Avrà inizio sabato 6 febbraio l’edizione 2021 di Porte Aperte in Unicam, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri, che si terranno in modalità telematica, prenderanno il via sabato 6 febbraio e si ripeteranno sabato 20 febbraio, venerdì 26 marzo, giovedì 29 aprile per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.
La mattinata del 6 aprile si aprirà alle ore 9.30 con una sessione plenaria in diretta streaming nel corso della quale interverranno il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Delegata all’Orientamento Valeria Polzonetti, un rappresentante del Cus Camerino ed uno studente Unicam.
I partecipanti si collegheranno poi nelle stanze virtuali dei corsi di laurea, dove i docenti illustreranno il corso con seminari ed attività specifiche, e gli studenti potranno interagire in diretta facendo domande per chiedere informazioni o chiarire dubbi o semplici curiosità.
“Sperando di poterci vedere di nuovo in presenza con le future matricole ed aprire loro davvero le porte dell’Università di Camerino – ha sottolineato la prof.ssa Polzonetti – questa iniziativa rappresenta comunque un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico attiveremo un nuovo corso di laurea, quello in Informatica per la comunicazione digitale. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.
Il programma completo è disponibile nel sito www.unicam.it/porteaperteonline, nel quale sono illustrati dettagliatamente tutti i corsi di laurea, sia triennali che magistrali e magistrali a ciclo unico, anche attraverso video di docenti e di studenti e laureati dell’Ateneo.
Anche l’Università di Camerino ha aderito, unico Ateneo delle Marche, al Progetto NERD? (Non è Roba per Donne), progetto nato da una collaborazione fra IBM Italia e il Dipartimento di Informatica dell'Università la Sapienza di Roma nel 2013, con l’obiettivo di diffondere la passione per l'informatica tra le giovani studentesse al fine di orientare le loro scelte universitarie, e ad oggi conta la partecipazione di migliaia di studentesse provenienti da tutta Italia.
Il progetto animato dalle volontarie IBM molte delle quali WIT (Women in Technology) si prefigge di mostrare come l'informatica sia una disciplina creativa, interdisciplinare, sociale, e basata sul problem solving, attività nella quale le donne eccellono.
“Siamo davvero molto felici di poter partecipare a questo progetto – ha sottolineato la professoressa Barbara Re, docente della sezione di Informatica di Unicam nonché prorettrice alle Pari opportunità, tutela e garanzia della Persona dell’ateneo camerte – favorito anche da un contatto di una nostra ex studentessa. L'obiettivo del progetto è quello di far avvicinare al mondo dell'informatica, e più in generale alle materie scientifiche, le ragazze delle scuole superiori italiane, mostrando loro quanto sia falso il luogo comune per cui le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) siano considerate prettamente maschili”
Il Progetto prevede alcune sessioni plenarie ed alcuni laboratori durante i quali le ragazze, provenienti dagli ultimi anni delle scuole superiori di secondo grado, imparano in maniera veloce e divertente a progettare e realizzare un assistente virtuale, usando i servizi Watson di Intelligenza Artificiale, sulla piattaforma IBM Cloud (http://www.ibm.com/cloud/) avvicinandosi così al nuovo mondo del cognitive computing.
Nel corso dell’evento plenario, che si è tenuto in Unicam in modalità telematica nel pomeriggio di ieri 2 febbraio, è stato illustrato il progetto alle oltre 200 studentesse delle scuole superiori della Regione Marche partecipanti.
L’incontro si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, della delegata all’orientamento di Unicam Valeria Polzonetti, del responsabile della sezione di Informatica Flavio Corradini; sono poi seguite le testimonianze di Floriana Ferrara, CSR Manager IBM Italia e Leader Progetto NERD?, di Barbara Re, docente della sezione di Informatica Unicam, di Serena Santi e Gemma di Federico, laureate Unicam ed dottoresse di ricerca rispettivamente presso la Universiteit Antwerpen e la Technical University of Denmark, di Matilde Marcelletti, studentessa Unicam in Informatica. Giuliana Bianchini, Senior Consultant IBM Italia e Tutor Progetto NERD? Camerino, ha illustrato nel dettaglio il progetto. Ospite d’eccezione è stata il Maggiore del Ra.C.I.S. Daniela Tricca, che ha raccontato il suo percorso professionale di donna informatica a servizio dell'Arma dei Carabinieri.
Sono poi in programma due giornate di laboratori, in cui sarà spiegato cos'è l'Intelligenza Artificiale e sarà insegnato come costruire l’assistente virtuale, nonché l’evento conclusivo di premiazione. Le ragazze selezionate tra coloro che presenteranno i migliori progetti parteciperanno ad un mini stage di tre giorni presso una sede IBM.
Nella giornata di oggi si è tenuta una riunione in videoconferenza del tavolo di coordinamento e di attuazione del documento operativo per il rientro a scuola degli studenti delle scuole medie superiori, presieduta dal Prefetto Flavio Ferdani.
Al tavolo hanno preso parte i Rappresentanti Provinciali e Regionali della Scuola, del Trasporto pubblico locale e ferroviario, i Sindaci dei Comuni di Macerata, Civitanova, Recanati, Corridonia, Matelica, San Ginesio, San Severino Marche, Cingoli, e il rappresentante di Regione Marche.
L'incontro è stato convocato con l'intento di effettuare un monitoraggio sulla risposta del sistema trasporti nella prima settimana della ripresa dell'attività didattica in presenza del 50% degli studenti delle superiori, a fronte di una pari capienza dei mezzi pubblici.
Sono state analizzate le strategie e le soluzioni messe in campo per assicurare la capillare diffusione della conoscenza, anche in modalità telematica, da parte degli studenti delle disponibilità dei mezzi pubblici e sulle misure adottate negli scali di maggiore affluenza al fine di evitare assembramenti e garantire il distanziamento fisico.
Anche da parte del Dirigente scolastico provinciale non sono state segnalate particolari criticità. Lo stesso ha anche confermato che prosegue l’attività per completare un percorso formativo degli studenti da parte del personale Asur, affinchè diventino loro stessi "protagonisti" della cultura della prevenzione per fronteggiare l'emergenza sanitaria.
I Sindaci dei Comuni hanno rappresentato come le verifiche “a terra” da parte del personale delle Polizie Locali, degli steward, del volontariato e delle Forze dell’Ordine hanno permesso di evitare pericolosi assembramenti.
