Politica

Nasce la Lega Marche - Salvini Premier, Arrigoni: "Continuiamo a strutturarci in vista delle prossime sfide"

Nasce la Lega Marche - Salvini Premier, Arrigoni: "Continuiamo a strutturarci in vista delle prossime sfide"

“Nasce formalmente la nuova Lega Marche – Salvini Premier. I soci fondatori sono Massimo Agostinelli (amministratore), Tullio Patassini (presidente) e Giorgia Latini (segretario)”. Ad annunciarlo è il responsabile della Lega Marche,  senatore Paolo Arrigoni che sta guidando il Carroccio nella regione da oltre due anni. “Questo nuovo movimento, analogamente alla Lega Salvini Premier a livello nazionale, proseguirà sulla strada tracciata dal nostro Segretario Federale in tutto il Paese, da nord a sud, rinnovando le battaglie che da anni portiamo avanti per i marchigiani, per il territorio e per il suo sistema economico e produttivo”, continua il Senatore. “Da quando Matteo Salvini mi ha affidato il compito di riorganizzarla, grazie all’energia e all’entusiasmo dei nostri militanti, la Lega è in forte crescita in tutta la regione e questo nuovo movimento ci permetterà di strutturarci ulteriormente sui territori in vista delle importanti sfide elettorali che ci attendono nel 2020, ma soprattutto per dare risposte concrete e aumentare sempre più la vicinanza ai cittadini”.

11/02/2020 10:53
Camerino, insulti via social da Pasqui. Il sindaco Sborgia non ci sta: "Chieda scusa"

Camerino, insulti via social da Pasqui. Il sindaco Sborgia non ci sta: "Chieda scusa"

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia replica con una nota stampa ufficiale al consigliere e Capogruppo di minoranza Gianluca Pasqui. Nel mirino è finita la vivace attività social dell'ex primo cittadino, che negli ultimi giorni sta condividendo insulti contro l'Amministrazione comunale, aizzando le polemiche via Facebook.  "Prendiamo atto di come le scelte della nuova Amministrazione possano non essere completamente condivise da tutta la cittadinanza e possano anche spingersi oltre il normale diritto di critica. Riteniamo, però, che non possano e non debbano mai travalicare l’ambito di una dialettica corretta e improntata al rispetto delle persone senza mai trascendere nell’insulto - sottolinea il sindaco Sborgia -. Il fatto diventa ancor più grave quando l’insulto viene sostenuto se non addirittura incentivato da quanti sono chiamati a rappresentare le Istituzione cittadine. E’ accaduto che nei giorni scorsi sono state pubblicate sui social alcune esternazioni ingiuriose nei riguardi della nuova Amministrazione comunale di Camerino, circa scelte adottate nell’interesse della cittadinanza, e che tali ingiurie siano state condivise e approvate dal consigliere di minoranza Gianluca Pasqui". Sborgia redarguisce Pasqui per l'atteggiamento tenuto nelle ultime settimane, azzardando l'ipotesi che tutto venga messo in piedi per un tornaconto elettorale in vista delle prossime elezioni Regionali. "Comprendiamo la frustrazione di Pasqui - evidenzia il sindaco -, che prende ogni giorno atto di come la nuova Amministrazione abbia dato un tangibile e significativo cambio di passo riguardo alla gestione dei numerosi e grandi problemi che si è trovata ad affrontare e che fino a ieri sembravano irrisolvibili: la realizzazione della nuova sede provvisoria del Comune; l’avvio delle demolizioni di abitazione danneggiate dal terremoto che Pasqui diceva fossero impossibili da realizzare. Di fronte a tutto ciò prendiamo atto che evidentemente a Pasqui non rimane altro che l’insulto; contrabbandare risultati che non ha mai ottenuto, mistificando la realtà e raccontando favole alla cittadinanza nel disperato tentativo di riconquistare consensi, forse in vista della prossima campagna elettorale per le regionali qualora vi fosse qualche improvvida formazione politica che decidesse di arruolarlo tra le sue fila". "Ai nostri concittadini noi diciamo che siamo e saremo sempre pronti ad accettare ogni critica ci verrà rivolta nella consapevolezza della possibilità che si possono commettere e che mai ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Al consigliere di minoranza Pasqui rivolgiamo l’invito ad avere maggiore rispetto della popolazione, parlando il linguaggio della verità e non della propaganda. Lo esortiamo a prendere consapevolezza, una volta per tutte, della responsabilità e dell’onore del ruolo che gli è stato affidato, chiedendo anche scusa pubblicamente" conclude il sindaco Sborgia nella nota.  

10/02/2020 17:12
Post-sisma, Coltorti (M5S): "Ceriscioli commissario? Ipotesi inaccettabile"

Post-sisma, Coltorti (M5S): "Ceriscioli commissario? Ipotesi inaccettabile"

Il Movimento Cinque Stelle va all'attacco. Attraverso le parole del presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato, Mauro Coltorti, si definisce "agghiacciante" l'ipotesi di proporre il nome dell'attuale governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli come nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del post-terremoto.  "Del resto il Carnevale è alle porte e siamo in un periodo dell'anno dove c'è terreno fertile per gli scherzi - osserva in maniera sarcastica Coltorti -. Però va detto: anche soltanto a parlarne, l'ipotesi è quanto meno farsesca. E per chi vive nel cratere sismico inaccettabile. Ricordiamo a tutti che il governatore uscente è stato già sub-commissario, e si è sempre contraddistinto per un approccio ponziopilatesco nei confronti dei comuni della zona interessata dal sisma del 2016".  "Ceriscioli incarna in pieno la stagione delle pratiche incagliate nella burocrazia e dei fondi per la ricostruzione gestiti in maniera scellerata: non vogliamo credere che nel Pd si sia soltanto potuta immaginare una soluzione tanto folle. Finché ci sarà il M5s al governo - conclude Coltorti -, uno scenario simile non è neanche contemplabile. L'area appenninica marchigiana è la più indietro di tutte per quanto riguarda la ricostruzione: c'è bisogno di un "problem solver". Pertanto di una figura che sia quanto di più distante dal presidente uscente della regione Marche".  

