Politica

Regionali, Gostoli risponde a Longhi: "Le primarie non uniscono la coalizione"

Regionali, Gostoli risponde a Longhi: "Le primarie non uniscono la coalizione"

Non è tardata ad arrivare la risposta del Segretario Regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli alla proposta dell'ex rettore dell'Università Politecnica Marche Sauro Longhi di indire le primarie al fine di decretare il candidato governatore del centrosinistra in vista delle Elezioni Regionali che si terranno in primavera (leggi qui).  "L’impegno del Partito democratico delle Marche è stato quello di costruire una coalizione ampia di centrosinistra aperta alle forze civiche - afferma Gostoli -, in piena sintonia anche con l’indirizzo del Pd nazionale. Questa per noi è sempre stata la condizione prioritaria per essere credibili e quindi competitivi alle prossime elezioni regionali: prima del miglior candidato possibile viene la migliore alleanza per vincere e governare bene le Marche". "Nei mesi scorsi abbiamo perfino verificato la possibilità di un allargamento della coalizione con il M5S - aggiunge il segretario provinciale -. Un percorso iniziato dal basso e dalle Marche che stava andando nella giusta direzione, ma poi è stato interrotto a Roma da Di Maio. È una scelta che ancora oggi riteniamo sbagliata, perché fa un favore alla destra e condanna i Cinquestelle all’irrilevanza". "Nell’ultima direzione regionale del Pd, che ha visto la partecipazione del vicesegretario nazionale Pd Andrea Orlando, mi è stato dato il mandato di verificare ulteriormente la disponibilità degli alleati  - prosegue Gostoli - ad utilizzare lo strumento delle Primarie di coalizione per la scelta del candidato a Presidente di Regione. Al tavolo di coalizione è emerso che lo strumento delle primarie non unisce l’intera alleanza, ma al di là delle rispettive valutazioni continua a prevalere tra le forze politiche e civiche una forte tensione unitaria che può tradursi nella volontà concreta di condividere una scelta comune capace di aprire una fase nuova". "Invito tutti alla responsabilità e a fare squadra - il messaggio finale diretto in maniera implicita a Longhi -, perché il futuro delle Marche è più importante dei destini personali e degli interessi di partito. La strada più giusta per tenere insieme il campo delle forze democratiche, civiche e progressiste è quella di confrontarci su una rosa di nomi, senza veti reciproci, in grado di unire e non dividere il Pd, per arrivare alla sintesi più larga nel centrosinistra".

14/02/2020 15:25
Macerata, la risposta assenteista di "mago Merlini" e del Senatore Arrigoni: la delusione dei cittadini del centrodestra

Macerata, la risposta assenteista di "mago Merlini" e del Senatore Arrigoni: la delusione dei cittadini del centrodestra

Il "mago Merlini" in un colpo solo distrugge, a pochi mesi dalle elezioni comunali, un anno di lavoro del centro destra, sfiducia gli elettori e manifesta tutta l’incapacità dell’attuale classe dirigente della Lega. Non c’è male, se non fosse Ricotta l’alternativa. Se fosse il primo di aprile, penseremmo al più famoso pesce. Invece, a qualche mese dalle elezioni comunali maceratesi, dopo un anno di riunioni, incontri, conferenze stampa e diversi ultimatum dati dal tavolo di centro destra, oggi viene comunicato il nulla. Anzi, viene comunicato che la Lega per un anno ha scherzato. Perché il loro interlocutore non è il tavolo degli alleati, ma la città... che però non li ha mai visti. Un partito completamente assente sulle questioni locali. A dispetto della propria vocazione di partito del territorio. La Lega nella provincia e nel capoluogo è stata sempre assente. Non sono mai stati organizzati incontri per affrontare i problemi della città che sono anche i problemi di chi vi abita. Si è sempre data importanza al tavolo del centro destra ma ora dicono che hanno sbagliato tutto. E’ deludente vedere con quale facilità la Lega butta all’aria un percorso iniziato da molto tempo. La semplicità con cui Merlini ha fatto questa comunicazione manifesta soltanto l’indifferenza che la Lega, e la sua attuale classe dirigente, ha nei confronti della città di Macerata. Oggi, con tutti che aspettano una risposta, a poche ore da una riunione che avrebbe dovuto individuare il candidato sindaco - esaurite tutte le scuse possibili accampate da fine anno ad oggi - l’incapacità e l’inesperienza si ergono come consigliere facendo affermare alla Lega che di quanto fatto non interessa, non comprendendo, tra l'altro, che il centro destra non è mai stato cosi tanto unito a disposizione delle giuste decisioni della Lega stessa. A Merlini evidentemente non è bastata la lezione del 2019, poichè persevera. Il Sen. Arrigoni, oramai vicino alla fine del suo iter commissariale, non è da meno.  Non solo ha quasi sempre disertato il tavolo, mandando avanti i propri uomini (Yes men), ma oggi si permette persino di far saltare il banco. Nessun rispetto per gli alleati, per i maceratesi e per gli iscritti della Lega. È tutto da rifare solo perché degli alleati si permettono di esprimere la propria opinione.  Se queste sono le premesse, cosa farebbero questi leghisti dell’ultima ora nel caso di vittoria? Rimanderebbero Giunte? Non convocherebbero Consigli Comunali pur di non discutere ed affrontare i problemi con i propri alleati? La situazione è demoralizzante e manifesta tutta l’incapacità di questa classe dirigente con mancanza di prove ma che ha ampiamente dimostrato di non essere capace di governare un tavolo, figuriamoci una città. Macerata si merita di più: non può essere schiava di questa Lega capace solo di buttare all’aria il lavoro di un anno per nulla, ovvietà. Cosa propone il mago Merlini a pochi mesi dalle elezioni? Qual è l’alternativa al tavolo? Hanno compreso che si vota fra qualche mese? E’ ora che la Lega chiarisca la propria posizione dicendo prima ai suoi alleati e poi alla cittadinanza quali sono le proprie intenzioni di partito e di coalizione. Un Merlini non può fare primavera ma qui stiamo toccando il fondo della politica locale. La domanda è spontanea: chi è la Lega a Macerata? Con chi devono parlare gli alleati ed i cittadini? Il super commissario Arrigoni ha organizzato il suo tour per la città? Il super commissario ha cercato di  includere il meglio delle “teste pensanti” maceratesi oppure ha solo pensato e voluto creare un suo ristretto staff  di Yes men, in onore alla vecchia politica ? Se questa è la proposta di Matteo Salvini per Macerata,  i maceratesi  diranno: "Grazie, è  come se avessimo accettato!" Oramai da tempo queste nostre terre conoscono con estrema delusione le capacità politiche della nuova classe dirigente della Lega. In provincia di Macerata, il Sen. Arrigoni ha perso ovunque gli è stato permesso di partecipare alla sfida elettorale locale. Sarà un caso ma le statistiche parlano chiaro e per lui sono impietose. Matteo Salvini conosce quello che sta accadendo a Macerata? Alla Lega interessa vincere a Macerata? Speriamo che Salvini e la nuova Lega regionale possano finalmente prendere in mano la situazione locale. Aspettiamo con estrema ansia l'incontro del 20 nella speranza che il Capitano possa rimetterli sui giusti binari.  

