Si è tenuto nella giornata di ieri un consiglio comunale aperto a Visso, convocato dal sindaco Gian Luigi Spiganti, su richiesta dei tre consiglieri di minoranza Sara Tomani, Anna Cherubini e Luca Testa.
All’ordine del giorno i tre elaborati formulati dall'ufficio tecnico comunale relativamente al ripristino delle perimetrazioni, sulle quali basare i piani attuativi di ricostruzione, a seguito degli eventi sismici che hanno devastato il comune nel 2016.
“La situazione attuale deriva da ritardi già in essere a causa del processo di classificazione delle aree coinvolte – asserisce la minoranza -. Circostanze dovute alle decisioni politiche dell'Amministrazione Comunale, che ha dapprima deciso per la perimetrazione (2017) poi per la deperimetrazione (2018) ed infine per la ri-perimetrazione indicata nel consiglio del primo ottobre , che ad oggi ancora non ha visto la definizione delle aree interessate e pertanto la sua concretizzazione.
"Come ovvio – continuano i consiglieri - l'assenza di regole e la mancanza di individuazione delle zone perimetrate o non perimetrate, ad oggi non consentirebbero ai tecnici di procedere ad alcuna progettazione, zone che pertanto rimarrebbero ferme nonostante le nuove ordinanze del commissario Legnini volte a velocizzare “concretamente” il processo della ricostruzione".
Le tre ipotesi di perimetrazione poste all'ordine del giorno, e precedentemente elaborate dall'Ufficio Tecnico a seguito del consiglio comunale del primo ottobre del 2019, sono state respinte dalla maggioranza.
Una decisione che si basa su quanto previsto dall’ultima ordinanza emessa dal commissario per la ricostruzione Legnini (101 del 30 aprile 2020). Ordinanza nella quale si colloca Visso nei Comuni sottoposti a Programmi Straordinari, in quanto tra i maggiormente colpiti da sisma. Una disposizione di cui non si tiene conto nelle tre ipotesi elaborate dall'Uffico Tecnico. Per tale ragione, la maggioranza attende, entro la fine di giugno, il nuovo quadro normativo che regolamenterà la ricostruzione del comune.
“L’ultimo Consiglio Comunale del 28 maggio ha rappresentato uno spettacolo di certo non edificante per l’intera città di Tolentino. Bocciate le mozioni di minoranza che proponevano aiuti concreti ai cittadini, ma approvate le delibere con le quali si è deciso da aumentare l’IMU e di non abbassare la TARI. E questa volta, oltre al voto compatto della maggioranza, si è aggiunta, a sostegno della manovra della Giunta, una mozione (l'unica presentata fino ad oggi) del gruppo "Tolentino è nel cuore" che, ovviamente, ha trovato il voto unanime dei consiglieri di maggioranza. Chiaro, quindi, il fine dell'attacco di Pezzanesi; distogliere l'attenzione da un inopportuno ed irrispettoso aumento delle tasse comunali, in questa delicata fase che stiamo vivendo”. Si sono espressi così, in una nota, gli esponenti del Partito Democratico tolentinate in merito alle delibere approvate nell’ultimo Consiglio comunale.
“La segreteria del Partito Democratico – continuano nella nota - esprime piena solidarietà ai Consiglieri di minoranza che, nell’esercizio delle proprie funzioni di Consiglieri, sono stati, per tale ragione e tale scopo, oggetto di attacchi politici, privi di nessi logici con gli argomenti in trattazione, per tutta la durata della seduta con atteggiamenti ai limiti della maleducazione, con disprezzo del sano confronto politico e della convivenza civile. Tale comportamento segna l’avvio ufficiale della campagna elettorale per le prossime regionali e per la corsa a consigliere del sindaco, che lascerebbe così Tolentino con problemi pesanti dovuti alla gestione del terremoto o meglio alla totale assenza di gestione di questo periodo emergenziale che dura oramai da 4 anni. Le migliaia di persone sfollate rimangono tali (e non solo per colpa della burocrazia), l’area container è ancora là, la ricostruzione pubblica e privata risulta in un imbarazzante ritardo, per non parlare dell’ultima emergenza sanitaria con l’invio agli over 65 enni di mascherine “fai da te” e il ripristino dei parcheggi a pagamento”.
“I consiglieri del Centro Sinistra – proseguono gli esponenti Dem - hanno presentato mozioni nelle quali si proponevano iniziative in favore dei cittadini più colpiti dall’emergenza sanitaria, e soprattutto per la formazione di un “tavolo per lo sviluppo” con l’obiettivo di far discutere l’amministrazione comunale con le associazioni di categoria per trovare insieme a loro le migliori azioni attraverso le quali far ripartire il motore della città di Tolentino. Questa mozione rappresentava proprio il tentativo di evitare sterili polemiche “di parte” e cercare un fronte comune con tutte le anime della città per guardare con speranza al futuro. La mozione che, peraltro, era nata proprio dal confronto con altre forze politiche e associazioni varie le quali avevano espresso la comune convinzione che era giunto il momento di un dialogo sereno tra tutti. Le polemiche scomposte e le aggressioni del Sindaco fanno pensare ad un’assenza di volontà di confronto di questa maggioranza, inaugurando l'apertura della propria campagna elettorale. Non possono, poi, non destare profondo disappunto le frasi rivolte dal Sindaco contro i consiglieri di minoranza con l’unico scopo di zittire l’opposizione ricorrendo, anche, ad accuse gravi come quella di mancanza di onestà. Tutto ciò rattrista e dispiace perché il Sindaco, che ha aperto la propria campagna elettorale, ma soprattutto i consiglieri, che si sono prestati al suo gioco, hanno scelto le ragioni della politica piuttosto che il futuro ed il benessere della propria città”.
