Invitati da Augusto Ciampechini si sono riuniti a Porto Potenza Picena i "cattolici impegnati in politica" della provincia di Macerata. Alla cena é stato presente anche l'On. Tullio Patassini, da sempre nel gruppo trasversale che raccoglie "cattolici impegnati" provenienti da tutti i partiti del c-dx maceratese. Da Macerata, oltre all'affezionato M. Orioli, presenti anche F. D'Alessandro, Livi e Capitani. Folta la delegazione dei sangiustesi con Elisei, Pompei e A. Lattanzi. Da Tolentino: Ceselli, Tatò e Crocenzi. Da Recanati: M.Paoletti. Da Treia: F. Prioglio. Da Civitanova M.: V.Taffoni. Da P.to Potenza Picena: S.Pantanetti. Da Morrovalle: Zuffati e Benedetti. Alla cena si sono toccati temi di politica sia a carattere nazionale che a livello locale.
Via libera a maggioranza dal consiglio regionale delle Marche ad una proposta di legge che aggiorna la normativa regionale sui vaccini: l'atto è passato a larga maggioranza, 20 voti a favore, sei contrari (Lega e M5s).
L'accesso ai servizi per l'infanzia (0-3 anni), di competenza della Regione, viene subordinato all'obbligo vaccinale previsto dalle legge Lorenzi e ai coordinatori dei servizi è demandato il compito di verificare il rispetto dell'obbligatorietà.
"La legge regionale nasce - secondo il relatore di maggioranza Fabrizio Volpini (Pd) - di fronte al 'limbo' in attesa delle scelte del Governo in tema di obbligatorietà dei vaccini. Un anno dopo l'entrata in vigore della legge Lorenzin - ha aggiunto - le coperture vaccinali (obbligatorie e consigliate), stanno salendo. Interrompere questo trend positivo è antiscientifico e forse pericoloso".
(Ansa)
“Con estremo rammarico apprendo la notizia che il ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa del M5S, intende impugnare la nostra legge regionale che vieta la combustione dei rifiuti e del Css. E’ chiaro che si tratta di una scelta prettamente politica e parimenti assurda e contraddittoria con tutto quanto predicato da Lega e M5s in campagna elettorale”.
Così Sandro Bisonni, primo firmatario della proposta di legge approvata all’unanimità nel giugno scorso dall’Assemblea legislativa delle Marche. Secondo il consigliere del Gruppo Misto deve essere chiaro a tutti che, attraverso l’impugnativa, Lega e M5s si rivelano, alla prova dei fatti, favorevoli all’inceneritore.
“Con la proposta di legge approvata a giugno – conclude Bisonni – le Marche hanno voltato pagina e si sono candidate ad essere la terra delle armonie e della sostenibilità ambientale. Oggi il rischio è quello di rimettere tutto in discussione. La mia preoccupazione va alla provincia di Macerata ed al sito del Cosmari, quale area di possibile accoglimento del futuro inceneritore. Ho sconfitto già una volta questa possibilità e sono pronto a riprendere la battaglia se dovesse servire. Quanto sta accadendo è una vera vergogna!”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del consigliere regionale del M5S, Romina Pergolesi
Questo Pd si sta affrettando ad escludere dei bimbi dai nidi senza motivazioni oggettive a supporto ma solo per una "ripicca" politica nei confronti dell'operato del Governo e del Parlamento, espressione della volontà degli italiani. Un atteggiamento irresponsabile ed ipocrita quello della maggioranza, che, incapace di gestire i propri servizi, impone l'obbligo ai cittadini. Il calo delle coperture vaccinali è dovuto alla carenza dei finanziamenti, da parte della regione, alla farmacovigilanza regionale.
Le Marche sono un fanalino di coda a livello nazionale rispetto le altre regioni che hanno investito maggiormente nel sistema di vigilanza. Hanno bocciato tutti i miei emendamenti a tutela della salute e dei diritti dei bimbi, della pubblicazione dei dati e di una più puntuale vigilanza delle reazioni avverse nella nostra regione, non c'è da meravigliarsi se poi i marchigiani non si fidano più di loro e non li vogliono come rappresentanti.
Leggi qui le dichiarazioni del Pd
Le istituzioni servono a scrivere il pensiero di una maggioranza qualificata: questa è politica e quella sui vaccini è una questione politica. Siamo in un consiglio straordinario perché siamo in una situazione di limbo e quindi è giusto il carattere di straordinarietà per dare risposte ai cittadini che ci chiedono chiarezza". Così il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Fabio Urbinati.