Dall’esito dell’incontro è emerso che dal punto di vista complessivo il “sistema” ha retto tenuto conto altresì che in situazioni di criticità, il potenziamento delle corse e delle linee ha permesso di assicurare condizioni di sicurezza nel trasporto degli studenti.
Il monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni al fine di riscontrare eventuali problematiche ed individuare gli accorgimenti risolutivi per garantire che il trasporto e l'attività didattica avvenga in condizioni di sicurezza.
Il nuovo anno si apre per Unicam con un importante finanziamento europeo nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie - Innovative Training Network, per il progetto “ODECO: Towards a sustainable Open Data ECOsystem”, coordinato per Unicam dal prof. Andrea Polini della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, progetto che opera nell’ambito degli Open Data.
Si tratta di un progetto di ricerca e formazione che prevede un approccio olistico agli open data, affrontando il problema non solo dal punto di vista tecnologico, ma multidisciplinare; vi sono infatti coinvolti anche gruppi di ricerca anche nell’ambito sociale oltre che informatico, una sinergia di competenze al fine di poter permettere quello che è stato chiamato un utilizzo circolare degli open data, ossia un utilizzo e una creazione di open data mettendo al centro gli utenti
Il partenariato del progetto è composto da università europee, Technische universiteit Delft che è anche coordinatore, Katholieke Universiteit Leuven, Centre National de la Recherche Scientifique, Universidad de Zaragoza, University of the Aegean, Aalborg University, oltre naturalmente ad Unicam, e 10 aziende, proprio con l’obiettivo di creare la massima interazione tra il mondo della produzione ed il mondo della ricerca.
Il progetto mira in principal modo alla formazione di nuovi ricercatori, tanto che le attività saranno realizzate proprio da dottorandi, per selezionare i quali saranno messe a disposizione 15 borse di studio, di cui 2 per l’Università di Camerino, nell’ambito dell’utilizzo di tecniche di data analytics e machine learning e tecniche di co-creazione di dati.
Si creerà quindi a livello internazionale una sorta di scuola di dottorato su queste tematiche, che prevede anche momenti di formazione comune attraverso seminari, mooc e scuole estive che vedranno la partecipazione di tutti e 15 i dottorandi selezionati per il percorso.
“Siamo davvero molto soddisfatti – ha sottolineato il prof. Polini – per questo successo, scaturito anche grazie all’attività che il gruppo di ricerca Unicam sta portando avanti da anni nell’ambito dell’e-gov, sfociato nell’organizzazione della più importante conferenza scientifica mondiale sui temi dell'e-government (EGOV 2019), in occasione della quale è stato possibile avviare i contatti con le istituzioni straniere presenti nel network del progetto”.
Tornano a popolarsi le aule dell’Università di Macerata.
Sono rientrate oggi le prime matricole dei corsi del dipartimento di studi umanistici, quindi lingue, mediazione linguistica, lettere, storia e filosofia, in linea con quelle che sono le disposizione ministeriali che consentono una presenza fino al 50% degli iscritti, favorendo quelli dei primi anni. Per gli altri quattro dipartimenti, la didattica in presenza del secondo semestre riprenderà dopo la metà di febbraio. Appena liberatosi dagli impegni istituzionali della mattina, il rettore Francesco Adornato ha approfittato delle lezioni pomeridiane di questo primo giorno per salutare personalmente i ragazzi presenti e, insieme a loro, tutti quelli che in questi giorni potranno di nuovo sedere ai banchi universitari.
“Ci tenevo a rassicurare voi e le famiglie, garantendovi un rientro in sicurezza e consentendovi quello che è un elemento strutturale e costitutivo dell’università: la presenza, il guardarsi negli occhi, scambiarsi gli appunti e, perché no, incontrarsi con il rettore per un caffè offerto da lui. Tutto ciò fa parte della nostra esperienza. Sono poi fortemente appassionato di arte, tanto da essere presidente di un’associazione dedicata a due artisti come Goffredo Parise e Giosetta Fioroni. Fosse per me, mi siederei tra i vostri banchi per seguire le lezioni di arte del professor Cresti. Sono molto felice di essere con voi, come diceva Einstein alle matricole di Princeton, che costruite il futuro con la vostra gioventù. Sono sicuro che usciremo tutti più ricchi e migliori da questo anno accademico”.
In che misura le tecnologie digitali e il social network influenzano i processi democratici? Quali sono o possono essere le regole per disciplinare l’impiego di questi strumenti nell’agone politico? Possono i social media silenziare un politico come il Presidente degli Stati Uniti? Ne hanno discusso i costituzionalisti dell’Università di Macerata, coordinati dal prof. Giovanni Di Cosimo.
I temi toccati sono di grande attualità e vanno dalle iniziative europee sulla democrazia elettronica Erik Longo, alle recenti vicende americane Angela Cossiri, fino alle campagne elettorali su facebook Edoardo Caterina.
Il seminario, disponibile online all’indirizzo https://tinyurl.com/democraziaetecnologie, rientra nel Progetto di rilevanza nazionale “L’impatto delle nuove tecnologie sui processi di auto- e co-regolazione: verso uno Stato di diritto tecnologico”, che vede Unimc collaborare con le Università di Firenze, Pisa e Roma Tre.
Ritorno a scuola in presenza questa settimana per molti studenti delle scuole superiori, ed è tempo del primo bilancio negli istituti della Provincia di Macerata.
Offre un primo quadro della situazione la vice preside dell’Ipsia "Corridoni" di Corridonia, Roberta Campolungo.
“Direi che in questi primi 5 giorni sia filato tutto liscio” – spiega la professoressa - .
“Abbiamo messo in campo la didattica mista con il 50% degli studenti in presenza, soprattutto nei giorni in cui abbiamo i laboratori, visto che sono l’aspetto professionalizzante del nostro istituto, il tutto ripartito per i vari indirizzi di studio. Anche durante il lockdown, infatti, abbiamo avuto la possibilità di garantire la didattica in presenza per gli stessi laboratori".
Poi, la professoressa Campolungo ha affrontato il capitolo riguardante la didattica a distanza, spesso oggetto di critiche bipartisan.
