Politica

Junior Cally a Sanremo, l'assessore Pieroni scrive alla Rai: "Testi sessisti e violenti"

Junior Cally a Sanremo, l'assessore Pieroni scrive alla Rai: "Testi sessisti e violenti"

L'assessore alla Cultura e Spettacolo della Regione Marche Moreno Pieroni si unisce al coro di dissenso riguardante la partecipazione del rapper Junior Cally al Festival di Sanremo 2020, che partirà ufficialmente il prossimo 4 febbraio. Pieroni ha inviato in via ufficiale una richiesta al direttore di Rai Uno Teresa De Santis circa l'esclusione dell'artista romano dal concorso canoro, per via del contenuto di alcune canzoni appartenenti al suo reportorio, che inneggerebbero alla violenza sulle donne.  Nella lettera da lui firmata, Pieroni scrive: "In un momento storico come questo, in cui bullismo e violenza alle donne sta raggiungendo numeri esponenziali, trovo assolutamente inopportuno far esibire un rapper con dei testi maschlisti, sessisti e violenti. La funzione della Rai deve essere quella di diffondere messaggi educativi e coadiuvare famiglie e istituzioni alla crescita delle nuove generazioni, non di incoraggiare e legittimare la violenza e la trasgressività".  Sulla questione Pieroni si era espresso già nei giorni scorsi, attraverso un post pubblicato sui social in cui sottolineava: "Ci sono sempre stati testi provocatori nel mondo musicale, ma quelli di questo personaggio esprimono volgarità e soprattutto violenza. Siamo lontani dal mondo del rock dissacrante degli anni ‘70 che raccontava i turbamenti di una generazione in una società in evoluzione, qui è una questione di etica e di malcostume". Il caso della partecipazione di Junior Cally a Sanremo è divenuto fortemente politico, visto che anche il segretario della Lega Matteo Salvini ha fortemente caldeggiato una sua esclusione. 

23/01/2020 11:24
Centrodestra, a Macerata in scena il film dei "Soliti Noti": per la Regione Acquaroli e Ciarapica appesi al voto in Emilia

Centrodestra, a Macerata in scena il film dei "Soliti Noti": per la Regione Acquaroli e Ciarapica appesi al voto in Emilia

Parafrasando Livio... mentre a Roma e a Milano si discute, Macerata viene espugnata. Se i maceratesi non fossero in larga parte stufi del PD e della sinistra che ha ridotto la città capoluogo ad un borghetto di collina, potremmo archiviare questa fase pre-elettorale ad una delle tante vissute da venti anni a questa parte, laddove sempre i soliti “noti” rappresentanti del centrodestra, con i dovuti e utili cambi di casacca, hanno sempre giocato a perdere. Più vicino di tutti ci andò l’allora consigliere regionale uscente Pistarelli (prima PdL e Forza Italia, ora con la Meloni) che, mancandogli un quid in quel di Sforzacosta, ha visto vincere il rottamatore ante litteram Romano Carancini.  Proviamo a fare chiarezza sulla situazione di Macerata ed in regione. Il centro destra dei soliti “noti”, che ha di fatto individuato in Mosca il proprio regista, potrà rivelarci delle belle - si fa per dire - sorprese. Proviamo a ragionare, attività ad oggi molto rara.  Lo stallo maceratese e marchigiano dipende dall’esito addirittura di altre elezioni: le regionali in Emilia Romagna di domenica prossima, giorno in cui Salvini saprà se potrà contare una Regione in più nel suo pallottoliere nazionale determinando la crisi di governo che - con tutta probabilità - porterebbe al voto politico con quello delle regionali. Nel caso di sconfitta (ad oggi i sondaggi sono in bilico, ma la vittoria della Lega è considerata tutt’altro che scontata) la crisi di governo non ci sarebbe e la Lega, primo partito d’Italia, non avrebbe la possibilità di governare su cinque Regioni. Non una cifra a caso, ma il numero previsto dalla Costituzione per chiedere referendum costituzionali e comunque un numero di Regioni idoneo a poter determinare le scelte del Governo nazionale. In questo secondo caso, Salvini potrebbe imporre nelle Marche il proprio candidato a discapito del candidato Acquaroli che tornerebbe a fare il deputato a tempo pieno. Il Leader della Lega avrebbe a disposizione molte persone: è noto infatti che, oltre ai tanti politici di carriera entrati in Lega in tempi sospetti per avere almeno per qualche giorno o settimana il fregio di candidato a qualcosa nelle prossime elezioni, il più vicino a Salvini, cosi’ come riferisce Mattei ai soliti “noti”,  in questo momento sembra il Sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che riceve sue telefonate di sostegno durante una conviviale presso la residenza di Paolo Mattei a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Provincia Pettinari. Sempre provando a ragionare, forse l’opzione Ciarapica in regione potrebbe rappresentare il giusto compresso tra la necessità di non fare uno sgarbo agli alleati di FdI e tentare di mettere un proprio uomo a Palazzo Raffaelo vicino peraltro all’imprenditoria locale, che apparentemente non è mai stata riscaldata dall’idea di avere come Presidente regionale l’ex-Sindaco di Potenza Picena. Certo, sarebbe stato preferibile vedere il sindaco di Civitanova Marche gareggiare per consigliere Regionale, a questo punto, per vedere davvero quanti voti avrebbe portato a casa, visto che proprio lui si e’ vantato con Salvini di essere stato il piu’ votato alle scorse elezioni provinciali di ottobre 2018, pur sapendo che questa non e’ la verità; infatti e’ stata proprio la Pantana ad arrivare prima in questa competizione provinciale e ad avere il piu’ alto numero di amministratori che da tutte le parti della provincia di Macerata sono andati a votarla, con ben 35 voti totali, poi Paolo Renna ed Antognozzi con 29 voti totali. Il Sindaco Ciarapica ha potuto avere solo ben 22 voti totali in provincia di Macerata, superato quindi da tanti altri. Allora, per ritornare al ragionamento politico: cosa c’entra Macerata e la regia di Mosca? Nell’ottica legittima delle divisioni delle candidature tra alleati, se ad aspirare a Palazzo Raffaelo rimarrà l’On. Acquaroli, il candidato a Macerata sarà espresso dalla Lega. Se invece alla corsa per il posto di Governatore sarà indicato un uomo della Lega o comunque ad essa vicino, il candidato potrebbe essere di un altro partito magari di Fratelli d’Italia che, data la contropartita, potrebbe accettare lo scambio. Con tanti saluti a tutti quei militanti che da anni vorrebbero la destra al governo di questa Regione. Ed eccoci finalmente a Macerata che attendendo le elezioni regionali di domenica rischia di essere espugnata ed avere riconfermata un’amministrazione di sinistra. Un esito che il regista Mosca eviterà ad ogni costo, avendo già in mente una strategia di cui possiamo ipotizzare le caratteristiche principali anche buttando uno sguardo a quanto ha fatto nelle precedenti tornate elettorali. Il primo dato evidente è l’incapacità, oramai patologica, dei partiti di centro destra di individuare in tempo utile un candidato che possa avere a disposizione del tempo per fare seriamente campagna elettorale. Tutti sistematicamente vengono bruciati: ne sanno qualcosa i nomi fatti o sussurrati sino ad oggi. La prima indicazione dalla regia dunque sembra quella di sfruttare questo periodo di tempo per eliminare o bruciare politicamente ogni possibile candidato ed arrivare alla decisione sul candidato sindaco a Macerata senza alcun candidato. In questa situazione, come individuare velocemente il candidato a Sindaco? L’unica opzione potrebbe essere quella che il regista Mosca, sentendosi costretto e spinto dagli eventi da lui organizzati, salga sul palco alla fine con la sua candidatura a Sindaco di Macerata, con la benedizione dei partiti FdI, Lega e Forza Italia e quella del candidato alla presidenza della regione, probabilmente Ciarapica. Con ciò riproponendo lo schema pressoché inverso a quanto accaduto in Regione. La candidatura di Mosca acquieterebbe gli animi di una parte del centro destra. Il partito di Acquaroli a livello locale, vicinissimo al regista Mosca, non ha mai manifestato ufficialmente la propria contrarietà ad una via d’uscita di questo tipo, la Lega otterrebbe la candidatura alla presidenza della Regione evitando l’imbarazzo di non riuscire ad esprime candidati alle amministrative locali. Questa strategia certamente aprirebbe dei fronti dagli esiti scontati. Proviamo ad ipotizzarne qualcuno,come direbbe Jep Gambardella, in ordine sparso: la prima conseguenza di questa scelta è comprendere il posizionamento dell’UDC, che da una parte si dichiara con l’On. Acquaroli ma poi Pettinari, il maggiore esponente locale, parteggia per la candidatura di Ciarapica che a Macerata dovrebbe dividere i propri voti tra gli altri con, in particolare, il Nuovo CDU di Mattia Orioli. Come si comporterebbe il partito a Macerata se il candidato a Palazzo Raffaello non sarà Acquaroli? Se Pettinari appoggiasse il candidato Sindaco Mosca i voti di quell’area politica sarebbero gestiti da Pettinari con buona pace della Nuova CDU che sarebbe messa in difficoltà. Ci sarebbe poi il dossier Pantana, che ha annunciato il suo impegno a supporto del candidato Sindaco espresso dalla Lega. Pare difficile per la Pantana poter appoggiare un candidato Sindaco come Mosca che proprio cinque anni fa, dopo aver appoggiato il Sindaco di centro sinistra Meschini con 62 preferenze, che non arrivò al ballottaggio quindi secondo dopo la consigliera ex-Forza Italia con una differenza di quasi mille voti, da lei e non si alleo’ al ballottaggio con la Pantana per la sfida contro Carancini. Non dimentichiamo che il primo voto del gruppo Mosca in consiglio comunale sul programma di Carancini fu di astensione e non contrario.  A questo punto la strategia ci sembra almeno non lucida, anzi una strategia poggiata tutta sull’attrattiva del leader nazionale Salvini. Vi è invece la necessità, per il centro-destra, di tranciare completamente con il passato dei “soliti noti” proponendo un progetto capace di portare a conclusione l’esperienza amministrativa ventennale della sinistra permettendo a Macerata di ricominciare ed anche di supportare lealmente la candidatura di Acquaroli a Governatore della Regione. Vi è la necessità per Macerata di ricorrere a forze che possano mettersi al servizio dei maceratesi abbandonando dinamiche attendiste tipiche di un vecchio modo di fare politica perché dall’altra parte, quella del centrosinistra, la campagna elettorale è già iniziato da tempo.   

