Attualità

Chic & Social - Addio filtri di bellezza: Instagram cambia volto (anche il nostro)

Chic & Social - Addio filtri di bellezza: Instagram cambia volto (anche il nostro)

Dal 14 gennaio 2025, Instagram ha detto addio ai filtri di bellezza sviluppati da terze parti, lasciando solo quelli creati internamente da Meta. Una mossa coraggiosa che cambia le regole del gioco. Ma cosa significa questo per il nostro feed? Siamo pronti a dire addio agli effetti che ci trasformano in versioni "photoshoppate" di noi stessi? O forse è l’occasione per riscoprire la bellezza autentica? L’era dei filtri di bellezza: il regno dell’illusione perfetta Per anni, i filtri di bellezza hanno dominato i social media: pelle levigata, ciglia lunghissime, labbra piene da diva… bastava un tocco per passare da "sveglia da 5 minuti" a "red carpet ready". Ma quanto c’era di reale in tutto questo? Questi strumenti, creati da sviluppatori esterni attraverso piattaforme come Meta Spark, hanno trasformato i social in una passerella di volti perfetti e irrealistici. Dietro il divertimento, però, si nasconde un lato oscuro: il peso di un confronto impossibile con la perfezione digitale. Quando un filtro diventa una gabbia: l’impatto sulla salute mentale Non è un segreto: l’uso costante di filtri di bellezza ha alimentato insicurezze, disturbi mentali e un’ansia costante di non essere mai “abbastanza belli”. Guardarsi allo specchio dopo ore di selfie filtrati può essere uno shock. Quel divario tra la versione "Instagram" e la realtà non solo alimenta insicurezze, ma mina profondamente la percezione di sé, soprattutto tra i più giovani. Meta dice basta: sarà un passo verso un social più autentico? La decisione di Meta di eliminare i filtri di bellezza di terze parti non è solo una questione tecnica. È una dichiarazione: basta giocare con le insicurezze. Torniamo ad essere reali. Dal 14 gennaio, i filtri creati esternamente sono spariti, lasciando solo quelli sviluppati internamente da Meta. Questo significa meno opzioni per alterare drasticamente il proprio aspetto, e forse un passo avanti verso un uso più “autentico” dei social. Meta ha presentato questa scelta come una mossa per promuovere la salute mentale e il benessere digitale. Certo, possiamo lamentarci per qualche filtro in meno, ma è il momento di chiederci: non sarebbe ora di accettarci per come siamo? Autenticità digitale: è una moda o una rivoluzione? Con meno filtri a disposizione, il focus si sposta: abbracciare la realtà diventa una scelta quasi rivoluzionaria. E chi lo sa, forse questo aprirà la strada a nuovi trend: selfie che non cercano la perfezione ma raccontano di noi e di storie vere. Mostrare le nostre imperfezioni non è più un limite, ma un atto di forza. La bellezza autentica e inclusiva potrebbe finalmente avere il suo momento di gloria. I miei consigli per mantenere il profilo chic (senza filtri) . Con qualche trucco e l’app giusta, il tuo feed può essere ancora favoloso. Ecco come: 1.Sfrutta la luce naturale: è il tuo filtro personale, sempre impeccabile e gratuito. 2.Trova la tua angolazione perfetta: un piccolo movimento può fare la differenza, ognuno di noi ha il suo lato migliore! 3. Prova l’app gratuita KADA: questa app ti permette di migliorare i tuoi scatti con filtri creativi che esaltano i colori senza stravolgere i tratti del tuo viso. Un piccolo tocco che aggiunge magia senza togliere autenticità. 4. Segui profili autentici: lasciati ispirare da chi promuove la genuinità e abbraccia la diversità. 5. Ricorda: meno è meglio: un selfie vero, con un sorriso autentico, vale più di mille effetti speciali. E quindi? Meno filtri, più noi stessi La scelta di Instagram di eliminare i filtri di bellezza di terze parti potrebbe sembrare drastica, ma è anche un’occasione unica. Possiamo finalmente riflettere su cosa vogliamo mostrare di noi stessi e, perché no, abbracciare quella bellezza autentica che ci rende unici. Nel prossimo appuntamento di “Chic & Social” parleremo di come valorizzare la nostra presenza online con creatività e contenuti autentici, perché la vera bellezza non è nei filtri, ma in ciò che siamo davvero. E ora, vai a scaricare KADA e prepara il tuo feed per una nuova era: meno perfezione, più autenticità. Perché sì, chic è anche questo! E se ti servono consigli, scrivimi pure.  

18/01/2025 12:39
Civitanova, un diamante da lucidare. Manola Gironacci: "Servono parcheggi e idee condivise" (VIDEO)

Civitanova, un diamante da lucidare. Manola Gironacci: "Servono parcheggi e idee condivise" (VIDEO)

Quasi cinquant'anni di storia e tradizione nel cuore di Corso Umberto I. Una vetrina che ha visto riflettere generazioni, modalità, speranze e cambiamenti, testimone dell'evoluzione di Civitanova Marche. È così che Manola Gironacci, titolare della storica gioielleria Ibis, racconta il legame profondo con la sua città, un tempo faro del commercio marchigiano. Oggi, però, il panorama è diverso, segnato da sfide che richiedono unità e visione per rilanciare una Civitanova che non può e non deve dimenticare il suo ruolo centrale nella regione. Tra lo sciabordio delle onde del mare e il vociare del mercato, Civitanova è un fulcro del commercio marchigiano, capace di attrarre clienti e imprenditori da ogni angolo delle Marche. Ma questo prestigio sembra appannarsi, come un gioiello trascurato, a causa di problemi che vanno dalla sicurezza alla carenza di parcheggi, fino a una mancanza di visione strategica da parte delle amministrazioni. Gironacci, testimone diretta di questi cambiamenti sia da titolare di un negozio che da assessore, lancia un appello per riportare la città alla sua vocazione naturale: quella di essere una meta accogliente e vivace, dove il commercio possa tornare a prosperare. "Abbiamo un potenziale enorme, ma serve una regia che sappia valorizzarlo", sottolinea, ricordando quanto Civitanova abbia sempre rappresentato un punto di riferimento per il commercio regionale. La centralità commerciale di Civitanova Marche non è un ricordo lontano, ma un valore che può ancora essere recuperato. "Ho vissuto i tempi in cui il nostro centro era un punto di incontro, un luogo dove non solo si facevano acquisti, ma si viveva una vera esperienza. Oggi, con circa 60 attività che hanno chiuso nell'ultimo anno, vedere questa città perdere vitalità è doloroso", racconta Manola Gironacci. Il problema, però, non riguarda solo la sicurezza o le chiusure di attività, ma l'intera infrastruttura che supporta il commercio. "Civitanova ha bisogno di accoglienza, di comodità per i clienti. Un esempio lampante è il paragone con il Cuore Adriatico: 3.500 posti auto per 73 negozi, contro i soli 2.000 parcheggi in centro per 260 attività. Numeri che raccontano da soli un divario evidente, frutto di anni di mancanze amministrative", spiega. Un altro aspetto centrale è la percezione di sicurezza. "Non ci sentiamo sicuri completamente, ma stiamo lavorando per migliorare la situazione", spiega Manola, raccontando l'impegno dell'associazione ViviAmo Civitanova, nata per  dare slancio e progettualità a Civitanova. Una delle problematiche che l’Associazione si è trovata a dover affrontare è stata quella delle baby gang che disturbavano le attività di via Dalmazia. Grazie a un dialogo costante con le istituzioni, come il prefetto Isabella Fusiello, e con l'aiuto di istituti di vigilanza privata, il problema è stato arginato. Ora l'obiettivo è più ambizioso: portare a Civitanova il protocollo "Mille occhi sulle città", già attivo a Pesaro e Ascoli, per garantire una presenza continua di vigilanza privata e aumentare il controllo nelle aree sensibili. "Non vogliamo sostituirci a chi di dovere, ma creare una rete di supporto che renda Civitanova un luogo più vivibile per tutti". La parola chiave del rilancio, però, rimane accoglienza. "Senza parcheggi e senza una visione chiara del futuro, i clienti andranno altrove. È una realtà che abbiamo già visto e che rischia di peggiorare", avverte Manola. L'appello è chiaro: serve un piano condiviso tra amministrazione, commercianti e residenti, per trasformare Civitanova in una città più accessibile. Eppure, il potenziale di certo non manca. "Abbiamo un'economia amministrativa solidale, con 2 milioni di euro destinati a turismo, cultura e teatri. Studi dimostrano che ogni euro investito dall'amministrazione può generare un ritorno economico di 2,70 euro. Se sfruttiamo bene queste risorse, possiamo davvero fare la differenza", conclude. Il messaggio di Manola Gironacci è di speranza e determinazione: "Non possiamo permetterci di rimanere fermi. Civitanova è  un simbolo del commercio marchigiano e deve tornare a esserlo appieno. Servire solo la volontà di lavorare insieme, di unirci come comunità per costruire un futuro all'altezza delle nostre radici". Civitanova, un gioiello prezioso, attende solo di essere lucidato.