10/02/2020 16:31
Macerata, pugno duro della Lega: "Basta gossip e giochetti, no a chi si definisce messia del centro-destra"

Macerata, pugno duro della Lega: "Basta gossip e giochetti, no a chi si definisce messia del centro-destra"

“Condizionamenti e giochetti da prima Repubblica? No grazie. Macerata chiede di avere finalmente una buona amministrazione e la Lega intende rispondere con competenza, serietà e concretezza. Pensiamo ad un progetto condiviso, ma non fanno per noi tavoli di facciata seguiti da esternazioni ed altolà via stampa, finti dinieghi ed eccezioni di lana caprina allo scopo di accreditare sé stessi". Parole chiare quelle che arrivano da Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega. Merlini si trova a rappresentare il Carroccio al tavolo del Centrodestra per decretare il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si terranno in primavera: "Piena collaborazione con tutte le forze che condivideranno il progetto e l’unico metodo possibile per attuarlo - aggiunge Merlini -: trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra”. Al bando vengono messi quelli che vengono definiti come personalismi e soliti nomi da riciclare: “La Lega non indulge alle autocandidature, non lascia passare il tempo tra un’esternazione ed un tavolo né tenta di accreditarsi come il messia del Centrodestra cittadino – conclude Merlini – La Lega vuole per Macerata persone capaci e motivate come quelle che, in centinaia di comuni d’Italia, testimoniano il valore del progetto Lega per il territorio. Il resto lo lasciamo a gossippari e navigati di una politica che non ci appartiene, non ci appaga e, soprattutto, nuoce a Macerata e ai maceratesi che vogliono chiarezza e discontinuità”.  

10/02/2020 15:35
Marche, i 5 stelle nel caos. Pergolesi non si ricandida: "Non ci metto più la faccia"

Marche, i 5 stelle nel caos. Pergolesi non si ricandida: "Non ci metto più la faccia"

Duro atto di accusa di Romina Pergolesi sulla deriva che sta prendendo il Movimento 5 Stelle, con particolare riferimento a quelli che definisce come "baronetti marchigiani che siedono in Parlamento". Oggi, 10 febbraio, scadono le autocandidature sulla piattaforma Rousseau e la consigliera regionale pentastellata ha deciso di tirarsi fuori. Non si candida. "Non ci metto più la faccia con questo partito che, dal 2018, ha preso una deriva che tradisce il programma e le aspettative dei tanti cittadini che vi avevano riposto fiducia sperando in un cambiamento reale", tuona. "Non siamo più quelli delle origini – prosegue la consigliera regionale -. Appena arrivati a Roma, alcuni nostri parlamentari hanno completamente abbandonato il territorio, dimenticandosi che erano lì per risolvere i problemi ai cittadini e non per rimanere ancorati alle poltrone. Uno scollamento ormai irrecuperabile. Non si sono più visti, né sentiti, preferendo i privilegi di quella casta che tanto contestavano. C'erano persone valide, competenti e capaci all'inizio di questo nostro viaggio, ma sono state denigrate, insultate, isolate. Si sono preferiti i pigiabottoni per consolidare il proprio potere, tradendo cittadini e compagni di viaggio". Attivisti storici che se ne vanno, gruppi che non si ripresentano alle amministrative, macchina del fango sui social, scorrettezze meschine se non si è allineati. Questo il quadro tratteggiato da Romina Pergolesi tratteggia un quadro impressionante. "Noi consiglieri regionali siamo stati lasciati soli a combattere le battaglie storiche locali – osserva -. Abbiamo dovuto respingere attacchi personali ogni giorno, per cinque anni, ma mai una volta nel merito delle questioni, non ne erano capaci. Ho personalmente organizzato centinaia di riunioni e assemblee in tutta la regione, mentre i nostri rappresentanti a Roma erano impegnati a commentare sui social contro di noi. Incapaci di confrontarsi con i cittadini e poco inclini ad ascoltare le criticità per cercare di risolverle, si sono specializzati nei post, facendo scappare le più belle menti che avevano creduto in questo progetto". "Noi, pur stando all'opposizione siamo stati in grado di incidere ed ottenere importanti risultati per i marchigiani. Loro al governo cosa hanno fatto per i terremotati? Per la chiusura degli ospedali? Sull'inquinamento ambientale? Finisco il mio mandato con la consapevolezza di aver svolto appieno il mio lavoro e messo sempre l'interesse dei cittadini al primo posto - prosegue la Pergolesi -, a differenza di alcuni cosiddetti "puristi" che strumentalizzano il loro ruolo per potare vantaggi a parenti e amici. Ora restano il dispiacere e la delusione di un bel sogno che, per l'arrivismo di alcuni, si è trasformato in qualcos'altro. Non ho mai ceduto ai ricatti e alle ingerenze calate dall'alto, né voglio rendermi complice dei clamorosi voltafaccia delle nostre battaglie identitarie. Io, come altri portavoce, non ci metteremo più la faccia. Resto comunque convinta che la bellissima rete di brave persone che si è creata negli anni continuerà a lottare per il bene comune, con i tantissimi strumenti che ci sono a disposizione. A loro va il mio più grande ringraziamento e rispetto".  

10/02/2020 13:51
Marche, piovono parole pesanti tra Rosato (Italia Viva) e Ceriscioli (Pd)

Marche, piovono parole pesanti tra Rosato (Italia Viva) e Ceriscioli (Pd)

È guerra fredda tra Italia Viva e il Partito Democratico. I coordinatori provinciali e regionali del partito fondato da Matteo Renzi replicano, tramite una nota stampa congiunta, alle dure esternazioni piovute nei loro confronti a margine della riunione del Direttivo Regionale del PD tenutasi ieri, domenica 9 febbraio.  L'attuale governatore Ceriscioli non ha esitato a mostrare il proprio fastidio per le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Ettore Rosato, che aveva bollato come "perdente" la sua eventuale ricandidatura. Sono stati usati, nel corso del Direttivo, termini pesanti nei confronti degli esponenti di "Italia Viva" come "delinquenza politica" e "demenza".  "Sono questi i termini da utilizzare in un confronto politico? È questa l'etichetta da dare ad Italia Viva e al Vice Presidente della Camera (Rosato, ndr)? Dichiarazioni che più che la politica e la buona educazione offendono per primi chi le ha pronunciate - sottolineano i renziani -. Tanto più se questo atteggiamento avviene in presenza del vice segretario nazionale del Pd Orlando, arrivato nelle Marche per mediare e fare sintesi, per unire e non per dividere". "Respingiamo le accuse e comunque non raccogliamo le provocazioni. Siamo abituati ad anteporre gli interessi generali ed il bene comune ai destini personali che accecano - proseguono da Italia Viva -, portano a difese imbarazzanti ed alla completa perdita del senso di orientamento. È preoccupante che alcuni dirigenti politici non si siano ancora resi conto che la realtà marchigiana e il sentimento dei concittadini è ben diverso da quello che loro dicono". "Italia Viva lavora con senso di responsabilità per evitare il governo delle destre - si conclude nella nota -. Lavora per unire, per allargare, per stimolare partecipazione ed impegno, per delineare un progetto che ci permetta di essere credibili e competitivi, con un/una nuovo/a leader forte, popolare, che riaccenda quell'entusiamo che alcuni soggetti hanno spento da tempo". 

