Politica

Potenza Picena, nasce l’Associazione politico-culturale “Civico 49”

Potenza Picena, nasce l’Associazione politico-culturale “Civico 49”

Civico 49 è la nuova Associazione politico-culturale di Potenza Picena, costituita da cittadini che intendono impegnarsi per elaborare e attuare proposte per il Comune potentino. Forte della positiva esperienza del Progetto Civico e ispirata all’articolo 49 della Costituzione Italiana, Civico 49 vuole incoraggiare i cittadini a prendere parte alla vita della comunità, attraverso il dibattito costruttivo e corretto su temi di rilevanza pubblica, e il confronto con tutte le componenti della società civile. "Attenta alla centralità della Persona, dell’Ambiente e del Bene Comune come snodo in ogni scelta politico-istituzionale, Civico 49 educa all’ascolto, alla condivisione, al confronto e alla trasparenza per superare le logiche dello scontro, della contrapposizione ideologica, dell’affarismo di tipo consociativo e particolaristico" spiegano i sostenitori. Sulla base di ciò, Civico 49 sente e afferma l’urgenza di sviluppare nella comunità l’interesse a partecipare alla vita politica e sociale e ad approfondire i temi di maggiore attualità; favorire lo sviluppo virtuoso di Potenza Picena, sul piano sociale, culturale, turistico, economico e ambientale; stimolare le Amministrazioni comunali a cooperare in sistemi organici e di rete e a realizzare progetti strutturali e restituire centralità e dignità alle Istituzioni amministrative e democratiche. A guidare Civico 49 nel suo primo anno di vita sarà Richard Dernowski, che ha ringraziato così il gruppo di soci fondatori: “Con orgoglio assumo l’incarico di Presidente di Civico 49. Ci aspetta un compito arduo, quello di mostrare con l’esempio che la buona politica è possibile e che cambiare si può. Abbiamo una grande responsabilità, ma sono sicuro che saremo in grado di realizzare grandi cose.” Nel Consiglio direttivo sono stati eletti: Paolo Angeletti, Chiara Giustini, Andrea Gratti, Romina Moretti. 

19/10/2019 11:42
Recanati, l'affondo di Fratelli d'Italia: "Sul PalaCingolani il Comune ha fallito"

Recanati, l'affondo di Fratelli d'Italia: "Sul PalaCingolani il Comune ha fallito"

“È di oggi la notizia del terzo appalto per il restauro e relativo ampliamento del PalaCingolani, finanziato dal CONI ma ancora non realizzato. Siamo ormai giunti ad un punto in cui la situazione da seria è passata ad essere grave per poi raggiungere i connotati della barzelletta”. Tornano sulla questione del Palazzetto dello Sport di Recanati gli esponenti di Fratelli d’Italia attaccando l’Amministrazione Comunale. “E pensare – aggiungono -  che, in campagna elettorale, gli amministratori “favolosi” erano tutti intenti a parlare di sport, istituendo addirittura una lista civica dal nome “Infinito Sport”. Non solo, nei volantini programmatici distribuiti casa per casa a tutte le famiglie si parlava addirittura di progetti megagalattici, come piscine comunali, skate park – con immagini tratte dall'analogo progetto di Montalto di Castro, Comune col quale ci attendiamo a breve un gemellaggio – per non parlare addirittura della proposta di costruire una Cittadella dello Sport”. “Quello che ci auguriamo, come Fratelli d’Italia, è che il Comune inizi a comprendere che lo sport non è un sistema per prendere voti ma un bisogno impellente di autorealizzazione della Città. Abbiamo già perso una squadra di basket di livello nazionale, fallendo anche la possibilità di portare la seconda divisione nazionale a Recanati proprio per l’inadempienza del Palazzetto; abbiamo già tolto agli Assessori la competenza sullo Sport istituendo per due mandati consecutivi la carica di Consigliere con delega; abbiamo una città al momento sguarnita di un palazzetto che, negli anni passati, aveva ricoperto anche il ruolo di palestra aggiuntiva per le tante scuole del nostro territorio comunale; riusciremo almeno a non perdere il finanziamento del CONI per fare davvero qualcosa di concreto per lo sport cittadino, a costo di non accontentare sempre i soliti amici?” concludono.  

18/10/2019 20:30
Tolentino, il PD attacca la Giunta Pezzanesi: "Ci vuole un approfondimento del bilancio presentato"

Tolentino, il PD attacca la Giunta Pezzanesi: "Ci vuole un approfondimento del bilancio presentato"

“La segreteria del Partito Democratico di Tolentino esprime solidarietà ai Consiglieri del PD e del Movimento 5 Stelle. L’Amministrazione continua a gestire la cosa pubblica con scarso rispetto delle regole democratiche cercando giustificazioni e argomentazioni futili. Il bilancio continua ad essere messo all’ordine del giorno all’ultimo momento a volte anche in maniera incompleta, rendendo di fatto impossibile sia la valutazione che eventuali osservazioni  o interrogazioni”. Ad  affermarlo in una nota la segreteria del PD di Tolentino, guidata da Angela Ciarlantini, che torna sull'argomento bilancio comunale. “Sei o sette pagine di relazione fatte dal collegio dei Revisori dei Conti – continuano - banalizzate come se fossero le battute di un fumetto, presuppongono un approfondimento del bilancio presentato. Il Partito Democratico denuncia il fatto che l’Amministrazione di Tolentino non mette in condizione il Consiglio Comunale di fare le osservazioni al bilancio, ai cittadini l’interpretazione di questo comportamento. È ormai la seconda volta che nel corso del 2019, l’Amministrazione non pubblica né trasmette a tutti i consiglieri i documenti necessari alla valutazione del bilancio, ma anche di altri punti messi all'ordine del giorno all'ultimo momento, e continua a trincerarsi dietro le presunte cose fatte che passano in sei mesi da ottanta a cento”.   “Sfugge a qualcuno – proseguono gli esponenti dem - che tra le cento opere annoverate gran parte erano già iniziate con il centro sinistra e questa amministrazione ha solo tagliato i nastri, che alcune non sono di competenza dell’amministrazione comunale e altre sono state finanziate da altri enti. Sfugge anche lo stato di degrado del centro storico che non può essere affrontato con una operazione di “abbellimento” parziale, non integrato con il piano del centro storico previsto e per cui stiamo pagando altri soldi dei contribuenti. Chiediamo da lungo tempo maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in città e dell’associazionismo. Questo significa gestire democraticamente una città, non è sufficiente l’appello alla collaborazione, la collaborazione va attuata e gestita” concludono.

