Politica

Macerata, vicenda Pozzo del Mercato: la Lega chiede chiarezza e Corradini preannuncia querele

Macerata, vicenda Pozzo del Mercato: la Lega chiede chiarezza e Corradini preannuncia querele

La Lega denuncia l'apertura di un cantiere a ridosso di un fontanile del 1783 vicino allo Sferisterio e chiede al sindaco e all'amministrazione comunale di Macerata di fare chiarezza. Di più. L'on. Patassini e i suoi puntano il dito contro l'ex rettore di Unicam Flavio Corradini che, proprio lì, dovrebbe costruire un'abitazione.  Ma la reazione di Corradini non si è fatta attendere e si preannunciano querele.  Il 14 agosto la Lega ha manifestato in quel luogo: “È stato richiesto l’accesso agli atti per verificare il rispetto di ogni normativa perché, come si evince dal cartello di cantiere, è previsto un ampliamento della cubature rispetto a quella della casa demolita – dice Patassini - Come mai i muraglioni della villa sono a ridosso del sito storico quasi che il fontanile pubblico sia destinato a corredo di un giardino privato?”. "Ci risulta che nel 2006 l’Associazione Culturale Le Casette" aggiunge il senatore Arrigoni "ha donato all’ Amministrazione comunale tre progetti frutto di un regolare concorso pubblico per la riqualificazione urbana della zona. Nel 2015 il sindaco Carancini ne ha dato per certo il recupero. Ora Flavio Corradini, con l’autorizzazione degli uffici comunali, la sommerge di cemento". Un attacco forte che non ha lasciato indifferente Corradini che nel giorno di Ferragosto, via social, preannuncia azioni legali: "Sto assistendo ad un evidente attacco denigratorio nei miei confronti sui social e sui media. Avviso che sto registrando tutto ciò che mi riguarda. Commenti, menzogne, falsità, sospetti dichiarati atti a denigrare le mie relazioni sociali, l’associazione di cui sono onorato di far parte, la mia famiglia, la mia persona, saranno denunciati alle autorità giudiziarie per i provvedimenti del caso". 

15/08/2018 17:10
Bando Periferie, Anci Marche - Mangialardi a Radio Vaticana: “E’ stato fatto un errore”

Bando Periferie, Anci Marche - Mangialardi a Radio Vaticana: “E’ stato fatto un errore”

Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore dei Presidenti delle Anci regionali intervistato in diretta a Radio Vaticana: “Noi abbiamo preso posizione come Anci attraverso il nostro presidente Decaro, ed è una posizione molto ferma perché riteniamo che sia stato commesso un errore, un grave errore, perché c’era un impegno da parte dello Stato verso le realtà più periferiche dove si sono presentati dei progetti, sono stati finanziati ed è partita l’attività di pianificazione e progettazione. Il provvedimento con l’emendamento approvato alla Camera ci preoccupa molto, tecnicamente con un rinvio, ma sappiamo che spesso in Italia rinviare significa non vedere poi realizzati. Già siamo strozzati da tanta burocrazia. Oggi ci troviamo nella condizione che tanti Sindaci che vogliono riqualificare non i centri storici, ma i luoghi dove c’è più degrado e si fa più fatica e dove la comunità si disgrega, attraverso quei bandi c’era l’opportunità di riqualificare quegli spazi. Lo abbiamo fatto presentando dei progetti. C’è un protocollo firmato. Quindi, ripeto, si tratta di un errore che deve essere recuperato”. “Il fatto più grave è che è partita già l’attività con coinvolgimento di associazioni e soggetti privati e progettazione già costata agli enti locali. Senza le coperture si determina anche un buco di bilancio che tuttavia oggi è l’aspetto meno preoccupante perché il comune potrebbe coprirlo mettendo a disposizione risorse proprie anche in una fase così complicata. Il problema è che si sono create tante aspettative per recuperare dei luoghi dove c’è disagio, ci sono difficoltà e senza i fondi non sarebbe possibile recuperarli in tempi brevi. Ritengo che occorra riconvocare quanto prima la conferenza unificata che aveva determinato questo percorso e non dobbiamo trovare scuse. Quando si commette un errore bisogna ammetterlo serenamente. Forse servivano dei fondi per applicare la sentenza che obbliga lo Stato a consentire ai Comuni ad ottenere gli avanzi di amministrazione. Servivano risorse fresche e lo Stato le ha recuperate da quei bandi ma Si devono prendere da altre parti perché si vanno a toccare situazioni già al limite. Si parla di 96 comuni ma in realtà sono anche di più perché riguardano aree metropolitane per un totale quindi di 230 comuni ma non conta il numero, bensì  l’impegno a favore delle realtà più difficili. Noi dobbiamo risolvere le problematiche in quelle periferie. Se andiamo a toccare dove siamo già belli non ci interessa. Questo è uno scopo condiviso da tutti e bisogna riconoscere l’errore e rimediare”.

11/08/2018 16:36
Fondi per le periferie, Giancarli (Pd): “La Regione prenda posizione”

Fondi per le periferie, Giancarli (Pd): “La Regione prenda posizione”

Sono tante, in questi ultimi, giorni le prese di posizione di esponenti del mondo istituzionale, politico, economico e sindacale in merito all’annunciato rinvio degli stanziamenti destinati al recupero delle zone degradate e periferiche delle città.“Posizioni in larga misura di contrarietà che – secondo il consigliere regionale del Pd, Enzo Giancarli – andrebbero fatte convogliare in una forte ed autorevole richiesta delle massime istituzioni regionali”.“Regione e Consiglio regionale – afferma Giancarli – devono far voce unica di fronte agli annunciati tagli delle risorse per le aree periferiche, convogliando gli appelli di tanti sindaci marchigiani che, altrimenti, rischiano di frammentarsi e disperdersi”.“Forse è bene ricordare – aggiunge l’esponente del Pd – che questa dei fondi per le periferie non è una questione che ha esclusivamente respiro comunale, intanto perché interessa Ancona, città capoluogo di regione, e altre grandi città marchigiane, poi perché coinvolge aspetti di una pianificazione urbanistica molto più ampia, con ripercussioni sotto il profilo ambientale, paesaggistico e sociale”.“Sarebbe pertanto opportuno – conclude Giancarli – che nella prossima seduta del Consiglio regionale, in cui si dibatterà degli obblighi vaccinali, venga aggiunta, all’ordine del giorno, una discussione relativa ai fondi per le periferie che possa portare ad una posizione forte da parte della Regione rispetto a questa vicenda”.