22/01/2020 18:49
Civitanova, chiuse le indagini del 46enne che lanciò un fumogeno contro gazebo Lega

Civitanova, chiuse le indagini del 46enne che lanciò un fumogeno contro gazebo Lega

L'episodio, avvenuto il 15 giugno 2019 aveva visto protagonista il civitanovese Gianluca Torresi, che, procurandosi due fumogeni della tipologia di quelli che si usano per le segnalazioni in mare, si era recato verso le 11:00 lungo il corso principale dove era stato allestito un gazebo dai militanti della Lega. L'uomo aveva tirato uno dei fumogeni verso la struttura facendolo finire proprio sotto la sedia della militante Alessandra Carolla. Dopo essersi allontanato e tornato con il secondo razzo, Torresi aveva minacciato uno dei presenti di infilargli il razzo in bocca e non basta, una volta portato in commissariato l'uomo si era rivolto ad un ispettore dicendogli "ti sparo in bocca". L'episodio era stato a suo tempo commentato su Facebook dal leader Matteo Salvini che aveva espresso la sua solidarietà per i militanti del proprio partito. Ora l'imputato dovrà rispondere delle proprie azioni difeso dall'avvocato Massimo Pistelli.

21/01/2020 20:07
Macerata, i redditi dei politici: gli avvocati dominano il podio dei "paperoni", ma il più ricco è Mosca

Macerata, i redditi dei politici: gli avvocati dominano il podio dei "paperoni", ma il più ricco è Mosca