17/01/2025 18:20
Treia registra un boom di nascite nel 2024: +25% rispetto all'anno precedente

Treia registra un boom di nascite nel 2024: +25% rispetto all'anno precedente

Treia registra un importante incremento delle nascite nel 2024 con 70 nuovi nati, segnando un aumento del 25% rispetto all'anno precedente e una netta controtendenza rispetto ai dati nazionali che vedono un costante calo demografico.  Un segnale che va oltre la semplice statistica e che il sindaco Franco Capponi ha definito "un incoraggiante indicatore di speranza e fiducia nel futuro, nonché una testimonianza dei valori ancora presenti nella nostra società". A contribuire a questo risultato positivo è "una politica comunale mirata al sostegno concreto delle famiglie e all'attenzione per l'infanzia, un impegno che l'amministrazione ha tradotto in progetti di grande portata", hanno sottolineato dal Municipio. Tra i progetti spiccano la realizzazione di nuovi poli scolastici dedicati ai bambini da 0 a 6 anni a Passo di Treia, Treia e Chiesanuova, pensati con un focus sulla sicurezza sismica e sull'innovazione educativa. Il nuovo asilo nido di Chiesanuova, con 28 posti, è stato finanziato attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza e fondi comunali per un totale di circa 900mila euro. Il progetto del Polo scolastico di Treia, ormai in fase conclusiva, prevede la costruzione di un altro asilo nido con una capacità di 40 posti, insieme a spazi per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria. Complessivamente, oltre 35 milioni di euro sono stati destinati alla realizzazione di strutture moderne e funzionali, simbolo di un'attenzione senza precedenti verso i cittadini più piccoli. "Con questi investimenti ambiziosi - ha spiegato il Capponi - vogliamo fare di Treia un modello di comunità inclusiva, capace di rispondere concretamente alle esigenze delle famiglie e di costruire basi solide per le nuove generazioni". L'obiettivo dichiarato dall'Amministrazione è trasformare il territorio in un luogo dove crescere significa trovare supporto e opportunità, mettendo sempre al centro i bambini e il loro benessere come pilastri del futuro.

17/01/2025 15:35
Recanati, un maestro d'eccezione al "Centro Danza L'infinito": lezione speciale con Kledi

Recanati, un maestro d'eccezione al "Centro Danza L'infinito": lezione speciale con Kledi

Appuntamento imperdibile per gli amanti della danza al Centro Danza L'Infinito di Recanati: il 28 marzo il celebre ballerino e coreografo Kledi Kadiu sarà ospite d'onore per una giornata all'insegna della tecnica e della passione. Il programma prevede due lezioni suddivise per età e livello: la prima, dedicata ai principianti e a ballerini di livello intermedio dagli 8 ai 13 anni, e la seconda riservata a ragazzi di livello avanzato dai 13 anni in su. Un'occasione unica per confrontarsi con uno dei nomi più noti del panorama della danza italiana. Nato a Tirana, Kledi si è diplomato al Teatro Nazionale dell'Opera e del Balletto e si è affermato in Italia come ballerino professionista ad Amici di Maria De Filippi . Primo ballerino in spettacoli firmati da grandi coreografi, ha collaborato con artisti di fama internazionale e ha fondato la Free Dance Company. La sua carriera comprende anche esperienze nel cinema, tra cui il film autobiografico La nave dolce, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. La presenza di Kledi a Recanati rappresenta un'opportunità straordinaria per i giovani ballerini del territorio, che potranno apprendere e ispirarsi sotto la guida di un grande maestro.

16/01/2025 16:28
"Il 2024 è stato l'anno più caldo nelle Marche dal 1961": lo confermano i dati Amap

"Il 2024 è stato l'anno più caldo nelle Marche dal 1961": lo confermano i dati Amap

Il 2024 si è rivelato un anno eccezionalmente caldo per le Marche, confermando una tendenza che ha visto le temperature medie annuali raggiungere alti picchi della colonnina di mercurio. Secondo i dati pubblicati dall'ISAC-CNR, il 2024 è stato l'anno più caldo in Italia dal 1800, con una temperatura media superiore di 1.35°C rispetto alla media storica di riferimento calcolata per il trentennio 1991-2020. Questo nuovo record ha superato quello stabilito solo l'anno precedente. L'Amap ha recentemente pubblicato il notiziario Agrometeorologico di produzione integrata per la provincia di Macerata, fornendo ulteriori dettagli e analisi su questo fenomeno climatico. Questi dati sono fondamentali per comprendere l'impatto del cambiamento climatico sulla nostra regione e per adottare misure adeguate per affrontare le sfide future. Anche le Marche hanno vissuto un 2024 estremamente caldo, con una temperatura media annua di 15.4°C, superiore di ben 1.5°C rispetto al valore del trentennio di riferimento 1991-2020. Questo significa che il 2024 si conferma l'anno più caldo per le Marche dal 1961, alla pari con il 2023. È significativo notare che, secondo i dati disponibili, è la prima volta che nelle Marche, per tre anni consecutivi, la temperatura media annua raggiunge o supera la soglia di 15°C; le statistiche mostrano che dal 2000, 19 anni su 25 hanno avuto una temperatura media più elevata della norma, indicando un progressivo riscaldamento che rispecchia quello osservato a livello nazionale.  (Fonti e grafico: Amap)    

16/01/2025 10:45
Macerata città di librerie, il baluardo culturale che "resiste" in centro storico (FOTO)

Macerata città di librerie, il baluardo culturale che "resiste" in centro storico (FOTO)

