Nel 2014 un disavanzo comunale di oltre 200mila euro. Oggi, alla chiusura del bilancio del 2018, un avanzo di 4mila. Con questo risultato, il Sindaco di Sefro Giancarlo Temperilli si congeda dai propri concittadini, e chiude il quinquennio amministrativo con risultati tangibili e soddisfacenti.
«Un’esperienza bellissima e di grande impegno – commenta il Sindaco uscente Temperilli in occasione dell’ultimo consiglio comunale di giovedì 16 – che ci ha visto affrontare, con una maggioranza coesa, leale e competente, numerosi problemi, ad iniziare dal disavanzo di oltre 200mila euro lasciato dalla precedente Amministrazione, alla situazione drammatica del sisma alla quale però abbiamo risposto cogliendo anche le numerose opportunità scaturite».
In questi cinque anni tanti sono stati gli obiettivi raggiunti e tanti i progetti che sono stati in grado di intercettare finanziamenti regionali e nazionali.
«Abbiamo lavorato con molta serietà – racconta Temperilli – per un verso attuando una politica di recupero crediti e tributi non riscossi, per un altro cercando di agganciare finanziamenti importanti per sviluppare i progetti. Una delle primissime cose fatte – continua il Sindaco uscente – è stata quella di riaprire l’asilo comunale. Rinunciando alla mia indennità di sindaco per 5 anni per un totale di 75mila euro, ho garantito i servizi di mensa e trasporto per i bambini del territorio. Un provvedimento – puntualizza – che se per un verso ha consentito di stimolare lo sviluppo demografico del territorio, per un altro, ha lavorato sul piano dell’integrazione culturale con le comunità che abitano il nostro territorio».
Se questo è stato uno dei risultati più apprezzati e riconosciuti dell’operato di Temperilli, tanto che gli è valso il premio Codacons 2015, numerosi sono stati i progetti realizzati e quelli finanziati ma che si svilupperanno nei prossimi anni.
«In termini di politiche ambientali – racconta Temperilli - abbiamo lavorato per sostituire tutte le lampade della pubblica amministrazione con tecnologie a risparmio energetico, cosa che consentirà al Comune di ridurre la spesa del 40% nei prossimi anni. Abbiamo poi introdotto la raccolta differenziata dei rifiuti raggiungendo già oltre il 75% degli scarti differenziati».
Le risorse stanziate per i comuni interessati dal sisma sono state investite per mettere in sicurezza e restaurare immobili del territorio rifiutando le casette SAE e scegliendo quindi la strada del basso impatto ambientale. «Tutte le risorse intercettate con i fondi del sisma – specifica Temperilli – sono state utilizzate per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico. Potremmo citare ad esempio – continua – le oltre 500mila euro intercettate per efficientare la sorgente di Agolla che rifornisce d’acqua la frazione; le 325mila euro per ristrutturare, mettere in sicurezza ed efficientare energeticamente, la scuola primaria di primo grado “R. Astolfi”; i 2milioni di euro per la realizzazione delle reti di protezione caduta massi sulla strada di Agolla; il nuovo piano regolatore scaturito dalla perimetrazione della frazione di Sorti e dei nuclei abitatiti più colpiti dal sisma di Butino e Cerreto».
«Per quanto riguarda il turismo religioso, abbiamo intercettato 100mila euro per illuminare le grotte del Beato Bernardo grazie al 19esimo posto conquistato nel bando nazionale “Giubileo della Luce” – racconta soddisfatto Temperilli – Siamo poi riusciti, proprio legandoci alla figura del primo discepolo di S.Francesco, a inserire Sefro nei percorsi della Via Lauretana, della Marca Maceratese e della Via dei Fenici. Abbiamo poi trovato i finanziamenti per restaurare l’organo Fedeli della Chieda di Santa Maria Assunta con 70mila euro, nonché ben 150mila euro per recuperare e restaurare la prima struttura difensiva del territorio, la Torre Varano».
La ricchezza del territorio in termini paesaggistici è stata in grado di attrarre importanti progetti come Risorgimarche e la Tirreno Adriatica del 2015, nonché di far sviluppare sinergie in termini promozionali tra le Grotte di Frasassi e quelle di Sefro.
«Sono estremamente soddisfatto inoltre – puntualizza Temperilli- per aver creduto in un progetto poi sposato dalla Regione Marche per candidare l’Alta Valle del Potenza e tutte le aree interne delle Marche, delimitate dentro le unioni montane, a Riserva della Biosfera, nell’ambito del Programma Unesco Mab (Man and the Biosphere)»
Non da ultimo poi il turismo legato all’aspetto gastronomico e alla coltura troticola. Attraverso una sinergia stretta tra produttori e realtà formative del territorio il format de “La Trota e il Verdicchio” si è posizionato come uno dei 30 eventi enogastronomici più importanti delle Marche, entrato negli onori di Tipicità e per questo, presentato al Fuori Expo di Milano nel 2015.
«Un mandato che si chiude quindi con un bilancio estremamente positivo – conclude Temperiilli - un lavoro faticoso ma soddisfacente che spero venga portato avanti con la stessa passione e determinazione che ha contraddistinto questa Amministrazione».
"Una brutta storia scritta già da tempo. Un accordo di palazzo che ha consentito al consigliere Ceselli di occupare la bramata “poltrona” e, contemporaneamente, al Sindaco di liberarsi di buoni amministratori tra i più votati in città, che facevano ombra e che non si piegavano a “giochetti politici”. Una manovra studiata a tavolino, nel chiuso delle segrete stanze, in spregio al volere democratico dei tolentinati, in vista delle tanto agognate elezioni regionali e della conservazione della giunta" così Forza Italia di Tolentino ha commentato la decisione dei consiglieri Carmelo Ceselli e Luca Scorcella di abbandonare il partito del leader Silvio Berlusconi per formare "Uniti nel centrodestra".
"La verità, però, viene a galla, e i tolentinati hanno finalmente tutti gli elementi per giudicare la gravità e la bassezza politica di quanto sta accadendo. I consiglieri Ceselli e Scorcella, con l’appoggio del sindaco, più che unire e rinforzare il centrodestra lo stanno distruggendo. I due consiglieri, abbandonata la bandiera di Forza Italia subito dopo esser stati eletti grazie al nostro partito, sono sempre stati critici seppur dall’interno con il Sindaco, tanto è vero che andavano alle conferenze stampa dei cinque stelle arrivando anche a sottoscrivere una loro proposta. Oggi si “accomodano” invece sotto l’ala protettrice del Sindaco e ne diventano i più convinti sostenitor - spiegano i rappresentanti di Forza Italia -. Dovrebbero spiegare invece perché non si sono dimessi. Può accadere di non essere più in sintonia con le posizioni di un movimento politico, ma allora è altrettanto doveroso e corretto prenderne atto e dimettersi dalla carica ottenuta grazie al voto degli elettori che si riconoscono in quel simbolo. Poi una volta risolta la crisi di coscienza, ripresentarsi a future elezioni sotto le insegne di nuove formazioni sicuramente più conformi ai loro comportamenti e ideali. Si chiama lealtà e rispetto verso gli elettori: valori evidentemente sconosciuti."