Sono pubblici i redditi lordi dichiarati dai membri del Consiglio Comunale di Macerata e relativi all'annualità 2018. Tra i politici maceratesi, a primeggiare è Maurizio Mosca con i 241.702 euro annui dichiarati come frutto della sua attività imprenditoriale. Sul podio c'è un altro membro del centro-destra come il forzista Riccardo Sacchi (161.599), mentre il sindaco Romano Carancini si piazza al terzo posto con un reddito che sfiora la soglia dei 100mila euro (92.055). Sia Sacchi che Carancini sono avvocati, professione che domina le prime quattro posizioni vista anche la presenza del leghista Andrea Marchiori (90.184). Al quinto e sesto posto due medici come Mirella Staffolani (88.749) e Maurizio Del Gobbo (88.599), entrambi appartenenti al Partito Democratico.  Nella classifica che riguarda la sola giunta, il sindaco è seguito da Narciso Ricotta (69.008) anche se per quanto riguarda l'assessore Paola Casoni non vi sono ancora dati disponibili all'interno della sezione dedicata del sito del Comune di Macerata. Oltre a Ricotta, ecco i redditi lordi dichiarati nel 2018 dagli altri membri dell'Amministrazione: Marco Caldarelli (56.020), Marika Marcolini (36.509), Mario Iesari (29.712), Alferio Canesin (64.586), Federica Curzi (29.253), il vice-sindaco Stefania Monteverde (31.510).  Il presidente del Consiglio Comunale, Luciano Pantanetti, con i suoi 47.550 si piazza all'undicesimo posto complessivo nella classifica generale dei redditi annui dei politici maceratesi. L'indennità mensile che percepisce per gestire i lavori dell'assise ammonta a 2.313,84 euro (23.138, 40 euro annui).  Tra i redditi del 2018, infatti, vanno conteggiati anche i compensi mensili che gli amministratori comunali percepiscono per lo svolgimento del loro ruolo. Per il sindaco Romano Carancini sono 48.735 euro anni. Per il vice-sindaco Stefania Monteverde, invece, sono 18.276 euro annui; per gli assessori Canesin, Casoni, Caldarelli, Curzi, Iesari sono 29.253 gli euro annui; per Marcolini 14.626,56 euro annui; per Ricotta 24.377,50 euro annui.  A ciò si aggiunga come ogni consigliere percepisca 58,50 euro come gettone di presenza ad ogni seduta del Consiglio Comunale e 36,90 euro come gettone di presenza ad ogni seduta della Commissione Consiliare.  Di seguito tutti i redditi dei politici maceratesi:  Sindaco  Romano Carancini (92.055)  Giunta comunale  Narciso Ricotta (69.008)  Alferio Canesin (64.856) Marco Caldarelli (56.020)  Marika Marcolini (36.509)  Stefania Monteverde (31.510)   Mario Iesari (29.712)  Federica Curzi (29.253)  Paola Casoni (Non presente)  Consiglio Comunale  Centro-sinistra  Mirella Staffolani (88.749)  Maurizio Del Gobbo (88.599) Paolo Micozzi (67.085) Renato Rocchi (65.764)  Marco Menchi (47.721)  Luciano Pantanetti (47.550) Lina Caraceni (46.783)  Marco Foglia (43.095)  Ivano Tacconi (33.667)  Enrico Marcolini (30.150) David Miliozzi (23.155)  Caterina Rogante (21.904) Alessia Scoccianti (14.013) Paola Ottaviani (13.624)  Aldo Tiburzi (11.740) Michele Verolo (9.640)  Ulderico Orazi (7.553) Chiara Bisio (6.352)  Paolo Manzi (2.336)  Ninfa Contigiani (Non presente)  Centro-destra   Maurizio Mosca (241.702) Riccardo Sacchi (161.599) Andrea Marchiori (90.184) Francesco Luciani (38.176) Gabriele Mincio (32.819) Anna Menghi (27.754) Alessandro Savi (24.995) Paolo Renna (17.305) Deborah Pantana (9.147) Movimento Cinque Stelle  Roberto Cherubini (40.080) Andrea Boccia (34.293) Carla Messi (27.639)    

21/01/2020 13:09
Mirella Emiliozzi eletta facilitatore regionale Marche: ‘Dall’attivismo al Parlamento, ecco la mia nuova sfida’

Mirella Emiliozzi eletta facilitatore regionale Marche: ‘Dall’attivismo al Parlamento, ecco la mia nuova sfida’

Da attivista a consigliere comunale fino all’approdo in Parlamento. Oggi l’elezione di Mirella Emiliozzi a facilitatore regionale per le relazioni esterne nelle Marche perfeziona un percorso politico iniziato con la fondazione del Movimento 5 stelle. “Voglio ringraziare gli attivisti, tutti gli amici del M5s, e i miei corregionali per l’opportunità che mi è stata concessa. Da oggi sarò al lavoro ancora più motivata per fare in modo che finalmente le Marche ricevano l’attenzione che meritano a tutti i livelli. Per riuscirci, però, avrò bisogno dell’aiuto di tutti perché nessuno può essere la soluzione dei problemi, ma tutti possiamo essere una parte della soluzione”. “Credo di poter dire che in questi anni di militanza e lavoro parlamentare ho raccolto un bagaglio di conoscenza del territorio marchigiano, delle sue criticità ma anche delle potenzialità ancora inespresse e dei suoi punti di forza. Non solo: negli ultimi due anni ho lavorato in commissione Affari esteri e come presidente dell’Unione interparlamentare Italia-Corno d’Africa. Queste esperienze mi hanno permesso - sottolinea Emiliozzi - di comprendere quali sono le esigenze delle aziende italiane e marchigiane che operano nei mercati internazionali. Dobbiamo muoverci come sistema regionale e nazionale. I grandi campioni dell’industria italiana devono aprire il fronte e portare con se le nostre piccole e medie aziende fornitrici, che troveranno in questo modo un terreno fertile su cui crescere. Insomma, l’industria è un pilastro fondamentale della società marchigiana e italiana e deve trovare nella politica un interlocutore attento e disponibile. Da oggi quindi mi metterò ancora di più in gioco al servizio della mia regione e dell’Italia, raccontando ogni giorno i valori e i bisogni di una terra che racchiude in sé cultura, storia e tradizione e che con i suoi imprenditori e il suo popolo operoso è volano per l’economia italiana. Il mio ruolo? Essere il ‘megafono’ della voce del territorio, raccogliere le istanze dei cittadini marchigiani e trasformarle in progetti da portare a livello nazionale”. Una sfida che avrà al centro “i rapporti con gli stakeholder, le associazioni, i comitati, gli imprenditori e l’industria, pilastro imprescindibile su cui si fonda la società. Verrà da subito avviata una campagna di ascolto di tutti i protagonisti di questo ambizioso progetto”. “Ascolterò la molteplicità di idee sempre in movimento, nonostante e anzi grazie alle differenze, anche del mondo degli attivisti del M5s – conclude Emiliozzi - che sono il cuore pulsante per raggiungere importanti obiettivi a livello locale. In un’ottica sempre inclusiva, eliminando gli ostacoli che spesso si incontrano quando si mettono tante idee in cantiere aspirando a un’Italia migliore”.

21/01/2020 12:20
Macerata 2020, la lista civica Strada Comune: "Città in declino, pronti al dialogo con tutte le forze politiche"

Macerata 2020, la lista civica Strada Comune: "Città in declino, pronti al dialogo con tutte le forze politiche"