Che continua chiarendo con fermezza la posizione del Gruppo Pd: "Non può esserci incertezza su un tema importante come quello della vaccinazione obbligatoria. Di chi ci dobbiamo fidare? Dei no vax che non hanno basi scientifiche dietro le loro dichiarazioni, oppure della scienza? Non si può andare dietro al consenso quando dall'altra parte ci sono questioni importanti come quelle sulla salute".
Continua Urbinati: "Tutelare i bambini non significa solo tutelare i bambini stessi, ma anche gli immunodepressi. Oggi quei bambini vanno protetti perché sono loro i più fragili e questo è il compito della politica: occuparsi delle persone più deboli. La nostra regione non si fida di un governo nazionale che lascia nel limbo dirigenti scolastici e famiglie, alle quali diciamo che dobbiamo dire con forza di fidarsi delle istituzioni sanitarie e scientifiche, non di alcuni gruppi o partiti".Conclude poi il capogruppo: "La copertura ha bisogno di essere allargata, o torneremo ad un oscurantismo medievale. Non accettiamo lezioni da chi non si fida degli stessi medici di un ospedale che rappresenta un'eccellenza marchigiana (ndr. Torrette). Questa è la differenza tra noi e i 5 stelle. Su questioni importanti come queste non andremo mai dietro la pancia di questi movimenti: faccio presente che infondere paure che non esistono nel popolo, ha portato solo a grandi tragedie nel corso della storia. Noi allora batteremo forti su questi punto, perché la verità e la correttezza pagheranno sempre".
Anche Forza Italia, in aula, ha evidenziato l'importanza dei vaccini come strumenti di prevenzione (leggi qui).
“Con la legge sui vaccini vengono allo scoperto, ancora una volta, la confusione, le spaccature e le contraddizioni interne al Movimento 5 Stelle e alla maggioranza di governo nazionale che provano a fare ancora opposizione perché non sanno fornire le risposte che i Marchigiani e gli Italiani si attendono”.
Così il capogruppo regionale FI, Jessica Marcozzi, nella discussione odierna sulla Pdl per la prevenzione vaccinale.
“Noi, come Forza Italia, siamo favorevoli alle vaccinazioni perché crediamo che siano un essenziale strumento di prevenzione nei confronti di malattia, spesso anche mortali, strumento che deve inevitabilmente puntare anche sull’informazione e la persuasione. Purtroppo, però, devo constatare che il M5S fa ancora opposizione quando invece è maggioranza. Sui vaccini a livello nazionale sono stati solo in grado di promuovere un rinvio di un anno. E inoltre hanno creato solo caos con una circolare ministeriale sull’autocertificazione e poi con emendamenti sul Milleproroghe per non affrontare subito una questione importantissima come quella sulle vaccinazioni. Sono spaccati al loro interno con divergenze anche nella maggioranza di governo. Ora sento parlare il M5S di strumentalizzazione e di urgenza pretestuosa in merito al consiglio straordinario (odierno) sui vaccini. Ma lo scorso anno è stata la minoranza a chiederne uno simile. Li invito dunque, dinanzi a tali contraddizioni e lacune che generano solo caos, almeno a moderare i toni e a iniziare a provare a governare. Il premier Conte parla di guerra finanziaria internazionale contro l’Italia quando il nostro leader Berlusconi, nel 2011, con un Pil positivo (+0,4) e con una disoccupazione pari a un terzo dell’attuale, solo per lo Spread è stato mandato a casa”.
L’ultima serata della Festa dell’Unità di Potenza Picena si è conclusa con la presenza dell’onorevole Ettore Rosato, intervistato dal giornalista Maurizio Verdenelli , e dell’onorevole Mario Morgoni, presenza attiva e costante di questa manifestazione, introdotti al pubblico presente dal segretario locale Pd, Giulia Foglia. Rispondendo alla domanda sulle ragioni del grande successo politico e mediatico di Matteo Salvini, il vice presidente della Camera ha parlato di un un leader della Lega che parla alla pancia degli italiani, cavalca l’onda della paura del diverso, sfrutta al massimo i social e punta a rafforzare i sentimenti di odio e intolleranza sia verso l’esterno che internamente al Paese, traghettando il centro destra verso la deriva dei valori.