10/02/2020 13:43
Macerata 2020, Miliozzi torna in piazza: "Rilanciamo il centro storico e aiutiamo i commercianti"

Macerata 2020, Miliozzi torna in piazza: "Rilanciamo il centro storico e aiutiamo i commercianti"

Domenica 9 febbraio la lista civica "Macerata Insieme" e il candidato sindaco David Miliozzi sono tornati in Piazza della Libertà per una "Merenda Insieme" alla cittadinanza e giochi per grandi e bambini, a cura di Laura Copparoni.  Buono il riscontro della piazza: molti cittadini hanno partecipato all'iniziativa per un momento di confronto e di recupero della coesione sociale per la comunità. Presente anche il Maestro Silvio Craia che, con un live painting ispirato al centro storico, ha regalato i suoi lavori al pubblico.   "All'inizio di questa campagna elettorale ci siamo presentati alla città in Piazza, perché convinti che la politica deve tornare tra i cittadini e ripartire dall'ascolto" ha detto David Miliozzi. "Dopo gli appuntamenti di questi giorni nelle frazioni e nei quartieri, siamo tornati in centro storico, un centro storico che ha bisogno di essere rilanciato, che non ha bisogno di prese di posizione ideologiche, ma di scelte che vadano incontro alle esigenze di chi vive quotidianamente il più importante e antico quartiere della città. Bisogna rimettere tutto in discussione, ascoltare e ripartire Insieme, con coraggio". "Macerata Insieme vuole un centro storico accessibile e attrattivo - prosegue Miliozzi -, vuole incentivare la residenza in centro e dare aiuti concreti ai commercianti. Macerata va amministrata con il contributo di tutti e l'amministrazione la fanno i cittadini. Le scelte sul centro storico non possono prescindere dal contributo e dalle idee dei residenti e dei commercianti".  

10/02/2020 09:45
La Lega mette all'ordine del giorno il ricordo delle vittime delle Foibe in 30 Comuni

La Lega mette all'ordine del giorno il ricordo delle vittime delle Foibe in 30 Comuni

Sono 30 i comuni delle Marche dove la Lega, in collaborazione con il gruppo consiliare regionale, ha presentato un ordine del giorno al fine di commemorare con iniziative istituzionali la Giornata del Ricordo del 10 febbraio e provvedere a intitolare una via/piazza ai martiri delle foibe. “Per troppi anni gli orrori delle foibe, gli eccidi ai danni di civili, militari, uomini, donne e bambini, l'esodo forzato di oltre 250mila italiani e le altre vicende consumatasi nelle terre del confine del Nord-Est, in Istria e Dalmazia, sono stati taciuti e solo nel 2004 lo Stato italiano ha istituito il “Giorno del ricordo”, - evidenzia il responsabile regionale enti locali della Lega Andrea Maria Antonini -. Le Marche furono una Regione direttamente coinvolta negli anni dell’esodo dei profughi giuliano-dalmati. Il porto di Ancona, situato proprio al centro della costa adriatica, fu luogo di arrivo di alcune delle navi che partirono da quelle terre fin dal 1947, quando nella città dorica, il 16 febbraio, per primi giunsero più di 2.000 polesi”. “Le Istituzioni – continua Antonini - non hanno solo un obbligo di legge, ma anche una responsabilità morale di far conoscere quei tragici eventi, in particolar modo nelle scuole, per conservare il ricordo e favorire la comprensione e la conoscenza di una pagina drammatica di storia”. I consiglieri della Lega di Ascoli Piceno, Folignano, Montemonaco, Massignano, Comunanza, Cupra Marittima, Castignano, Montalto delle Marche, San Benedetto del Tronto, Fermo, Mergo, Monte Urano, Peglio, Porto San Giorgio, Montegranaro, Acqualagna, Cagli, Montelabbate, Colli al Metauro, Pesaro, Fano, Matelica, Recanati, Petriano, Esanatoglia, Treia, Castel Sant'Angelo sul Nera, Appignano, Sarnano, Castelraimondo, Osimo, Ancona, Filottrano, Falconara Marittima e Numana porteranno quindi nel primo consiglio comunale utile l'ordine del giorno. “Per la Lega il ricordo dei nostri martiri rappresenta uno dei valori più alti su cui si fonda il Paese”, dichiara il responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni. “A partire dai territori, la Lega voluta da Matteo Salvini intende dunque investire su queste iniziative per rilanciare lo spirito di appartenenza nazionale, oltre al ricordo e la consapevolezza della nostra storia”.

09/02/2020 13:58
Macerata, Forza Italia frena la coalizione: "No a fughe in avanti sul candidato sindaco"

Macerata, Forza Italia frena la coalizione: "No a fughe in avanti sul candidato sindaco"

Il Senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche, prova a gettare acqua sul fuoco su un centro-destra in fibrillazione. La questione candidature sta infiammando il dibattito interno alla coalizione.  Battistoni interviene riguardo la situazione che si sta profilando in vista delle elezioni Regionali, sottolineando come "c'è un tavolo nazionale, costituito da Berlusconi, Meloni e Salvini che sta vagliando la questione delle candidature. È un tavolo che ha la massima fiducia di Forza Italia e sicuramente anche degli altri partiti di centro-destra". "A quel tavolo ci dobbiamo rimettere con fiducia e serenità - prosegue Battistoni -, senza pensare che il candidato governatore faccia partire in Risiko sulle elezioni amministrative". Proprio alla peculiare situazione di Macerata il senatore sembra voler porre un freno alla fuga di notizie riguardante il nome dell'agognato candidato unitario di coalizione: " La ricerca deve proseguire, ma deve anche essere onesta e franca. Andranno considerate qualità e capacità dei candidati perché fare il sindaco è un lavoro complesso che richiede competenza e conoscenza del territorio; sul suo lavoro, e quello della sua squadra, ci giocheremo un pezzo importante della nostra credibilità politica per i prossimi dieci anni". "La coalizione di centro-destra ha, per natura, al proprio interno, persone che possono prestarsi a questo ruolo, ma - conclude Battistoni - non servono fughe in avanti, né indietro: dobbiamo semplicemente continuare a lavorare con l'obiettivo non di liberare Macerata, perché non c'è da liberare niente, Macerata va governata. E questo, sono convinto, lo sapremo fare meglio dell'attuale classe dirigente".