"Ricordiamo infine ai transfughi di Forza Italia che i partiti, infatti, non sono né autobus né taxi su cui salire e scendere a proprio piacimento, dopo aver incassato incarichi e posizioni nelle istituzioni (Regione, Provincia e Comune). Vale per tutti loro quanto ricordato dal Presidente Silvio Berlusconi poche sere fa a Porta a porta 'Chi in questi anni ha tradito Forza Italia è sparito dalla scena politica!' Ad ogni buon conto, Forza Italia a Tolentino sta già lavorando a un nuovo progetto di centrodestra perché mai come adesso la diversità da determinati schemi e condotte è un grande valore in sé e tanti cittadini ce lo stanno già riconoscendo" concludono.
L’on. Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo e capolista per Forza Italia nella circoscrizione dell’Italia centrale, mercoledì 15 maggio visiterà il Villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia, gestito dalla cooperativa Pars onlus, con diverse attività di accoglienza, recupero, reinserimento lavorativo e sociale per giovani e adulti in difficoltà. Nel corso della visita si terrà anche un incontro sul ruolo dell’Unione Europea nell’ambito delle politiche sociali, con particolare attenzione al settore della prevenzione e della cura delle dipendenze.
"L’Unione Europea ha garantito oltre 70 anni di pace e sviluppo nel nostro continente; per questo è ancora oggi un patrimonio prezioso, che tanti stanno mettendo in pericolo sia con divisioni e nazionalismi, sia con un verticismo e una burocrazia opprimenti, rischiando di riportarci indietro ai conflitti del passato - spiegano gli organizzatori -. Pertanto, è oggi importante difendere e promuovere, nella pluralità di culture e nazioni, l’unità dei popoli europei, unica via per garantirci in futuro sempre maggiore benessere e solidarietà."
L’evento è aperto a tutti e si terrà mercoledì alle ore 9.00, presso il Villaggio San Michele Arcangelo a Corridonia. Per informazioni contattare il numero 0733/434861.
Dopo la visita alla Pars di Corridonia, Tajani incontrerà gli imprenditori maceratesi presso la sede di Confartigianato a Macerata. L'evento è organizzato da CNA, Confindustria e Confartigianato.
Sono più di 12mila, esattamente 12.018, gli elettori che a San Severino Marche saranno chiamati alle urne, il prossimo 26 maggio, in occasione del voto per il rinnovo del Parlamento europeo. L’election day coinvolgerà 6.214 donne e 5.804 uomini. In totale saranno 23 gli elettori comunitari, di cui 20 donne e 3 uomini, residenti nel Comune di San Severino Marche che hanno chiesto di votare per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Si tratta di cittadini romeni, polacchi, inglesi, austriaci e tedeschi.
L’ufficio Elettorale del Comune di San Severino Marche ricorda anche la nuova localizzazione di seggi e sezioni elettorali: dalla 1 alla 7 nell’attuale sede dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini” piazzale Luzio (ex plesso Luzio), dalla 8 alla 11 alla scuola dell’Infanzia “Gentili” in via Giovanni Carlo Gentili, dalla 12 alla 13 alla scuola Primaria “Cesolo”, piazzale Bianconi in località Cesolo.
"Caro Google, così non va". Questo l'eloquente titolo di un post apparso sulla bacheca Facebook del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che "bacchetta" il colosso informatico per via della mancanza dell'indicazione del tempo di percorrenza in bici relativo ai tragitti nella propria città.
"In Italia, il principale navigatore on Line al mondo non indica la bicicletta come mezzo di trasporto per la mobilità in città. È un grande errore - sottolinea Ricci nel post - e abbiamo scritto a Google per modificarlo e per fare di Pesaro la prima città dove sperimentare l’indicazione in bici nei tragitti in città".
"Grazie alla bicipolitana, la bicicletta è, molto spesso, il mezzo più comodo, più veloce e meno costoso. Tutta l’Italia deve spingere la mobilità ciclabile, - sottolinea Ricci - anche perché con le nuove e-Bike (con pedalata assistita) sarà più agevole fare percorsi più lunghi e con salite!".
"Caro Google così proprio non va. Bisogna cambiare e noi ci siamo" conclude il primo cittadino pesarese su Facebook.
“Sono trascorsi cinque anni. Cinque anni bellissimi, intensi ma anche difficili. Cinque anni in cui la campagna elettorale non è mai finita. Cinque anni in cui abbiamo lavorato anche con il vento contro. Ci riproviamo. E lo facciamo per come lo sappiamo fare con lavoro e amore”. Si è aperta con queste parole, pronunciate dal sindaco uscente Ilenia Catalini, la serata di presentazione della lista civica “LavoriAmo per Loro Piceno” che si è tenuta venerdì 10 maggio, nelle sale del teatro comunale. Un’occasione per fare il punto davanti alla cittadinanza di quello che è stato fatto nei cinque anni di mandato dell’Amministrazione targata Catalini e per presentare il nuovo programma.ù
Di quel gruppo alle elezioni si ricandidano soltanto due rappresentanti accanto a tanti volti nuovi e anche a qualche giovanissimo debuttante sulla scena politica.
“In questi cinque anni è stato fatto tanto, molto però è ancora da fare – ha commentato il sindaco Catalini spiegando le motivazioni della sua ricandidatura – Vogliamo terminare quello che abbiamo cominciato, continuando a lavorare con grande onestà e amore al servizio del Comune, continuando concretamente a fare”.
Opere pubbliche, alcune cominciate e finite, altre ancora ai nastri di partenza. Valorizzazione turistica anche nell’ottica del progetto integrato locale che coinvolge altri cinque comuni della Valle del Fiastra. La riqualificazione del centro storico, tra i cavalli di battaglia dei primi cinque anni di mandato. Per proseguire poi con i temi del bilancio e di come sono stati utilizzati i soldi pubblici, fino a terminare la serata con le politiche sociali e un passaggio importante sul trasferimento della casa di riposo e l’attenzione dimostrata nei confronti dei bisogni dei cittadini.