Ceriscioli ci ripensa riguardo alle prossime elezioni regionali? “Sono sempre a disposizione senza alcun atteggiamento sdegnoso". Così il presidente della Regione Marche, ha risposto ad una domanda sull'ipotesi che il centrosinistra marchigiano possa tornare a chiedergli di candidarsi alle prossime elezioni regionali.
Ceriscioli, a Castelsantangelo sul Nera, dove ha partecipato alla riapertura di un albergo-ristorante dopo il sisma del 2016, ha ricordato che il suo passo indietro "è stato dettato dal fatto che la coalizione non si aggregava attorno al mio nome". "È importante arrivare alle elezioni con la massima coesione così che il nuovo presidente possa lavorare con il più ampio sostegno", ha aggiunto il governatore. Il presidente ha anche evidenziato anche il ruolo della Regione nell'emergenza Covid: "Ha avuto un ruolo più attivo rispetto al sisma, dove siamo stati costretti solo a rispettare le norme che sono arrivate dal governo centrale". Un endorsement a favore della ricandidatura di Ceriscioli è arrivato dall'assessore regionale Sciapichetti.
(Fonte Ansa)
Iniziata con una giornata di pioggia, la stagione turistica 2020 sarà indubbiamente molto particolare per via delle regole imposte causa covid-19.
“Seppur in un contesto difficile, la stagione estiva deve essere un'occasione di ripartenza per il nostro territorio, per le numerose attività che operano nel settore turistico ricettivo e i tanti lavoratori di questo indotto” - affermano, in una nota congiunta, i gruppi di minoranza del Comune di Potenza Picena Pd e Civico 49 - .
“ Eravamo convinti si dovesse per tempo pensare, anche nell'incertezza normativa – continuano - a come meglio organizzarsi per garantire un'estate sicura e accogliente. Con questo obiettivo già l’11 maggio avevamo protocollato una mozione con la quale chiedevamo esenzioni per tributi locali, in particolare per le attività turistico ricettive, e di iniziare rapidamente a pensare ad un piano spiaggia, in particolare per le spiagge libere del nostro Comune, tra le più ampie, belle e fruibili di tutto il territorio marchigiano. Sono un vera eccellenza da valorizzare e non certo da compromettere limitandone gli spazi o organizzandole con ritardi inaccettabili”.
“Curare pulizia e decoro di spiagge, passeggiate a mare e sottopassi dovrebbe essere un'attenzione obbligatoria prima dell'estate, invece a stagione oramai iniziata siamo ancora in netto ritardo con interventi ancora in itinere come quello della sostituzione dell'illuminazione. Ed ogni anno vi sono stessi ritardi e manutenzione fuori tempo massimo.
Ciò che è incomprensibile – concludono - sono inoltre i ritardi per le spiagge libere, risultato di una evidente mancata pianificazione”. Infine un messaggio alla Giunta Tartabini "Fate presto la stagione è iniziata".
Il bilancio del Comune di Potenza Picena, già in forte affanno, con le difficoltà e le incertezze legate al Covid19 ha subito un terribile contraccolpo. A causa delle minori entrate previste e alla impossibilità nel procedere ad ulteriori strumenti di accertamento straordinario, l’Amministrazione ha dovuto come estrema soluzione procedere con immediatezza alla rinegoziazione dei mutui come previsto dalla Cassa Depositi e Prestiti Spa (circolare n. 1300 del 23/04/2020).
“Questa sofferta decisione – spiega l’assessore al bilancio Marco Mazzoni - è stata quindi indispensabile per garantire l’ordinario e procedere ad interventi straordinari di sostegno a famiglie, aziende ed associazioni. L’Amministrazione avrebbe voluto accendere un mutuo dedicato (Mutuo Covid) ma purtroppo lo stesso non poteva essere utilizzato per erogare aiuti, sgravi o contributi; come anche avrebbe voluto sospendere la sola rata mutui del 2020, anche questa operazione non consentita dal Decreto Legge Cura Italia. In questi anni di Amministrazione abbiamo sempre con le risorse correnti cercato di far fronte alle numerose difficoltà ed imprevisti (riaccertamento straordinario, terremoto, sentenze negative ed espropri estremamente onerosi) ma mai pensato alle rinegoziazioni dei mutui.
“Rimane ferma quindi – prosegue l’assessore - l’opinione che l’utilizzo di questo strumento non rappresenta per noi un modo di recuperare risorse per il bilancio comunale ma visti gli scarsissimi margini di manovra e di contro le drammatiche ed in certe situazioni economiche e sociali da affrontare, la decisione è stata inevitabile per garantire risposte non rimandabili. L’Amministrazione comunale grazie alla delibera del 26 maggio potrà quindi aggiungere ulteriori fondi oltre a quelli già stanziati nel bilancio di previsione del 30 aprile e riuscire a dare risposte concrete alla città”.
L'Amministrazione comunale ha provveduto all'erogazione dei voucher family entro il mese di maggio. La comunicazione di accredito delle somme è stata trasmessa via sms agli utenti direttamente dalla ditta aggiudicataria nel corso della corrente settimana. La novità della procedura ha però incontrato qualche difficoltà iniziale dovuta ad impasse dei sistemi informatici.
