che lo ama da sempre.”
A volte i famosi "rimedi della nonna" non portano esattamente i benefici che ci si aspetta. Anzi, rischiano di trasformarsi in trappole pericolosissime. E proprio per aver cercato di mettere in pratica uno di questi rimedi fai da te, un’anziana signora di Recanati ha riportato ustioni gravi su oltre il 50 per cento del corpo.Questa mattina la donna, R.G. di 82 anni, è arrivata in ospedale lamentando le ustioni. I sanitari, valutate le sue condizioni, ne hanno disposto il trasferimento al Centro Grandi Ustionati di Cesena poiché presentava gravi ustioni in varie parti del corpo: torace, braccia, schiena e gambe. L’anziana ha spiegato che le bruciature erano state causate dall’alcool che lei stessa si era applicata sul corpo, in quanto credeva che potesse dare beneficio al dolore articolare che l’attanagliava.Le ustioni di secondo grado ricoprono circa il 53% del suo corpo.
Il ponte di Colbuccaro distrutto dall'alluvione del marzo 2011 è stato definitivamente consegnato ai cittadini nel tardo pomeriggio del 4 agosto con la cerimonia ufficiale di inaugurazione. Presenti il sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il presidente della Regione Luca Ceriscioli.Dopo la benedizione del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, le istituzioni e i cittadini intervenuti hanno passeggiato sul ponte che da ieri prende il nome di Giovanni XXIII. Pettinari ha spiegato che la scelta di questo nome è simbolica: durante la crisi missilistica di Cuba (Baia dei Porci) il pontefice riuscì ad unire le due sponde antitetiche, USA e URSS, evitando così la terza guerra mondiale. La speranza è che anche questo nuovo punto possa essere di unione per tutti.Ceriscioli ha invece voluto sottolineare il buon lavoro fatto da tutti gli attori in campo: Amministrazione comunale, Provincia e la ditta che ha costruito il ponte, il tutto, non solo rispettando i tempi, ma anche risparmiando soldi.https://www.youtube.com/watch?v=Ntxg54-6SWU
Sottoscritta questa mattina la convenzione per l’avvio del progetto “Fatti gli avanzi tuoi” tra la Camera di Commercio di Macerata, nella persona del presidente Giuliano Bianchi, e il COSMARI, con la vicepresidente Rosalia Calcagnini. Il progetto ha l’obiettivo di creare una rete che veda coinvolte la realtà della ristorazione, delle strutture ricettive agli agriturismi, nell’impegno alla diffusione di una nuova cultura sul valore del cibo, scoraggiando lo spreco alimentare attraverso la distribuzione delle cosiddette doggy e family bag.Il presidente Bianchi si è subito reso entusiasta del progetto al momento della presentazione “arrivano molte idee sul nostro tavolo ma poche sono belle come questa”. Dopo aver visto l’analisi dei dati sullo spreco del cibo e sulla cattiva cultura del “portarsi a casa ciò che avanza”, soprattutto per il senso di vergogna, la Camera di Commercio ha sentito il dovere etico di promuovere l’idea attraverso il finanziamento alla imprese per i nuovi contenitori per gli avanzi.All’indomani della legge sullo spreco alimentare approvata dal Parlamento, la Provincia di Macerata si fa capofila con un’innovazione che coinvolge gli attori principali della ristorazione. L’idea nata nel 2013, subito dopo la firma per la Carta di Bologna contro lo spreco alimentare, ha portato il Cosmari a voler rendere azione le parole sottoscritte. Il consorzio maceratese infatti, non si occupa solo di recupero e smaltimento rifiuti, ma anche di educazione alla sostenibilità “C’è un onere morale che ci induce a sensibilizzare la popolazione a ridurre lo spreco” dichiara la vice presidente Calcagnini a sostegno di questa importante iniziativa.Partner operativo l’azienda Novamont che ha progettato e realizzato i contenitori completamente biodegradabili e che, dopo l’utilizzo, possono essere gettati nella frazione organica, in quanto essi sono in MATER-BI, cioè bioplastica compostabile contenente materie prime rinnovabili, eliminando in questo modo vaschette di plastica usa e getta finora utilizzate come family bag.La Novamont è un’azienda nata dal gruppo Montedison e sopravvissuta alla crisi proprio grazie alla scelta del settore biochimico rinnovabile per la produzione di materie prime. L’industria si pone l’obiettivo di sviluppare bioplastiche e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica e agricoltura, attivando bioraffinerie integrate nel territorio e fornendo soluzioni applicative a basso impatto ambientale che garantiscano lungo tutto il loro ciclo di vita un uso efficiente delle risorse con vantaggi sociali, economici ed ambientali di sistema.Anche il direttore generale del Cosmari, Giuseppe Giampaoli, ha sottolineato l’importanza del progetto e auspica che esso sia accolto nel territorio e prenda campo tra i cittadini e i ristoratori “la nostra missione è lanciare il messaggio e dare gli strumenti adatti per un’azione sostenibile e ecocompatibile, ora sono gli attori protagonisti del progetto a dover portare avanti l’iniziativa”. Se è pur vero che la provincia di Macerata è tra le più strutturate in Italia per la raccolta differenziata è anche vero che la produzione di rifiuti pro-capite è tra le più alte ed è fondamentale abbassare anche questo misuratore, poiché l’Unione Europea sta varando un piano che utilizzi come target per la sostenibilità ambientale proprio quanto si recupera e non quanto si raccoglie.Questa iniziativa incontra pienamente la finalità del progetto Wellfood Action, avviato dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito dei finanziamenti europei e volto a promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile e il miglioramento delle performance delle PMI del settore agroalimentare. Lorenza Natali, coordinatrice camerale del Wellfood, ha volto l’attenzione anche sul Marchio di Ospitalità Italiana che non ha come variabile solo la qualità del servizio e dei prodotti, ma anche la sostenibilità ecologica.A partire da settembre inizierà la campagna di promozione con dépliant e la distribuzione dei contenitori, ma soprattutto tante iniziative e conferenze itineranti, così da unire l’eccellenza dell’enogastronomia del nostro territorio e la lotta allo spreco con “Fatti gli avanzi tuoi”.