Nel cuore di Macerata, tra le strade di un centro storico che fatica a trattenere le sue attività commerciali tradizionali, c'è un settore che continua a resistere e, anzi, a prosperare: le librerie. Ben quattro nel raggio di pochi metri circondano piazza della Libertà, offrendo agli appassionati della lettura un'ampia varietà di scelta. L'università, che da sempre rappresenta il motore principale della città, contribuisce in maniera determinante alla vitalità di queste attività. Le librerie maceratesi non si limitano però a soddisfare le esigenze degli studenti, ma accontentano i lettori di ogni età e con i gusti più disparati. Le catene Feltrinelli e Giunti offrono una selezione variegata che spazia dai bestseller ai manga, passando per romanzi e libri per bambini. Sauro Romoli, responsabile della Feltrinelli Macerata, traccia un bilancio del 2024: "L'anno si è chiuso in modo positivo. Non abbiamo superato le aspettative, ma nemmeno deluso. Dopo il periodo natalizio, siamo in una fase di transizione, in attesa del rientro degli studenti". Tra i titoli più venduti, spiccano Il Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo e Tatà di Valérie Perrin, mentre i manga continuano a conquistare il pubblico più giovane. Anche Sofia, libraia di Giunti, conferma i buoni risultati del periodo natalizio: “Un libro è sempre un regalo che accontenta tutti”. Tra le novità di rilievo c'è il rilancio di M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, le cui vendite hanno beneficiato della serie TV diretta da Joe Wright, recentemente approdata su Sky. La libreria Giometti & Antonello si distingue invece per una proposta editoriale ricercata, dedicata a un pubblico amante della letteratura meno convenzionale. "Abbiamo una nostra clientela di affezionati - spiegano Milena e Leonardo, gestori dell'attività -. Ci concentriamo su testi indipendenti, carteggi di grandi autori e scrittori dimenticati. Vendiamo soprattutto online e riforniamo altre librerie, ma manteniamo un rapporto con il territorio attraverso i nostri lettori più fedeli”. Un punto fermo nel panorama maceratese è la Bottega del Libro, che da oltre sessant'anni accoglie i lettori in corso della Repubblica. Simonetta Speranza, la titolare, racconta come il settore sia cambiato negli anni, soprattutto dopo il mancato rinnovo della Legge Franceschini, che limitava gli sconti sui libri e tutelava le piccole librerie. "Il nostro lavoro si basa sul rapporto diretto con il cliente e sulla capacità di consigliare il libro giusto. Non seguiamo le classifiche, perché ogni lettore ha gusti unici. Abbiamo creato iniziative per stimolare la curiosità, come i titoli abbinati ai segni zodiacali, e organizziamo incontri con autori e artisti locali". Tra le collaborazioni, quella con l'Accademia di Belle Arti di Macerata, che porta in libreria studenti di fumetto per presentare le loro opere. Nonostante le difficoltà, le librerie di Macerata rappresentano un baluardo di cultura e socialità nel cuore della città. Dai bestseller ai testi ricercati, dal rapporto con i lettori più giovani a quello con gli accademici, queste attività dimostrano che il piacere della lettura può ancora essere un motore di vitalità per il centro storico. Macerata si conferma così città di lettori, dove ogni libro trova il suo pubblico e ogni lettore il suo libro.

15/01/2025 19:30
A Corinaldo tornano le spoglie di Santa Maria Goretti: una settimana di eventi

A Corinaldo tornano le spoglie di Santa Maria Goretti: una settimana di eventi

Dal 27 gennaio al 2 febbraio, Corinaldo, il paese natale di Santa Maria Goretti, si prepara ad accogliere pellegrini, fedeli e visitatori in occasione di una settimana di eventi religiosi e culturali che celebrano la figura della santa. Le iniziative sono organizzate per onorare la sua memoria e riflettere sul suo sacrificio, che richiama un tema ancora estremamente attuale: la lotta contro i femminicidi. Le celebrazioni inizieranno già il 23 gennaio con la proiezione del film "Cielo sulla palude" (1949), ispirato alla vicenda di Maria Goretti, una giovane che, alla tenera età di 11 anni, subì un tragico destino pur mantenendo una forte fede cristiana. La sua storia, simbolo di coraggio e santità, sarà al centro di una serie di appuntamenti che uniranno momenti di riflessione spirituale e culturale. Nel corso della settimana, saranno presenti numerosi esponenti della Chiesa, tra cui l’arcieparca di Tripoli (Libano) Youssef Antoine Soueif, il cardinale Edoardo Menichelli e i vescovi delle diocesi di Jesi, Fano e Senigallia. A loro si aggiungeranno figure di grande rilievo come madre Rosaria della Carità, fondatrice dei Figli del Divino Amore, e il rettore del santuario di Nettuno (Roma), dove dal 1929 sono custodite le spoglie della santa. Gli eventi includeranno concerti, testimonianze, processioni, messe e incontri di riflessione che, oltre a commemorare la vita di Maria Goretti, offrono l’opportunità di approfondire il tema della violenza sulle donne. In particolare, l’anno giubilare aperto recentemente da papa Francesco sarà un’occasione per meditare sul messaggio di speranza e perdono che la vita di Santa Maria Goretti incarna. Una delle iniziative più significative sarà la visita ai luoghi che hanno segnato il cammino di vita e spirituale della giovane santa, tra cui la sua abitazione natale in contrada Pregiagna e il santuario diocesano a lei intitolato. Si prevede una grande partecipazione da parte dei pellegrini, che affolleranno Corinaldo per rendere omaggio alla memoria della santa e riflettere sul suo insegnamento di fede, sacrificio e amore. Le celebrazioni si concluderanno il 6 febbraio con un incontro dedicato alle esperienze di fede nella vita quotidiana, che offrirà una riflessione sulla spiritualità di Santa Maria Goretti nel contesto contemporaneo. Corinaldo, dunque, diventa il cuore pulsante di un'intensa settimana di devozione, cultura e impegno sociale, in cui la figura di Santa Maria Goretti continua a ispirare milioni di persone, specialmente in un periodo storico in cui la sua testimonianza di purezza e coraggio risuona con forza. (Foto Santuario Diocesano di Santa Maria Goretti, tratta da sito Corinaldo Turismo) 

14/01/2025 19:50
Solidarietà a Treia: i settantenni raccolgono fondi per Anteas e Le Orchidee Ets

Solidarietà a Treia: i settantenni raccolgono fondi per Anteas e Le Orchidee Ets

I settantenni del comune di Treia che si erano riuniti lo scorso primo dicembre sono stati protagonisti di un bel gesto di solidarietà. Il ricavato della lotteria di beneficenza organizzata durante il pranzo è stato donato alla "Anteas Macerata", un'associazione di volontariato coinvolta in una pluralità di servizi, progetti e attività per ogni fascia di età. Anche l'associazione "Le Orchidee Ets", che si occupa di sostenere donne chiamate ad affrontare la battaglia contro il tumore al seno, ha ricevuto parte dei fondi raccolti. Un piccolo aiuto che dimostra la grande generosità di questo gruppo capace di aggregarsi anche per dare una mano a chi ha bisogno. Gli organizzatori del pranzo hanno ringraziato sentitamente tutti coloro che hanno contribuito e le due associazioni che si spendono sul nostro territorio a favore delle categorie più deboli e dei malati.