“Gli esercizi commerciali convenzionati – riferiscono i responsabili comunali della procedura - si stanno comunque mettendo in linea con le nuove modalità e sono iniziati gli acquisti”. “L'utilizzo della tessera sanitaria in luogo di buoni cartacei – spiega l'assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi - ha consentito di evitare file e snellire le procedure. Si spera che, nonostante le iniziali problematiche, tale modalità possa rappresentare un nuovo modello replicabile per il futuro. L'erogazione a fine maggio concretizza il lavoro degli uffici da settimane e l'attenzione costante a questo nostro contributo di cui è già previsto il potenziamento economico per il prossimo bando. Potenziamento ulteriore è previsto per sostenere le famiglie che usufruiranno dei centri estivi”.
L'iniziativa dei voucher family va incontro alle esigenze delle famiglie con figli (almeno due) ed è stata introdotta dall'attuale Amministrazione per la prima volta nel 2018 (con consegna voucher nel 2019) e prevede l'erogazione di titoli di acquisto di beni alimentari, articoli per bambini, prodotti di cartoleria e prodotti farmaceutici per nuclei familiari selezionati a seguito di avviso.
Nell'anno 2019, con erogazione nel 2020, sono stati ammessi al beneficio 146 nuclei familiari con un importo riconosciuto relativo al voucher di €. 264,00 per ogni figlio, per una spesa totale di € 84.480,00. In relazione alla gara espletata per il servizio di realizzazione e gestione dei voucher, che come noto ha subito alcuni ritardi causa dell'epidemia da coronavirus, è stata introdotta una nuova modalità di erogazione attraverso accredito delle somme corrispondente ai voucher su tessera sanitaria da utilizzare per gli acquisti negli esercizi convenzionati il cui elenco è pubblicato sul sito comunale.
I consiglieri comunali di minoranza del comune di Montecassiano Ludovico Giaconi, Simone Cingolani e Claudio Carbonari dal gruppo Consiliare "Centro destra unito per Montecassiano" hanno presentato un'interpellanza al Consiglio Comunale riguardante la situazione della Strada “Corta Montefanese" che ad oggi, benché da oltre un anno sono stati ultimati i lavori, non è stata ancora riaperta al pubblico transito veicolare.
Nonostante i lavori di ripristino della sede stradale, con un intervento da parte dell’Amministrazione economicamente importante anche in considerazione che la strada è a servizio solo di due case disabitate ricadenti nel nostro territorio, ancora nono si conoscono i motivi - si legge nella nota - per i quali la strada non è stata riaperta al pubblico transito.
Ampia discussione tra tutti i sindaci appartenenti all’Unione Montana dei Monti Azzurri si è avuta oggi durante l'ultimo consiglio, che ha stabilito il divieto di installazione e sperimentazione del 5G in ciascun comune che rientra nel territorio dell’Unione Montana dei Montiazzurri di San Ginesio.
È stato applicato il principio precauzionale sancito dall'Unione Europea, prendendo come riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l'industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell'uomo.
Si tratta di un argomento spinoso, che richiede le giuste delucidazioni da fornire alla cittadinanza.
Tutti i quindici sindaci dei comuni dell'Unione Montana sono consapevoli che lo Stato ha già venduto ai vari gestori le frequenze e difficilmente si potrà vietare l'installazione senza incorrere nell’interruzione di pubblico servizio, ma tutti concordano nel dotarsi di un piano antenne affinchè le frequenze 5G debbano essere posizionate nei luoghi prestabiliti dal piano e non in ogni dove.
In questo contesto, è Silvia Luconi, delegata del Sindaco di Tolentino per l’Unione Montana, a motivare le ragioni della sua astensione: "Tolentino già da anni – spiega la consigliera - ha affrontato questo problema e, dopo approfondito confronto con Arpa, ha approvato un regolamento e incaricato un tecnico specializzato per un piano Antenne".
L'obiettivo dell'Unione Montana è quello di fornire una giusta alternativa ai propri comuni membri rispetto all'installazione indiscriminata delle frequenze 5G, per questo ha avviato un piano antenne dei 15 comuni, allargando su tutto il territorio il lavoro iniziato da Tolentino.
A seguito delle dimissioni della dottoressa Stefania Innamorati di Sarnano per motivi di lavoro , si è riunito ieri il consiglio dell’unione montana ed ha approvato alla unanimità la proposta avanzata dal neo sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei e sottoscritta da altri 8 sindaci che il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoposto a votazione .
Aldilà della semplice surroga avvenuta a consenso unanime , sono statti espressi lusinghieri apprezzamenti da tutti i sindaci presenti per la serietà disponibilità e competenza che Valeriano Ghezzi ha espresso nei tre mandati di sindaco a Monte San Martino e all’interno del consiglio dell’Unione Montana ed è stato eletto quindi nuovo assessore.
