Ci sono storie che non devono più restare nell’ombra. Sono quelle dei 500 soldati maceratesi deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943, di cui almeno 1 su 4 non tornarono mai più a casa. Erano ragazzi di appena vent’anni, chiamati a scegliere tra aderire alla Repubblica Sociale o affrontare la prigionia. Scelsero la seconda strada, pagando con la fame, il freddo e la disumanizzazione. Oggi li chiamiamo Internati Militari Italiani (IMI): 650.000 soldati d'Italia capaci di trasformare il loro “NO” nel primo vero atto di resistenza morale e fisica che contribuì alla Liberazione del nostro Paese.
Per la prima volta, l’Italia dedica loro il 20 settembre la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita con legge n. 6/2025 e celebrata quest’anno al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che da anni porta avanti un percorso di memoria e testimonianza, ritiene che anche Macerata abbia il dovere di ricordare i suoi figli.
Negli ultimi mesi, l’associazione che nel 1946 mutò il nome proprio per accogliere i reduci della prigionia, ha condotto una ricerca storica basata su fonti diverse (archivi ufficiali, studi indipendenti, elenchi dei caduti nei cimiteri militari d’onore all'estero), che ha permesso di delineare un primo quadro della vicenda degli IMI maceratesi. Questo lavoro, in parte già disponibile sul sito www.ancrmacerata.it sarà presto consultabile da tutti anche presso il Sacrario Militare della Provincia di Macerata.
«Non parliamo solo di numeri, ma di storie che hanno inciso nel tessuto delle nostre comunità – afferma Mauro Radici, presidente della sezione ANCR di Macerata – Conosciamo le vicende attraverso toccanti testimonianze dirette o diari spesso postumi, curati dai familiari, come Gianbattista Boldrini socio ANCR di Matelica, Secondo Berdini di Macerata, Pierino Mucci di Urbisaglia (padre del segretario della Federazione provinciale ANCR di Macerata), Costantino Quattrini di Montecosaro, Giovanni Detto di Potenza Picena, Calizio Ulderigi di Recanati, giusto per citarne alcuni. Quei giovani erano i nostri padri, i nostri nonni, i nostri vicini di casa. Oggi chiedono a noi di non dimenticare, ma soprattutto ai giovani e alle istituzioni di farne tesoro per costruire un futuro fondato sulla dignità e sulla pace».
Negli anni, ANCR Macerata ha sostenuto commemorazioni e conferenze, presentazioni di diari e libri, cerimonie come la consegna delle Medaglie d’Onore da parte della Prefettura ai familiari dei reduci. Iniziative concrete che hanno dato un volto e una voce a chi troppo a lungo è rimasto in silenzio.
Il messaggio che giunge da questa nuova ricorrenza è chiaro: la memoria non è un esercizio del passato, ma una responsabilità del presente. Le istituzioni locali, le scuole, le associazioni e le famiglie sono chiamate a collaborare per trasmettere alle nuove generazioni il significato profondo di quella scelta: resistere senza armi, per non diventare complici del male.
«La libertà di cui oggi godiamo – ha ricordato il Presidente Mattarella – ha un debito verso il coraggio di quegli uomini». In linea con lo spirito espresso dal Presidente Nazionale Prof. Antonio Landi, l’ANCR Macerata rinnova dunque il proprio impegno: continuare a raccontare, a ricercare, a coinvolgere. Perché anche il sacrificio degli Internati Militari Italiani diventi un patrimonio vivo, condiviso e attuale, capace di ispirare le scelte di oggi e di domani.
“Zaino sospeso” è arrivato nelle scuole, grazie alla iniziativa promossa dal Lions Club Macerata Host insieme al Multidistretto 108 Italy con la finalità di mitigare il caro scuola che ogni anno mette a dura prova tante famiglie.
Con la collaborazione di cartolerie, librerie e cartolibrerie, da novembre scorso e fino all’inizio di settembre tanti cittadini hanno potuto contribuire con un piccolo ma fondamentale gesto di generosità: quaderni, penne, matite, astucci e zaini sono stati acquistati e lasciati in dono presso punti vendita ed esercizi aderenti, sparsi sul territorio.
“Siamo grati e orgogliosi della risposta ricevuta dalla comunità maceratese”, ha dichiarato la presidente Rommozzi, “la solidarietà dimostrata dalla cittadinanza è un segnale significativo di coesione e speranza, che ci sostiene nel proseguire la nostra azione di servizio volontario con impegno e costanza”.
Dal canto suo, il coordinatore del service Massimiliano Serra, che aveva coinvolto gli esercenti nel progetto, ha voluto sottolineare il molteplice valore dell’obiettivo raggiunto attraverso il service “Zaino Sospeso”: “Donare quaderni, colori, astucci, zaini e materiale scolastico contribuisce a far nascere un sorriso e una piccola emozione in bambini e bambine, che sono i destinatari prediletti del progetto, ma la nostra iniziativa è dedicata anche ai genitori che si trovano ad affrontare i costi sempre più impattanti del caro scuola. Un progetto carico di significato per il quale desidero ringraziare quanti hanno partecipato donando materiale, compresi i punti vendita che hanno accolto la nostra iniziativa e i titolari che, a loro volta, hanno dato il proprio contributo: Buffetti Macerata, Libreria Del Monte, Bibidi Bobidi Book, Giunti al Punto e Eurocarta srl. L’iniziativa si rinnova anche per l’anno scolastico appena iniziato: invito tutti a cercare i contenitori Lions nei negozi di cartolerie e a riempirli con materiale sia acquistato all’interno del negozio stesso ma anche usato, che spesso giace all’interno degli armadi delle nostre case”.
Nell’ambito del piano periodico delle manutenzioni per assicurare l’efficienza e la funzionalità del patrimonio immobiliare, l'amministrazione comunale di Civitanova Marche ha approvato i lavori per il ripristino del manto di copertura della palestra polivalente di via del Tirassegno di Civitanova Alta.
La struttura, costruita nel 2007 in lastre di alluminio graffato della superfice complessiva di circa 1600 mq, non garantisce più la necessaria funzionalità. Recentemente si è intervenuti con opere di riparazione locale a carattere provvisorio per l’impermeabilizzazione del manto di copertura ma, col passare del tempo, a causa dei fenomeni atmosferici, delle escursioni e dilatazioni termiche a cui è soggetta la superficie oggetto di intervento, si sono manifestate ulteriori infiltrazioni.
La Giunta ha quindi approvato il progetto esecutivo per avviare un intervento risolutivo ai fini della fruibilità dell’edificio e della salvaguardia della struttura lignea di copertura. L'UTC Delegazione del V Settore ha redatto il progetto che prevede la realizzazione di un nuovo manto di copertura in lastre profilate di alluminio del tipo Riverclack (sistema certificato di copertura).