Rosato ha anche espresso le sue valutazioni sulla strada che il Pd deve seguire per fronteggiare questa scalata pericolosa ed anti-democratica: “Di fronte ad una svolta di destra, in Italia così come in Europa e nel mondo, il Pd deve reagire sfruttando maggiormente gli stessi mezzi di comunicazione ma veicolando attraverso questi ultimi i valori fondamentali del nostro partito come la coesione sociale, la pace, il rispetto per l’ambiente, l’istruzione e la buona sanità”.
L’onorevole ha evidenziato inoltre l’importanza di un Congresso del Pd nei tempi più ravvicinati accanto alla necessaria scelta di un buon segretario che sia un volto nuovo capace di far rinascere l’entusiasmo di un elettorato di sinistra che, anche se in parte deluso, ripone ancora gradi speranze nel Pd, rappresenta una fondamentale risorsa per la democrazia e pretende giustamente da nuove proposte per un’Italia che torni ad essere veramente democratica.
E’ fondamentale per Rosato mostrare a chi ci vota la nostra capacità e maturità di ripristinare un clima positivo, di condivisione delle regole e di rispetto delle decisioni all'interno del partito, smettendo di puntare il dito contro l'avversario interno, promuovendo il nostro punto di vista, senza perdere mai di vista i bisogni degli italiani e le emergenze di un paese fiaccato da tristi vicende come il terremoto nelle Marche ed il crollo del ponte di Genova, senza mai abbassare la guardia rispetto a mali storici come mafia e criminalità organizzata.Morgoni e Rosato si sono mostrati ottimisti rispetto alla possibilità di rinascita di un Pd che deve essere prima di tutto portatore di quei valori di Libertà e Democrazia che l’Italia sta pericolosamente perdendo ogni giorno di più a causa dell’attuale governo della paura e dell’intolleranza.
Dal gruppo in consiglio regionale Lega Nord Marche riceviamo e pubblichiamo:
La seduta dell'Assemblea Legislativa delle Marche si è aperta stamattina con la protesta del Gruppo Consiliare della Lega Nord nei confronti dell'ennesimo incarico affidato dal Presidente Ceriscioli ad un "disoccupato" del PD, la ex senatrice Camilla Fabbri.
Lo striscione esposto in Aula dai consiglieri della Lega Nord " Assunta la Fabbri, manca solo Lodolini" è espressione del dissenso nei confronti di un ennesimo incarico affidato in maniera clientelare e secondo esclusive logiche di partito a membri del PD rimasti "fuori" dal Parlamento alle ultime elezioni politiche. "Un'escalation di assunzioni a cui assistiamo da mesi – interviene il capogruppo Zaffiri - con incarichi che vengono affidati privilegiando il criterio dell'appartenza politica piuttosto che quello sulle accertate competenze ed esperienze in specifiche materie, magari maturate dai tantissimi disoccupati marchigiani.
Ironicamente nello striscione viene citato un altro "ex parlamentare" del Pd, Emanuele Lodolini.....chissà che non sia lui l'esperto del prossimo incarico!!!
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma della Gioventù Nazionale sezione di San Severino Marche“Nei giorni scorsi, una compagine del Movimento Giovanile “Gioventù Nazionale”, affiliato alla Sezione settempedana di Fratelli d’Italia, si è adoperata, in nome dei principi presenti nel Manifesto dei Valori, nella riqualificazione dei busti monumentali rispettivi di Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Coletti, e al ripristino di una fontanella, fortemente danneggiata dal tempo e dall’inciviltà di alcuni.
Il Direttivo, composto da Leonardo Simoncini, Marco Dialuce e Filippo Caciorgna, ringrazia l’Ufficio Manutenzione e l’assessore competente per la disponibilità e la collaborazione nel finanziamento dei materiali. Certi che questa non sarà l’ultima azione della campagna di volontariato al fine di stimolare il senso civico a ragazzi e adulti.”
La consigliera regionale pentastellata Romina Pergolesi presenta un'interrogazione per chiarire alcune perplessità sul sistema di farmaco-vigilanza e sui ritardi delle Marche in merito alla funzionalità e alla completezza della banca dati, alla vigilia del voto "ripicca del Pd" sull'obbligatorietà dei vaccini.
