di Alessandra Savino
Dopo tanti successi si dividono le strade di coach Giganti e della Roana Cbf
Dopo quattro stagioni ricche di emozioni e soprattutto di grandi soddisfazioni, le strade della Roana Cbf Macerata e di coach Giacomo Giganti si divideranno. Arrivato nella società di Villa Potenza dal settore giovanile della Lube, Giganti ha gestito la prima squadra dell’Helvia Recina Volley costruendo un percorso che ha portato la vittoria del campionato di B2 in questa ultima stagione, un campionato dominato in cui ha saputo portare a termine la mission datagli la scorsa estate: la promozione. Dopo questo lungo percorso condiviso, di comune accordo ieri la società di Paolella e il tecnico maceratese hanno convenuto nell’interrompere il proprio rapporto sugellando la fine di un ciclo che ha cambiato per sempre la storia dell’Helvia Recina. La società ringrazia l’uomo e l’allenatore per tutti i risultati ottenuti e gli augura i migliori successi nel mondo del volley e nella vita personale.
La Roana Cbf chiude con il botto: vincente anche a Montevarchi
Si chiude il campionato per la Roana Cbf Macerata che a Montevarchi conquista la vittoria numero 25 su un totale di 26 gare. Una stagione al limite della perfezione che sicuramente ha regalato tante gioie alla società maceratese che si appresta ad archiviare il campionato di B2 femminile per catapultarsi la prossima stagione in B1. Ma prima ancora di pensare al futuro la società di Pietro Paolella si gode a soddisfazione di aver dominato il girone e aver centrato l'obiettivo prefissato la scorsa estate, il tutto grazie ad un gruppo di ragazze molto affiatato che ha sempre lavorato al massimo in palestra e lottato, soprattutto nelle partite che contano. Una festa del volley questa sera al palazzetto toscano, dove le due società hanno onorato l'ultima partita di campionato con un 2 a 3 partita con ottimi scambi, sano agonismo e massima sportività. Le due formazioni hanno festeggiato insieme con una foto di rito e un rifresco da condividere a sugellare la bella serata di sport. Coach Giganti ha dato spazio a tutte le sue giocatrici, tutte le ragazze che hanno contribuito a rendere realtà il sogno della società arancionera. Per ora spazio ai festeggiamenti che continuano ininterrotti dal 22 aprile, ma presto si dovrà pensare a costruire questo nuovo futuro che si chiama serie B1. Volley Arno Montevarchi (AR) - ROANA CBF HR MACERATA 2-3 25-18 \\ 25-21 \\ 16-25 \\ 16-25 \\ 09-15
Roana Cbf Macerata: in casa è sempre e solo vittoria
Non poteva che essere una vittoria l'ultima gara interna di questa stagione superlativa della Roana Cbf che alla Marpel Arena, conosciuto come il palas Fontescodella, ha siglato l'ennesimo 3 a 0 del campionato. Questa volta a cadere sotto gli artigli di Giorgi e compagne è stata la formazione Centro Diesel Pagliare. Coach Giganti ha dato spazio a tutte le sue giocatrici, per festeggiare con ognuna il risultato raggiunto da questo gruppo vincente. Esordio quindi anche per la giovanissima Francesca Paoloni, libero classe 2000 che nonostante l'emozione ha saputo giostrarsi bene nel campo. Al palazzetto di Macerata è festa, sulle tribune si canta fin dal primo scambio, gli Ubriachi di Helvia, oggi come in ogni gara, sostengono le loro beniamine e a fine partite le hanno anche premiate con una simbolica medaglia con scritto "Macerata commanna gnicò", un simpatico cimelio per sottolineare la supremazia delle ragazze in tutto il campionato. Una sola partita persa, la prima, una falsa partenza, che però ha solo dato una maggiore spinta a Peretti e compagne. A fine partita canti e balli con tifosi, atlete di tutte le squadre della società, dirigenti e spettatori: anche questo è volley. Lacrime di gioia, sorrisi e tanti abbracci. Un successo meritato, un obiettivo fortemente voluto e conquistato che inorgoglisce la società fondata da Tito Antinori e a cui la vittoria è dedicata da parte di tutte e tutti. Ora manca l'ultima giornata di campionato per mettere definitivamente la parola fine alla stagione 2016/2017, prima di tuffarsi in questa nuova avventura tanto desiderata dal presidente Paolella che, commosso, questo pomeriggio ha ringraziato ad una ad una tutte le sue atlete e lo staff che ha lavorato per rendere questo non un sogno, ma una realtà.