Il nuovo manto sarà sovrapposto all’esistente mediante una rete di profili omega in acciaio fissati meccanicamente sulla struttura secondaria esistente, costituita da arcarecci in legno. Perimetralmente saranno installate nuove scossaline in alluminio e nuovo canale di scolo delle acque meteoriche. L’importo complessivo è di 200mila euro.
Nella riunione del 12 settembre, la Giunta comunale ha provveduto a rinnovare la convenzione con l’associazione nazionale Carabinieri – gruppo volontari sez. M.llo Capo Sergio Piermanni di Civitanova Marche, integrando il documento di accordo con l’inserimento di ulteriori prestazioni. La durata della convenzione è di 3 anni, dal 2025 al 2027.
In considerazione dell’ampliamento dei servizi svolti e delle unità operative da impiegare sul territorio in occasione delle numerose manifestazioni organizzate in città, l’Amministrazione comunale ha stanziato un contributo a copertura delle spese pari a € 6.000,00.
I siti di giochi moderni sono pronti a offrire agli utenti le solite slot machine, giochi da tavolo, crash game e molto altro ancora. Molti di questi giochi sono spesso disponibili anche in modalità demo, che Spinit casino e altri casinò offrono ai giocatori per giocare gratuitamente con un conto virtuale. Questa versione offre molte opportunità, ma quali? Scopritelo qui di seguito!
A cosa servono le versioni gratuite delle slot machine e dei giochi da tavolo
Le modalità demo nei giochi sono state inizialmente concepite come un elemento che permette di imparare a giocare a un determinato gioco. Consentono agli utenti di muovere i primi passi nel mondo del gioco d'azzardo senza pressioni finanziarie. I giocatori di Spinit casino e di altri casinò hanno la possibilità di studiare l'interfaccia, le regole e le meccaniche per scegliere le opzioni più comode per loro.
In questo modo, gli utenti si abituano all'atmosfera del casinò senza difficoltà e senza utilizzare i propri fondi reali per giocare. Per gli sviluppatori, questa modalità offre l'opportunità di dimostrare che il gioco è completamente trasparente. Il risultato nella modalità demo e nel gioco normale è sempre basato sulla casualità e non dipende dalla modalità selezionata.
Vantaggi del gioco demo per principianti e giocatori esperti
Il formato di gioco gratuito è utilizzato non solo dai principianti, ma anche dai giocatori esperti. Ogni utente di Spinit casino o di un altro sito può trovare nella versione demo la propria opzione di utilizzo. Tra i principali vantaggi della versione demo si possono evidenziare:
● La possibilità di conoscere nuovi giochi.
● La possibilità di provare le funzioni e i round bonus senza rischi per il proprio budget.
● La possibilità di imparare nuove regole senza fretta e senza perdite.
● La possibilità di confrontare i temi e il design visivo dei giochi.
● La possibilità di provare nuove sensazioni.
● La possibilità di provare diverse tattiche in termini di stile di gioco e dimensioni delle puntate.
La modalità demo è uno strumento versatile, adatto a diversi gruppi di giocatori. I giocatori esperti possono così provare le novità e trovare i giochi che più gli piacciono. I principianti avranno invece l'opportunità di provare il divertimento senza rischi finanziari.
Limiti e differenze tra la modalità demo e il gioco con denaro reale
Nonostante la modalità demo e il gioco con denaro reale siano simili, presentano una serie di caratteristiche distintive e limitazioni. Nella modalità demo dei giochi di Spinit casino e di altri casinò, l'utente non potrà ricevere pagamenti, poiché giocherà con un conto virtuale. La modalità demo è solo un formato di gioco introduttivo, quindi il gioco è gratuito.
C'è anche una differenza nella percezione emotiva. La modalità demo non crea la pressione e la tensione che si provano nella modalità di gioco con denaro reale. Pertanto, le versioni gratuite del gioco sono più utili per testare il gioco e impararne le regole, ma non sostituiscono completamente il gioco vero e proprio.
Perché le versioni demo sono diventate lo standard dei casinò online
Le versioni demo sono diventate lo standard di riferimento per ogni casinò perché sono un modo comodo per imparare a giocare, soprattutto se si tratta di un gioco nuovo. Gli utenti possono facilmente verificare che il gioco abbia un'interfaccia comoda e interessanti funzioni bonus, nonché assicurarsi della trasparenza e dell'accessibilità del divertimento. Pertanto, la modalità demo offre una comoda introduzione al mondo dei casinò ed è lo standard per quasi tutti i siti di giochi.
Il comune di San Severino Marche ha indetto un concorso pubblico per l'assunzione a tempo pieno e indeterminato di un operatore esperto amministrativo applicato. L'assunzione è riservata esclusivamente alle categorie protette ai sensi dell'articolo 1 della Legge 68/99 e successive modifiche.
Il concorso, gestito dall'Unione Montana Potenza Esino Musone per conto del Comune, prevede la selezione per soli esami. La figura professionale sarà assegnata all'Area Amministrativa del Comune.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente online, tramite la piattaforma inPA, a partire dalle ore 00:01 del 15 settembre 2025 fino alle ore 23:59 del 30 ottobre 2025. L'accesso al portale richiede l'identificazione tramite SPID, CIE o CNS. La domanda, che non deve essere sottoscritta, è valida solo se l’invio viene completato entro la data di scadenza.
Per partecipare, i candidati devono possedere, oltre ai requisiti generali, specifici requisiti che includono l'appartenenza a una categoria protetta, lo stato di disoccupazione e l'iscrizione all'apposito elenco del collocamento mirato. È richiesto l'assolvimento dell'obbligo scolastico accompagnato da una qualifica professionale specifica, o un diploma di scuola superiore.
Le prove d'esame consisteranno in una prova scritta teorico/pratica e una prova orale. La prova orale includerà anche la verifica della conoscenza della lingua inglese e dell’uso delle applicazioni informatiche più diffuse.
Per consultare il bando completo e ottenere tutte le informazioni dettagliate si può visitare il sito web dell’Unione Montana Potenza Esino Musone www.umpotenzaesino.it o ci si può collegare direttamente al link seguente: clicca qui.
Settimane di cantieri e modifiche alla viabilità a Macerata, come ormai d'abitudine in città. Il Comune ha reso note due importanti novità che interesseranno residenti e frequentatori di alcune aree urbane: lo spostamento temporaneo del mercato dei fiori e delle piante e le variazioni al traffico in via Fontescodella.
A partire da mercoledì 24 settembre e fino, presumibilmente, al 22 ottobre, il tradizionale mercato settimanale di piazza Nazario Sauro sarà trasferito in via Vincenzo Pannelli. La decisione è legata ai lavori di riqualificazione della sede carrabile nell’area parcheggio di piazza Nazario Sauro, dove solitamente si collocano i banchi del mercato.