"A seguito della pubblicazione del rapporto AIFA sono molti i dubbi che appaiono all’evidenza, sia in merito alla reale efficacia ed affidabilità della vaccino-vigilanza che relativamente al ruolo svolto dalla Regione per la stesura del report, nonché sulla completezza e funzionalità dell’anagrafe vaccinale informatizzata regionale. Tutto ciò alla vigilia del voto d'urgenza sulla proposta di legge del Pd, «che nulla ha di urgente se non la ripicca politica contro il governo".
Riscontrate infatti, a livello nazionale, 6.696 (16% del totale delle segnalazioni a farmaci e vaccini), di cui 4.821 (72%) si riferiscono a casi del 2017 (inseriti e insorti nell’anno). Il 29% delle stesse arrivano dalla regione Veneto. Possibile?Inoltre, il tasso di segnalazione, cioè il numero di segnalazioni rapportato al numero degli abitanti di ciascuna regione, presenta dei valori profondamente discordanti da nord a sud. Che tipo di affidabilità può avere un sistema nazionale di vigilanza che presenta un tale livello di disomogeneità?Per la Regione Marche viene riscontrato un tasso di segnalazione complessivo pari a 7,1 segnalazioni per 100.000 abitanti per tutti i vaccini, e pari a 22,5 per 100.000 abitanti per i vaccini obbligatori (età <= 16 anni). Entrambi tali valori sono di molto inferiori alle rispettive medie nazionali (11,1 e 34,3), e risultano addirittura lontanissimi da quelli ad esempio del Veneto o del Friuli Venezia Giulia (rispettivamente 39,8 e 54,5 per tutti i vaccini e 117,2 e 126,1 per i vaccini obbligatori), con una differenza fra dati dello stesso tipo pari all’83% e 59% del dato delle Marche rispetto al Veneto, e 87% e 83% rispetto al Friuli Venezia Giulia.«La lettura rischia di disorientare – osserva Romina Pergolesi -, o, persino, di far apparire poco credibile l’intero sistema di farmaco vigilanza, sia in generale sia per quello che riguarda la nostra regione». La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle chiede quindi in una interrogazione urgente, «quali azioni intende mettere in campo il presidente della Regione Marche nonché assessore alla Sanità Ceriscioli per implementare un sistema di farmaco vigilanza che, a livello regionale, permetta un adeguato controllo della situazione, delle possibili reazioni avverse, della loro correlabilità con le vaccinazioni?»Non solo. "Mi chiedo, poi – prosegue Pergolesi - come mai le Marche non sono fra le 13 regioni italiane che hanno fornito i dati delle anagrafi vaccinali ai fini della stima del tasso di segnalazione per dosi somministrate? Il tasso di segnalazione per dosi somministrate è stato calcolato rapportando tutte le segnalazioni (inserite e insorte nel 2017) gravi e correlabili alla vaccinazione (numeratore) rispetto alle dosi effettivamente somministrate (denominatore). È dunque un tasso molto importante e significativo al computo del quale, però, per stessa ammissione dell’AIFA nel report, la Regione Marche pare non abbia contribuito".L'esponente pentastellata aveva già appreso dall'Asur Marche, lo scorso aprile, la non completezza dell'anagrafe vaccinale regionale. "Sulla base, quindi, di quale disposizione (atto, protocollo, data, a firma di…) - domanda la consigliera regionale - la Regione Marche e/o gli Enti partecipati ed i Servizi competenti da essa dipendenti hanno adottato nello scorso marzo 2018 la cosiddetta “procedura semplificata” ex art. 18 ter all’art. 18-ter del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148, che prevedeva per altro uno scambio di informazioni e dati sensibili fa scuole e ASUR, in forza proprio del prerequisito della esistenza di un anagrafe vaccinale regionale?".L'interrogazione a risposta orale dovrà essere calendarizzata in Consiglio regionale. «Mi auguro venga fatto al più presto», conclude Pergolesi. Lunedì, intanto, in aula si vota la proposta di legge urgente del Pd, per la quale il M5S ha presentato alcuni emendamenti.A questo link è possibile scaricare gli emendamenti al Testo Unificato: https://app.box.com/s/24ofv5v6ac1uu30y0yx8xexjxahsi0kp
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del segretario Pd di Recanati Andrea Marinelli.
"Sarebbe un tornare alle origini. Certo si tratta di una proposta forte, ma dovremmo avere la forza e la larga visione per uscire dalle logiche campanilistiche. Sono davvero tante le opportunità per lo sviluppo e il rilancio del territorio che una dimensione maggiore offre. Recanati, Porto Recanati, Loreto e Montelupone hanno inoltre caratteristiche e peculiarità che renderebbero perfettamente compatibile una possibile fusione o unione tra loro. Proprio di “fusione per incorporazione” al comma 118-bis e di “aggregazioni di comuni mediante incorporazione” al comma 130 fa riferimento la legge Del Rio 56/2014.
