È un bilancio sicuramente positivo quello del primo weekend del Macerata Opera Festival. Non solo per il grande successo di pubblico per le prime di Norma e Otello, ma per il percorso scelto che parte dall’intervento di Massimo Bray, giovedì scorso, fino al concerto di ieri di Goran Bregovic passando per le Opere in scena allo Sferisterio.
Questa mattina all’arena Micheli e Messi, coadiuvati dagli addetti stampa Ferullo e Scheggia, hanno “preso il caffè” con i giornalisti, parlando così di ciò che è stato e di ciò che sarà, una conferenza stampa definita dal direttore artistico “ in corso d’opera, in cui ci possa essere la condivisione dei lavori”.
Una stagione nata sotto la buona stella della partecipazione di pubblico, l’Otello ha fatto registrare 2157 presenze paganti, mentre la Norma 1965, per un incasso totale di 210.037,00 euro, dati in netto aumento rispetto le edizioni passate. Da evidenziare anche che i biglietti omaggio, invece, sono stati 195 (comprendendo sia la stampa che le istituzioni), in netto calo rispetto al passato, in linea con la scelta del CDA dello Sferisterio di diminuire il mal costume degli ingrassi gratuiti.
Chiuso il primo weekend si passa alle iniziative del Festival Off, definito da Micheli il fiore all’occhiello, che rende l’opera accessibile a tutti, con eventi gratuiti ma allo stesso tempo di grande spessore culturale. Purtroppo negli anni passati tutto ciò non è stato compreso, nonostante la fruibilità del programma, le iniziative non hanno riscosso l’attenzione che meritavano né dal pubblico né dalla stampa. L’intenzione è quella di cambiare rotta alzando ancora un po’ il livello del format, grazie anche alla collaborazione con l’Adriatico Mediterraneo Festival, e dando maggiore visibilità al Festival Off.
Si parte martedì alle 18 con il laboratorio per i bambini nel cortile di palazzo Buonaccorsi dal titolo “OperaAttivaMente”, realizzati in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Macerata. Mentre la sera è dedicata al reading, letture con accompagnamento musicale strutturate sul tema di “Enea Migrante”. Tre suggestive serate, sempre a palazzo Buonaccorsi alle 21, si inizia martedì 26 con la lettura di Omero, Iliade di Baricco, passando per Il poema del furore: Didone e le altre (martedì 2 agosto), e si conclude con Eneide Canto dei Transiti (martedì 9 agosto).
I mercoledì animeranno il Lauro Rossi con recital musicali, rigorosamente gratuiti, con i suoni del Mediterraneo. Il primo, il 27 luglio, il maestro Giovanni Seneca dirige l’Orchestrina Adriatica, proponendo “Suoni e canti dal Mediterraneo”. L’appuntamento infrasettimanale è collegato con il progetto Milioni di passi di Medici Senza Frontiere, infatti prenotando il posto a teatro chi vuole può fare una donazione all’organizzazione umanitaria.
Giovedì 28 luglio ci sarà l’anteprima giovani per l’opera di Verdi Il Trovatore che poi andrà in scena per tutti domenica 31 luglio.
Cambio di programma per Medea, da Cherubini a Pasolini: non ci sarà più Daniela Dessì, impossibilitata per problemi di salute. Sarà sostituita da Alexandra Deshorties, il soprano franco-canadese tra i principali interpreti dell’opera di Cherubini, nel suo debutto in Italia. Nonostante il poco preavviso il soprano, definita dalla critica come “la Medea del 2015” dopo la sua interpretazione a Ginevra, ha accettato subito la proposta di Micheli. Delineando così un momento importante della sua carriera, la sua prima volta nella patria della lirica, proprio allo Sferisterio di Macerata. Parte del ricavato della serata sarà a favore di Medici Senza Frontiere.
(Foto Si.Sa.)
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