14/01/2025 14:52
Un ex Rai e Mediaset per Rainbow: Gian Paolo Tagliavia alla guida di tv, digital e talent

Un ex Rai e Mediaset per Rainbow: Gian Paolo Tagliavia alla guida di tv, digital e talent

Il Gruppo Rainbow, eccellenza italiana con sede a Loreto e leader nella creazione di contenuti audiovisivi e di animazione, ha annunciato l’ingresso di Gian Paolo Tagliavia nel ruolo di Executive Vice President tv, digital and talent. Nato a Milano nel 1969, Tagliavia si è laureato in Economia e vanta una carriera di successo nel mondo dei media digitali e tradizionali. Ha guidato Rai Pubblicità come CEO e ricoperto ruoli di rilievo in realtà di spicco come Rai, Mediaset, La7, MTV Italia e Telecom Italia. Durante il suo percorso professionale, ha dimostrato un’abilità unica nell’unire creatività e business, sviluppando strategie di trasformazione digitale e modelli innovativi per grandi player del settore. "L’arrivo di Gian Paolo Tagliavia rafforza la strategia di espansione e innovazione del Gruppo Rainbow", sottolinea l’azienda guidata da Iginio Straffi. "La sua esperienza e visione saranno fondamentali per affrontare le sfide globali e proseguire il percorso di crescita e diversificazione già intrapreso". Un percorso che include, tra l’altro, l’ingresso nel capitale del Gruppo di TEC Movie, veicolo indipendente promosso da The Equity Club e destinato a clienti Ultra High Net Worth di Mediobanca. Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, ha dato il benvenuto a Tagliavia con grande entusiasmo: "Sono lieto di iniziare questa collaborazione con un professionista che stimo e conosco da molti anni. Con la sua esperienza strategica, sarà una figura chiave per accompagnarci nelle prossime sfide creative e nell'espansione delle nostre attività". Dal canto suo, Tagliavia ha dichiarato: "Conosco e apprezzo Iginio Straffi da tempo e sono onorato di unirmi a Rainbow in un momento così dinamico e ricco di opportunità. Rainbow ha conquistato il pubblico globale grazie a creatività, innovazione e una visione audace dell’intrattenimento. Non vedo l’ora di contribuire a questa straordinaria storia di successo italiana". L’azienda ha concluso evidenziando che "l’ingresso di Tagliavia rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di evoluzione del Gruppo Rainbow, che punta a consolidare il proprio posizionamento nel panorama globale dell’intrattenimento attraverso un costante rinnovamento di linguaggi e contenuti".

14/01/2025 11:10
Sciopero dei Metalmeccanici nelle Marche: "Partecipazione all'80%, segnale forte per rinnovo contratto"

Sciopero dei Metalmeccanici nelle Marche: "Partecipazione all'80%, segnale forte per rinnovo contratto"

 Il 2025 è iniziato con una forte mobilitazione dei metalmeccanici nelle Marche, che hanno partecipato numerosi allo sciopero indetto per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il settore metalmeccanico. L'adesione alla protesta è stata massiccia, con una partecipazione superiore all'80% e in alcune aziende si è registrato il picco del 100%. Questo dato evidenzia la determinazione dei lavoratori e il malcontento per l'inerzia nei negoziati con Federmeccanica. I lavoratori hanno manifestato la loro frustrazione davanti ai cancelli di molte aziende della regione, nonostante le rigide temperature invernali. I presidi si sono svolti in numerosi stabilimenti, tra cui Crn, Fincantieri, Omas, Emc Fime, Beko, Electrolux, Raicam, Peralisi, Ariston, Thermowatt, Faber, Antonio Merloni, Elica, Rivacold e Confindustria Macerata, con una partecipazione che ha messo in luce la forza del movimento sindacale. "Dopo sei mesi di trattative, la trattativa per il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici si è interrotta a causa della posizione di Federmeccanica e Assistal, che hanno respinto molte delle richieste avanzate da Fim, Fiom e Uilm, si legge in una nota dei sindacati. Il principale motivo di frizione riguarda il salario, con i sindacati che chiedevano un aumento di 280 euro per i lavoratori del livello C3. Federmeccanica, però, ha rifiutato questa proposta, optando invece per un aumento legato esclusivamente all'andamento dell'inflazione. Inoltre, sono stati previsti peggioramenti nella clausola di salvaguardia, che posticiperebbe di sei mesi parte dell'aumento sui minimi contrattuali".  "Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro non si è fermato solo alla questione salariale, ma ha sollevato una serie di problematiche che i lavoratori considerano fondamentali per garantire un futuro dignitoso e sicuro nel mondo del lavoro. Il tema centrale della trattativa era il salario, ma la situazione si è complicata quando Federmeccanica ha rifiutato la richiesta di un aumento significativo. La proposta sindacale prevedeva un incremento di 280 euro per i lavoratori del livello C3, ma Federmeccanica ha risposto con un’offerta che legava l’aumento all’andamento dell’inflazione, senza fornire una cifra definita. Questa risposta è stata considerata insoddisfacente, soprattutto per il fatto che non si è cercato di tutelare i lavoratori contro il deteriorarsi del loro potere d'acquisto in un contesto economico complesso". "Inoltre, la clausola di salvaguardia che i sindacati avevano chiesto per garantire gli aumenti salariali ha subito un importante peggioramento. Infatti, Federmeccanica ha proposto di posticipare di sei mesi una parte dell’aumento previsto sui minimi contrattuali. Questa proposta ha suscitato grande preoccupazione tra i lavoratori, che hanno visto in essa una forma di rinvio dei loro diritti economici, mettendo in evidenza la mancata attenzione ai bisogni immediati dei lavoratori, soprattutto in un periodo caratterizzato da forte inflazione".  "Anche sul fronte dell'orario di lavoro e delle modalità di gestione del lavoro, le trattative sono state inconcludenti. I sindacati avevano chiesto una riduzione dell’orario di lavoro, ma questa proposta è stata ignorata da Federmeccanica. La questione dello smart-working è rimasta irrisolta, nonostante la crescente necessità di regolamentare questa modalità di lavoro che, sebbene diffusa, non ha trovato un adeguato riscontro nelle normative contrattuali. Inoltre, è emersa una forte esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e familiare. I sindacati avevano chiesto di riconoscere permessi per permettere ai lavoratori di prendersi cura dei figli e dei genitori, ma anche su questo fronte non sono stati fatti passi avanti. In particolare, la proposta di fruizione collettiva dei permessi individuali non utilizzati (Par) è stata respinta, lasciando inalterata una situazione che non offre sufficiente flessibilità ai lavoratori". "Un altro nodo critico riguarda la situazione dei lavoratori impiegati con contratti precari. I sindacati avevano sollecitato il Contratto Nazionale di Lavoro per regolamentare e stabilizzare l’uso dei contratti precari, ma anche in questo caso Federmeccanica non ha preso alcuna posizione concreta. La precarietà continua a rappresentare un problema grave per molte persone che lavorano nel settore metalmeccanico, ma la risposta dei datori di lavoro non è stata adeguata a risolvere questa criticità". "Infine, uno dei temi più dibattuti è stato quello degli appalti. La posizione di Federmeccanica, infatti, non ha previsto alcuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori che si trovano ad affrontare cambi di appalto. In un contesto in cui i lavoratori sono spesso trasferiti da un appalto all’altro senza sufficienti tutele, questa mancata attenzione ha ulteriormente alimentato il malcontento". "Il risultato dello sciopero nelle Marche è chiaro: i metalmeccanici non sono disposti a cedere su questi temi fondamentali. La loro partecipazione massiccia è un segnale forte che l'industria metalmeccanica ha bisogno di un contratto giusto, che risponda alle necessità concrete dei lavoratori. La battaglia per il rinnovo del Ccnl continua, e i sindacati promettono di non fermarsi finché non otterranno risposte adeguate alle loro legittime richieste".  "Con questo sciopero, i metalmeccanici hanno ribadito il loro impegno per un lavoro dignitoso e per il riconoscimento dei diritti fondamentali, tracciando una linea di demarcazione chiara rispetto a un contratto che, per troppo tempo, non ha saputo rispondere alle sfide moderne del settore. La mobilitazione è destinata a proseguire, con nuove azioni in programma, finché non si raggiunga un accordo che rispetti davvero le esigenze dei lavoratori".

