Truffa aggravata in concorso. Sottratti con l'inganno oltre 130mila euro ad una 70enne della provincia di Macerata.
Quesi i risultati dell'operazione "Circe" illustrati, questa mattina, dal maggiore del comando provinciale dei Carabinieri, Luigi Ingrosso, nel corso di una conferenza stampa Denunciate due donne, una di 63 anni e una di 56 anni, residenti nella provincia di Macerata.
A fine dicembre, una donna di 70 anni è stata avvicinata dalla truffatrice più anziana, quest’ultima si è proposta come “guida spirituale”, “guru”, in grado di poter salvaguardare la sua vita e quella dei suoi cari da malattie funeste, drammi e malocchi vari. Pagando, la donna avrebbe goduto dei servigi della complice, la 56enne che era stata indicata quale la vera santona e che la vittima, effettivamente, non ha mai visto di persona. A sentire tutti questi discorsi, la 70enne, magari per fiducia innata o per un carattere ansioso e insicuro, è caduta nella trappola.
Per scacciare ogni tipo di cattivo auspicio, le 63enne faceva riti e preghiere rivolti a invocare la Madonna, grazie ai quali avrebbe ricevuto la grazia per la 70enne. Così facendo la “sciamana” ha scucito all’anziana signora 133.500,00 euro in diverse tranches. Inoltre, ha incastrato gli altri componenti della famiglia che in un primo momento hanno creduto alla magia poi, fortunatamente uno di loro, all’ennesima richiesta di contante ha deciso di rivolgersi al comando dei carabinieri di Pollenza.
I militari hanno così iniziato ad indagare e il 15 luglio scorso hanno fatto scattare l’operazione. Nel giorno in cui la santona e le sue vittime, come da accordi, si sarebbero viste per la consegna di ulteriori 3mila euro in contanti per pagare l’ennesima benevolenza spirituale.
I carabinieri hanno atteso che il contante passasse di mano, hanno quindi seguito la 63enne, che viaggiava a bordo di una golf verde, e - fermatala - hanno recuperato la busta con i soldi. La truffatrice, sentendosi con le spalle al muro ha permesso ai carabinieri di recuperare tutti i soldi che aveva estorto, per un ammontare di 130.500,00 euro, coinvolgendo anche la "collega" 56enne.
Al di là del caso in sé, il maggiore Ingrosso ha tenuto a ribadire che dare evidenza a questi fatti può essere il tramite giusto per portare alla luce altri casi del genere. Molte persone che sono state raggirate non denunciano i fatti perché se ne vergognano, invece è importante rivolgersi ai carabinieri per fare in modo che chi truffa venga punito e che altre persone non finiscano nelle loro mani.
https://youtu.be/9Io5XwM6r8I
(Foto Si.Sa.)
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