“Per quanto concerne la dad – spiega la vicepreside – possiamo dire che nel complesso sta procedendo per il meglio, pur con le sue criticità, prima fra tutte quella relativa ai problemi di strumentazione.
Nonostante abbiamo dato in comodato d’uso oltre cinquanta computer ai ragazzi – sottolinea – non sono mancate problematiche relative ad esempio alla connessione, ma la criticità maggiore è dovuta al fatto che si incomincia a sentire il lungo periodo della didattica a distanza. Essendo iniziata da quasi una anno, infatti, gli studenti incominciano a soffrirla notevolmente”. Per tale ragione, il ritorno, seppur parziale, in presenza è stato accolto positivamente da allievi e personale scolastico.
“Senza dubbio è stato accolto in maniera favorevole dagli studenti, visto che li stimola soprattutto dal punto di vista sociale. Specialmente i ragazzi delle classi prime – ha evidenziato Campolungo- erano desiderosi di tornare a conoscersi visto che erano reduci da solo un mese e mezzo in presenza perciò avevano avuto qualche difficoltà a creare delle relazioni”.
In tutto questo rimane l’annoso problema relativo agli eventuali sovraffollamenti a bordo dei trasporti scolastici. Una situazione potenzialmente pericolosa che la Regione Marche ha parzialmente tentato di scongiurare con l’aumento di oltre 130 autobus su tutto il territorio regionale, lasciando però inalterata la situazione dei treni.
“Non ho ricevuto lamentele in tal senso da parte degli studenti – ha spiegato la vicepreside dell’Ipsia - credo quindi che la situazione trasporti si migliorata rispetto a prima”.
Contestualmente con il rientro in classe, il Comune di Corridonia ha avviato lo screening Covid nella palestra dell’istituto.
Su base volontaria studenti, docenti e personale Ata si sono sottoposti a una tre giorni di test rapidi.
“L’adesione è stata ottima, si tratta di un'iziativa lodevole e importante per il tracciamento dei positivi asintomatici" .
(E.L.)
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Ripristinare subito le autonomie scolastiche. Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha scritto al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ugo Filisetti, al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e diritto allo studio Giorgia Latini per chiedere quanto prima di attuare le nuove norme previste dalla Finanziaria riguardo alla programmazione regionale della rete scolastica ed offerta formativa per l’anno scolastico 2021-22.
Infatti la legge di bilancio per il 2021 dà un aiuto alle scuole e modifica i limiti dimensionali delle autonomie scolastiche, comportando per la nostra provincia una riduzione da 400 a 300 studenti per le istituzioni situate nei Comuni montani e da 600 a 500 per quelle dei Comuni del restante territorio provinciale.
Quindi solo gli istituti al di sotto di tali nuovi limiti perderanno l’autonomia e saranno annessi ad un altro istituto scolastico, facendo scattare la reggenza per i ruoli direzionali.
“Questo significa - dichiara Pettinari - che le scuole rientranti nei nuovi parametri potranno riavere le figure stabili a tempo indeterminato di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi, figure fondamentali per ogni istituto, sia per l’organizzazione della didattica che per lo sviluppo di una scuola legata al suo territorio e alle sue esigenze. Abbiamo pertanto chiesto agli uffici competenti, interessando anche le varie istituzioni locali, di avere una risposta in tempi brevi, per esaminare così le delicate questioni della programmazione scolastica sulla base del quadro aggiornato delle autonomie. La nuova norma è importantissima per il nostro territorio, specie per le zone montane che in questi anni hanno vissuto il fenomeno dello spopolamento, aggravato anche a causa del terremoto, e che oggi si ritrovano pure a subire l’emergenza Covid”.
La legge di bilancio per il 2021 inoltre prevede l’incremento degli organici di sostegno, degli assistenti tecnici e di personale per il potenziamento dell’offerta formativa della scuola dell’infanzia.
Il 9, 10 e 11 febbraio l’Università di Macerata organizza il Salone di orientamento, che quest’anno si terrà online, permettendo comunque di interagire con docenti e tutor per scoprire cosa si studia a UniMc attraverso aule, laboratori e stand virtuali. Per partecipare, è possibile prenotarsi attraverso il sito www.unimc.it/orientamento entro il 3 febbraio.
Ogni giorno una presentazione generale permetterà di conoscere l’offerta formativa, la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi, una scuola di talenti che offre percorsi di alta formazione alle migliori matricole, i servizi offerti dall’Ateneo agli studenti.
La giornata di mercoledì 10 febbraio sarà dedicata alle scienze sociali. Tra le 10 e le 12:30 sarà possibile, quindi, assistere alla presentazione dei corsi di laurea di economia, giurisprudenza, scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali.
Giovedì 11 febbraio, stessi orari, sarà, invece, la volta degli studi umanistici con i corsi di laurea in filosofia, storia, lingue, mediazione linguistica, scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.
Saranno, inoltre, disponibili stand virtuali dei Dipartimenti con tutor pronti a rispondere a tutte le domande. È possibile, infine, partecipare ai laboratori di orientamento alla scelta formativa e effettuare colloqui, individuali o di gruppo di Consulenza Orientativa. Il programma completo è online su www.unimc.it/orientamento.
Novità per il prossimo anno accademico è il nuovo corso di laurea in lingua inglese in International, European and Comparative Legal Studies, che permette di ottenere una formazione giuridica completa, migliorando la conoscenza dell’inglese e ampliando le possibilità di esperienze internazionali.
Denominatore comune dell'offerta didattica UniMC: la particolare attenzione nel favorire l’integrazione delle conoscenze teoriche con competenze professionali specifiche e con abilità pratiche attraverso laboratori formativi, esperienze di tirocinio, stage, progetti di formazione in ambito extrauniversitario. Altri punti di forza sono: la facilità di relazione fra studenti e docenti nelle classi, nei laboratori o negli incontri casuali per la città; il respiro internazionale dei corsi e la presenza di studenti stranieri che partecipano attivamente alle lezioni e alla vita dell'Ateneo.
Saranno il Commissario straordinario Giovanni Legnini e il suo capo ufficio stampa Mario Sensini, domani venerdì 29 gennaio alle 14:30, a chiudere il lungo percorso di didattica del Master di II livello in “Aree interne. Strategie di sviluppo e rigenerazione post eventi catastrofici”, avviato ad aprile 2020 presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, con la direzione scientifica di Massimo Sargolini.