13/01/2025 14:09
Avvistamento di un lupo a Monte San Martino: "Ucciso animale domestico, segnalare presenza"

Avvistamento di un lupo a Monte San Martino: "Ucciso animale domestico, segnalare presenza"

Negli ultimi giorni, sono stati segnalati numerosi avvistamenti di un lupo nei pressi del centro abitato di Monte San Martino, suscitando preoccupazione tra i residenti. In uno di questi episodi, il lupo ha aggredito un animale domestico, uccidendolo, aumentando il timore per la sicurezza della comunità. L'Amministrazione comunale è in costante contatto con la prefettura e la polizia provinciale per aggiornamenti regolari sulla situazione e per coordinare le misure da adottare. Il responsabile del distretto Val di Tenna / Monte San Martino, Francesco Ciarrocchi, ha spiegato che la polizia locale sta monitorando il territorio e che gli aggiornamenti provengono quotidianamente dalla cittadinanza che segnala gli avvistamenti.  "In caso di incontro con il lupo, è fondamentale non avvicinarsi e non cercare di attirarlo", ha dichiarato Ciarrocchi. "Se il lupo si avvicina, bisogna alzare la voce per spaventarlo e allontanarlo, senza mai girargli le spalle e correre. Sebbene il lupo generalmente non sia aggressivo verso l'uomo, è necessario seguire queste precauzioni, soprattutto per la sicurezza degli animali domestici che non devono essere lasciati incustoditi all'esterno".  Anche il sindaco Matteo Pompei ha commentato la situazione: "La presenza di lupi nel nostro territorio è una realtà consolidata, ma l’avvicinamento alle zone abitate sta diventando un fenomeno sempre più evidente. Sebbene il lupo non sia un animale per natura aggressivo, è fondamentale ricordare che è una specie selvaggia che deve vivere nel suo habitat naturale. Gli avvistamenti e l’aggressione a un animale domestico sono segnali di cambiamento nell'ambiente e nella fauna locale."  Pompei ha inoltre sottolineato che, sebbene l’amministrazione stia monitorando costantemente la situazione, l’invito è di segnalare tempestivamente ogni avvistamento per migliorare il monitoraggio e attivare interventi mirati. La sicurezza stradale e la protezione pubblica sono tra le priorità, considerando l’aumento della presenza di animali selvatici nelle vicinanze delle abitazioni.

13/01/2025 10:06
Macerata, Noi Moderati sul centro commerciale Simonetti: "I bisogni sono altri, cementificazione inopportuna"

Macerata, Noi Moderati sul centro commerciale Simonetti: "I bisogni sono altri, cementificazione inopportuna"

La discussione sul progetto del centro commerciale Simonetti continua ad accendere il dibattito pubblico a Macerata; anche il partito di Noi Moderati ha espresso la sua posizione. “Apprendiamo con soddisfazione la posizione di diniego della lottizzazione Simonetti da parte del nostro Consiglio Comunale”, esordisce Paolo Perini, segretario provinciale di Noi Moderati. Da tempo, il partito di Maurizio Lupi aveva mostrato perplessità segnalando, di volta in volta “le oggettive incongruenze e ancora di più il vulnus nei confronti dei commercianti di Macerata. La Simonetti aveva ricevuto l’ok dal centrosinistra e a quel punto avrebbe potuto, se avesse voluto, proseguire l’iter edificatorio. Questo non è stato”, continua Perini. Si sarebbe cercato di presentare la nuova proposta come un miglioramento rispetto alla precedente: "Più di recente, con un pressing comunicativo davvero inedito, si sono mescolate le carte, facendo passare la 'nuova' proposta come 'più bella' rispetto alla vecchia: si è parlato di capannoni rispetto a un nuovo Teatro delle Meraviglie". Il partito di Noi Moderati ha messo poi in evidenza come i bisogni della città siano altri: "In verità i bisogni di Macerata sono altri. Se la Simonetti, come dichiara, vuol proseguire con la vecchia lottizzazione lo può fare, proseguendo a pagare gli oneri di urbanizzazione che sono sempre graditi al Comune". Pertanto, conclude il segretario provinciale Paolo Perini: "Il Partito, che a livello comunale già aveva detto la sua tramite il segretario comunale Luigi Carelli e il suo vice, Guido Garufi, segnala la 'pericolosità' elettorale per il centrodestra e critica una posizione di reale e inopportuna cementificazione fatta passare per 'liberale'".

12/01/2025 18:26
Giuseppe Cruciani, l'uomo dietro il personaggio (FOTO)

Giuseppe Cruciani, l'uomo dietro il personaggio (FOTO)

Giuseppe Cruciani arriva all’appuntamento con il suo cappello a falda larga, occhi vivaci nascosti dietro grandi occhiali ed un sorriso gentile, a tratti sornione. Cominciamo con un ricordo della sua infanzia, del giorno in cui da bambino, girando continuamente “come una trottola” intorno al tavolo del salone della casa dei nonni, prende un colpo in testa con cinque punti di sutura. E da qui, ridendo, mi dice: “Magari è proprio questa botta il momento in cui la mia testa ha preso questa direzione!”. Con tono serio, mi racconta di aver avuto un legame profondo con la nonna paterna, con la quale ha vissuto gran parte della sua infanzia a Roma. Fin da piccolino ha la passione per il calcio, parlando dei suoi giochi preferiti, con un sorriso furbo mi racconta di una sorta di nascondino al buio che faceva con i suoi compagni adolescenti per aver un minimo di contatto fisico con le prime ragazze. Cresce, studia discipline classiche,una laurea in Scienze Politiche ed i primi articoli come giornalista. Quando gli chiedo se ci sia stata una figura che lo abbia ispirato nella vita, mi racconta del suo incontro con Pannella in Radio Radicale: l’uomo che lo ha introdotto al sigaro e che gli ha svelato una nuova visione dell’idea di libertà. Sull’argomento sogni da realizzare, sostiene di non aver mai avuto obiettivi specifici da perseguire, come diventare un conduttore radiofonico o una persona popolare. “Non ho mai pianificato nulla, ho vissuto in modo spontaneo, ho lasciato fluire, permettendo che le esperienze venissero a me, così la vita ha preso il suo corso naturale. Sono curioso, mi piace informarmi, parlare in pubblico su ciò che accade nel mondo e condividere i mie pensieri. Amo il confronto ed il dibattito, sono appassionato di democrazia e sento forte il valore della libertà in tutte le sue espressioni”. Parlando del suo talento nel comunicare con il pubblico, si accende in lui una luce e manifesta con entusiasmo la notevole importanza che attribuisce all’uso della parola. Proclama la totale libertà di espressione, sostenendo che l’ imposizione di determinati termini a scapito di altri, rappresenti una forma insidiosa di condizionamento psicologico. È un uomo creativo, sempre alla ricerca di nuovi format radiofonici in cui possa esprimere pienamente la propria identità. Nella sua trasmissione in Radio è fiero di aver creato qualcosa di originale ed unico; ha sviluppato il valore dell’accoglienza, dando la possibilità a persone diverse tra loro di esprimere la propria voce. In questo modo ha contribuito a restituire una fotografia autentica dell’Italia nelle sue mille sfumature. Nel corso della conversazione mi rendo conto di dialogare con una persona empatica, affascinato dall’esplorazione dell’animo umano, dotato della capacità di entrare in connessione con le persone. Il suo atteggiamento apparentemente cinico è per lui necessario  per avviare un confronto reale e genuino con gli altri. Sostiene di non aver paura del declino del successo, perché sa che nella vita ogni cosa è naturalmente ciclica, inizia e finisce. Cerca di conservare più a lungo possibile questo momento favorevole, vivendo con passione e presenza il suo presente. La critica non lo spaventa, anzi il il contesto ostile lo stimola. Accoglie volentieri la critica costruttiva, credendo nell’onestà intellettuale di chi si confronta con lui. Deve invece fare spesso i conti con il suo critico interiore, che con il tempo sta imparando a gestire. Alla domanda cos’è per lui la felicità, scopro un Cruciani quasi romantico nel descrivere il suo luogo dell’anima in un paesaggio estivo di montagna al tramonto, mentre fuma il suo sigaro. Nel momento dei saluti percepisco di aver appena conosciuto una persona autentica e congruente tra il suo modo di essere ed il suo personaggio. Un uomo che ha trovato il suo più profondo significato di libertà nel non nascondersi e nella trasparenza dei propri pensieri.