14/02/2020 12:12
Macerata 2020, Miliozzi incontra i cittadini in vista del rush finale: "Rilanciare la città tutti insieme"

Macerata 2020, Miliozzi incontra i cittadini in vista del rush finale: "Rilanciare la città tutti insieme"

 David Miliozzi scende nuovamente in piazza. Tutto pronto per il rush finale,  in vista delle primarie che decreteranno il candidato sindaco del centrosinistra, programmate per domenica 16 febbraio. Mliozzi e la lista a suo sostegno “Macerata insieme” incontreranno i cittadini, quest’oggi (14 febbraio), alle ore 12: 15, in piazza  Pizzarello:  “per dare voce a tutti i quartieri che non hanno avuto la cura che meritano”. “Abbiamo presentato due mozioni sui cantieri abbandonati in città, richiedendone la mappatura, spiega il consigliere.  Abbiamo insistito sul tema dei cantieri abbandonati di via del Piccinino, di via Trento, di Piediripa, Collevario, di via due Fonti, siamo andati a studiare le problematiche di ogni cantiere con esperti e giornalisti, abbiamo acceso il riflettore su un tema molto delicato, puntando l'attenzione sui tanti scheletri edilizi presenti in città”. “E proprio in questi ultimi mesi, grazie all'Università di Macerata che ha acquistato lo scheletro di Piazza Pizzarello per fare un polo didattico, un intero quartiere verrà riqualificato. È stata una delle più belle battaglie politiche da  che ho combattuto in questi 5 anni di consiglio comunale. Nel frattempo tanti cittadini e cittadine hanno cominciato a credere in questo progetto, Macerata Insieme. L'entusiasmo di fare qualcosa di bello per la nostra città è tantissimo, cresce giorno dopo giorno. Ci siamo. Domenica si vota. Abbiamo una grande opportunità per rilanciare Macerata. Tutti insieme”.   

14/02/2020 11:42
Macerata, la Lega diserta il tavolo. La coalizione: "Stupiti, cosa dobbiamo pensare?"

Macerata, la Lega diserta il tavolo. La coalizione: "Stupiti, cosa dobbiamo pensare?"

La Lega diserta il tavolo del centrodestra. Era convocata per le ore 18.00 del pomeriggio odierno l'ennesima riunione della coalizione del centrodestra maceratese per decidere il candidato sindaco unitario da proporre alle prossime elezioni comunali. Un incontro nel quale, tra l'altro, proprio la Lega avrebbe dovuto annunciare la rosa dei nomi da proporre alla coalizione.  Succede, però, che a 30 minuti dall'orario scelto per la convocazione del tavolo, la Lega scrive agli alleati un messaggio via WhatsApp in cui annuncia che - a causa delle "comunicazioni avvenute nei giorni scorsi" - non avrebbe partecipato allo stesso. "Rimaniamo stupiti, cosa dobbiamo pensare? - si domandano dal resto della coalizione - Chiediamo alla Lega, di chiarire le loro posizioni. Se e come intende proseguire un confronto con le altre forze o se invece intende proseguire da sola questo percorso". "Questa chiarezza non è dovuta solo a noi che da mesi cerchiamo pazientemente di costruire - proseguono gli alleati -, ma a chi crede nella forza dell'unità del centrodestra come risposta al malgoverno della città. Oltretutto non è un segreto che per mesi abbiamo aspettato di condividere proprio insieme alla Lega programmi e uomini". "Restiamo comunque a disposizione, al di là delle difficoltà che ci sono, in ogni tavolo elettorale per trovare la squadra migliore - concludono dal centrodestra, rivolgendosi alla Lega -, e portare a termine il percorso intrapreso nell'interesse della città".  