10/08/2018 13:04
Sisma, Ceriscioli sulla nomina del nuovo commissario: "Servono visione e senso pratico"

Sisma, Ceriscioli sulla nomina del nuovo commissario: "Servono visione e senso pratico"

A settembre scadrà il mandato dell'attuale commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli. E, al di là dei giudizi di merito o di demerito, appare assolutamente improbabile che il nuovo Governo, di diversa matrice politica e di diverso colore, possa pensare ad una riconferma. I nomi che circolano, almeno per ora, sono ristretti a quelli del "quasi ministro" Coltorti, del Movimento 5 Stelle, e del sindaco di Visso, Pazzaglini, eletto nelle fila della Lega. Ma, per ora, di concreto non si intravede ancora nulla. Intanto, a dire la sua ci ha pensato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, attraverso dichiarazioni rilasciate all'Ansa. Per la nomina del nuovo Commissario straordinario per la Ricostruzione post sisma serve una figura con "capacità di visione nei rapporti a livello nazionale ma con i piedi per terra e con un esperienza di concretezza, legata al territorio". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli durante il rendiconto delle attività svolte nelle Marche per l'emergenza e l'avvio della ricostruzione. A settembre scadrà l'incarico dell'attuale commissaria Paola De Micheli a cui Ceriscioli ha rivolto, così come al capo dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli, il proprio ringraziamento per la competenza, "per aver messo tanta energia nelle Marche e aver colto subito quanto fosse pesante la situazione". Ceriscioli non ha escluso che un nuovo commissario possa essere marchigiano ma ha precisato: "vorrei che avesse lo spirito giusto: marchigiano, pugliese o emiliano romagnolo va bene. Servono persone capaci e con senso pratico, non va bene una figura 'troppo astratta'". Lungo l'elenco delle richieste da parte della Regione: dall'allungamento dei tempi per restituire la busta pesante alla proroga dei contratti delle persone che lavorano al post sisma a cui a gennaio scadranno i contratti; dalla deroga per ammortizzatori sociali (ad esempio per la Whirlpool di Comunanza) alla semplificare per le nomine dei responsabili unici di procedimento; dalle norme per stabilizzare personale della scuola ai fondi per i piccoli Comuni. (Ansa)

10/08/2018 13:03
Province, proposta della Lega: si ritorni all'elezione diretta

Province, proposta della Lega: si ritorni all'elezione diretta

Per le Province si torni a votare. In estrema sinesi è quanto contiene un disegno di legge presentato dalla Lega al Senato, e firmato anche da Matteo Salvino. L'intento è quello di "ripristinare la legalità costituzionale" rispetto alla composizione di un organo di governo territoriale che, ad oggi, vive in una sorta di limbo. In sospeso, insomma, tra la riforma che ne avrebbe dovuto definire l'abolizione e il fallito referendum del 2016. Le Province, ad oggi, esistono ancora, ma i componenti di giunta e consiglio non vengono più eletti dai cittadini. Il disegno di legge firmato Lega, appunto, vuole riportare le lancette indietro, con la possibilità per gli aventi diritto di scegliere da chi farsi rappresentare. Mentre, il governo Renzi aveva individuato una sorta di compromesso fino alla cancellazione degli Enti: presidenti eletti dai sindaci del territorio, candidabili solo gli stessi sindaci. La riorganizzazone doveva essere temporanea, ma temporanea non è stata. La riforma prevedeva il taglio dei compensi, problema aggirato dal disegno di legge - presentato prima della formazione dell'attuale Governo - che prevede per il presidente uno stipendio non suoperiore a quello del sindaco del capoluogo di provincia, mentre per i consiglieri ci sarebbero dei gettoni con un tetto pari a un sesto dello stipendio del presidente. Con questa "contro riforma" gli enti provinciali recupererebbero parte delle funzioni che sono state ridistribuite a Comuni e Regioni, motivando in questo modo anche le indennità nuovamente previste.  

09/08/2018 15:58
Leonardi (Fdi): "Le Marche riconoscano la professionalità degli osteopati"

Leonardi (Fdi): "Le Marche riconoscano la professionalità degli osteopati"