12/01/2025 17:35
Zuckerberg cambia rotta: via i fact-checkers da Facebook

Zuckerberg cambia rotta: via i fact-checkers da Facebook

Ebbene, Mark Zuckerberg ha deciso in questi giorni di porre fine al demenziale sistema del cosiddetto fact-checking, nome pudico, rigorosamente in lingua inglese, per non dire censura. Il patron di Meta sceglie dunque di seguire la via di X di Elon Musk, rete sociale sulla quale non esiste di fatto la censura ed è ancora possibile parlare liberamente. Che cosa ha indotto in concreto Mark Zuckerberg a prendere questa decisione e a cambiare traiettoria? Due le possibili interpretazioni, non necessariamente alternative tra loro: in primo luogo, il modello della libera espressione di X premia, laddove quello con censura di Facebook evidentemente alla lunga non dà buoni risultati in termini di utenze. La censura generalmente non piace e non stupisce dunque che le persone preferiscano utilizzare X rispetto a Facebook. Zuckerberg deve essersene accorto e su queste basi deve aver scelto, meglio tardi che mai, di cambiare direzione. In secondo luogo, a determinare la scelta può essere stata anche l'elezione di Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo: in passato, Zuckerberg aveva candidamente ammesso di aver eseguito gli ordini di Biden e della Casa Bianca in tema di censura relativa all'emergenza epidemica. Ora il vento è cambiato e Zuckerberg si adegua. Sia quel che sia, non possiamo non rilevare come il sistema del fact-checking sia stolto e pericoloso: finisce per censurare come fake news o come violazione delle norme della community ogni interpretazione non aderente all'ordine simbolico dominante, facendo appunto trionfare la censura. Tanto più che, come non ci stanchiamo di sottolineare, le idee false si combattono con le idee vere, non con la censura. Il silenziamento apriorico di certe opinioni con l'etichetta di fake news e di complottismo rappresenta l'antitesi dello spirito socratico, che invece si determina nella discussione con tutti senza preclusioni: non certo per accettare relativisticamente ogni opinione, bensì per far trionfare la verità contro le idee false. Complottismo e lotta alle fake news sono le due categorie fondamentali con cui l'ordine discorsivo neoliberale prova a silenziare ogni prospettiva dissenziente, subito accostandola alle fandonie di chi dice che la Terra è piatta o che due più due fa cinque (tesi evidentemente deliranti ma che devono essere combattute e vinte con le idee non certo con la mordacchia). Il contrario di falsità è verità e non censura. Lotta al complottismo e alle fake news diventa con estrema facilità sinonimo di persecuzione di ogni pensiero diverso da quello che qualcuno ha deciso essere il solo possibile. La categoria di fake news presuppone una sorta di scientificità assoluta del mondo dello spirito che in realtà non esiste. Se è evidentemente una fake news dire che Re Luigi non morì nel 1793 (e anche in questo caso, perché non confutare la menzogna anziché silenziarla preventivamente?), come fare a classificare una fake news in relazione alla interpretazione degli eventi storici? Su che base silenziare come fake news la tesi di chi dice che Re Luigi fu giustiziato da degli eroi o, viceversa, quella di chi dice che fu assassinato da dei barbari? La posta in palio coincide con la liquidazione della possibilità di pensare criticamente la realtà sociale, politica ed economica nella quale siamo immersi e che già da tempo, non per caso, viene programmaticamente dichiarata senza alternative (there is no alternative).

12/01/2025 11:17
Dopo le feste: come rimettersi in forma senza cedere a diete estreme

Dopo le feste: come rimettersi in forma senza cedere a diete estreme

Durante il periodo natalizio, social media, televisione e giornali si concentrano spesso sulla condivisione di ricette per le festività, celebrando i momenti conviviali attorno alla tavola. Tuttavia, subito dopo, l’attenzione si sposta drasticamente su consigli per "rimettersi in forma", spesso puntando il dito verso gli "eccessi" commessi, e associando i pasti celebrativi a concetti negativi come “sgarri” o “abbuffate”. Questa narrazione rischia di alimentare sensi di colpa e rimorsi, spingendo molte persone a cercare rimedi miracolosi o “detox” per riparare ai presunti errori. È importante fare chiarezza: il nostro corpo è una macchina straordinariamente efficiente. Grazie all’azione degli organi emuntori – fegato, reni, intestino e anche pelle – è perfettamente in grado di eliminare metaboliti di scarto e sostanze nocive in completa autonomia. Non servono protocolli estremi o restrizioni eccessive per “purificarlo”. Adottare diete drastiche o non sostenibili non solo non velocizza i processi naturali del nostro organismo, ma può anche compromettere il nostro equilibrio fisico e mentale. Anziché concentrarci su cosa eliminare dalla nostra alimentazione, possiamo riflettere su cosa possiamo aggiungere per supportare il nostro benessere. Se durante le feste abbiamo messo da parte alimenti ricchi di fibre, vitamine e minerali come verdure, frutta, cereali integrali, legumi e acqua, questo è il momento ideale per reintrodurli con gradualità e consapevolezza nella nostra dieta. Questi alimenti non solo favoriscono il corretto funzionamento del nostro organismo, ma contribuiscono a ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo. Ascoltiamo il nostro corpo: ha una straordinaria capacità di comunicarci ciò di cui ha bisogno. La chiave sta nel ritrovare un’alimentazione varia, bilanciata e gratificante, senza lasciarci condizionare da sensi di colpa o da messaggi allarmistici. Le festività sono momenti di condivisione e gioia, e non dovrebbero mai essere ridotte a un’occasione per giudicare noi stessi o il nostro stile di vita.   E se abbiamo iniziato il nuovo anno con buoni propositi, come adottare uno stile di vita più sano, affidiamoci a professionisti qualificati che possano guidarci con competenza e personalizzazione. Abbandoniamo il fai da te e scegliamo un approccio consapevole, basato su consigli scientifici e strategie sostenibili, per costruire abitudini che ci accompagnino nel tempo.  