L'appuntamento mondano di questa estate a Porto recanati è il SunnyBay al Piano Beach, un aperitivo-cena domenicale con musica house da club.Lo chalet sito a Scossici sta diventando questa estate il punto di ritrovo per molti giovani nelle serate estive. Grazie agli eventi in programmazione nel lungo weekend (dal giovedì alla domenica), Piano Beach offre ottima birra fresca e generi di musica differenti.Il giovedì sera serata afro con i dj del Mammamia di Senigallia, special gust, il 4 agosto, Fabrizio Fattori. Si passa all'house del venerdì, direttamente da Riccione djset Bellardinelli, mentre sabato musica live, questa volta con il tributo ai Foo Fighters. Ma il gioiello della settimana rimane l'appuntamento della domenica, dalle 17 musica con Nicola Pigini, Danny Losito e Oscar Oliva.Il Piano Beach è nato lo scorso anno, dall'idea dei poprietari della birreria Piano B di Loreto, di trovare una location estiva dove spostare il loro locale. I soci Marco Mancinelli, Andrea Re, Francesco Petromilli e Moreno Renni (quest'ultimo titolare della Bottega della Birra) hanno iniziato lo scorso anno la loro avventura ma solo in questa stagione hanno strutturato gli eventi e hanno riscosso il successo del pubblico. Per la stagione estiva, il Piano B si avvale anche della preziosa collaborazione di Luca Cardinali.
Forse in pochi se ne saranno accorti presi dal momento storico che stavano vivendo, ma l’apertura della SS77 è stata diversa dalle altre inaugurazioni, non solo di strade, ma anche di attività commerciali o industriali. La cerimonia, per quella che sembra sia stata una scelta della presidenza del consiglio, è stata totalmente laica, senza benedizione religiosa.Il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha rilasciato un’intervista a “Radio Gente Umbra” (emittente della diocesi) raccontando che la sera antecedente al grande evento ha ricevuto la comunicazione dall’Anas che la mattina successiva non ci sarebbe stato il rito cristiano previsto invece precedentemente. “Seppure con serena amarezza – ha spiegato il vescovo– ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara”.Monsignore Sigismondi è comunque andato alla cerimonia e nel silenzio ha voluto benedire la struttura recitando una preghiera che prende spunto dal cammino lauretano che in passato i pellegrini hanno solcato proprio sulla stessa via, dall’Umbria alle Marche. Gli sarebbe infatti piaciuto chiamare la strada Freccia Lauretana: “Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada,- continua nell’intervista- già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata. Le radici cristiane della nostra terra non possono essere ignorate, calpestate o sradicate: soltanto un’identità spirituale, e dunque culturale, più chiara e serena, senza complessi, è la via maestra, l’autostrada, per continuare ad attraversare i giorni della storia”.La preghiera ideata dal vescovo recita: “Dio di infinita Misericordia, che sei sempre vicino ai tuoi figli pellegrini nel tempo e nello spazio, benedici quanti hanno progettato e realizzato questa arteria stradale che, correndo lungo il tracciato dell’antica Via Lauretana, merita il nome di Freccia Lauretana. Accogli in Paradiso coloro che sono morti nei cantieri di questa grande opera e concedi ai loro familiari di fermarsi nell’area di servizio della speranza Pasquale. Accompagna quanti transiteranno per questa via che collega l’Appennino all’Adriatico, unendo l’altezza e la bellezza dei monti alla profondità e alla limpidezza del mare. Il tuo Angelo santo li preceda e li accompagni. Amen”
Il presidente della Provincia Pettinari chiude il suo mandato con un bilancio che definisce un successo, non solo per aver rispettato la norma che prevede la chiusura dei bilanci entro il 31 luglio, ma per la gestione delle risorse a disposizione.Questa mattina, in conferenza stampa, Pettinari ha illustrato, dati alla mano, la manovra che venerdì è stata approvata dall’amministrazione e che ora passerà ai pareri della Giunta e poi del presidente del Consiglio provinciale. “Abbiamo dovuto affrontare in maniera straordinaria l’aspetto finanziario” sostiene il presidente della Provincia “partendo dal fatto che lo Stato avrebbe effettuato un prelievo di 20 milioni, una voce da aggiungere alle spese, quindi abbiamo dovuto recuperare tutto ciò che era possibile, facendo un lavoro certosino, senza toccare i soldi del patto di stabilità. Abbiamo messo in campo circa 43 milioni, di cui 20 solo quelli diretti alle casse dello Stato.”Dei 23 milioni rimanenti, 15 sono quelli che copriranno la parte corrente e 8 sono per gli investimenti. Gli investimenti sono da considerare principalmente le opere di messa in sicurezza delle scuole e il rifacimento di alcune strade, non le più trafficate, ma le più bisognose.Le entrate di pertinenza della Provincia sono storicamente quelle del RCA e delle imposte indirette per un totale di circa 21 milioni. Ovviamente questa non era una quota sufficiente per fare il bilancio, avrebbe soltanto coperto il prelievo dello Stato ed è per questo che è stato necessario trovare altre risorse, facendo ricorso