Parallelamente, da giovedì 18 settembre e fino al 15 novembre, entrerà in vigore una nuova regolamentazione della circolazione in via Fontescodella, necessaria per consentire gli interventi di sistemazione dei percorsi pedonali e ciclabili. L’ordinanza della polizia locale prevede il divieto di transito (0-24) nel tratto senza uscita, eccetto che per residenti, forze dell’ordine, proprietari fondiari e veicoli della ditta incaricata.
La strada sarà fisicamente sbarrata dal lato di via Mugnoz, con accesso consentito solo da via Tucci, dove è stata revocata temporaneamente la limitazione di ingresso. Per agevolare i movimenti, i veicoli autorizzati provenienti dalla rotonda del palasport potranno svoltare a sinistra anche in deroga alla striscia continua, mentre chi arriva da via Mugnoz dovrà proseguire fino alla rotonda. Nei tratti più stretti verrà posizionata segnaletica temporanea con precedenze alternate.
C’è una zona di Macerata dove, da qualche tempo, il quieto vivere sembra diventato un lontano ricordo. Alcuni cittadini residenti in via Spalato denunciano una serie di episodi che, seppur classificabili da qualcuno come "ragazzate", stanno generando non pochi disagi, soprattutto a chi in quell’area ci vive da anni, magari con una certa fragilità.
"Stiamo subendo atti vandalici nella zona dei garage, probabilmente avvengono di notte. Uno invece si è verificato di pomeriggio", racconta un residente. L’area in questione è priva di cancello, con accesso libero, ma resta comunque una proprietà privata. “La scorsa settimana – proseguono i cittadini – è stato utilizzato per scherzo l’estintore a polvere del palazzo, rendendo tutta la pavimentazione bianca e l’aria irrespirabile. Di notte poi sono stati chiusi i contatori dell’acqua di tutto il complesso".
A queste azioni si aggiungono gli schiamazzi notturni, frequenti soprattutto nel fine settimana, che spesso sarebbero causati da ragazzini, presumibilmente delle scuole medie. Ma non solo. In più di un’occasione si sono verificate vere e proprie liti tra adulti, con la necessità di interventi da parte delle forze dell’ordine, come accaduto proprio una settimana fa.
La preoccupazione dei residenti, oltre al disagio quotidiano, è che la situazione possa peggiorare: "Vorremmo comunicare il disagio anche per capire se episodi simili si verificano altrove. Per quanto siano stupidaggini, qui vivono anche persone anziane, con problemi di mobilità, che si trovano a dover affrontare difficoltà ulteriori. Non vorremmo che la cosa, sottovalutata, degeneri in un’escalation".
Intanto, annunciano, in questi giorni verrà sporta denuncia alle autorità competenti. Le foto a corredo della segnalazione mostrano chiaramente il pavimento imbiancato dalla polvere dell’estintore e i segni lasciati dai recenti atti vandalici. La richiesta è semplice: più attenzione e più rispetto.
La soglia dell’attenzione umana non può essere espressa con un valore fisso perché varia in base a molti fattori interni ed esterni. Oltre alla possibilità di allenarla, la soglia può dipendere dal contesto nel quale una persona si trova, oppure dal tipo di compito richiesto. Inoltre ci sono variazioni in base all’età ma anche alle motivazioni delle persone e all’interesse dei singoli.
In tempi recenti alcune ricerche hanno dimostrato che in alcuni casi la tecnologia, se usata in modo improprio o eccessivo, può avere dei risvolti negativi sulla soglia dell’attenzione. Nello specifico sembra che molte persone stiano vivendo una crisi dell’attenzione, perché la loro soglia dell’attenzione si sta accorciando. Può davvero la tecnologia avere un effetto simile? Cosa possiamo fare per contrastare questi risvolti negativi della tecnologia? Nei prossimi paragrafi cercheremo di rispondere a queste e altre domande.
“Attention span” e tecnologia
Il lasso di tempo durante il quale una persona riesce a rimanere concentrata su qualcosa viene definito “attention span”. Se per esempio riesci a rimanere concentrato su una slot machine del casinò xonbet per 10 minuti il tuo “attention span” in quell'occasione è di 10 minuti.
Alcune ricerche indicano che la tecnologia è in grado di modificare questo valore e a volte lo fa con dei risvolti negativi: sembra infatti che passare molto tempo davanti allo schermo del pc o dello smartphone faccia diminuire la nostra capacità di concentrarci. Vediamo per quali ragioni la tecnologia sta trasformando la nostra attenzione.
Alcuni esempi di tecnologia e attenzione
Quali sono i particolari tecnologici che forse sono in grado di influenzare e cambiare il modo in cui il nostro cervello ci aiuta a concentrarci?
Social network. I social sono un elemento sempre più presente e quotidiano nelle vite di tantissime persone. Diversi studi hanno dimostrato che i social sono progettati appositamente per catturare e mantenere l’attenzione degli utenti. A tutti è capitato di trovarsi bloccati sullo schermo in un continuo gesto di “scrolling” senza riuscire a fermarsi. Anche se questo potrebbe sembrare concentrazione in realtà la nostra concentrazione non è totalmente attiva in quel momento, ma si tratta più di “distrazione”.
Consumo rapido. La società dei consumi sta portando ogni aspetto della vita sotto l’idea del consumo rapido. Per fare solo un esempio siamo passati dalla lettura di libri e giornali alla lettura di micro notizie e brevissimi testi. La differenza tra questi due tipi di lettura è che il primo è una lettura attenta, profonda e prolungata. Nel secondo caso invece l’attenzione è richiesta solo per pochi minuti, se non secondi, e poi richiamata subito ad altro.
Applicazioni e notifiche per smartphone. Gli smartphone sono il dispositivo tecnologico che usiamo di più in assoluto. Purtroppo sono spesso un elemento di disturbo e non ci permettono di mantenere l’attenzione su qualcosa per molto perché suonano per messaggi, notifiche, applicazioni e altro ancora. GLi smartphone richiamando costantemente la nostra attenzione la distolgono da altro.
Conseguenze
Non è sempre facile capire quali sono le cause e gli effetti di certi fenomeni, soprattutto quando parliamo del cervello umano, un organo estremamente complesso che ancora non conosciamo a fondo. Tuttavia possiamo osservare che il cambiamento nelle modalità dell’attenzione e della concentrazione hanno dei risvolti concreti nella vita di tutti i giorni.
Tanti bambini e ragazzi, soprattutto se esposti per molte ore a schermi e dispositivi tecnologici, fanno fatica a concentrarsi nello studio. Lo stesso vale anche per gli adulti che possono faticare a concentrarsi in ambito lavorativo. SI osservano anche altri fenomeni che potrebbero essere collegati al cambiamento della soglia dell’attenzione:
Aumento dello stress. Potrebbe essere causato dalla necessità di interrompere costantemente un'attività per far fronte e rispondere a tante altre cose. In questo caso il multitasking passa a essere un problema e non più una capacità utile.