I municipi incorporati diventano parte del Comune aggregante senza dover ricorrere all’istituzione di una nuova realtà. La legge Del Rio, ancora in vigore, finanzia progetti di questo tipo, anche nella più semplice modalità dell'Unione, nell’ottica d’incrementare l'efficienza e razionalizzare costi. I vantaggi per la cultura ed il turismo di questa possibile operazione sarebbero davvero rilevanti. I quattro Comuni supererebbero per attrattiva probabilmente la stessa Urbino e sarebbero più che degni della titolarità di una facoltà Universitaria.
Il Comune unico si andrebbe a collocare nella fascia dai 30.000 ai 100.000 abitanti, l’unificazione infine
significherebbe semplificazione delle normative e amplificazione delle funzioni da esercitare in forma associata come anticorruzione, trasparenza, attività di revisione dei conti, di controllo e di valutazione".
Da Gino Troli, direttore di Futura Festival a Civitanova, riceviamo e pubblichiamo
Dopo aver letto l'intervento del sindaco sento di dover aggiungere qualcosa. Non è mia intenzione tirarla per le lunghe, perché se a fine agosto ancora non è stato deciso se fare Futura e chi deve esserne il direttore, è evidente che la cosa non mi riguarda più.
Ma per amore di verità e per un puntiglio (non vorrei che dopo il furto culturale ce ne sia pure uno storico!) voglio trascrivere quello che spiegai sul sito di Futura alla prima edizione del 2013, altro che Francia o "parola comune", ben altra fu la genesi: "Futuro sarebbe meglio scriverlo al femminile come abbiamo fatto nel titolo del Futura Festival. Fin dal primo momento siamo partiti da una suggestione, la bellissima canzone di Lucio Dalla, le sue parole così dense di profezia, “chissà chissà domani su cosa metteremo le mani...nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani, si muoverà e potrà volare, nuoterà su una stella, come sei bella, e se è una femmina si chiamerà Futura” e abbiamo poi guardato con malinconia un presente che pare contraddire il sogno di Futura.
Da qui il passo è stato breve. Un festival per pensare al futuro tra utopia e realtà, tra sogno e risveglio attraverso le lingue della filosofia, delle scienze, della nuova cultura umanistica, della scena teatrale e musicale, in una città che si vuole aprire al confronto e alle dinamiche di cambiamento, pur con le ferite aperte di un tempo presente che spesso stenta a diventare futuro. Non le sorti progressive dell’umanità, Leopardi ci guarda dallanostra collina e ci ammonisce, ma un domani che non può che essere diverso da un oggi sofferente" .
Infatti il nome completo del Festival è "Futura Festival OFFICINA DEL DOMANI, LABORATORIO DELL' AVVENIRE", come è scritto a caratteri cubitali sul nostro sito (chi sa se posso permettermi di usare ancora questo aggettivo possessivo! ). È questo che bisogna tutelare, il progetto e cinque anni di 400 eventi veri, non lo stesso evento moltiplicato per 10 giorni e cambiato di nome.Si è vero, sindaco, contano i contenuti, conta l'esistenza di un festival. Ma a non farlo più esistere non sono stato io. E voi state ancora pensando. Vi regalo un' idea, tanto sono abituato a fare regali: chiamatela Popfutura o Futurashow. Un successo sicuro.
"Esprimiamo la più ferma condanna contro il grave gesto di sfregio nei confronti del sindaco Marini Marini. Se qualcuno crede di instaurare un clima di paura sappia che tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, saranno coesi nel rispetto delle regole democratiche''.
Così si legge in una nota della lista di minoranza al comune di Ussita, ''Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione'' dopo il gesto vandalico sull' auto del sindaco del comune maceratese.
Un bando straordinario per la messa in sicurezza del territorio. A proporlo è Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. L'esponente pentastellata presenterà una mozione, da discutere in occasione della prossima seduta dell'Assemblea Legislativa delle Marche, per impegnare la giunta Ceriscioli a dar seguito alla proposta stanziando i relativi fondi, anche in considerazione della tragedia, assolutamente evitabile, di Genova.
