di Alessandra Savino

Gli Stadio incantano l'Arena Gigli - FOTO

Gli Stadio incantano l'Arena Gigli - FOTO

Miss Nostalgia Tour arriva a Porto Recanati, in un'Arena Beniamino Gigli in festa, con un pubblico eterogeneo perchè gli Stadio da 35 anni fanno musica e lungo il percorso tanti si sono appassionati al loro sound, unendo diverse generazioni.Dopo il successo del tour invernale nei teatri e nei palasport, Gaetano Curreri, Giovanni Pezzoli, Roberto Drovandi e Andrea Fornili stanno animando l'estate italiana con un concerto che ha un ritmo a tratti da grande band rock e con una scenografia moderna e le luci di effetto per rendere ancora il tutto più magico.Tanti i brani eseguiti, tra cui anche un omaggio al concittadino e amico Lucio Dalla e la cover Hey Jude, gli Stadio hanno propopsto le canzoni del loro repertorio e soprattutto quelle dell’album “Miss Nostalgia”, che può essere considerato l'album della maturità del un gruppo composto da quattro evergreeen.Dopo la consacrazione con la vittoria di Sanremo con “Un giorno mi dirai” e i sold out registrati gli Stadio si confermano un punto fermo della musica pop-rock italiana.(Foto Giorgio Borsini) 

20/08/2016 12:23
Vino Cotto Festival: un paese in fermento - FOTO e VIDEO

Vino Cotto Festival: un paese in fermento - FOTO e VIDEO

Il piccolo gioiello del maceratese torna a brillare nel terzo weekend di agosto: come accade ormai da 45 anni, Loro Piceno si veste a festa e brinda con la sua miscela migliore: il vino cotto.Il Vino Cotto Festival è una manifestazione che coinvolge tutto il centro storico addobbato per l’occasione, con musica live in ogni piazza e stand gastronomici ad offrire prodotti tipici variegati. Una gamma di eventi che si susseguono per rispondere alle diverse generazioni che affollano le vie.Tante le cantine aperte per gli assaggi del vino cotto, che come tutte le tradizioni ha una ricetta che viene tramandata di generazione in generazione e, come tutte i prodotti che appartengono alla cultura agreste, è presente in ogni casa lorese. Di tutte le cantine, cinque hanno fatto il salto nel mercato concorrenziale, hanno acquisito le certificazioni necessarie per essere riconosciute e ora stanno cercando di far conoscere questo prodotto. Un grande investimento che non ricade solo in questi cinque produttori, ma in tutta la città e il territorio. Il turismo enogastronomico può essere il quid in più per far giungere le persone anche a Loro Piceno.Non solo vino cotto, la città apre le porte dei suoi gioielli: la torre civica, il museo delle due Guerre Mondiali, il museo interattivo delle tradizioni locali, il museo della storia pastorale dei monti Azzurri e gli immancabili: museo del Vino Cotto e quello delle sue etichette storiche.Il Festival proseguirà fino a domenica e si concluderà con Il Carrozzone, la cover band ufficiale di Renato Zero.https://www.youtube.com/watch?v=4LeU-PoUKeY

20/08/2016 10:28
Pettinari verso le elezioni "Dobbiamo tutelare un territorio, non un partito"

Pettinari verso le elezioni "Dobbiamo tutelare un territorio, non un partito"

Pettinari sceglie l’Abbadia di Fiastra come luogo per la sua conferenza stampa da candidato alla presidenza dell’Area Vasta, le cui elezioni sono fissate per domenica 28 agosto.Non una scelta casuale, quella fatta dal presidente uscente, ma un simbolo del suo modo di essere amministratore: legato al territorio, alla cultura e alla storia di questa terra; valori che per diventare ricchezze devono essere “messi in rete”, come sostiene Pettinari.Auspica la continuità, anche se sa che non sarebbe un’impresa semplice gestire la provincia in questo periodo di transizione. “Da trent’anni sono in Provincia, conosco la macchina amministrativa e non ho mai fatto scelte di partito ma sempre per il bene di questo territorio: ne sono prova tutti gli obiettivi raggiunti duranti questo quinquennio” continua Pettinari “Non possiamo non essere orgogliosi ma allo stesso tempo preoccupati. Questo territorio ricco di opportunità deve essere difeso e per farlo non bisogna mettere avanti le decisioni di partito ma il bene comune. Il territorio rivendica la sua capacità di gestire i servizi, non si può esportare un modello imposto dall’alto, ogni zona ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e le sue criticità”. Nelle sue parole c’è dunque un chiaro segnale di chi, se venisse eletto, vuol difendere il Maceratese in Regione.“Non è una questione di vecchia politica contro la nuova, bisogna parlare di saper amministrare, di riuscire a unire le forze, non solo politiche, per  creare un dialogo con le istituzioni presenti, come le Università maceratesi, così da trovare le soluzioni migliori per i servizi gestiti da questo nuovo ente: trasporti, istruzione e sanità. Dobbiamo tutelare un territorio non un partito”. A dimostrazione di ciò Pettinari ha dichiarato che la prima cosa che farà se verrà rieletto è consolidare il ruolo dell’ Area vasta all’interno della Quadrilatero, per portare a termine questo grande progetto che non può considerarsi concluso con l’apertura della superstrada, ma che deve collegare anche tutta la zona nord del territorio provinciale, la quale altrimenti rimarrà connessa da una strada romana.Non essendo una elezione diretta, la scelta finale è in mano ai sindaci e ai consiglieri comunali in carica, ciascun voto avrà un peso differenti in base alla provenienza dell’elettore. I comuni della provincia sono stati divisi in cinque zone in base ai residenti, si va dal più piccolo al più grande: fascia blu composto da 33 comuni con 353 aventi diritti al voto e ciascuno di essi avrà un peso di 34; fascia arancione 7 comuni con 86 votanti e un peso di 110 per ogni voto; fascia grigia 78 elettori di 6 comuni e ciascun voto ha un peso di 198; fascia rossa di cui fanno parte 9 comuni con 153 elettori il voto ha un peso di 289; ultima fascia, quella verde è composta da solo due comuni, Civitanova e Macerata, 25 elettori per il primo e 33 per il capoluogo, ciascuno con un peso di 482. Non è solo una questione di avere più voti, ma da dove questi arrivano “Confido negli amministratori locali” conclude Pettinari “ con i quali ho collaborato in questi anni e sono certo che anche loro sanno qual è la scelta giusta da fare, un voto che si basi sui criteri e non sugli slogan, sul bene di questo territorio non su quello di un partito!”Foto Si.Sa.