Operazione Sacrum Cor: sgominata una banda che truffava preti in tutta Italia
Si chiama “Operazione Sacrum Cor” l’indagine a cui hanno lavorato per circa due anni i carabinieri della Compagnia di Civitanova. L’accusa è di associazione a delinquere per truffa aggravata a carico di sette persone, di cui sei residenti in provincia di Macerata. I truffatori denunciati sono: un 45enne di Serrapetrona, un 52enne di Civitanova, un 54enne di Mogliano, un 51enne di Morrovalle, un 22enne di Civitanova, un 44enne di Pineto (in provincia di Teramo) e un 59enne di Porto Recanati. La banda che ha operato tra il 2015 e il 2016 ha estorto soldi ad alcuni preti in tutta Italia (come mostra la cartina), 21 individuati al momento, di cui 14 hanno dichiarato di aver versato una somma di denaro ai malviventi. Il trucco dei truffatori era quello di chiamare un parroco per chiedere un aiuto economico, raccontando di un incidente grave o di un malato in famiglia, cercando di muovere pietà verso l’uomo di chiesa. A seguire, per avallare la storia, il prete riceveva una chiamava da un secondo complice che fingeva di essere un maresciallo e che confermava la difficile situazione. I parroci versavano i soldi su una poste pay ricaricabile per essere d’aiuto, ma proprio il movimento di soldi tracciato dalla carta prepagata ha incastrato i malviventi. I carabinieri hanno potuto ricostruire la rete grazie anche alle testimonianze dei commercianti o tabaccai dove venivano versate le somme di denaro. Concluse le indagini ora si passa alla fase giudiziaria e si attende il responso del gip.
Coach Massi Pistoia fa il bis: è scudetto anche con la squadra femminile di Reykjavik
L’allenatore Massimo Pistoia conclude la sua stagione islandese nel migliore dei modi vincendo anche lo scudetto da secondo allenatore con la squadra femminili della città di Reykjavik. Una vittoria quasi inaspettata, le glaciali giocatrici, sotto nella serie hanno portato a casa l’impresa e a gara 5 hanno battuto le più accreditate avversarie. Qualche giorno fa, dopo la vittoria con la squadra maschile l’ex allenatore Lube aveva dichiarato: “Non ci ho pensato sinceramente” riferendosi all’eventuale vittoria con la squadra femminile e alla relativa dedica “Per ora la vedo come una cosa in più in quanto non è proprio il mio gruppo, però vorrei dedicarla ai miei amici in Italia e a tutti gli allenatori che ho avuto in passato a partire da Federico Belardinelli, tutti coloro che mi hanno aiutato tanto nella mia crescita professionale” Un’esperienza che si arricchisce anche di questo traguardo per il trentenne maceratese che dal Fontescodella è riuscito a fare la doppietta a Reykjavik, non a caso Massimo aveva già avuto grandi successi anche in Italia sia con i gruppi giovanili della Lube che con la squadra di serie D di Montalbano. Una passione, quella per il volley, che nasce prima da giocatore che da allenatore, portata avanti sempre con grande impegno e professionalità, amato dai suoi ex giocatori (grandi e piccoli) e con un legame speciale con i suoi colleghi, come dimostra la sua dedica anticipata. Per coach Pistoia ora è il momento di godersi lo scudetto maschile da primo allenatore (leggi qui) e quello femminile da secondo e poi ricaricare le batterie per progettare la sua prossima stagione lontano da casa. Due squadre, quella maschile e quella femminile, interamente composte da atleti islandesi, senza innesti stranieri: un vanto per una società di serie A, che punta alla crescita del movimento tecnico e sportivo del proprio Paese. La differenza tra atlete donne e atleti uomini la spiega Pistoia, l’unico straniero in società: “Con la femminile esperienza positiva, bisogna essere molto mental coach con le donne oltre che un buon allenatore! Però, per ora, i risultati sono stati buoni, le donne islandesi sono molto combattive e la motivazione è sempre alta”. Una stagione da incorniciare e magari la speranza è quella di poter continuare a raccontare le imprese di Massimo Pistoia, l’allenatore di Macerata che ha conquistato la terra dei ghiacci.
Helvia Recina: dalle piccole pallavoliste alle campionesse della B2, un mondo pieno di soddisfazioni
Una settimana importante quella per la società Helvia Recina Macerata che con la vittoria di sabato scorso ha coronato il suo sogno chiamato B1. A soli tre giorni della vittoria di Perugia, la squadra dell’Helvia è scesa di nuovo in campo, questa volta con i più piccini, organizzando il 29esimo torneo della Città di Macerata che si è svolto all’esterno dell’Ente Fiera di Villa Potenza la mattina del 25 aprile. Tante le società della provincia che hanno partecipato alla manifestazione, circa una ventina, ciascuno con le sue piccole leve: giocatrici e giocatori dai 6 ai 12 anni, che hanno potuto giocare a pallavolo sul prato e con il clima gradevole di una splendida giornata di primavera. Chi ha vinto il torneo? Hanno vinto tutti. Quest’anno la società ha deciso di premiare ciascun bambino e bambina con il diploma di "campione per un giorno". Sono state consegnate soltanto due coppe, entrambe vinte dalla società Paoloni Appignano, sia la coppa per la squadra che ha partecipato con il maggior numero di squadre dedicata a Sergio Carpera, sia la coppa per la società con il maggior numero di vittorie in onore del compianto presidente Tito Antinori. Una festa, un momento di condivisione e di gioia in cui a vincere è il movimento di tutta la pallavolo maceratese. Durante le premiazioni, a presenziare sul palco sono intervenuti il presidente Fipav Provinciale Roberto Cambriani, il presidente Fipav Regionale Franco Brasili e il presidente provinciale del Coni Giuseppe Illuminati. Concluso il torneo si pensa subito alla grande festa di sabato per la Roana CBF che sgiocehranno l’ultima gara interna della stagione alla Marperl Arena (palasport Fontescodella) di Macerata sabato 29 aprile. Le ragazze di coach Giganti scenderanno in campo alle 17 tra gli applausi di tutta la società e tutte le atlete dell’Helvia Recina presenti al palas per l’occasione. Una partita che non ha valenza per la classifica, in quanto la Roana Cbf è già matematicamente in B1, ma è molto importante per le avversarie che arrivano da Pagliare alla ricerca di punti importanti per la salvezza. Alla fine della partita sarà offerto, come di consuetudine, lo “Snack After Game” a tutti i presenti alla Marpel Arena, una merenda da condividere con le giocatrici e tutti gli appassioanti di volley. L’invito è esteso a tutti per salutare il ritorno della pallavolo femminile maceratese in questa categoria.