Riduzione della memoria. Avendo una minore concentrazione può anche essere che le persone facciano più fatica a memorizzare informazioni importanti.
Rapporti personali. Anche nei rapporti tra persone potrebbero esserci delle conseguenze, per esempio con conversazioni più brevi e frammentate e con scarso interesse nell’approfondire una conoscenza.
Possibili soluzioni
Fortunatamente essendo consapevoli della situazione e dei pericoli legati alla tecnologia ogni persona può prendere delle precauzioni e decidere attivamente di contrastare i possibili effetti negativi. Ognuno di noi può trovare dei piccoli accorgimenti che funzionano nella sua vita.
Non c’è una soluzione unica per tutti perché come sempre non è possibile generalizzare. Ecco però alcune idee e alcune iniziative che potrebbero favorire una rinnovata attenzione alla soglia della nostra concentrazione.
Gestione del tempo. Gestire il tempo passato davanti agli schermi è fondamentale quando si parla di “attention span”. Si possono impostare notifiche e limiti per l’uso di app e telefoni oppure si possono prendere delle pause programmate per disintossicarsi dalla tecnologia. Evitare di usare i telefoni e tablet la sera prima di andare a dormire e la mattina appena svegli è un ottimo modo per concentrarci di più su altre cose.
Esercizi di concentrazione. CI sono vari esercizi come ad esempio yoga e mindfulness che possono aiutarci a ristabilire una vita più equilibrata quando siamo sopraffatti da notifiche, messaggi, email, chiamate e cose simili.
Educazione digitale. Un passo fondamentale è quello dell’educazione: insegnare ai più giovani l’importanza dei limiti nell’uso della tecnologia.
Riconoscere l’impatto della tecnologia sulla nostra attenzione è il primo passo per riprendere il controllo della concentrazione. Con piccoli cambiamenti quotidiani e consapevolezza digitale, è possibile proteggere e allenare la propria soglia dell’attenzione.
A un'analisi attenta, la storia degli ultimi tre anni e mezzo si potrebbe anche ragionevolmente leggere come una lunga vicenda di preparazione dell'Occidente, anzi dell’uoccidente liberal-atlantista, alla guerra con la Russia. A voler essere più elastici con la periodizzazione, si potrebbe dire che tutto è principiato già negli anni Novanta, quando la NATO ha preso ad allargarsi indebitamente negli spazi dell'ex Unione Sovietica, caduta ingloriosamente, con l’obiettivo di normalizzare la Russia e trasformarla in una innocua colonia di Washington.
L'inimicizia con Putin nacque proprio quando con il suo avvento la Russia cominciò a opporsi fermamente all'allargamento imperialistico della NATO verso Oriente. Adesso siamo davvero giunti al redde rationem. Nei giorni scorsi, infatti, la Polonia ha abbattuto dei droni russi che, a suo dire, stavano sorvolando il suo spazio aereo. E, di più, ha invocato l'intervento della NATO, appellandosi all'articolo 4 del Patto Atlantico.
L'Italia è già coinvolta, poiché un suo aereo è già intervenuto in Polonia. Il ministro Crosetto ha detto senza perifrasi che l'Italia interviene a sostegno dei suoi alleati. E il guitto Zelensky, attore NATO e prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, ha nelle ore scorse accusato i leader europei di non aver agito prima contro la Russia.
È dunque ormai inevitabile il conflitto con la Russia di Putin? E soprattutto dove ci porterà questa guerra, considerata la disparità delle forze in campo e lo scarso interesse che per ora Donald Trump sembra nutrire per il conflitto? È dunque giunto il momento perché l'Europa, come da tempo vuole sire Macron, invii le sue truppe in Ucraina a combattere contro la Russia?
La macchina della propaganda ripeterà a oltranza che è d'uopo combattere in difesa dei sacri valori dell'occidente: ma quali sono oggi detti valori? Cancel culture e arcobaleno, finanza e liberismo?
In verità, se guerra ci sarà, l'Europa combatterà soltanto in difesa del nulla che ha innalzato a proprio orizzonte di senso, rinnegando la propria storia e la propria cultura. E, come sappiamo, tutte le guerre che in passato gli europei hanno provato ad avviare contro la Russia hanno avuto esiti catastrofici, naturalmente per l'Europa.
Intanto, la Germania del cancelliere Merz sta allestendo gli ospedali come se già di fatto fosse in guerra: le strutture ospedaliere teutoniche si stanno infatti attrezzando per ricevere fino a cento feriti gravi al giorno. La notizia, senz'altro allarmante, non ci sorprende poi molto: l'Unione Europea sta facendo di tutto per propiziare il conflitto con la Russia di Putin, provocandola in ogni modo e continuando stoltamente a supportare le irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l’attore NATO Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente dichiarato che l'Unione Europea non ha mai scatenato un conflitto: ora potrebbe essere la volta buona, aggiungiamo noi, considerato il contegno irresponsabile dei cosiddetti volenterosi europei.
L'abbiamo sottolineato abbondantemente: il folle piano del Rearm Europe, voluto dalla sacerdotessa dei mercati apatridi Ursula von der Leyen, presenta solo in astratto una funzione difensiva, essendo in realtà volto a preparare l'Europa a confliggere con la Russia di Putin; Russia di Putin che di per sé non avrebbe alcun interesse a entrare in guerra con l'Europa e che, a nostro giudizio, lo farebbe soltanto se venisse ulteriormente provocata, come l’Unione Europea si sta con zelo impegnando a fare.
Non dimentichiamo che la Francia di sire Macron si sta impegnando in ogni modo affinché l'Unione Europea mandi le proprie truppe sul fronte ucraino a immolarsi nel nome dell’imperialismo dell’occidente, anzi dell’uoccidente liberal-atlantista.
Sicché il noto teorema, cavallo di battaglia degli euroinomani di Bruxelles, secondo cui "l'Unione Europea ci protegge dal ritorno delle guerre" risulta vero quanto l’altro teorema, quello in accordo con il quale - Romano Prodi dixit - "grazie all'euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più".
Una sera d’estate come tante…poi Lui, un perfetto estraneo,la guarda dritto negli occhi,un sorriso, un colpo al cuore.Ecco ci risiamo!L’ipotetico inizio di molte relazioni.
Il primo istinto, dono di una saggezza ancestrale, le suggerisce di scappare.Così, con cavalcata sicura ed indipendente, Lei si dirige verso l’uscita del locale.Lotta contro ogni cellula del suo corpo che vorrebbe restare, mentre Lui con la testa le fa cenno di non andare.