19/08/2016 14:08
Malore mentre fa il bagno in mare: settantenne rianimato in spiaggia a Porto Potenza

Malore mentre fa il bagno in mare: settantenne rianimato in spiaggia a Porto Potenza

Un uomo di circa 70 anni si è sentito male questa mattina mentre faceva il bagno al mare di fronte allo chalet La Rosa dei Venti di Porto Potenza Picena.Fortunatamente un altro bagnante che si trovava in acqua si è subito accorto che l'uomo non si sentiva bene e ha immediatamente chiesto aiuto ai bagnini presenti in spiaggia. Uno dei due ragazzi si è tuffato mentre l'altro ha avvertito i soccorsi e poi è andato ad aiutare il collega.Portato fuori dall'acqua l'uomo è stato rianimato: i soccorsi del 118 sono stati praticamente fulminei e indispensabili per salvare la vita al settantenne che è stato comunque portato in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

19/08/2016 09:21
Fumo dall'Hotel House: i passanti lanciano l'allarme

Fumo dall'Hotel House: i passanti lanciano l'allarme

Momenti di tensione all'Hotel House. Tante le chiamate ai Vigili del Fuoco verso le 6 di mattina per un probabile incendio nella struttura di Porto Recanati. I passanti vedevano una nube di fumo salire dal tetto e tutto faceva presagire ad un incendio verso i piani alti del palazzo.Il comando dei Vigili del Fuoco di Macerata ha subito fatto intervenire due macchine della sezione di Civitanova e ha chiesto la collaborazione di Ancona che ha mandato sul posto i pompieri di Osimo, così da poter far fronte a una situazione di pericolo all'interno di un residence sovraffollato e non a norma.All'arrivo sul posto i Vigili hanno constatato che non era l'Hotel House a prendere fuoco ma un grosso cumulo di carta posto proprio sul retro della palazzina. Non c'è stato nessun danno alla struttura e la causa dell'incendio è stata probabilmente accidentale.

19/08/2016 08:09
Sant'Angelo Festival tra poesia e musica d'autore

Sant'Angelo Festival tra poesia e musica d'autore

A Sant'Angelo in Pontano serata dedicata alla poesia e al concerto di  Claudio Sanfilippo, autore di canzoni per Mina e tanti altri, con la partecipazione di Filippo Davoli.Il Sant'Angelo Festiva, in programma sabato 20 agosto, sarà l'occasione per vivere una giornata nel mondo della poesia, da quella per i bambini a quella dialettale a partire dalle ore 18 in piazzale Trento.In occasione del Festival uscirà il bando 2017 per l'inno dei Monti Azzurri.  Scendendo nel particolare, il Premio Sant’Angelo è articolato in quattro sezioni: poesia edita, poesia inedita per autori dai 6 agli 11 anni, poesia inedita dialettale e la composizione inedita musicale con testo dedicata ai monti Azzurri (i Sibillini). La giuria critica sarà composta da Montanari, Davoli, Sanfilippo, Franceschetti e  Garufi.Al termine del concerto ci sarà una cena con tipicità offerta  dal progetto Lumaca.

18/08/2016 16:17
Turista friulana rischia di annegare: salvata dal giovanissimo bagnino

Turista friulana rischia di annegare: salvata dal giovanissimo bagnino

Una giovane turista friulana è stata salvata ieri, mentre stava per affogare nel tratto di balneazione pubblica tra lo stabilimento Alhoa e l'Ippocampo a Civitanova Marche, dal bagnino Alessandro Romagnoli aiutato dal collega Alessandro Gabrielli, entrambi di Macerata.La turista e una sua amica, anche lei friulana, stavano facendo il bagno e vedendo che molti altri bagnanti si dirigevano verso la scogliera di fronte hanno deciso anche loro di raggiungerla. Purtroppo la ragazza non sapeva nuotare ed è finita in un avvallamento dove non toccava. Presa dal panico ha iniziato a boccheggiare. Fortunatamente Romagnoli, intento a sistemare la postazione di soccorso visto che mancavano pochi minuti alle 18, si è accorto subito di quanto stava accadendo richiamato dalle urla dell'amica, che impietrita dalla paura non poteva far altro che guardare la sua compagna andare sott'acqua. Il bagnino è subito intervenuto seguito da Gabrielli.La turista è stata salvata e accompagnata a riva: grazie al tempestivo intervento non ha subito traumi e ha potuto lasciare la spiaggia senza bisogno dell'intervento del soccorso sanitario, era solo un po' in imbarazzo dato che l'episodio ha richiamato l'attenzione dei molti presenti in spiaggia.Nonostante l'età di Alessandro Romagnoli, soli 16 anni, il bagnino è stato lucido e freddo nel soccorso, anche grazie all'appoggio del collega 22enne.L'episodio è avvenuto pochi minuti prima della fine del turno dei due bagnini: se fosse successo cinque minuti più tardi probabilmente ora si sarebbe dovuta scrivere una tragica storia.