Massi, l'allenatore maceratese che ha conquistato l'Islanda
Lo avevamo lasciato con la valigia in mano e il biglietto per l’Islanda (leggi qui) e lo ritroviamo vincente con la medaglia al collo e la coppa da alzare. Massimo Pistoia, allenatore di pallavolo di Macerata meglio conosciuto come Massi, ha guidato la squadra di serie A islandese di Reykjavik alla vittoria del campionato: un traguardo importante, quello che il giovane coach ha definito “il suo primo vero successo importante”. “Arrivare a campionato in corso (anche se iniziato da sole 3 settimane) non è mai facile, soprattutto se vai in un paese estero. Sono partito con tanto entusiasmo e una buona conoscenza dall'inglese il che è fondamentale se si vuole allenare all'estero.” Racconta Massimo “Tra l'altro ho anche iniziato qui a Reykjavik un corso di islandese durante la stagione che mi permette non solo di riuscire a comunicare meglio con i ragazzi ma proprio di integrarmi meglio tra di loro e questo lo apprezzano molto”. Dalla serie D marchigiana alla serie A islandese, un campionato totalmente differente, le distanze potrebbero sembrare le stesse, ma nel paese del ghiaccio ogni trasferta è difficile tanto che il sistema di gioco prevede andata e ritorno nello stesso weekend. Alla fine della regular season la squadra di Massimo si è piazzata al secondo posto, dopo aver vinto la semifinale si è trovata a giocare la finale contro il team leader del campionato. “Durante la regular season e coppa abbiamo perso 5 volte consecutive contro di loro. Nella finale playoff abbiamo vinto 3 gare consecutive (3-1 /3-1 /3-2). Loro molto forti grazie a due americani provenienti dal campionato NCAA negli USA e coach donna anch'essa americana. Nelle gare di finale due partite le abbiamo vinte fuori casa, ad avvalorare l’impresa”. Cosa è cambiato tra campionato e finali scudetto? Mister Pistoia ha lavorato sulla tattica, cercando di centrare i loro punti deboli, mentre a livello psicologico l’attenzione è stata focalizzata sulla pazienza, cercando di limitare al minimo gli errori; inoltre è stato fondamentale il lavoro di preparazione fisica che ha fatto arrivare i suoi atleti al massimo nelle gare che più contano. “Dopo la prima vittoria a casa loro ho capito che ce la potevamo fare, che la tattica era buona e la condizione fisica era al top. La seconda gara è stata una conferma. Gara 3 siamo partiti 2-0, poi abbiamo sentito un pò la pressione della vittoria, però la fame era troppa, sono stati bravi i ragazzi a ritornare ai loro ritmi e vincere il quinto set stando sempre sopra. Io personalmente ho provato una sensazione di appagamento soprattutto per il lavoro di una stagione quasi intera, sono stato anche giocatore ma la soddisfazione che hai vincendo da allenatore è diversa e più appagante secondo me”. Su Facebook la dedica più bella: “Questo titolo lo dedico a mia mamma, la quale mi ha sempre appoggiato in tutte le scelte della mia vita, alla mia famiglia e specialmente a mio padre sperando sia orgoglioso di me ovunque esso sia!! Un ultimo pensiero va alla mia terra, che soffre di questi tempi tra crisi economica e terremoti, che sia un piccolo incoraggiamento ad alzare sempre la testa... se vogliamo siamo capaci di grandi cose!!! MACERATA COMANNA... Anche in Islanda!” Visto che Massimo è anche allenatore della squadra femminile che sta gareggiando anch’essa per la finale scudetto (anche se in questo caso è il secondo coach e non il primo come nei maschi), gli abbiamo chiesto a chi dedicherà la vittoria se dovesse fare doppietta: “Non ci ho pensato sinceramente. Per ora la vedo come una cosa in più in quanto non è proprio il mio gruppo, però vorrei dedicarla ai miei amici in Italia e a tutti gli allenatori che ho avuto in passato a partire da Federico Belardinelli, tutti coloro che mi hanno aiutato tanto nella mia crescita professionale” La distanza dalla madre patria non si fa sentire, “In Islanda io vivo molto bene, è un posto ideale a chi piace tranquillità, anche se il costo della vita è alto” continua Pistoia “La questione del sole è importante anche per la gestione del gruppo qui in Islanda, senza sole cala un pò la tensione e c'è il rischio di commettere qualche passo falso, i mesi più difficili sono da metà novembre fino a fine gennaio. Poi di sole ce n'è in abbondanza, già ora non è notte prima delle 22 e la mattina alle 6 c'è già luce” Al di là del tempo meteorologico la differenza tra la pallavolo italiana e quella islandese è molta: “In Italia dove il livello è alto determinati aspetti tecnici e tattici si danno per scontati. Qui niente è scontato... bisogna fare un lavoro più grande che richiede anche più tempo e pazienza, ma per certi aspetti è ancora più appagante”. È una questione di pazienza e in questo Massimo è già allenato, dopo aver passato i primi anni da allenatore con i piccolini della Lube, tra gli allenamenti in palestra e i camp al mare “ Nella vita di tutti i giorni non sono una persona molto paziente, ma in palestra ho imparato dopo anni di militanza con i più piccoli”. Per il futuro sarà ancora a Reykjavik, lo scorso mese il coach maceratese ha firmato l’ingaggio per un altro anno e speriamo per un altro successo da raccontare.