Sempre la stessa domanda: "Rischio?"La possibilità di soffrire è alta, anzi altissima e l’ascendente di quello sconosciuto su di lei è tanto forte quanto la paura che l’attanaglia e la blocca.Poi c’è quella vocina subdola che la illude e che le bisbiglia che esiste anche la remota eventualità di essere felice.
Persa in questo brulichio mentale percorre almeno un chilometro, per assicurarsi di essere lontana da ogni tentazione di vivere.Poi comincia a rallentare, non sa esattamente dove andare, mentre è in corso una battaglia intestina contro se stessa.
C’è festa ovunque, la gente è allegra, è in vacanza.
Cerca di distrarsi, si ferma al bar di un amico, beve un drink, chiacchiera apatica con alcuni presenti, clienti abitudinari.La sua testa è ancora là, da un perfetto estraneo con cui ha scambiato poche battute.Passa mezz’ora, poi un’ora, prova ad allontanare il pensiero, osserva i volti dei passanti che ridono spensierati:un papà con la bimba in braccio, la mamma spinge il passeggino con al suo interno una bambola dai capelli rossi, che sporge a testa in giù verso la ruota posteriore.Anche Lei si sente come quel giocattolo, a testa in giù, completamente sopraffatta dalle sue fragilità.
Poi arriva Francesco, il complice di avventure estive che, inconsapevole, con aria leggera, le chiede di accompagnarlo da un suo amico che lo sta aspettando proprio lì, dove ha lasciato Lui.
L’Universo le sta inviando un messaggio?Forse una seconda possibilità?!L’alibi è servito!Così eccola a ripercorrere la strada a ritroso, in un misto tra eccitazione e terrore.
Lei arriva, quando lo vede da lontano, si blocca, si ferma al bancone, nel frattempo lui si volta e in un istante è da lei.È confusa, non riesce a proferire parola, un’emozione sconosciuta le sale in gola, lui le parla, lei annuisce al nulla.Nella sua testa nessun pensiero utile, se non la pellicola di tutti i fallimenti delle storie passate.
Pian piano la presenza dell’uomo riesce a placare la sua Anima, lei, unica eroina di questa storia, così audace nel condurla a superare quella paura che l’ha protetta in un’apparente, rassicurante solitudine.
È l’inizio di un nuovo viaggio, ormai inevitabile, non sa dove la porterà, ma necessario per andare oltre.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili al bullismo tra studenti all’interno del contesto scolastico.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “La scuola può essere condannata al risarcimento danni in caso di bullismo tra studenti all’interno dell’istituto?”
Il caso di specie ci rimanda ad una vicenda recentemente definita giudizialmente in ambito civilistico, nella quale un genitore si è rivolto al Tribunale chiedendo la condanna del Ministero dell’Istruzione al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dal proprio figlio minore, vittima di atti di bullismo consumati durante l’orario scolastico, e più precisamente nel corso della ricreazione presso i bagni della scuola primaria, e che avevano visto come autore un altro allievo del medesimo istituto, coetaneo della vittima.
A tal proposito risulta utile ricordare che, per giurisprudenza unanime e consolidata, nell’ambito dell’amministrazione statale scolastica, legittimato passivo per le azioni di responsabilità che originano da condotte di alunni e insegnanti poste in essere nel corso dell’orario scolastico risulta unicamente il Ministero, e non i circoli didattici o i singoli istituti, pur avendo quest’ultimi autonoma personalità giuridica.
Per l’effetto tali amministrazioni scolastiche agiscono in veste di organi statali e non di soggetti distinti dallo Stato e, nelle liti afferenti agli illeciti di “culpa in vigilando”, pertanto, legittimato passivo risulta unicamente il Ministero e mai l’Istituto (ex multis, Corte di Cassazione n. 6372 del 2011).
Inoltre, tenuto conto che i soprusi avvenuti all’interno dell’Istituto e durante l’orario scolastico sono riconducibili all’omesso controllo e sorveglianza da parte del personale docente e/o non docente addetto alla struttura scolastica, tanto da aver occasionato al bambino danni patrimoniali e non patrimoniali, tale fattispecie è sussumibile sotto la disciplina dell’art. 2048, comma 2, c.c.
Comme che testualmente recita: «I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto».
Incombe quindi all’amministrazione scolastica rispondere del fatto illecito posto in essere dagli allievi minori sottoposti alla sua vigilanza, e di tale responsabilità ex art. 2048, comma 3, c.c., si libera soltanto in presenza dell’inevitabilità del danno nonostante la predisposizione di tutte le cautele idonee ad evitare il fatto (ex multis, Corte di Cassazione, n. 8811 del 2020).
Alla luce di tali considerazioni ed in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che: "Il MIUR è responsabile e pertanto è condannato a risarcire i danni patiti da uno studente rimasto vittima di atti di bullismo consumati nel corso della ricreazione presso i bagni della scuola primaria, ad opera di un altro allievo del medesimo istituto, coetaneo del bambino ferito, in quanto i soprusi hanno avuto luogo a causa dell’omesso controllo e sorveglianza da parte del personale docente e non docente addetto alla struttura scolastica (Trib. Potenza, Sez. Civile, sentenza n. 380/21; dep. il 12.04.21)".
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il weekend vede sfilare i celebri fanti piumati per le vie della città leopardiana, alla presenza delle autorità civili e militari marchigianee nazionali, in occasione del Raduno regionale.
Hanno animato e animeranno piazza Leopardi e le vie del centro storico, sfilando alla carica tra una moltitudine di cittadini in festa, regalando a Recanati una due-giorni indimenticabile. I bersaglieri di molte delle 29 sezioni marchigiane hanno preso la scena nella centralissima piazza della città leopardiana tra il pomeriggio di oggi (13 settembre, ndr) e la giornata di domani 14 settembre, in occasione del Raduno Regionale dei bersaglieri delle Marche.
Tanti i recanatesi e non accorsi. L’evento è stato organizzatodall’Associazione nazionale Bersaglieri in collaborazione con i Comuni di Recanati, Potenza Picena e Montelupone. Presenti, oltre all’Amministrazione comunale di Recanati, che ha sottolineato l’importanza dell’evento per la città e per il prestigio della manifestazione, anche alcuni sindaci del territorio sul quale insistono le sezioni dei fanti piumati. Hanno inoltre presenziato alla manifestazione il presidente nazionale Giuseppe Nicola Tota e ilsegretario dell’Associazione Enrico Versari.