Un punto dopo l’altro, affrontato sviscerando i passaggi fatti fino ad ora e i progetti in cantiere. Partendo dalle scuole, la nascita di quella dell’infanzia Cecchi – Cottino, la ricostruzione post sisma della Santini, la realizzazione dell’orto scolastico vicino al nido d’infanzia e il completamento dei lavori di manutenzione e di miglioramento energetico della palestra scolastica, per poi spiegare come verranno spesi i 440 mila euro del contributo concesso dalla Regione Marche per il completamento del plesso. A questo progetto si aggiunge poi il rifacimento della strada di via Papa Giovanni con ulteriore contributo pubblico e della realizzazione di un’area verde attrezzata e accessibile con abbattimento delle barriere architettoniche dietro la scuola media. Ma anche la realizzazione del nuovo campo sportivo con l’importante convenzione Coni, dopo le gradinate della tribuna già ultimate, la copertura in corso di esecuzione, la riqualificazione e ristrutturazione del palasport comunale e la realizzazione di una copertura del campo da calcetto a cinque.
Questi solo alcuni dei lavori in cantiere che, insieme alla prosecuzione di quanto si è cominciato a fare per l’isola ecologica, l’illuminazione pubblica e il cimitero, si uniscono ai lavori di ampliamento della rete di metano e della fruibilità della rete wireless in altre parti del centro storico.
Per approfondire il tema dei lavori pubblici è intervenuto anche Rocco Tirabasso, 44 anni, che in questi cinque anni anche se nelle file della minoranza ha lavorato attivamente per il bene di Loro Piceno.
Sulla valorizzazione turistica e dei beni culturali ha parlato Alice Mattiacci, giovane candidata e studentessa alla facoltà di beni culturali, che a soli 22 anni ha deciso di dare il proprio apporto. Dell’idea di realizzare un’area camper ha parlato il candidato Fabio Antinori di 35 anni.
Sul bilancio ha parlato, invece, Fabio Lambertucci, 51 anni, che per cinque anni è stato parte dell’Amministrazione. “Il bilancio del Comune è in equilibrio. Abbiamo speso i soldi pubblici con onestà e responsabilità” ha commentato.
Mirella Gattari, 42 anni, ha spiegato che cosa vorrebbe fare per le politiche familiari ponendo l’attenzione sul fatto che una mamma come lei conosce i bisogni dei ragazzi e delle famiglie. Letizia Angeletti, 23 anni e Gabriele Marchesini, 62 e non nuovo alla politica, e Giorgio Silauri, 68, hanno commentato come soprattutto per la vicinanza all’impegno di questi cinque anni del sindaco Catalini, vogliono mettersi in gioco.
Per finire la serata si è parlato di quanto fatto per le politiche sociali con Federica Lambertucci, 38 anni e attuale vicesindaco, che ha ricordato i tanti progetti portati avanti e quanto è ancora c’è da fare. Per parlare della casa di riposo, tema importante per l’Amministrazione e il paese, è intervenuta Samuela Re, 47 anni, attualmente operatrice sociosanitaria e vicina da sempre ai bisogni degli anziani .
Ilenia Catalini, visibilmente emozionata, ha ringraziato il pubblico e i componenti della sua squadra. “Siamo qui per essere votati, le persone che ho vicino in questa campagna elettorale sono validissime e ognuno di loro sono certa che darà un contributo importante. Comunque andrà non potrei lavorare rinunciando a nessuno di loro. Se vinceremo le elezioni non sprecheremo nemmeno un minuto, ma lavoreremo con amore per il bene del paese”.
Leo Bollettini, candidato della Lega alle prossime Elezioni Europee in programma per il 26 maggio, indica la Flat Tax al 15% come unica soluzione possibile per rilanciare l'economia italiana. Ecco il comunicato stampa integrale a sua firma:
"Sulla Flat Tax si è detto di tutto e di più, raramente però qualcosa di davvero attinente alla proposta di Flat Tax al 15% della Lega. Spesso si è fatta confusione o si sono dette volutamente cose non vere o inappropriate. Per questo, per approfondire l’argomento, mi sono confrontato direttamente con il suo ideatore, il Senatore Armando Siri. Il 1° gennaio 2019 è entrata in vigore la prima fase della Flat Tax al 15%, per le partite IVA e i professionisti con redditi fino a 65.000 euro.
La seconda fase entrerà in vigore nel 2020 e riguarderà le famiglie fiscali fino a 50.000 euro di reddito lordo e coinvolgerà principalmente i redditi da lavoro dipendente. Ma come funziona la Flat Tax al 15%? Come è possibile riuscire ad applicare una aliquota così bassa rispetto alle aliquote attuali? Semplicemente, non è possibile confrontare direttamente un sistema come quello attuale, basato su 5 aliquote progressive, scaglioni di reddito e un insieme di grandi detrazioni, con il sistema Flat Tax al 15%, basato invece su un’unica aliquota al 15% da calcolare sul reddito imponibile e un sistema di deduzioni legato sia al reddito che alla composizione del nucleo familiare.
Il confronto deve essere fatto solo sull’ammontare delle tasse da pagare, alla fine dei conteggi. E facendo questi conti il sistema fiscale attuale riserva delle sorprese. Facciamo un esempio: una famiglia monoreddito da lavoro dipendente composta da marito, moglie e due figli, praticamente, grazie alle detrazioni previste per lavoro dipendente e per i familiari a carico, non paga alcuna tassa fino al reddito di circa 16.000 euro lordi. Oltre tale reddito inizia a pagare con un’aliquota reale effettiva che parte dallo 0% e arriva al 15% per redditi lordi di 25.000 euro.
In barba alle aliquote nominali del 23% e del 27%. Con il sistema Flat Tax al 15% il ragionamento è differente. Si parte, mantenendo lo stesso caso, dal reddito lordo di 25.000 euro, si applicano le deduzioni previste, si ottiene il reddito imponibile e su quest’ultimo si applica il 15% di tassazione. Ovviamente la percentuale reale di tassazione, riferita al reddito lordo, sarà molto inferiore e dipenderà da caso a caso.
Questo garantisce una progressività dell’imposta, come richiesto dalla Costituzione, non solo in relazione al reddito ma anche alla composizione familiare, con una profonda equità sociale. La Fase II della Flat Tax al 15% riguarderà 28 milioni di famiglie per un totale di 35 milioni di contribuenti e lascerà nelle tasche degli italiani 13 miliardi di euro, soldi che le famiglie potranno utilizzare per i loro bisogni.