Cinque gli step propedeutici alla pubblicazione del bando, indicati dalla consigliera Pergolesi:
Avviare una ricognizione, anche di concerto con gli enti locali e/o gli enti gestori, al fine di individuare e mappare le situazioni più critiche e le infrastrutture (ponti, viadotti, strade, ecc..) che necessitano di interventi di profonda manutenzione o di ristrutturazione/ricostruzione, presenti sul territorio regionale
Presentare entro dicembre 2018 gli esiti di tale ricognizione ai consiglieri regionali, tramite relazione di sintesi accompagnata dalla relativa relazione dettagliata e documentazione completa
Predisporre entro marzo 2019 apposito bando straordinario per l’individuazione dei progetti da finanziare e/o co-finanziare, secondo criteri comunque precedentemente esposti e discussi in sede di competente commissione consiliare, basati su principi di equità e trasparenza, sulle effettive emergenze o contingenze delle situazioni, sulla valutazione delle possibilità di partecipazione dei relativi enti locali di competenza, nonché sulla rilevanza e importanza delle infrastrutture
Stanziare le necessarie risorse dal bilancio regionale da assegnare ai progetti selezionati con la procedura ed il bando
Attivarsi immediatamente presso le istituzioni sovra regionali per l'individuazione di canali di finanziamento per reperire ulteriori risorse da assegnare al bando di cui al punto precedente, ad integrazione di quelle regionali impegnate
"La tragedia del Ponte Morandi di Genova, avvenuta lo scorso 14 agosto, oltreché aver provocato decine di vittime, centinaia di feriti e sfollati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, ha riacceso drammaticamente il dibattito sullo stato di ponti, strade ed infrastrutture nel nostro Paese – evidenzia Pergolesi -. Mancate manutenzioni, ordinarie e straordinarie, infrastrutture obsolete, necessità di investimenti consistenti per ricostruzioni o profonde ristrutturazioni: secondo quanto affermato e raccomandato anche da esperti ed addetti ai lavori, il quadro appare preoccupante e la situazione è critica e generalizzata in tutto il Paese. Il Ministro delle Infrastrutture ha dichiarato pubblicamente la necessità ormai non più rinviabile di una sorta di Piano Marshall che preveda una ricognizione generale e l'avvio delle procedure necessarie per una messa in sicurezza delle infrastrutture più obsolete e più a rischio per la pubblica incolumità".
La consigliera pentastellata, nel ricordare lo stato di ponte San Carlo a Jesi (attualmente chiuso al transito dei mezzi pesanti), sottolinea che in tutta la regione "vi sono numerose situazioni che richiedono quantomeno necessità di monitoraggio e di messa in sicurezza, o addirittura di completa ricostruzione, al fine di garantire l'incolumità dei cittadini e la sicurezza dei collegamenti, tenuto conto anche del sisma che ha colpito larga parte delle Marche. I lavori volti a garantire la pubblica incolumità, spesso a carico di enti locali impossibilitati a sostenere i costi per gli interventi necessari, costituiscono pertanto una assoluta priorità per la Regione, che può e deve intervenire in autonomia e sulla base di scelte e indirizzi propri, stanziando anche le dovute risorse dal bilancio regionale, al fine di finanziare o co-finanziare progetti di messa in sicurezza, manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione e ricostruzione che siano significativi per la sicurezza dei cittadini".
Sul rave party che "ha preso vita" negli scorsi giorni sul Monte Vermenone si esprime anche l'onorevole di Fratelli d'Italia Francesco Acquaroli.
"Il "rave party" - il suo commento - che si sta svolgendo nel nostro entroterra da alcuni giorni ha superato ogni limite di sopportazione. Il massimo impegno delle Forze dell'Ordine e delle Istituzioni locali chiamate a fronteggiare una vera e propria emergenza per un territorio come il nostro non possono bastare da sole a fermare simili iniziative".
"È inaccettabile - continua - che un gruppo di ragazzi senza alcuna autorizzazione occupi e metta a soqquadro la vita delle comunità locali per giorni interi; tutto ciò appare addirittura umiliante se paragonato alle procedure alle quali Pro Loco, Parrocchie e Associazioni varie sono tenute ad attenersi per l'organizzazione di qualsivoglia evento. A questo punto spero che il Ministero intervenga subito mettendo a disposizione delle Autorità locali preposte le risorse necessarie per ristabilire la legalità. Colgo l'occasione per ringraziare le Forze dell'Ordine per lo sforzo profuso nel tentativo di arginare le conseguenze di tali manifestazioni".