"Diciamo basta al declino di Macerata: apriamo il dialogo per il futuro". Così la portavoce di "Strada Comune" Irene Giachetta presenta la sfida che la lista civica vuole lanciare in vista delle prossime elezioni amministrative di Macerata, per un completo rilancio del capoluogo attorno ai valori della comunità, dell’ambiente e della partecipazione. Un nuovo percorso che si pone l'obiettivo di  coinvolgere "cittadini e cittadine, attivisti e attiviste preoccupati per la situazione di Macerata sotto il profilo economico, sociale e del benessere di chi la vive. È necessario riaccendere la luce della nostra città che si sta spegnendo. È necessario ridare speranza a Macerata, a tutti noi". In questo senso Giachetta apre al dialogo con tutte le forze della città: "Per questo, ci rivolgiamo a tutte le forze politiche e civili della città che vogliono unirsi al nostro progetto, per rimettere al centro il senso vero della politica. Lo diciamo subito: per il bene della civtà, Strada Comune è disposta a confrontarsi in prospettiva delle elezioni comunali con chiunque voglia sostenere il suo programma e la sua proposta di futuro per Macerata. Da mercoledì 22 a venerdì 31 gennaio siamo pronti ad aprire tavoli di confronto con chi voglia sottoscrivere la nostra proposta e scegliere la Macerata di tutti e tutte contro la Macerata degli interessi personali, dell’odio e della falsa informazione, della mediocrità e della strumentalizzazione dei disagi sociali, per una rinascita condivisa. La fotografia di Macerata scattata dalla lista civica è impietosa: "La crisi economica, l’assenza di un’idea coraggiosa di città, la fragilità di azione dell’amministrazione e la mancanza di scelte coraggiose durante le ultime amministrazioni hanno spento il cuore della città. Gli spazi abbandonati, la riduzione dei luoghi di incontro e aggregazione, le frazioni dimenticate e il centro storico vuoto, la mancata riconversione ecologica e i limiti del sistema di mobilità, la chiusura delle botteghe e la mancanza di un piano turistico, la rottura l’Università e i suoi studenti. Abbiamo ben chiaro cosa manca, cosa va ricucito". Criticato anche l'atteggiamento del centro-destra: "D’altra parte, a un’amministrazione mediocre si è contrapposta un’opposizione violenta e intollerante, che dopo aver strumentalizzato la morte di Pamela Mastropietro per mesi, ora parla soltanto di migranti, come se il problema fossero loro in quanto stranieri e non la crisi complessiva della città. Ecco i due responsabili della situazione di Macerata: un centrosinistra mediocre e un centrodestra capace solo di odiare. Noi di Strada Comune rappresentiamo invece l’esatto opposto: nessun interesse privato e di bottega, massimo ascolto dei cittadini e dei quartieri, il coraggio e la competenza per rilanciare Macerata. Lo abbiamo dimostrato in questi mesi, con decine di assemblee di quartiere e volantinaggi tra la gente, problemi raccolti e soluzioni all’avanguardia. Poche chiacchiere ai giornali e tanta sostanza nelle vie della città".  "Abbiamo un’idea di città innovativa rivolta al futuro - conclude la portavoce di "Strada Comune" -, basata sul recupero delle comunità, sulla partecipazione e sulla riconversione ambientale. Macerata deve tornare a chi la vive! Dopo 5 mesi di tavoli di lavoro e altrettanti dedicati alle assemblee di quartiere, oggi possiamo dirlo a gran voce: Macerata può diventare la città di tutti e di tutte, a partire dai tanti cittadini, commercianti, volontari, lavoratori, studenti che già ora fanno la differenza. Per questo, diciamo alle forze politiche che vogliono cambiare: scegliete da che parte stare. Noi già lo sappiamo". 

21/01/2020 10:30
Macerata, Convitto ai Salesiani. D'Alessandro si oppone: "Struttura vecchia e con problemi di sicurezza"

Macerata, Convitto ai Salesiani. D'Alessandro si oppone: "Struttura vecchia e con problemi di sicurezza"

"I ragazzi hanno diritto alla medesima attenzione da parte dell’Amministrazione. Altrimenti si rischia di creare cittadini di serie A e di serie B. Sono questioni queste di buon senso apartitiche e apolitiche. Le scuole hanno il sacrosanto diritto di essere attenzionate tutte e di ottenere le migliori soluzioni possibili nell’ottica del solo ed esclusivo benessere di studenti e famiglie".  Francesca D'Alessandro, esponente maceratese di "Fratelli d'Italia", commenta così la possibilità di spostare i ragazzi del Convitto Nazionale presso i locali dei Salesiani di Macerata. "Da tempo si attendevano notizie rispetto a una sistemazione degli studenti - sottolinea la D'Alessandro - che, considerati i numeri delle iscrizioni, non potevano più essere ospitati negli attuali locali dell’ex Pannaggi. Ci si sarebbe aspettati che una volta aperte le nuovi sedi della Mestica e della Dante presso il nuovo Polo scolastico - fatto in fretta e furia, come se ci fosse una scadenza improrogabile - i locali sarebbero stati a disposizione dell’ormai strabordante Convitto, che nonostante le difficoltà si è adattato, ha lavorato ed è riuscito a diventare la scuola con più iscritti, per lo meno delle medie. Oggi invece si apprende, senza una ragionevole spiegazione, anzi con una irragionevole ipotesi, che quei locali “sicuri” dal punto di vista sismico, dovranno essere destinati a “scartoffie”, per consentire alcuni lavori all’interno del Tribunale".  "Si opta per dare sicurezza alle carte e spostare gli studenti in una struttura vecchia che ha avuto anche lei i suoi problemi con il terremoto! La vicinanza del Tribunale alla scuola sarebbe tra le motivazioni che spingerebbero a mettere i locali scolastici a disposizione degli archivi. In barba quindi all’attenzione verso ragazzi adolescenti - evidenzia l'esponente FdI -, verso le loro famiglie che hanno creduto in tutti questi anni nell’offerta formativa di questa scuola e ai suoi servizi (mensa, servizio per i compiti doposcuola con personale specializzato, corso musicale pomeridiano) che rappresentano un unicum nella città".  La D'Alessandro suggerisce, inoltre, come la scelta di diffondere la notizia in prossimità della chiusura delle iscrizioni scolastiche possa penalizzare il Convitto e creare una disparità tra le scuole della città: "Le famiglie potrebbero trovarsi “costrette” a optare per un’altra scelta. ll Convitto ha una lunga storia e ha sempre “faticato” in questa città per avere la giusta attenzione da parte del Comune. Per anni si è chiesto che fosse ristrutturata la parte rimanente del vecchio edificio storico di piazzale Marconi, restaurato solo per metà con ben 5 milioni di euro, di cui quasi 2 del Comune, a seguito dl terremoto del ’97. Ma gli appelli sono rimasti sempre inascoltati".     