all’avanzo, grazie alla nuova norma che lo concede.Tra gli interventi in bilancio: la tanto discussa palestra di Tolentino, l’ampliamento del liceo scientifico di Recanati, lavori di risanamento movimento franoso, messa in sicurezza della S.P.78 Montecosaro-Montegranaro e tanti altri.Presente anche l’assessore al bilancio Giorgio Palombini, che ha ribadito la soddisfazione per il bilancio stesso e per tutto il mandato ormai giunto al termine. Aggiunge anche che la manovra prevede la quota di 100 mila euro per la compartecipazione con la Regione e altri enti al fine di realizzare una dorsale telematica in fibra ottica, passante per il tratto ferroviario Civitanova-Albacina. Altro appunto riguarda l’utilizzo dell’avanzo, Palombini ha sottolineato come il bilancio annuale, non triennale, sia stato possibile grazie a questo piccolo tesoro, ma per il prossimo anno questo non ci sarà più e la pressione del prelievo statale sarà ancora più alta, circa 28 milioni.La vicepresidente Paola Mariani, partecipe della soddisfazione per il bilancio, ha aggiunto che “questa amministrazione ha sempre lavorato nella legalità e nel rispetto delle norme, nonostante il periodo storico difficile, visto che siamo stati eletti a luglio del 2011 e a novembre ci hanno informato che le Province sarebbero scomparse, nonostante ciò, camminando nel solco della legalità, abbiamo raggiunto ottimi risultati.”Dopo le parole della vicepresidente, Pettinari ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno collaborato e insieme risolto i problemi intercorsi durante il mandato. Ha concluso dicendo che questo difficile bilancio è stato possibile anche grazie alle amministrazioni precedenti, le scelte fatte in passato, “la buona politica della Provincia ha permesso di arrivare a questo”.
"Noi vogliamo il bene della Maceratese. Qualcuno, invece, sembra cerchi un nemico": l’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Romano Carancini ha voluto chiarire alcune situazioni nella diatriba con la Maceratese per ciò che riguarda "l’affaire Helvia Recina" e la convenzione.Il sindaco ha esordito facendo un in bocca al lupo alla squadra e alla società Maceratese per la prossima stagione, ma anche chiarendo subito che la discussione mediatica in atto questi giorni per ciò che riguarda lo stadio da parte della società calcistica è stata irrispettosa nei confronti dell’assessore allo sport Alfiero Canesin e quindi di tutta l’amministrazione comunale.In primo luogo, secondo Carancini, la Maceratese ha dimenticato di ringraziare 44mila maceratesi perché con il denaro pubblico, circa 800 mila euro, è stata fatta la manutenzione straordinaria del campo, inoltre ogni anno si spendono 25 mila euro di manutenzione ordinaria e 2-3 mila euro in occasione delle partite che la società gioca in casa.Sostiene il primo cittadino che il problema del manto erboso in condizioni, definite pessime, è dovuto al fatto che la Maceratese durante l’anno ha abusato del campo allenandosi all’Helvia Recina anche quando non ce ne erano le condizioni (ad esempio dopo tre giorni di pioggia), nonostante avessero a disposizione per gli allenamenti sia l’antistadio che il campo a Collevario, quest’ultimo a loro completa disposizione. “È vero che il campo è devastato – dichiara Carancini mentre nello schermo si susseguono le immagini del manto dopo l’allenamento del 3 gennaio 2016 – non c’è stato un buon senso nell’utilizzo della struttura. Nessuna squadra professionistica utilizza il campo da gara ufficiale per gli allenamenti. Quando abbiamo fatto la convenzione c’è stato un’elasticità nei confronti della società per l’utilizzo del campo, ma con l’impegno di capire quando questo doveva essere lasciato a riposo, ciò non è avvenuto. Qui non c’è nessun tentativo di avvelenare niente, solo di spiegare quale sono i fatti. Dovevamo essere più intransigenti per il bene della struttura. Non vogliamo una guerra, non siamo nemici di nessuno e nessuno ci è nemico, ma non si può irridere un’istituzione ed è per questo che sono intervenuto”.Altro tasto dolente è la convenzione sottoscritta tra le parti. Il sindaco, considerando i fatti, vuole che siano solo i tecnici ad occuparsene, anche perché la presidente Tardella non ha cercato di rapportarsi con l’amministrazione ma ha sempre mandato avanti i suoi avvocati, quindi ci sarà un incontro tra il tecnico comunale Gianluca Puliti e gli avvocati Massimo e Giancarlo Nascimbeni, il 2 agosto prossimo. Carancini si augura che in tale meeting si possa giungere ad una soluzione e che, in tal caso, loro saranno i primi a festeggiare, ma resta il fatto che da parte degli avvocati della Maceratese, sempre secondo il sindaco, c’è stata una cattiva informazione tralasciando di dire che la suddetta società è inadempiente rispetto alla convenzione firmata e che non ha mai versato la quota di fidejussione e della polizza assicurativa necessarie per la convalida del contratto e che quindi potrebbe essere risolto.Nel comunicato stampa del 27 luglio scorso i legali Nascimbeni hanno inoltre omesso di dire che, sempre secondo la convenzione firmata, la Maceratese in caso