Da Fratelli d'Italia Marche riceviamo e pubblichiamo: Depositata in Consiglio Regionale la proposta di modifica di una legge del 2013 nella quale sono identificate varie figure professionali da riconoscere come medicine complementari. Quello che si intende apportare è un contributo volto al riconoscimento dell'attività svolta dagli osteopati – esordisce la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi - una professione ormai molto diffusa tanto da essere oggetto dell'istituzione di “professione sanitaria”, assieme ai soggetti cosiddetti “chiropratici”, da parte di una legge nazionale datata 11 gennaio 2018, n. 3. L'articolo 7 della norma nazionale afferma, che “nell'ambito delle professioni sanitarie sono individutate le professioni dell'osteopata e del chiropratico”, ma gli ambiti di attività e le funzioni caratterizzanti tali professioni devono essere definiti con successivi atti normativi e decreti dei Ministeri competenti di concerto tra loro. Siamo però consapevoli che la pratica quotidiana supera spesso la teoria – prosegue Leonardi – e la lungaggine delle norme medesime, portano spesso ad un allugamento, oltre che all'incertezza, sulla definizione in concreto della parificazione di questa figura rispetto ad altre professioni sanitarie già definitivamente riconosciute. Avviene pertanto che l'attività dell'osteopata viene svolta oggi anche in famosi ospedali italiani, come approccio disciplinare su pazienti ricoverati in modo da incidere positivamente sull'accorciamento dei tempi di degenza e sul benessere psico-fisico degli stessi. Un esempio impattante – continua la rappresentante del partito della Meloni – è dato da quanto accade presso l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, tramite il cosiddetto “approccio osteopatico nel reparto di neurochirugia”: i dati ci dicono che i tempi di ritorno a scuola, la valutazione del dolore e la riduzione del carico farmacologico sono risultati positivi; si afferma difatti di un “trend del calo del dolore e dell'abbassamento dei tempi di degenza del 12,6 per cento”.   Una vacanza normativa che la Leonardi, con questa proposta di legge, intende sanare perché nelle more dell'approvazione di una normativa certa ed inequivocabile, e da recepirsi anche a livello regionale, diverse sono le istanze che vorrebbero l'applicazione dell'osteopatia come attività collaterale e migliorativa della qualità della vita di bambini ed adulti anche nelle strutture sanitarie del servizio sanitario regionale. La Leonardi si augura una pronta e positiva risposta della Commissione Sanità della quale è Vicepresidente e del Consiglio Regionale successivamente per il voto finale.    

09/08/2018 11:28
Aggressione sull’autobus da parte di extracomunitari, Arrigoni (Lega): "Situazione intollerabile"

Aggressione sull’autobus da parte di extracomunitari, Arrigoni (Lega): "Situazione intollerabile"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del senatore Paolo Arrigoni (Lega) “L’aggressione verbale ai danni del conducente e la successiva rissa tra un gruppo di nigeriani avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì su un autobus della linea Senigallia-Sassoferrato è una vicenda gravissima e come tale va trattata. Il fatto che questi episodi che vedono protagonisti giovani africani siano ormai all’ordine del giorno non sminuisce l’accaduto, come qualcuno vorrebbe, ma al contrario è ancora più necessario affermare che non è più accettabile che servizi essenziali come quello del trasporto o che luoghi pubblici possano essere a ragione percepiti come pericolosi dai cittadini”. Così il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega nelle Marche, in merito a quanto avvenuto lunedì su un autobus delle Autolinee Bucci, dove alla fermata di Serra de’ Conti un gruppo di extracomunitari di origini africane, alla richiesta di pagare il biglietto, ha accerchiato, aggredito verbalmente e minacciato l’autista, prima dell’arrivo dei Carabinieri costretti a sedare una rissa. “È davvero sconcertante constatare con quale senso di impunità agiscano queste persone, tanto che una bambina seduta sull’autobus ha rischiato più volte di essere colpita al volto e solo l’intervento di un cittadino brasiliano che si è frapposto tra lei e la banda ha evitato conseguenze peggiori rispetto agli attimi di paura che tutti i passeggeri hanno vissuto. A quel ragazzo, oltre che ai Carabinieri di Jesi e Serra de’ Conti che sono intervenuti prontamente per ristabilire la calma, va il mio ringraziamento”. “Con il Decreto Sicurezza a cui sta lavorando il Ministero dell’Interno – conclude Arrigoni - Matteo Salvini si propone un serio giro di vite, e tra le altre norme sarà previsto il rifiuto immediato della richiesta di asilo per i presunti profughi che si macchieranno di qualsiasi genere di reato”.  

08/08/2018 18:18
Tutti contro il rinvio del bando delle periferie del Milleproroghe: Carancini e Mancinelli non ci stanno

Tutti contro il rinvio del bando delle periferie del Milleproroghe: Carancini e Mancinelli non ci stanno

L'emendamento della discordia è quello del decreto Milleproroghe che prevede il rinvio al 2020 dei finanziamenti per il Bando delle periferie, firmato nel dicembre 2017, che riguarda nelle Marche anche Macerata, Pesaro, Fermo e Urbino. E Macerata ed Ancona insorgono. Romano Carancini porta all'attenzione la problematica che il rinvio creerebbe alla città di Macerata e soprattutto al progetto del Centro Fiere di Villa Potenza. "Un progetto - dice - che approveremo entro fine agosto, finanziato per 12.000.000,00 di euro dai precedenti governi di centro sinistra con tanto di firma della convenzione tra  tutti i comuni capoluogo italiani e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Progetto che per Macerata sarebbe andato al bando per i lavori già nel 2019. Ma che succede ora? Il governo delle "3 carte" Lega e 5 stelle con un emendamento notturno al Senato ha bloccato il tutto. Progetti già redatti, impegni di spesa assunti, principio di continuità amministrativa travolto e città depredate con destrezza". Anche il Comune di Ancona si scaglia contro il rinvio. "Vogliamo informare la cittadinanza su questo clamoroso errore - esordisce la sindaca Valeria Mancinelli rientrata d'urgenza dalle ferie dopo la diffusione della notizia -. L'11 settembre il decreto Milleproroghe sarà all'esame della Camera. Subito dopo Ferragosto convocheremo tutti i nostri deputati marchigiani affinché si impegnino a mettere una 'pezza' a questa gravissima situazione. Saranno adeguatamente informati su quanto sta accadendo - spiega - affinché siano in grado di esercitare al meglio la loro responsabilità. Il nostro obiettivo è far conoscere quanto sta avvenendo a categorie economiche, cittadini e parlamentari; se non verrà corretta questa anomalia assumeremo iniziative anche di carattere legale".  