13/02/2020 21:45
Macerata, Merlini (Lega): "Rispetto per il tavolo politico, ma sono i cittadini i primi interlocutori"

Macerata, Merlini (Lega): "Rispetto per il tavolo politico, ma sono i cittadini i primi interlocutori"

“Con tutto il rispetto per il tavolo politico, con il quale continueremo a condividere il nostro progetto, il vero interlocutore della Lega è la Città di Macerata: i commercianti, gli imprenditori, il mondo dell'università, i cittadini che vivono in un centro lasciato all'abbandono e quelli delle periferie dimenticate, a loro dobbiamo ascolto e risposte alle richieste di cambiamento". A dichiararlo è Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega Marche. “Da parte del PD e del centrosinistra è mancata in primo luogo la volontà di coinvolgere e ascoltare i cittadini. Il progetto della Lega vuole quindi partire dai reali bisogni delle persone, delle famiglie, delle associazioni e delle attività commerciali e produttive, e per questo siamo aperti al supporto di tutti coloro che desiderano migliorare le cose", continua Merlini. "La Lega crede nel dialogo con i cittadini che si aspettano degli amministratori efficienti e che aspirano ad una città nuova, sicura e solidale. Per queste ragioni rispettiamo l'impegno e le proposte di tutti, ma è l'intera comunità maceratese a cui dobbiamo risposte il più presto possibile", conclude.

13/02/2020 19:53
Regionali Marche, Ciccioli (FdI): "Francesco Acquaroli è il candidato stabilito"

Regionali Marche, Ciccioli (FdI): "Francesco Acquaroli è il candidato stabilito"

"Quella di Francesco Acquaroli e' una candidatura ormai stabilita". Così il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche, Carlo Ciccioli, replica a quanti sostengono che la Lega voglia mettere in discussione la candidatura a presidente della Regione del deputato potentino.  La partita delle Marche si innesta nelle trattative nazionali tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia in vista delle elezioni regionali di primavera quando si voterà in sei Regioni. Oltre le Marche anche Puglia, Veneto, Liguria, Campania e Toscana. "Noi siamo tranquilli del fatto che Salvini non voglia aprire un caso e una crisi nella coalizione di centrodestra - spiega all'Agenzia Dire Ciccioli -. Se c'è da discutere su qualche assetto discutiamone tranquillamente ma ci sono accordi nazionali che vanno rispettati. E quella di Francesco Acquaroli è una candidatura stabilita all'epoca delle assegnazioni di Umbria ed Emilia-Romagna, su cui tra l'altro non c'erano state contestazioni. Anzi aggiungo che si stanno organizzando nelle varie citta' i comitati elettorali a sostegno del nostro candidato".  (AGENZIA DIRE)

13/02/2020 19:30
Macerata, Forza Italia presenta il programma: "Non saremo noi a spaccare la coalizione"

Macerata, Forza Italia presenta il programma: "Non saremo noi a spaccare la coalizione"

"Nel pieno delle convulse ma appassionanti trattative per il candidato sindaco, Forza Italia crede sia doveroso presentare ai cittadini la propria idea di Macerata". Con queste premesse il coordinatore provinciale del partito Riccarco Sacchi, ha aperto la conferenza stampa di lancio del documento programmatico intitolato "Forza Italia Propone". Un documento che racchiude al suo interno quelle che saranno le priorità che gli "azzurri" metteranno sul tavolo della coalizione.  "Un documento elaborato non con spirito critico, ma con propositività - sottolinea Sacchi - nonostante il disastro compiuto dalle ultime amministrazioni di centrosinistra". Al fianco del coordinatore provinciale, sono presenti anche i vice Corrado Perugini e Alessia Pupo, nonché il futuro commissario di Macerata, Gianluigi Bianchini.  La conferenza viene convocata a poche ore dalla nuova riunione delle forze di centrodestra, prevista alle ore 18:00 (incontro poi saltato a sorpresa). "Un nuovo tavolo in cui Forza Italia non proporrà un proprio candidato - annuncia Sacchi -, ma nel quale ascolteremo quelle che saranno le proposte provenienti dalla Lega". È, infatti, il giorno in cui la Lega presenterà agli alleati una rosa di nomi da cui far uscire il candidato sindaco che raccoglierà la maggiore convergenza.  "Non sarà Forza Italia, nella sciagurata ipotesi di una spaccattura, ad avere in mano la pistola fumante - prosegue Sacchi -. Faremo di tutto per mantenere la coalizione unita. Ribadisco, in ogni caso, che non c'è alcun segnale di divisione. Siamo uniti come una vera squadra, fatto che non accedeva da 23 anni".  IL PROGRAMMA - Nel programma presentato particolare attenzione viene riservata al "fare impresa", con la proposta di eliminare controlli e permessi preventivi allo scopo di abbattere la burocrazia.  Si propongono, inoltre, agevolazioni per tutti i commercianti, tra cui la riduzione di almeno il 50% della tassa di occupazione del suolo pubblico. Tema connesso alla forte volontà di rivitalizzare il centro storico: "In questo senso vorremmo istituire un ticket gratuito per la sosta breve (di 15 minuti) che permetta - dice Sacchi - di tornare a comprare il pane in centro, e non più soltanto nei supermercati, senza pagare il parcheggio".  "In caso di nostra vittoria, il sindaco o un suo rappresentante dovranno riunirsi, almeno una volta al mese, con tutti i vertici delle Forze dell'Ordine" la promessa sul tema della sicurezza.  Per la gestione dei servizi culturali si rimanda al modello dell'Arena di Verona, mentre un ruolo centrale lo assume anche la riqualificazione dei quartieri. L'esempio portato è quello di Sforzacosta, definito un "non-luogo". Con l'obiettivo di combattere il degrado viene, infine, proposta la reintroduzione della "Commissione per l'ornato e il decoro pubblico", a cui sarà affidata la gestione delle piccole, ma fondamentali, manutenzioni degli arredi urbani pubblici.  Il clima che si respira in conferenza, in base all'umore dei simpatizzanti presenti, inizia ad evidenziare i primi segnali di rassegnazione e pessimismo nonostante le continue rassicurazioni provenienti da Sacchi.  L'insoddisfazione latente emerge con forza dalle parole finali pronunciate da Uliano Salvatori, coordinatore regionale dei Popolari per l'Italia: "La Lega a Macerata non supererà il 15% e non condivido l'atteggiamento che ha mostrato sinora - afferma -. Non basta passare da Forza Italia alla Lega per poter diventare il giusto candidato sindaco". La stoccata è diretta, in maniera evidente, ad Andrea Marchiori e Francesco Luciani. 