09/02/2020 13:35
Civitanova, incontro sul tema immigrazione: Fratelli d'Italia riunisce gli "Stati generali"

Civitanova, incontro sul tema immigrazione: Fratelli d'Italia riunisce gli "Stati generali"

 Incontro sul tema immigrazione organizzato da Fratelli d’Italia.  Sabato 15 Febbraio a Civitanova Marche, la sala consiliare del Comune ospiterà gli “Stati generali del dipartimento immigrazione Fratelli d’Italia”. Il dipartimento, guidato dal recanatese Paolo Diop, si riunirà nella città costiera per discutere e programmare l’attività del dipartimento a livello nazionale grazie al responsabile organizzativo nazionale Paolo Perini. All’incontro, oltre ai dirigenti nazionali e locali, prenderanno parte Alessandro Melluzzi e Magdi Cristiano Allam. La giornata inizierà con gli interventi dei dirigenti nazionali del dipartimento, con il coinvolgimento dei responsabili regionali e provinciali che arriveranno da tutta Italia per questo evento. Il pomeriggio, sul tema "Organizzazione e scelte per il futuro", vedrà alternarsi sul palco il criminologo Meluzzi e  lo scrittore giornalista Magdi Allam che offriranno una visione personale e delle proposte per incanalare l’immigrazione in percorsi di virtuosità. Aprirà la sessione pomeridiana l’assessore Pierpaolo Borroni di FDI Civitanova Marche e a seguire prenderanno la parola il Portavoce Regionale Carlo Ciccioli, il consigliere regionale Elena Leonardi, Guido Castelli, Responsabile del dipartimento delle autonomie locali, Paolo Perini Responsabile Organizzativo nazionale e della Regione Marche del Dipartimento immigrazione ed infine Paolo Diop, Responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione. Le conclusioni spetteranno a Francesco Acquaroli, Deputato e candidato Presidente della Regione Marche.    

08/02/2020 21:40
Consigliere regionale Urbinati: "La Regione Marche alla Bit per presentare le iniziative su Sisto V"

Consigliere regionale Urbinati: "La Regione Marche alla Bit per presentare le iniziative su Sisto V"

Le Marche sono la culla di personaggi di fama nazionale e internazionale: da Leopardi a Raffaello, passando per Sisto V. Una regione piena di storia e tradizioni. Lo sa bene il Consigliere Regionale e Capogruppo Assemblere di Italia Viva Fabio Urbinati che, lo scorso 24 gennaio, insieme all’assessore Pieroni e al consigliere Rapa ha presentato - in qualità di promotore - una proposta di legge per le celebrazioni del V centenario della nascita di Sisto V. Si tratta di un provvedimento, come si legge dal testo stesso, volto a “promuove e sostenere iniziative, incontri, eventi, manifestazioni in onore di papa Sisto V nel territorio marchigiano” e ad avviare “collaborazioni in ambito nazionale e internazionale, anche in sinergia con quanto predisposto a livello nazionale”.   “Sono veramente soddisfatto per aver portato a compimento un atto che rimarrà nella storia di Grottammare, Montalto e di tutto il territorio", afferma Urbinati. Questa iniziativa porterà le Marche, in special modo quelle del sud, ad essere protagoniste nel 2021, collaborando anche con realtà come il Vaticano. Inoltre, tutte le iniziative programmate per celebrare questo importante anniversario verranno presto presentate alla Bit di Milano”. Anche quest’anno dunque, la nostra regione sarà protagonista ad uno dei più importanti appuntamenti nazionali in tema di turismo.

08/02/2020 16:24
Regionali, sulla locandina scompare il titolo di "candidato governatore" vicino al nome di Acquaroli: partita riaperta?

Regionali, sulla locandina scompare il titolo di "candidato governatore" vicino al nome di Acquaroli: partita riaperta?

La locandina dell'ultimo evento promosso da "Fratelli d'Italia" in vista delle elezioni Regionali previste in primavera gettano un pesante punto interrogativo sulla candidatura a presidente della Regione Marche di Francesco Acquaroli. Un particolare, infatti, è saltato all'occhio in occasione della promozione dell'incontro previsto a Porto Sant'Elpidio nella serata di oggi.  Nella locandina Acquaroli viene, infatti, presentato semplicemente come "Deputato Repubblica Italiana" e non più come "Candidato Regione Marche" come avvenuto in tutti i manifesti rilasciati sino ad ora, compreso quello riguardante gli Stati Generali del partito, in programma a Civitanova Marche il prossimo 15 febbraio.  Un evento fissato in data successiva a quella di Porto Sant'Elpidio, ma promosso con largo anticipo rispetto a quello che si terrà questa sera nel Fermano.   Si è trattato di una semplice svista o di un indizio che nasconde implicazioni ben più profonde riguardo il nome con il quale il centro-destra concorrerà al ruolo di governatore delle Marche la prossima primavera? Qualcuno ha imposto "dall'alto" la cancellazione del titolo di "candidato" a fianco del nome di Acquaroli? La partita è riaperta?  Non è un mistero, infatti, che la candidatura del politico potentino sia stata imposta direttamente da Roma dal capo politico di "Fratelli d'Italia" Giorgia Meloni, generando sin da subito più di un mal di pancia all'interno della coalizione. Il suo nome - ufficializzato a fine dicembre - non ha mai scaldato gli animi e, invece che prendere quota, col tempo sembra essersi sgonfiato. Anche perché all'orizzonte è apparso il profilo "moderato" del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.  Un primo stop all'ipotesi Acquaroli era arrivato da Matteo Salvini già durante la visita del leader della Lega ad Ancona, avvenuta il 23 dicembre 2019. Al candidato di "Fratelli d'Italia" viene rimproverato uno sbilanciamento eccessivo verso destra. Tutti, all'interno della coalizione, ricordano ancora la celebre "cena fascista" in cui il deputato ha partecipato lo scorso 30 ottobre ad Acquasanta Terme.  Una cena che l'ha posto al centro delle polemiche e che rischia di rappresentare un boomerang gigantesco per tutta la coalizione, visto che lo scivolone verrebbe senz'altro cavalcato dal centro-sinistra in campagna elettorale.  Dall'altro lato, Ciarapica è uomo gradito a Salvini. Il leader della Lega lo considera la figura più adatta ad intercettare un elettorato tradizionalmente moderato come quello marchigiano, anche in forza dei risultati positivi ottenuti da Civitanova Marche sotto la sua amministrazione. Il leader della Lega l'ha lodato, anche pubblicamente, in occasione della chiusura a Civitanova di due negozi di cannabis light.  Senza dimenticare che il nome di Ciarapica è caldeggiato anche da Forza Italia e dai rappresentanti di spicco del mondo del lavoro. Il sindaco civitanovese ha, infatti, ricevuto il pubblico appoggio di imprenditori come Fabio Giulianelli (Gruppo Lube), Sandro Paniccia (Ica), Umberto Antonelli (Euro Building) e Germano Ercoli (Eurosuole).  In una prospettiva che vedrebbe il candidato del centro-destra fronteggiarsi con il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, più accreditata rispetto alla riproposizione del nome dell'attuale governatore Ceriscioli (considerato un cavallo perdente), molti alleati ritengono necessario schierare un candidato che sia espressione del territorio e non di un unico partito della coalizione.  Dubbi destinati a sciogliersi presto. Si è giunti al rush finale e il centro-destra si trova davanti al bivio Acquaroli-Ciarapica. Entro la prossima settimana si dovrà decidere quale strada percorrere. 