di assenza della disponibilità dell’Helvia Recina avrebbe dovuto giocare la partita allo stadio Del Conero, invece ha scelto di andare in trasferta a Campodarsego perché, sempre in base al contratto, le spese in questo caso sarebbero state detratte dalla quota dovuta al Comune.Durante la conferenza stampa Canesin è stato presente in silenzio, il sindaco non ha voluto che rilasciasse dichiarazioni, l’assessore ha solo ringraziato Carancini per la presa di posizione e quasi al termine ha spiegato che l’intervento per la riqualifica del campo è solo alla sua prima fase, quella più importante e invasiva, ma per completare l’opera ci saranno bisogno di altre due fasi di lavoro. Non è stata fissata nessuna data di fine lavori nè si sono sbilanciati nel darne una approssimativa.Il sindaco ha inoltre asserito: “Noi abbiamo sempre creduto di avere un rapporto con la società, ma ai fatti sembra esistere solo un rapporto tra i tecnici. C’è una strategia in tutto questo? Vogliono trovare un nemico? Non lo so, ma non può essere tutto un caso. Noi rimaniamo con la Maceratese e continueremo a fare tutto il possibile, al di là di quello che sta succedendo, per dare nuova forma al campo e renderlo agibile al meglio per la squadra, ma le istituzioni vanno rispettate. Non si dica che qualcuno voglia mettere i bastoni tra le ruote alla Maceratese”.
Intrecci inquietanti fra il killer di Nizza e la città di Macerata. Sta girando in rete un video in cui, infatti, circa un anno fa, durante un corteo per i diritti dei profughi a Ventimiglia, Mohamed Lahaouiej Bouhlel, lo spietato assassino di Nizza, era in strada ad applaudire con fare convincente un giovane migrante che vive, o che per lo meno all’epoca viveva, a Macerata.Il ragazzo di colore domiciliato in città, durante il suo comizio parla di solidarietà tra italiani e stranieri, parla di diritti, parla della situazione a Macerata, del mal funzionamento del sistema legislativo italiano. Vuole lavorare in Italia, vuole essere in regola con la legge, si discosta alla figura dello straniero ladro e criminale. Di fronte a lui Mohamed Lahaouiej Bouhlel, in primo piano, ascolta interessato, applaude e sostiene le parole del ragazzo. È strano e decisamente inquietante pensare come da quel momento all’anno successivo abbia poi scelto una via completamente opposta a quella della solidarietà, della convivenza e della legalità, tanto da arrivare a compiere un massacro di proporzioni incredibili come quello del 14 luglio. C’è molto da comprendere, ma nessuno che possa realmente spiegare.Il video è stato riportato da Il Giornale.it
Il presidente di Confindustria Gianluca Pesarini dialoga con gli organi di stampa illustrando la situazione della provincia di Macerata, ponendo le basi della filosofia che accompagnerà il suo mandato: analisi del territorio, progettualità, condivisione, formazione e sviluppo dell’economia.Partendo dall’inaugurazione della Quadrilatero avvenuta ieri, Pesarini, inizia il suo discorso carico di motivazione per ciò che è possibile creare all’interno del territorio maceratese, ora collegato interamente dalla statale 77. Nonostante la crisi ormai strutturale e la recessione che imperversa nel territorio nazionale, le imprese della provincia si sono riorganizzate per rimanere in un mercato mutato nel tempo, ma questo non basta. Per essere competitivi, come sostiene il presidente di Confindustria, è necessario creare delle leve di spinta sia a livello nazionale che internazionale “la ripresa passa per l’impresa”; questo però non deve essere solo uno slogan ma la comprensione del sistema che deve puntare sulle proprie forze per emergere. La tradizione maceratese è basata su un’economia che nasce dai laboratori artigiani, una straordinaria magnificenza del fare che deve essere valorizzata nel sistema di economia diffusa. Dalle montagne al mare la provincia raccoglie una varietà di imprese che ci permettono di guardare al passato con orgoglio e di progettare al futuro con speranza.Tassello fondamentale per la riuscita delle imprese è la formazione, Confindustria Macerata propone costantemente corsi per la qualificazione del personale che sempre più si deve interfacciare con mercati globali. Le esportazioni, dopo il calo del periodo 2007-2010, stanno risalendo, in linea con l’andamento nazionale, segnali deboli ma positivi che per diventare trend hanno assoluto bisogno di persone competenti in grado di conoscere i mercati esteri nei quali si vuol entrare.Se Confindustria è promotrice di un nuovo tipo di impresa che unisce azienda, cultura, arte e territorio, dall’altro lato è fondamentale che lo Stato si faccia carico di riforme che diano la possibilità ai nuovi progetti di diventare successi. La pressione fiscale, l’infinita burocrazia non aiutano lo sviluppo, le imprese hanno bisogno di liberare risorse per poter investire nel proprio lavoro, abbassando i costi di produzione, innovando e realizzando prodotti che siano competitivi all’estero ma anche alla portata del territorio. “Lo Stato deve permettere alle industrie di essere il driver del nuovo sviluppo economico”, come sostiene Pesarini. Il ruolo centrale di Confindustria nel confronto tra le parti, Stato e imprese, è un valore aggiuntivo per la ripresa economica perché pone in essere la condivisione dei progetti e il pensare in grande. Se non ci fosse questa spinta propulsiva verso “i sogni”, come lo è stato per la Quadrilatero, non sarebbe possibile uno sviluppo territoriale.