In questa edizione del Master, giunto alla sua 14esima edizione, il tradizionale grande tema della valorizzazione delle aree montane, in particolare quelle dell’Appennino centrale, si è innestato su una riflessione a tutto tondo sui percorsi di rinascita e ricostruzione post sisma 2016 e post Covid-19.
Dopo i saluti del rettore Unicam, Claudio Pettinari, e un’introduzione del direttore del Master, Massimo Sargolini, e del segretario generale di Symbola, Fabio Renzi, in rappresentanza della Fondazione per le qualità italiane partner nell’organizzazione del corso, la giornata di studi proseguirà con un intervento su “La comunicazione nei processi di ricostruzione dei territori e delle comunità”, a cura di Mario Sensini, e con una riflessione del Commissario Legnini su “Il rilancio nel post sisma tra visione, ricostruzione e partecipazione”.
Il percorso didattico del Master Aree Interne, durato oltre 260 ore a cui seguiranno oltre 300 ore di stage fino ad aprile 2021, ha avuto l’obiettivo di formare ricercatori e professionisti provenienti da ambiti professionali e di studio molto diversi, toccando tematiche e discipline complementari.
Dalle dinamiche insediative, con un’analisi del ruolo delle comunità locali, dell’identità territoriale e del capitale umano per lo sviluppo dei territori più fragili, agli aspetti socio-economici, con un focus su sviluppo sostenibile e innovativo e leve culturali; dai paesaggi e risorse naturali in aree montane, con approfondimento di temi quali la biodiversità e la gestione sostenibile, al turismo naturalistico nelle aree intere e nelle aree protette montane, con esempi di piani di sviluppo socio-economico e marketing territoriale; dagli strumenti legislativi nazionali ed europei, con particolare riferimento ai territori montani e alle aree protette, al rapporto Natura-Città per delineare un nuovo modello di sviluppo per costruire nuovi spazi di relazione tra città, montagna e aree interne, con particolare attenzione al caso Appennino.
I candidati al titolo di Master hanno anche potuto conoscere casi studio visitando comuni e comunità colpiti dal sisma del 2016: da Arquata a Pescara del Tronto, da Camerino a Cessapalombo, da Bolognola a Fiastrafino ai Sibillini. Da qui la consapevolezza che fondamentale nel processo di ripensamento, rinascita, ricostruzione di questo territorio è e sarà la partecipazione delle comunità.
“Investire nell’alta formazione e nella ricerca – commenta Sargolini a chiusura del corso – è condizione imprescindibile per costruire un futuro possibile in aree caratterizzate da straordinarie risorse non opportunamente valorizzate”.
“Persona, Sapere, Istituzione” sono questi i tre precetti che erano affiancati all’hashtag università che campeggiava sulle pareti dell’Auditorium “Benedetto XIIII” in occasione dell’inaugurazione del 685mo anno accademico dell’Università di Camerino.
Un’atmosfera senza dubbio diversa rispetto all’anno passato dove una platea piena di ragazzi è stata forzatamente sostituita da telecamere e maxi schermi, indispensabili per garantire il distanziamento ed ottemperare alle misure per contrastare la pandemia.
Si è aperta sulle note ‘Don’t stop me now” dei Queen la cerimonia del nuovo anno accademico di Unicam che si è svolta in maniera telematica rappresentando quindi un profondo momento di riflessione, nel quale si sono comunque rafforzate le motivazioni e senso di appartenenza di tutto l’ateneo.
A fare padrone di casa è stato il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia, che dopo aver virtualmente accolto gli ospiti, ha iniziato il suo intervento mettendo in risalto il ruolo di Unicam delfinandola: “Una Istituzione che da secoli continua a tener fede a quella che è la sua fondamentale funzione formativa delle giovani generazioni – ha esordito - Per secoli la nostra Università ha raccolto e superato le sfide del tempo e delle vicende umane che hanno segnato la nostra civiltà. Luogo di incontro di culture e sensibilità diverse, ha formato e continua a formare schiere di ragazzi secondo i valori di Libertà, Uguaglianza, Solidarietà scolpiti nella nostra Carta Costituzionale”.
Una sfida al futuro e una promessa ai nuovi studenti fatta alla presenza di del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: “In questo tempo caratterizzato da profondi sconvolgimenti della vita sociale della nostra comunità, alle prese con la doppia emergenza Unicam rimane il faro di questo entroterra tanto martoriato – ha continuato Sborgia che poi ha rivolto il suo personale messaggio di buon anno accademico - i nostri giovani hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e forza d’animo, per questo voglio dedicar loro le parole di un grande italiano, Mario Rigoni Stern affinché il suo insegnamento possa essere da guida e trovarvi preparati quando sarete chiamati ad affrontare le sfide che il destino riserva a ciascuno di noi: ‘Leggete, studiate e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa; difendete sempre la natura e i più deboli; non siate conformisti e non accodatevi al carro del vincitore; siate forti e siate liberi, altrimenti quando sarete vecchi e deboli rimpiangerete le montagne che non avete salito e le battaglie che non avete combattuto”.
E’ stato poi proprio un giovane studente a dare seguito alle parole del Sindaco di Camerino: “Vediamo oggi la vita dell’ateneo in maniera diversa ma con lo stesso spirito di appartenenza – ha detto Riccardo Cellocco Presidente del Consiglio degli Studenti - l’anno appena concluso ci ha visto affrontare un ulteriore emergenza che forse non avremmo mai pensato di vivere ma anche in questo caso Unicam ha saputo reagire – ha evidenziato – per quanto riguarda noi studenti la pandemia ha messo a rischio quella comunità che si è sempre dimostrata forte e legata alla propria università. L’ateneo durante questo periodo non ha mai abbassato la testa mettendo in campo tutte le potenzialità possibili come ad esempio il garantire la continuità della didattica – ha concluso Riccardo - In quanto studenti dobbiamo cogliere il meglio da questa esperienza per cercare di uscirne più consapevoli dei nostri mezzi e prepararci ad affrontare il futuro come cittadini responsabili e capaci di fornire risposte ai problemi del mondo”.