13/02/2020 17:30
Macerata, Ricotta e la strategia per vincere le primarie: pubblicità sui social e nelle cassette postali

Macerata, Ricotta e la strategia per vincere le primarie: pubblicità sui social e nelle cassette postali

Narciso Ricotta è decisamente il candidato alle primarie del centro-sinistra che sta mettendo in atto la promozione elettorale più "aggressiva", in vista del voto previsto per domenica 16 febbraio. L'attuale assessore ai lavori pubblici si sta, infatti, da giorni segnalando per una campagna piuttosto vivace, volta a mettere in luce la propria proposta politica. Per spiccare nella corsa a quattro che comprende anche la vice-sindaco Stefania Monteverde, il consigliere comunale David Miliozzi (unico a non aver mai ricoperto cariche nella Giunta Carancini) e Luciano Pantanetti, presidente del consiglio comunale, la strategia scelta è quella della massima esposizione possibile.  Ricotta, infatti, è già in pieno fermento con volantinaggio nelle cassette postali dei cittadini maceratesi e promozione massiccia via social, con annunci pubblicitari a pagamento mirati ad intercettare gli account dei cittadini via Facebook, come consigliano i più navigati spin-doctor. Metodi innovativi, che permettono una maggiore personalizzazione del messaggio politico nonché la possibilità di capire come gli utenti reagiscono all'annuncio, attraverso tabelle di analisi elaborate da Facebook stesso.  Ma non vengono disdegnati neppure i classici metodi di promozione, come dimostra l'auto con altoparlante che, nei giorni scorsi, ha percorso tutte le vie del capoluogo per promuovere uno degli incontri pubblici che l'assessore Ricotta ha avuto con la cittadinanza.  Un attivismo che contrasta con la campagna elettorale più in sordina condotta, per necessità o per strategia, dagli altri candidati. Domenica si capirà quale sia stata la strategia vincente, in base al responso delle urne. 

13/02/2020 11:57
Regionali, Arrigoni (Lega): "Non ci interessano vecchie logiche, serve coraggio per cambiare"

Regionali, Arrigoni (Lega): "Non ci interessano vecchie logiche, serve coraggio per cambiare"

Ancora in divenire nel centrodestra  la decisione finale sul candidato presidente alla Regione  Marche, in vista delle prossime elezioni.  Ad intervenire sull’argomento è stato il Senatore regionale del Carroccio Paolo Arrigoni. “Non ci interessano logiche da vecchia politica e di palazzo. Nelle Marche, come in tutte le altre regioni, ci piacerebbe che ci fossero candidati nuovi, vincenti, espressione del territorio che ha bisogno e desidera cambiare”. “La Lega non chiede e non pretende, ma vorremmo che ci fosse la capacità, l’umiltà e il coraggio di guardare avanti”, così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega nelle Marche.  

13/02/2020 10:07
Regionali, dal Nazareno dettano la linea: Zingaretti sceglie Mancinelli. E il centrodestra?

Regionali, dal Nazareno dettano la linea: Zingaretti sceglie Mancinelli. E il centrodestra?