18/08/2016 14:12
Folklore in piazza della Libertà: musica e balli tra i turisti - FOTO e VIDEO -

Folklore in piazza della Libertà: musica e balli tra i turisti - FOTO e VIDEO -

Piazza della Libertà si anima ai suoni del folklore, dal palazzo del comune di Macerata si esibiscono le delegazioni del Festival Internazionale del Folklore attirando l’attenzione dei turisti che in questi giorni visitano la città.Le delegazioni di Italia, Russia, Spagna, Colombia e Taiwan sono poi scese in piazza accompagnante dalla vicesindaca Stefania Monteverde e dagli organizzatori del Festival per la all’ombra della Torre Civica. Visti i tanti turisti e maceratesi incuriositi i ragazzi, vestiti con i loro costumi tradizionali, hanno dato vita ad un vivace fuoriprogramma iniziando a cantare e ballare accerchiati dai curiosi.Un assaggio di ciò che sarà questa sera in piazza dell’Annessione (zona cancelli) dove è previsto la seconda edizione di Folk Festa SenzaFrontiere, un vero inno alla fratellanza, un’occasione per avvicinare tutti ai ritmi e sapori delle nazioni ospitate, perché, come suggerisce la Monteverde, “tutto il mondo e paese e balla la stessa musica”!Soltanto allo scoccare del mezzogiorno la musica si è interrotta e tutti: musicisti, danzatori e turisti, sono stati con il naso all'insù per lo spettacolo dell'orologio.https://www.youtube.com/watch?v=udXRptWUUqg Foto Si.Sa.  

18/08/2016 11:28
Il "Piccolo Festival della Paura" e l'ombra del satanismo. Gli organizzatori: "A noi fa paura la cattiva informazione"

Il "Piccolo Festival della Paura" e l'ombra del satanismo. Gli organizzatori: "A noi fa paura la cattiva informazione"

Apre questa sera il Piccole Festival della Paura a Porto Potenza Picena con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Una tre giorni il cui obiettivo degli organizzatori è quello “di educare alla paura, giocando soprattutto su una sorta di visione prospettica di questo concetto: ammirarla in forme, colori e suoni che ci siamo disabituati a riconoscere ed identificare nella magmatica disarmonicità delle nostre vite”.Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno Villa Ipsia diventerà Villa Paurosa per un festival che esplora, stimola, mette a nudo le paure grazie a musica, cinema, workshop e incontri con i grandi autori nazionali della letteratura del brivido. Il tema del festival di quest'anno è il Sottinsù, con un'attenzione particolare, dunque, rivolta a tutto ciò che “viene da sotto” e che fa paura. Non importa sotto cosa: da sotto il letto, da sotto il mare, da sotto la terra, ma anche e più genericamente da sotto il cielo.Appuntamenti dal pomeriggio fino a tarda notte: proiezioni, spettacoli teatrali, approfondimenti, reading e la zombie walk dell'associazione Fantasia Sogno Realtà. Le notti del Piccolo festival della Paura saranno animate da spunti di riflessione, momenti di gioco e, perché no, anche divertenti momenti in cui provare una sana e innocua paura.La paura dell’ignoto accompagna da sempre l’essere umano e forse la letteratura noir o horror è tra le più produttive nella storia, basti pensare che lo scrittore Stephen King ha venduto complessivamente nell'arco della sua lunga carriera( ancora in pieno fermento) oltre 500 milioni di copie, dai suoi romanzi sono stati tratti circa quaranta tra film e miniserie televisive.Ma chi ha paura della paura? Contemporaneamente alla presentazione del Festival è nata una contro offensiva portata avanti dal Popolo della Famiglia, che, probabilmente, senza conoscere realmente la manifestazione l’ha etichettata come demoniaca: “Letteratura e film horror a volte diventano un pretesto per influenzare che non devono essere sottovalutate. Non abbiamo nulla contro gli appassionati del genere, ma in un incontro si finisce per parlare di satanismo, come da programma. Se con il pretesto dell’horror i nostri figli vengono raggiunti da messaggi violenti o peggio , satanisti il discorso cambia. Non possiamo rimanere in silenzio” Dichiara Mirko De Carli (esponente del movimento ). Il J’accuse quindi punta il dito sull’associazione horror che, per un loro sillogismo logico, è uguale Satana e quindichi ne parla forse finisce per adorarlo. Un po’ come dire che Stephen King che ha scritto Carry è un devoto di Lucifero, o forse anche un assassino seriale, o anche uno psicopatico malato… o forse è solo un genio della letteratura.Grazie alle dichiarazioni pungenti gli organizzatori “hanno scoperto una nuova paura” come scrivono in un post su facebook “quella di chi, male informato da persone a loro volta male informate, trema di fronte alla possibilità che la cultura e l'informazione possano essere trasmesse in modi originali e mai scontati e, soprattutto, senza istigare nessuna forma di violenza, senza schierarsi pro o contro nessuno.”Invece chi organizza un Festival della Paura cosa teme? “A noi, invece, continua a far paura la cattiva informazione e la manipolazione della realtà. Ma ci dispiace, non possiamo fare miracoli”Info e programma disponibili sulla pagina Facebook