11/01/2025 17:00
Convegno a Sarnano, il Comune lancia il progetto "UP" e il "Caffè Alzheimer" per il supporto agli anziani

Convegno a Sarnano, il Comune lancia il progetto "UP" e il "Caffè Alzheimer" per il supporto agli anziani

Si è svolto a Sarnano un convegno di grande rilevanza sociale, volto a presentare due importanti iniziative destinate a supportare le persone anziane e i loro caregiver: il progetto "UP – Servizi di Prossimità" e il "Caffè Alzheimer". L'evento, introdotto dal saluto del sindaco Fabio Fantegrossi, ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e professionali impegnate nella cura e assistenza delle persone anziane fragili. Nel suo intervento, il sindaco Fantegrossi ha sottolineato "come la promozione dell'inclusione sociale e del sostegno ai cittadini più vulnerabili sia una priorità per la comunità". Ha inoltre evidenziato l'importanza di progetti come "UP" e il "Caffè Alzheimer" come risposte concrete e dirette ai bisogni del territorio, in un momento storico in cui l'assistenza alle persone anziane è sempre più cruciale. I relatori presenti hanno approfondito vari aspetti legati ai progetti. Giampiero Feliciotti, presidente dell'Unione Montana, ha parlato del ruolo dell'ente nel promuovere iniziative sociali innovative, mentre Valerio Valeriani, coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 16, ha spiegato come i servizi sociali sul territorio siano organizzati per garantire un supporto capillare e personalizzato. Un momento particolarmente significativo è stato quello dell'intervento di Gioele Petrelli, psicologo dell'AFam, che ha illustrato gli interventi specifici dedicati ai pazienti affetti da Alzheimer e al supporto psicologico per i loro familiari. Francesca Meccarelli, psicologa e coordinatrice del progetto "UP – Servizi di Prossimità", insieme a Marco Diamantini, ha descritto gli obiettivi e le modalità operative dell'iniziativa, che mira a offrire un aiuto concreto e vicino alle persone anziane e alle loro famiglie. Il "Caffè Alzheimer", un altro punto focale dell'incontro, è stato presentato come uno spazio di incontro e supporto per i caregiver. In questo ambiente accogliente, i familiari possono confrontarsi, ricevere supporto emotivo e partecipare a attività mirate per i pazienti, che possono giovare di momenti di socializzazione e stimolazione cognitiva. L'incontro ha rappresentato un'importante occasione per sensibilizzare la comunità locale sull'importanza di un welfare di prossimità, basato sulla collaborazione tra enti pubblici, associazioni e professionisti del settore. Grazie al lavoro di rete tra queste realtà, si punta a garantire .

11/01/2025 11:37
Civitanova,  Cartechini vende la sua gioielleria dopo 22 anni: "Abbiamo visto i nostri clienti diventare amici"

Civitanova, Cartechini vende la sua gioielleria dopo 22 anni: "Abbiamo visto i nostri clienti diventare amici"

La gioielleria Cartechini, punto di riferimento per il lusso e l'eleganza, situata in piazza XX Settembre a Civitanova, sta per concludere il suo capitolo. Dopo ventidue anni, Matteo Cartechini, fondatore e cuore pulsante di questo storico negozio, ha deciso di cedere l'attività. La sua scelta è frutto di riflessioni personali, che lo hanno portato a voler prendere un anno sabbatico o, meglio, una pausa di riflessione e reindirizzamento del corso della sua vita. Una vita lontano dalla penisola italiana che, soprattutto negli ultimi tempi, è sempre più segnata da scenari d’insicurezza, sotto più aspetti, e da un sistema fiscale che non semplifica l’esistenza di un’attività imprenditoriale: in altre parole, è una decisione rivolta all’opportunità di reinventarsi e riscoprire un nuovo percorso. A subentrare nella gestione della gioielleria sarà la famiglia Granarelli di Senigallia, la quale, ad aprile di quest’anno, si prepara a inaugurare il negozio, dopo un accurato restyling. Il team che ha lavorato fianco a fianco con Matteo sarà mantenuto, garantendo una continuità professionale e affettiva con i clienti. Matteo Cartechini racconta, con un velo di nostalgia e gratitudine, la sua lunga esperienza nel mondo della gioielleria: "Sono cresciuto nella gioielleria di mio padre, un luogo dove il mestiere e l'arte si intrecciavano ogni giorno. A sei anni già mi portava alle fiere, insegnandomi il valore delle cose, la cura dei dettagli. A ventuno anni, dopo essermi diplomato come gemmologo, ho iniziato a lavorare con lui a Corridonia, nel negozio storico di famiglia. Poi, nel 2003, abbiamo avuto l'opportunità di inaugurare la nuova sede a Civitanova". Inizia così la storia di una gioielleria con uno staff che includeva lui, Romina, Paola e Patrizia, designer e incastonatrice. Non passò molto tempo prima che si aggiungesse Daniele, orafo eccezionale che contribuì a creare pezzi unici e personalizzati. Anni di successi e difficoltà si intrecciano nelle sue parole: "Abbiamo avuto tante soddisfazioni ma anche momenti difficili. Due furti clamorosi, due auto che hanno sfondato le vetrine del negozio a distanza di soli due anni; nonostante questo, non ci siamo mai abbattuti. Ci siamo rialzati e, nel corso degli anni, siamo stati anche i primi a portare a Civitanova un negozio più fashion e accessibile, nel centro commerciale Cuore Adriatico". Il successo, per Cartechini, è arrivato gradualmente e costantemente. Grazie alla passione, alla qualità e a un'instancabile ricerca del bello, la gioielleria ha acquisito il diritto di trattare marchi di prestigio come Bulgari, Damiani, Pomellato, DoDo, Gucci, Omega, Longines e molto altro: "Non solo abbiamo costruito una solida reputazione, ma abbiamo anche visto i nostri clienti diventare amici. E questo è ciò che più ci ha gratificato, il fatto che numerose persone siano venute a trovarci non solo per acquistare, ma anche per condividere momenti di vita", confessa con affetto. Matteo Cartechini, a conclusione di un lungo corso ultraventennale riflette con lucidità sulle trasformazioni che ha osservato nel settore negli ultimi anni: "Se dieci anni fa la gioielleria importante di design era ancora molto richiesta, oggi le cose sono diverse. La gente spende meno e preferisce investire in qualcosa che non solo soddisfi un desiderio estetico, ma che possa anche essere facilmente monetizzato. I diamanti non sono più l'unica scelta, e negli ultimi anni, in particolare dopo il Covid, abbiamo visto un incremento di vendite di Rolex. Questi orologi non solo sono simboli di status, ma sono anche oggetti che possono essere rivenduti, rivalutati, e questo ha reso il mercato più dinamico". Eppure, Cartechini guarda al futuro con ottimismo, sapendo che ha dato il massimo in ogni singolo giorno di lavoro. Infine, per salutare la sua clientela e concludere questa lunga avventura, Cartechini ha deciso di fare un ultimo regalo: “Fino al 25 gennaio, faremo una svendita con sconti fino al 60%”.