Sembra essere giunto il giorno della svolta nel centrosinistra, per quel che riguarda il nome con cui scendere in campo alle Elezioni Regionali che si terranno in primavera. Zingaretti avrebbe sciolto le riserve riguardo la preferenza verso la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. Già nella giornata di oggi è arrivato un endorsement ufficiale, seppure indiretto. Il segretario del Pd e la prima cittadina del capoluogo marchigiano si sono, infatti, incontrati a Roma in un faccia a faccia volto a sondare la disponibilità della sindaca.  Mancinelli viene ritenuta  la scelta più adatta a raccogliere la pesante eredità di Luca Ceriscioli, il cui operato quinquennale è stato bocciato dai piani alti del Nazareno. Da giorni, sotto banco, sarebbe stata trovata una convergenza tra il segretario regionale Gostoli e Zingaretti sul nome della prima cittadina come candidata alla presidenza della regione Marche. A frenare sono gli organi statutari del Pd regionale. Ben quattro coordinatori provinciali si opporrebbero alla scelta, vista la fedeltà a Ceriscioli che è stato il primo artefice della loro nomina.  Di contro, a sostegno di Mancinelli, si sono già schierati Ettore Rosato di Italia Viva e Carlo Calenda con Azione. La situazione è fluida, ma il percorso che porta alla scelta della sindaca di Ancona sembra essere tutto in discesa. LA REAZIONE DEL CENTRO-DESTRA - Di certo gli ultimi sviluppi sul fronte opposto, impongono ulteriori riflessioni nel campo del centro-destra. Si renderebbe necessario contrapporre a una sindaca come Mancinelli un altro sindaco che abbia dimostrato di amministrare bene il proprio Comune e che sia dunque espressione del territorio.  Perderebbe quota, in questo senso, la candidatura di Francesco Acquaroli che già ieri, in occasione della visita a Palazzo Leopardi (leggi qui), avrebbe lasciato trapelare i primi tormenti avvertendo mancato entusiasmo attorno al suo nome. Lui stesso ha, peraltro, pubblicamente annunciato come sia previsto un ulteriore tavolo nazionale tra i vertici del centrodestra per ragionare sulla spartizione dei candidati alle Regionali. Nulla è ancora deciso.  Il più cauto sembra essere proprio Matteo Salvini. Il leader della Lega avrebbe una predilezione - neppur troppo nascosta - verso il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica. Uomo che Salvini stima per essere riuscito a rivitalizzare la sua città sotto diversi punti di vista. Sullo sfondo resta viva anche la possibilità di rilanciare la candidatura dell'ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, proveniente come Acquaroli dall'orbita di Fratelli d'Italia.  Aggiornato alle 20:59 In serata è pervenuta una nota stampa del Partito Democratico dove " si smentisce in maniera categorica che l’incontro di oggi con la Sindaca di Ancona Valeria Mancinelli sia servito per sciogliere riserve, che non competono al segretario del PD".

12/02/2020 19:37
Regionali, centro-sinistra. Sauro Longhi scopre le carte: "Facciamo le primarie"

Regionali, centro-sinistra. Sauro Longhi scopre le carte: "Facciamo le primarie"

Sauro Longhi, ex rettore dell'Università Politecnica Marche, un mese fa aveva annunciato la volontà di candidarsi a presidente della Regione per unificare le forze progressiste, di centrosinistra, civiche e il Movimento Cinque Stelle. Con questo intento ha lanciato il manifesto "Le Marche ideali". "Le primarie di coalizione sono uno strumento per giungere a una soluzione - dichiara ad Ansa Sauro Longhi -. Siamo in un momento in cui la sintesi dev'essere cercata, se viene fatta con uno strumento democratico come le primarie di coalizione bene, facciamole perché è un modo per ascoltare le persone come sto facendo io in queste settimane, per avere da loro la risposta definitiva". Il centrosinistra, nel frattempo, si riunirà ancora, provando ad allargare la coalizione: non si sono sciolti i dibattiti sull'attuale governatore Luca Ceriscioli, sulle primarie e su un'eventuale alternativa.    

12/02/2020 15:39
Macerata, Pantana: "Giusto che sia la Lega a fare i nomi dei possibili candidati sindaco"

Macerata, Pantana: "Giusto che sia la Lega a fare i nomi dei possibili candidati sindaco"

Ieri il movimento provinciale “Uniti nel centro destra” che raccoglie al suo interno tre liste civiche, attraverso la capogruppo Deborah Pantana, ha partecipato alla riunione del tavolo del centro destra di Macerata.  Una riunione definita da Pantana "molto proficua".  Il movimento "Uniti nel centro destra" ritiene sia naturale "che la Lega esprima il candidato sindaco a Macerata, e ha chiesto che la stessa presenti una rosa di nomi sui quali iniziare una valutazione insieme a tutti gli alleati, che siano espressione sia della società civile che eletti nell’amminsitrazione comunale di Macerata". "La  Lega, quale forza trainante della coalizione, è giusto che abbia l’onere e l’onore di presentare una rosa di candidati sindaco - sostiene Pantana -, nella condivisione di un programma che fornisca una garanzia per tutte le anime che compongo il centro destra nella città. Bisogna avere il coraggio di individuare una rosa di candidati, interni ed esterni al tavolo, che possano portare realmente un valore elettorale aggiunto. L’unità del centro destra che arriva dopo piu’ di venti anni, dall’unica vittoria con Anna Menghi, sara’ da garanzia per il cambiamento".   

12/02/2020 15:12
Marche, passa all'unanimità la legge per il riconoscimento della lingua LIS

Marche, passa all'unanimità la legge per il riconoscimento della lingua LIS

Pochi giorni fa la lingua LIS ha fatto il suo ingresso per la prima volta al Festival di Sanremo, e proprio oggi, è stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge a firma Celani, Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi, Giancarli che ha l’obiettivo di promuovere il riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva.  Relatore di maggioranza il capogruppo Dem, Francesco Micucci che ha evidenziato: “Dopo alcuni mesi di gestazione arriva in aula questa importante legge che mira alla piena inclusione delle persone con disabilità auditive nella nostra società. Questo Consiglio regionale già con altre mozioni e altre iniziative ha posto all’attenzione la problematica e come gruppo Pd già da tempo è prevista la presenza di interpreti LIS nel corso delle nostre iniziative. E’ un tema di particolare sensibilità - ha continuato il Capogruppo Pd - ed è stato necessario tenere in considerazione più punti di vista, per questo la “gestazione” della norma è stata così lunga". “Orgogliosa di essere una delle firmatarie di questa legge che rappresenta un gesto di civiltà per abbattere concretamente ogni barriera alla comunicazione - ha sottolineato la Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi - e favorire la piena inclusione nella società delle persone con disabilità sensoriali".  