Visto che il consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ad esito della consultazione pubblica avviata con la delibera n. 89/18/CONS, ha approvato con delibera n. 231/18/CONS le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 Mhz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazione elettroniche di quinta generazione (5G);
che il 5G si basa su microonde a radiofrequenza più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio;
che le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa istallazione di milioni di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di miglia glia di Stazioni Radio
Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi;
che il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Commissione europea, affermando come il “5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche” ha evidenziato un chiaro segnale agli Stati membri, soprattutto all'ltalia, sul pericoli socio-sanitari derivabili dall'attivazione ubiquitaria del 5G(che rileva gravissime criticità, in parte sconosciute sui problemi di salute e sicurezza dati) confermando l'urgente necessità di un intervento normativo nei riguardi della diffusione di tale nuova tecnologia 5G;
che è stato dimostrato in quattro studi (Rea 1991 Havas 2006, 2010, MoCarty et al. 2011) che è possibile identificare persone con ipersensibilità elettromagnetica e dimostrare che possono essere testati usando risposte obiettive, misurabili, dimostrando che questi soggetti sono realmente ipersensibili se confrontati con i normali controlli;
che altri studi dimostrano che ci sono veri e propri cambiamenti fisiologici nei soggetti con Elettrosensibilità e che due studi (De Luca. Raskovic, Pacifico, Thai, Korkina 2011 e Irigaray, Caccamo, Belpomme 2018) hanno dimostrato che le persone elettrosensibili hanno alti livelli di stress ossidativo e una prevalenza di alcuni polimorfismi genetici, che potrebbero suggerire una predisposizione genetica;
che il Parlamento Europeo nella Risoluzione del 2009 e l'Assemblea del Consiglio d'Europa con la Risoluzione n° 1815 del 2011 hanno richiamato gli stati membri a riconoscere l'Elettrosensibilità come una disabilità, al fine di dare pari opportunità alle persone che ne sono colpite:
che, riscontrati gli "effetti nocivi sulla salute umana", il 15 Gennaio 2019 il TAR del Lazio ha quindi condannato ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere un'adeguata campagna informativa "avente ad oggetto I'individuazione delle corrette modalità d'uso degli apparecchi di telefonia mobile", mentre una serie di sentenze emesse nell'ultimo decennio dalla magistratura internazionale e italiana attestano il danno da elettrosmog, l'elettrosensibilità e il nesso causale telefonino=cancro, anche oltre ogni ragionevole dubbio (Cassazione 2012), tanto che note compagnie internazionali di assicurazione come Swiss Re e Llyoid's non ne coprono più il danno;
che spetta al Sindaco di accertarsi nelle competenti sedi, per le conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale;
che spetta al Sindaco, nella Sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all'art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall'art. 3-ter del D. L. vo n. 152/2006, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l'inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione:
che nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l'uomo e che l'I novembre 2018 il National Toricology Program ha diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una “chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore”. Il rapporto aggiunge anche che esistono anche “alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali”. E qui si sta parlando ancora di 2Ge 3G. ma ora si vuol introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G;
che nel marzo 2018, inoltre, sono stati diffusi primi risultati dello studio condotto in ltalia dall'Istituto Ramazzini di Bologna (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefoni cellulari del National Toxicologie Program, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi aumenti statisticamente significativi nell'incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all'intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi hanno individuato un aumento dell'incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell'NTP: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata;
Avvertono e ordinano con ordinanza sindacale di ciascun comune: di vietare a chiunque la sperimentazione o l'installazione del 5G sul territorio dell’Unione Montana dei Montiazzurri di S.Ginesio in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall'International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall'Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l'industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell'uomo;
Oggi (giovedì 28 maggio) a Tolentino ritorna a riunirsi il consiglio comunale ed i consiglieri del Partito Democratico presentano tre importanti mozioni per chiedere al Sindaco di ricostruire una città più solidale dopo il coronavirus.
“In particolare – spiegano i consiglieri Dem in una nota - chiediamo al Sindaco di istituire un ‘Tavolo dello sviluppo’, al quale possano partecipare ‘tutte le anime’ socio-economiche della città per sviluppare un’attività integrata ed organica al fine di far ripartire il tessuto sociale, imprenditoriale, produttivo e commerciale di Tolentino, nella convinzione che solo con l’aiuto di tutti si potranno adottare le scelte migliori”.
“Chiediamo inoltre – proseguono - l’istituzione di due bandi per fare ripartire la città in modo solidale. Con ‘Tolentino riparte’ sollecitiamo il Sindaco a proporre un patto sociale tra i cittadini e i commercianti locali per incentivare l’acquisto di prodotti e servizi del nostro territorio in modo da far ripartire il motore della città, attraverso un’iniezione di liquidità immediata in favore delle aziende commerciali; compito del Comune è quello di coprire il costo per la promozione dell’iniziativa. Invece con l’iniziativa ‘Tolentino solidale’ intendiamo stimolare una raccolta fondi destinata alle famiglie disagiate, istituendo un conto dedicato nel quale i cittadini verseranno offerte volontarie. Anche in questo caso il bando vuole rappresentare un patto sociale di solidarietà locale, in quanto le somme saranno destinate alle associazioni con il vincolo per azioni (che potranno essere sia l’acquisto di bene che la produzione di servizi) rivolte ai cittadini di Tolentino più colpiti dall’emergenza sanitaria”.
Glie esponenti del Pd tolentinate Anna Quercetti e Luca Cesini, insieme a Gianni Corvatta del Laboratorio delle Idee chiedono inoltre al Sindaco Pezzanesi di “mettere in campo misure incentivanti per le attività produttive con particolar riguardo per quelle del centro storico chiedendo all’ASSM di garantire almeno fino a settembre la sosta gratuita per i primi 120 minuti presso i parcheggi a pagamento del centro storico e la previsione di una specifica deroga all’attuale regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, in modo tale da permettere l’ampliamento dei metri quadrati a disposizione delle attività commerciali della città quali bar, ristoranti, osterie, alimentari e altre, anche attraverso un’opportuna pedonalizzazione parziale del centro storico”.
"Il mio destino è quello del professore, speravo di poter andare sotto l'ombrellone, se si fosse votato a luglio. Ma con le elezioni a settembre non sarà possibile. Quindi tornerò a scuola direttamente dopo le elezioni. E' il mio lavoro e ci torno volentieri". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, durante una conferenza stampa in streaming, in cui insieme alla Giunta ha tracciato un bilancio di fine mandato, al netto dell'emergenza covid.
Ceriscioli è insegnante di matematica alle superiori, ma è stato anche sindaco di Pesaro per due mandati e governatore per uno. Rispondendo ai girnalisti ha osservato che sarebbe stato meglio votare "il 12-13 settembre per non interrompere nuovamente la scuola". "Lasciamo una bella eredità per chi verrà - ha aggiunto - è nota la mia scelta a favore dell'unità del centrosinistra verso un'altra figura (il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, ndr). Questo percorso sta andando avanti con il mio pieno e convinto sostegno".
(Fonte: ANSA)
"La giunta PD di Macerata ha tentato il blitz sull’approvazione del PUMS che delocalizza il traffico in periferia perché è in procinto di autorizzare anche un nuovo centro commerciale di 17.400 mq. Una vergogna senza precedenti anche per questa giunta che, già scaduta e attiva solo perché c’è stata l’emergenza Covid, vuole continuare a determinare il destino della città”.
Andrea Marchiori, consigliere comunale della Lega e candidato sindaco “scopre” le carte che testimoniano quali siano i veri obiettivi del Piano di Mobilità Urbana Sostenibile che il duo Carancini-Ricotta vuole assolutamente approvare nel prossimo consiglio del 3 giugno.
“Il sindaco e il candidato del PD Ricotta spieghino perché bocciano come polemiche le istanze di commercianti ed artigiani che hanno avuto il coraggio di riaprire e chiedono misure immediate per il rilancio, però si sperticano in complimenti ad un imprenditore che vuole costruire un mega centro commerciale. È questa l’idea di coraggio che ha il PD? - si chiede Marchiori ricordando come il progetto sia stato riesumato last minute da un cassetto e prevedesse in origine non un centro commerciale, ma una rivendita di materiale edilizio – È grottesco che il PD pensi a costruire parcheggi, funivie e centri commerciali mentre Macerata ha bisogno degli sforzi di tutti, per prime le Istituzioni, per sopravvivere ad una crisi planetaria”.
Marchiori fa notare che il progetto risale ad alcuni anni fa e che i protagonisti e l’entusiasmo con cui si dà spazio ad opere pubbliche e cementificazioni di dubbia utilità sono gli stessi. Hanno solo cambiato ruoli con l’avvicendamento gattopardesco tanto caro al PD maceratese e testimoniato da una delibera sottoposta all’approvazione del prossimo consiglio che è un copia incolla della vecchia.
“Sono bastate un paio di pennellate di bianchetto visto che allora Ricotta era capogruppo del PD, l’assessore all’urbanistica era l’attuale presidente del Consiglio Comunale Pantanetti mentre il Sindaco era sempre Carancini - racconta Marchiori – i consiglieri di sinistra come voteranno martedì 3 giugno? Daranno l’ok per un nuovo mega centro commerciale e una funivia da milioni di euro? Oppure continueranno a dire che la Lega fa solo propaganda. Di certo c’è che hanno provato ancora una volta a passare sulla testa dei maceratesi e che la Lega continuerà a stare dalla parte dei cittadini dando battaglia, documenti alla mano, anche nel prossimo consiglio comunale”.
A un anno di distanza dal 27 maggio 2019 che decretò l'insediamento dell'attuale amministrazione a Camerino è proprio il sindaco Sandro Sborgia a fare un primo bilancio. Un periodo nel quale è stato chiamato alla dura prova dell'emergenza Covd19, che si è aggiunta a quella post sisma: "Un anno impegnativo, in cui abbiamo lavorato davvero tantissimo fin dal primo giorno. Un lavoro davvero imponente che viene portato avanti grazie all’impegno e al sacrificio di tutta la mia splendida squadra che mi affianca giornalmente in maniera instancabile e che ringrazio". Sin dall’inizio del mandato sono state riprese una serie di opere indispensabili e che la città attendeva da anni per poter dare veramente inizio a una nuova fase di rinascita. “Siamo partiti dalla progettazione e realizzazione della sede provvisoria del comune nell'area di Protezione civile del quartiere Vallicelle – spiega Sborgia - Una struttura che consentirà di poter finalmente dare una dignitosa sistemazione al personale degli uffici amministrativi, da quattro anni costretti a lavorare in ambienti ristretti, sovraffollati e distaccati; una riorganizzazione degli uffici con la costituzione di un ufficio “sisma ricostruzione privata” per la gestione ordinata e delle pratiche che stanno arrivando; l'approvazione delle nuove perimetrazioni cui finalmente e definitivamente abbiamo posto rimedio, dopo continue incertezze cui conseguiva l’impossibilità per proprietari e tecnici di avere idee e tempi chiari per poter provvedere alla presentazione delle istanze e redazione dei progetti; ripresa dei lavori di messa in sicurezza degli edifici del centro storico e delle frazioni, per troppo tempo sospese e per altro verso fondamentali per poter ridare ai cittadini la possibilità di riappropriarsi della città che fino ad oggi è ancora interdetta; sono state operate le prime demolizioni che hanno riguardato la zona di Borgo San Giorgio e frazioni; lavori di messa in sicurezza sull'edificio che è diventato il simbolo di una ricostruzione che ancora stenta a partire, sul quale crollò il campanile di Santa Maria in via. Un lavoro che era di semplice sistemazione necessario per ridare dignità a una zona importantissima della città, ma lasciato al più totale abbandono. Demolizioni che sembravano impossibili da realizzare a Camerino per incomprese e non meglio precisate ragioni”.
Un nuovo progetto turistico-culturale; Risorgimarche; le Giornate del Fai, avviati lavori per 10milioni di euro. “Il cantiere del mattatoio comunale, ormai quasi giunto a completamento. Si tratta di una struttura fondamentale per tutti gli imprenditori agricoli dell’entroterra e specie in un momento di difficoltà quale quello che stiamo vivendo, per la stessa economia del territorio; l'inizio dei lavori di ricostruzione dei cimiteri; migliorata la viabilità stradale con la riapertura della strada in Largo et poi si more e l’apertura della strada dall’area Sae Cortine alla statale 256; finalmente ottenuti i pareri necessari per dare il via alla costruzione della nuova casa di riposo Casa Amica, frutto della generosità della Croce Rossa; ripreso l'iter per la realizzazione della scuola Betti; avviati i lavori di messa in sicurezza del teatro Filippo Marchetti; l’adeguamento e la riqualificazione dell’impianto fognario; in via di definizione l’accordo per la realizzazione della Caserma dei Carabinieri nella sede dell’Unione Montana. Sono solo alcune delle attività realizzate. Altre opere importanti in corso di definizione riguardano: l’ampliamento del serbatoio via Battista Varano e linea idrica; il rifacimento del Ponte di Cerreto; la sistemazione della strada delle Caselle -Ponte della Cerasa per la quale è stata affidata la progettazione". Novità anche sul piano viabilità: "Approvato lo studio di fattibilità per il ripristino della viabilità della strada Mergnano San Savino – Mecciano -Torre del Parco e quello per il ripristino della viabilità della strada Ponti – Canepina. Sono stati approvati i progetti di fattibilità per la manutenzione straordinaria della piscina comunale; degli immobili di proprietà comunale a Morro; la sistemazione del magazzino comunale e l’immobile che ospita l’asilo nido La Coccinella. Approvati anche i permessi a costruire per le “Aule di Raffaello” e “il Quartiere delle associazioni” i cui lavori possono andare avanti". Tornerà presto a essere il cuore pulsante di tanti eventi la Rocca del Borgia grazie alla realizzazione di una nuova scala. "È un'opera a cui teniamo molto: è stato approvato il progetto di fattibilità per la realizzazione della terza via di fuga".
A questi si aggiunge la partecipazione a diversi bandi: per la riqualificazione ambientale e infrastrutturale del lago di Polverina; ripristino viabilità strada Nibbiano – Montelago; ripristino viabilità dei piani di Ajello; costruzione delle Pensiline per la fermata degli autobus a servizio delle aree SAE e Horizont 2020. "Abbiamo ripagato il mutuo fatto in precedenza per la costruzione del centro sociale di Montagnano - conclude Sborgia – con il bando della Regione Toscana di 150mila euro".
E poi la pandemia da Covid-19 con i suoi effetti devastanti. Un altro terremoto che ha comportato la riconversione dell’ospedale; l’esposizione a rischio chiusura di realtà economiche che, nonostante il terremoto, erano riuscite non solo a conservare quote di mercato ma persino ad ampliarle. Un evento dalle ricadute pesanti soprattutto per le condizioni di tanti lavoratori artigiani, commercianti, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti a rischio disoccupazione. Una situazione difficile e complicata che stiamo gestendo grazie anche al senso di responsabilità della nostra cittadinanza cui rivolgo il mio grazie per la sensibilità, la correttezza e la grande dignità con le quali stanno affrontando le difficoltà del momento. Un lavoro possibile anche grazie alla grande intesa e collaborazione con i rappresentanti delle altre istituzioni locali e in particolar modo con l’Arcivescovo Francesco Massara e il Magnifico Rettore della nostra Università Claudio Pettinari ai quali rivolgo il mio più sentito ringraziamento. La loro presenza e il loro sostegno ci rendono più forti. Tutti insieme ce la faremo”, conclude il sindaco.
Da qualche giorno si è acceso un dibattito, a livello nazionale, sulla proposta di un ritorno sui banchi in occasione dell'ultimo giorno di scuola per i bambini e i ragazzi che hanno finito un ciclo scolastico. È intervenuta sull’argomento l’assessore all’Infanzia e alla Famiglia, del Comune di Civitanova Marche, Barbara Capponi.
“Sebbene a Civitanova non vi sia stata alcuna richiesta formale relativa ad un ultimo giorno di scuola in sicurezza – sottolinea l’assessore - da settimane c'è un confronto proattivo con alcuni genitori e insegnanti sensibili a questo argomento. L'Amministrazione condivide la linea di chi ritiene che ad oggi, seppure l'iniziativa possa essere lodevole, possa creare una situazione di frustrazione e poco gratificante: distanziamento, nessuna possibilità di contatto, eventuali mascherine non farebbero vivere a pieno ai nostri bambini e ragazzi un momento così speciale. Meglio dunque aspettare qualche settimana per vedere se con un miglioramento della situazione epidemiologica si potranno organizzare momenti di vera condivisione e relazione per salutarsi al meglio prima dell'avvio di un nuovo anno scolastico”.
Capponi è intervenuta anche sulla questione riguardante i centri estivi. “Gli uffici comunali stanno lavorando su tutto il procedimento per la loro realizzazione in sicurezza. L’Amministrazione comunale ha previsto anche un potenziamento del fondo per sostenere le famiglie che usufruiranno dei centri estivi, di cui daremo comunicazione dettagliata quando avremo dati certi per il loro avvio”.