Questo avrà un duplice effetto: migliorare la qualità della vita di milioni di persone e rimettere in moto l’economia. Negli ultimi anni la nostra economia soffre soprattutto per il calo della domanda interna. Con la Fase II della Flat Tax al 15% la domanda interna ripartirà, le aziende produrranno di più, si creeranno posti di lavoro, il PIL crescerà e le entrate fiscali aumenteranno. Si chiama circolo virtuoso.
Lo sa bene l’Ungheria, che grazie all’introduzione della Flat Tax al 15% ha visto crescere le entrate fiscali, diminuire l’evasione, aumentare sensibilmente il PIL e l’occupazione. Grazie anche alle molte aziende italiane che si sono trasferite in Ungheria e nella vicina Romania. Due paesi che sono nell’Unione Europea, le cui aziende fanno concorrenza alle nostre, una concorrenza non sostenibile a causa del nostro sistema fiscale e del costo del lavoro in Italia.
Ecco, tra le tante, un’altra stortura di questa Europa che vogliamo cambiare. Da una parte norme che regolarizzano dei dettagli insignificanti e dall’altra 28 sistemi fiscali differenti, che creano grandi disparità all’interno dell’Europa stessa.
La nostra economia è malata di tasse e burocrazia, per questo l’unica soluzione possibile è l’introduzione della Flat Tax per tutti al più presto, per rendere vantaggioso fare impresa in Italia, per riportare nel territorio nazionale le imprese emigrate in Stati più favorevoli e far sì che i nuovi posti di lavoro siano creati qui, e non altrove.
Saranno molte le battaglie da fare a Bruxelles a partire dal 26 maggio, iniziando da quel parametro, il 3% del rapporto Deficit/PIL, che ad alcuni è stato concesso di sforare per anni mentre all’Italia non è permesso nemmeno avvicinare.
Per non parlare dei continui richiami al debito pubblico italiano senza mai considerare anche la ricchezza privata degli italiani, che è tra le più alte d’Europa e del mondo, oppure l’indebitamento delle famiglie italiane, tra il più basso d’Europa, come se un paese non fosse la somma delle sue Istituzioni e dei suoi cittadini. Insomma, c’è molto da fare in questa Europa e darò il massimo per contribuire al cambiamento necessario per il bene del popolo italiano ed eliminare quegli ostacoli che impediscono all’Italia di crescere".
Dopo aver lasciato Forza Italia ed essere approdati nel Gruppo Misto, i consiglieri comunali di Tolentino, Carmelo Ceselli (oggi presidente dell'assise consiliare) e Luca Scorcella, formano un nuovo gruppo. Nel corso di una conferenza stampa, Ceselli e Scorcella hanno annunciato che durante la prossima seduta del consiglio comunale in programma il 14 maggio daranno vita al gruppo "Uniti nel centrodestra", il movimento politico nato nei mesi scorsi in provincia di Macerata e che raccoglie soprattutto amministratori, ex amministratori e simpatizzanti scontenti della politica di Forza Italia.
Oltre al sindaco Giuseppe Pezzanesi, erano presenti alcuni dei fondatori e ideatori del movimento come la consigliera provinciale e comunale a Macerata Deborah Pantana (presidente di Uniti nel centrodestra), l'ex consigliere regionale Ottavino Brini e il consigliere comunale di Civitanova Piero Croia.
"Dopo qualche settimana di riflessione, abbiamo scelto di confluire nel nuovo movimento Uniti nel centrodestra. Non era politicamente più possibile - ha detto Ceselli - essere incaricato di un ruolo istituzionale così importante e non avere una casa politica di riferimento".
"Il progetto di Uniti nel centrodestra ci ha convinto - ha aggiunto Scorcella - perchè ci offre la possibilità di pensare a un progetto che porti alla ricostruzione di un centrodestra unito e compatto, capace di rispondere alle esigenze di quell'elettorato deluso dalle politiche nazionali incomprensibili di Forza Italia e timoroso di avvicinarsi troppo ad alcune posizioni della Lega. Ecco. Noi in questo progetto ci riconosciamo pienamente e per questo abbiamo deciso di aderire al movimento, dove abbiamo ritrovato tanti che, come noi, non hanno condiviso le scelte politiche nazionali di Forza Italia, segno evidente del malcontento che c'era e che c'è e che ha portato alla 'diaspora' di tanti amministratori".
"La presenza del sindaco Pezzanesi è un segnale importante. Noi avevamo detto fin da subito che saremmo rimasti convintamente in maggioranza. Oggi lo siamo ancora di più - ha concluso Ceselli - perchè ci poniamo l'ambizioso obiettivo di fungere da collante nel centrodestra: non abbiamo mai cambiato bandiera. Altri che oggi vorrebbero farci la morale, a breve dovranno spiegare agli elettori il perchè di certe scelte. Noi siamo sempre stati nel centrodestra e ancora oggi ci restiamo, rivendicandolo orgogliosamente".
Il candidato sindaco al Comune di Treia Franco Capponi ha presentato la lista civica a suo sostegno “Treia 2030”.
“La lista evidenzia due grandi qualità: l’evidente esperienza e competenza amministrativa del Candidato Sindaco e dei tre Assessori uscenti, che metteranno nuovamente al servizio della comunità e della città, soprattutto in ambito sisma, e il fatto che sia formata da tante giovani leve, che rappresentano il processo di rinnovamento di Treia; di fatto questa è la lista più giovane in corsa (37 anni di media). Tanti giovani che portano aria nuova e progetti nuovi alla comunità – scrive Capponi in una nota- .
“Dunque il programma, di moderna concezione, deriva certamente da un sostanzioso impegno precedente, un percorso preciso per portare tutti e tutto ad un maggior benessere: l’urgenza è quella di generare nuove risorse e creare nuova economia! Treia 2030 mira alla crescita, non solo a uscire dalla crisi.
In linea di continuità con la migliore tradizione amministrativa treiese, che ha garantito una lunga fase di crescita e di sviluppo, la lista, vista anche la recente crisi sismica, mette in risalto come sia indispensabile la professionalità politica per avere possibilità di risoluzioni efficienti ed efficaci – afferma Capponi”.
Sono otto i punti cardine del programma -continua Capponi - :
nuove politiche sociali, socio — sanitarie e attenzione alla persona (ascolto sociale) ;
nuove politiche per i giovani rafforzando l’offerta di infrastrutture scolastiche, con la creazione di nuovi poli dell’istruzione di Passo di Treia e la messa a norma di quelli di Chiesanuova, la realizzazione di modernissime Palestre e la rigenerazione di tutti gli impianti sportivi esistenti, rafforzare il manifatturiero e la green economy;
L’offerta turistica e delle produzioni di qualità puntando su un’agricoltura ecologica e la valorizzare il Made in Italy ci consentono oggi di attrarre nuovi investimenti e sviluppare una nuova offerta turistica di nicchia; cultura, turismo e attività produttive, rigenerazione urbana, cicloturismo, ambiente e turismo montano.