20/01/2020 19:51
Potenza Picena, M5S sull'area ex Volpini: "Salasso da 340mila euro"

Potenza Picena, M5S sull'area ex Volpini: "Salasso da 340mila euro"

"L’Amministrazione comunale ha optato per una “acquisizione sanante”  dell’area ex Volpini, a Porto Potenza, con un esborso per le casse comunali di 340.000 euro più spese processuali e legali, a cui il Comune farà fronte in parte con risorse proprie e in parte ricorrendo ad un mutuo". Così gli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Potenza Picena commentano la decisione dell'Amministrazione comunale di risarcire gli eredi Volpini per l'illegittima occupazione durata 38 anni del tratto di strada dove oggi insistono il depuratore, il canile, l’area ecologica e un tratto di pista ciclabile lungo la statale. Un'occupazione illeggittima certificata da una sentenza di condanna del Tar del Lazio datata 4 luglio 2019.  "Ciò che risalta agli occhi e fa male allo stomaco - sottolineano i 5 Stelle - è venire a sapere che il valore venale dell’area espropriata è pari a 113.137,50 euro, a cui purtroppo vanno aggiunte le penali per l’illegittima occupazione del suolo a favore degli eredi Volpini e cioè 'il ristoro del pregiudizio arrecato pari a 11.137,75 euro e dell’entità del danno per occupazione per 38 anni pari a 214.96 euro'. A queste ingenti spese vanno inevitabilmente aggiunte le spese processuali e i costi del legale del Comune che da molti anni segue la faccenda".  "La sentenza che ha visto inevitabilmente soccombere il Comune ci dice che per 38 anni le Amministrazioni che si sono succedute non hanno saputo o voluto sanare un atto illegittimo - affondano gli attivisti M5S - confidando nei tempi della prescrizione ed eventualmente nell’usocapione, cosicchè  oggi il conto viene pagato  da tutti i Cittadini con le tasse, togliendo importanti risorse alla Comunità".   "Ma ancor di più stupisce che in Consiglio comunale nessun Consigliere di maggioranza e di opposizione abbia chiesto conto riguardo le responsabilità  della vicenda, che arreca un evidente danno alle casse del Comune e alle tasche dei Cittadini potentini, in Consiglio tutti a farsi belli attorno all’avverbio “finalmente” ma a nessuno è venuto in mente di chiedere conto ai Responsabili per la  loro negligenza. E non è l’unico caso. Tanto paga Pantalone". 

19/01/2020 19:29
Acquaroli replica al ministro De Micheli: "Chieda scusa ai terremotati"

Acquaroli replica al ministro De Micheli: "Chieda scusa ai terremotati"

"Ci hanno lasciato senza parole le dichiarazioni sulla ricostruzione post-terremoto pronunciate dal ministro De Micheli, già commissario per il sisma, nel corso di 'Otto e Mezzo'. Sostenere, in buona sostanza, che la responsabilità della mancata ricostruzione è dei cittadini che non presentano i progetti è di una violenza inaudita nei confronti delle vittime di una dramma umano, sociale ed economico come il sisma.  Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e candidato alla Presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli, pubblicando sulla sua pagina Facebook un passaggio della partecipazione del ministro De Micheli alla trasmissione Otto e Mezzo su La7.  "Pretendiamo rispetto dal ministro e chiediamo che si scusi con i terremotati. Cittadini che non meritano di essere trattati come opportunisti, ma come persone fragili che chiedono solo di tornare alla normalità" conclude Acquaroli. 

19/01/2020 16:08
San Severino, Ospedale: sindaco Piermattei in merito Determina 742: "Quell'atto va ritirato, non serve sospendere gli effetti"

San Severino, Ospedale: sindaco Piermattei in merito Determina 742: "Quell'atto va ritirato, non serve sospendere gli effetti"

“Ho appreso dagli organi di stampa che gli effetti della Determina 742 del 31/12/2019 a firma del direttore generale dell’Asur Marche, dottoressa Nadia Storti, sono stati al momento sospesi dalla stessa Direzione dell’Asur. Pur in presenza di una dimostrazione concreta, anche se parziale, di un ravvedimento, ritengo comunque che l’atto sia profondamente ingiusto e penalizzante per l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche e, pertanto, mi sento in dovere di continuare a chiederne l’immediato ritiro. Sono insomma pronta a un dibattito sulle problematiche che riguardano la sanità dei nostri territori ma insisto affinché la Determina 742 sia definitivamente annullata”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, torna su di un argomento che definisce “molto serio e che non può prestarsi ad interpretazioni. È in corso una franca e approfondita interlocuzione con i funzionari del ministero della Salute, visto che ho scritto anche al ministro Speranza, per portarli a conoscenza della questione che non risulta assolutamente chiusa anche se sembra che qualche passo in avanti da parte dell’Asur sia stato fatto. Ho ottenuto ampio mandato da altre Amministrazioni comunali, interessate anch’esse agli effetti che la Determina produrrebbe per il nostro e per altri ospedali, che si sono dette pronte a unirsi a noi in una causa comune finalizzata al benessere delle nostre comunità, causa che sarà perseguita incessantemente e con tutti gli strumenti democratici. Sto  valutando anche un ricorso amministrativo contro la decisione della Direzione dell’Asur perché è mia intenzione seguire davvero tutte le strade possibili - ricorda ancora il primo cittadino settempedano, che sottolinea ancora: "Ad oggi solo l’abnegazione e la professionalità di tanti medici ha evitato interruzioni di servizi e disagi ai pazienti. Sto ancora aspettando una risposta a una serie di missive che ho spedito in questi giorni alla Storti ma anche al Governatore della Regione Marche, professor Luca Ceriscioli, che ricordo riveste ancora il ruolo di assessore alla Salute. Pure questo mi sembra un altro aspetto alquanto scandaloso in questa vicenda. I territori andrebbero ascoltati, certi provvedimenti andrebbero presi assieme ai sindaci che sono primi responsabili della salute della popolazione ma anche uniche persone chiamate democraticamente a rappresentare i cittadini”.

18/01/2020 13:05
Potenza Picena, in arrivo 110mila euro per completare la ristrutturazione degli uffici comunali

Potenza Picena, in arrivo 110mila euro per completare la ristrutturazione degli uffici comunali

Il Comune di Potenza Picena ha vinto il bando regionale per l’assegnazione di contributi in conto capitale ai Comuni non rientranti nel cratere definito a seguito del terremoto del 2016, per interventi di adeguamento o miglioramento sismico in luoghi di proprietà pubblica. Il contributo è pari a 109.600 euro e andrà a finanziare l’intervento per il miglioramento sismico dell’edificio Comunale di Porto Potenza Picena adibito a uffici, spazi e attività associative culturali. “Abbiamo potuto partecipare a questo bando perché avevamo già in casa il progetto, redatto preventivamente dal nostro Ufficio Tecnico – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Luisa Isidori  - avendo in mano la situazione delle criticità, abbiamo modo di essere pronti a cogliere con celerità i finanziamenti che vengono messi a disposizione. Il progetto globale per la ristrutturazione della Delegazione Comunale di Porto Potenza Picena è diviso in due stralci. Il primo, relativamente alla parte esterna, è stato completato. Ora, con questo finanziamento, andremo ad intervenire all’interno dell’immobile con un miglioramento sismico e la ristrutturazione dei due piani”.