08/08/2018 16:13
La voce di Pamela Mastropietro: "Carancini parla di accoglienza senza ricordarsi di lei"

La voce di Pamela Mastropietro: "Carancini parla di accoglienza senza ricordarsi di lei"

La triste vicenda di Pamela Mastropietro è ancora al centro del dibattito che vede molti maceratesi in disaccordo con il sindaco Romano Carancini. "Il sindaco di Macerata - si legge in un post del gruppo Facebook la voce di Pamela Mastropietro - sostiene che la città da lui amministrata sia un modello di accoglienza. Vorremmo ricordare al suddetto di una ragazzina di 18 anni violentata, uccisa a seguito di due coltellate, scuoiata, depezzata, disarticolata, lavata con la varechina ed abbandonata in due trolley sul ciglio della strada. E dello spaccio di droga a cielo aperto che avviene sotto i suoi occhi, dell'indagine pendente su una delle associazioni che, in quella realtà, gestiscono l'accoglienza. E di altro ancora". "Se questo è un modello - aggiungono - Sindaco di Macerata, ci domandiamo dove lei viva.A proposito: visto che ieri era a Roma, per dire queste cose in televisione, un fiore a #Pamela poteva pure pensare di portarlo. Ma purtroppo...non aveva la pelle nera".

08/08/2018 12:59
Soffocamento da cibo nei bambini, Leonardi (Fratellid'Italia): "Operatori e famiglie devono imparare a gestire le emergenze"

Soffocamento da cibo nei bambini, Leonardi (Fratellid'Italia): "Operatori e famiglie devono imparare a gestire le emergenze"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Elena Leonardi (Fratelli d'Italia)"Approda al protocollo del Consiglio Regionale un'importante proposta di legge a firma della Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi dal titolo " diffusione delle tecniche salvavita di disostruzione pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare". Un titolo tecnico per un intento semplicissimo: salvare la vita a quei bambini che possono essere vittime di strozzamento da cibo. Una realtà purtroppo non irrilevante se si considera che in Italia, afferma la capogruppo regionale Elena Leonardi, il 27% delle morti classificate come “accidentali” nei bambini avviene per soffocamento causato da inalazioni di cibo o da corpi estranei; caramelle, pezzetti di carne o frutta, ma anche monete, palloncini sgonfi, palline di gomma, piccole parti di giocattoli; una miriade di oggetti apparentemente innocui rappresentano in realtà un grave pericolo, soprattutto per i bambini più piccoli. Più del 50% delle morti per inalazione di corpi estranei avviene nei bambini tra 0 e 4 anni - prosegue la Leonardi - rappresentando per quella fascia di età, la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali: le statistiche confermano che in Italia muoiono circa 50 bambini ogni anno, uno ogni settimana, con un picco massimo tra i 2 mesi e 2 anni di vita.La rappresentante del partito della Meloni col presente atto intende coinvolgere la Regione Marche, tramite il Servizio Sanitario e gli operatori delle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto scuole primarie e dell'infanzia pubbliche e private che spesso sono ancora prive della formazione adeguata e dell'abilitazione alle manovre di disostruzione pediatrica.Bisogna investire concretamente nella prevenzione, per questo è importante che insegnanti, mamme, papà, nonni e tutti coloro che quotidianamente sono a contatto con i bambini, conoscano i pericoli ed imparino queste manovre salvavita – prosegue la capogruppo di Fratelli d'Italia – perché secondo i dati prodotti dalla Società Italiana Pediatrica solo il 5% della popolazione è abilitato ad effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base.Mi auguro – conclude la Leonardi – che l'atto possa essere approvato in tempi brevi perché nel trattamento delle emergenze da soffocamento dovuto ad ingestione o inalazione l’unica possibilità di risolvere l’ostruzione completa delle vie aeree è affidata a queste “manovre salvavita". Con l'augurio che non capiti mai , occorre però essere tutti preparati: prima si agisce e più vite si possono salvare".

08/08/2018 12:03
Ospedale, incontro a Cingoli con i dirigenti dell'Area Vasta: presenti Bevilacqua, Sciapichetti e Micucci

Ospedale, incontro a Cingoli con i dirigenti dell'Area Vasta: presenti Bevilacqua, Sciapichetti e Micucci

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Segretario PD di Cingoli Raffaele Consalvi "A gennaio quando in Regione fu discussa e approvata la mozione di Micucci (PD)  sul ripristino del Punto di Primo Intervento presso l’ospedale di Cingoli eravamo dentro un tunnel e difficile era vedere la luce : la politica locale che non parlava con l’Azienda Sanitaria , i Medici di Famiglia dell’Area Vasta pronti a prendere servizio al PAT (Punto Assistenza Territoriale), una smobilitazione e rassegnazione in atto preoccupante. In molti in quel periodo ci hanno detto: ma chi ve lo fa fare.  Noi pur sapendo delle difficoltà abbiamo sempre risposto, l’amore per la Città.   Bisognava ricominciare a dialogare con l’Azienda Sanitaria, rimettere al centro i problemi della struttura e cominciare ad ottenere delle risposte. Sapevamo e sappiamo che il percorso è difficile, è come camminare su un sentiero stretto su un crinale. Allo stesso tempo siamo consapevoli che in questa partita abbiamo condiviso il percorso con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’appoggio dei consiglieri regionali Giancarli, Micucci (componenti della commissione regionale sanità) e dell’assessore maceratese Sciapichetti; con i quali non ci siamo rivolti con il cappello in mano a chiedere un favore, ma in un rapporto dialettico si sono fatti carico dei nostri problemi. Oggi la "Questione Cingoli" è nell’agenda della Direzione dell’Area Vasta. Non a caso nella giornata odierna su sollecitazione di Micucci e dell’assessore Sciapichetti si è svolta a Cingoli una riunione con l’Ing.Bevilacqua e i vertici sanitari dell’Azienda per fare il punto di ciò che è stato fatto e ciò che ancora rimane da fare. Se da un lato ci sono ancora delle questioni aperte che vanno affrontate e per questo ci sarà una ulteriore verifica a metà settembre. D’altro canto però non va disconosciuto che il reparto di Lungodegenza Riabilitativa Ospedaliera funziona a pieno regime e viene presa come esempio per altre realtà della regione, i posti letto di cure intermedie sono sempre occupati , che è stata acquistata una nuova ambulanza medicalizzata che è un piccolo ospedale ,che a breve verrà implementato l’organico medico del reparto di lungodegenza riabilitativa, che la radiologia in attesa del concorso sul posto vacante si sono stabilizzati gli accessi e oggi i tempi di attesa per esami radiologici sono la metà di quelli di Jesi, che sono stati acquistati due elettrocardiografi , che stanno montando proprio in questi giorni un ortopantomografo digitale e a settembre questa macchina verrà completata con una Cone Beam (TAC per indagini odontoiatriche e maxillo-facciale), sempre a settembre verrà implementata l'attività diagnostica con un secondo nuovoecografo.   Questi sono i fatti. Ci rendiamo conto che ci sono ancora situazioni di resistenza nella struttura centrale che si sono cristallizzate nel tempo e con la politica del dialogo e del confronto vanno superate rapidamente . Si può fare di più ?Certamente si può fare sempre meglio , ma di fronte a chi sceglie l’aventino o proposte che non si tengono insieme noi del PD di Cingoli abbiamo preferito percorrere quel sentiero stretto passo dopo passo".                                                       