Tutto è iniziato nel pomeriggio di oggi 13 settembre con il caratteristico alzabandiera, che ha dato il via ufficiale alle ‘manovre’ dei gruppi riuniti in città, cui hanno fatto seguito la deposizione di una corona presso il Monumento ai Caduti delle guerre e la consegna al Sindaco di Recanati del Medagliere regionale, simbolo materiale del Corpo che raccoglie le medaglie al valore militare e civile conferite a quanti, nel corso degli anni, hanno messo a repentaglio la propria vita per proteggere la Nazione. In serata, dunque, la Fanfara Bersaglieri di Ascoli Piceno si è esibita in un attesissimo concerto, durante il quale sono stati eseguiti i brani più suggestivi e significativi del Corpo militare.
(Foto Silvia Ardini)
Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale per l’esecuzione di lavori di riqualificazione dell’area parcheggio di piazza Nazario Sauro.
Dal 22 settembre al 23 ottobre, con orario 0-24, in Piazza Nazario Sauro (tutta l’area parcheggio in prossimità del civico 10) sono previsti il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli eccetto i mezzi d’opera della ditta interessata dai lavori e il divieto di transito con rimozione coatta nel tratto interessato dai lavori.
Nei giorni di mercoledì 24 settembre e 1, 8, 15 e 22 ottobre, dalle 6:00 alle 15:00, saranno previsti il divieto di sosta con rimozione coatta (eccetto autocarri degli operatori commerciali) in via Pannelli e il divieto di transito in via Moje (eccetto autocarri degli operatori commerciali, forze dell’ordine, residenti delle vie Moje, Pannelli e Della Nana).
Dopo tanti anni trascorsi tra timbri e assegnazione del numero di protocollo è arrivato il momento della pensione per Gabriella Fiorelli, volto solare dell’Ufficio Protocollo comunale di Civitanova Marche che ha gestito insieme ai colleghi di oggi e di ieri la corrispondenza di Palazzo Sforza, fatta di centinaia di documenti e lettere in entrata e uscita.
In Sala Consiglio giovedì 11 settembre Gabriella ha organizzato un momento di saluto, alla presenza di tantissimi colleghi, del sindaco Fabrizio Ciarapica, degli assessori Claudio Morresi e Ermanno Carassai, ma anche di ex assessori ed amministratori e colleghi in pensione.
Lei stessa ha definito il suo viaggio lavorativo un’esperienza speciale. Fondamentale per tutti il suo apporto nell’affrontare il non facile momento di passaggio dal cartaceo al digitale. Ed è stata soprattutto un percorso incentrato su rapporti veri e amicizie sincere nate giorno per giorno dietro alla vetrata di quello sportello dove sono passati tanti Civitanovesi.
"Non lascio semplicemente un ufficio – ha detto la neo pensionata ringraziando tutti i presenti - ma una casa fatta di nomi e presenze preziose, tra tanti sorrisi ma anche lacrime per chi come Domenico non c’è più. Per me non è una fine, ma l’inizio di un cammino fatto di passi più lenti accanto ai miei cari".
Il sindaco ha ringraziato Gabriella, per la sua professionalità e umanità, per il suo sorriso che scaldava anche le giornate più difficili e pesanti. I colleghi le hanno lasciato una pergamena per salutare "Schizzo", così era chiamata per la sua velocità nello sbrigare i carteggi e le hanno donato una borsa da indossare nei giorni leggeri e di gioia che verranno, in cui finalmente potrà dimenticare di timbrare carte e soprattutto il cartellino.
Milano, la città della moda, del design e dell'innovazione, è un centro pulsante di vita e opportunità. Ma cosa succede quando la "melodia" della città inizia a sbiadire? La perdita dell'udito è un problema comune che può influenzare significativamente la qualità della vita, isolandoti dal rumore vivace delle piazze, dalle conversazioni a un aperitivo o dalla musica di un concerto. Fortunatamente un'ampia rete di specialisti e centri acustici è pronta ad offrirti la soluzione più adatta: gli apparecchi acustici in centro a Milano.
Perché Scegliere un Apparecchio Acustico?
Spesso, l'idea di indossare un apparecchio acustico evoca immagini di dispositivi ingombranti e visibili. Oggi, la tecnologia ha compiuto passi da gigante. Gli apparecchi acustici moderni sono veri e propri gioielli di ingegneria, discreti, potenti e ricchi di funzionalità. Pensali come auricolari intelligenti, capaci di connettersi al tuo smartphone, offrirti una qualità del suono cristallina e adattarsi in tempo reale all'ambiente circostante.
Oltre a migliorare la tua capacità di sentire, un apparecchio acustico può:
- Migliorare la tua vita sociale: Rientra nel vivo delle conversazioni, partecipa a eventi e incontri con fiducia.
- Aumentare la tua sicurezza: Percepire i rumori del traffico, gli allarmi e le voci di avvertimento è fondamentale per la tua incolumità.
- Ridurre lo sforzo uditivo: Non dovrai più sforzarti per capire, riducendo la fatica e lo stress.
- Preservare la tua salute cognitiva: Studi scientifici dimostrano una correlazione tra perdita dell'udito non trattata e un maggiore rischio di declino cognitivo.
La Comodità di Trovare l'Esperto Giusto in Centro a Milano
La posizione è tutto, specialmente in una città come Milano. La comodità di avere un centro acustico a pochi passi dal Duomo, dalla Galleria Vittorio Emanuele o dalle vie dello shopping è un vantaggio inestimabile. Non dovrai affrontare lunghi spostamenti o perdere tempo prezioso. I centri specializzati in centro Milano sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, in metropolitana (linee M1, M3), tram o autobus.
Quando cerchi un centro acustico, è fondamentale considerare alcuni fattori chiave:
- Esperienza e professionalità: Cerca audioprotesisti qualificati e certificati con anni di esperienza nel settore.
- Gamma di prodotti: Un buon centro deve offrire una vasta gamma di apparecchi acustici delle migliori marche (Phonak, Oticon, Resound, Widex, Starkey), con diverse opzioni di design (retroauricolari, endoauricolari) e funzionalità.
- Servizi personalizzati: Ogni perdita dell'udito è unica. Assicurati che il centro offra un esame audiometrico completo, una consulenza personalizzata e un periodo di prova per testare l'apparecchio nella tua vita quotidiana.
- Assistenza post-vendita: La manutenzione, le regolazioni e l'assistenza continua sono cruciali per garantire il corretto funzionamento del tuo apparecchio nel tempo.
Come Funziona un Apparecchio Acustico: La Tecnologia Dietro il Suono
Gli apparecchi acustici sono microcomputer in miniatura. Un microfono cattura i suoni dall'ambiente circostante e li converte in segnali digitali. Un chip processore analizza e amplifica questi suoni, filtrando i rumori di fondo indesiderati e ottimizzando la chiarezza delle voci. Infine, un ricevitore invia il suono amplificato direttamente nel tuo orecchio, personalizzato in base alle tue specifiche esigenze uditive.