07/02/2020 18:19
Macerata, la Lega sulle prossime Comunali:"Basta gossip, lasciateci lavorare per la città"

Macerata, la Lega sulle prossime Comunali:"Basta gossip, lasciateci lavorare per la città"

“In una settimana è stato creato  dal nulla l’Universo, perché il Centrodestra non dovrebbe riuscire nello stesso tempo a fare sintesi per un sindaco di Macerata finalmente degno di questo nome?”.  Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile per le Marche della Lega e quello provinciale Simone Merlini fanno spallucce ai rumors che tentano di sparigliare le carte nel Centrodestra ipotizzando che la Lega sia una specie di demiurgo che tutto può a dispetto delle logiche e delle circostanze. “Se la Lega a Macerata è percepita molto forte è perché non si nasconde dietro al politichese, piuttosto si mette in gioco nel voler dare risposte concrete e di buonsenso ai cittadini che chiedono il ritorno della buona politica – spiega Merlini – Rispetto all’anno precedente nel 2019 abbiamo più che raddoppiato gli iscritti facendo tesoro del grande consenso elettorale (36,4% in città, 41% nella provincia e 38% in regione) che ha dato il via ad un risveglio di partecipazione. È per questo che vogliamo puntare su quello che sappiamo fare meglio: squadra, coerenza, idee. Per la Lega lavorare con e per il territorio non è solo uno slogan, ma un dovere: nel maceratese ci sono donne e uomini con ruoli e responsabilità di partito e oltre 40 amministratori negli enti locali a dimostrarlo”. Consapevole della propria rappresentatività, il Carroccio maceratese ha chiari sia programmi per il rilancio della Città offuscata causa la pessima amministrazione del PD che metodologia di attuazione, ma non intende portarli avanti in solitaria. “Il tentativo di attribuirmi potere di vita e di morte sul futuro politico di Macerata è maldestro e risibile. Lo sanno tutti che sono un cultore del confronto e della sussidiarietà – aggiunge il senatore Arrigoni - La Lega ha contribuito a costituire il tavolo di Centro-destra e vi partecipa con lealtà rispettando le posizioni di ciascuno. Attribuirmi il ruolo di manovratore è puro gossip. Pensare che il sottoscritto cali dall’alto sul tavolo del Centrodestra nomi esterni dopo mesi di un percorso condiviso è fuorviante e di pura fantasia. La Lega, compatta, è consapevole di avere un ruolo di grande responsabilità e lo eserciterà fino in fondo. Macerata la vogliamo concretamente liberare e rilanciare insieme a chi, concretamente, lo vuol fare”.

07/02/2020 15:39
Macerata, Miliozzi incontra le frazioni: "In questi anni sono state dimenticate"

Macerata, Miliozzi incontra le frazioni: "In questi anni sono state dimenticate"

David Miliozzi, candidato sindaco alle primarie del centro-sinistra con la lista civica "Macerata Insieme", a poco più di una settimana dal verdetto delle urne è pronto ad iniziare un ciclo di incontri dalla denominazione piuttosto chiara: "Rimettiamo le Frazioni al Centro!".  "Macerata Insieme me è convinta che sia fondamentale ripartire dalle piccole cose - afferma Miliozzi -. Dai problemi e dalle esigenze della quotidianità che possono aiutare gli abitanti di Sforzacosta, Villa Potenza e Piediripa a vivere meglio. Ogni frazione ha le sue esigenze, le sue caratteristiche".  "Le frazioni in questi anni sono state un pò dimenticate - aggiunge Miliozzi -: mancano momenti e luoghi di confronto per la cittadinanza, servono spazi urbani rigenerati. Manca una progettazione seria per migliorare la qualità delle vita delle persone. Ripartiamo dai problemi che i cittadini vivono quotidianamente, e confrontiamoci in modo vero e costruttivo sulle necessità dei cittadini".  Ecco, nel dettaglio, il programma del ciclo di incontro "Rimettiamo le Frazioni al Centro!":  Sforzacosta - Venerdì 7 febbraio dalle ore 19.30 l'associazione "Macerata Insieme" e il candidato sindaco Miliozzi incontrano Sforzacosta al Caffè Dino e Dina, in borgo Sforzacosta, 144 Villa Potenza - Sabato 8 febbraio dalle ore 18.30  Incontro con Villa Potenza presso Euro Bar, via borgo Peranzoni, 111 Piediripa - Lunedì 10 febbraio dalle 18.30 incontro con Piediripa presso Friends Caffè, Piazzale Salvo D'Acquisto, 5