È un mandato legato alle opportunità quello del presidente Pesarini, in cui le indagini di fattibilità per cercare la soluzione giusta sia la regola operativa, evitando di intervenire a spot in aree che non si sono analizzate. Lo stesso Consiglio Direttivo ne è una conferma poiché in esso è rappresentato tutto il territorio e tutte le tipologie di imprese per accogliere l’economia imprenditoriale della provincia nella sua totalità.La conferenza di questa mattina è stata anche l’occasione per lanciare il Busyday che si terrà il 19 e il 20 ottobre prossimo. Una due giorni in cui Confindustria chiamerà a raccolta tutte le imprese locali per conoscersi e allacciare quei rapporti che servono per lo sviluppo , una condivisione di intenti necessaria per creare la contaminazione positiva utile a rimettere in moto il motore economico.https://www.youtube.com/watch?v=WFvd0b3O4f8
Il contratto nazionale dei metalmeccanici è una fase di stallo che dura ormai da troppo tempo a causa della presa di posizione di Federmeccanica e Assistal su alcuni punti salienti. L’unione dei sindacati CISL CGIL e UIL ha portato ad una vertenza e una mobilitazione dei metalmeccanici, così questa mattina si sono uniti tutti insieme nella sala stampa della Provincia (distaccamento di Piediripa) per discutere su questa problematica.Le OOSS provinciali di FIM, FIOM e UILM di Macerata hanno confermato il blocco dello straordinario e della flessibilità ad oltranza e le 4 ore di sciopero territoriale per l’intera giornata (le ore sono da considerare le ultime 4 del proprio turno di lavoro), tutto ciò per dimostrare che “la lotta dei metalmeccanici non va in ferie” come suggerisce Rossella Marinucci della FIOM CGIL.L’iniziativa di confronto tenutasi doveva essere un momento di incontro tra i sindacati e le istituzioni, queste ultime però sono risultate latitanti, in quanto, all’assemblea pubblica erano presenti soltanto l’assessora provinciale al lavoro Paola Mariani, Massimiliano Bianchini di “Uniti per le Marche” e Michele Verolo esponente di a sinistra per Macerata Bene Comune. Oltre alla mancata presenza di Manzi e Sciampichetti che hanno comunque inviato un messaggio di supporto all’iniziative sono mancate le risposte dei rappresentati del territorio, aumentando così il divario tra chi governa il territorio e chi ci abita. Quest’assenteismo è stato più volte rimarcato da tutti quelli che sono intervenuti per illustrare la problematica che li hanno portati fino a qui.Il contratto nazionale è il simbolo dei diritti acquisiti dai lavoratori negli anni, ha reso universale la parità di retribuzione in Italia da nord a sud, è possibile rivendicare dei diritti grazie al contratto nazionale. È dunque ovvio che senza di esso i lavoratori sono senza difese e in una posizione inferiore nella contrattazione del proprio salario. La crisi economica è stata utilizzata da Federmeccanica come scusa per la mancata contrattazione nazionale e vuole trasformare delle ore di riposo in ore lavorative, hanno attaccato gli stipendi ed è per questo che i sindacati si sono mobilitati.Nell’analisi del territorio provinciale esposta, si evidenzia una predominanza di micro e piccole imprese, circa il 94%, con un totale di 5.500 dipendenti dislocati nei vari impianti ( il 91% delle imprese hanno da 0 a 9 dipendenti), quindi fare una trattativa per ciascuna azienda è impossibile e, secondo i rappresentanti, inutile. Non è stata d’aiuto neanche l’evoluzione legislativa in materia di lavoro che, attraverso i governi, ha introdotto figure lavorative e tipologie di contratti che vanno a vantaggio solo degli imprenditori, che in periodo di crisi sono più portati a licenziare o assumere tramite voucher che trovare misure alternative per garantire il lavoro ai suoi dipendenti. Se non si rilanciano i salari, e quindi i consumi, non è possibile far ripartire l’economia.Non è solo un problema dei metalmeccanici, l’attenzione è stata riportata sui lavoratori della grande distribuzione e del pubblico impiego che da anni sono senza contratto di lavoro. La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza contro lo Stato per il mancato rinnovo del contratto in quanto esso è il legale datore di lavoro, ma nel decreto Madia, divenuto legge, che riforma la pubblica amministrazione non c’è traccia di riferimenti al contratto nazionale.L’assessora Mariani nel suo intervento ha dato il suo appoggio ai sindacati riuniti e ai lavoratori, sottolineando come “la crisi della rappresentanza è voluta così da allontanare i cittadini dalla politica, dividendo è più facile governare. Un periodo difficile non è sinonimo di spazzare via i diritti. Non si può disconoscere il ruolo del sindacato. Non è più tempo di isolarsi, se ci si unisce si è più forti.”Foto Si.Sa.