Tra le funzionalità più innovative, troviamo:
- Connettività Bluetooth: Per connettersi a smartphone, tablet e TV, trasformando il tuo apparecchio acustico in un auricolare wireless di alta qualità.
- Intelligenza Artificiale (AI): Alcuni modelli di ultima generazione utilizzano l'AI per adattare automaticamente le impostazioni in base all'ambiente sonoro, garantendo un'esperienza uditiva ottimale in ogni situazione.
- Ricaricabilità: Dimentica le batterie usa e getta. Molti apparecchi acustici moderni sono ricaricabili, offrendo un'intera giornata di autonomia con una singola carica.
- Riduzione del rumore: Sistemi avanzati che isolano e riducono i rumori di sottofondo (come quelli del traffico, di un ristorante affollato o del vento), permettendoti di concentrarti su ciò che conta davvero.
Il Processo d'Acquisto: Dal Test all'Assistenza
Il percorso per l'acquisto di un apparecchio acustico in centro a Milano è semplice e guidato. Inizia con un esame audiometrico, un test indolore che valuta il tuo livello di perdita uditiva. Sulla base dei risultati, l'audioprotesista ti consiglierà i modelli più adatti alle tue esigenze e al tuo stile di vita.
Dopo la scelta, inizia il periodo di prova, un'opportunità fondamentale per testare l'apparecchio nella tua vita di tutti i giorni. Infine, l'acquisto è accompagnato da un servizio di assistenza completa, che include regolazioni periodiche, pulizia e riparazioni.
Non lasciare che la perdita dell'udito ti impedisca di vivere la vita al massimo. Milano è una città da ascoltare, da scoprire e da vivere in ogni suo dettaglio sonoro. Scegliendo il giusto centro acustico in centro, potrai riappropriarti del suono della tua città e della tua vita, in tutta la sua ricchezza e vivacità.
"Suonare qui con voi è bellissimo, mi avete fatto ritrovare una forza e un’audacia che pensavo di aver perso, ora che finalmente vi posso guardare negli occhi vi ringrazio di cuore per il premio che mi avete attribuito” con queste parole Alessandra Nazzaro, vincitrice del premio “La casa in riva al mare 2025”, si è rivolta agli oltre cinquanta detenuti del carcere di Barcaglione, nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dal Garante dei diritti della persona della Regione Marche Avv. Giancarlo Giulianelli.
Scelta fra gli otto vincitori di Musicultura 2025 da una speciale giuria composta da persone detenute presso il carcere di Barcaglione, Alessandra Nazzaro aveva ricevuto il premio nel giugno scorso, nelle serate finali di Musicultura, sul palco dello Sferisterio di Macerata, direttamente dalle mani di due membri della giuria del Barcaglione in permesso. L’artista ha mantenuto la promessa di venire a conoscere di persona chi l’aveva apprezzata e votata e ieri si è felicemente esibita con la sua canzone "Ouverture", nel piazzale interno della Casa di Reclusione di Ancona, affacciato sulla suggestiva scenografia del mare Adriatico. Davanti a lei una sessantina di detenuti, le autorità, e una rappresentanza di studenti coinvolti nelle attività annuali di Musicultura.
Il progetto “La casa in riva al mare”, segnalato nel 2024 come Best Practice dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, nasce per contribuire a mantenere vivi all’interno del carcere, stimoli emotivi, sollecitazioni culturali, esempi di solidarietà umana. Dopo aver coinvolto per mesi, attivamente, un gruppo di persone recluse con un programma di laboratori musicali e di scrittura coordinati dal direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri e dopo la costituzione di una giuria e la premiazione allo Sferisterio, il progetto 2025 ha vissuto il suo atto finale. L’evento prevedeva il concerto all’interno del carcere della sola vincitrice del Premio “La casa in riva al mare”, ma l’iniziativa è entrata a tal punto nel cuore dei vincitori di Musicultura che tutti si sono uniti con entusiasmo a questa occasione speciale d’incontro con chi nei mesi scorsi aveva apprezzato, discusso, e votato le loro canzoni.
Le performance di Alessandra Nazzaro, Elena Mil, Frammenti, Ibisco, Moonari, Abat-jour e Silvia Lovicario sono state intense e suggestive, tra momenti di commozione, di gioia e di ballo. Alla festa hanno partecipato creativamente anche i membri della giuria del Barcaglione, Guerino si è lanciato in una paerformance rap, sono stati lette riflessioni, storie e poesie di Klodjan, Massimo, Mauro, Giuseppe, Elvis ed altri.
“Questa è la serata finale di una storia iniziata a marzo, passata dallo Sferisterio di Macerata ma che si è svolta prevalentemente qui dentro, con la musica, con Musicultura. – Ha detto il Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli – Lo scopo non è solo quello di portare la vita esterna nella struttura carceraria ma anche quello di far capire a chi è fuori che chi è qui dentro può e deve avere un futuro, una nuova possibilità di vita. Il ringraziamento va a Musicultura e a tutti i vincitori del concorso che hanno deciso di partecipare a questa memorabile giornata di allegria e condivisione”.
Gran finale con tutti i vincitori di Musicultura che insieme ai venticinque detenuti della speciale giuria del Festival hanno intonato la canzone di Lucio Dalla che ha dato il nome al progetto, accompagnati dalla chitarra di Ezio Nannipieri.
“Una bellissima festa, gioiosa, armoniosa, commovente. – Ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - . Si è percepita una fusione sincera di energie altrettanto sincere. Gli invitati credo abbiano toccato con mano non solo come iniziative del genere portino conforto a chi vive in condizione di privazione della libertà, ma anche quanto chi sta fuori dal carcere possa umanamente arricchirsi dall'incontro con i detenuti e con l’acquIsire consapevolezza della realtò che si ritrovano a vivere”.
Prosegue senza sosta l’attività di ATIM nella promozione dell’offerta delle Marche in occasione delle grandi manifestazioni fieristiche in Italia e soprattutto all’estero, con l’obiettivo di presentare ai principali operatori del turismo internazionale quanto la regione è capace di offrire a una clientela sempre più variegata ed esigente.
Dall’inizio dell’anno l’agenzia della Regione Marche ha partecipato a 3 fiere nazionali e 10 expo internazionali (di cui 4 extra europei), oltre a 6 eventi B2B per la promozione del sistema turistico regionale. Un piano che a fine agosto ha visto coinvolti 199 operatori marchigiani in ambito turistico e la partecipazione di 123 aziende della regione in eventi dedicati all’internazionalizzazione della propria offerta. E sulla scorta di questi risultati, ATIM guarda alla seconda metà dell’anno con una agenda fitta di appuntamenti strategici.