17/08/2016 13:36
Si ferma per riposare e viene rapinato con un coltello alla gola da due trans

Si ferma per riposare e viene rapinato con un coltello alla gola da due trans

Brutta notte di Ferragosto per un macedone di 43 anni residente fino a qualche tempo fa in provincia di Macerata ed ora trasferitosi in Svizzera. L’uomo è stato derubato da due trans in un parcheggio di Senigallia.L'uomo era tornato in Italia per definire il cambio di residenza e aveva colto l'occasione per festeggiare Ferragosto proprio a Senigallia. E qui è successo il fattaccio.Il macedone ha raccontato ai carabinieri di essersi fermato nel parcheggio di via Galilei al Ciarnin per riposare prima di riprendere il suo viaggio, quindi aveva lasciato un po' aperto il finestrino e si è addormentato. Poco dopo un uomo vestito da donna l’ha svegliato con la richiesta di un accendino e accesa la sigaretta si è allontanato. Non sospettando nulla, il 43enne è tornato a riposare, ma poco dopo il suo sonnellino è stato di nuovo interrotto da un coltello puntato alla gola da un altro trans che senza esitazione ha voluto tutti i soldi, al suo fianco - come dichiarato ai carabinieri - “l’uomo con la gonna che gli aveva chiesto da accendere”.I due "malviventi in gonnella" hanno preso tutti i soldi del macedone, circa 100 euro e 2000 franchi svizzeri, e poi sono fuggiti. L’uomo, sotto choc dopo la minaccia con il coltello, non è riuscito a reagire e, solo dopo che i due si sono dati alla fuga, ha chiamato i carabinieri e denunciato il fatto.

17/08/2016 09:34
Legambiente Marche lancia l'allarme: "Il nostro mare è fortemente inquinato"

Legambiente Marche lancia l'allarme: "Il nostro mare è fortemente inquinato"

Brutto primato per la nostra regione, l’inquinamento delle foci ci porta ai vertici alla classifica del mare più inquinato d’Italia. Solo il Lazio ci tiene testa nella media dei bollini rossi. Nove foci su dodici risultano “fortemente inquinate”, tra cui foce fosso Asola e foce del fiume Musone,  è questo il responso dell’indagine fatta da Legambiente.Il problema del mare inquinato sta diventando strutturale nella nostra regione e stiamo andando incontro a sanzioni gravissimi da parte dell’Unione Europea per l’incapacità depurativa che hanno dimostrato e che dimostrano i comuni colpiti da questa emergenza. L’Europa nella nuova procedura di infrazione contro l’Italia ha individuato 46 agglomerati urbani marchigiani in cui si riscontrano anomalie nella gestione dei reflui, ovviamente non sono coinvolti sono paesi della costa ma anche dell’entroterra. A pagarne dazio saranno tutti i cittadini la multa in arrivo per le Marche sarà di circa 11 milioni di euro .Gli stessi comuni che hanno ricevuto il riconoscimento della Bandiera Blu sono quelli che devono anche imporre il divieto di balneazione. Probabilmente la certificazione della Bandiera Blu va rivista e deve porre maggior attenzione sulla qualità dell’acqua più che sui servizi che ciascun amministrazione propone ai bagnanti.“Ci sarebbe piaciuto raccontare qualcosa di diverso dal solito, ma purtroppo l’immobilismo delle istituzioni sul fronte della depurazione non ha fatto registrare novità di rilievo sul fronte della tutela del mare. marchigiano e i nostri punti lo dimostrano – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – Al centro del problema ancora una volta le foci di fiumi, fossi e torrenti. In cinque punti risultati fortemente inquinati, inoltre, è potenzialmente alta la frequenza dei bagnanti e, di conseguenza, la carica batterica che arriva in mare rappresenta non solo un problema ambientale ma anche un rischio per la salute umana”.I tecnici della Goletta Verde che eseguono i campionamenti e le analisi hanno inoltre riscontrato una mancata informazione ai cittadini, seppur obbligatoria. Infatti, soltanto in una sola foce, sulle dodici oggetto di analisi, è presente il cartello informativo circa la qualità delle acque; per non parlare del fatto che spesso manca anche il divieto di balneazione, cosa ancor più grave.I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 29 e il 30 luglio 2016. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. I punti scelti sono stati individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta. Essi vengono scelti perché considerati a “maggior rischio” presunto di inquinamento. Le foci dei fiumi e dei torrenti, gli scarichi e piccoli canali sono i veicoli principali di contaminazione batterica.(Fonte dati Legambiente)