07/02/2020 15:01
Marche 2020, Arrigoni attacca Mancinelli: "Gonfia l'ego per rottamare Ceriscioli"

Marche 2020, Arrigoni attacca Mancinelli: "Gonfia l'ego per rottamare Ceriscioli"

“Per quanto possa apparire disinteressato e persino romantico, il tour di Valeria Mancinelli per le Marche è in realtà un’operazione di marketing politico congegnata e partita dal “World Mayor Price 2018”, cioè il miglior Sindaco del Mondo. Un premio dal nome altisonante, attribuito al Sindaco di Ancona da una fondazione privata, aperta a contributi economici di privati, che accetta ben volentieri candidature, e che per attribuire il titolo di migliore amministratore pubblico del pianeta Terra si è basato su “ben” 149 voti,,nemmeno sufficienti per diventare consiglieri di circoscrizione. Sul totale dei clik on line sul portale dedicato 126 provenivano da Ancona, mentre 23 dal resto del mondo”. Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, riguardo ai numerosi eventi che vedono protagonista il Sindaco di Ancona con il suo libro “I principi del buon governo”. “In attesa che “I principi del buon governo” diventi un film a puntate sulle gesta eroiche di questo sindaco che “nel caos del mondo che cambia” si sporge su un “abisso” nel Comune di Ancona, prodotto da gente incapace, che aveva mal governato e che ha reso necessaria la sua discesa dall’Olimpo per salvare, con umiltà, la città dalla deriva, occorre ricordare una non banale dimenticanza: la signora Mancinelli si è scordata di scrivere che l’abisso, come lo chiama lei, è stato creato dal centrosinistra, per il quale tra l’altro era assessore”, ricorda Arrigoni. “Lo dica: gli incapaci di prendere decisioni e i buoni a nulla sono stati proprio i suoi compagni del PD”. “L’epopea letteraria del Sindaco Mancinelli prosegue citando il concetto cardine del suo governo locale: “l’onestà, che bisogna concretizzare con l’esempio”. Sarà per questo che il Sindaco non si è mai fatta delle domande sulle opere pubbliche mai eseguite, parzialmente realizzate o per le quali il Comune di Ancona avrebbe sborsato, secondo l’inchiesta “Ghost Jobs”, cifre astronomiche rispetto al loro reale valore? Non è preoccupata che i suoi assessori siano indagati nella medesima inchiesta per abuso d’ufficio, truffa, turbativa d’asta o omissione di atti d’ufficio?”, attacca il Senatore della Lega. “Quando la Mancinelli parla invece di che cosa sia la “sincerità”, partendo dalla necessità di fare le cose, anche in solitudine quando “il resto del mondo non ti aiuta”, ci dovrebbe anche raccontare, per dovere di sincerità, che proprio la Regione che negli ultimi mesi ha attaccato continuamente, nel tentativo di screditare il compagno di partito Ceriscioli e di mostrarsi come la migliore candidata presidente, ha elargito alla sua Amministrazione ben 183 milioni di euro tra fondi propri ed europei dal 2015 ad oggi”, ricorda ancora Arrigoni. “Sincerità vorrebbe che si ammettesse che la Regione ha concentrato tutti i fondi proprio su Ancona, mentre il resto della provincia anconetana, così come gli altri territori marchigiani, sono rimasti a bocca asciutta. La sincerità sarebbe quella di evidenziare che la Sanità regionale ha investito solo e soltanto su Ancona, creando disservizi nelle aree interne, che sono state dimenticate. Lì ci sono tanti sindaci eroici che nonostante le avversità mantengono la posizione, talvolta con sacrifici personali, e che lottano per garantire servizi socio sanitari essenziali per i loro cittadini. Mentre di questi sindaci non si parla, mentre la Regione non li ascolta, per la diva Mancinelli, campionessa di onestà e sincerità, ecco una pioggia di fondi che le sono stati sicuramente utili a dispensare, con l'Ipertrofia dell'Ego, lezioni di “buon governo”, a spese però di tutti i marchigiani”.

07/02/2020 14:57
Macerata, il candidato sindaco del centro-destra: tra 7 giorni il nome

Macerata, il candidato sindaco del centro-destra: tra 7 giorni il nome

Le forze di centro-destra della città di Macerata si sono riunite quest'oggi in vista delle elezioni amministrative in programma la prossima primavera. Elezioni che decreteranno il nuovo sindaco del capoluogo dopo dieci anni di gestione Carancini. All'incontro hanno presenziato i responsabili comunali e provinciali di tutti i partiti e delle liste civiche della coalizione, a sottolineare l'unione nei fatti per interpretare quella che - in una nota stampa firmata congiuntamente - viene definita la "volontà di risveglio della città".   "La specificità di Macerata e l’importanza di ridare voce ad una città capoluogo piegata su sé stessa ed in grave difficoltà dopo decenni di mal governo del PD e del centro sinistra significa - si legge nella nota - che i tempi delle scelte non sono e non saranno condizionati da niente altro che dal bene della città senza nessuna preclusione". Dalla riunione è stata decretata la scadenza ufficiale per la scelta del candidato sindaco unitario: "Sul punto le forze politiche e le civiche del centro destra hanno concordato che la prossima settimana saranno confrontati i punti programmatici e le proposte di squadra che verranno da tutti, con l’impegno di raggiungere la sintesi più seria e forte per il bene di Macerata". 

06/02/2020 23:12
Civitanova, Frinconi all'attacco: "Ciarapica non ha fatto nulla per la città alta"

Civitanova, Frinconi all'attacco: "Ciarapica non ha fatto nulla per la città alta"