12/02/2020 10:44
Macerata, riunione a casa di Mosca: la Lega propone una rosa di nomi per il candidato sindaco

Macerata, riunione a casa di Mosca: la Lega propone una rosa di nomi per il candidato sindaco

Nella serata di oggi le forze del centro-destra di Macerata si sono nuovamente riunite in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. L'incontro si è svolto a casa del consigliere comunale Maurizio Mosca, che - al tavolo - ha rappresentato le istanze della propria lista civica.  Presenti tutti i coordinatori comunali e provinciali dei principali partiti di coalizione (Lega, Fratelli d'Italia, Cdu, Forza Italia) e i responsabili delle liste civiche (Città Viva, Comitato Anna Menghi, Idea Macerata).  Al centro del dibattito, protrattosi per circa due ore, ci sono stati i punti programmatici della coalizione e soprattutto la discussione riguardante il candidato sindaco unitario.  La novità, in questo senso, riguarda la presa di posizione ufficiale della Lega, che ha comunicato agli alleati di volersi prendere carico della proposizione del nome del candidato sindaco. Verrà, pertanto, elaborata una ristretta rosa di nomi, tra cui cercare di trovare la massima convergenza. Una rosa della quale, in ogni caso, faranno parte soltanto candidati che siano espressione diretta della Lega. La lista verrà svelata nel corso di un ulteriore incontro che si terrà in settimana, presumibilmente venerdì 14 febbraio.   

11/02/2020 21:59
Intervalliva Tolentino-San Severino, i 5 Stelle: "C'è un progetto alternativo"

Intervalliva Tolentino-San Severino, i 5 Stelle: "C'è un progetto alternativo"

 "Il CIPE ha stanziato 90 milioni di Euro per la realizzare la strada intervalliva Tolentino-San Severino Marche, ma trattandosi di un progetto preliminare si è nella fase in cui vanno verificate eventuali soluzioni tecnico-economiche alternative". Così il Prof.Mauro Coltorti (M5s), Presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, ed i Consiglieri del Movimento Cinque Stelle di San Severino e Tolentino intervengono in merito alla nuova arteria che dovrà collegare i due paesi dell'entroterra maceratese. Un tentativo di stop al progetto originale giustificato dal costo dell'opera (100-120 milioni) e dal tracciato previsto, in cui secondo i 5 Stelle "è presente una grande frana la cui bonifica comporterebbe un netto aumento dei costi. A ciò si aggiunga che una seconda galleria verso la vecchia Strada Provinciale 127 ad ovest di Tolentino si sviluppa al di sotto di abitazioni la cui stabilità potrebbe essere compromessa". I gruppi 5 Stelle di San Severino e Tolentino hanno inviato alla Commissione Infrastrutture del Senato un progetto ANAS degli anni ’90, rivisitato dall’Architetto Giuseppe Ballini. In base a questo progetto l’intervalliva avrebbe un percorso modificato e un costo di circa 60 milioni. Secondo i pentastellati la nuova proposta presenta diversi vantaggi: minor lunghezza; minor pendenza; una sola galleria; l'assenza di movimenti franosi; un raccordo diretto sulla SS77 su uno svincolo già esistente, evitando il traffico urbano di Tolentino; un costo complessivo nettamente inferiore.  Il nuovo tracciato è stato inviato alla Quadrilatero ed all’ANAS. "Con il Prof.Bocci, che sostiene il nuovo progetto abbiamo incontrato Provincia e Comune di San Severino. Purtroppo il Sindaco di Tolentino - concludono dai Cinque Stelle - non ha voluto neppure visionare il nuovo progetto. Rassicuriamo che non si vuole rallentare l’opera ma ai fini di una scelta è obbligatorio trovare le migliori soluzioni. E’ inoltre indispensabile che si informi la cittadinanza".    

11/02/2020 20:30
Lega, Arrigoni scrive ai sindaci delle Marche: "Dedicate una via ai Martiri delle Foibe"

Lega, Arrigoni scrive ai sindaci delle Marche: "Dedicate una via ai Martiri delle Foibe"

“Dopo che i consiglieri della Lega hanno presentato in 36 comuni un ordine del giorno per commemorare con iniziative istituzionali il Giorno del Ricordo del 10 febbraio, nella giornata di oggi ho scritto a tutti i sindaci delle Marche invitandoli, dove già non sia stato fatto, a intitolare ai Martiri delle Foibe una via, una piazza o un parco pubblico nel loro comune”. Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche. “Nel farlo – prosegue il Senatore della Lega – ho richiamato le giuste parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel ricordare il dramma della persecuzione, degli eccidi efferati di massa culminati nella tragedia delle Foibe e l’esodo forzato degli italiani dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia, ha sottolineato come oggi il vero avversario da battere sia quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”. “I sindaci, come rappresentanti delle Istituzioni, hanno la responsabilità morale di sensibilizzare la cittadinanza e far conoscere quella tragica pagina della storia italiana – conclude Arrigoni – e sono certo che risponderanno positivamente all'invito del Capo dello Stato”.