Michele e Franky: la storia del pappagallo che insegnò all'Aquila a volare
In un piccolo paese come quello di Filottrano ci sono dei simboli, piccoli segni di riconoscimento che ti danno l’orgoglio di provenire da quella terra nata su piccoli sette colli dove la gran parte delle persone lavoro nell’indotto dell’industria tessile. Ecco, Michele era questo, l’Aquila di Filottrano, quello che da giovane e neo professionista scattò in faccia a Lance Armstrong e iniziò a far parlare di lui, il ciclista di Filottrano, quel piccolo paese nella provincia di Ancona, così tutti i filottranesi hanno iniziato a sentirsi più orgogliosi di vivere in quel borgo medioevale. Tante le corse, la pelle arsa dal sole e dal vento. Già, perché fare il ciclista è un mestiere duro, gareggi in tutte le condizioni e ti alleni con tutte le condizioni atmosferiche. Michele andava, girava per le strade e qualche volta se incontrava un gruppo di amatori li aspettava e girava un po’ con loro. Aveva una parola per tutti e un saluto anche per quelli che non conosceva. Un ragazzo semplice e sempre allegro, forse è per questo che nel gruppo era così amato da tutti i suoi colleghi, di squadra o meno: la battuta pronta e la sua serietà data dal suono della sua risata. Quando poteva tornava a casa, a Filottrano, si proprio nella sua cittadina e nelle occasioni importanti non mancava mai, ma non come ospite d’onore, come compaesano. Per questo tutti lo amavano. Così nel suo pedalare “Scarpò”, come lo chiamavano in tutte le sette contrade, ha incontrato un altro simbolo di Filottrano, non di fama internazionale come lui, ma una piccola particolarità di Filottrano: Franky, il pappagallo femmina di Giacomo Luchetta di Filottrano, che vola libera per le strade del paese e di quelli vicini e che in questi anni si è fatta amare da tanti. È nato così un nuovo gregario per Michele, durante i suoi allenamenti Franky, stanca di volare, si fermava sulle sue spalle e passava si faceva trasportare dall’Aquila. Tanti i video e le foto che ritraggono i due insieme, una singolare amicizia che ora si è tragicamente spezzata. Qualche settimana fa Franky è stata costretta in gabbia perché alcuni si sono lamentati dei piccoli dispetti che ogni tanto faceva , quindi il suo padrone l’ha dovuta rinchiudere ma ieri, ieri Franky è tornata a volare, forse cercava il suo compagno, forse aveva già capito che non poteva più fermarsi a riposare su quelle spalle dove spesso di era riparata dal vento, forse sapeva che poteva solo porgere il suo ultimo saluto al suo amico… così ieri hanno trovato Franky ferma, appoggiata su quell’insegna, in quell’incrocio maledetto di via dell’industria che ha cancellato da questa terra il simbolo di un paese. Sembra contemplare la strada e pensare realmente quello che ha scritto Giacomo in un post sabato mattina: “Ciao caro amico, quanto avrei voluto coprire quel raggio di sole o aver attirato l'attenzione del conducente...per far sì che ti vedesse...Voglio ricordarti così, solare da vero sportivo genuino sempre scherzoso...il destino crea un intrinseco di millisecondi, lasciando un silenzio da far rabbrividire”. Si hanno solo i ricordi in questo momento, in un paese distrutto dal dolore, in un’atmosfera surreale, dove ogni angolo ti ricorda che lui è stato qui… è difficile immaginare il prossimo Giro d’Italia senza nessun Filottranese seduto davanti alla televisione a gridare “Daje Michè”, senza nessuno di quei matti del fan club Scarponi in giro per le strade, che l’hanno seguito ovunque, dalla Vuelta al Tirreno- Adriatica, dal Tour de France alla “sgambatina” della domenica mattina. Quasi diecimila persone che si chiedono ancora se questo sia un brutto incubo. Scarponi aveva paura delle discese, le odiava, come odiava il freddo. Lui era fatto per arrivare sempre più in alto, era fatto per conquistare le vette, per le imprese impossibili… ora l’impresa impossibile è rimasta qui, sul quel pezzo di asfalto, ricominciare a vivere senza il campione “de Cantalupo”.
