Aggiornato alle: 19:56 Martedì, 29 Aprile 2025 nubi sparse (MC)
Scuola e università Macerata

Macerata, alle superiori parte la sfida della didattica mista: "rientro in classe sereno per tutti" (FOTO)

Macerata, alle superiori parte la sfida della didattica mista: "rientro in classe sereno per tutti" (FOTO)

"Noi volevamo tornare a scuola". E' questa la frase che si sentiva più spesso pronunciare tra tanti ragazzi e ragazze che nella mattinata di ieri sono tornati a varcare le soglie degli istituti scolastici di secondo grado dopo il secondo lungo periodo di lockdown passato vivendo la 'vita di classe' da remoto.

E' stato un rientro al 50%, fatto di studenti collegati da casa ed altri presenti in aula, ma pur sempre di un nuovo inizio si è trattato. Le campanelle sono tornate a suonare regolarmente e, cosa non di poco conto, molti alunni hanno avuto la possibilità di riassaporare una parvenza di quotidianità in uno dei luoghi forse più simbolici della vita di qualsiasi adolescente. E' stato, a suo modo, un primo giorno di scuola anche per dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno scolastico e nel corso dell’estate, avevano cercato di risolvere alle inconsuete problematiche derivanti delle linee guide ministeriali in materia di contenimento del contagio da Coronavirus ed oggi si sono trovati ad affrontare la sfida della 'didattica mista'.

Erano diverse le incognite ieri mattina, come ad esempio i trasporti o anche la stabilità delle connessioni di rete ma tutte le prove sono state superate a pieni voti e così i docenti hanno potuto idealmente riabbracciare i propri allievi in totale sicurezza: “Molto soddisfatta di aver rivisto i ragazzi – ha raccontato Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili”- sono anche passata in tutte le classi per monitorare lo svolgimento della nuova modalità di insegnamento in quanto si tratta di una didattica digitale integrata. Una forma mista alla quale ancora non eravamo abituati, quindi per prima cosa ho verificato che non ci fossero problemi di sorta legati alla connessione”.

Un nuovo inizio per tanti ragazzi che, insieme al corpo docente, sono tornati, ancora una volta, a varcare le porte dei rispettivi istituti: “Tutti gli studenti si sono dimostratati felici di tornare a scuola specialmente i ragazzi delle classi primie – ha illustrato Ciampechini - erano desiderosi di tornare a conoscersi visto che erano reduci da solo un mese e mezzo in presenza perciò avevano avuto qualche difficoltà a creare delle relazioni all'interno gruppo classe. Anche gli allievi collegati da casa erano presenti al gran completo e devo dire che durante lo svolgimento delle lezioni è nata anche una bella collaborazione  ta gli studenti in classe e quelli ‘virtuali’ – ha spiegato la Preside-  oltre alla telecamere per inquadrare le lavagne abbiamo anche acquistato delle tavolette grafiche, utili soprattutto nelle materie scientifiche, dove i docenti possono annotare le proprie lezioni che saranno fruibili sia a chi è collegato da remoto sia ovviamente a coloro che seguono in aula”.

La giornata di ieri è stata anche un banco di prova non solo per gli studenti ma anche per tutto il personale scolastico chiamato a garantire il rispetto delle norme anti contagio sia negli spazi interni  che in quelli antistanti gli istituti: “Credo che la didattica al 50% sia stata una scelta azzeccata considerando che ora  le classi sono meno affollate e sotto l’aspetto della salubrità degli ambienti si riesce a garantire molta più sicurezza – ha sottolineato Roberta Ciampechini - sia a ragioneria che allo scientifico gli studenti hanno la possibilità di entrare da più varchi quindi non si vanno a creare assembramenti. Inoltre mi hanno fatto molto piacere i controlli effettuati dalla Polizia Locale all'esterno degli istituti che ci hanno fatto sentire tutti molto più tutelati”.

Alla vigilia del, seppur parziale rientro in classe, a destare delle grandi preoccupazione erano gli eventuali affollamenti a bordo dei trasporti scolastici. Una situazione potenzialmente pericolosa che la Regione Marche ha tentato di scongiurare con l’aumento di oltre 130 autobus su tutto il territorio regionale: “Agli studenti ieri mattina ho chiesto come fosse andato il viaggio da casa a scuola in bus– ha dichiarato la dirigente scolastica di ITA e Scientifico – la maggior parte dei mezzi erano abbastanza vuoti quindi il distanziamento risultava garantito anche se poi qualche genitore ha optato per accompagnare i propri figli in macchina, un chiaro segnale che comunque la paura del virus è ancora viva”.

Un ‘mondo scuola’ quindi che si ripresenta per l’ennesima volta ai nastri di partenza e si prepara ad affrontare una sfida diversa delle precedenti ma allo stesso tempo forte dell’esperienza accumulata da quasi un anno: “Dal punto di vista didattico gli insegnanti sin da marzo scorso hanno ripensato al loro modo di fare scuola – ha osservato Ciampechini - i programmi sono comunque andati avanti senza rallentamenti ma credo che da questo secondo periodo di lockdown i ragazzi ne sono venuti fuori molto provati dal punto di vista psicologico – ha annunciato - Abbiamo anche fatto delle indagini attraverso dei questionari, in collaborazione con l'associazione ‘Amici del Liceo’ e Unimc, proprio per capire il loro disagio in tempo di covid e cercare, nell’immediato futuro, di mettere in campo degli interventi correttivi e di supporto mirati”.

“Ovvio che la didattica in presenza rimane più efficace –ha incalzato - basti pensare alla relazione che si crea tra docenti e alunni. Ognuno ha delle motivazioni specifiche: i ragazzi delle prime classi hanno bisogno di stare in aula per creare quelle dinamiche di classe che sono fondamentali perché proprio cosi costruiranno i successivi cinque anni di studio. Parallelamente gli studenti dell’ultimo anno hanno necessità di lavorare in presenza per esercitarsi in vista dell’esame di stato – ha aggiunto la Dirigente- Durante queste chiusure sono anche state sacrificate tutte le attività laboratoriali, ora sarà necessario riprenderle al meglio perché sono discipline che vanno assolutamente affrontate in presenza”.

Sarà quindi un scuola diversa da come eravamo abituati a concepirla ma che non mancherà nel garantire una progettualità educativa, oltre che professionale, nei confronti degli studenti “Questa alternanza al 50% permetterà comunque di riprendere quella normale attività didattica che i ragazzi conoscono e disiderano – ha specificato Roberta Ciampechini - l’affermazione più bella che ho sentito al rientro a scuola è stata ‘noi volevamo tornare a scuola’ e queste parole mi ha riempito di gioia perché gli istituti scolastici non sono solo dei luoghi di apprendimento ma anche di socializzazione – ha chiosato - Il desiderio di tornare degli alunni ci fa capire che avevano bisogno di questo rapporto educativo che si sviluppa, non solo con i propri professori, ma soprattutto insieme a tutto il gruppo classe”.

 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni