Approvata la riforma della Protezione Civile, Livi: “Le Marche diventano un modello nazionale”
«Con l’approvazione della proposta di legge sul Sistema Marche di Protezione Civile, la nostra Regione compie un passo avanti decisivo per garantire ai cittadini un sistema moderno, efficiente e capace di affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e alle emergenze» – ha dichiarato Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, commentando l’approvazione della nuova normativa.
«La riforma, fortemente voluta dalla Giunta Acquaroli, nasce dalla consapevolezza che occorre superare la frammentazione esistente e costruire un vero sistema di protezione civile, integrato e sinergico tra tutti gli attori coinvolti – istituzioni, enti locali, volontariato, forze operative – con l’obiettivo primario di tutelare la pubblica incolumità, prevenire i rischi e migliorare la gestione delle emergenze. Questa legge abroga una normativa ormai superata, la legge regionale 32 del 2001, e recepisce in modo organico le innovazioni introdotte dal Codice nazionale della Protezione Civile del 2018, delineando un modello organizzativo aggiornato e vicino ai territori., spiega Livi»
«Il nuovo impianto riconosce formalmente il 'Sistema Marche' come articolazione del Servizio nazionale di Protezione Civile, basandolo sul coordinamento tra Regione, Sindaci, Prefetture, forze operative e cittadini. Si punta al potenziamento della prevenzione, sia strutturale che non strutturale, con una forte enfasi sulla formazione, sull’informazione e sulla cultura della protezione civile. Vengono introdotti strumenti di pianificazione aggiornati, a partire dal nuovo Piano Regionale e dai piani provinciali e comunali, per garantire una risposta tempestiva e coordinata. È stata inoltre istituita un’Unità di crisi regionale composta da esperti altamente qualificati, che opererà in sinergia con il Comitato Operativo Regionale per affrontare le emergenze più complesse.»
«La legge valorizza anche il volontariato, con la creazione di un Elenco regionale e risorse dedicate per rafforzarne la capacità di intervento. È previsto infine un Fondo Regionale di Protezione Civile, con una dotazione strutturata di oltre 19 milioni di euro fino al 2027, per garantire la piena attuazione degli interventi previsti.»
«La nostra Regione ha vissuto in prima linea eventi drammatici – dal sisma del 2016 all’alluvione del 2022, fino al maltempo del 2023 – e ha imparato sulla propria pelle quanto sia fondamentale avere un sistema pronto, coordinato e radicato sul territorio. Con questa riforma, le Marche diventano un modello nazionale di sicurezza, prevenzione e resilienza.»
Commenti