Nei prossimi mesi, infatti, le Marche saranno impegnate in un vero e proprio “tour” in Italia, in Europa e in paesi chiave extracontinentali, per raccontare le eccellenze regionali, dal turismo all’enogastronomia, dalla nautica alla moda.
Il calendario si è inaugurato con l’Italian Bike Festival (5-7 settembre, Misano), fiera internazionale dedicata al ciclismo con grande spazio al cicloturismo, comparto in forte crescita. Le Marche hanno partecipato con uno stand istituzionale per promuovere i percorsi in bicicletta e l’accoglienza per gli amanti delle due ruote.
Seguiranno appuntamenti di primo piano: dal 23 al 25 settembre le Marche saranno presenti all’IFTM - International and French Travel Market di Parigi, principale fiera francese del turismo internazionale, con oltre 30.000 professionisti del settore attesi.
A settembre l’agenzia regionale sarà inoltre presente in Costa Azzurra al Cannes Yachting Festival (9-14 settembre), il salone nautico più importante d’Europa, insieme a un pool di aziende marchigiane in collaborazione con la Marche Yachting & Cruising Association. Sempre nello stesso mese, focus sul distretto calzaturiero con l’arrivo nelle Marche di influencer tedeschi e scandinavi in visita alle aziende del settore, in sinergia con Assocalzaturifici.
Non mancherà la vetrina enogastronomica con Marcheting in Rome (17-19 settembre), dedicata alle eccellenze agroalimentari marchigiane.
Dopo la campagna internazionale con il video “Let’s Marche” in Times Square a New York, ad ottobre le Marche accoglieranno giornalisti statunitensi specializzati in turismo, lifestyle e food. Sempre in autunno è attesa la partecipazione al TTG di Rimini (8-10 ottobre), la più importante fiera B2B italiana del turismo, con la presenza di oltre 60 operatori turistici marchigiani.
«Quello che ci aspetta è un autunno ricco di appuntamenti che conferma la nostra missione: dare voce e visibilità alle Marche – sottolinea Marina Santucci, direttrice di ATIM – e lo facciamo sostenendo le imprese, promuovendo i nostri territori e portando le eccellenze marchigiane nelle più grandi vetrine internazionali».
Un’agenda che dimostra quanto le Marche, attraverso ATIM, siano al lavoro per aprire nuove opportunità ai propri operatori e dare sempre maggiore visibilità al territorio.
Nuova vita per l'ex scuola di Cupi di Visso, che ospiterà il rinnovato "Museo della pastorizia", un centro di aggregazione e una struttura ricettiva legata al rifugio del Parco dei Sibillini. La Conferenza regionale ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo ai lavori di riparazione danni e miglioramento sismico dell'edificio nella frazione.L'intervento, inserito nel programma straordinario di rigenerazione urbana connessa al sisma, è finanziato con un contributo complessivo di 1,3 milioni di euro.
"Andiamo avanti con la rigenerazione dei territori colpiti dal terremoto del 2016-2017, con l'obiettivo di restituire non solo edifici ma soprattutto senso di comunità a luoghi che già soffrivano di spopolamento - commenta il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli - Con questa approvazione, si compie un passo importante verso la riqualificazione di un edificio pubblico strategico per la comunità locale, nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini, che rappresenta anche la custodia dell'identità e della storia di questi luoghi".
L'edificio, danneggiato dagli eventi sismici di nove anni fa, sarà oggetto di interventi strutturali, architettonici, impiantistici ed energetici, nel pieno rispetto delle caratteristiche storiche e paesaggistiche. Il progetto prevede consolidamento delle murature, miglioramento del comportamento sismico, sistemazione delle coperture e ripristino delle finiture.
"Il progetto per la ex scuola di Cupi prevede il ripristino del Museo della pastorizia, la realizzazione di un centro di aggregazione per la comunità e di una struttura ricettiva collegata al rifugio del Parco dei Sibillini, dove i lavori sono già avviati – spiega l’amministrazione comunale – Si tratta di un intervento che si inserisce pienamente nel percorso di ricostruzione, volto a restituire strutture di comunità e, allo stesso tempo, a creare nuove opportunità di sviluppo turistico e di resilienza".
Proprio in occasione della Giornata Mondiale della Fibrosi Cistica, la Lega Italiana Fibrosi Cistica celebra un risultato storico: è stata accolta la richiesta presentata congiuntamente da LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica) e CFE per l'inserimento di Kaftrio/Trikafta nella lista dei farmaci essenziali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
"Un traguardo importante per tutti i pazienti e in particolare un passo concreto per coloro che, ancora oggi, non hanno accesso a trattamenti potenzialmente risolutivi", sottolineano i promotori della richiesta.
Serrata è stata la campagna di sensibilizzazione condotta da LIFC nel corso degli ultimi mesi, al fine di richiedere l’estensione dell’indicazione del farmaco Kaftrio per tutti i pazienti di età pari o superiore ai 2 anni, con almeno una mutazione CFTR non di classe I.
"Abbiamo ottenuto questo diritto perché l’OMS ha finalmente accolto l’istanza presentata da LIFC in cui si chiedeva l’inserimento del farmaco nella lista delle medicine essenziali per i pazienti di fibrosi cistica, fornendo così una speranza di cura anche nei Paesi in cui c’è una difficoltà all’ottenimento del farmaco - ha commentato con orgoglio il Presidente LIFC Antonio Guarini -. Il nostro impegno come LIFC nazionale va oltre i confini italiani: ogni giorno lavoriamo e ci impegniamo per garantire cure e diritti alle persone con fibrosi cistica ovunque si trovino. Questo traguardo rappresenta una speranza concreta per migliaia di pazienti e famiglie di tutto il mondo e dimostra, ancora una volta, come insieme possiamo cambiare il futuro della fibrosi cistica, perché da soli si va veloci ma insieme si va lontano".
Di grande rilievo, in questo contesto, è stata la risonanza degli eventi condotti dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica a livello nazionale, a sostegno degli "orfani di cura": non ultimo, il progetto “125 Miglia per un Respiro” che ha visto protagonista l’atleta e testimonial sportivo LIFC Alessandro Gattafoni impegnato in una traversata del mare in kayak, da Civitanova Marche fino alla città di Sebenico, per 180 chilometri.
Una sfida incredibile per un atleta come Alessandro, forte ma comunque paziente di fibrosi cistica. Dietro questa performance, però, per Alessandro la mission era ancora più profonda: proseguire il suo viaggio di sensibilizzazione sulla malattia.
"Iniziative come quella portata avanti da Alessandro sono fondamentali, per far luce su questa patologia molto diffusa, ma ancora troppo poco conosciuta, e per trasmettere forza ai più di 6.000 pazienti italiani affetti da fibrosi cistica, così come a tutte le persone che affrontano questa sfida, trasformandola in una leva per guardare con fiducia al futuro", ha concluso Guarini.