18/10/2019 18:25
Macerata, protesta di CasaPound: bavaglio alle statue del Monumento ai Caduti (FOTO)

Macerata, protesta di CasaPound: bavaglio alle statue del Monumento ai Caduti (FOTO)

Bavaglio apposto dai militanti di CasaPound sulle statue di tutta Italia. Questa la simbolica protesta, arrivata anche a Macerata, con la quale il movimento della tartaruga frecciata ha inteso continuare a tenere alta l’attenzione sulla censura in Rete, a 40 giorni dalla disattivazione delle sue pagine e dei profili dei suoi attivisti da parte delle piattaforme Facebook e Instagram e in attesa della prima udienza della causa intentata contro i siti di Mark Zuckerberg, fissata per il 13 novembre. “Non si è trattato di un episodio isolato – spiega CasaPound in una nota – anzi, l’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano ad essere poste in essere contro innumerevoli profili e pagine, ma anche ad esempio dal processore di pagamento PayPal contro imprenditori colpevoli solamente di essere lontani da posizioni globaliste”. “Per fortuna – prosegue il movimento – inizia ad allargarsi il fronte di coloro che hanno compreso la gravità delle censure in atto, come dimostrato dalla partecipazione al convegno sulla libertà di espressione “Riprendere la parola”, organizzato da Il Primato Nazionale e che avrà luogo oggi pomeriggio alle 17, insieme al nostro Simone Di Stefano, con la partecipazione di personalità del mondo dell’informazione e della cultura quali il membro del Cda Rai Giampaolo Rossi, il docente universitario Marco Gervasoni, l’attore Edoardo Sylos Labini, la giornalista Francesca Totolo, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, e il direttore del Fatto Quotidiano online Peter Gomez”. “È anche in considerazione del momento cruciale per il fronte sovranista e dell’attacco senza precedenti in corso – conclude CasaPound- che domani pomeriggio saremo in piazza San Giovanni, senza simboli ma con centinaia di tricolori, con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo dall'incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia, salari e Stato sociale”.

18/10/2019 13:55
Macerata, Giorgetti inaugura la nuova sede della Lega: "Liberare la città da Carancini" (FOTO)

Macerata, Giorgetti inaugura la nuova sede della Lega: "Liberare la città da Carancini" (FOTO)

In centinaia presenti questa mattina all'inaugurazione in via Roma, a Macerata, della nuova sede provinciale della Lega. Si tratta di un primo fondamentale passo nell’ottica delle imminenti elezioni amministrative e regionali del 2020, in cui il partito di Matteo Salvini vuole ottenere l'en plein. Per l’occasione, direttamente da Roma è arrivato il numero due del “Carroccio”, il vice-segretario federale Giancarlo Giorgetti, salutato dallo scrosciante applauso di militanti e cittadini. Al suo fianco il responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni. "Il Governo attuale non è stato fatto per l'interesse degli italiani - ha sottolineato Giorgetti -, ma contro Salvini. Alla fine sarà la democrazia a vincere. Quota 100 non è stata toccata? È un bene, siamo stati noi a volerla fortemente. Vedo che PD e Movimento Cinque Stelle, come da migliore tradizione della sinistra, stanno studiando formule creative per imporre nuove tasse sulle spalle degli italiani".  Gli fa eco il senatore Paolo Arrigoni, che fissa gli obiettivi della Lega per il 2020: "Quella di oggi è una giornata importante, il primo passo verso le elezioni del prossimo anno. Per le amministrative puntiamo a costruire una forte alleanza con le liste civiche per creare una coalizione compatta che porti finalmente al cambiamento in questa città. Ce lo chiedono i maceratesi. Ci stiamo muovendo sempre più sul territorio e abbiamo già costruito dei gruppi di lavoro per costruire un programma e convergere sulla nomina del giusto candidato".  Proprio Arrigoni ha poi ufficializzato la nomina del nuovo responsabile della Lega Macerata, Simone Merlini: "Sarò il coordinatore di tutte le forze attive che vorranno avvicinarsi alla Lega nella comune volontà di cambiare la nostra città. Viva Matteo Salvini e viva Macerata".  Dopo il taglio del nastro la cerimonia di inaugurazione si è spostata all'interno della sede di via Roma, e ha avuto come cerimoniere il deputato treiese della Lega, Tullio Patassini: "Segniamoci questa data - ha affermato -. È la data della liberazione di Macerata dal PD. I cittadini credono nel cambiamento dopo anni di disastri da parte dell'amministrazione Carancini sia in termini sportivi, che in termini sociali ed economici. Ringrazio tutte le persone che con il loro lavoro instancabile ci hanno permesso oggi di inaugurare questa sede".  Sandra Vecchioni, responsabile comunale del partito, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la presenza di Giorgetti: "Siamo senza parole, è un onore averla qui". Il consigliere comunale Andrea Marchiori ha invece sottolineato lo spirito collaborativo interno al partito: "Bisogna essere ambiziosi nella politica e nella vita. Siamo consapevoli delle nostre qualità e dei nostri limiti. Insieme siamo una grande famiglia".  Presenti all'inaugurazione Giovanni Gabrielli, responsabile Lega di Tolentino; Franco Ceregioli, vice-sindaco di Sarnano; Franco Zaffiri, vicepresidente leghista della Regione Marche; Deborah Pantana, consigliere comunale e provinciale; il consigliere provinciale Rosella Ruani; i consiglieri regionali Luigi Zura e Mirco Carloni. 

18/10/2019 13:21
Macerata, colpo di scena all'inaugurazione della sede della Lega: riappare Remigio Ceroni (FOTO)

Macerata, colpo di scena all'inaugurazione della sede della Lega: riappare Remigio Ceroni (FOTO)

Colpo di scena all'inaugurazione della sede provinciale della Lega avvenuta questa mattina a Macerata, in Via Roma. All'arrivo del numero due della Lega Giancarlo Giorgetti, tra i primi ad avvicinarsi è Remigio Ceroni, ex coordinatore regionale di Forza Italia e a lungo deputato nell'orbita di Silvio Berlusconi. A seguito della mancata candidatura alle elezioni politiche del 2018 e del conseguente burrascoso addio al partito, il politico fermano, attualmente sindaco del comune di Rapagnano, era sostanzialmente scomparso dalle scene prima di riapparire quest'oggi al fianco di Giorgetti. Tutto sembra lasciar, dunque, presagire a un suo prossimo arruolamento tra le fila leghiste. All'inaugurazione presente un'altra ex forzista come Barbara Cacciolari. 

18/10/2019 11:55
Appignano, voto favorevole dell'amministrazione comunale per il mantenimento dell'I.C. "Luca della Robbia"

Appignano, voto favorevole dell'amministrazione comunale per il mantenimento dell'I.C. "Luca della Robbia"