13/08/2016 12:43
Provincia di Macerata, l'ultimo orgoglioso bilancio

Provincia di Macerata, l'ultimo orgoglioso bilancio

Si parte dallo scenario di riforma che si è susseguito per tutto il mandato, dalla riforma delle Province alla legge Del Rio, per arrivare all’ultimo bilancio approvato qualche giorno fa, la storia dell’ultimo quinquennio della legislatura provinciale presieduta dal presidente Antonio Pettinari è stata illustrata questa mattina ai giornalisti.Conferenza stampa per raccontare questi ultimi cinque anni passati ad affrontare calamità naturali, come la nevicata del 2012 e l’alluvione dell’anno successivo, ma soprattutto un mandato impegnato nel fare e nel rispetto delle regole “Abbiamo cercato di fare sistema” dichiara Pettinari “di fare rete, ottenendo grandi risultati in tutte i campi in cui ci siamo mossi, grazie ad una squadra solida, unita, che ha lavorato per risolvere i problemi che di giorno in giorno ci si ponevano di fronte. Ho avuto l’appoggio di una maggioranza seria e responsabile che con noi ha condiviso quel rigore e quella sobrietà che hanno caratterizzato l’intero percorso.”L’unione di intenti, la collaborazione dei vari istituti presenti nel territorio, come gli atenei di Macerata e Camerino, hanno permesso di raggiungere i risultati che la giunta provinciale si era prefissa. Così l’ultimo presidente della Provincia di Macerata ha passato in rassegna tutti i vari ambiti di loro competenza, come l’ambiente, l’urbanistica, la cultura, il turismo e le attività produttive, fino ad arrivare a quello che Pettinari considera il fiore all’occhiello del lavoro svolto: i lavori pubblici. Sottolineando plurime volte come il tutto si sia realizzato attraverso la ricerca di fondi europei, l’utilizzo ove possibile di risorse tecniche interne alla Provincia, senza delegare a terzi, e senza mai spendere soldi per rappresentanza o cene o viaggi. Un elenco molto lungo di lavori alla cui base sta la valorizzazione del territorio e il bene dei suoi cittadini.Quasi commosso, Pettinari conclude il suo discorso “Mi sento fortunato ed orgoglioso di aver condivo questa esperienza amministrativa con persone straordinarie, oneste, responsabili e integre. La nostra amicizia è cresciuta con il lavoro, con la passione messa per risolvere i problemi”.Anche la vice presidente Paola Mariani ha ringraziato la squadra, ma soprattutto l’assessore al bilancio Palombini perché è grazie a lui che “Non siamo stati una Provincia di immagine, ma una Provincia di sostanza, nonostante abbiamo lavorato senza risorse non siamo mai usciti dal patto di stabilità”. La Mariani, assessore alla formazione, lavoro e pari opportunità è scesa nel particolare dell’operato del suo settore di competenza, aggiungendo altri tasselli degli obiettivi raggiunti all’elenco fatto dal presidente. Il proficuo lavoro è frutto della vicinanza e radicazione nel territorio che ha permesso all’amministrazione di creare operazioni ad hoc per ogni singolo caso.L’assessore al bilancio Giorgio Palombini, anch’egli nell’illustrare l’operato di sua competenza, ha sottolineato che i risultati ottenuti sono eccezionali se si pensa al quadro in cui la Provincia si è dovuta muovere, “Nonostante tutto” afferma Palombini “la Provincia di Macerata è tra le più ricche d’Italia, ha sempre rispettato le scadenze di bilancio e ha saputo sfruttare ogni occasione per accaparrarsi fondi utili per lo svolgimento dei lavori. Ci siamo assunti delle responsabilità nel completare opere, anche quando non avevamo liquidità, siamo stati sempre sinceri con le aziende che hanno lavorato per noi, ma alla fine abbiamo coperto ogni centesimo speso per il nostro territorio.”A chiudere la conferenza stampa di stamani l’assessore alla famiglia Leonardo Lippi, anch’egli orgoglioso del lavoro svolto, dei risultati e dell’ambiente che si è creato all’interno della giunta provinciale, paragonandola ad una famiglia. “Purtroppo i cittadini si accorgeranno presto cosa significa non avere più un ente così vicino al proprio territorio e che si è sobbarcato in passato di spese e opere che i Comuni da soli non potevano permettersi. Abbiamo fatto molto per la famiglia, per i giovani, per gli anziani e gli immigrati, partendo proprio da questa famiglia coesa”. 

12/08/2016 15:17
Aperitivo in piazza Mazzini dal sapore di solidarietà - FOTO -

Aperitivo in piazza Mazzini dal sapore di solidarietà - FOTO -

Successo per l’aperitivo in piazza Mazzini in cui il buon gusto ha sposato le buone idee. L’iniziativa di ieri, infatti ha esaltato i sapori del nostro Mediterraneo al fine di raccogliere fondi per l’associazione Medici Senza Frontiere.Lo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell’associazione Yalla Yalla hanno deliziato il palato dei tanti accorsi nel convivio pre-opera, accompagnati dall’ottimo vino marchigiano che per l’occasione è stato scelto dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. Un’unione di intenti tra tanti protagonisti con l’unico scopo di found reasing per la campagna Milioni di passi.La stessa prima dello spettacolo Medea - Da Cherubini a Pasolini, ideato dal maestro Micheli con le scenografie di Dante Ferretti, è stato un gala di beneficienza in favore di Medici Senza Frontiere ha affrontato i temi dell'emigrazione e dell'emarginazione in linea con il Festival Mediterraneo e con lo scopo che l’associazione internazionale, premio Nobel per la Pace, diffonde ogni giorno nel mondo.Lo street food marchigiano-siriano dal sapore di solidarietà è stato molto apprezzato dai tanti accorsi in piazza Mazzini nonostante il tempo non propriamente estivo.