08/08/2018 08:42
Terremoto: Fiori, nessuna traccia delle promesse fatte in campagna elettorale

Terremoto: Fiori, nessuna traccia delle promesse fatte in campagna elettorale

"Una maggioranza che non considera la questione drammatica del terremoto una priorità. Questo è il giudizio unanime che è emerso da numerosi Sindaci e amministratori delle aree colpite dagli eventi sismici iniziati ad agosto del 2016, che hanno partecipato a una conferenza stampa del gruppo parlamentare di Forza Italia del Senato con il Presidente Anna Maria Bernini e i senatori eletti su questi territori. E' un terremoto sul quale si stanno spegnendo i riflettori e per il quale sono state tradite le promesse della campagna elettorale: meno burocrazia; Sindaci protagonisti; ripresa dell'economia con la creazione di vere zone franche; dichiarazione di aree di crisi per tutti i Comuni e utilizzo dei fondi strutturali europei; proroga delle assunzioni di personale per gli enti locali; norme tecniche certe per la ricostruzione; misure adeguate per l'anno scolastico; sostegno economico per le imprese e i professionisti: estensione ai comuni dell'isola di Ischia delle misure di emergenza della protezione civile; misure per evitare le sanzioni della procedura d'infrazione comunitaria per gli aiuti alle imprese coinvolte dal terremoto de L'Aquila. Ebbene di tutto questo non vi e' traccia nel decreto milleproroghe sebbene siano cose promesse in campagna elettorale. Eppure grazie all'impegno del Presidente Antonio Taiani l'Europa ha reso disponibili oltre 2 miliardi di euro. Si stanno tradendo intere comunita' e impegni assunti tra le forze politiche. Il 24 agosto e' tra pochi giorni ed e' il secondo anniversario di un evento tragico: non andate a fare altre passerelle". Lo afferma, in una nota, Marcello Fiori, coordinatore nazionale enti locali di Forza Italia.  (Ansa)

07/08/2018 15:12
Cangini vs Pazzaglini: nervi tesi sui temi del sisma (VIDEO)

Cangini vs Pazzaglini: nervi tesi sui temi del sisma (VIDEO)

Il primo ad attaccare é stato il senatore Cangini, eletto nelle Marche nelle fila di Forza Italia: "Il senatore Pazzaglini - ha scritto - dovrebbe dimettersi per aver deluso i terremotati che lo hanno eletto e per il suo silenzio sui temi del sisma". Un'entrata a gamba tesa che ha anticipato, di fatto, la posizione dei senatori di Forza Italia che, ieri, hanno radunato alcuni sindaci del cratere (non c'era il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, da sempre nelle fila di Forza Italia. Segnale di rottura?). Il partito di Silvio Berlusconi, come riporta IlGiornale (qui il link all'articolo) sostiene che i terremotati siano stati traditi dal Governo gialloverde di Lega e Movimento 5 Stelle.  Non si é fatta attendere la risposta di Pazzaglini, che ha scelto di replicare al senatore bolognese ed ex direttore de Il resto del Carlino direttamente dal suo scranno di Palazzo Madama: "Il sen. Cangini? Un paracadutato che non sa nulla dei nostri problemi, ma che non si fa scrupoli a strumentalizzarli per scopi politici e per provare a resuscitare Forza Italia".

07/08/2018 10:37
Sisma, affondo di Prugni (Pd): "Le risposte di Pezzanesi? Un insulto all'intelligenza. La città è ferma all'ottobre 2016"

Sisma, affondo di Prugni (Pd): "Le risposte di Pezzanesi? Un insulto all'intelligenza. La città è ferma all'ottobre 2016"