"È stata una votazione dall’esito scontato, ma importantissimo per le comunità, quella che si è svolta lo scorso 11 ottobre  nel corso del Consiglio Comunale ad Appignano" , ad affermarlo è  la maggioranza del Sindaco Calamita che ha votato per il mantenimento dell’Istituto Comprensivo di Appignano-Montefano. Favorevole anche la capogruppo di Vivere Appignano Vittoria Trotta, che ha valutato in modo positivo l’importante atto assunto.  Assenti invece alla votazione i componenti del gruppo Su la Testa. Ora si attendono i pareri della Provincia sulla programmazione della rete scolastica provinciale per l’anno scolastico 2020 /2021 e della Regione Marche che ha emesso le linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2020/2023. La questione relativa alla scuola è sorta nel 2014, quando  Montefano e Appignano, di comune accordo si accorparono in un unico Istituto Comprensivo, con sede ad Appignano. L’inizio della collaborazione è stato faticoso, ma, come sottolinea la Dirigenza scolastica, negli anni sono stati ottenuti ottimi risultati in termini di progettualità PON per la scuola, realizzando con Fondi europei significative attività di formazione in orario scolastico e extrascolastico. Nei consigli d’istituto si sottolinea come si sia sempre lavorato in sinergia e in collaborazione senza mai prediligere un territorio a sfavore dell’altro. La struttura organizzativa è equamente suddivisa tra i rappresentati dei due comuni sia nell’organigramma nel suo complesso che nel consiglio d’istituto. La recente nomina della nuova Dirigente Scolastica dell’IC “L. della Robbia” ha immediatamente rinnovato uno slancio operativo favorendo il rapporto tra la dirigenza scolastica stessa  e gli Enti Locali del territorio interessato. Considerando che i due comuni sono territorialmente vicini e facilmente raggiungibili, è difficile immaginare una collaborazione più semplice. Secondo il sindaco Calamita “È importante il mantenimento dell’assetto attuale poiché la perdita’ dell’IC avrebbe comportato ricadute negative sui processi di integrazione che dal 2014 ad ora hanno fatto buoni progressi sia nel campo dell’offerta formativa che della collaborazione tra docenti e personale dei diversi plessi. Interrompere adesso avrebbe significato perdere anni di collaborazioni e sinergie acquisite. Al fine di maturare una scelta consapevole è stato raccolto anche il parere dei Sindacati i quali in un incontro con le maggiori sigle hanno espresso il loro parere positivo in merito al mantenimento dell’attuale IC in quanto una diversa scelta avrebbe portato anche ad una ricaduta negativa in termini di posti di lavoro  nel nostro territorio”. Per motivi analoghi ai descritti e specificatamente alla didattica, anche il   consiglio di Istituto dell’I.C.  “L. della Robbia” si è espresso a favore del mantenimento dell’accorpamento tra le scuole di Appignano e Montefano. Mentre l’IC Badaloni di Recanati (che è l’Istituto sotto cui sarebbero dovute  passare le scuole di Montefano) si è espresso all’unanimità dei presenti in modo negativo sulla possibilità di un accorpamento con le scuole di Montefano. Tutte queste considerazioni sono anche conseguenza delle linee guida emesse dalla Giunta regionale con deliberazione del 2 settembre 2019 in cui viene riportato che gli Istituti Comprensivi debbano avere al massimo 1000 studenti. Sono quindi, alla fine, i numeri a parlare: Recanati e Montefano hanno insieme 1149 studenti, mentre Appignano e Montefano ne hanno in totale 736. Quindi Appignano con i suo 423 studenti e Montefano con i suoi 313 studenti insieme sono assolutamente rispettosi di  quanto previsto dalle linee guida regionali e provinciali.  

17/10/2019 13:44
Recanati, in Consiglio comunale arrivano il bilancio 2019 e la previsione 2020

Recanati, in Consiglio comunale arrivano il bilancio 2019 e la previsione 2020

Nelle prossime settimane verrà portato in discussione nel Consiglio Comunale di Recanati il Bilancio di previsione per il l’anno amministrativo a venire. "Con questo atto saranno più evidenti le direzioni di sviluppo della città sulle quali l’amministrazione intende impegnarsi e sta dal momento dell’insediamento lavorando, già espresse nel Documento Unico di Programmazione, la cui prima stesura è stata presentata in Consiglio Comunale e approvata con alcuni suggerimenti proposti dai consiglieri del Partito Democratico" spiega il primo cittadino Bravi. "Il passaggio di consegne tra la passata amministrazione e quella attuale è avvenuto ad anno amministrativo già avviato e, con l’arresto dovuto alla mancata approvazione del bilancio consuntivo del 2018, si è venuta a creare una difficoltà nel dover riorganizzare in tempi brevi, ma condizionati dai passaggi previsti per legge, le manifestazioni estive e quelle connesse alla ripresa delle attività subito dopo - prosegie il sindaco -. Non è stato fatto mistero del fatto che, per queste e altre circostanze, si siano dovuti ridimensionare gli eventi in passato realizzati e i contributi che erano stati erogati in precedenza ad associazioni e altri soggetti impegnati su diversi fronti, in altre collaborazioni tra pubblico e privato." "Il bilancio del 2019 è stato infatti condizionato fin dal primo momento anche da una riduzione di fondi rispetto all’anno precedente, in parte secondo un trend di diminuzione delle entrate in linea con le economie richieste a tutte le pubbliche amministrazioni e in parte per la straordinarietà di alcuni fondi di cui il Comune di Recanati aveva goduto, su specifiche progettazioni, negli anni precedenti. Che nel momento in cui le risorse largheggiano, un’amministrazione pubblica le utilizzi a favore dei propri cittadini sembra ovvio, ma questo non può significare che le stesse azioni siano messe in campo sistematicamente, come forse in taluni casi ci si aspetta - prosegue Bravi -. Il contenimento della spesa che è stato attuato in questi mesi e fino alla fine del 2019, permetterà tuttavia di chiudere l’anno corrente con un bilancio solido e senza particolari difficoltà per l’anno prossimo. Tra le spese che hanno subito alcune riduzioni ci sono quelle relative alla pulizia e al decoro, come alcune note stampa di questi giorni hanno fatto rilevare." "Comprendendo le difficoltà soprattutto a carico dei lavoratori del settore, si fa presente che gli eventi atmosferici di straordinaria portata avvenuti nei primi giorni dello scorso luglio hanno richiesto una copertura economicamente ingente, che ha purtroppo comportato una rimodulazione delle azioni previste nei 12 mesi a scapito dell’ultima parte dell’anno. L’amministrazione è già impegnata nel ripensare in modo più organico e sistematico la cura dell’ambiente e del proprio territorio, dotandosi di collaborazioni che garantiscano la qualità e la continuità dei servizi e la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori del settore" ha concluso il primo cittadino. 

17/10/2019 11:30
Sarnano, l'opposizione attacca: "L'amministrazione comunale snobba la Borsa del Turismo"

Sarnano, l'opposizione attacca: "L'amministrazione comunale snobba la Borsa del Turismo"