"Così come strutturate le 'zone franche' non funzioneranno": il prof. Rivetti (Unimc) spiega il suo "Modello Ussita"
Il “Modello Ussita” nasce dalla collaborazione del Comune colpito dal sisma di ottobre e dall’Università di Macerata con l’appoggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio in occasione della visita al paese ha sottolineato l’importanza di questa proposta per un futuro possibile per le aree terremotate. Per comprendere meglio cosa questa proposta, finalizzata alla creazione di un territorio a fiscalità privilegiata nei Comuni colpiti dagli eventi sismici, è necessario fare un passo indietro nel tempo fino al terremoto de L’Aquila. Anche in quel caso ci fu un “Modello L’Aquila” con l’istituzione di zone franche, però non funzionò, “Poiché, come spiega il professor Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario presso l’Università di Macerata, che ha lavorato alle linee guida del Modello Ussita “le zone franche non sono la risposta adeguata alle esigenze di sviluppo della popolazione; esse si fondano sull’esistenza originaria dei soli soggetti residenti o meglio delle sole aziende del luogo”. Ciò significa che il precedente modello ha posto dei limiti invalicabili e quello che doveva essere un privilegio per chi ha subito danni è divenuto un miraggio nel deserto. In questo momento “Manca la visione di un futuro, cioè la capacità di immaginare il futuro dopo il terremoto” continua con la sua analisi il professor Rivetti “in questo momento è una ricorsa continua ai provvedimenti, come se fossero la soluzione”; in realtà se non fosse per il caos legislativo creato, i provvedimenti giuridici dovrebbero risolvere le problematiche, ma, purtroppo, in questo momento, essi sono il labirinto nel quale cittadini e tecnici si perdono nella speranza di capire come e cosa fare e con quali tempistiche. La novità del modello creato da Unimc è quello di creare agevolazioni fiscali non solo per i residenti, come a L’Aquila, ma anche a tutti quei soggetti economici interessati a investire sul territorio del cosiddetto cratere; in questo modo si andrebbe a sopperire alla carenza dei fondi pubblici, la proposta non prevede spesa per lo Stato ma un risparmio “la riduzione di imposta” spiega Rinaldi “ è inferiore alla spesa pubblica che dovrebbe essere impiegata per la ricostruzione”. Per comprendere meglio di cosa si sta parlando il docente di diritto tributario fa un esempio molto esplicativo “Un allevatore di Ussita piuttosto che di Castelsantangelo sul Nera deve ricostruire le sue stalle costa tot allo Stato, se, come prevede il Modello, ad investire sulla ricostruzione è un allevatore della Maremma che in cambio viene detassato dallo Stato tutti ci guadagnano. Anche se l’Agenzia delle Entrate non prende soldi dall’allevatore toscano le imposte sono minori della spesa”. Questo è un modello che non riguarda solo le imprese ma anche le famiglie, infatti è prevista una restituzione del cento per cento delle spese per la messa in sicurezza degli immobili, con la restituzione di quanto speso in breve tempo. Si vuol agire, quindi, non solo sulla ricostruzione ma anche sulla prevenzione e per fare ciò basterebbe modificare una legge già esistente che però riconosce solo una restituzione parziale della spesa e in un tempo non ragionevolmente lungo. Una modifica ad una norma senza entrare in contrasto con l’Unione Europea . Proprio riguardo all’UE Rinaldi fa un’altra interessante riflessione: “La nostra proposta è in armonia con la tradizione giuridica del nostro Paese e non è in contrasto con quella europea. Comunque, in questo momento storico, è necessario applicare le misure giuste, bisogna far valere le necessità piuttosto che il diritto europeo. È una questione di priorità” In questo momento il Modello Ussita è all’attenzione del Consiglio dei Ministri, sarebbe dunque auspicabile che i parlamentari e i politici tutti del nostro territorio spingano e facciano pressione perché esso non rimanga fermo sul tavolo. La crisi politica dei primi di dicembre non ha sicuramente aiutato l’iter della proposta, ma si spera che l’intelligenza politica dia le giuste priorità. Tutto il territorio colpito dal sisma, non solo quello maceratese, necessita di risposte: è troppo tempo che sta aspettando. Sta crescendo il malcontento e sembra come se la ricostruzione possa cadere in prescrizione, ed è per questo che è ancora più importante l’azione della politica locale per fare pressione sulla questione. “Personalmente” conclude il professore “ritengo che l’Università di Macerata, sulla base di quella che è la sua terza missione (dopo ricerca e didattica) debba interessarsi al destino del proprio territorio. Potrà, ad esmpio, essere artefice di incontri tematici finalizzati alla soluzione di queste problematiche, per questo appare utile programmare conferenze che coinvolgono tutti i protagonisti istituzionali per una riflessione costruttiva sulle molte criticità ancora da risolvere”.