L’emergenza creata dal COVID19 ha causato, purtroppo, gravi disagi alle aziende, costrette a sospendere per diversi giorni la loro attività, con pesanti ripercussioni anche sul piano economico.
L’amministrazione comunale, vista l’eccezionale e difficile situazione, ha inteso intervenire offrendo un sostegno a tutte le attività a carattere produttivo commerciale e di servizi, cosi danneggiate dall’emergenza sanitaria trascorsa ed ancora in atto.
Quale misura straordinaria, per alleviare il carico tributario ed offrire un sostegno economico ai soggetti danneggiati, la Giunta del Comune di Caldarola ha approvato oggi una delibera che prevede l’erogazione di un contributo pari a 2 mensilità della Tari dell’anno 2020, da destinare a tutte le attività commerciali che hanno sospeso la loro attività per almeno 15 giorni a causa dell’emergenza Coronavirus.
Verrà pertanto pubblicato un apposito avviso pubblico rivolto alle imprese, per regolare l’accesso al contributo.
Bonus per l'acquisto di bici esteso a tutti i comuni italiani, anche ai più piccoli, ed il reperimento di risorse regionali per la mobilità sostenibile. È quanto chiesto in una mozione presentata dal capogruppo del Partito Democratico Francesco Micucci ed approvata oggi dall'Aula del Consiglio regionale.
Il decreto legge 34 dello scorso 19 maggio prevede, infatti, un “buono mobilità” per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di altri veicoli “green” solo per i cittadini maggiorenni residenti nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti.
"Considerando l'attuale formulazione del decreto, nelle Marche possono beneficiare del bonus solo i cittadini dei comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Fano, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. Vale a dire poco più del 25 per cento della popolazione totale marchigiana, che supera i 1,5 milioni – spiega il capogruppo Micucci –. Per questo è fondamentale chiedere al Governo di estendere la misura a tutti i comuni italiani. Non solo, è importante che la Regione stessa riesca ad integrare i fondi nazionali con fondi propri, per ampliare il più possibile la platea dei beneficiari del contributo. Il mio impegno sarà massimo, come anche quello della Giunta, per reperire risorse idonee a sopperire alla carenza del provvedimento nazionale".
"In un momento così particolare – prosegue Micucci – è buona cosa fornire incentivi alle comunità, anche le più piccole, vista la crisi economica che ha provocato e provocherà nei mesi a venire il lockdown. L'accesso ai contributi per biciclette, monopattini ed altri mezzi non inquinanti può favorire non solo le famiglie quali fruitori finali, ma anche rivenditori, operatori del comparto turistico e ricettivo, basti pensare, ad esempio, al cluster turistico Marche outdoor (percorsi cicloturistici integrati in bike)".
"Al tema economico – conclude il capogruppo – si aggiunge poi quello della tutela ambientale e dell'aria che l'emergenza Coronavirus ha riportato con forza ai vertici dell'agenda dell'opinione pubblica, ridisegnando il futuro con un'etica più attenta al rispetto dell’ambiente, della qualità dell’aria e delle sane abitudini di vita".
Sarà la musica il filo conduttore degli eventi camerti, dopo l'emergenza Covid19. Camerino non rinuncia alla cultura, ma si riorganizza, puntando proprio su due importanti manifestazioni e confermando il premio internazionale Massimo Urbani e il Camerino Festival.
Le finali del prestigioso concorso internazionale per solisti che dal 1996 scopre i giovani talenti del jazz si svolgeranno il 27 e 28 giugno in quello che può considerarsi un suggestivo teatro all'aperto come la Rocca del Borgia.
Tutto nel pieno rispetto delle normative imposte dall'emergenza Covid19, quindi con le sedute del pubblico distanziate di un metro e l'obbligo delle mascherine.
Lo stesso varrà per il Camerino Festival, quest'anno in una veste completamente rinnovata, come spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori: "Sarà un'edizione totalmente nuova, a cui non abbiamo voluto rinunciare. A partire dalla direzione artistica che sveleremo a breve. C'è stato un lavoro lungo un intero anno per dare nuovo slancio a questa manifestazione in cui crediamo fortemente, così come hanno dimostrato anche alcune realtà locali che hanno deciso di affiancarci nell'organizzazione. Chiaramente - spiega l'assessore Sartori - siamo costretti a proporre un'edizione ridotta e rivista nelle date, visto che si svolgerà a fine agosto".
L'emergenza sanitaria degli ultimi mesi ha costretto a un ridimensionamento dell'offerta culturale pensata per quest'anno: "Dispiace perché c'era un calendario fittissimo. Oltre alla stagione teatrale da terminare, era in programma un'edizione di "Cortili in fiore" pensata con la volontà di riscoprire alcuni spazi della nostra città, la rievocazione della Corsa alla Spada e palio, il Ducato in un bicchiere, la magnalonga con un tour a piedi enogastronomico, il ritorno dell'orchestra Esyo del maestro Igor Coretti-Kuret, con cui lo scorso anno si è instaurata una bella collaborazione e tanto altro".
"Stavamo lavorando anche all'inaugurazione di una grande mostra, per il mese di giugno, per cui avremmo esposto un prestito da uno dei più importanti musei d'Italia. Tutto comunque è solo rimandato - precisa l'assessore Sartori - Sono ancora più convinta che proprio la cultura possa rappresentare una grande risorsa per questi territori che hanno tanto da offrire. Anzi, a tal proposito a brevissimo presenteremo la nostra offerta turistica estiva con tante sorprese".