18/01/2020 11:48
Sisma, De Micheli : "La ricostruzione è ferma per colpa dei cittadini" (VIDEO)

Sisma, De Micheli : "La ricostruzione è ferma per colpa dei cittadini" (VIDEO)

L'onorevole De Micheli, esponente PD che su La7, ospite al programma "Otto e Mezzo"  ha scatenato un putiferio commentando il fermo della ricostruzione nelle zone terremotate. "Ovviamente le domande per rifarsi una casa nelle zone terremotate che sono aree interne, aree di montagna, non le fa nessuno - si azzarda ad affermare la De Micheli - perchè uno preferisce andare a vivere a Macerata, sulla costa". Per quanto assurdo, queste sono le parole pronunciate al programma Otto e Mezzo dal Deputato De Micheli di cui è possibile vedere il video qui sotto. La situazione ha fatto inorridire gli utenti della rete, sopratutto i tantissimi terremotati che si trovano a non poter rientrare non solo nelle case danneggiate, ma addirittura nei loro paesi. Parole decisamente fuori dal comune, se si pensa che a pronunciarle è un ex Commissario della Ricostruzione (incarico ricoperto dal 11 settembre 2017 al 4 ottobre 2018) che dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, conoscere perfettamente la situazione e le idee di chi quel terremoto lo ha vissuto. Tenta di riportare il discorso sul realistico Franco Bechis, altro ospite della serata, che ironizzando su di una recentissima riunione fatta in un convento nel Rietino, butta l'accenno al terremoto. E l'acenno è sui fondi stanziati e mai spesi nelle zone terremotate, e lo fa documenti alla mano. "In tre anni nelle zone terremotate sono stati realizzati solo 15 edifici, tutte scuole" - il tocco del giornalista al Deputato in un duello al fioretto, ma la De Michelis non afferra e chiarisce come, in questi tre anni, siano 2500 i cantieri aperti. "aperti 2291 per l'esattezza - è l'affondo fatto da Bechis - chiusi 15, in tre anni..." anche perchè non c'erano fondi secondo Bechis, visto che sono stati investiti "49 milioni di euro in tre anni per 15 cantieri chiusi.. niente!" Arrancante il deputato sceglie di giustificare, e lo fa con la frase che abbiamo citato in apertura. Perchè è ormai appurato, secondo l'ex commissario per la ricostruzione, nessuno chiede di ricostruire o rientrare nelle case, nei paesi, nella piazza... perchè ormai i terremtati vogliono andare a Macerata, sulla costa. Ma nonostante la rabbia, qualcuno mostra solidarietà e tenerezza. Una fra tutte Lucia, che nei social commenta : "ora intanto facciamole capire che uno di montagna non vuole trasferirsi al mare, che Macerata non è sulla costa lo diremo un'altra volta. Troppe emozioni sennò..."   https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/scontro-tra-paola-de-micheli-e-franco-bechis-nellabbazia-di-contigliano-faceva-freddo-abbiamo-qui-16-01-2020-302438

18/01/2020 11:30
Sisma, Federcontribuenti: insensato provvedimento inps su scadenza contributi

Sisma, Federcontribuenti: insensato provvedimento inps su scadenza contributi

''La nota dell'Inps che sposta dal 15 gennaio al 31 gennaio il pagamento dei contributi sospesi nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma non cambia l'insensatezza di tale provvedimento in quanto lo stato emergenziale continua per tutto il 2021''. Con una nota Federcontribuenti Marche stigmatizza la decisione dell' Istituto di previdenza di far pagare comunque, anche con uno slittamento di 15 giorni, i contributi alle imprese e professionisti che ricadono nel cratere dei territori colpiti dal terremoto del 2016 e del 2017. ''Le imprese - sottolinea il segretario dei consumatori delle Marche Maria Teresa Nori - sono ferme e il sistema economico-produttivo di questi territori non e' affatto ripartito. La soluzione e' l'esenzione totale dei contributi almeno fino a quando le imprese non hanno l'ossatura necessaria per ripartire. Se le imprese devono versare  questi contributi, e non e' detto che lo possano fare, c'e' il rischio che chiudono i battenti e impoveriscono ancor di piu' queste zone, nella maggior parte - conclude Maria Teresa Nori - ricadenti su territori montuosi, spopolando cosi' la montagna''

18/01/2020 09:42
Castelsantangelo sul Nera, post-sisma: primo incontro per concordare la ripianificazione urbanistica del paese

Castelsantangelo sul Nera, post-sisma: primo incontro per concordare la ripianificazione urbanistica del paese

 Si è svolto oggi, 16 gennaio 2020 alle ore 10:00, nella sede provvisoria del Comune di Castelsantangelo sul Nera, il primo incontro della cabina di regia dei Soggetti aderenti al Protocollo di Intesa, sottoscritto lo scorso 18 dicembre 2019, e propedeutico alla definizione delle “Linee Guida Pianificazione attuativa connessa agli interventi di ricostruzione nel centro storico e nei nuclei urbani maggiormente colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016. n. 9 perimetrazioni – (loc. Capoluogo e n. 8 frazioni)". All’incontro hanno partecipato: l’Amministrazione Comunale il Sindaco Mauro Falcucci e il Vicesindaco Sandro Riccioni;  l’Ufficio Sisma del Comune di Castelsantangelo Sul Nera l’Arch. Marco Guardascione e l’Ing. Mirko Tofoni;  la Struttura del Commissario Straordinario di Governo per la Ricostruzione il Dott. Geol. Matteo Carrozzoni;  l’Ufficio Speciale della Ricostruzione Regione Marche l’Arch. Rita Ribichini;  il MiBAC – Soprintendenza, Archeologica, Belle Arti e paesaggio delle Marche l’Arch. Pierluigi Salvati;  la Provincia di Macerata l’Arch. Maurizio Scarpecci; l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini il Geom. Paolo Tuccini e il Dott. Alessandro Rossetti. Dopo ampia discussione hanno condiviso le indicazioni da contemplare all’interno nelle “Linee Guida”, che saranno redatte da Comune di Castelsantangelo Sul Nera e consegnate ai progettisti incaricati della redazione del DDR, propedeutico alle attività di pianificazione attuativa connessa agli interventi di ricostruzione, previa condivisione e sottoscrizione dello stesso da parte dei Soggetti aderenti al Protocollo di Intesa. Tra i principali punti concordati: - Governare in tempi brevissimi il processo di ricostruzione del territorio comunale, comprendendone il relativo ruolo nel più ampio comprensorio dell’Alta Valle del Nera; - Ricostruire non solo recuperando e restaurando le costruzioni danneggiate, bensì ripensando quel complesso di funzioni urbane, sociali, economiche che connotano un territorio,  non riproporre una mera replicazione delle strutture fisiche ma proponendo una nuova conformazione del territorio, anche operando scelte forti ed essenziali; - Condividere con gli enti le priorità e le potenzialità del territorio, ma anche le criticità pregresse al fine di trasformarle in occasioni di rivitalizzazione/rigenerazione; - Promuovere strumenti di partecipazione della popolazione al processo di ricostruzione «Ascolto Attivo»; - Ricostruire in primis una comunità e il suo tessuto sociale, creando nuove opportunità; • Ricostruzione rapida e sicura con particolare attenzione a tutti i rischi presenti sul territorio; - Ricostruzione secondo una visione di sviluppo sostenibile legata ai valori ambientali e storico-culturali del territorio.  