Al Don Bosco di Tolentino torna l'acclamato "Red carpet, missione Tiburtina"
Torna in scena, a grande richiesta, “Red carpet, missione Tiburtina” sabato 22 aprile al teatro Don Bosco di Tolentino. Lo spettacolo, diretto e ideato da Iacopo Cicconofri, è interpretato dai giovani alunni del corso di recitazione che si tiene a Tolentino presso la biblioteca Filelfica. Un ritorno sul palco per questi giovani attori dopo il successo della prima avvenuto lo scorso anno. Viste le richieste del bis, i ragazzi e il maestro Iacopo hanno deciso di replicare la serata. Red carpet, missione Tiburtina è una commedia leggera e frizzante che racconta la storia di una troupe cinematografica che termina il budget prima della fine delle riprese, quindi inizia a tentare tutte le strade possibili per terminare il film da girare. Frutto di un anno di corso, lo spettacolo è aperto a tutti e ha l’obiettivo di portare gente in teatro per una serata piacevole. Iacopo Cicconofri lavora da tre anni con i ragazzi per trasmettere l’amore per la recitazione, oltre al corso che tiene a Tolentino alla biblioteca, tiene anche un corso al liceo classico tolentinate ed uno al liceo artistico di Macerata. “Avvicinare i ragazzi alla recitazione non è facile” spiega Cicconofri “il primo passo è quello di allontanare l’idea che la recitazione fa parte del teatro come visione antica e elitaria, bisogna reinventarsi con i ragazzi, per farli appassionare e spesso l’arma migliore è far capire loro che la recitazione cinematografica usa il teatro come strumento di apprendimento, il cinema e il teatro non sono per forza due mondi contrapposti”. Proprio l’amore per la recitazione ha spinto Cicconofri nella sua formazione, avvenuta prima in Italia e poi in America, dove la visione di quest’arte, tanto antica quanto contemporanea, ha uno stile molto più semplice o meglio uno stile che spinge di più verso la naturalezza. Proprio partendo dalla naturalezza che nascono i corsi di recitazione e il successo di questo spettacolo tutto da vedere. L’appuntamento è al teatro Don Bosco alle ore 21:30. Il costo del biglietto è di 10 euro, e per gli under 18 il prezzo è di 7 euro. Per tutte le informazioni sui corsi di recitazione è possibile trovarle sulla pagina Facebook Acting Class.
Paniccia in panchina con i campioni della Lube: emozioni di una vittoria -FOTO
Una domenica in panchina, una domenica al cardio palma per Sandro Paniccia, che ieri al big match all’Eurosuole ha vissuto le emozioni tra Lube Civitanova e DHL Modena proprio seduto in panchina al fianco dei grandi campioni per il day sponsor. Per l'imprenditore di Civitanova dell’ICA Group, non è la prima volta al fianco di Blengini e dello staff cuciniero, ma è stata la sua prima volta in un play off e in una partita così combattuta “Non vado più in panchina” racconta Paniccia “ Vivi una tensione, una emozione anche difficile raccontare. Stando così vicino ai ragazzi capisci come vivono la gara, i loro stati d’animo, ti senti parte della squadra; veramente un grande carico di emozioni”. Il legame tra la squadra biancorossa e l’azienda ICA nasce da lontano e con il trasferimento a Civitanova della Lube, il rapporto si è consolidato ancora di più: “ Domenica lo spettacolo all’Eurosuole era incredibile, con la scenografia e i tifoni di entrambe le squadre che hanno animato con gioia il pomeriggio. Il volley è uno sport sano da vivere, al palazzetto puoi portare anche i bambini piccoli e non aver paura di ciò che accade. Con la Lube a Civitanova la mia passione si accesa ancora di più e quest’anno con questa squadra sento che possiamo andare lontano”. Una vittoria sofferta quella di ieri, i ragazzi di Blengini in vantaggio 2 a 0 si sono fatti recuperare da Ngapeth e compagni, ma al tie break la Lube non ha lasciato scampo agli avversari e si è portata avanti 2 a 1 sul conto delle gare di semifinale scudetto: “Ho vissuto grandi emozioni ieri, una partita così sofferta ha regalato una gioia ancora più grande, ma le prossime partite le vedo in tribuna” dichiara Paniccia “così non mi faccio prendere dalla tensione. Un’esperienza unica, in cui comprendi come sia difficile gestire un gruppo di persone ognuno con il suo carattere, che però devono lottare per un obiettivo comune, infondo come nella mia azienda, tanti dipendenti che lavorano per creare un prodotto che sia il migliore possibile”.