Il gruppo di opposizione al Comune di Sarnano “Il Paese che vogliamo”, guidato da Giacomo Piergentili, accusa l’amministrazione comunale di non aver partecipato attivamente alla seconda edizione della “Borsa del Turismo del Centro Italia”, in programma nei giorni scorsi a Cingoli. “Tra i molteplici strumenti promozionali messi in campo per la valorizzazione e il rilancio delle località colpite dal sisma del 2016 – afferma in una nota l’opposizione -, occupa un posto preminente la “Borsa del Turismo del Centro Italia”, la cui 1^ edizione, organizzata da “Inside Marche”, si è svolta lo scorso anno a San Benedetto del Tronto dal 24 agosto al 2 settembre. Nel corso della campagna elettorale, noi della lista “Il Paese che vogliamo” avevamo messo più volte in evidenza come fosse stata del tutto “ingiustificabile” la mancata partecipazione “diretta” (e non una insignificante presenza all’interno della Unione Montana Monti Azzurri) del Comune di Sarnano, all’epoca guidato da Franco Ceregioli, alla succitata rassegna fieristica appositamente allestita proprio in favore della ripartenza post sisma”. L'opposizione lamenta inoltre “il fatto, piuttosto grave, che non fossero stati avvertiti dell’evento in questione alberghi e strutture ricettive, ristoranti, attività artigianali ed eno-gastronomiche, associazioni, Pro-loco ecc., che avrebbero potuto recitare, singolarmente o in forma associata, un ruolo da autentici ‘protagonisti’. L’ebbrezza per la striminzita vittoria elettorale (51% - 49%) ha probabilmente fatto dimenticare alla compagine guidata dall’attuale sindaco Luca Piergentili, composta perlopiù dagli stessi protagonisti del Decennio scorso, la nootevole “gaffe” a suo tempo commessa, al punto da disinteressarsi completamente della 2^ edizione della Borsa Turistica – MULA (Marche – Umbria – Lazio – Abruzzo) - continua l'opposizione -.  Infatti la scelta di Inside Marche, con cui il Comune di Sarnano non ha evidentemente preso i dovuti contatti, è caduta quest’anno su Cingoli che ha ospitato la 2^ edizione della Borsa Turistica dall’11 al 14 ottobre scorsi”. “Ci risulta anzi che il Comune di Sarnano - continua la minoranza - nonostante abbia ricevuto a mezzo PEC l’invito a partecipare gratuitamente e la richiesta di patrocinio, non si sia degnato né di rispondere, né di informare. Come nel 2018, gli operatori economici Sarnanesi, non si sa come e perché, subiscono passivamente le decisioni insensate che danneggiano, non poco, il rilancio turistico del nostro paese. Tale stato di cose è stato da noi evidenziato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi giovedì 10 ottobre (giorno antecedente l’apertura della Rassegna) - prosegue l'opposizione -. Le nostre vibranti proteste per un atteggiamento del tutto irresponsabile verso i nostri operatori che, faticosamente, sperano di uscire da una profonda crisi del turismo che perdura da diversi anni, hanno prodotto l’effetto di costringerli a portare a Cingoli, in fretta e furia, alcuni opuscoli delle Terme e il depliant di Sarnano in formato a/4 avanti/retro, assolutamente “inadeguato” per una efficiente e importante promozione”. "Siamo quindi rimasti fuori da tutto: praticamente senza un 'vero' stand (solo di eno-gastronomici, nelle vie e piazze del “Villaggio Cingoli” ce ne saranno stati più di un centinaio…), senza essere mèta di educational tour, senza blogger e giornalisti, fuori dagli itinerarie dagli incontri, e soprattutto senza partecipare al work shop domanda/offerta turistica marchigiana, che si è tenuto nella mattinata di lunedì 14 ottobre presso l’Ex Seminario Vescovile, alla presenza di ben 55 buyers accreditati (l’elenco ci è stato fornito dall’organizzatore), provenienti dall’Italia: Roma – Bari – Ravenna – Palermo - Torino – Como- Bologna – Perugia – Cattolica – Varese –Ancona – Pesaro – Macerata e Ascoli Piceno e dall’Estero (Germania – San Marino – Olanda – Lettonia – Svezia – Inghilterra” - conclude la minoranza -. Noi del 'Paese che vogliamo', che rappresentiamo la metà della popolazione Sarnanese, nell’esclusivo interesse dei tanti operatori economici che ci hanno sostenuto e anche a quelli che, purtroppo, non ci hanno dato il loro consenso, domenica scorsa abbiamo avanzato agli organizzatori, nella persona di Luigi Settembretti, la “candidatura” di Sarnano per ospitare, nel 2020, la 3^ edizione della Borsa del Turismo del Centro Italia”.

17/10/2019 09:54
L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

Contro l’operazione militare turca in Siria. L’assemblea legislativa delle Marche esprime la sua ferma opposizione all’intervento bellico denominato “Fonte di pace” iniziato nel nord-est della Siria 7 giorni fa. “Il Governo italiano si faccia portavoce presso la Nato, l'Unione Europa e le Nazioni Unite per trovare una soluzione democratica, pacifica e giuridica alla questione curda nell'ambito di una Conferenza di pace internazionale”. È l’impegno richiesto alla Giunta regionale dalla mozione n.553 presentata dai consiglieri regionali Micucci, Giancarli, Giacinti, Rapa, Bisonni, Mastrovincenzo, Busilacchi, Maggi, Biancani, Marconi e Casini e approvata questa mattina in Consiglio Regionale, con la quale si chiede inoltre di sollecitare il Ministro degli Esteri a “varare il decreto ministeriale per bloccare l’export degli armamenti verso la Turchia”. Forte preoccupazione per l’attacco lanciato dalla Turchia alle città della Siria del Nord e solidarietà al popolo curdo: questo in sintesi il contenuto di una mozione che chiede una presa di posizione forte e decisa del Governo italiano. “Secondo un resoconto delle Nazioni Unite il numero dei morti della guerra di Erdogan contro i Curdi sarebbe già di 300 – ha sottolineato il consigliere Pd e capogruppo, Fabio Urbinati - oltre 100 mila invece sono gli sfollati dalle zone della Siria Nord-Orientale. E’ stata intrapresa dagli organi di sicurezza una vasta operazione contro l’opposizione curda e di sinistra con l’arresto di oltre 400 attivisti, politici e giornalisti. Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo schierarci al fianco del popolo curdo-siriano e dobbiamo farlo subito. Per questo abbiamo chiesto l’inserimento urgente della mozione n.553 nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa”. "Le ripetute violazioni del diritto internazionale messe in atto dal Governo turco bombardando località del Kurdistan turco e iracheno - riprende Urbinati -, le discriminazioni e le persecuzioni messe in atto nei confronti della minoranza curda hanno fortemente allarmato le autorità europee che hanno richiesto con forza alla Turchia di interrompere immediatamente ogni azione militare. La Turchia è un partner importante dell'UE e, in qualità di paese candidato, è tenuta a rispettare gli standard di democrazia più elevati, compreso il rispetto dei diritti umani, lo Stato di diritto, elezioni credibili, le libertà fondamentali e il diritto universale”. “Nel 2018 l’Italia ha venduto materiale bellico alla Turchia per circa 360 milioni di euro - conclude Urbinati - ed è il terzo paese a cui vendiamo più armi dopo il Katar e il Pakistan, rappresenta circa il 15% del totale delle esportazioni militari italiane. Negli ultimi giorni diversi paesi europei hanno deciso la sospensione della vendita di armi alla Turchia per via dell’offensiva militare avviata dal Governo di Erdogan contro i Curdi siriani fortemente condannata dalla gran parte comunità internazionale e della UE, per questo chiediamo che anche l’Italia sospenda immediatamente la vendita di armi alla Turchia”.   

16/10/2019 13:11
Ospedale Matelica, Sandro Bisonni: "Ripristino del personale medico"

Ospedale Matelica, Sandro Bisonni: "Ripristino del personale medico"

Attraverso un’interrogazione il consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni intende sapere "quali siano i dati in possesso all’AV3, tali da giustificare i tagli, e se s’intenda chiedere al direttore della stessa area il ripristino del personale medico per garantire una copertura delle urgenze soprattutto nella fascia notturna." Il taglio di personale medico presso il punto di assistenza territoriale dell’ospedale di Comunità di Matelica preoccupa il consigliere regionale. "In base a recenti notizie diffuse dalla stampa, dal primo ottobre il numero di medici in servizio nel PAT (Punto di Assistenza Territoriale), relativamente alla fascia oraria che va dalle 20 alle 8, sarebbe sceso da tre a due unità e la motivazione di questa scelta sarebbe soprattutto di carattere economico. Si apprende, inoltre, che nel caso entrambi i professionisti in servizio dovessero assentarsi, sulla porta del PAT sarà apposto un cartello per invitare l’utente a contattare telefonicamente il 118" osserva Bisonni. “Il punto di assistenza territoriale dell’ospedale di Matelica – spiega il consigliere – durante la notte poteva contare su di un medico di continuità assistenziale, uno del 118 e un altro a cui era riservato esclusivamente il servizio in postazione. In caso d’urgenza si era in grado, comunque, di fronteggiare la situazione. Teniamo anche conto che, con la riapertura di un noto locale della zona, gli accessi durante la notte potrebbero aumentare e un medico in più sarebbe sicuramente utile." Attraverso l’interrogazione Bisonni intende sapere "quali siano i dati in possesso all’AV3, tali da giustificare la scelta compiuta; se s’intenda chiedere al direttore della stessa area il ripristino del personale medico per garantire una copertura delle urgenze nella fascia notturna e, in caso contrario, come si preveda di garantire un servizio di qualità in grado di soddisfare le esigenze del territorio."