17/01/2020 15:37
Macerata, Carancini contro tutti. Attacco a Sciapichetti sulla Soprintendenza: "Lui cosa ha fatto?"

Macerata, Carancini contro tutti. Attacco a Sciapichetti sulla Soprintendenza: "Lui cosa ha fatto?"

Continua la scia di polemiche legata alla mancata assegnazione a Macerata della sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Marche Sud. La decisione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo di privilegiare Ascoli Piceno agita le acque interne al Partito Democratico, come dimostra lo sfogo apparso sui social del sindaco Romano Carancini, che ha come bersaglio diretto l'assessore regionale Angelo Sciapichetti.  Il primo cittadino maceratese, dopo aver tuonato contro il ministro Dario Franceschi, replica duramente alle dichiarazioni rilasciate da Sciapichetti che ha definito la giunta di Ascoli Piceno "più brava" nel sapersi far ascoltare dai vertici romani. Dichiarazioni che Carancini definisce "incredibili" accostandole a quelle di un "sermone evengelico" e attribuendo all'assessore regionale il costume di scaricare "le responsabilità agli altri".  Il sindaco snocciola tutte le iniziative portate avanti dalla sua amministrazione in ordine cronologico. Dalla richiesta formale di incontro urgente con il capo di gabinetto del MIBACT Lorenzo Casini datata 10 dicembre 2019 sino all'incontro chiesto all'indomani della riunione a Roma con gli altri sindaci del cratere datata 14 gennaio. Iniziative alle quali mai è stata data una risposta.  "E invece il delfino DEM in questa provincia Angelo Sciapichetti - attacca Carancini nel post -, diretto referente e amico di Franceschini in tutte le buone occasioni, assessore di spicco della Regione Marche, cosa ha fatto? Cosa può documentare? È andato ad incontrare Franceschini come dichiara aver fatto la sua collega di Giunta regionale Casini di Ascoli Piceno a sostenere la candidatura di Macerata? Metta sul tavolo il suo impegno e lo faccia conoscere. O forse ha parlato con Franceschini per non spostare la sede a Macerata ma ad Ascoli Piceno così avrebbe avuto possibilità di attaccare l'amministrazione comunale di Macerata e il Sindaco?".  Sciapichetti, contattato dalla nostra redazione, ha preferito non rilasciare dichiarazioni trincerandosi dietro un eloquente: "Chi ha più giudizio, lo adopera".  Ecco il post integrale del sindaco Romano Carancini, in cui compare anche una frecciata al capogruppo del Pd Maurizio Del Gobbo: 

17/01/2020 12:45
Marche 2020, l'M5S corre da solo e scarica il Pd, Ceriscioli: "Pronto a fare le primarie"

Marche 2020, l'M5S corre da solo e scarica il Pd, Ceriscioli: "Pronto a fare le primarie"

Niente accordo: il Movimento 5 Stelle correrà da solo anche nelle elezioni regionali delle  Marche. Danilo Toninelli, responsabile delle campagne elettorali del Movimento, e il capo politico M5S Luigi Di Maio hanno incontrato i due referenti per le elezioni regionali nella regione: "È stato rilevato - annuncia una nota - che non ci sono le condizioni politiche per pensare a un patto civico che comprenda anche i partiti. Il M5s, dunque, si presenterà alle prossime elezioni regionali nelle Marche da solo o con eventuali liste civiche". Per il governatore Luca Ceriscioli, che aveva dato disponibilità a farsi da parte in caso di accordo Pd-M5s, si apre "un orizzonte di chiarezza", con un percorso tradizionale di centrosinistra arricchito dall'elemento di novità del "progetto lanciato da Zingaretti". Lo strumento per individuare "senza trucchi e senza inganni" il candidato "è quello delle primarie e io sono interessatissimo, disponibile a a partecipare, convinto che il governo di questi 5 anni della Regione Marche abbia ancora tanto da dare".      

16/01/2020 20:19
Civitanova, fermata ferroviaria nella zona commerciale. Ciarapica: "Era ora, Corvatta e Micucci fermarono il progetto"

Civitanova, fermata ferroviaria nella zona commerciale. Ciarapica: "Era ora, Corvatta e Micucci fermarono il progetto"

La Giunta comunale di Civitanova esprime il proprio plauso all’Assemblea legislativa delle Marche per l’approvazione all’unanimità della risoluzione che impegna la Regione ad intraprendere un dialogo con Rfi per la modifica della ristrutturazione della linea ferroviaria in vista della nuova fermata della linea Civitanova-Albacina, un servizio ormai indispensabile per smaltire l’intenso traffico di auto in quella zona e offrire una soluzione alternativa a quanti desiderano raggiungere la zona del palas. Ciarapica, però ricorda che l'ipotesi era già in piedi da tempo, ma a suo dire, la Giunta Ciarapica l'aveva bloccata rimandando indietro i soldi per la sua realizzazione. "L’Amministrazione comunale di Civitanova si è vista costretta ad intervenire mesi fa con una lettera di sollecito per riparare il danno che fece la Giunta Corvatta, con l’allora assessore all’Urbanistica Francesco Micucci, che rimandò indietro i fondi per quella fermata del treno nella zona commerciale, afferma il sindaco. Dispiace che gli ex amministratori oggi cerchino di confondere le idee con la scusa che quei fondi non erano sufficienti invece di ammettere quello che fu un grande errore. Lo stesso consigliere regionale qualche anno fa era a conoscenza delle necessità e dell’importanza dello scalo a ridosso di via Einaudi, ma nella trattativa con le ferrovie le ha disconosciute. Oggi solleva il problema, forse cercando consensi in vista delle elezioni regionali, ma Civitanova gli ricorda il suo ruolo nell’ambito del consiglio regionale perché è stato eletto da una collettività e dovrebbe rappresentare gli interessi di tutte le parti. Sono cinque anni che Micucci siede sulla poltrona del Consiglio regionale e si ricorda ora delle priorità per Civitanova. Se la Giunta Corvatta non avesse stralciato il progetto del centrodestra avremmo già la fermata, ma sempre meglio tardi che mai".  