Un giovane è stato salvato mentre stava per annegare questa mattina nelle acque di fronte allo stabilimento balneare Hosvi di Civitanova Marche.Il ragazzo, un 22enne residente a Macerata, si è tuffato per raggiungere a nuoto gli scogli, ma improvvisamente, forse a causa di un attacco di panico, ha rischiato di affogare. Il giovane è stato subito soccorso dai due bagnini dello stabilimento balneare che l'hanno riportato a riva. Poi ha ricevuto le cure dalla Croce Verde accorsa sul luogo. Il ragazzo, di origine egiziana, è stato trasportato all'ospedale di Civitanova per ulteriori accertamenti: le sue condizioni sono serie.
Tradizione e innovazione. Storia e originalità. Benessere e moda. Sono gli ingredienti, o meglio, le radici di un sodalizio nato tra due aziende di due regioni diverse, le Marche e l'Abruzzo, quella che realizza “Prezioso”, un cuscino per occhi, e Rustichella d'Abruzzo, produttrice di pasta artigianale dal 1924.L'accordo tra le due attività è davvero improntato all'originalità. In sostanza, Rustichella d'Abruzzo, che esporta la propria pasta in 75 Paesi del mondo, ha scelto Prezioso per l'evento “Primo Grano Tour” a Pianella di Pescara, dal 20 al 25 luglio scorsi. Il cuscino per occhi è diventato il dono personalizzato che l'azienda abruzzese ha voluto per i propri clienti. Importatori, distributori, negozianti e chef di alta ristorazione provenienti da Usa, Canada, Inghilterra, Singapore e Italia si sono recati nel paese abruzzese, conosciuto anche per l'olio, e hanno potuto vedere da vicino la lavorazione della pasta che vendono e cucinano sapientemente. E cosi, accanto alla trebbiatura, all'impasto e alla produzione che Rustichella porta avanti dal 1924, ha fatto la sua comparsa il cuscino Prezioso. Ma non c'è solo l'originalità alla base di questo “matrimonio”."Ho personalizzato e realizzato esclusivamente il cuscino Homa per Rustichella, - spiega Laura Salvucci titolare di Prezioso, la cui attività ha sede a Tolentino – selezionando tra gli articoli della mia collezione quello che si addicesse alle caratteristiche dell'azienda abruzzese, appunto la terra”. Il cuscino è stato cucito con cotone misto lino, tessuto abruzzese nato da un'idea della signora Peduzzi, titolare della Rustichella, e contiene fiori di lavanda e semi di lino. Un richiamo forte alla terra, come quello del grano, unito anche all'attenzione per le materie prime, all’alta qualità dei materiali, ai prodotti biologici e alla terra. Un simbolo di auspicio e prosperità.Un connubio nato da poco, quello tra le due realtà imprenditoriali, le cui solide basi sembrano però affondare nel tempo, ma proiettato con fermezza e decisione al futuro. È la “new economy”, la strada che tante aziende hanno cercato e trovato per uscire dalla crisi e per individuare nuove sacche di mercato alla ricerca di nuovi orizzonti commerciali. Strada che passa anche attraverso accordi come questo, perché l'unione fa la forza e perché il “made in Italy”, quello vero, alla fine emerge sempre. Ma la partnership tra le due aziende non finisce qui. Rustichella d'Abruzzo e Prezioso saranno di nuovo fianco a fianco in occasione delle festività natalizie con un'altra originale sorpresa.