Sono stati tanti i punti di vista esposti, rispetto al delicato momento storico, dei tanti interpreti del mondo Unicam. Come quello della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Donatella Fedeli che ha affermato: “Il periodo che stiamo vivendo è estremamente difficile ma siamo consapevoli che questa emergenza ha contribuito ad accrescere la nostra fiducia nella scienza. Essa insieme alla ricerca devono portare ad un miglioramento della società in cui la persona avrà sempre un ruolo centrale”. Dello stesso avviso Dennis Fiorini intervenuta in rappresentanza del personale docente e ricercatore: “ricordo l’emozione provata nel rivedere gli studenti in aula nel primo giorno di lezione dell’ultimo semestre; poi a distanza di un mese eravamo di nuovo separati da uno schermo che sembrava non riuscire a trasmettere i degnali giusti –ha raccontato- ci siamo riadattati nuovamente trasformando le nostre vie di comunicazione. Non è quello che vogliamo per il futuro ma abbiamo capito che possiamo affrontare questa emergenza senza arrenderci e tutto ciò sarà un nuovo modo per aprire la mente”.
Anche il Direttore Generale Unicam Vincenzo Tedesco ha voluto dare il suo contributo al solenne momento accademico “La pandemia ha generato discontinuità nella vita delle famiglie e ora questo 2021 si traduce come un anno di sacrifici ma allo stesso tempo ricco di opportunità –ha dichiarato – ogni persona ha una sua unicità e all’Università di Camerino cerchiamo di adottare un modello di gestione dove non si lascia indietro nessuno. Conoscere il potenziale umano presente e sfruttarlo al meglio è un fattore determinate che non possiamo dimenticare”.
Collegato da remoto è stato presente anche il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Avrei preferito essere in presenza in modo da stare vicino ad una comunità che dopo essere stata colpita dal sisma 4 anni fa e oggi dalla pandemia, ha dimostrato sempre dimostrato grande forza ed oggi è un assoluto esempio di ripartenza che è riuscito a dare speranza ad un territorio intero – ha sottolineato - voglio ricordare la grande funzione sociale ed economica che svolge l’ateneo di Camerino; un punto di riferimento per tanti studenti che è sempre cresciuto nei secoli riempiendo di orgoglio l’intera regione – ha continuato Acquaroli - è questa la sinergia che vogliamo e che ci fa ben sperare per un futuro pieno di soddisfazioni al quale noi come istituzione vogliamo collaborare”.
A sviscerare numeri e ha illustrare i tanti progetti in programma nel futuro prossimo e immediato ci ha pensato il Rettore Unicam Claudio Pettinari: “Il mio mandato rettorale continua ad essere caratterizzato dall’hashtag universitas al quale quest’anno abbiamo aggiunto delle indicazioni di un percorso che costituiscono un tutt’uno inscindibile nella formazione di donne e uomini che saranno protagonisti del futuro – ha annunciato - il 2020 ha cambiato il nostro modo di fare le cose ma abbiamo affrontato questa prova come noi di Unicam sappiamo fare: vedere i problemi, riconoscerli e risolverli – il Rettore ha poi enunciato gli importanti dati che hanno caratterizzato quest’anomalo 2020 - Non abbiamo interrotto nessuna attività nemmeno in pieno lockdown svolgendo 8.200 esami e facendo laureare 336 studenti, numeri analoghi a quelli del 2019 . L’Ateneo ha affrontato lo sconforto che la pandemia ha generato con l’unica arma disponibile ‘esserci sempre’ – ha precisato- sono aumentati i corsi di laurea così come gli immatricolati che sono il 33% in più rispetto allo scorso anno e a questi numeri si affianca anche la conferma, per il 17esimo anno, del primo posto dell’Università di Camerino nelle classifiche Censis per gli atenei italiani fino a 10 mila iscritti – l’ultimo messaggio Pettinari l’ha rivolto proprio ai ‘suoi’ ragazzi - mettetevi in gioco e non perdete l’occasione di ribellarvi alla falsità ma fatelo con gentilezza. Catturate ciò che la vita ha in serbo per voi, non fermatevi ai primi ostacoli perché chi ha coraggio non si ferma e sciogliete la paura con la luce dell’intelligenza”.
La parola poi è virtualmente passata al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi che ha messo in evidenza l’importanza sociale dell’ateneo camerte: “685 anni che testimoniano la secolare tradizione del nostro sistema universitario. In un momento così difficile per il nostro paese le università hanno avuto una straordinaria reazione rimanendo perfettamente in linea con il 2019 e questo è un chiaro segnale della grande volontà del personale tecnico-amministrativo, dei docenti e soprattutto degli studenti che sono stati capaci trasformare questa emergenza in una ulteriore occasione di impegno. Le università dell’entroterra rappresentano un grandissimo patrimonio del paese perché garantiscono equilibrio sociale e combattono la desertificazione. Oggi contrastare il divario scoiale e geografico deve essere una delle missioni principali dei nostri atenei– ha incalzato ili Ministro Manfredi - dobbiamo progettare la ripartenza dell’Italia mettendo al centro le competenze e dando centralità alle persone coniugando. Il Recovery fund sarà un’occasione straordinaria dove noi abbiamo dato spazio a formazione e ricerca con delle risorse complessive pari a 15 miliardi ma dovremo essere capaci di mettere in campo dei progetti estremamente competitivi in una ottica europea e globale”.
L’intervento conclusivo è stato affidato al Presidente della Camera dei Deputati l’ onorevole Roberto Fico: “Non ci può esser futuro senza le università e i centri di ricerca che necessariamente devono essere supportati in maniera strutturata – ha precisata - L’università di Camerino rappresenta un riferimento molto importante per il territorio e voglio esprimere il mio plauso a tutti per aver assicurato la continuità della didattica nonostante i danni derivanti dal sisma e pandemia – sul tema ricostruzione ha quindi aggiunto - purtroppo dopo oltre 4 anni i centri storici dei paesi del cratere restano ancora in parte inagibili ma voglio ribadire l’impegno del Parlamento di dare il suo apporto al recupero, ripopolamento e rilancio economico delle aree colpite dal sisma – ha chiosato il Presidente Fico - mi auguro che da questa fase così complessa della nostra storia si possa creare una rapporto più sistemico e sistematico a tutti i livelli istituzionali, inclusa l’università, affinché il Paese possa tornare a crescere”.