16/10/2019 11:20
Legge elettorale, approvata in Consiglio regionale la parità di genere

Legge elettorale, approvata in Consiglio regionale la parità di genere

Un applauso ha accolto nell'aula del Consiglio regionale delle Marche l'approvazione all'unanimità dell'art. 7 delle modifiche alla legge elettorale del 2004, che introduce la parità di genere nel voto per le elezioni regionali. Al voto ha assistito un gruppo di donne di varie associazioni, con magliette di colore fucsia. In tailleur pantaloni fucsia anche l'assessore alle Pari Opportunità Manuela Bora, che si è particolarmente battuta per l'inserimento della doppia preferenza di genere. Tra le donne anche Silvana Amati, ex presidente dell'Assemblea legislativa regionale ed ex senatrice Pd. “È una bella giornata per le Marche e storica per le marchigiane che difenderemo sempre. C’è chi vuole riportare i diritti all’età della pietra e chi come noi vuole fare passi avanti per favorire la partecipazione delle donne nella vita democratica delle istituzioni. È questo il senso dell’approvazione della “doppia preferenza” nella legge per le elezioni regionali” – il commento del Segretario Pd Marche Giovanni Gostoli. “Siamo passati dalle parole ai fatti – ha continuato Gostoli -  grazie al lavoro di tanti per riportare il dibattito sul giusto binario. Desidero ringraziare chi ha dato una mano per costruire ponti di dialogo e non polemiche, gli uomini e le donne del Pd, gli alleati, le tante associazioni che si sono mobilitate e soprattutto chi ha votato a favore in Consiglio regionale". "Dopo la doppia preferenza di genere nei consigli comunali e la tripla per il parlamento europeo, se oggi ciò è possibile anche nei consigli regionali è merito del Partito democratico e di una legge nazionale (n. 20 del 2016) approvata dal parlamento italiano volta a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali" - ha concluso - . "La nostra proposta di legge elettorale, la seconda delle 10 presentate, come tradizione del Movimento 5 Stelle, prevede la doppia preferenza di genere – le parole di Gianni Maggi, capogruppo del Movimento 5 Stelle Marche -. Relativamente all'innalzamento del premio di maggioranza, il 40% votato oggi in aula è la percentuale suggerita dalla Corte Costituzionale per l'Italicum, nonché la percentuale già prevista da altre regioni, anche governate dal centrodestra: la Lombardia, ad esempio. Vanno a votare la metà degli aventi diritto e il 34% dell'attuale premio di maggioranza significa che meno del 20% dei marchigiani decidono il governo della regione. Altro che scippo della democrazia! Invogliare i cittadini a una maggiore e più responsabile partecipazione al voto, e garantire loro che la volontà di un numero attendibile di essi indicherà chi dovrà governare la regione, significa rafforzare il fondamento della partecipazione democratica. Chi parla di inciucio confonde le pratiche che è solito fare sottobanco con il confronto tra forze politiche, alla luce del sole, per arrivare a cambiare una proposta di legge promulgata in un contesto di bipolarismo e diversa partecipazione elettorale". Tutti i consiglieri regionali di centrodestra Zaffiri, Malaigia, Zura Puntaroni (LEGA), Carloni (Marche2020-AP), Marcozzi e Celani (Forza Italia), Leonardi (Fratelli d'Italia) hanno abbandonato per protesta il consiglio regionale dopo aver votato la doppia preferenza di genere. In una nota congiunta i consiglieri regionali hanno spiegato le ragioni di tale gesto. “Abbiamo votato la doppia preferenza di genere, rispettando con coerenza gli impegni assunti nei confronti dei cittadini marchigiani, ma siamo usciti dall'aula del consiglio regionale per protestare contro una modifica della legge elettorale sbagliata, fatta solo per favorire l'inciucio in atto tra PD - M5S fatto senza alcuna trasparenza, che aumenterà i costi della politica di 600.000 euro ogni anno - spiegano -. I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno dimostrato la loro incoerenza, smentendo quanto fatto in questi anni. I pentastellati per anni hanno fatto a tutti la morale, predicando l'importanza dei tagli ai costi della politica, e oggi, solo per favorire l'accordo con il PD, hanno votato una legge che aumenta il numero delle poltrone e i costi di ben 600.000 euro l'anno. Una scelta sconcertante ed incoerente con quanto predicato fino ad oggi che evidenzia solo la voglia di spartizione delle poltrone con il Partito Democratico. Il Centrodestra, coerentemente con gli impegni presi con i cittadini marchigiani ha votato la doppia preferenza di genere, ritenendo giusto allineare la legge elettorale regionale delle Marche alla legge nazionale favorendo cosi' la giusta rappresentanza di genere", ha concluso l'opposizione.  

15/10/2019 19:58
Macerata, i consiglieri Marcolini e Orazi: "Impegno a costruire una grande e moderna forza riformista"

Macerata, i consiglieri Marcolini e Orazi: "Impegno a costruire una grande e moderna forza riformista"

"In relazione alle notizie relative alla possibile costituzione, all’interno del Consiglio Comunale di Macerata, di un nuovo gruppo denominato “PSI-ITALIA VIVA” riteniamo opportuno chiarire il contesto e le prospettive dell’iniziativa. La stessa fa esplicito riferimento, dopo la formazione del nuovo soggetto politico Italia Viva, al gruppo parlamentare che si è formato all’interno del Senato della Repubblica. A pochi giorni dall’importante appuntamento della “Leopolda”, l’ambito in cui intendiamo muoverci non può che essere quello esclusivamente istituzionale, interno cioè al Consiglio Comunale. Questo non certo per limitare la portata dell’iniziativa che, tra l’altro, sarebbe, a livello nazionale, la prima di questo tipo che avviene in un capoluogo di provincia. Per quanto ci riguarda (in parte questo vale anche per altri che potrebbero condividere questa esperienza in Consiglio) esiste una storia, personale e politica, legata per decenni alla militanza nel PSI e alla cultura del Socialismo Liberale che, come ben sanno i cittadini maceratesi, non abbiamo mai rinnegato ma sempre rivendicato anche in questi anni." A parlare sono i consiglieri della maggioranza di Macerata Enrico Marcolini (La Città di Tutti) e Ulderico Orazi (Partito Democratico).   "Riteniamo che da troppo tempo manca in Italia una moderna forza davvero riformista che essendo larga e inclusiva vada oltre, nella sua azione politica e istituzionale, gli steccati ideologici dell’Ottocento ma che abbia, però, le sue fondamenta ideali sulle uniche culture che hanno prima ricostruito e poi fatto crescere davvero questo Paese e che, ancora oggi, sono maggioritarie negli altri stati europei: quella liberaldemocratica del cattolicesimo popolare e quella, appunto, liberalsocialista - continuano i due consiglieri - . Anche Macerata deve gran parte del suo sviluppo alla capacità di governo derivata dall’incontro di queste due culture e allo spessore, politico e morale, degli uomini che le hanno rappresentate anche a livello locale. Oggi tutto sta cambiando, in parte giustamente e su questo il discorso sarebbe lungo, ma il “cambiamento” non lo si può affidare a movimenti giustizialisti e populisti da un lato e ad una Destra xenofoba ed estremista dall’altro. Con costoro si rischia di tornare indietro anziché costruire il futuro!"   "Per questo riteniamo importante la sfida che è stata lanciata, sicuramente l’ultima possibilità per i riformisti dopo che, almeno per noi come per molti altri, il PD non è purtroppo riuscito ad essere realmente inclusivo aldilà delle due forze politiche che lo hanno fatto nascere, anzi chiudendosi progressivamente in se stesso. Soltanto per questo intendiamo tornare ad impegnarci: dare un contributo, a partire appunto dal Consiglio Comunale di Macerata, alla costruzione di una grande e moderna forza riformista avendo chiaro che dovrà essere, però, una nuova generazione a guidarla e rappresentarla se, come mi auguro per la nostra città e per il nostro paese, riusciremo a vincere questa che oggi possiamo definire come una “scommessa di partenza”. Tale successo è affidato alla evoluzione dei rapporti politici e, soprattutto, alla capacità di ritrovare un vero “progetto”, politico e culturale, che ridia speranza a tanti maceratesi. Chiaramente prosegue il nostro impegno a sostegno dell’attuale amministrazione e per creare la futura coalizione di centro-sinistra. Occorre tentare, ne vale la pena!" concludono Marcolini e Orazi.    