Dal capogruppo del Pd in consiglio comunale a Tolentino, Bruno Prugni, riceviamo La goffa e confusa replica del sindaco Pezzanesi sulla questione legata alla stima dell’area edificabile che si trova di fronte la caserma dei Carabinieri, conferma ulteriormente le perplessità sulle scelte fin qui operate dall’amministrazione comunale: evidentemente si è colto nel segno. Occorre spiegare al sindaco che, seppur non sia un illecito affidare la perizia sul valore dell’area edificabile al tecnico che da sempre collabora con la proprietà dell’area stessa (peraltro un professionista capace e che stimo e apprezzo), tale decisione crea un chiaro conflitto di interessi. Sono soldi pubblici e gli amministratori comunali hanno il dovere di operare scelte volte a garantire il minor costo per la cittadinanza e la maggiore trasparenza delle procedure. Il sindaco dice che la stima redatta dal professionista incaricato sarà certamente sottoposta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, ma perché allora non rivolgersi subito a tale Agenzia pubblica? Perché prima si fa fare una stima praticamente alla stessa società che vende e poi ci si rivolge all’Ente pubblico preposto a questo? Anche la stima per l’acquisto del capannone in zona Castello della Rancia fu affidata ad un tecnico privato, ed il risultato fu che il Comune di Tolentino pagò l’immobile, invenduto da tantissimi anni e non certo in possesso di tutti gli attuali requisiti antisismici, molto più del suo valore reale.   La giustificazione del sindaco di rivolgersi al tecnico della società proprietaria per ridurre i tempi (già conosce la documentazione tecnica) è un insulto all’intelligenza umana! A distanza di quasi due anni dal terremoto, Tolentino è l’unico Comune tra i 140 inseriti nel cratere sismico a non aver garantito nemmeno un alloggio agli sfollati, riscontrando con ogni evidenza che le scelte operate dall’amministrazione sono state un fallimento completo.   Il fallimento della gestione post sisma è evidente e certificata dai fatti. Ancora oggi decine e decine di persone sono costrette a vivere fuori città o in quell’ammasso di lamiere nell’area container, nella quale si rilevano sempre maggiori tensioni sociali. La gente è esasperata e non ne può più di subire le sciagurate decisioni del sindaco. Basti pensare che un’area container esiste solo a Tolentino! Non richiedere le SAE (Come hanno fatto tutti gli altri Comuni del cratere) e puntare tutto sugli appartamenti invenduti è stato un grave errore. A Tolentino tutta questa disponibilità di alloggi invenduti non c’era ed alla fine i risultati sono evidenti a tutti.   Ricordiamo al sindaco che gli alloggi emergenziali sono, per definizione, richiesti dai cittadini per superare l’emergenza ed il fattore tempo ha una rilevanza fondamentale. Consegnarli dopo 3 o 4 dal sisma non ha più alcun valore. A Tolentino si verificherà, con ogni probabilità, l’assurdo paradosso che diversi cantieri di ricostruzione “pesante” (quelli classificati E) termineranno prima della consegna degli alloggi emergenziali del Comune. Di fatto oggi Tolentino è un paese morto, rimasto fermo all’ottobre del 2016. Non si vede nessun segnale di ripartenza che, invece, si scorge negli altri comuni del cratere rendendo il confronto con questi umiliante. Basta andare nella vicina San Severino, che pure sta nella nostra stessa Provincia/Regione/Nazione, per rendersi conto di quanto le cose siano differenti da come Pezzanesi le racconta. Basta fare una passeggiata nella piazza di San Severino una sera qualsiasi della settimana e poi ripetere la stessa passeggiata nel centro di Tolentino. È evidente che la storia non è quella che ha raccontato fino ad oggi Pezzanesi e la sua squadra. I nostri concittadini si sono stancati di sopportare le conseguenze di scelte errate, estemporanee, non basate su alcuna programmazione e che stanno causando gravissime conseguenze negative alla città di Tolentino. Abbiamo sempre collaborato col Sindaco condividendo molte scelte. Continueremo a farlo là dove ce ne sarà data l’opportunità, auspicando che il sindaco abbandoni un po’ del suo ego, tralasci le solite offese che da troppo tempo sopportiamo, e ascolti qualche consiglio in più per il bene della città.

04/08/2018 18:55
Uniti per Treia verso le elezioni 2019: #lapersonaincomune

Uniti per Treia verso le elezioni 2019: #lapersonaincomune

Da Uniti per Treia riceviamo Finalmente il 31 luglio è tornata la “voce” al Consiglio comunale di Treia. L'auspicio di Uniti per Treia (UpT) è che si volti finalmente pagina verso le Amministrative del 2019. Vanno rivendicate in tal senso le battaglie condotte in questi quattro anni di opposizione: da quella sulla revisione del Piano regolatore generale, iniqua e clientelare, ai temi della ricostruzione post sisma; dai nuovi poli scolastici, vecchi ancor prima di essere costruiti, alla restituzione di un ruolo di primo piano all’ascolto dei reali bisogni della persona. Argomenti che saranno oggetto del prossimo programma elettorale di UpT. Grazie a una squadra rinnovata che vede impegnati in Consiglio comunale il capogruppo Andrea Mozzoni, Giovanna Matteucci e Gianluca Gagliardini, la sfida sarà affrontata con l’apporto degli ex consiglieri Francesco Sassaroli e Michele Palazzesi e di un gruppo di lavoro solido e aperto a ulteriori contributi. Necessario è colmare quel gap creato dalle politiche personalistiche degli ultimi 40 anni ripresentatesi a Treia anche in occasione della Disfida del Bracciale 2018. Finalità che, in un tempo di crisi valoriale, culturale ed economica, si può raggiungere soltanto con spirito di collaborazione, unendo le forze di chi vuole impegnarsi per il bene comune. Strumento principale è il confronto con le parti politiche e con la società civile. Al centro del dibattito tornino le persone e non gli interessi. Si pensi allo sviluppo sostenibile di Treia negli anni e non basato su immediate convenienze elettorali. A tal scopo, UpT produrrà progressivamente documenti sul quale discutere e immaginare il futuro della città in ogni suo settore, da rilanciare poi attraverso specifici gruppi di lavoro. Senza dimenticare gli altri temi, il primo ragionamento arriva in occasione del bicentenario dell’Arena Carlo Didimi e del gran finale della Disfida. L’obiettivo è riportare l’Arena al suo antico splendore, promuovendo un concorso di idee verso quella visione più ampia dell'area in cui crede Upt, che possa coniugare le esigenze del gioco a quelle dei residenti e dei commercianti del Centro storico, oltre ad aprire a ulteriori scenari culturali. Un’opera da realizzare una volta al governo della città, entro il novembre 2021 per un altro anniversario, quello della canzone “A un vincitore nel pallone” dedicata dal Leopardi a Didimi.