Treia città della sicurezza è stato affrontato con decisione e grazie al maggior controllo delle Forze dell’Ordine, all’attivazione gruppo controllo del vicinato, del gruppo comunale di protezione civile ed alla installazione di numerose telecamere di ultima generazione hanno consentito di ottenere un crollo dei reati che a fine 2018 si attestano su 87 casi.
Il benessere delle finanze comunali che con alcune operazioni di gestione attiva del debito hanno consentito di ridurre lo stock di debiti da 12 a 6 milioni di Euro e che permettono oggi di avere al Comune di Treia uno dei principali primati tra gli enti locali” .
Il gruppo “TREIA 2030” è composto oltre il Candidato sindaco Franco Capponi da: David Buschittari, Sante Calamante, Matteo Camertoni, Donato Massei, Ludovica Medei, Luana Moretti, Martina Palombari, Debora Pucciarelli, Alessia Savi, Tommaso Sileoni, Alessandro Verdicchio, Sabrina Virgili.
"Anche Gianni Genga, direttore Generale dell'INRCA, sarà parte della squadra amministrativa: qualora vinceremo queste elezioni, afferma Capponi, il dott. Gianni Genga sarà funzionale alla creazione di questa cittadella della salute dell’anziano che, attraverso l’acquisizione del Monastero della Visitazione, ci consentirà di rafforzare le specialistiche delle residenze protette e di realizzare un giardino Alzheimer e anche un centro residenziale per malati di Alzheimer”.
“Non possiamo dire di essere in contrasto su altro con altre liste afferma Capponi o altri programmi in quanto le altre Liste non hanno indicato alcun progetto alternativo e concreto, ma per lo più una serie di concetti generici e astratti.
Al contrario la lista Treia 2030 ha messo nero su bianco le cose che intende realizzare: sono 88 i punti in programma che prevedono interventi diretti, i quali sono la chiave della crescita e dello sviluppo della vivibilità, sia delle frazioni che della proposta di sviluppo, e dinamicità al centro storico” – così si conclude la nota - ..
"La ricostruzione post sisma è ferma nel pantano burocratico della normativa nazionale: territori abbandonati e zero risorse in più da questo Governo rispetto al precedente esecutivo. Sulla sanità Salvini nei comizi in piazza dice una cosa, mentre nei palazzi dei ministeri romani l'opposto: al Governo del Paese non ha ancora cambiato una virgola". È il duro affondo con cui il segretario regionale del Pd delle Marche, Giovanni Gostoli, ha commentato ieri all'Agenzia Dire la visita del ministro Matteo Salvini nelle Marche. (Leggi qui)
Oggi non si è fatta attendere in un comnunicato la replica del senatore e responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni.
“Il segretario del PD marchigiano Gostoli vorrebbe dare una lezione alla Lega ma non gli riesce perché non ha studiato. I responsabili del pantano normativo sulla ricostruzione sono i governi Renzi e Gentiloni, mentre al presidente Ceriscioli va la menzione d’onore per lo scempio che ha fatto della sanità marchigiana, tra le migliori d’Italia" - si è espresso così Arrigoni, in risposta al segretario regionale del PD - .
“Gostoli non faccia finta di cadere dal pero perché è il PD al governo che ha dettato le regole della ricostruzione ed ha oltraggiato il cratere finanziando con i fondi per il ritorno alla vita delle aree terremotate improbabili piste ciclabili ed il ripristino di edifici a Gabicce Mare e Pesaro – continua il senatore leghista –Vogliamo parlare delle SAE consegnate in ritardo che sono costate fino a 5.000 euro al metro quadro ed ora cadono a pezzi e sono piene di funghi? O vogliamo ricordare la vergogna del sequestro di casette come quella di nonna Peppina e dell’assenza di sanatoria delle piccole difformità? Salvini e la Lega hanno posto rimedio a questo ed altro introducendo, in poco meno di un anno di Governo, decine di misure importanti per i comuni del cratere.”
“Altro che strumentalizzare il terremoto per ottenere voti: Salvini e la Lega al Governo hanno mostrato attenzione immediata e continua alle famiglie, alle imprese e ai professionisti stanziando ingenti risorse tra cui quelle per la proroga dello stato di emergenza, per la rimodulazione della busta paga pesante, per la Zona Franca Urbana e le esenzioni da alcuni tributi per favorire la ripresa delle attività commerciali.
Anche nel decreto sblocca-cantieri c'è ancora molto per il Centroitalia: prevede procedure più veloci per affidare incarichi professionali e servizi tecnici, affidamenti diretti alle imprese per ricostruzioni private e procedimenti semplificati per i lavori nella ricostruzione pubblica, nuove assunzioni per i comuni e loro coinvolgimento diretto negli interventi di ricostruzione lievi".
Arrigoni infine definisce grottesco che Gostoli parli di flat tax sparita e di rimpatri inesistenti. Quasi 800mila tra partite IVA e professionisti che hanno reddito inferiore a 65mila euro da quest'anno pagano già la tassa piatta al 15%. I numeri dei rimpatri sono accresciuti, e per la prima volta sono maggiori rispetto a quelli degli sbarchi, pressoché azzerati.
“Gostoli stia sereno e smetta di arrampicarsi su specchi che riflettono solo l’immagine del fallimento del suo PD a livello nazionale e regionale – conclude il senatore del Carroccio – Salvini e la Lega il consenso se lo guadagnano con i fatti, gli unici che possano parlare forte e chiaro” .
Il Governatore della Liguria Giovanni Toti sarà presente martedì 14 maggio alle ore 21:30 all'Hotel Recina di Villapotenza, frazione di Macerata, per un dibattito sui principali temi politici e d'attualità che avrà come focus il futuro del centro-destra.
L'incontro è organizzato da Deborah Pantana, consigliere comunale e provinciale di Uniti nel Centro Destra, e vedrà la presenza del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
Il giorno seguente Toti, a partire dalle ore 9:00 del mattino, si recherà a Visso per constatare personalmente la situazione della ricostruzione post-sisma.