15/10/2019 15:55
Recanati, la Giunta sull'area ex Grottino: "Non sarà realizzato un ristorante, ma un info-point turistico"

Recanati, la Giunta sull'area ex Grottino: "Non sarà realizzato un ristorante, ma un info-point turistico"

L'amministrazione Bravi replica all’interrogazione relativa alla destinazione dell’area ex Grottino - Colle dell’Infinito, precisando come venga esclusa a priori la realizzazione di un ristorante o lo svolgimento di attività ricreative in un luogo contraddistinto da “sacralità” culturale.  "Il progetto presentato al Mibact e da questi approvato e finanziato è volto a realizzare un punto di accoglienza e di informazioni turistiche all’interno di una struttura leggera e di piccole dimensioni - puntualizzano dalla Giunta -, di minimo impatto, per fornire una risposta immediata ed una sincera ospitalità al turista, non solo culturale, quale ovviamente aspetto prioritario, ma anche fornirgli quei servizi “essenziali” quali i bagni puliti ed efficienti ed un piccolo punto di ristoro, dove trovare una bevanda e qualche tipicità del territorio". "L’obiettivo, analogo ad altri luoghi in Italia di interesse turistico, è quello di fornire un’accoglienza complessiva a chi viene a visitare Recanati senza alcuna intenzione di concorrenza sleale nei confronti delle attività commerciali esistenti in Città" precisa il sindaco Antonio Bravi.       

15/10/2019 15:55
Potenza Picena, al via la seconda fase dei lavori alla scuola elementare e al nido

Potenza Picena, al via la seconda fase dei lavori alla scuola elementare e al nido

E’ stato deliberato dalla Giunta Municipale di Potenza Picena il secondo stralcio dei lavori di manutenzione straordinaria dell’edificio di via dello Sport, che ospita la Scuola Elementare e l’Asilo Nido di Potenza Picena. Si tratta del completamento della copertura dell’intero edificio scolastico dopo il primo intervento di 100 mila euro. Il secondo stralcio ultimerà i lavori di rifacimento del tetto utili all’efficentamento energetico della struttura per un importo di ulteriori 90 mila euro, per un impegno totale di 190 mila euro. Entrambi gli interventi sono stati finanziati attraverso il Decreto Crescita. 

15/10/2019 12:45
Il 19 ottobre la Lega a Roma, Arrigoni: "Dalle Marche 27 pullman, sei da Macerata"

Il 19 ottobre la Lega a Roma, Arrigoni: "Dalle Marche 27 pullman, sei da Macerata"

“Per sabato 19 ottobre a Roma Matteo Salvini aveva chiesto alle Marche 10 pullman, due per ogni provincia, ne portiamo invece 27 stracolmi. Un successo, un entusiasmo crescente in questa regione per la Lega e per il suo leader, che evidenzia la volontà di rinnovamento per il Paese e per le Marche. Al 19 ottobre, giorno della grande manifestazione a Roma per l’orgoglio italiano, manca ormai meno di una settimana e la Lega fa i conti col tutto esaurito." Lo ricorda il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega Marche. “Da tutte le Marche saremo a Roma al fianco del Segretario Federale Matteo Salvini per dire forte e chiaro a questo Governo che gli italiani che non si arrendono e chiedono a gran voce di poter votare sono la maggioranza - commenta Arrigoni -. In poche settimane con il Governo M5S-PD sono ripresi in maniera incontrollata gli sbarchi dei clandestini sulle nostre coste e la legge di bilancio minaccia nuove tasse per l’ambiente e per l’uso del contante, di cancellare quota 100 e la flat tax, oltre a una “rimodulazione” delle aliquote IVA, vale a dire aumenti! Occorre opporsi a tutto questo e a Roma il popolo italiano potrà gridare il suo no al Governo dell’inciucio e servo delle cancellerie europee, dimostrando a Conte e ai parlamentari PD e 5 stelle cosa pensa di loro il Paese”. “Tra i pullman in partenza, dalla provincia di Ancona, ne è stato riempito uno dai soli agricoltori marchigiani – continua il Senatore Arrigoni – una delle categorie su cui probabilmente graverà la scure del nuovo Governo, con l’eliminazione di sussidi e agevolazioni sul gasolio agricolo. Un’inaccettabile tassa ambientalista che metterebbe in ginocchio i produttori italiani”. Dalle Marche, nella mattinata di sabato, partiranno quindi 27 pullman: 4 dalla provincia di Pesaro-Urbino, 7 da quella di Ancona, 6 a testa da quelle di Macerata e Ascoli Piceno e 4 anche dalla provincia di Fermo. Tappa in 30 comuni.

14/10/2019 11:40
"Sisma diventi apice delle priorità di Governo": mozione del deputato Francesco Acquaroli (Fdi)

"Sisma diventi apice delle priorità di Governo": mozione del deputato Francesco Acquaroli (Fdi)

