"... Questo non è amore" la Questura scende in strada per difendere le donne
“…Questo non è amore” è una iniziativa nazionale che la Questura di Macerata sta promuovendo con lo scopo di sensibilizzare e di informare le persone su una tematica importante quale la violenza sulle donne. Il camper della polizia mobile ha sostato sia a Civitanova (corso Umberto e parcheggio antistante il Cuore Adriatico) che a Porto Recanati per accogliere chiunque, uomini e donne, volessero delle informazioni su ciò che l’amore non è.
Il questore Giancarlo Pallini ha illustrato il progetto che cerca di far emergere un fenomeno sommerso, avvicinando le persone non solo alla polizia ma anche a quelle figure professionali che si occupano della violenza sulle donne.
“Le ingiustizie nascono da chi si sente padrone degli altri”, sostiene il questore citando papa Francesco “e la polizia grazie alla legge sullo stalking del 2009 e la legge sulle violenze domestiche del 2013 si adopera a farsì che il nostro operato non sia solo di fermare i cattivi, ma anche di contrastare il fenomeno con l’informazione e la sensibilizzazione. Molte donne vittime di questo reato hanno difficoltà nel denunciarlo sia perché ne sono succubi sia perché non sanno a chi rivolgersi, trovarsi in piazza tra le persone ha proprio questo obiettivo dimostrare che noi ci siamo. Non possiamo sconfiggere la violenza sulle donne, ma possiamo aiutare chi riesce a denunciarla.”
I dati dell’iniziativa sono incoraggianti. In queste prime tre giornate, hanno raggiunto il camper 368 persone, di cui 289 donne e 79 uomini, a dimostrazione che non solo le donne si informano ma ci sono anche uomini che si mettono dalla parte delle donne. La fascia di età che ha registrato un maggior numero di presenze è stata dai 31 ai 50 anni per un totale di 162 persone, molti anche gli over 50 saliti nel camper (119) mentre in numero inferiore uomini e donne under 30, solo 87. Nella maggior dei casi gli utenti sono stati di nazionalità italiana, circa il 91%. Ma il dato più interessante emerso è dato dalle 19 donne che non solo si sono avvicinate ma che hanno raccontato la loro storia, o la storia di familiari e amiche che hanno subito o probabilmente subiscono violenza. “C’è un freno sociale” dichiara il dottor Albini coordinatore dell’iniziativa “queste 19 persone per noi sono un successo e, se anche ce ne fosse stata soltanto una, sarebbe comunque stato positivo. Non è una questione di numeri, ma di possibilità di aiutare le persone, anche se si trattasse di una sola donna”.
Della stessa opinione l’avvocato Bianca Verrillo che ha collaborato a “… Questo non è amore” e che da anni è impegnata nell’associazione Il lume di Treia, organizzazione che si occupa proprio di questo difficile tema anche con il centro di assistenza alle donne presente a Macerata. L’avvocato ha sottolineato l’importanza di questa cooperazione e auspica che ce ne siano altre in futuro visto che ci sono molte donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche. Dati alla mano mostrano che nel 2014 ci sono state 49 denunce di violenza di genere, nel 2015 41 e nel 2016, fino ad agosto, 27. La rilevazione statistica non deve però forviare l’opinione rispetto all’entità dei casi poiché il numero oscuro delle vittime non è rilevabile, ed è per questo motivo che far sapere che esistono persone che possono aiutare le donne maltrattate è la missione più importante.
Il camper della polizia non si ferma qui. Il 20 agosto sarà di nuovo a Porto Recanati, il 3 settembre a Civitanova e infine il 17 settembre si fermerà a Macerata per la giornata conclusiva del progetto.
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