La Roana Cbf schiaccia la paura e vince contro la Pieralisi -VIDEO
Un'altra partita importante per le maceratesi dell'Helvia Recina che vincono lo scontro con Jesi e si allontano di ben otto lunghezze dalla Pieralisi a sole tre giornate dalla fine del campionato. Al Fontescodella va in scena la pallavolo di alta classifica e la solidarietà, infatti Giorgi e compagne sono scese in campo con la maglia "schiacciamo la paura" per aiutare la società dell'Adus Caldarola presenti alla sera con un banchetto per la raccolta di fondi per ricostruire il volley post terremoto nella cittadina devastata dal sisma. Un segno di amicizia e di vicinanza nei confronti dell'Adus e del territorio maceratese che sta cercando di tornare alla normalità. Il match non ha deluso le aspettative, la Roana Cbf batte la Pieralisi Volley Jesi 3 a 1. Il primo set è molto equilibrato e teso, si gioca a ricorrersi con qualche errore di troppo da entrambe le parti, soprattutto in battuta, ma le maceratesi hanno qualcosa in più nella seconda parte del set, quando la palla scotta e non si può più sbagliare. La neodottoressa Lombardi e compagne sbarrano la strada a Diaz e Da Col e si chiude 25 a 21. Nel secondo set le ragazze di Giganti staccano momentaneamente la spina e non trovano il bandolo della matassa, mentre a Jesi viene tutto; con un break in battuta della Da Col le ospiti spingono sull'acceleratore, solo alla fine la Roana tenta di riprendersi ma ormai è tardi. Si chiude 18 a 25 Nel terzo parziale si gioca punto a punto all'inizio, Jesi fa un break e si porta sul 12 a 15, poi in campo c'è solo una squadra, la Roana Cbf Macerata che macina punti su punti e vince il set 25 a 17. La Pieralisi non si riprende, alla fine c'è solo spazio per Grizzo e compagne nel quarto set che vincono in scioltezza 25 a 14. Una vittoria importantissima che sancisce una grande forza di squadra, ora il sogno sembra sembra sempre più vicino, la prossima trasferta a Perugia potrebbe essere quella giusta per festeggiare lo storico traguardo dichiarato ad inizio campionato.
Joint venture Marche - Umbria: Visso, Ussita, Castelsantangelo e Preci insieme per una ricostruzione condivisa
Soltanto pochi giorni fa la notizia della visita di Carlo e Camilla di Inghilterra in Italia lasciava sperare in un aiuto (leggi qui) per tutti i territori gravemente colpiti dal sisma. Ma in sette mesi si è radicata una regola che anche questa volta ha dettato legge: il territorio maceratese non è protagonista del terremoto. Così anche in questo caso, sebbene i reali d’Inghilterra abbiano degustato i nostri prodotti e promesso aiuti, la notizia di oggi è che Carlo donerà 3 milioni ad Amatrice. Sembra che il territorio maceratese soffra di invisibilità. Come se la situazione nei paesini dell’alto maceratese sia migliore di altri posti, dimenticando che l’epicentro del 6.5 del 30 ottobre è stato a Castelsantangelo sul Nera. Insito, probabilmente, nel DNA di queste persone che abitano la zona dei Monti Sibillini è l'evitare polemiche per passare invece subito ai fatti. Così, il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha dato un segnale concreto proprio di questa mentalità, dello spirito di chi non molla nonostante l’indifferenza dei media e di chi ha potere; poche ore fa il primo cittadino di Visso ha pubblicato su Facebook un post per annunciare la collaborazione tra il suo Comune e quelli di Castelsantangelo, Ussita e Preci nata ieri, con un incontro proprio nella cittadina umbra, una piccola galanteria visto che gli altri tre sono marchigiani. La motivazione di questa unione sta nel fatto che “per poter sostenere le proprie ragioni occorre mettere insieme più realtà... in questo caso poi parliamo di realtà che hanno in comune molto di più dei danni del terremoto visto che si tratta di un territorio omogeneo per conformazione, densità abitativa, storia, prodotti e ambiente” come dichiara Pazzaglini. “Il primo passo è stato quello di inviare una lettera al Ministero dell’Ambiente per chiedere un incontro. Parliamo una sola lingua, con una sola voce in modo tale da avere più forza”. L’obiettivo è quello di avere una ricostruzione condivisa e il rilancio di questo territorio: i danni subiti in questi Comuni non sono di un livello inferiore rispetto agli altri. "Abbiamo visto raccolte importanti per Norcia e Amatrice e l’essere sempre esclusi da questi benefici non aiuta, anzi, potrebbero far morire le nostre realtà". Quattro sindaci, oltre a Pazzaglini anche Falcucci, Rinaldi e Bellini, che “ancora una volta hanno dimostrato di non rassegnarsi al destino (e forse anche al disegno di qualcuno) avverso” e che faranno di tutto per ridare nuova vita a queste terre". "Alla base di tutto ciò c'è un errore" spiega Pazzaglini: “Hanno nominato un commissario per la ricostruzione sei mesi fa in una fase di emergenza ancora alta e prima delle scosse del 26 e del 30 ottobre. Lo scenario è cambiato il sistema no e quindi c’è stato un intasamento, si è creato un circolo vizioso dal quale lo Stato non riesce ad uscire. Anche se a volte c’è la sensazione che ci sia la volontà di lasciarci morire, io voglio essere ancora ottimista, voglio credere che sia il problema a monte di una cattiva gestione ad avere creato tutto questo caos. Non ci sono arrivate le stalle, non abbiamo le casette ma ancora macerie”. Così la ricostruzione sembra lontana nel tempo e la cosa migliore, secondo il sindaco di Visso, è fare in modo che questa venga gestita dai Comuni e che la Regione e lo Stato vigilino, come in teoria sarebbe più logico che funzionasse. Non è un’unione per gridare cosa non va, ma voler mettere insieme forze diverse per fare proposte concrete: “Non serve lamentarci, è necessario agire per fronteggiare la mole di lavoro che abbiamo di fronte”.