"La ricostruzione post sisma e' ferma nel pantano burocratico della normativa nazionale: territori abbandonati e zero risorse in piu' da questo Governo rispetto al precedente esecutivo. Sulla sanita' Salvini nei comizi in piazza dice una cosa, mentre nei palazzi dei ministeri romani l'opposto: al Governo del paese non ha ancora cambiato una virgola". È il duro affondo con cui il segretario regionale del Pd delle Marche Giovanni Gostoli commenta all'Agenzia Dire la visita del ministro Matteo Salvini nelle Marche.
"Oggi Salvini e' nelle Marche per dire che un anno fa ha preso i voti raccontando bugie - continua Gostoli -. Da 'prima gli italiani' a ultima l'Italia per crescita economica. La Flat tax e' sparita, come le risorse per investimenti e lavoro. I 600mila rimpatri che fine hanno fatto? La benzina aumenta, altroche' taglio delle accise nel primo consiglio dei ministri. La sanita' ed il terremoto sono due priorita' per i nostri cittadini e sono materie di rigorosa competenza del Governo nazionale e del Parlamento. È lo Stato che definisce le regole da rispettare ed e' sempre lo Stato ad assegnare le risorse ai territori. Le Regioni eseguono. Ci aspettiamo da Salvini meno chiacchiere e piu' concretezza". Secondo il numero uno dei dem regionali Salvini deve mettere in campo "atti concreti smettendo di fare solo propaganda perche' con la rabbia ha preso voti e fatto molta demagogia ma non ha risolto granche' per gli italiani e i marchigiani"
Fonte: Agenzia DIRE
Giovedì 9 maggio alle ore 21.15 presso il pub "Dal tramonto All'Alba" è stata ufficialmente presentata la lista dei candidati e il programma elettorale di "Vivere Appignano ", lista civica che sostiene la candidatura di Vittoria Trotta alle prossimi amministrative in programma domenica 26 maggio.
Nel corso della serata sono stati affrontati temi come la salvaguardia di ambiente e territorio, il rilancio ed incentivazione delle aziende del territorio e lo sviluppo economico-produttivo di nuove aziende, il no all'aminato e il Piano di bonifica per la rimozione dello stesso.
"La mia scelta di candidarmi a Sindaco è stata fortemente voluta e sostenuta da un ampio gruppo di cittadini che mi hanno incoraggiata a portare avanti per i prossimi cinque anni un grande progetto amministrativo per Appignano. Non mi sono proposta, sono loro - ha sottolineato Trotta durante l'evento di presentazione - che hanno scelto me per un progetto importante ed io ho scelto loro per rappresentarli e con loro tutti i cittadini di Appignano".
"Intendo mettermi a disposizione della cittadinanza con passione determinazione, dedizione, coraggio ed umiltà nell'ascoltare i bisogni di tutti i cittadini. “Vivere Appignano“ è stata pensata come un luogo di condivisione di scelte, aperto nei confronti delle diversità di pensiero e di cultura. Si tratta di una lista civica con un nuovo progetto amministrativo, aperta a tutti quanti abbiano il reale desiderio di dedicarsi ad Appignano, proprio come “Api Operose”, per renderla più vivibile ed accogliente a misura di cittadino".
"Le nostre priorità riguardano: salvaguardia di ambiente e territorio in rapporto ad uno sviluppo economico e produttivo sostenibile; potenziamento del sistema turistico e ricettivo legato al nostro paesaggio; custodia della cultura popolare e delle tradizioni; sicurezza e garanzia della convivenza civile nel rispetto dei valori della Costituzione" ha concluso la candidata sindaco.
Ecco la squadra completa della lista "Vivere Appignano":
Candidata Sindaco: VITTORIA TROTTA
Candidati Consiglieri: BRACALENTI SOFIA; FAMMILUME MAURIZIO; GIULIANELLI ANDREA; GIULIANELLI PAOLO; GIULIODORI SILVIA; MARINCIONI SIMONE; MARZIALI MARISA; TACCONI CAMILLA; TAFFETANI FABIO; TAVOLONI ELISA; ZITTI ORNELLA.
"Quando si parla di cose da fare, di programmi da realizzare, servono fondi. La capacità di mantenere le promesse fatte in fase di campagna elettorale e di trasformarle in benefici per la comunità definisce la serietà di un programma amministrativo". Con questa premessa il candidato sindaco di Recanati Simone Simonacci e le liste che lo supportano sposano in pieno i provvedimenti in via di applicazione dal Ministro dell’Istruzione Bussetti.
"L’Operazione Scuole Sicure ha stanziato fondi per coprire i costi di installazione di telecamere di videosorveglianza e operazioni di Polizia contro lo spaccio di stupefacenti. L’adeguamento sismico delle scuole è considerato assolutamente prioritario e molti sono i Comuni che hanno potuto già usufruire di finanziamenti ad hoc per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Altrettanti fondi - si legge in un comunicato stampo rilasciato dal centrodestra recanatese - sono stati destinati per l’adeguamento normativo antincendio delle scuole. Il Governo ha stanziato 114 milioni di euro destinati a 2267 edifici scolastici nazionali. Non mancano gli interventi nelle palestre, per costruirne di nuove o sistemare le esistenti, così che scuola e sport formino un continum educativo utile alle famiglie nel percorso di crescita dei ragazzi".
La sinergia fra ciò che il Governo sta portando avanti e quanto il Candidato Sindaco Simone Simonacci auspica per la sua Recanati ha incontrato il favore del Vice Premier Matteo Salvini, in visita nella giornata di giovedì 9 maggio nelle Marche per le prossime elezioni del 26 maggio.
Simonacci, nell'incontro tenutosi a Osimo, ha ricevuto il sostegno del Ministro dell'Interno che va ad aggiungersi a quello già manifestato da illustri esponenti politici nazionali dell'area di centro-destra come Alessandro Meluzzi, Giorgia Meloni e Magdi Allam. Tutti hanno scelto di appoggiare il progetto della lista di Simonacci, che vanta un'età media giovanissima (25 anni).
“Nessuna grande promessa”, dichiara Simonacci, “ma soluzioni che da tempo cercavamo e che questo Governo ci ha reso possibile trovare”.
"Ancora una volta l’Assessore Cardarelli risponde a posto del Sindaco di Macerata, riguardo la selezione del Comandante dei Vigili Urbani a Macerata. Innanzitutto l’assessore tenta di sviare, questo per generare confusione, il fatto grave che la commissione giudicatrice successivamente alla pubblicazione degli ammessi alla selezione abbia aggiunto dei requisiti che a questo punto sono diventati sostanziali per la scelta del futuro Comandante dei Vigili Urbani a Macerata, tagliando fuori oltre la metà dei candidati ammessi da 41 a 14" così il consigliere di Uniti nel Centro Destra Deborah Pantana replica alla risposta sulla sua interrogazione apparsa sulla stampa locale.