11/02/2020 20:10
Acquaroli sulla candidatura alla presidenza della Regione: "Chiesto un nuovo tavolo nazionale"

Acquaroli sulla candidatura alla presidenza della Regione: "Chiesto un nuovo tavolo nazionale"

Visita lampo, questa mattina, a palazzo Leopardi del candidato presidente in pectore del centrodestra Francesco Acquaroli. Il deputato di Fratelli d'Italia, accompagnato dalla consigliera regionale Elena Leonardi, ha incontrato alcuni esponenti della minoranza durante i lavori del consiglio regionale delle Marche. Tra loro Piero Celani (Fi), Luigi Zura Puntaroni (Lega) e Mirco Carloni (Lega): colloqui nel corso dei quali, a detta dell'ex sindaco di Potenza Picena, non si sarebbe parlato di elezioni regionali. "Si tratta di incontri che nulla hanno a che vedere con le regionali - premette all'Agenzia  Dire Acquaroli -. È normale considerando che sono un parlamentare. Abbiamo parlato anche di cratere e del sisma". Nel centrodestra marchigiano il tema del candidato presidente di Regione resta caldo e sembra essere legato a doppio filo alle trattative nazionali.  "Ci sono stati piu' tavoli nazionali che poi hanno portato alle decisioni annunciate da Meloni nei mesi scorsi (Acquaroli candidato, ndr) - dice Acquaroli -. Oggi c'è la richiesta di una nuova convocazione di questo tavolo, che, credo, si aggiornera' nei prossimi giorni. Io sono a disposizione di quel tavolo nazionale in funzione delle loro scelte. C'è una richiesta legittima di nuova convocazione ma le scelte fino adesso scaturite sui candidati sono abbastanza chiare". (AGENZIA DIRE)

11/02/2020 19:16
Civitanova, Carassai a Frinconi: "Le colpe che ci attribuisce sulla città alta derivano dalla giunta Corvatta"

Civitanova, Carassai a Frinconi: "Le colpe che ci attribuisce sulla città alta derivano dalla giunta Corvatta"

"Quando Frinconi parla del presunto abbandono e immobilismo che caratterizza la città Alta probabilmente si riferisce alla vecchia Amministrazione con il sindaco Corvatta". L'assessore ai lavori pubblici del comune di Civitanova Marche, Ermanno Carassai, replica al segretario del Partito Democratico cittadino, Guido Frinconi, a nome dell'intera giunta.  "Purtroppo, spesso, la memoria è alquanto labile e cancella quello che non fa piacere ricordare - prosegue Carassai -. I cinque anni d’immobilismo di chi ha retto le sorti della città prima di questa Giunta non si recuperano in pochi anni, ma ci siamo prefissi degli obiettivi per il centro storico e intendiamo portarli a termine". Carassai accusa la precedente Amministrazione di centro-sinistra di non aver richiesto alcuna somma alla regione Marche dopo l’evento sismico del 2016 per i comuni fuori cratere: "Ci è stato riferito in Consiglio comunale che mancavano gli stampati, disconoscendo il fatto che le richieste dovevano essere inoltrate per via telematica. E nessuna somma è stata richiesta per la messa in sicurezza degli edifici, che noi abbiamo eseguito con un onere economico rilevante a carico della comunità civitanovese. Ciò dimostra, senza ombra di dubbio, il mancato interesse del Pd per il centro storico con danni reali: i soldi per la ricostruzione cui la Giunta Corvatta ha rinunciato è un danno ben più grave di quattro transenne provvisorie dovute ai lavori che abbiamo messo in programma". "Mi permetto di ricordare al signor Frinconi che questa Giunta - aggiunge Carassai - ha ottenuto un rilevante finanziamento dalla regione Marche di 2 milioni 900 mila euro per il consolidamento e la messa in sicurezza della scuola elementare sant’Agostino, del campanile e del tetto della chiesa confinante e che 350 mila euro saranno utilizzati per la ristrutturazione di un’ala della delegazione comunale". "Il rilievo sollevato della carenza di parcheggi purtroppo non è facilmente risolvibile se non con l’utilizzo di rilevanti importi economi attualmente non disponibili. In merito alle lamentele relative alle deiezioni dei cani debbo constatare, con dispiacere - osserva l'assessore -, che contro l’inciviltà delle persone esiste solo il rimedio della sanzione. Alcuni proprietari di cani hanno trasformato nelle ore notturne le pareti di alcuni edifici di via Roma e dei vicoli in un vespasiano a cielo aperto. Credo che in merito ogni commento sia superfluo". Sul contenimento del numero dei piccioni, Carassai ricorda come sia stato avviato un percorso per contenere il numero dei volatili. "Infine, in merito al Palazzo ducale, a seguito degli incontri con Soprintendenza e successivi sopralluoghi congiunti si è attivato un percorso con la conseguente diffida ad adempiere gli obblighi conservativi entro 60 giorni, diffida già inviata dalla Soprintendenza di Ancona".  