"Il sindaco ha dato voce a grandi promesse sul centro storico della città alta, sbandierando ripetutamente che la sua priorità sarebbe stata di incentivare le attività produttive creando una “no tax area”, grazie alla quale i commercianti del borgo sarebbero stati esentati dal pagamento delle tasse. Questa promessa l’attuale sindaco l’ha a tal punto sfoggiata e divulgata che, nella città alta, gli elettori lo hanno premiato col 70% delle preferenze. Dopo tre anni, Ciarapica - come testimoniano gli stessi residenti - per Civitanova Alta non ha fatto nulla!". Così il segretario del Partito Democratico di Civitanova Marche Guido Frinconi commenta l'operato dell'attuale amministrazione comunale per il borgo alto, a tre anni dalle elezioni.  "Abbandono e immobilismo, che si riflettono inevitabilmente sulle attività produttive di ogni settore, ormai la fanno da padroni. Durante l’ultimo consiglio comunale, l’assessore al bilancio Belletti ha dichiarato che saranno stanziati nel prossimo bilancio di previsione 80mila euro totali per incentivare le attività produttive di tutta la città - ricorda Frinconi -, cifra nella quale sono compresi anche gli stanziamenti della città alta. Una presa in giro senza precedenti, la cifra è veramente irrisoria e deve essere ripartita fra Civitanova “porto” e la città alta".  "Questo contributo, scandalosamente misero, non può in alcun modo incentivare le attività produttive - spiega Frinconi - e non è abbastanza per costituire una visione progettuale del futuro di Civitanova Alta. Se solo questo è quello che vuole mettere in campo il sindaco, allora c’è davvero molto da preoccuparsi e da rimanere, a dir poco, allibiti".  "Del tutto legittimo a questo punto è chiedersi, dopo ben 3 anni di mandato, dove si trova nel bilancio illustrato dalla Belletti l’area di non pagamento delle imposte, in quale capitolo ed in che modo il sindaco e gli assessori competenti intendono dare attuazione a quello definito nel suo programma elettorale il “rilancio commerciale di Civitanova Alta”? La realtà dei fatti parla chiaro - conclude il segretario del Pd civitanovese - e narra di una città alta abbandonata a se stessa, in cui non è stato valorizzato nulla e non è stato previsto neanche un investimento serio ed efficace che potesse dare corso a quanto promesso". 

06/02/2020 15:30
Macerata, c'è vita nel centro-destra: Mosca si ritira, rimangono Marchiori e Delle Fave. Decide il senatore Arrigoni

Macerata, c'è vita nel centro-destra: Mosca si ritira, rimangono Marchiori e Delle Fave. Decide il senatore Arrigoni

La politica, ancor più quella cittadina, è caratterizzata da periodi di stasi e periodi di forti accelerazioni che hanno entrambi il medesimo livello di pericolosità perché nessuno sa dove le due fasi della politica possano condurre. È certo che il PD maceratese è da tempo impegnato nella selezione del successore di Carancini. La gara, sulla carta vinta dall’Assessore ai lavori pubblici Ricotta, potrebbe riservare belle (o brutte dipende dai punti vista) sorprese ai dem maceratesi. È  infatti sempre più accreditato un impressionante risultato della Monteverde che, candidatasi per contenere il consigliere da premio Oscar Miliozzi, potrebbe essere lei il candidato unitario della sinistra. Chissà che la sinistra locale non possa ancora una volta dare discontinuità alla propria amministrazione votando, come fece dieci anni fa, per il candidato outsider, portando la Monteverde a sfidare il candidato del centro destra. NOVITÀ - Anche su questo fronte qualcosa si muove. Si, infatti,  sembra che nel centro destra stiano circolando i nomi di due candidati, entrambi avvocati, l’Avvocato Andrea Marchiori e l’Avvocato Raffaele Delle Fave.  Il terzo candidato che sino all’altro giorno era in lizza per la candidatura a Sindaco, l’imprenditore Mosca, sembra abbia ritirato la propria disponibilità. Nessuno ha smentito la notizia, proviamo a capire qual è la strategia della Lega partito di maggioranza relativa guidato dal Commissario Senatore  Arrigoni. Nessuno dei due è nuovo alla politica. Marchiori, si affaccia sulla scena cittadina prima con Anna Menghi nel 2010 (43 preferenze), poi con Forza Italia nel 2015 in appoggio alla candidata Sindaco Pantana contro un Carancini fresco del suo prima mandato. Il risultato con Forza Italia, seppur non entusiasmante (51 preferenze) gli permise di entrare in Consiglio. Nel luglio 2019, pochi mesi fa, dopo tutto il trambusto vissuto a Macerata e la Lega con un risultato storico alle regionali, entra nel partito di Salvini venendo simpaticamente definito "leghista con moderazione" anziché "leghista moderato". Altre informazioni sul candidato non pervenute. Questa candidatura viene percepita dai maceratesi come una candidatura debole perché  lui è poco conosciuto nella città', motivo per il quale il tavolo di centro destra su questo nome si sta dividendo. Inoltre i maligni, direbbero che Marchiori è uno dei tanti politici locali entrati da poco in Lega per ovvi motivi. Sull'altro nome fatto, la situazione sembra essere diversa.  L’Avvocato Delle Fave, non più presente sulla scena politica da molti anni, ha come sua ultima apparizione politica l’amministrazione 2005-2010 quando con 208 preferenze, fu tra i più votati a Macerata arrivando subito dopo il dottor Mari, altro nome contattato dal duo leghista Patassini-Arrigoni in tempi non sospetti per la candidatura a Sindaco. Assunse il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici portato a termine con la realizzazione di molte opere pubbliche importanti per il territorio. Progetti e lavori tanto importanti che oggi, dopo dieci anni, si percepiscono ancora come vitali per il capoluogo. Si pensi in tema di viabilità alla Galleria  intervalliva passante sotto il centro di Macerata realizzata con Delle Fave assessore, la più importante ed utile opera pubblica mai realizzata e ultimata in soli 4 anni. Come del resto i 98 milioni di euro di lavori pubblici realizzati sotto la sua guida. L'uscita  di scena di Delle Fave coincide con la candidatura a sindaco di Carancini . Come abbiamo detto L’avvocato Delle Fave è completamento scomparso dalla scena politica attiva dove oramai più modernamente si colloca in un’area politica di centro-destra e in pieno contrasto con l’attuale amministrazione che ritiene aver concretamente distrutto questa città. Una città che l’Avvocato non ha mai abbondonato. Di recente, infatti,  Delle Fave ha aperto in centro storico un ristorante, potendo così conoscere da vicino i problemi di questa categoria economica che ha dovuto subire molto dall’attuale amministrazione. Nel ristorante biologico vengono somministrati e venduti i prodotti della azienda agraria di Delle Fave che tra le altre cose è anche un imprenditore nel settore delle energie rinnovabili. Insomma, una persona stimata e conosciuta da tutti, non solo perché qui è cresciuto e perché qui lavora come avvocato da moltissimi anni,  ma perché nella città ha investito creando opportunità di lavoro per i maceratesi ed anche per il suo passato sportivo agonistico a livello nazionale nell’ambito dello sci, ove oggi ricopre la carica di Giudice unico regionale della federazione italiana sport invernali. Le voci dicono che se sarà lui il candidato del centro-destra sono già pronte 4 liste civiche con nomi importanti che lo sosterranno. È fondamentale comunque , che il centro destra decida in fretta chi dovrà sfidare il candidato della sinistra, ma è bene che questo ragionamento venga fatto tenendo presente non solo le casacche di partito,  ma l’esperienza politica amministrativa e la capacità di porsi al vertice di un sistema per anni governato dalla sinistra. "Al senatore Arrigoni l'ardua sentenza ". I maceratesi capiranno se il progetto politico-amministrativo del centro destra è solo il trampolino di lancio per raggiungere altre vette politicamente, forse, più ambite o se lo stesso sarà finalizzato ad un vero cambiamento che permetta la nascita e l’affermazione di una classe dirigente alternativa a quella che ha governato il comune negli ultimi dieci anni.