Presentata nei giorni scorsi alla Camera una mozione del deputato marchigiano di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli, sul tema delle criticità dei provvedimenti di carattere economico e fiscale che pesano sui terremotati. Correttivi e modifiche urgenti alla Zona Franca Urbana del sisma 2016,  proroga dei termini di pagamento della “rottamazione delle cartelle”, dell'applicazione del credito d'imposta e della busta paga pesante. “Bene la proroga della restituzione della busta paga pesante e soprattutto lo scorporo delle rate delle tasse sospese, che incombeva sui terremotati in un'unica soluzione di cinque mensilità – ha affermato Acquaroli – un provvedimento necessario e urgente che alla fine è arrivato ad un passo dalla scadenza e consente a migliaia di lavoratori terremotati di poter diluire con criterio la restituzione della busta paga pesante. Un proposta che avevo inserito anche nella mia mozione presentata proprio questi giorni, ben consapevole dell'urgenza e delle richieste provenienti dai territori, anche se le necessità di modifiche urgenti, correttivi e integrazioni sono numerose, e ritengo che la gestione del post-sisma debba subire una vera e propria svolta. Chiedo a gran voce un'attenzione particolare del Governo su queste tematiche. La tragedia che ha colpito il centro Italia tre anni fa deve entrare all'apice delle priorità dell'esecutivo, perché è questione di sopravvivenza e del futuro del cuore della nostra penisola e non può più essere derogata ad appendice di questo o quell'altro decreto in una continua corsa contro il tempo”. Oltre alla proroga della busta paga pesante, in particolare la mozione riguarda dei correttivi alla Zona Franca Urbana. Acquaroli chiede infatti al Governo di emanare un provvedimento che chiarisca che per i professionisti che hanno subito un calo di fatturato nei periodi di riferimento verrà aperta una nuova procedura per la presentazione delle domande (con contestuale modifica della piattaforma che recepisca in pieno le novità introdotte dallo Sblocca Cantieri a favore dei professionisti), permettendo l’accesso sia a chi non ha presentato la domanda pur avendone i requisiti, sia a chi l’ha presentata ma non ha mai utilizzato il credito per la mancata assunzione di dipendenti. È necessaria una riapertura immediata e “generalizzata” dello Sportello Z.F.U. per consentire di presentare l’istanza anche a coloro che non l’avevano fatto nelle precedenti finestre temporali e anche valutare l’apertura di un’ulteriore finestra temporale che consenta l’accesso alle agevolazioni per le nuove imprese che si costituiranno fino al 31 dicembre 2019, non essendo di utilità alcuna la finestra temporale di un solo mese tra giugno e luglio. Importante, inoltre,  prevedere infine nella prossima legge di bilancio un incremento significativo della dotazione finanziaria per la F.U. “Sisma Centro Italia”, visto che la Legge di Bilancio 2019 ha stabilito che le agevolazioni saranno concesse per il biennio 2019/2020 utilizzando esclusivamente le risorse precedentemente stanziate (circa 493 milioni di euro) e non ancora fruite dalle imprese beneficiarie  Il deputato di Fratelli d'Italia inoltre ha chiesto al Governo di ammettere a beneficio anche i contribuenti a cui è applicabile il regime fiscale di vantaggio e forfetario per i contribuenti minimi e di istituire una nuova ZFU per i soggetti che hanno subito ordinanze di sgombero anche recenti, con conseguenti enormi danni all’attività, verificando il calo di fatturato nel periodo intercorrente tra la data dello sgombero stesso ed i successivi 120 giorni, accertando la riduzione di fatturato raffrontando il periodo di cui sopra allo stesso periodo dell’anno 2015. Non solo Zona Franca. Nella mozione di impegna il Governo a prorogare sia dei termini di pagamento delle “rottamazioni” per le zone interessate al sisma, sia una riapertura del periodo agevolato, così da consentire un riequilibrio temporale della misura agevolativa, inclusa una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze nelle sole aree del c.d. “cratere sismico”, ma anche a prorogare l'agevolazione del credito d’imposta e a prevedere la possibilità della cessione del credito a soggetti privati in luogo della compensazione nel modello F24 a scomputo delle imposte.    

14/10/2019 11:34
Tolentino, Pezzanesi alla minoranza: "Incapaci? Ecco cosa abbiamo fatto in questi anni"

Tolentino, Pezzanesi alla minoranza: "Incapaci? Ecco cosa abbiamo fatto in questi anni"

Mercoledì 9 ottobre si è riunito il Consiglio comunale di Tolentino. I Gruppi di minoranza hanno deciso di non partecipare in quanto, secondo quanto comunicato, non sarebbe stati rispettati i tempi di consegna della documentazione relativa all’approvazione del Bilancio Consolidato anno 2018, corredato della relazione sulla gestione consolidata e comprendente la nota integrativa. "Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli e tutta la Maggioranza si “complimentano” con i Consiglieri di Minoranza che hanno disertato la seduta consiliare, la quale era già stata annunciata e calendarizzata nel corso del precedente Consiglio e per la quale tutti si erano già preparati. Infatti per il Bilancio – precisa ancora l’Amministrazione - avevano già avuto il tempo utile per studiare e sapevano che il motivo del ritiro della delibera era per una questione strettamente tecnica voluta dal Collegio dei Revisori, il quale ha rilasciato il relativo parere che consisteva di 6 o 7 pagine, leggibili in pochi minuti e comprensibili da chiunque (da chiunque?) in poche ore." "Quindi pieno rispetto del Regolamento che norma il funzionamento dei lavori dei Consigli comunali, convocazione e trasmissione della documentazione nei tempi previsti. Tutte le accuse vengono quindi rimandate al mittente che ancora una volta ha perso una occasione per adottare comportamenti costruttivi per il bene della Città. Se secondo loro – affermano il Sindaco e l’Amministrazione comunale - questa città è amministrata da incapaci, allora gli incapaci elencano una minima parte di quello che sono riusciti a produrre in questi anni in termini di opere. La nuova caserma dei vigili del fuoco; l'ampliamento della piscina; l'ultimazione dei lavori del cimitero; la quattro corsie; Fosso Ancajano; Ponte Baroncia; Ponte del Diavolo: pavimentazione prima e archi sottostanti adesso; Ferrovie dello Stato: manutenzione archi ed illuminazione; Ferrovie dello Stato: nuova fermata “Campus”; Gal Sibilla: Pil con Comuni di Petriolo, Mogliano e Corridonia per realizzazione pista ciclabile dal Castello della Rancia all’Abbadia di Fiastra (“La Bellezza in Bicicletta”); marciapiede in contrada Le Grazie e via Dalla Chiesa; marciapiede in via Nazionale, zona Oasi; appalto e prossima realizzazione di viale Matteotti; appalto e prossima realizzazione di via Flaminia; Fonti di San Giovanni; nuova reception Terme (ex imbottigliamento); nuovo Ospedale (già in fase di progettazione); rifacimento campi sintetici Ciarapica e Ciommei (un milione di euro); ex centrale idroelettrica del Ponte del Diavolo; riapertura del Teatro Vaccaj; Torrione; Ponte di San Catervo; ex Mattatoio; piazza Martiri di Montalto; nuovi uffici Comunali di Palazzo Europa; lavori di messa in sicurezza stradale del Ponte di Mancinella presso incrocio San Severino, incrocio Ponte del Diavolo, incrocio via Nazionale, incrocio viale Brodolini-via Nenni, incrocio viale L. Murat, Incrocio viale Vittorio Veneto - via Don Luigi Sturzo; asfaltatura in via Nenni; asfaltatura in via Lucentini; Campus: € 22.600.000; Don Bosco: € 11.500.000; Lucatelli: € 7.000.000; nuova Palestra Lucatelli e ampliamento della Scuola Grandi." "Non tanto alle minoranze, quanto alla città diciamo che i bilanci, siano essi consuntivi o preventivi, sono il sunto di una serie di azioni amministrative (come quelle poste in esempio) o l’espressione di una serie di progettualità e volontà amministrative ed è assolutamente vero che da questi importanti documenti contabili che necessariamente devono essere posti all’atto pratico, si possono avvalorare le capacità o anche le incapacità delle Amministrazioni - prosegue la Giunta comunale -. La nostra vanta idee e progetti, ma sicuramente anche moltissime realizzazioni, per quasi 100 opere pubbliche (più o meno grandi) fatte in 7 anni, con bilanci trasparenti e sani nonostante l’aggravante del sisma." "Chi latita in Consiglio e ci etichetta come incapaci, ha lasciato sul campo, dopo 25 anni di governo locale pressoché continuativi, il massimo indebitamento consentito dalla legge, con 30.000.000 di euro di mutui, con nemmeno un terzo delle opere pensate, progettate e realizzate dalla nostra amministrazione - conclude il primo cittadino -. Ci verrebbe da dire: “ Che bravi che sono stati questi incapaci guidati dal Sindaco Pezzanesi… speriamo continuino così senza distrarsi con le offensive e le dichiarazioni false e strumentali di una minoranza sempre più minoranza…in tutto!”."