12/08/2016 09:49
"Cercate i ladri, lasciate in pace il sesso": il sindaco di Gagliole controcorrente

"Cercate i ladri, lasciate in pace il sesso": il sindaco di Gagliole controcorrente

Il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni difende il “sesso libero in spiaggia”: con un post su Facebook si mette dalla parte della coppia colta in flagranza mentre consumava un rapporto sessuale in spiaggia dai carabinieri, tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena.Riccioni ha invitato a cercare i ladri e i balordi e non le coppie che si appartano, puntando il dito contro chi probabilmente ha una mentalità un po’ più retrò: “Stavolta però ai bigotti potrebbe andare male perchè dal 7 febbraio il reato è stato depenalizzato....! Ma pensate a perseguire ladri e balordi di ogni tipo che è meglio.... in questa spiaggia da almeno trenta anni succede quotidianamente 'sta roba qui in quanto isolata e difficile da raggiungere... e non ci vanno di certo ragazzini a vedere... ma probabilmente, per dirla con De Andrè, sicuramente ci sarà andata qualcuna mai stata moglie senza più voglie o qualche attempato signore che per invidia ha urlato al lupo al lupo...”.Purtroppo però per la coppia la depenalizzazione del reato “atti osceni” (art. 527 codice penale) non comporta la sua cancellazione, ma cambia nella natura giuridica, diventando un illecito amministrativo. Ciò non significa che è possibile intrattenere rapporti sessuali ovunque, ma che la pena è differente. Mentre prima era prevista la reclusione ora è prevista una sanzione pecuniaria molto elevata, da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 50.000.Probabilmente il consiglio giusto da dare, non è quello di correre dietro i ladri ma di dire alla coppia che di alberghi ce ne sono molti e potrebbero costare molto meno rispetto alla multa a cui sono andati o andranno incontro.

11/08/2016 11:47
Cup chiuso di pomeriggio: disagi e lamentele fra gli utenti

Cup chiuso di pomeriggio: disagi e lamentele fra gli utenti

Qualche giorno fa abbiamo scritto di come “la malattia non va in ferie” e che quindi c’è bisogno di rendere almeno possibili, anche durante il periodo estivo, i servizi minimi per il regolare svolgimento dell’Ospedale del capoluogo. Purtroppo non è così.Dalla segnalazione di un cittadino, veniamo a conoscenza che gli uffici del Cup dell’Ospedale Civile di Macerata sono chiusi il pomeriggio, quindi è impossibile pagare la prestazione sanitaria negli orari pomeridiani. La scoperta è avvenuta casualmente. La signora, proveniente da un altro comune della provincia, ha accompagnato la figlia a fare una visita, prenotata da tempo, ieri pomeriggio all’ospedale. Quando si è presentata agli sportelli per il pagamento del ticket, ha trovato un foglio appeso con scritto che tutta la settimana il Cup sarebbe stato attivo solo la mattina. Purtroppo non è stata l’unica a trovarsi in questa spiacevole situazione: altri utenti hanno dovuto constatare che sarebbero dovuti tornare la mattina seguente per il pagamento, tra cui anche una signora di Senigallia.È pur vero che siamo nella settimana di Ferragosto e che le ferie sono un diritto ma creare un disservizio tale alla comunità senza garantire almeno il un solo sportello aperto o comunque senza neanche una comunicazione agli utenti di una variazione così importante non è concepibile, soprattutto se a pagarne il prezzo sono le persone che invece dovrebbero sempre essere tutelate.Al di là del disservizio, non c'è stata comunque neanche comunicazione da parte degli organi competenti né tramite la stampa né sul sito istituzionale, dove la chiusura pomeridiana non viene neanche menzionata. 

11/08/2016 10:25
"... Questo non è amore" la Questura scende in strada per difendere le donne

"... Questo non è amore" la Questura scende in strada per difendere le donne

“…Questo non è amore” è una iniziativa nazionale che la Questura di Macerata sta promuovendo con lo scopo di sensibilizzare e di informare le persone su una tematica importante quale la violenza sulle donne. Il camper della polizia mobile ha sostato sia a Civitanova (corso Umberto e parcheggio antistante il Cuore Adriatico) che a Porto Recanati per accogliere chiunque, uomini e donne, volessero delle informazioni su ciò che l’amore non è.Il questore Giancarlo Pallini ha illustrato il progetto che cerca di far emergere un fenomeno sommerso, avvicinando le persone non solo alla polizia ma anche a quelle figure professionali che si occupano della violenza sulle donne.“Le ingiustizie nascono da chi si sente padrone degli altri”, sostiene il questore citando papa Francesco “e la polizia grazie alla legge sullo stalking del 2009 e la legge sulle violenze domestiche del 2013 si adopera a farsì che il nostro operato non sia solo di fermare i cattivi, ma anche di contrastare il fenomeno con l’informazione e la sensibilizzazione. Molte donne vittime di questo reato hanno difficoltà nel denunciarlo sia perché ne sono succubi sia perché non sanno a chi rivolgersi, trovarsi in piazza tra le persone ha proprio questo obiettivo dimostrare che noi ci siamo. Non possiamo sconfiggere la violenza sulle donne, ma possiamo aiutare chi riesce a denunciarla.”I dati dell’iniziativa sono incoraggianti. In queste prime tre giornate, hanno raggiunto il camper 368 persone, di cui 289 donne e 79 uomini, a dimostrazione che non solo le donne si informano ma ci sono anche uomini che si mettono dalla parte delle donne. La fascia di età che ha registrato un maggior numero di presenze è stata dai 31 ai 50 anni per un totale di 162 persone, molti anche gli over 50 saliti nel camper (119) mentre in numero inferiore uomini e donne under 30, solo 87. Nella maggior dei casi gli utenti sono stati di nazionalità italiana, circa il 91%. Ma il dato più interessante emerso è dato dalle 19 donne che non solo si sono avvicinate ma che hanno raccontato la loro storia, o la storia di familiari e amiche che hanno subito o probabilmente subiscono violenza. “C’è un freno sociale” dichiara il dottor Albini coordinatore dell’iniziativa “queste 19 persone per noi sono un successo e, se anche ce ne fosse stata soltanto una, sarebbe comunque stato positivo. Non è una questione di numeri, ma di possibilità di aiutare le persone, anche se si trattasse di una sola donna”.Della stessa opinione l’avvocato Bianca Verrillo che ha collaborato a “… Questo non è amore” e che da anni è impegnata nell’associazione Il lume di Treia, organizzazione che si occupa proprio di questo difficile tema anche con il centro di assistenza alle donne presente a Macerata. L’avvocato ha sottolineato l’importanza di questa cooperazione e auspica che ce ne siano altre in futuro visto che ci sono molte donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche. Dati alla mano mostrano che nel 2014 ci sono state 49 denunce di violenza di genere, nel 2015 41 e nel 2016, fino ad agosto, 27. La rilevazione statistica non deve però forviare l’opinione rispetto all’entità dei casi poiché il numero oscuro delle vittime non è rilevabile, ed è per questo motivo che far sapere che esistono persone che possono aiutare le donne maltrattate è la missione più importante.Il camper della polizia non si ferma qui. Il 20 agosto sarà di nuovo a Porto Recanati, il 3 settembre a Civitanova e infine il 17 settembre si fermerà a Macerata per la giornata conclusiva del progetto. 

