San Ginesio ricorda la Strage di Capaci: un incontro tra studenti e Carabinieri per riflettere sulla legalità
In occasione della Giornata della Legalità, a 33 anni dalla Strage di Capaci, San Ginesio ha ospitato un incontro toccante e formativo tra i carabinieri e gli studenti delle scuole medie locali, uniti nel ricordo delle vittime della mafia e nella promozione della cultura della legalità.
Presso l'Istituto Comprensivo di San Ginesio, gli alunni delle scuole medie di San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento all’incontro con il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, e il maresciallo Rosario Pasquale Mignogna, comandante della locale stazione dei carabinieri.
L’evento, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Brigida Cristallo e coordinato dalla professoressa Alessandra Arrà, referente del progetto, si è inserito nell’ambito delle iniziative promosse dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per la diffusione della “Cultura della Legalità” tra i giovani.
Durante l’incontro, i carabinieri hanno affrontato con i ragazzi il tema della criminalità organizzata e delle mafie, approfondendo la storia di uomini dello Stato che hanno sacrificato la loro vita in nome della giustizia: il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il Capitano Emanuele Basile, il Capitano Mario D’Aleo, l’Appuntato Salvatore Bommarito e il Carabiniere Pietro Morici. Figure eroiche che hanno incarnato i valori dell’onestà, del coraggio e del senso del dovere.
Gli studenti, guidati dai loro docenti, hanno risposto con entusiasmo e maturità: attraverso elaborati scritti, disegni e riflessioni, hanno realizzato un vero e proprio tributo alle vittime di mafia, dimostrando grande sensibilità e consapevolezza. L’incontro, dal tono sobrio ma coinvolgente, si è rivelato un momento di dialogo autentico, in cui i ragazzi hanno potuto porre domande, confrontarsi e riflettere sul valore della legalità come fondamento della convivenza civile.
"È fondamentale che le nuove generazioni comprendano l’importanza della memoria e del rispetto delle regole – ha dichiarato il Maggiore Maggi – Solo attraverso l’educazione possiamo costruire cittadini consapevoli, in grado di opporsi a ogni forma di sopraffazione".
Una giornata intensa e significativa, che ha saputo trasformare il dolore della memoria in uno stimolo all’impegno civile. Perché ricordare Falcone, Borsellino e tutti coloro che hanno perso la vita per combattere le mafie non è solo un dovere morale, ma un atto di responsabilità verso il futuro.
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