Dai segretari Pd Francesco Vitali (Macerata), Matteo Terrani (Ascoli Piceno), Fabiano Alessandrini (Fermo) riceviamo e pubblichiamo
Dopo gli eventi sismici che hanno sconvolto le Marche trasformandone profondamente il tessuto sociale ed economico, l’azione dei governi Pd a livello regionale e nazionale ha prodotto una serie di strumenti normativi e finanziari che hanno permesso di superare l’emergenza e iniziare la fase della ricostruzione. Sarà un’impresa che impegnerà i nostri territori nel prossimo decennio e che vedrà nei nostri amministratori, comunali e regionali, un baluardo imprescindibile, il solo punto di riferimento in grado di dare risposte ai problemi delle comunità colpite.
L’agenda della politica regionale non potrà che continuare a vertere sul delicato tema della ricostruzione e in questa direzione dovranno continuare gli sforzi della giunta Ceriscioli che bene ha operato fin qui in sinergia con il commissario Paola De Micheli.
Pertanto nel nuovo scenario che si è aperto dopo le elezioni del 4 marzo e in vista dei prossimi appuntamenti congressuali il Pd marchigiano dovrà essere sempre di più il partito della ricostruzione: ricostruire non solo una comunità politica ma interpretare al meglio il proprio ruolo storico all’interno della società marchigiana ricostruendone il volto, lo spirito e l’economia.
Per questa ragione in vista dei prossimi appuntamenti congressuali le federazioni del sud della regione sono pronte ad assumersi le proprie responsabilità avanzando una propria candidatura alla guida del Pd Marche con l’intento di unire il partito e dare un contributo di idee e di proposta politica alla giunta regionale.
Dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Romina Pergolesi, riceviamo e pubblichiamo.
Oggi, giornata di lutto nazionale per la tragedia di Genova, siamo tutti chiamati a rispettare il dolore dei familiari delle vittime.
La rabbia ed il rancore non riporteranno in vita quelle persone, ma è naturale, come italiana e come portavoce dei cittadini nelle istituzioni, provare una profonda indignazione per una tragedia che si sarebbe potuta evitare.
Ora spetta alla giustizia individuare e punire i responsabili del crollo del ponte Morandi.
Da domani, tutti insieme, dobbiamo iniziare a "rimettere in piedi" questo nostro Paese.
Non abbiamo bisogno di grandi opere, ma di manutenzioni ordinarie e straordinarie, quelle che non portano voti ma donano benessere e serenità ai cittadini.
Ci sono diverse situazioni nelle Marche da monitorare, a partire da alcuni ponti che necessitano di importanti lavori di consolidamento.
Da jesina penso immediatamente a ponte San Carlo, come fatto giustamente rilevare nella sua nota odierna dal MoVimento Cinque Stelle Jesi e dalla portavoce in consiglio comunale, Claudia Lancioni.
A tale proposito, presenterò un'istanza in Regione affinché venga predisposto un bando straordinario, con relativi fondi, per la riqualificazione delle infrastrutture più a rischio nelle cinque province.
A Genova non vi è stata alcuna fatalità, così come non è stata colpa del destino sull'A14, o sulla Milano-Lecco, tanto per ricordare analoghi casi recenti.
È il momento di ricostruire il futuro dell'Italia, ripartendo proprio dallo spirito, dal senso di comunità e dalla forza di quanti, nelle tragedie, continuano a scavare senza sosta fra le macerie..
Il Comune di Civitanova Marche partecipa alla giornata di lutto nazionale del 18 agosto, proclamata per le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, domani saranno a mezz’asta le bandiere delle sedi istituzionali del Comune e verrà esposto il drappo nero. Durante la festa del Santo Patrono, prima del concerto di Dodi Battaglia e dei fuochi di artificio, si osserverà un minuto di silenzio per porgere un pensiero alle vittime di Genova e a Jimm Idalinya e come segno di vicinanza alle loro famiglie."La festa di San Marone resta una festa religiosa - sottolinea il Comne - e deve essere per tutti noi un importante momento di riflessione su quanto accaduto".
Dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Potenza Picena riceviamo
Accanto al bel tempo, anche le associazioni presenti nel Comune (cui va sempre un enorme plauso) e quelle che sono fuori dal comune, ma incaricate dalla giunta di organizzare la stagione turistica, ci hanno messo impegno e dedizione, vivacizzando le serate e le giornate con il loro entusiasmo.Belle e utili le iniziative intraprese per cercare di portare turisti verso il centro storico, con bus navetta e guide turistiche, speriamo portino frutto e che i soldi investiti dai cittadini siano ben spesi.Nonostante questo sforzo però, il centro storico purtroppo soffre.
Come lamentato da molti cittadini, che si spendono al massimo delle loro possibilità per aiutare a non far morire il centro storico (dopo la chiusura di molte attività, lo spostamento di altre sembra un centro deserto), cerchiamo di dar loro voce per aiutare la giunta Acquaroli- Tartabini a individuare le emergenze e cercare di dare una priorità ad esse. Come già esposto in alcuni incontri pubblici, vorremmo segnalare:- L’aumento di piccioni morti lungo le strade- L’aumenti di guano prodotto dai suddetti piccioni- La sistemazione dei marciapiedi- La pulizia della fontana centraleSono solo alcune piccole cose, che porterebbero il turista a vedere qualcosa di bello e al cittadino a non sentirsi abbandonato da chi li amministra.
Ma se vogliamo davvero fare qualcosa di più allora dovremmo iniziare a riflettere sul prossimo evento che è la Festa Dell’Uva. Se si riuscisse anche quest’anno a far proseguire questo fantastico evento, dovremmo considerare che gli accessi alla piazza Matteotti, la piazza principale del paese, sono fortemente ridotti a causa lavori lungo via Mugellini da una parte e a causa del fatto che il piccolo Vicolo Scipioni sia chiuso da tempo con tanto di scritta ironica “Qui c’era un vicolo” e questo limiterebbe moltissimo lo spostamento pedonale e la fruizione stessa se dovessero rimanere tali condizioni anche durante la festa. (per non parlare delle vie di ingresso e fuga in caso di incidente).Un’idea potrebbe essere quella di ripristinare la fruibilità del vicolo mettendo in sicurezza l’edificio che lo sovrasta (ad esempio come è stato fatto per il palazzo di Vico Solanelli (Mazzoni), oppure con apposita impalcatura che possa consentire il passaggio pedonale sotto di essa.Chiediamo all’amministrazione di aumentare i propri sforzi per valorizzare il centro storico e a renderlo fruibile, insomma a dedicarci un po’ più di attenzione, non sembra si chieda la luna… dati gli sforzi economici affrontati in eventi e promozione, ci sembra doveroso poter accogliere poi i turisti che sono i destinatari di questi sforzi economici.
La Lega denuncia l'apertura di un cantiere a ridosso di un fontanile del 1783 vicino allo Sferisterio e chiede al sindaco e all'amministrazione comunale di Macerata di fare chiarezza. Di più. L'on. Patassini e i suoi puntano il dito contro l'ex rettore di Unicam Flavio Corradini che, proprio lì, dovrebbe costruire un'abitazione.
Ma la reazione di Corradini non si è fatta attendere e si preannunciano querele.
Il 14 agosto la Lega ha manifestato in quel luogo: “È stato richiesto l’accesso agli atti per verificare il rispetto di ogni normativa perché, come si evince dal cartello di cantiere, è previsto un ampliamento della cubature rispetto a quella della casa demolita – dice Patassini - Come mai i muraglioni della villa sono a ridosso del sito storico quasi che il fontanile pubblico sia destinato a corredo di un giardino privato?”. "Ci risulta che nel 2006 l’Associazione Culturale Le Casette" aggiunge il senatore Arrigoni "ha donato all’ Amministrazione comunale tre progetti frutto di un regolare concorso pubblico per la riqualificazione urbana della zona. Nel 2015 il sindaco Carancini ne ha dato per certo il recupero. Ora Flavio Corradini, con l’autorizzazione degli uffici comunali, la sommerge di cemento".
Un attacco forte che non ha lasciato indifferente Corradini che nel giorno di Ferragosto, via social, preannuncia azioni legali: "Sto assistendo ad un evidente attacco denigratorio nei miei confronti sui social e sui media.
Avviso che sto registrando tutto ciò che mi riguarda. Commenti, menzogne, falsità, sospetti dichiarati atti a denigrare le mie relazioni sociali, l’associazione di cui sono onorato di far parte, la mia famiglia, la mia persona, saranno denunciati alle autorità giudiziarie per i provvedimenti del caso".