12/10/2019 16:47
Rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Sarnano Terzo Millennio

Rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Sarnano Terzo Millennio

L'assemblea dei soci della Sarnano Terzo Millennio S.r.l. (la società proprietaria e gestore delle Terme di San Giacomo, partecipata all'87,29% dal Comune di Sarnano) nella seduta dell'11 ottobre 2019 ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per il prossimo triennio. Il nuovo C.d.A. è composto dal Dott. Renzo Serrani, che assumerà la carica di Presidente, e dai Consiglieri Dott. Giuseppe Mochi e Dott. Mauro Monaldi.  Un ringraziamento da parte dell'Amministrazione Comunale va al Consiglio uscente (composto dal Geom. Franco Pesci, dal Dott. Geol. Costantino Lucarelli e dall'Ing. Luigi Rafaiani), in carica dal 2013 e che ha dovuto affrontare il delicato periodo post sisma. La stretta sinergia operativa tra l'Amministrazione Comunale ed il C.d.A. uscente ha consentito di raggiungere l'importante risultato della delocalizzazione delle attività nei nuovi stabilimenti di Via De Gasperi, implementando alla storica attività termale, anche quella del benessere e quella ricettiva. Al nuovo C.d.A. l'Amministrazione Comunale rivolge i migliori auguri di buon lavoro, che dovrà essere finalizzato al consolidamento ed allo sviluppo delle attività delle nuove Terme di San Giacomo, ma che soprattutto dovrà condurre al completamento del percorso di privatizzazione della società, nella consapevolezza dell'importanza fondamentale del settore termale per la crescita economica del nostro territorio. 

12/10/2019 14:55
Macerata, Simone Livi e Francesca D'Alessandro aderiscono a Fratelli d'Italia (FOTO)

Macerata, Simone Livi e Francesca D'Alessandro aderiscono a Fratelli d'Italia (FOTO)

Il centro-destra accelera in vista delle elezioni regionali e amministrative del 2020. È stato annunciato quest'oggi in piazza Cesare Battisti, a Macerata, l'ingresso in Fratelli d'Italia di Simone Livi e Francesca D'Alessandro, fondatori ed esponenti rispettivamente del gruppo civico "Azione in Movimento" e "Macerata nel Cuore". La conferenza stampa di presentazione ha richiamato la presenza nel Capoluogo dell'Onorevole Francesco Acquaroli, del Consigliere regionale e capogruppo Fdi Elena Leonardi e del portavoce regionale Carlo Ciccioli. Presente anche il consigliere comunale di Macerata, Paolo Renna. Ad aprire le danze è stato il segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Massimo Belvederesi che ha sottolineato: "Oggi è una bella giornata per il nostro partito. L'ingresso di Simone e Francesca è arrivato al termine di una serie di incontri al culmine dei quali abbiamo trovato una perfetta sintonia tra i loro valori e i nostri. Valori che poggiano sui consueti tre pilastri: Dio, Patria e Famiglia".  Simone Livi ha spiegato la sua scelta come una prosecuzione naturale del lavoro portato avanti in questi anni: "Ho ritrovato in questo partito i valori fondamentali di 'Azione in Movimento'. Ci tengo, infatti, a precisare come non si tratti di una scelta individuale, ma condivisa con tutti gli attivisti del gruppo civico dal quale provengo. Ho visto la volontà di fare subito squadra: mi riconosco a pieno nella leader Giorgia Meloni. Da oggi ci mettiamo a disposizione per portare avanti i nostri obiettivi: cambiare Macerata e cambiare la Regione. Per vincere i cittadini hanno bisogno di vedere progetti tangibili".  Sulla stessa lunghezza d'onda anche Francesca D'Alessandro: "Ho iniziato a fare politica nel 2010 e sono stata consigliere comunale sino al 2015. Da allora assieme alla lista "Macerata nel cuore" ho seguito le vicende politiche della città. Chiunque mi conosce, sa che non avrei potuto fare una scelta diversa da quella di Fratelli d'Italia. Si tratta di un riferimento valoriale in cui mi riconosco, provenendo dal mondo cattolico. Sono tanti i cittadini che ci segnalano come la città non sia più a loro misura: c'è bisogno di respirare aria nuova".  Una volontà di cambiare fortemente presente anche nelle parole dell'Onorevole Acquaroli: "Vengo da Foligno, dove si avverte nuovo entusiasmo da quando il Comune è passato al centro-destra. È arrivato il momento di portare il cambiamento anche a Macerata e in Regione Marche, dopo 30 anni di governo di sinistra. Bisogna dare risposte per il futuro dei giovani e rendere nuovamente la politica un servizio a disposizione dei cittadini. Un territorio che avverte la debolezza del proprio Capoluogo, perde i propri punti di riferimento. Questo avviene oggi a Macerata: la nostra provincia è sempre stata fondamentale nella storia della Regione. Oggi non è più così".  Una Regione sin troppo distante dalle istanze del territorio maceratese, come rimarca il portavoce regionale di Fratelli d'Italia, Carlo Ciccioli: "Macerata non ha più rappresentanza politica in Regione, dove si ha una prevalenza pesarese. Crediamo che le Marche, unica Regione al plurale d'Italia, debba invece essere rappresentata da tutti i suoi territori. L'ingresso di Simone e Francesca in Fdi è prezioso perchè non si tratta solo di due singoli che aderiscono al nostro progetto, ma dei loro due mondi di appartenanza che convergono nel nostro partito. Entrambi hanno accumulato la giusta esperienza e preparazione per far parte della nostra classe dirigente: con l'incompetenza si governa male, come dimostrano i Cinque Stelle".  "Macerata non può essere ricordata solo per i tragici fatti di Pamela Mastropietro - ricorda il Consigliere regionale e capogruppo Fdi, Elena Leonardi - e le vicende legate allo sfruttamento dell'accoglienza degli immigrati, divenuta per alcuni un business redditizio".  Concetti ripresi anche dal consigliere comunale di Macerata e provinciale, Paolo Renna secondo il quale il fallimento dell'attuale linea politica è evidente: "Fratelli d'Italia è un contenitore al servizio della città. Macerata deve smettere di essere serva della politica, per essere servita dai politici. La situazione attuale vede un degrado diffuso, a causa della miopia dell'amministrazione Carancini. Il sindaco non è stato in grado di comprendere quanto stava avvenendo in città già prima del brutale omicidio di Pamela. Non si può dire che non esiste la mafia nigeriana e poi vedere che uno dei loro capi viene catturato a Macerata. Oggi abbiamo scelto di essere in piazza, perchè siamo in una città bellissima e le nostre piazze non possono essere sempre vuote. Per la prima volta il centro-destra si presenta così unito in occasione delle elezioni: i cittadini vanno rimessi al centro delle scelte politiche del Capoluogo".  "Oggi ci ritroviamo, - conclude Eraldo Mosconi, ex sindaco di Sant'Angelo in Pontano - dopo aver fatto delle esperienze che ci hanno fatto crescere dal punto di vista personale. Ci attendono delle sfide epocali: questi due nuovi ingressi daranno un effetto moltiplicatore alle nostre idee. Bisogna garantire un'alternativa al degrado odierno".   

12/10/2019 13:57
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