Si parte dallo scenario di riforma che si è susseguito per tutto il mandato, dalla riforma delle Province alla legge Del Rio, per arrivare all’ultimo bilancio approvato qualche giorno fa, la storia dell’ultimo quinquennio della legislatura provinciale presieduta dal presidente Antonio Pettinari è stata illustrata questa mattina ai giornalisti.
Conferenza stampa per raccontare questi ultimi cinque anni passati ad affrontare calamità naturali, come la nevicata del 2012 e l’alluvione dell’anno successivo, ma soprattutto un mandato impegnato nel fare e nel rispetto delle regole “Abbiamo cercato di fare sistema” dichiara Pettinari “di fare rete, ottenendo grandi risultati in tutte i campi in cui ci siamo mossi, grazie ad una squadra solida, unita, che ha lavorato per risolvere i problemi che di giorno in giorno ci si ponevano di fronte. Ho avuto l’appoggio di una maggioranza seria e responsabile che con noi ha condiviso quel rigore e quella sobrietà che hanno caratterizzato l’intero percorso.”
L’unione di intenti, la collaborazione dei vari istituti presenti nel territorio, come gli atenei di Macerata e Camerino, hanno permesso di raggiungere i risultati che la giunta provinciale si era prefissa. Così l’ultimo presidente della Provincia di Macerata ha passato in rassegna tutti i vari ambiti di loro competenza, come l’ambiente, l’urbanistica, la cultura, il turismo e le attività produttive, fino ad arrivare a quello che Pettinari considera il fiore all’occhiello del lavoro svolto: i lavori pubblici. Sottolineando plurime volte come il tutto si sia realizzato attraverso la ricerca di fondi europei, l’utilizzo ove possibile di risorse tecniche interne alla Provincia, senza delegare a terzi, e senza mai spendere soldi per rappresentanza o cene o viaggi. Un elenco molto lungo di lavori alla cui base sta la valorizzazione del territorio e il bene dei suoi cittadini.
Quasi commosso, Pettinari conclude il suo discorso “Mi sento fortunato ed orgoglioso di aver condivo questa esperienza amministrativa con persone straordinarie, oneste, responsabili e integre. La nostra amicizia è cresciuta con il lavoro, con la passione messa per risolvere i problemi”.
Anche la vice presidente Paola Mariani ha ringraziato la squadra, ma soprattutto l’assessore al bilancio Palombini perché è grazie a lui che “Non siamo stati una Provincia di immagine, ma una Provincia di sostanza, nonostante abbiamo lavorato senza risorse non siamo mai usciti dal patto di stabilità”. La Mariani, assessore alla formazione, lavoro e pari opportunità è scesa nel particolare dell’operato del suo settore di competenza, aggiungendo altri tasselli degli obiettivi raggiunti all’elenco fatto dal presidente. Il proficuo lavoro è frutto della vicinanza e radicazione nel territorio che ha permesso all’amministrazione di creare operazioni ad hoc per ogni singolo caso.
L’assessore al bilancio Giorgio Palombini, anch’egli nell’illustrare l’operato di sua competenza, ha sottolineato che i risultati ottenuti sono eccezionali se si pensa al quadro in cui la Provincia si è dovuta muovere, “Nonostante tutto” afferma Palombini “la Provincia di Macerata è tra le più ricche d’Italia, ha sempre rispettato le scadenze di bilancio e ha saputo sfruttare ogni occasione per accaparrarsi fondi utili per lo svolgimento dei lavori. Ci siamo assunti delle responsabilità nel completare opere, anche quando non avevamo liquidità, siamo stati sempre sinceri con le aziende che hanno lavorato per noi, ma alla fine abbiamo coperto ogni centesimo speso per il nostro territorio.”
A chiudere la conferenza stampa di stamani l’assessore alla famiglia Leonardo Lippi, anch’egli orgoglioso del lavoro svolto, dei risultati e dell’ambiente che si è creato all’interno della giunta provinciale, paragonandola ad una famiglia. “Purtroppo i cittadini si accorgeranno presto cosa significa non avere più un ente così vicino al proprio territorio e che si è sobbarcato in passato di spese e opere che i Comuni da soli non potevano permettersi. Abbiamo fatto molto per la famiglia, per i giovani, per gli anziani e gli immigrati, partendo proprio da questa famiglia coesa”.
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