04/08/2018 14:43
Celani: "Tolentino necessita dei valori di Forza Italia"

Celani: "Tolentino necessita dei valori di Forza Italia"

Dal consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, riceviamo e pubblichiamo   Ho appreso con rammarico la notizia dell’abbandono da Forza Italia dei consiglieri  comunali Ceselli e Scorcella passati al gruppo misto. Con loro, unitamente all’assessore Pupo, ed a tutti i componenti della lista ho condiviso battaglie politiche importanti per la Città di Tolentino come quella per il mantenimento del punto di primo intervento, di Tolentino e svolto una bellissima campagna elettorale per le comunali. Ritengo infatti che proprio nel momento di maggiore difficoltà gli amministratori dovrebbero dare il proprio contributo, anche  attraverso  una aspra e costruttiva critica,  cercando così di ricostruire dal basso il partito in cui hanno sempre militato e creduto. È nota a tutti la situazione di difficoltà di Forza Italia anche nelle Marche e dell’esigenza di rinnovamento e di profonda riorganizzazione partendo proprio dagli eletti, ma abbandonare, senza un preventivo e serio dibattito, non credo sia  la soluzione migliore e più opportuna in questo momento.  Dispiace poi il loro abbandono soprattutto alla luce del buon risultato di Forza Italia alle comunali di un anno fa, risultato confermato anche alle recenti elezioni  politiche dove i voti del partito sono addirittura aumentati, segno del gradimento dei nostri elettori nei confronti dell’azione amministrativa svolta dalla Giunta e verso l’operato di Forza Italia Tolentino. Nel rinnovare quindi piena stima e fiducia all’ assessore Alessia Pupo quale esponente di Forza Italia a Tolentino, e quale amministratore comunale, per il grande lavoro fin qui svolto a favore della comunità locale, invito i consiglieri Ceselli e Scorcella, a riflettere ed a ripensare alla loro decisione, per permettere ai nostri elettori di continuare ad avere anche in consiglio comunale dei validi e preparati rappresentanti del partito, capaci di affrontare le problematiche di un territorio, si in difficoltà, ma che guarda a Forza Italia, quale unica forza politica capace di proporre soluzioni e progetti per il futuro.  

03/08/2018 20:48
A Recanati il Pd a confronto sul decreto dignità con la senatrice Bellanova

A Recanati il Pd a confronto sul decreto dignità con la senatrice Bellanova

Ieri sera presso il teatrino dell'Assunta all'Ircer, proprio mentre il deputato Mario Morgoni era impegnato alla Camera per il decreto dignità, la senatrice Teresa Bellanova ne illustrava le contraddizioni e le ripercussioni altamente negative nel mondo del lavoro. Un decreto che per il Pd aumenta la precarietà perché fissa il tetto massimo a 24 mesi, e non più 36, per i contratti a termine ma soprattutto disincentiva le aziende a proseguire il rapporto con il lavoratore perché costrette a sostenere un costo aggiuntivo. "Di Maio in campagna elettorale aveva promesso la reintroduzione dell'Art 18, l'unica cosa che introdurranno sono i voucher" ha tuonato la senatrice Dem. Il decreto dignità inoltre "riduce l'indennità di disoccupazione di 4 mesi: da 16 a 12". "Il lavoro è al centro di ogni seria proposta politica - ha proseguito l'esponente Pd che ha criticato anche il reddito di cittadinanza - toglie fondi alla formazione per un finto assistenzialismo". E sulla politica estera di Salvini: "Come può pensare di rimpatriare 500.000 immigrati?".  Ha coordinato l'incontro il segretario cittadino Andrea Marinelli che ha posto l'accento sull'atmosfera di violenza e odio senza eguali che si respira, incentrata sulla denigrazione e il razzismo. "C'è un'azione mirata e appositamente voluta a colpire gli altri, così muore la vera essenza della cultura politica caratterizzata dall'analisi, dalla conoscenza e dalla critica" ha sottolineato Marinelli. Ad introdurre la serata il segretario provinciale Pd, Francesco Vitali.

03/08/2018 18:09
Riorganizzazione Gruppo Enel, Zaffiri (Lega): il territorio rischia di essere danneggiato

Riorganizzazione Gruppo Enel, Zaffiri (Lega): il territorio rischia di essere danneggiato