10/01/2025 11:50
Meteo Marche: un inizio anno primaverile, ma il tempo cambia da venerdì

Meteo Marche: un inizio anno primaverile, ma il tempo cambia da venerdì

L’anno 2025 si è presentato nelle Marche con un anticipo di primavera: le temperature, ben superiori alla media stagionale, hanno caratterizzato l’inizio di gennaio, regalando giornate di sole e clima mite. Le massime hanno toccato valori quasi primaverili: 14 gradi ad Ancona, Pesaro e Fermo, 16 gradi ad Ascoli Piceno, 13 a Macerata e 12 a Urbino. A Pesaro, addirittura, ieri si sono raggiunti i 19 gradi, un dato sorprendente per la stagione. Tuttavia, nonostante il bel tempo e le temperature gradevoli, il meteo nelle prossime ore si prepara a un cambiamento. Le previsioni per il venerdì 10 gennaio segnalano un peggioramento, con l’arrivo di nuvole che porteranno, soprattutto in serata, a deboli piogge isolate nelle zone montane. Il cielo sarà molto nuvoloso per gran parte della giornata, ma senza eccessive precipitazioni, se non per qualche rovescio sparso. Secondo i dati forniti dalla Regione Marche, il mare sarà mosso nella giornata di domani e le temperature rimarranno stabili nei valori minimi, ma le massime subiranno un lieve calo. I venti, inizialmente sud-occidentali, soffieranno moderati nelle zone montuose e come brezza tesa lungo la costa, per poi ruotare dai quadranti settentrionali già a partire dalla mattinata. L’intensità del vento lungo la costa sarà moderata, ma solo per brevi tratti. Per quanto riguarda le temperature, ad Ancona si prevedono minime intorno ai 10 gradi e massime che non supereranno i 13. Ad Ascoli Piceno, le minime saranno di 6 gradi, con massime che arriveranno a 14. A Fermo, le temperature oscilleranno tra 11 e 12 gradi, mentre a Macerata si registreranno minime di 10 e massime di 14. Pesaro vedrà temperature minime tra 6 e 10 gradi, e Urbino tra 8 e 10 gradi. Quindi, se da un lato il 2025 ha portato giornate dal clima piacevole, le Marche dovranno fare i conti con un meteo capriccioso: in arrivo un breve peggioramento che porterà nuvole e piogge leggere, ma senza sconvolgere completamente il quadro meteorologico. (Foto tratta dalla pagina Bolognola Ski) 

09/01/2025 19:45
Monte Cavallo, verrà messa in sicurezza la parete rocciosa su piazza Caduti di Nassiriya

Monte Cavallo, verrà messa in sicurezza la parete rocciosa su piazza Caduti di Nassiriya

Monte Cavallo verrà messa in sicurezza la parete rocciosa su piazza Caduti di Nassiriya. Sarà messa in sicurezza la parete rocciosa sovrastante piazza Caduti di Nassiriya, a Monte Cavallo, nel Maceratese. Il progetto da 1.080.000 euro, ricompreso all'interno dell'ordinanza numero 137 del 2023, è stato appena approvato dell'Ufficio Speciale ricostruzione e vede il Comune nelle vesti di soggetto attuatore.  “La messa in sicurezza dei territori rappresenta una delle priorità individuate dall'ordinanza 137-spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli. La ripartenza dell'Appennino danneggiato dal sisma passa anche da qui, da luoghi in grado di accogliere ed essere vissuti pienamente. In tal senso, il lavoro sinergico messo in campo con Usr e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli risulta fondamentale”. L'intervento nasce dall'esigenza di preservare il versante orientale, che presenta delle criticità con principio di distacco di massi e altri fenomeni che rendono necessarie le lavorazioni. Nello specifico, su un tratto del versante che delimita orientalmente la stretta conca alluvionale del torrente di valle della Madonna, caratterizzato da scarpate morfologiche di notevole altezza e pendenza interessate da fenomeni di crollo e scivolamento in roccia.  Tra i principali interventi previsti ci sono il disgaggio dei massi pericolanti, l'esecuzione di rafforzamento corticale delle parti verticali tramite rete in addossamento e reticolo di chiodature e la messa in sicurezza locale di massi pericolanti tramite fasciatura ed imbragaggio: Inoltre, verranno installate barriere paramassi a valle, che si andranno ad integrare con quanto fatto dopo il sisma del 1997.

09/01/2025 15:13
Leopardi, share in calo ma comunque in testa: il "Giacomo ribelle" di Rubini divide il pubblico

Leopardi, share in calo ma comunque in testa: il "Giacomo ribelle" di Rubini divide il pubblico

Mercoledì 8 gennaio, Rai 1 ha mandato in onda la seconda e ultima puntata della miniserie "Leopardi – Il poeta dell’infinito", diretta da Sergio Rubini e interpretata da un cast di primo livello: Leonardo Maltese nei panni del grande poeta Giacomo Leopardi, Cristiano Caccamo in quelli di Antonio Ranieri, e con la partecipazione di Alessio Boni, Valentina Cervi, Giusy Buscemi e Alessandro Preziosi. Con 3.651.000 spettatori e uno share del 20.54%, la fiction è stata il programma più visto della serata, nonostante un calo rispetto alla prima puntata, che aveva totalizzato uno share del 24.08%. Un risultato comunque significativo, che ha contribuito al successo di una produzione ambiziosa, capace di accendere il dibattito tra pubblico e critica. La miniserie infatti ha suscitato un acceso dibattito sui social, dove commenti entusiasti e critiche si sono intrecciati. A colpire particolarmente il pubblico è stata la scelta del regista di proporre un Leopardi “pop” e contemporaneo, distante dall’immagine tradizionale del poeta malinconico e recluso. Sergio Rubini, difendendo la sua visione, ha spiegato: “Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino”. La rappresentazione ha enfatizzato il genio ribelle di Leopardi, mostrandolo non solo come uomo di lettere, ma anche come individuo capace di vivere intensamente e sfidare le convenzioni sociali dell’epoca. Tra i momenti più discussi della seconda puntata spicca la scena in cui Leopardi bacia sulle labbra Antonio Ranieri. Una scelta narrativa audace, che ha diviso il pubblico. C’è chi ha apprezzato il coraggio del regista nel sottolineare l’intensità del legame tra i due, e chi, invece, ha criticato quella che considera una forzatura storica. Rubini ha costruito una connessione fisica ed emotiva tra Leopardi e Ranieri, suggerendo un rapporto quasi amoroso, fatto di abbracci, dichiarazioni affettuose (“Anima mia, come sono fortunato ad avere te”) e una complicità fuori dagli schemi dell’epoca. La scelta di Rubini è ancorata a una ricostruzione storica che evidenzia l’amicizia profonda tra Leopardi e Ranieri. I due divennero inseparabili dall’estate del 1828, e Ranieri fu accanto al poeta fino alla sua morte, avvenuta il 14 giugno 1837 a Napoli, durante un’epidemia di colera. Fu proprio Ranieri, successivamente eletto parlamentare, a evitare che la salma dell’amico fosse gettata in una fossa comune. Leopardi stesso descrisse Ranieri come “un mio amico, anzi compagno della mia vita” e gli riconobbe qualità straordinarie. La miniserie traduce questa relazione in una rappresentazione poetica e appassionata, arricchendo il racconto con momenti di intensa emotività e ipotesi interpretative. Nonostante le polemiche, "Leopardi – Il poeta dell’infinito" ha lasciato un segno nel panorama televisivo. L’audacia del progetto e la qualità delle interpretazioni hanno conquistato molti spettatori, mentre altri sono rimasti perplessi di fronte a una narrazione volutamente fuori dagli schemi. Una cosa è certa: la fiction ha riportato sotto i riflettori una delle figure più complesse e affascinanti della letteratura italiana, offrendo al grande pubblico un Leopardi nuovo, vibrante e profondamente umano.

09/01/2025 14:54
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