Una struttura modulare prefabbricata, progettata appositamente per ospitare aule didattiche e spazi di servizio a norma di legge.È questa la proposta dell’Amministrazione Comunale per riportare a Porto Potenza Picena le cinque classi della Scuola Coloramondo, prospettata nel corso della seduta della Seconda Commissione Consiliare svoltasi l’altra sera all’Auditorium Scarfiotti a cui hanno preso parte in presenza anche la Dirigente Scolastica del Sanzio, la responsabile dell’UTC e i tecnici incaricati dei sopralluoghi sugli edifici scolastici.
Invitati dalla stessa Amministrazione Comunale come auditori on line i genitori degli studenti interessati al trasferimento e i docenti. Dopo il sopralluogo che aveva evidenziato le problematiche su una porzione della scuola Coloramondo di Porto Potenza Picena e il conseguente trasferimento delle classi in aule messe a disposizione nella Scuola di Via dello Sport del Capoluogo, l’Ufficio Tecnico Comunale si è messo al lavoro per vagliare quale fosse l’opzione praticabile per riportare, nei tempi più brevi possibili, gli studenti a Porto Potenza Picena.
A seguito di attento approfondimento, l’affitto di moduli scolastici è apparsa la strada maggiormente praticabile sia per velocità di esecuzione che per economicità. Si tratta di prefabbricati con tutti i comfort pensati proprio per le scuole con 5 aule di 46 metri quadri, una mensa, servizi igienici e due aule polivalenti, da collocare, previo costruzione di una piattaforma in cemento armato nell’area all’interno della Fondazione Divina Provvidenza in Via Rossini che attualmente ospita le elementari. Tempi previsti: 3 mesi. Una scelta che guarda al futuro, nell’ottica di collocare proprio alla Fondazione la scuola Media e spostare le elementari (ora in Via Rossini) nella nuova struttura di Viale Piemonte non appena sarà completata, verosimilmente entro il prossimo mese di settembre.
L’attuale edificio della Media Sanzio è oggetto di un finanziamento di circa 4 milioni di euro per demolizione e ricostruzione, la cui approvazione del progetto verrà comunicata dalla Stazione Appaltante entro un paio di settimane. L’Amministrazione Comunale ha, inoltre, ribadito, con il supporto dei tecnici presenti, che "la Scuola Coloramondo dal 2016, ovvero dall’immediato post sisma, ad oggi è stata monitorata con attenzione, anche con interventi a sostegno della struttura".
Si apre domani la seconda fase della campagna di prevenzione del contagio da Covid-19 rivolta alle scuole, finanziata dal Comune di Civitanova Marche, che prevede la possibilità di effettuare tamponi rapidi e gratuiti a studenti, personale docente e non docente degli Istituti superiori del territorio comunale.
Il 29, 30 e 31 gennaio, si ripeterà lo screening che nel primo periodo ha coinvolto 511 persone, di cui due risultate positive. La Giunta comunale ha deliberato questa ulteriore misura, in considerazione del fatto che lunedì rientrerà a scuola un'altra parte degli studenti.
“Perseveriamo a farci guidare dalla logica della prevenzione – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica annunciando il nuovo provvedimento - Abbiamo deciso di effettuare anche per i prossimi tre giorni i tamponi gratuiti a tutti coloro che non hanno fatto il test la settimana scorsa e dar loro una ulteriore possibilità, anche se sono rientrati in classe il 25 gennaio”.
Pertanto, studenti e personale scolastico delle Superiori potranno usufruire della campagna di screening, voluta e organizzata dall'Amministrazione comunale, da domani, venerdì 29 gennaio, fino a domenica 31 gennaio presso il presidio sanitario della Clinica Villa Pini antistante lo stadio, in modalità drive-in, con le stesse modalità: dalle ore 08,00 alle 18,00 con orario continuato. Non serve la prenotazione, è necessario presentarsi muniti di documento di identità e tessera sanitaria).
“Purtroppo l'epidemia continua a mostrare il suo volto più duro – conclude il Sindaco rivolgendo il suo appello soprattutto agli studenti invitandoli a partecipare a questo secondo tracciamento e dimostrare senso di responsabilità e collaborazione -. É dunque fondamentale non abbassare il livello di attenzione e osservare le norme a cui oramai siamo abituati. Parallelamente a questo, bisogna continuare con il monitoraggio e lo screening che rappresentano un’operazione di prevenzione decisiva per consentire lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche”.
I dirigenti scolastici, a cui è stata inviata una informativa, si occuperanno di far arrivare a tutti gli interessati le giuste indicazioni.
Ogni anno in ogni scuola di ogni Istituto si cerca di raccontare un momento storico che per sempre risulterà come il più oscuro della vita umana. Le insegnanti cercano con ogni mezzo di far comprendere qualcosa che sembra addirittura inconcepibile alla mente umana.
La cinematografia, la letteratura, la musica e l’arte sono sempre basilari ma non bastano a volte per trasmettere emozioni ai giovani, così l’Istituto Comprensivo S. Agostino ha sfondato un’altra barriera: facebook.
E bene si, da qualche tempo tutti i genitori possono sbirciare dentro alle mura della scuola semplicemente cliccando sulla pagina del noto social e guardare cosa fanno i ragazzi durante le ore scolastiche così, proprio per essere in contatto con le famiglie e riuscire a coinvolgere i bambini e ragazzi, gli insegnanti hanno lanciato un contest dedicato alla giornata della memoria.
Tutti i plessi hanno partecipato creando testi, immagini, disegni, storie, video, presentazioni che danno grandi emozioni, possiamo dire che ognuno di loro ha dato vita a sensazioni profonde.
La scuola secondaria di primo grado “Ungaretti”, la scuola media della città alta, è anche stata invitata, insieme alla “Ricci”, in videoconferenza con diretta streaming su Zoom dal Comune di Civitanova, a partecipare al consiglio comunale in memoria delle vittime. L’evento, che si è aperto con l'introduzione del Presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi e in cui sono intervenuti il sindaco Fabrizio Ciarapica, l'assessore dei servizi socio-educativi Barbara Capponi, è stato arricchito con la relazione della dott.ssa Carla Mascaretti e con la viva testimonianza del Generale Terenzio Morena.