10/08/2016 13:52
60 anni da Marcinelle: anche dal Maceratese un tragico tributo di sangue

60 anni da Marcinelle: anche dal Maceratese un tragico tributo di sangue

Sono passati 60 anni da uno dei più grandi incidenti sul lavoro che hanno coinvolto gli italiani all’estero. La mattina dell’8 agosto del 1956 a Marcinelle, in Belgio, nella miniera di carbone ci fu un incendio causato da un errore umano in cui persero la vita 262 persone delle 274 presenti.Tra le vittime 136 italiani, di cui 12 provenienti dalla nostra regione, il più anziano aveva 49 anni, il più giovane ne aveva appena 22. Molto giovane anche Nicola Dezi, originario di Macerata, nato il 6 marzo del 1930, con lui anche Dovilio Scortichini di Cingoli, nato il 6 giugno 1914.La Campana di Marcinelle, questa mattina alle 8.10 ha scandito 262 rintocchi, uno per ogni morto nell'incendio nella miniera di carbone di Bois du Caziers, uno anche in memoria del giovane Nicola e uno per Dovilio. Quello di Marcinelle fu “uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano - attraverso il duro lavoro - per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale” ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio affidato al presidente del Senato Pietro Grasso che ne ha dato lettura nel corso delle celebrazioni dei 60 anni della cittadina Belga, sobborgo di Charleroi.Nel 2001 è stata istituita ogni 8 agosto la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ma nessuno pagò per questa tragedia. Il 1 ottobre del 1959 il tribunale di Charleroi emise un verdetto di assoluzione per gli amministratori e i direttori della miniera: «nessuno è responsabile della tragedia». L'anno seguente, dopo la reazione dell'opinione pubblica e della stampa italiana, nel processo d'appello venne condannato a sei mesi di reclusione un ingegnere. E così, trovato un capro espiatorio, venne chiusa l'intera vicenda."Dopo 60 anni è ancora vivo il ricordo della tragedia di Marcinelle - afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli -. Ci rammenta che siamo stati un popolo di migranti, ci insegna il valore del lavoro e della sicurezza sul lavoro".

08/08/2016 17:31
La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".  

08/08/2016 14:04
Uno scrittore per strada a Macerata

Uno scrittore per strada a Macerata

Ieri pomeriggio, all'ombra del teatro Lauro Rossi, Walter Lazzarin si è fermato a scrivere a terra,  con una macchina da scrivere, che i più giovani non ne hanno ricordo, con una valigia a fare da scrivania e il suo ultimo libro appoggiato vicino a sè.Non è un senzatetto o un pazzo fuggito da  una casa di cura, Lazzarin è uno scrittore che ha deciso di promuovere la sua opera in maniera differente, attirando l'attenzione dei passanti. Da ottobre 2015 a settembre 2016, Walter Lazzarin viaggia per le strade d'Italia per promuovere il suo terzo libro: "Il drago non si droga".Scrittore per strada è una nuova forma di proposta culturale: si sviluppa attraverso il contatto diretto tra autore e lettore, per le strade e le piazze d’Italia. L’obiettivo è promuovere il romanzo in giro per il Paese, facendolo arrivare a più persone possibili; il sogno, però, è di contribuire a riavvicinare le persone alla narrativa.Trama "Il drago non si droga": Estate 1990. Giacomo ha quasi otto anni, è arrabbiato con la mamma e decide di scappare di casa insieme al drago di peluche. Non ha paura di scoprire cosa succede di notte nei giardini pubblici, non ha paura dei drogati che incontra, non lo spaventa neppure che uno di loro conosca il suo nome e la data di nascita. La mamma di Giacomo, invece, si spaventa parecchio quando si sveglia e si accorge che il figlio a casa non c’è. Tra pianti e risate, fughe e inseguimenti, i protagonisti di questa storia (compreso il drago) capiranno qual è il sapore della libertà.Walter Lazzarin è nato a Padova nel 1982. È laureato in Economia e in Filosofia. Nel 2011 ha esordito col romanzo "A volte un bacio", edito dal Foglio letterario. Con lo stesso editore, nel 2012 ha pubblicato "21 Lettere d’amore". Lo stesso anno ha vinto il secondo premio nel concorso internazionale Lettera d’amore. Nel 2013 è stato finalista del concorso Storie fantastiche, e nel 2014 ha vinto il contest Intervista con il padre, indetto da Leconte Editore. Dal 2015 gioca nella Nazionale Scrittori.Per chi volesse incontrarlo, lo scrittore sarà a Macerata anche nella giornata di oggi.