Helvia Recina Volley Macerata: tra partite importanti e solidarietà
Sono settimane importati per la società di pallavolo femminile di Macerata. La Roana Cbf, che milita in serie B2, sta cercando di consolidare il suo primo posto in classifica anelando una vittoria dopo l’altra. Sabato 8 aprile, le ragazze di coach Giganti scenderanno in campo al Fontescodella, alle 21.15, contro la Pieralisi Jesi: uno scontro che può significare molto in questa fase calda del campionato. In caso di vittoria da tre punti, la Roana Cbf allontanerebbe le jesine a otto punti di distacco con solo tre gare ancora da disputare, un’occasione da non ottenere un obiettivo dichiarato fin dall’inizio dell’anno: la conquista della promozione. Ma l’Helvia Recina non è solo Roana CBF in tre settimane il settore giovanile ha messo in bacheca ben due titoli provinciali quello under 18 prima e quello under 16 fresco di finale. La squadra under 18 ha disputato il campionato provinciale in maniera quasi perfetta, vincendo tutte le partite e conquistando tutti i punti in palio. Ora la prova più difficile, la fase regionale, le cadette guidate da Maurizio Mosca e Giorgio Iale dovranno affrontare le formazioni delle altre provincie, una nuova sfida che Ranzuglia e compagne affronteranno sicuramente nel migliore dei modi. Le giovanissime dell’under 16 si sono invece diplomate campionesse la scorsa domenica, anche in questo caso allenate dal tecnico Mosca coadiuvato da Letizia Pieristé. Anche per le promettenti atlete nate tra il 2001 e il 2003 si aprono le porte del regionale e un’impresa tutta da compiere. Proprio in occasione della finale, giocata a Caldarola la società maceratese ha stretto un forte legame con quella locale, l’Adus Caldarola Volley, danneggiata sia fisicamente, prima, che nel cuore, tutt’ora, dalle forti scosse di ottobre. Nel senso di questa nuova amicizia le ragazze e tutto lo staff, compreso il presidente Paolella, domenica è scesa in campo, durante il riscaldamento, con le maglie di “Schiacciamo la paura” proprio a sostegno della società di casa. Per rinnovare il sostegno all’Adus Caldarola Volley, sabato, durante la gara di B2 della Roana Cbf, ci sarà al palazzetto uno stand in cui sarà possibile acquistare la maglia verde speranza e sostenere tutte le pallavoliste e i pallavolisti di Caldarola. Il costo della maglia è di 10 euro.
Roana Cbf soffre ma vince il derby con la Sacrata B-Chem
Altro derby e altra vittoria per la capolista Roana Cbf che a Civitanova ha dovuto lottare con le unghie e con i denti contro la formazione di casa guidata da Paniconi. Le ragazze di Giganti soffrono soprattutto il primo set, mentre Lupidi e compagne sono una macchina da guerra sportiva, attaccano forte e battano ancora meglio, le maceratesi non riescono a registrare il loro gioco, solo a tratti si rifanno sotto ma Civitanova vince 25 a 17. Nel secondo parziale sono le ospiti a partire con il piede sull'accelleratore, nel secondo time out tecnico la Roana Cbf è avanti 8 a 18, ma tornate in campo la Sacrata B.Chem si rimette in careggiata e pareggia i conti. Si gioca punto punto fino al 20 pari poi Bellucci e compagne si creano il break che porta alla vittoria e si chiude 22 a 25. Sull'uno pari è ancora battaglia, le ragazze se le danno di santa ragione da una parte e l'altra della rete, si gioca al massimo, altissimo livello. Questa volta sono le padrone di casa a gestire meglio il finale di set e si portano avanti fino al 23 a 20, la Roana tenta il tutto per tutto e torna alla parità, poi ci pensano Lupidi e Testella a chiudere il set 25 a 23. Le maceratesi non ci stanno, sanno che molto dipende da questa partita, un grande banco di prova e fare punti nella tana del lupo è ancora più fondamentale che mai in vista del match di sabato prossimo contro Jesi, quindi sotto di un set scendono in campo agguerrite e decise a portare la partita al tie break. Questa volta la Roana Cbf prende in mano il gioco e macina punti su punti e nonostante anche in questo caso la Sacrata B-Chem tenta di lottare Peretti e compagne la spuntano 19 a 25. Il tie break è di nuovo equilibrio. All'inizio sono le padrone di casa a creare un break di due punti, ma le maceratesi recuperano, giocano punto a punto fino con la Roana che però al cambio campo è avanti di uno. Fino alla fine le sorti sono incerte ma alla fine Micheletti prende tutto sia in ricezione che in difesa e Grizzo con Bellucci danno la zampata finale al set e si chiude 13 a 15. Una lunga battaglia, faticosa e allo stesso tempo avvincente. Onore alla Sacrata B-Chem che ha dimostrato un ottimo livello di gioco, ma onore anche alla Roana Cbf che ha lottato con una prestazione di squadra tenace e che ha dimostrato di avere, oltre ad un grande cuore, una grande testa. Ad attenderla ora la Pieralisi, seconda in classifica che sabato scenderà al Fontescodella con l'idea che infastidire la capolista, la Roana Cbf dovrà raccogliere tutte le sue forze, ancora una volta, e valorizzare tutto quello che è riuscita a creare fino a questo momento.