06/02/2020 10:19
Civitanova, Paolo Giannoni sull'obbligo di allacciarsi al metano: "Vogliamo garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica"

Civitanova, Paolo Giannoni sull'obbligo di allacciarsi al metano: "Vogliamo garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica"

Paolo Giannoni, commissario cittadino di Forza Italia a Civitanova Marche, commenta insieme ai consiglieri di maggioranza Baioni, Garbuglia, Morresi, Mercuri ed il vice coordinatore provinciale Perugini,  le polemiche ricevute in merito alla legge approvata secondo cui i cittadini che hanno le abitazioni servite da energia elettrica con cui alimentano sia l’impianto del riscaldamento che i fornelli, hanno l'obbligo di allacciarsi al metano se le abitazioni si trovano all’interno delle aree servite dalla rete del gas comunale. Per chi non si allaccia la sanzione è di 500 euro.  "Nel predisporre ed approvare un nuovo Regolamento di Polizia Urbana è ovvio che per l'amministrazione il rispetto delle prescrizioni di legge deve essere un punto di partenza per la salvaguardia della sicurezza personale e collettiva - afferma la giunta - Su questo concetto che si focalizza l'attenzione dell'art. riguardante i materiali infiammabili, argomento che ha causato la discussione in consiglio comunale. Ovvio che se si è in zone di Civitanova dove la rete gas non arriva oppure se si utilizza l’energia elettrica e/o il solare termico sia per il riscaldamento che l’acqua calda sanitaria l’obbligo di allaccio decade. Da non dimenticare che per tutte le utenze allacciate alla rete del gas è attiva una polizza assicurativa in via automatica, ai sensi della deliberazione 223/2016/R/gas dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che copre gli utenti finali da qualsiasi evento occasionale, che si manifesti mediante incendio, scoppio ed esplosione, compresi gli infortuni per casi d’intossicazione e asfissia comunque provocati da gas. Pertanto l’intento ultimo dell'amministrazione è quello di garantire al massimo la sicurezza e l'incolumità pubblica, che è il cardine fondamentale dell'intero intervento normativo".  

05/02/2020 19:36
Auchan-Conad, 700 posti di lavoro a rischio nelle Marche: Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione al Governo

Auchan-Conad, 700 posti di lavoro a rischio nelle Marche: Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione al Governo

Siamo alla vigilia della decisione definitiva sui circa 1500 dipendenti marchigiani del gruppo Auchan, dei quali 600-700 sono a rischio perdita del posto di lavoro con il passaggio a Conad. In questi mesi Governo e Regione hanno fatto sentire la voce istituzionale rispetto alla Conad, che acquisendo depositi, uffici amministrativi e punti vendita ovviamente ristruttura la propria organizzazione tagliando tutto ciò che non ritiene conforme ai suoi piani industriali, attraverso la chiusura di punti vendita troppo vicini a quelli che già possiede, lo smantellamento area amministrativa e depositi non necessari a gestire la sua rete e la razionalizzazione dell'intero comparto. “Fratelli d'Italia – ha affermato Carlo Ciccioli, coordinatore regionale del partito – ritiene che le operazioni societarie pur necessarie nella logica di libero mercato debbano tener conto del rispetto dei livelli occupazionali e di ammortizzatori sociali per salvaguardare soprattutto i lavoratori con più difficoltà ad essere ricollocati. Per cui le istituzioni debbono offrire alla Conad opportunità anche straordinarie ma la Conad dal canto suo deve accompagnare le cessazioni con prospettive di sostegno accettabile per la vita e la dignità dei lavoratori”. “Fin da subito in prima linea nel tentativo di salvaguardare le centinaia di lavoratori che oggi rischiano di perdere il proprio posto, Fratelli d'Italia da mesi cerca di portare la questione all'attenzione della Regione e del Governo. È a rischio il futuro di tante famiglie marchigiane – ha aggiungo il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, Elena Leonardi – l'impegno delle istituzioni deve essere massimo perché questa vicenda va risolta. Sono stata la prima a presentare un atto in Consiglio regionale da cui poi era scaturita una risoluzione votata all'unanimità. Con quell'atto impegnavamo il presidente Ceriscioli e la giunta ad intraprendere ogni iniziativa utile nei confronti del Governo e, in particolare, del Mise, affinché venisse garantita la rete di vendita e la tutela dei livelli occupazionali, nonché ad avviare un tavolo con la nuova proprietà finalizzato ad evitare la frammentazione gestionale e, conseguentemente, il ridimensionamento delle tutele degli stessi dipendenti”.  Continuano a tardare risposte anche e soprattutto dal Governo, sollecitato da tempo ad intervenire. “Abbiamo già presentato qualche mese fa un'interrogazione immediata in commissione Lavoro – ha ricordato il deputato marchigiano di Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli – per chiedere al ministro Catalfo di rompere il silenzio e intervenire sulla vicenda Auchan-Conad garantendo i livelli occupazionali di 18 mila lavoratori in tutta Italia. La prossima settimana presenteremo un'altra interrogazione al question time in commissione Lavoro. Il governo rossogiallo ci risponda e si attivi perché questa vicenda va risolta prima che sia troppo tardi. Quello di Auchan-Conad non può essere l'ennesimo tavolo che rimane colpevolmente irrisolto. Fratelli d'Italia sin dal primo momento è al fianco dei lavoratori e non abbasserà la guardia”.    

05/02/2020 17:39
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