07/08/2016 13:18
Mariangela e la lirica: tra canto, insegnamento e quel bisogno incombente di comunicare

Mariangela e la lirica: tra canto, insegnamento e quel bisogno incombente di comunicare

Tanti sono i talent che negli ultimi anni spopolano in televisioni alla ricerca della nuova stella del pop. C’è invece chi gareggia per un’altra musica, quella che in questi giorni risuona per le vie di Macerata: la lirica, quell’arte che ha fatto grande l’Italia nel mondo.Questa è la storia di Mariangela Marini, insegnante di canto all'Associazione Musicale Cerquetelli di Cingoli, che pochi mesi fa è arrivata seconda al prestigioso Concorso per giovani cantanti lirici "Comunità Europea" 2016, organizzato dal Teatro lirico sperimentale di Spoleto "Belli" - Teatro Lirico dell'Umbria. A decretarne i vincitori (primo premio Alessandro Abis) una giuria internazionale, presieduta dal soprano Edda Moser, che dopo quattro giorni di selezioni e dopo aver ascoltato quasi cento concorrenti provenienti da tutta Europa, ha regalato a Mariangela uno dei giorni più belli della sua vita. Questo riconoscimento non le vale solo un’onorificenza ma soprattutto l’opportunità per 10 mesi suddivisi in 2 anni di usufruire di una borsa di studio per studiare e per poi arrivare al debutto in un primo ruolo. Debutterà a settembre con Ulrica in Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi, un ruolo che si affronta solitamente in maturità ma, essendo un palcoscenico di giovani, la prova è alla sua portata e quindi ha accettatoLa sua dedizione per la lirica è nata dall'amore per la musica leggera e per la passione per il canto e il teatro di prosa che l’ha portato a frequentare il corso di Laurea in Mestieri della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Macerata, facoltà di Lettere. Lì ha conosciuto una ragazza che cantava e che le ha presentato l'insegnante Doriana Giuliodoro, che poi l’ha seguita negli anni a venire. Nel giro di pochissimi giorni ha deciso che voleva fare la cantante lirica.“Dopo un anno e mezzo sono entrata nel Coro Lirico Marchigiano che diretto da David Crescenzi” racconta il mezzosoprano Marini “dove ho mosso i primi passi sul palcoscenico. Da solista le prime esperienze invece sono venute col Progetto Sipario della Fondazione Pergolesi-Spontini ma la svolta è stata quando mi hanno ammesso al corso di alto perfezionamento Santa Cecilia Opera Studio dove, oltre all'aver avuto l'opportunità di studiare con la grandissima cantante Renata Scotto, ho incontrato degli insegnanti di grande competenza che tutt'ora seguo, prima fra tutti Anna Vandi e poi i pianisti Stefano Giannini e Fabio Centanni e il regista Cesare Scarton. Ho lavorato sodo perché all'inizio avevo alcuni problemi tecnici e, avendo iniziato tardi a studiare musica, leggevo lo spartito ancora un pò sommariamente, ma lì ho capito cos'era la disciplina e ho imparato anche a fare i conti con l'emotività. Un anno dopo è arrivata la vincita al primo concorso e poi tutto il resto.”Tutto il resto si chiama Riccardo Muti. Mariangela è stata selezionata con altri quattro cantanti su 250 per frequentare la Riccardo Muti Italian Opera Academy. Hanno lavorato per 10 giorni sotto la direzione di Muti per fare la Traviata e il 3 agosto hanno cantato diretti dal maestro. “È stata un'esperienza unica veramente. Lui è un genio assoluto dei nostri tempi. Un uomo di un carisma raro che sa comunicare la musica e attraverso la musica, anche ai non addetti ai lavori. Lavorare con lui è un insegnamento di vita e di musica insieme poiché riesce a dare carica emotiva a tutto ciò che interpreta, che poi è il motivo per cui i musicisti fanno musica, forse, cercare di trasmettere il loro carico emozionale nell'esecuzione”.Dopo la Traviata diretta da Muti, Mariangela farà ritorno a Spoleto e dovrà partecipare ad altre audizioni per portare avanti la sua carriera e continuare a studiare per migliorarsi sempre più.Non solo lirica nella sua vita. Da insegnante impartisce anche lezioni di canto moderno e musica leggera, così da poter coltivare anche l'altro aspetto della musica che altrimenti le mancherebbe. Ama molto stare con i suoi allievi e due di loro hanno anche vinto un premio ad Apiro (Eleonora Amantini e Clara Ultimi) e ne è fiera. La passione infondo è questo, un’energia che non si può contenere e che coinvolge chi ti è vicino.“Non so che cos'è la lirica,” conclude Mariangela “è tante cose. Posso dirti cos'è il canto per me: ha a che fare col bisogno incombente di comunicare qualcosa di misterioso di se stessi, nel caso del canto lirico ti porta al limite delle tue possibilità e quindi devi fare i conti con i tuoi limiti e spostarli anche, quando è necessario. Invece c'è una cosa che mi affascina molto della lirica e della musica classica, che oggi è definita musica di repertorio, e cioè che passano i secoli ma le emozioni e dell'uomo, per cose a lui care, sono le stesse di cui anni più tardi hanno parlato i Beatles, i Pink Floyd, David Bowie piuttosto che Bob Dylan o Springsteen.”  

06/08/2016 14:50
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