Si è tenuto martedì 19 maggio scorso il Consiglio Comunale per discutere un nutrito numero di provvedimenti che guardano con fiducia al futuro della cittadina che, come tante altre del cratere sismico, sta cercando di fronteggiare la doppia calamità della ricostruzione dal sisma unita alla pandemia in corso. Tra i provvedimenti approvati: l’adozione della variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore attualmente vigente nel territorio dell’ex Comune di Pievebovigliana, così come definita a seguito della Conferenza dei Servizi tenutasi il 3 marzo scorso. Approvato, inoltre, il piano di emergenza comunale della Protezione Civile. Lo comunica in una nota l'Ente.
"In attesa del nuovo Piano Regolatore generale per il nuovo territorio comunale di Valfornace, il cui iter è stato avviato, ma che verrà adottato solo tra qualche mese - si legge nella nota - è stato necessario provvedere, per i soli fabbricati danneggiati dai recenti eventi sismici, alla redazione di una variante di tipo normativo allo strumento urbanistico redatta ai sensi della legge regionale n. 25/2017 con termini ridotti della metà, necessaria e funzionale alla ricostruzione post-sisma 2016, allo scopo di semplificare la procedura della ricostruzione edilizia, evitando in alcune zone omogenee del territorio il ricorso a specifici piani attuativi e piani di recupero, il tutto sempre salvaguardando le caratteristiche tipiche dei fabbricati presenti nel territorio.
La cittadinanza avrà modo di prendere visione di questa variante ed avrà l’opportunità di presentare osservazioni prima dell’approvazione definitiva, così come previsto dalla normativa vigente.
Nell’ambito dei lavori pubblici, si è proceduto ad integrare il Piano Triennale delle opere pubbliche, che prevede tra l’altro la realizzazione della viabilità alternativa in località Fiano per un importo complessivo di 108.255,00 euro già finanziato dalla Protezione Civile, un intervento che doveva essere effettuato già all’indomani della crisi sismica iniziata nell’agosto 2016, così come nell’analogo lavoro fatto in località Nemi, ma che si è finalmente concretizzato solo oggi.
Altro atto importante approvato il Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile: anche in questo caso si è proceduto all’adozione di uno strumento necessario sintetizzando i precedenti piani vigenti nei territori degli ex comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte ed adeguandolo alle attuali disposizioni in materia di Protezione Civile.
Infine il Consiglio si è espresso favorevolmente in merito all’adozione del marchio di Denominazione Comunale di Origine e del relativo Regolamento per la tutela e la valorizzazione del “Miele Millefiori di Valfornace”.
Elaborato in collaborazione con il Consorzio Apistico Provinciale e sotto la supervizione dell’Associazione Nazionale “le Città del Miele”, il marchio De.C.O. è uno strumento che intende garantire i produttori locali e vuol porre le basi per il rilancio della produzione locale tipica e di qualità.Nonostante l’eccezionalità del periodo che si sta attraversando pertanto, l’intera comunità di Valfornace vuole rivolgere le energie per il futuro, con lo spirito del rilancio dell’intero territorio".
"L’epidemia ha bloccato tutto ma non il progetto della San Severino Marche-Tolentino la strada che permetterà di collegare due città e due vallate.- ha spiegato in una nota il Senatore Mauro Coltorti , Presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti - ANAS sta effettuando la comparazione tra i due tracciati proposti. Un tracciato più occidentale nettamente più economico da 60 milioni di euro, con una sola galleria e minori problematiche geologiche, e uno più orientale che incontrerebbe due grandi frane all’imbocco delle due gallerie previste, facendo lievitare il costo del progetto oltre le cifre disponibili pari a circa 100 milioni di euro"
"Il tracciato orientale partirebbe dalla SS 127 per raggiungere il nuovo tracciato dalla più frequentata SR 361 renderebbe necessario percorrere una stretta bretella che attraversa la zona industriale Taccoli - ha spiegato il Senatore - Il traffico pesante proveniente da Fabriano-Castelraimondo, e dall’area di Cingoli diretto a Tolentino e Macerata, continuerebbe a rallentare il traffico locale almeno sino all’inizio della bretella. Nella nuova ipotesi di tracciato invece l’intervalliva inizierebbe all’incrocio tra la SR361 e la SR 502 permettendo - dopo poche centinaia di metri - di separare il traffico diretto verso Macerata da quello diretto verso Tolentino. Con questa ipotesi si potrebbe disattivare la SR 361 nel tratto che attraversa l’area archeologica."Settempeda, l’antica San Severino romana, è uno dei pochi esempi di città romana in cui il nucleo medioevale non si è sovrapposto ma si è spostato in destra idrografica per occupare un colle più facilmente difendibile - ha illustrato Coltorti - La città romana è dunque rimasta quasi intatta. Le mura ed i vari edifici pubblici sono sepolti, ma il tessuto architettonico è praticamente intatto. E’ un tesoro che, se opportunamente valorizzato, potrebbe costituire una attrattiva senza pari per San Severino Marche e l’entroterra marchigiano - ed infine ha concluso affermando - Sappiamo che le Marche con le sue attrattive culturali, storiche ed archeologiche costituisce, per la Lonely Planet, una delle maggiori attrattive mondiali per il turismo. San Severino Marche potrebbe divenire una delle principali tappe di questo itinerario.