Niente benedizione all'inagurazione della superstrada: l'amarezza del vescovo di Foligno
Forse in pochi se ne saranno accorti presi dal momento storico che stavano vivendo, ma l’apertura della SS77 è stata diversa dalle altre inaugurazioni, non solo di strade, ma anche di attività commerciali o industriali. La cerimonia, per quella che sembra sia stata una scelta della presidenza del consiglio, è stata totalmente laica, senza benedizione religiosa.
Il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha rilasciato un’intervista a “Radio Gente Umbra” (emittente della diocesi) raccontando che la sera antecedente al grande evento ha ricevuto la comunicazione dall’Anas che la mattina successiva non ci sarebbe stato il rito cristiano previsto invece precedentemente. “Seppure con serena amarezza – ha spiegato il vescovo– ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara”.
Monsignore Sigismondi è comunque andato alla cerimonia e nel silenzio ha voluto benedire la struttura recitando una preghiera che prende spunto dal cammino lauretano che in passato i pellegrini hanno solcato proprio sulla stessa via, dall’Umbria alle Marche. Gli sarebbe infatti piaciuto chiamare la strada Freccia Lauretana: “Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada,- continua nell’intervista- già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata. Le radici cristiane della nostra terra non possono essere ignorate, calpestate o sradicate: soltanto un’identità spirituale, e dunque culturale, più chiara e serena, senza complessi, è la via maestra, l’autostrada, per continuare ad attraversare i giorni della storia”.
La preghiera ideata dal vescovo recita: “Dio di infinita Misericordia, che sei sempre vicino ai tuoi figli pellegrini nel tempo e nello spazio, benedici quanti hanno progettato e realizzato questa arteria stradale che, correndo lungo il tracciato dell’antica Via Lauretana, merita il nome di Freccia Lauretana. Accogli in Paradiso coloro che sono morti nei cantieri di questa grande opera e concedi ai loro familiari di fermarsi nell’area di servizio della speranza Pasquale. Accompagna quanti transiteranno per questa via che collega l’Appennino all’Adriatico, unendo l’altezza e la bellezza dei monti alla profondità e alla limpidezza del mare. Il tuo Angelo santo li preceda e li accompagni. Amen”
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