"Tra l’altro, per inciso, si ribadisce che i criteri di partecipazione ad una selezione pubblica debbono essere assunti prima nel bando di partecipazione e non possono essere cambiati o aggiunti successivamente dalla Commissione Giudicatrice, così come è stato fatto dall’Amministrazione Comunale di Macerata, proprio in questo caso si può ipotizzare una lesione della professionalità di chi partecipa - prosegue la Pantana -. La norma di legge contenuta nel Testo Unico degli Enti Locali, prevede testualmente “Lo Statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato previa selezione pubblica volta ad accertare, in capo agli interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico”. Per queste figure, quindi, la legge sugli Enti locali prevede appunto una procedura selettiva caratterizzata comunque da un avviso pubblico, a cui possono partecipare tutti coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti, ed una fase di istruttoria e colloquio volto a valutare il possesso delle competenze tecniche necessarie in un ruolo delicato ed importante come quello del Comandante della Polizia Locale. Quindi non sono previsti cambiamenti in corso d’opera e nè soprattutto che dei nuovi requisiti vengano richiesti successivamente dalla Commissione Giudicatrice."
"Non solo, se i criteri aggiuntivi richiesti dalla commissione giudicatrice, di “aver ricoperto incarichi dirigenziali… presso Enti locali con popolazione non inferiore a 20.000 abitanti” , fossero stati previsti nel bando di selezione, è ovvio che sarebbero stati illegittimi perché discriminatori e contrari al principio di uguaglianza, imparzialità, trasparenza, proporzionalità, ragionevolezza, adeguatezza, nonché al principio di legalità di cui all’art. 51, comma primo, della Costituzione, a tenore del quale tutti i cittadini italiani possono accedere agli uffici pubblici, secondo i requisiti stabiliti dalla legge -prosegue il consigliere -. Infine, con il successivo cambiamento delle condizioni di partecipazione è stata tradita anche l’aspettativa legittima di chi ha partecipato di risultare vincitore della selezione, si profila in questo caso appunto un danno da perdita di chance, che si verifica tutte le volte in cui il venir meno di un’occasione favorevole, cioè la perdita della possibilità di conseguire un risultato utile, è determinato e causato dell’adozione di un atto illegittimo da parte della Pubblica Amministrazione (nell’ipotesi, l’illegittima esclusione dei ricorrenti dalla procedura selettiva indetta dal Comune di Macerata per sopravvenuti requisiti da parte della Commissione giudicatrice), determinando un mancato guadagno."
"Nel caso di specie si è ritenuto che la scelta di escludere successivamente alla pubblicazione dei 41 idonei chi non avesse avuto esperienza nei Comuni sotto i 20.000 abitanti, ha direttamente pregiudicato le possibilità dei ricorrenti di partecipare al concorso e di ottenere l’impiego, in quanto molti dei ricorrenti esclusi avevano discrete, se non elevate, probabilità di superare la selezione concorsuale, alla luce del loro profilo curriculare e dei titoli posseduti. Tale questione sarà affrontata sicuramente in Consiglio Comunale e ovviamente sarà oggetto di ricorso giudiziario da molti dei partecipanti esclusi. L’impressione è che ancora una volta il Sindaco di Macerata ritiene che il Comune sia un fatto suo personale dove Lui può fare come vuole a dispetto di tutti ma soprattutto delle norme del buon vivere civile" conclude la Pantana.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini si schiera con il Questore di Macerata Antonio Pignataro. Dopo l'annuncio della chiusura di altri due negozi di cannabis light a Civitanova Marche (leggi qui), il segretario della Lega ha elogiato pubblicamente l'operato del questore di Macerata dedicando per tre tweet all'operazione conclusa dalla Polizia: "Chiusi altri tre negozi di cannabis cosiddetta “legale” in provincia di Macerata. L’ha deciso il Questore. Con questa operazione, la provincia marchigiana non ha più attività di questo tipo. Complimenti al Questore e alla magistratura, lo Stato dimostra di non essere complice di chi vende prodotti che fanno il male dei nostri figli. Sono sicuro che il “modello Macerata” può essere replicato con successo in tutta Italia, oggi stesso manderò una direttiva con questa indicazione".
Ecco lo screen dei tweet di Matteo Salvini in merito alle chiusure effettuate dal Questore di Macerata:
“Per la nuova casa di riposo sarebbe opportuno recuperare edifici esistenti e sottoutilizzati, per non compromettere l’ultima area verde rimasta ed evitare l’aggravio dei costi di manutenzione sulle spalle delle nuove generazioni”. Sono le parole di Marco Petrelli, candidato sindaco per Mogliano 313. Il recupero di uno degli edifici inutilizzati del paese da adibire a casa di riposo è uno dei punti del programma del movimento e va nella direzione opposta a quanto ipotizzato dall’amministrazione Zura-Cesetti: cioè la realizzazione di una nuova struttura per anziani nell’area verde dell’ex seminario dei padri Sacramentini, un tempo adibita a campo da calcio.
Petrelli e la sua squadra pensano, al contrario, sia opportuno puntare piuttosto sulla valorizzazione di uno degli edifici sottoutilizzati e parzialmente abbandonati presenti in paese, così da centrare due obiettivi: ridurre il consumo di suolo e verde (l’area dell’ex seminario è l’ultimo polmone verde in centro) e ottenere un risparmio per le tasche dei cittadini. Nel programma della lista altri due sono i punti riguardo alle opere pubbliche di immediata realizzazione. “Pensiamo – continua Petrelli – sia necessario dotare il Central Park di un campo polivalente, che sia a disposizione delle scuole la mattina e dei ragazzi che frequentano il parco nel pomeriggio. Inoltre si potrebbe intervenire sull’ex consorzio, per un adeguamento e una ristrutturazione che permetta la realizzazione di aule multimediali da destinare alle vicine scuole, così da ampliare l’offerta formativa”. Sul fronte sicurezza, Mogliano 313 punta all’istituzione del Controllo del vicinato, un particolare sistema già attuato in diversi Comuni, anche vicini, che consente ai cittadini di collaborare con le forze dell’ordine per prevenire eventuali reati. Per il sociale “contiamo di mettere in campo, da un lato, politiche attive per le famiglie e le giovani coppie così da contrastare il calo demografico – spiega Petrelli – dall’altro vorremmo organizzare corsi per badanti e per la corretta e miglior gestione possibile del familiare non autosufficiente in casa”. Sull’organizzazione degli uffici comunali invece, il movimento vorrebbe introdurre l’apertura del sabato, come già avviene in molti altri paesi.