È un bilancio sicuramente positivo quello del primo weekend del Macerata Opera Festival. Non solo per il grande successo di pubblico per le prime di Norma e Otello, ma per il percorso scelto che parte dall’intervento di Massimo Bray, giovedì scorso, fino al concerto di ieri di Goran Bregovic passando per le Opere in scena allo Sferisterio.Questa mattina all’arena Micheli e Messi, coadiuvati dagli addetti stampa Ferullo e Scheggia, hanno “preso il caffè” con i giornalisti, parlando così di ciò che è stato e di ciò che sarà, una conferenza stampa definita dal direttore artistico “ in corso d’opera, in cui ci possa essere la condivisione dei lavori”.Una stagione nata sotto la buona stella della partecipazione di pubblico, l’Otello ha fatto registrare 2157 presenze paganti, mentre la Norma 1965, per un incasso totale di 210.037,00 euro, dati in netto aumento rispetto le edizioni passate. Da evidenziare anche che i biglietti omaggio, invece, sono stati 195 (comprendendo sia la stampa che le istituzioni), in netto calo rispetto al passato, in linea con la scelta del CDA dello Sferisterio di diminuire il mal costume degli ingrassi gratuiti.Chiuso il primo weekend si passa alle iniziative del Festival Off, definito da Micheli il fiore all’occhiello, che rende l’opera accessibile a tutti, con eventi gratuiti ma allo stesso tempo di grande spessore culturale. Purtroppo negli anni passati tutto ciò non è stato compreso, nonostante la fruibilità del programma, le iniziative non hanno riscosso l’attenzione che meritavano né dal pubblico né dalla stampa. L’intenzione è quella di cambiare rotta alzando ancora un po’ il livello del format, grazie anche alla collaborazione con l’Adriatico Mediterraneo Festival, e dando maggiore visibilità al Festival Off.Si parte martedì alle 18 con il laboratorio per i bambini nel cortile di palazzo Buonaccorsi dal titolo “OperaAttivaMente”, realizzati in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Macerata. Mentre la sera è dedicata al reading, letture con accompagnamento musicale strutturate sul tema di “Enea Migrante”. Tre suggestive serate, sempre a palazzo Buonaccorsi alle 21, si inizia martedì 26 con la lettura di Omero, Iliade di Baricco, passando per Il poema del furore: Didone e le altre (martedì 2 agosto), e si conclude con Eneide Canto dei Transiti (martedì 9 agosto).I mercoledì animeranno il Lauro Rossi con recital musicali, rigorosamente gratuiti, con i suoni del Mediterraneo. Il primo, il 27 luglio, il maestro Giovanni Seneca dirige l’Orchestrina Adriatica, proponendo “Suoni e canti dal Mediterraneo”. L’appuntamento infrasettimanale è collegato con il progetto Milioni di passi di Medici Senza Frontiere, infatti prenotando il posto a teatro chi vuole può fare una donazione all’organizzazione umanitaria.Giovedì 28 luglio ci sarà l’anteprima giovani per l’opera di Verdi Il Trovatore che poi andrà in scena per tutti domenica 31 luglio.Cambio di programma per Medea, da Cherubini a Pasolini: non ci sarà più Daniela Dessì, impossibilitata per problemi di salute. Sarà sostituita da Alexandra Deshorties, il soprano franco-canadese tra i principali interpreti dell’opera di Cherubini, nel suo debutto in Italia. Nonostante il poco preavviso il soprano, definita dalla critica come “la Medea del 2015” dopo la sua interpretazione a Ginevra, ha accettato subito la proposta di Micheli. Delineando così un momento importante della sua carriera, la sua prima volta nella patria della lirica, proprio allo Sferisterio di Macerata. Parte del ricavato della serata sarà a favore di Medici Senza Frontiere.(Foto Si.Sa.)
Non tutti nella vita sognano di diventar calciatori, c'è anche chi dopo tanti anni raggiunge il successo che tanto desiderava: Lorenzo Pianesi, originario di Montefano, domenica 17 luglio ha centrato il suo obiettivo, trionfando tra i compound nella manifestazione tenutasi ad Ascoli Piceno nella Coppa Italia delle Regioni di tiro con l'arco, memorial Gino Mattielli, organizzato dagli Arcieri di PiceniDopo la qualifica del sabato in cui si è piazzato al secondo posto, Pianesi ha dovuto affrontare gli scontri diretti, prima contro un arciere umbro, poi uno laziale, uno abruzzese e infine si è laureato campione d'Italia grazie al successo in finale 145-138 sul veneto Moreno Ongaro. Terza posizione finale per l’Abruzzo con Alfonso Mattiucci. Le Marche, grazie a Lorenzo, sono salite sul podio più alto.Il compound è un arco moderno munito di carrucole, nato inizialmente per la caccia. Questo sistema permette di essere più precisi nel tirare rispetto alle altre tipologie, Lorenzo ha iniziato a praticare questo sport all'età di 8 anni e da 16 anni non ha mai smesso di allenarsi qua e là in giro per le Marche. Il giusto rappresentante per la nostra Regione, infatti l'arciere lavora e vive da due anni a Fano e si allena dove riesce in giro per il territorio marchigiano, ospitato di volta in volta dalle varie associazioni.Il neo campione d'Italia, dopo la storica impresa, ringrazia tutti: “Difficile far capire le emozioni provate durante questa Coppa delle Regioni. Competere per qualcosa che conta non mi capitava da tempo e ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto per raggiungere questa vittoria, ringrazio la mia società, gli Arcieri Piceni, per la grandiosa impresa che hanno compiuto organizzando questa gara, e Raimondo che per primo ha creduto che ce l’avrei fatta, tutta la squadra delle Marche che ho visto e sentito più unita e forte che mai, soprattutto per il tifo. Ringrazio tutte le società che mi permettono di allenarmi e mi accolgono sempre volentieri come un vero amico, non saprei come fare senza di voi, ringrazio il coach Nicola e Francesco Verga, ringrazio tutti gli amici che mi hanno dimostrato di esserci anche solo con un piccolo gesto. Infine, starò sicuramente dimenticando qualcuno...ringrazio la mia famiglia che mi sostiene e che ci crede sempre, menzione speciale al coach Goffredo che non so se per passione o perché sono suo figlio, dopo tutte quelle che gli dico è sempre qui!!!”Lorenzo non si ferma, a settembre ci sono i campionati italiani a Grosseto, sperando di poter raccontare un altro suo successo.