I ragazzi delle classi terze, alla presenza della dirigente scolastica Roberta Capriotti, hanno partecipato presentando un video frutto di un percorso riflessivo sulla Shoah. “Abbiamo ripercorso il racconto di Peter Lantos, un testimone della Shoah che all'età di cinque anni è stato deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Abbiamo trasformato alcune pagine del suo libro, "Tracce di memoria", in poesia e immagini.” Ci riferisce la referente professoressa Laura Santini “Lo abbiamo intitolato “Emozioni in Rilievo” perchè sono proprio le emozioni che volevamo accentuare”.
Un video in cui sono racchiusi pensieri che toccano l’anima, la storia di una vita, quella di un bambino stravolta come quella di molti, troppi altri. Le voci dei ragazzi che con il cuore raccontano un viaggio per un luogo dove tutti erano solo numeri e che per milioni fu senza ritorno.
Ogni lavoro svolto dagli studenti di tutti i plessi per questo contest si è trasformato in un alito di speranza che ha colorato il web.
L’intero istituto ha avuto successo in un intento in cui pochi ce la fanno: quando i ragazzi, i bambini, le insegnanti riescono non solo a “non dimenticare” ma a emozionare è lì che si ha la vera educazione che porta a non ripetere ciò che è stato.
Tutti i lavori del primo contest, perchè le nostre fonti ci assicurano che ce ne saranno molti, saranno visibili nella pagina facebook dell’Istituto S. Agostino https://www.facebook.com/icsagostino/ .
Università di Macerata organizza un doppio appuntamento online in occasione della Giornata della Memoria.Alle 15 in diretta sui canali YouTube Unimcwebtv e Facebook dell’Ateneo universita.macerata si terrà un reading di passi scelti da Rosetta Loy, “La parola ebreo”; Giacomo Debenedetti, “16 ottobre 1943”; Primo Levi, “Se questo è un uomo”; Mario Avagliano e Marco Palmieri, “Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945”. A introdurre le letture sarà un contributo di Edith Bruck, scrittrice di fama mondiale, poetessa e giornalista ungherese sopravvissuta ad Auschwitz, testimone dell'Olocausto, nel 2019 è stata insignita da Unimc della Laurea honoris causa in Filologia classica e moderna. Quest'anno, non potendo essere presente di persona agli eventi organizzati per la Giornata della Memoria, ha voluto inviare un toccante videomessaggio. Alle 16:30, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Macerata in collaborazione con Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Unimc e Comune di Macerata, sarà presentato il volume “Culture antisemite. Italia ed Europa dalle leggi antiebraiche ai razzismi di oggi”, a cura di Annalisa Cegna e Filippo Focardi. Coordina Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Insieme ai curatori, intervengono Enrica Asquer, dell’Università di Genova, Simon Levis Sullam della Ca’ Foscari di Venezia e Natascia Mattucci dell’Università di Macerata. In diretta streaming sulla pagina Facebook di UniMc e dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.
"Noi volevamo tornare a scuola". E' questa la frase che si sentiva più spesso pronunciare tra tanti ragazzi e ragazze che nella mattinata di ieri sono tornati a varcare le soglie degli istituti scolastici di secondo grado dopo il secondo lungo periodo di lockdown passato vivendo la 'vita di classe' da remoto.
E' stato un rientro al 50%, fatto di studenti collegati da casa ed altri presenti in aula, ma pur sempre di un nuovo inizio si è trattato. Le campanelle sono tornate a suonare regolarmente e, cosa non di poco conto, molti alunni hanno avuto la possibilità di riassaporare una parvenza di quotidianità in uno dei luoghi forse più simbolici della vita di qualsiasi adolescente. E' stato, a suo modo, un primo giorno di scuola anche per dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno scolastico e nel corso dell’estate, avevano cercato di risolvere alle inconsuete problematiche derivanti delle linee guide ministeriali in materia di contenimento del contagio da Coronavirus ed oggi si sono trovati ad affrontare la sfida della 'didattica mista'.
Erano diverse le incognite ieri mattina, come ad esempio i trasporti o anche la stabilità delle connessioni di rete ma tutte le prove sono state superate a pieni voti e così i docenti hanno potuto idealmente riabbracciare i propri allievi in totale sicurezza: “Molto soddisfatta di aver rivisto i ragazzi – ha raccontato Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili”- sono anche passata in tutte le classi per monitorare lo svolgimento della nuova modalità di insegnamento in quanto si tratta di una didattica digitale integrata. Una forma mista alla quale ancora non eravamo abituati, quindi per prima cosa ho verificato che non ci fossero problemi di sorta legati alla connessione”.
Un nuovo inizio per tanti ragazzi che, insieme al corpo docente, sono tornati, ancora una volta, a varcare le porte dei rispettivi istituti: “Tutti gli studenti si sono dimostratati felici di tornare a scuola specialmente i ragazzi delle classi primie – ha illustrato Ciampechini - erano desiderosi di tornare a conoscersi visto che erano reduci da solo un mese e mezzo in presenza perciò avevano avuto qualche difficoltà a creare delle relazioni all'interno gruppo classe. Anche gli allievi collegati da casa erano presenti al gran completo e devo dire che durante lo svolgimento delle lezioni è nata anche una bella collaborazione ta gli studenti in classe e quelli ‘virtuali’ – ha spiegato la Preside- oltre alla telecamere per inquadrare le lavagne abbiamo anche acquistato delle tavolette grafiche, utili soprattutto nelle materie scientifiche, dove i docenti possono annotare le proprie lezioni che saranno fruibili sia a chi è collegato da remoto sia ovviamente a coloro che seguono in aula”.
La giornata di ieri è stata anche un banco di prova non solo per gli studenti ma anche per tutto il personale scolastico chiamato a garantire il rispetto delle norme anti contagio sia negli spazi interni che in quelli antistanti gli istituti: “Credo che la didattica al 50% sia stata una scelta azzeccata considerando che ora le classi sono meno affollate e sotto l’aspetto della salubrità degli ambienti si riesce a garantire molta più sicurezza – ha sottolineato Roberta Ciampechini - sia a ragioneria che allo scientifico gli studenti hanno la possibilità di entrare da più varchi quindi non si vanno a creare assembramenti. Inoltre mi hanno fatto molto piacere i controlli effettuati dalla Polizia Locale all'esterno degli istituti che ci hanno fatto sentire tutti molto più tutelati”.