16/01/2020 18:12
Soprintendenza ad Ascoli: Celani bacchetta Carancini e Cesetti

Soprintendenza ad Ascoli: Celani bacchetta Carancini e Cesetti

La notizia che la nuova Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata avrà sede a Ascoli Piceno ha risvegliato sopiti campanilismi nel sindaco di Macerata, Romano Carancini, e nell’assessore regionale fermano, Fabrizio Cesetti. I due esponenti dem, in netto contrasto con il loro steso Ministro, hanno tuonato che la scelta di Ascoli è un insulto all’arte e alla stessa geografia. Già, perché la negletta Ascoli, la Cenerentola delle Marche, non è affatto baricentrica. E la cultura, si sa, secondo Carancini e Cesetti, è anche un fatto di baricentricità. Insomma le Marche finiscono a Macerata o tutt’al più a Fermo. E Ascoli? Beh, le cento torri sono solo un accidente di percorso e quando disegnarono i confini regionali si sarebbe potuto tranquillamente farla scivolare in Abruzzo. Che poi il ministero abbia scelto Ascoli, tenuto conto di parametri quali, "il numero dei vincoli diretti, la consistenza di patrimonio, anche archeologico, e altre questioni logistiche e geografiche che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropriata per potenziare le funzioni di tutela, e garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini nel territorio delle Marche meridionale” non conta niente. Come Cristo si è fermato ad Eboli, le Marche devono fermarsi a Fermo o tutt’al più a Macerata. E’ la nuova geografia piddina! Lasciamo i due esponenti del Partito Democratico alle prese con i loro astrusi algoritmi e brindiamo con Ascoli per questo bel risultato che premia un ottimo lavoro di squadra e premia soprattutto, e questo è sì, perdonatemi, campanilismo, ma certificato, dalle parole del ministro Franceschini, “un tessuto storico, culturale ed artistico che si dipana attraverso migliaia di anni dal periodo piceno fino ai giorni nostri”. E con buona pace dei cultori della baricentricità, perchè la nostra straordinaria bellezza folta di monumenti, opere d'arte e una storia ultramillenaria, è “situata in una posizione centrale fra le aree di montagne e costiere”. E scusatemi: le Marche sono anche Ascoli Piceno.     (Comunicato Stampa Ing. Piero Celani, vice presidente Consiglio Regionale delle Marche)

16/01/2020 16:00
Civitanova, sistemazione strade e marciapiedi: l'assessore Carassai fa il punto

Civitanova, sistemazione strade e marciapiedi: l'assessore Carassai fa il punto

Prosegue il programma di sistemazione delle strade cittadine messo in atto dall’Amministrazione comunale di Civitanova Marche in diversi quartieri della città. Ad illustrare i pimi cantieri del nuovo anno è l'assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai.  "Per quanto riguarda la percorribilità dei marciapiedi si è dato priorità ai tratti in prossimità degli istituti scolastici - sottolinea Carassari -, in particolare quelli di Via Ugo Bassi, via d’Annunzio e via Monfalcone per i quali interverrà la ditta dei fratelli De Angelis di Val Fornace che ha offerto un ribasso d’asta dell’11,22% su un importo di 45 mila euro". PISTE CICLABILI - "Nel contempo partiranno gli interventi di manutenzione delle piste ciclabili - annuncia l'assessore -, sia quella che attraversa il parco Cecchetti che la ciclabile del Castellaro, che presenta il manto ammalorato a causa delle radici degli alberi o un deterioramento fisiologico dovuto al passare degli anni. Qui l’importo è di 35 mila euro e i lavori saranno effettuati dall’impresa Edil Europa di Macerata che ha offerto il 5,13% di ribasso". ASFALTATURA - "Come già annunciato, partirà anche la sistemazione dell’asfalto in un tratto di via Carnia, in zona stadio, e precisamente nel tratto di strada che va da corso Garibaldi fino alla caserma dei carabinieri, per un importo 35 mila euro (ditta Gatti e Purini di San Severino, col 27,29% di ribasso). Per la sistemazione del tratto a Fontespina - prosegue Carassai - in prossimità delle doppie curve, l’Ufficio tecnico è in attesa del perfezionamento del mutuo cassa depositi e prestito per andare a gara d’appalto (150 mila euro). E’ invece in fase di gara d’appalto la sistemazione dei tratti di asfalto di corso Umberto I, per una somma di 71 mila euro ricavati dalle economie di Duca degli Abruzzi. In questo caso la sistemazione partirà dalla parte iniziale a nord per arrivare ai e tratti centrali dove la sede stradale evidenzia affossamenti". "Stesso iter in via Dante Alighieri, in prossimità dell’incrocio con via Boiardo, ma qui la somma necessaria per la sistemazione dell’asfalto è 8500 euro, ricavato dall’avanzo di economie del precedente appalto di via Toscana. Altri 6.846 euro - precisa l'assessore - saranno utilizzati per via Marinetti (tratto in prossimità dell’ufficio di collocamento e palazzina tecnologica), derivanti dalle economie di via Doria". A nuovo anche le centrali via Bengasi e via Tripoli, il cui asfalto costerà 20.400 euro.  

16/01/2020 14:50
Terremoto Centro Italia – 70 sindaci marchigiani del cratere in assemblea: "Non più vittime dei burocrati"

Terremoto Centro Italia – 70 sindaci marchigiani del cratere in assemblea: "Non più vittime dei burocrati"

“Non vogliamo più essere vittime dei burocrati e per sbloccare davvero una situazione insostenibile occorre un’interlocuzione che valorizzi il contributo finora spesso non ascoltato che viene dai sindaci”. Parlano ad una voce sola, quella del coordinatore nazionale Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche, i sindaci del cratere delle 4 regioni terremotate Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio che si sono dati appuntamento a Roma. Circa 70 i sindaci marchigiani e alcuni assenti hanno giustificato la mancata presenza, per una “assemblea molto importante e significativa che conferma l’unità dei sindaci del cratere”. Nell’incontro alla presenza del vice ministro On. Vito Crimi e con la partecipazione anche del Presidente dell’Anci Decaro e del Consiglio Nazionale dell’Anci Enzo Bianco, il confronto è stato franco con momenti di inevitabile tensione. “Abbiamo illustrato i contenuti del DL 123/19 “Disposizioni urgenti per l’accelerazione ed il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici” convertito in Legge 156 del 12 dicembre 2019 individuando alcune soluzioni ineludibili per la semplificazione nella ricostruzione pubblica e privata. Tra le necessità emerse c’è quella di creare un testo unico che riassuma tutte le norme. Occorre fare presto perché attraverso i decreti attuativi dovremo andare a risolvere temi determinanti e anche più vitali di quelli contenuti nel testo di legge approvato - insiste Mangialardi - Diversamente si rischia di vanificare invece il lavoro dell’Anci mentre siamo convinti che se le nostre istanze fossero state già recepite avremmo risolto gran parte dei problemi burocratici con i quali ancora ci troviamo a dover fare i conti, come il caso delle macerie di questi giorni”. Dall’assemblea esce una compagine di sindaci del centro Italia anche più unita. “Le fughe in avanti non servono. Il problema è politico e uniti abbiamo la capacità di risolverlo perché con il Governo l’interlocuzione è aperta come ha ribadito anche lo stesso On. Crimi”. La sintesi dell’incontro con le proposte emerse dall’assemblea è contenuta in un documento in più punti che il presidente dell’Anci Antonio Decaro presenterà nell’audizione di questo pomeriggio, mercoledì 15 gennaio, per essere inserito all’interno del Decreto Milleproroghe.

15/01/2020 16:20
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