“Lo faremo con turnazioni, per consentire ai dipendenti comunali di avere una mattinata per se stessi – sottolinea il candidato sindaco - e comunque il sabato sarà il giorno preferenziale in cui, se verremo eletti, noi amministratori saremo a disposizione della cittadinanza”. Infine per quanto riguarda le tasse, il primo obiettivo è di istituire la Tia per i rifiuti (Tariffa igiene ambientale), che consentirà ai cittadini di pagare per quanto effettivamente prodotto. “Pochi punti ma concreti – conclude Petrelli – con l’obiettivo di portare i cittadini al centro dell’attività amministrativa”. Il movimento incontrerà i residenti di Sant’Anna stasera alle 21,30 nei locali dell’ex Fima. Mentre sabato, sempre alle 21,30, è previsto un appuntamento all’Autopalace in cui i candidati parleranno proprio di casa di riposo e bilancio.
Ripristinare tutti i contributi per le terapie oncologiche tolti dalla legge di semplificazione approvata in consiglio regionale dalla maggioranza. È l'obiettivo del Movimento 5 Stelle Marche, che sta lavorando in Commissione Sanità affinché vengano re-introdotte le agevolazioni contenute nella vecchia legge regionale, ora abrogata, a tutela dei malati oncologici e dei loro familiari. Fra queste, il rimborso totale delle spese di viaggio dal luogo di residenza a quello di cura effettuato con mezzi di trasporto pubblico o con autoambulanza in favore del paziente e del suo accompagnatore, nonché il rimborso fino al 70% delle relative spese di soggiorno.Il Movimento 5 Stelle aveva già denunciato in aula l'approssimazione con la quale la legge è stata gestita dalla maggioranza, a conferma della dura presa di posizione dei militanti pentastellati. «Coordinare la regione in questo modo denota mancanza di responsabilità oltre che di sensibilità nei confronti dei pazienti e dei malati. Come sempre lavorerò in commissione per risolvere il problema», assicura la consigliera regionale Romina Pergolesi, membro della Commissione Sanità.
Ieri sera (martedì 7 maggio, ndr) a Villa Musone, frazione di Recanati, si è tenuto l'incontro tra il candidato sindaco Antonio Bravi e la cittadinanza. "Mi sembrava di essere alle prime riunioni di quartiere nel 2009 e 2010 quanto a numero di partecipanti. Il clima era però diverso. Molto diverso - spiega il candidato Sindaco Antonio Bravi-. Amarezza, sensazione di abbandono, proteste più che giustificate, hanno lasciato spazio alla soddisfazione. A distanza di tempo gli interventi realizzati hanno infatti ridato dignità ed un ruolo fondamentale alle frazioni. Il nostro progetto è chiaro: nuovo campo sportivo in sintetico, parcheggi, sottoservizi, sistemazione strade e marciapiedi, il collettore fognario per la depurazione, il sostegno alle attività produttive per rilancio della zona industriale e artigianale".
"Non dimentichiamo inoltre i nuovi interventi, a partire dalla bretella di collegamento tra Squartabue e zona Acquaviva di Castelfidardo già finanziata dalla Regione con i fondi europei". Accanto al candidato Sindaco anche i candidati di Villa Musone: il campione del mondo di bocce Mirko Savoretti e il dirigente sportivo Roberto Baldoni. Sono intervenuti i rappresentanti del comitato di quartiere e del Villa Musone Calcio (l'allenatore dei bambini Gianfranco Brizi e il collaboratore Nicola Gigli sono candidati nella lista Sport Infinito).
La candidatura con la Lega "è una grande sfida, con un partito che sostiene i candidati in un momento particolare per l'Italia" e servirà per portare in Europa le i istanze dei produttori agricoli, a partire dalla "riapertura dei canali dell'export verso la Russia". E' quanto afferma in una intervista all'Adnkronos Leo Bollettini, candidato per la Lega alle elezioni europee per la circoscrizione Centro, che comprende Marche, Toscana, Umbria e Lazio.
"Se eletto -spiega Bollettini- mi impegnerò affinché Bruxelles applichi con più uniformità tra gli Stati le regole che riguardano la provenienza dei prodotti agroalimentari". "In Europa è necessario che la severità sulla provenienza dei prodotti sia applicata in modo uniforme. Ogni Stato membro deve sottoporsi a regole uguali per tutti. Non è pensabile che Paesi come la Spagna prendano gli agrumi dal continente africano e poi li facciano passare per propri". Quello che avviene in Europa, continua Bollettini, "non è lecito, bisognerà pressare le autorità per far sì che vigilino di più".
Nell'eventualità di una sua elezione, spiega ancora, "porterò il progetto per la realizzazione di finanziamenti a favore dei territori che rappresenterò. Chiaramente parteciperò anche a progetti più di ampio respiro, ma farò di tutto per creare canali facilitati che permetteranno di ottenere finanziamenti" per le imprese agricole. "L'Europa - aggiunge Bollettini - deve dare la possibilità alle aziende che esportano, facilitando e finanziando organizzazioni tra più Paesi, che assieme possono presentare offerte diversificate con maggiore capacità commerciali, aggregando prodotti e offrendo una varietà maggiore del paniere, diventando così più interessanti rispetto a chi è specialista di un monoprodotto", aggiunge.
Riguardo l'export, per Bollettini "deve riaprire il canale di export con la Russia" perché la situazione attuale "ha creato un danno enorme", anche perché "la Russa di Putin si sta organizzando per essere autonoma proprio su quelle produzioni che erano le nostre. E' un Paese in continua crescita sul mercato agroalimentare". Diverso discorso per Stati Uniti e Cina: per i primi, Bollettini parla di una "barriera irta" riguardo l'export alimentare, nei secondi spiega come si tratti "di un Paese molto selettivo sui prodotti agroalimentari. Non va dimenticato - continua - che in Italia le Coop sono anche state facilitate molto rispetto ai privati nell'export".
Proprio guardando alla Cina, prosegue il candidato della Lega, sì alla via della Seta, ma "è necessario che venga creato un canale rapido e sicuro per far arrivare le nostre merci, soprattutto quei prodotti di eccellenza che hanno salvato il nostro mercato durante la crisi e per i quali, quindi, servono più garanzie". E sui dazi, Bollettini conclude: "Non fanno mai bene le guerre commerciali, ma c'è però un discorso di dumping da quei Paesi che importano a basso costo e che creano problemi commerciali non da poco".