Alla vigilia del, seppur parziale rientro in classe, a destare delle grandi preoccupazione erano gli eventuali affollamenti a bordo dei trasporti scolastici. Una situazione potenzialmente pericolosa che la Regione Marche ha tentato di scongiurare con l’aumento di oltre 130 autobus su tutto il territorio regionale: “Agli studenti ieri mattina ho chiesto come fosse andato il viaggio da casa a scuola in bus– ha dichiarato la dirigente scolastica di ITA e Scientifico – la maggior parte dei mezzi erano abbastanza vuoti quindi il distanziamento risultava garantito anche se poi qualche genitore ha optato per accompagnare i propri figli in macchina, un chiaro segnale che comunque la paura del virus è ancora viva”.
Un ‘mondo scuola’ quindi che si ripresenta per l’ennesima volta ai nastri di partenza e si prepara ad affrontare una sfida diversa delle precedenti ma allo stesso tempo forte dell’esperienza accumulata da quasi un anno: “Dal punto di vista didattico gli insegnanti sin da marzo scorso hanno ripensato al loro modo di fare scuola – ha osservato Ciampechini - i programmi sono comunque andati avanti senza rallentamenti ma credo che da questo secondo periodo di lockdown i ragazzi ne sono venuti fuori molto provati dal punto di vista psicologico – ha annunciato - Abbiamo anche fatto delle indagini attraverso dei questionari, in collaborazione con l'associazione ‘Amici del Liceo’ e Unimc, proprio per capire il loro disagio in tempo di covid e cercare, nell’immediato futuro, di mettere in campo degli interventi correttivi e di supporto mirati”.
“Ovvio che la didattica in presenza rimane più efficace –ha incalzato - basti pensare alla relazione che si crea tra docenti e alunni. Ognuno ha delle motivazioni specifiche: i ragazzi delle prime classi hanno bisogno di stare in aula per creare quelle dinamiche di classe che sono fondamentali perché proprio cosi costruiranno i successivi cinque anni di studio. Parallelamente gli studenti dell’ultimo anno hanno necessità di lavorare in presenza per esercitarsi in vista dell’esame di stato – ha aggiunto la Dirigente- Durante queste chiusure sono anche state sacrificate tutte le attività laboratoriali, ora sarà necessario riprenderle al meglio perché sono discipline che vanno assolutamente affrontate in presenza”.
Sarà quindi un scuola diversa da come eravamo abituati a concepirla ma che non mancherà nel garantire una progettualità educativa, oltre che professionale, nei confronti degli studenti “Questa alternanza al 50% permetterà comunque di riprendere quella normale attività didattica che i ragazzi conoscono e disiderano – ha specificato Roberta Ciampechini - l’affermazione più bella che ho sentito al rientro a scuola è stata ‘noi volevamo tornare a scuola’ e queste parole mi ha riempito di gioia perché gli istituti scolastici non sono solo dei luoghi di apprendimento ma anche di socializzazione – ha chiosato - Il desiderio di tornare degli alunni ci fa capire che avevano bisogno di questo rapporto educativo che si sviluppa, non solo con i propri professori, ma soprattutto insieme a tutto il gruppo classe”.
Gli agenti della Polizia Locale e i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche sono stati impegnati questa mattina in attività di servizio e controllo negli spazi esterni della stazione ferroviaria e all’ingresso delle scuole superiori dove si è assistito alla ripresa delle lezioni in presenza.
L’assistenza fornita dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile è servita per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza delle regole e per controllare che il rientro in classe avvenisse per tutti in assoluta sicurezza. Una presenza molto discreta che ha accompagnato tanti studenti dall’arrivo e alla successiva ripartenza di treni e autobus. Tutti si è svolto in maniera molto regolare grazie anche alla diligenza degli studenti.
“Il ritorno a scuola è stato un momento molto importante per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie - ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei, che ha raccomandato ancora una volta il rispetto delle regole - L’emergenza non è finita e serve la collaborazione di tutti, anche dei ragazzi delle scuole perché fare la propria parte è un momento di crescita fondamentale ma è anche giusto che i nostri studenti non si sentano lasciati soli”.
Sono passati cinque anni dal rapimento e dall’omicidio di Giulio Regeni.
Il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato si unisce all’appello del presidente Sergio Mattarella. “L’Università di Macerata si unisce al dolore inesprimibile della Famiglia Regeni nel quinto anniversario della morte di Giulio, torturato e barbaramente ucciso.
Giulio è stato privato alla famiglia, agli studi, al suo futuro, all’intero nostro Paese. Rivendichiamo con forza un’adeguata e sollecita risposta dalle Autorità egiziane per assicurare alla giustizia gli esecutori di un crimine orrendo, che ha ferito l’opinione pubblica nazionale e della stessa Unione Europea".
Casi Covid all'Istituto "My School": scuola chiusa.
La preside, Annalena Matricardi, ha deciso di chiudere tutto l’istituto di via della Vela per evitare il proliferare del coronavirus, dopo la comunicazione dell’Asur dell’avvenuto contagio di tre allievi e un’insegnante. La decisione è stata presa dunque in via precauzionale per evitare rischi di veri e propri focolai. Sospese le lezioni in tutto il plesso, almeno per tutta la settimana in corso.
Si sta valutando anche di sottoporre tutti gli alunni e il personale scolastico al tampone, prima del ritorno tra in classe.
Nuovi casi di positività al Covid-19 in una classe della scuola primaria del plesso scolastico "G.Pascoli" di Monte San Martino: il sindaco Matteo Pompei, attraverso un'ordinanza, dispone la sospensione - in via precauzionale - delle attività didattiche e la sanificazione straordinaria del plesso scolastico e dei mezzi scuolabus oltre allo screening volontario del personale comunale.
La decisione è stata presa in accordo con la struttura Asur Regionale e con la Dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "G.Leopardi" di Sarnano.
In particolare, verranno chiuse tutte le aree utilizzate dalla classe fino al completamento della sanificazione; verranno aperte porte e finestre per favorire la circolazione dell’aria nell’ambiente nonché sanificate tutte le aule, bagni, aree comuni e mezzi scuolabus comunali in cui i bimbi della classe in questione hanno viaggiato.
La sospensione non è valida soltanto per tutte le attività didattiche del plesso scolastico "G.Pascoli", ma anche per il servizio di trasporto. L'ordinanza è valida fino alla fine dei lavori.