60 anni da Marcinelle: anche dal Maceratese un tragico tributo di sangue
Sono passati 60 anni da uno dei più grandi incidenti sul lavoro che hanno coinvolto gli italiani all’estero. La mattina dell’8 agosto del 1956 a Marcinelle, in Belgio, nella miniera di carbone ci fu un incendio causato da un errore umano in cui persero la vita 262 persone delle 274 presenti.
Tra le vittime 136 italiani, di cui 12 provenienti dalla nostra regione, il più anziano aveva 49 anni, il più giovane ne aveva appena 22. Molto giovane anche Nicola Dezi, originario di Macerata, nato il 6 marzo del 1930, con lui anche Dovilio Scortichini di Cingoli, nato il 6 giugno 1914.
La Campana di Marcinelle, questa mattina alle 8.10 ha scandito 262 rintocchi, uno per ogni morto nell'incendio nella miniera di carbone di Bois du Caziers, uno anche in memoria del giovane Nicola e uno per Dovilio. Quello di Marcinelle fu “uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano - attraverso il duro lavoro - per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale” ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio affidato al presidente del Senato Pietro Grasso che ne ha dato lettura nel corso delle celebrazioni dei 60 anni della cittadina Belga, sobborgo di Charleroi.
Nel 2001 è stata istituita ogni 8 agosto la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ma nessuno pagò per questa tragedia. Il 1 ottobre del 1959 il tribunale di Charleroi emise un verdetto di assoluzione per gli amministratori e i direttori della miniera: «nessuno è responsabile della tragedia». L'anno seguente, dopo la reazione dell'opinione pubblica e della stampa italiana, nel processo d'appello venne condannato a sei mesi di reclusione un ingegnere. E così, trovato un capro espiatorio, venne chiusa l'intera vicenda.
"Dopo 60 anni è ancora vivo il ricordo della tragedia di Marcinelle - afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli -. Ci rammenta che siamo stati un popolo di migranti, ci insegna il valore del lavoro e della sicurezza sul lavoro".
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