Truffa aggravata in concorso. Sottratti con l'inganno oltre 130mila euro ad una 70enne della provincia di Macerata.Quesi i risultati dell'operazione "Circe" illustrati, questa mattina, dal maggiore del comando provinciale dei Carabinieri, Luigi Ingrosso, nel corso di una conferenza stampa Denunciate due donne, una di 63 anni e una di 56 anni, residenti nella provincia di Macerata.A fine dicembre, una donna di 70 anni è stata avvicinata dalla truffatrice più anziana, quest’ultima si è proposta come “guida spirituale”, “guru”, in grado di poter salvaguardare la sua vita e quella dei suoi cari da malattie funeste, drammi e malocchi vari. Pagando, la donna avrebbe goduto dei servigi della complice, la 56enne che era stata indicata quale la vera santona e che la vittima, effettivamente, non ha mai visto di persona. A sentire tutti questi discorsi, la 70enne, magari per fiducia innata o per un carattere ansioso e insicuro, è caduta nella trappola.Per scacciare ogni tipo di cattivo auspicio, le 63enne faceva riti e preghiere rivolti a invocare la Madonna, grazie ai quali avrebbe ricevuto la grazia per la 70enne. Così facendo la “sciamana” ha scucito all’anziana signora 133.500,00 euro in diverse tranches. Inoltre, ha incastrato gli altri componenti della famiglia che in un primo momento hanno creduto alla magia poi, fortunatamente uno di loro, all’ennesima richiesta di contante ha deciso di rivolgersi al comando dei carabinieri di Pollenza.I militari hanno così iniziato ad indagare e il 15 luglio scorso hanno fatto scattare l’operazione. Nel giorno in cui la santona e le sue vittime, come da accordi, si sarebbero viste per la consegna di ulteriori 3mila euro in contanti per pagare l’ennesima benevolenza spirituale.I carabinieri hanno atteso che il contante passasse di mano, hanno quindi seguito la 63enne, che viaggiava a bordo di una golf verde, e - fermatala - hanno recuperato la busta con i soldi. La truffatrice, sentendosi con le spalle al muro ha permesso ai carabinieri di recuperare tutti i soldi che aveva estorto, per un ammontare di 130.500,00 euro, coinvolgendo anche la "collega" 56enne.Al di là del caso in sé, il maggiore Ingrosso ha tenuto a ribadire che dare evidenza a questi fatti può essere il tramite giusto per portare alla luce altri casi del genere. Molte persone che sono state raggirate non denunciano i fatti perché se ne vergognano, invece è importante rivolgersi ai carabinieri per fare in modo che chi truffa venga punito e che altre persone non finiscano nelle loro mani.https://youtu.be/9Io5XwM6r8I(Foto Si.Sa.)
Inaugurata ieri a palazzo Buonaccorsi la mostra fotografica dell’artista fotografo Mattia Insolera: 6th Continent.All’interno della manifestazione del Macerata Opera Festival l’esposizione amplia il tema del Mediterraneo, istantanee che raccontano il viaggio che l’arista ha intrapreso a partire dal 2007 attorno e attraverso il Mediterraneo, alla ricerca di quel ponte che idealmente c’era e che univa le due sponde e che ora sembra essere crollato.L’intreccio di popoli e culture si perdono nella disperazione di chi attraversa il mare per cercare una nuova vita, il ruolo antico di luogo di scambio tra i continenti è così devenuto una postilla di queste acque. Un percorso che si snoda tra i personaggi che navigano e si bagnano nel Mare Nostrum, dai turisti agli immigrati passando per gli “autoctoni”: i pescatori. Il Mediterraneo come area culturale a sé, narrato nelle pagine di Predrag Matvejević, Breviario del Mediterraneo, libro che Insolera ha letto durante il viaggio in cui ha preso forma il suo voler raccontare questo mondo.Il titolo della mostra 6th Continent: the Mediterranean, prende spunto dalla definizione coniata dallo scrittore ed etnografo turco noto come il “Pescatore di Alicarnasso”, che rappresenta una delle principali fonti di ispirazione a questo lavoro.La mostra sarà aperta fino al 4 settembre.https://www.youtube.com/watch?v=tJ45NYwCDIA