"Intraprendere ogni azione utile, di concerto con le istituzioni locali e con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, al fine di salvaguardare le Marche dalle scelte che il Gruppo Enel intende adottare, tenuto conto delle ricadute negative che si avranno sul nostro territorio già fortemente in crisi" è quanto chiede il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Sandro Zaffiri alla giunta regionale.   Nella mozione presentata, Zaffiri evidenzia il rischio che la riorganizzazione in essere del Gruppo Enel possa penalizzare le Marche. In particolare, il capogruppo mette in evidenza la ristrutturazione che interessa  E-Distribuzione SpA,  una delle società del gruppo, e che sembrerebbe prevedere "il superamento delle Zona di Pesaro e l'accorpamento con la Zona di Ancona, il superamento della Zona di Macerata e l'accorpamento con la Zona di Ascoli, il superamento della Unità Operativa di Senigallia accorpata con la UO di Pesaro-Fano, il superamento della Unità Operativa Jesi-Fabriano accorpata con la UO di Ancona; il superamento della Unità Operativa di Civitanova Marche accorpata con la UO di Macerata". Inoltre, aggiunge, sarebbe previsto "lo spostamento a Bari della Direzione di riferimento per la nostra regione, oggi collocata a Bologna"."Anche le organizzazioni sindacali hanno segnalato la loro preoccupazione sia alle Autorità locali che al Presidente della Regione Marche -sottolinea ancora il capogruppo della Lega -  evidenziando anche che negli ultimi dieci anni l’ENEL ha messo mano a ristrutturazioni organizzative che si muovono in controtendenza e che si sono tutte connotate per un progressivo abbandono del territorio". "Riducendo i centri decisionali, spostando le sedi, ampliando i confini dei territori potrebbero scaturire difficoltà operative nell'intervenire prontamente e nel garantire un servizio qualificato e un'assistenza continua sia ai consumatori domestici, che alle attività economiche produttive del territorio marchigiano - spiega ancora -  tale riorganizzazione porterà inevitabilmente conseguenze negative alla nostra regione già duramente colpita sia dalla crisi occupazionale che dai recenti eventi sismici". 

03/08/2018 16:47
Depuratore in zona Fontanelle, Ciarapica: "Il problema è una nostra priorità. Ci stiamo lavorando a tempo pieno"

Depuratore in zona Fontanelle, Ciarapica: "Il problema è una nostra priorità. Ci stiamo lavorando a tempo pieno"

Dal sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, riceviamo In merito ai cattivi odori del depuratore in zona Fontanelle e in risposta alle numerose segnalazioni dei cittadini, rendo noto che entro il mese corrente sottoporremo alla Provincia il progetto per la realizzazione delle opere necessarie a ottimizzare il processo di depurazione.Le opere, che rientrano nel piano di investimenti ATAC, avranno un costo di 750 mila euro e ridurranno notevolmente i cattivi odori.Il problema, che purtroppo si acuisce col caldo, è causato dall'eccessiva putrescenza del fango di depurazione,  è una nostra priorità e ci stiamo lavorando a tempo pieno.

03/08/2018 14:37
Tolentino, area edificabile per i terremotati: Pezzanesi risponde ai consiglieri della sinistra cittadina

Tolentino, area edificabile per i terremotati: Pezzanesi risponde ai consiglieri della sinistra cittadina

“Quando la politica finge di non sapere come funzionano i meccanismi burocratici degli enti all’interno dei quali gli amministratori devono attuare il mandato avuto dagli elettori, dimostra di essere lontano dalle necessità dei cittadini, ostentando a tutti i costi un atteggiamento critico sulla quasi totalità degli argomenti riguardanti la risoluzione delle problematiche dei cittadini stessi”.Con questa premessa il sindaco Pezzanesi risponde al consigliere Bruno Prugni e agli altri firmatari dell’articolo, apparso recentemente sui quotidiani, in cui la sinistra tolentinate attacca la scelta della Giunta Pezzanesi di affidare la stima dell’area edificabile, sita di fronte alla caserma dei carabinieri di Tolentino e destinata a diventare complesso d’immobili per le esigenze dei terremotati, al tecnico che in passato seguiva la proprietà dell’ area. "Questo sarebbe il meno, in realtà il consigliere Prugni ed i suoi colleghi sanno perfettamente che la Giunta Ruffini stipulò un accordo di programma con la stessa proprietà per realizzare in quell’area, non edilizia speculativa ma convenzionata, seguendo lo schema tipo a prezzi stabiliti dalla Regione Marche (la stessa delle cooperative). Il prezzo di allora, al metro quadrato, era di molto superiore a quello stimato oggi attraverso la perizia giurata, già depositata dall’architetto incaricato, dove si richiamano tutti gli atti consiliari e di giunta delle amministrazioni precedenti a quella attuale". “Affidare al professionista che oltre sei anni fa seguiva la proprietà non è né un illecito, né una stolta disattenzione. Oggi questo rapporto non è più in essere. Tengo a sottolineare che la perizia da lui redatta è una perizia giurata innanzi a pubblico ufficiale, in cui il professionista si assume di fronte alla legge ed alla collettività la responsabilità di ciò che sottoscrive. In secondo luogo, e questa è la massima garanzia di fronte ai cittadini di trasparenza e di corretto utilizzo del denaro pubblico, la stima fatta dal professionista incaricato è soggetta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, obbligatorio per legge, che vi assicuro non fa sconti a nessuno". Il sindaco Pezzanesi continua spiegando che questa Autorità governativa dovrà dire se il valore attribuito dalla perizia giurata è congruo oppure, qualora non lo fosse, se occorre richiedere una nuova analisi peritale. Dunque la scelta dell’Amministrazione Pezzanesi "di rivolgersi a questo professionista che già conosce la documentazione tecnica ha il preciso fine di ridurre i tempi di realizzazione. L’eventuale valutazione di stima da parte di un tecnico diverso comporterebbe una considerevole dilatazione dei tempi. Dunque una scelta fatta a garanzia di una tempistica breve che salvaguarda gli interessi del Comune e quindi dei cittadini attraverso due tipi di garanzie: il giuramento della perizia e l’obbligo di richiedere il giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio prima dell’acquisto dell’anzidetta area". “Difendiamo la scelta di evitare il consumo del suolo per la realizzazione di soluzioni abitative d’emergenza, ringraziando la Regione Marche che ha sostenuto questa scelta,  pur comprendendo i disagi di chi oggi ancora non vede il riscontro delle proprie aspettative - conclude - Aspettative che non tradiremo e per cui stiamo lavorando senza sosta, ma che oggi incontrano l’ostacolo di una burocrazia diffidente verso gli amministratori locali che nasconde dietro il sospetto verso tutti i veri nodi della bella e tormentata Italia”.

02/08/2018 19:14
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