11/02/2020 17:16
Il Centrodestra si ricordi di Murat: non basta un generale per vincere

Il Centrodestra si ricordi di Murat: non basta un generale per vincere

di Carlo Cambi  Ricordatevi di Luigi D’Aquino, generale napoletano che aduso a fare il pendolo tra le fazioni non ebbe gloria, ma determinò il corso della storia. E’ con questo ammonimento che accetto l’invito dell’amico Guido Picchio a svolgere qualche considerazione attorno alle prossime elezioni amministrative che manderanno – questo è l’unico risultato già certo – in archivio dieci anni di “signoria” di Romano Carancini avendo attenzione a ciò che accade – o non accade -  nell’accampamento del Centrodestra. Per curiosa coincidenza della storia potrebbe verificarsi che si vada alle urne nell’imminenza di un anniversario troppo spesso negletto dalle nostre parti: la battaglia di Tolentino. Nulla a che vede con il sindaco Pezzanesi, beninteso. Ché la proporzione degli eventi è assai diversa. Molti storici negano che lo scontro tra l’audace Re di Napoli, cognato (poi traditore) di Napoleone Bonaparte, e gli austriacanti sia stato l’embrione del Risorgimento. Io invece me ne sono fatto persuaso e dico che se il Murat una colpa ce l’ha è di non aver saputo cogliere l’attimo che la Storia gli aveva offerto. L’avesse fatto sarebbero mutati i destini suoi, ma soprattutto di gran parte delle genti d’Italia. A Macerata in questi giorni accade lo stesso; mi auguro che il Centrodestra non disperda l’occasione che la storia gli propone. Sarebbe un danno per sé, ma soprattutto per i maceratesi. Ebbene la battaglia di Tolentino come si dovrebbe ricordare si combattè tra il 2 e il 3 maggio 1815. Gli scontri ebbero inizio quando il Re di Napoli stava ancora a palazzo Torri (vedete com’è Macerata? Non c’è nulla - lapidi risorgimentali a parte- che illustri come quelle mura avite siano state teatro per due volte della Storia grande col passaggio di Napoleone e del cognato, poi ragionano di turismo e di cultura…mah) e fu nella mattina del 3 che stava per vincere quando, contesa La Rancia, fu D’Aquino a combinare il pasticcio. Inquadrò i napoletani rendendoli facile bersaglio dei soldati austriaci, non solo a Murat mandarono falsi messaggi ed egli decise di ritirarsi. L’esercito si squagliò e con esso la speranza della “liberazione” dell’Italia dalla forza straniera e dal giogo del papato. Se ricordo questi eventi è perché attende il Centrodestra un altro 3 maggio. C’è l’opportunità di ocogliere l’attimo di un Risorgimento della città scivolata prima a valle, pi in posizione marginale rispetto alla sua provincia, quasi raggrumata in rancoroso isolamento dal resto dei territori, incattivita in fazioni all’ombra delle quali si coltivano meschini e privatissimi interessi. Macerata ha bisogno – indipendentemente dallo schieramento e dal condottiero – di tornare a essere città motrice del suo territorio, città promotrice di intelletto, città nutrice delle sue ambizioni guardando per prima cosa alle (scarse per consistenza purtroppo) nuove generazioni. L’errore di Murat fu quello di ascoltare falsi messaggi, il fato gli mise accanto per la fase finale della guerra un generale che aveva avuto intese con la monarchia borbonica, ma soprattutto rivelò ciò che Napoleone sapeva benissimo: egli era uomo di invidiabile coraggio, ma privo di qualsiasi senso tattico. Aveva costruito la sua fortuna militare sulla forza d’urto della cavalleria, ma quando si trattava di organizzare un piano di battaglia non aveva idea di come condurre il campo. Ora è tempo che io esca dalla metafora. Lascio a chi legge di considerare chi possa vestire nel Centrodestra i panni di Gioacchino Murat, ma so per certo – lo si è letto sulle cronache cittadine – che a qualcuno nello schieramento di Centrodestra è venuto in mente di affidare le truppe a una riedizione di D’Aquino. Infarcendo di falsi messaggi l’indicazione medesima. Non si va lontano con simili generali. Come Murat, qualche partito ritiene che basti lo sfondamento della cavalleria per aver ragione di linee avverse che hanno fatto dell’accerchiamento (e talvolta della circonvenzione) un’arte fino a rinserrare la città in un’autoreferenzialità da "ancien regime"! Ciò che servirebbe a Macerata è una propensione alla ricostituzione del tessuto produttivo, al restauro del tessuto urbano, sociale ed economico, alla capacità progettuale complessiva, alla produzione culturale. Ho in testa che il Centrodestra piuttosto che impastoiarsi in deboli e inconcludenti schermaglie interne che paiono più un prender o perder tempo in attesa non si sa di quale illuminazione messianica sulla scelta del candidato avrebbe dovuto stendere un programma comune e una volta fatto questo progetto vedere quale personalità meglio indossava questo abito. Che lo ricordo viene da abitare, perché il nuovo sindaco di Macerata dovrà indossare la città, dovrà portarla su di sé e accompagnarla di nuovo a sfilare sulla passerella del mondo. E’ priva questa città di progetto economico, è priva di dialogo con il suo più potente motore intellettuale, l’Università, è priva di una proiezione futura. I candidati alle primarie del Centrosinistra hanno squadernato sin qui visioni settoriali. Ciò che serve invece è una rifondazione della città in decisa rottura con i peggiori dieci anni della sua recente storia. Si pensa, per dirne una, veramente che il centro storico languente sia solo una questione di ztl, di negozi che chiudono, di desertificazione demica? Quelli sono gli effetti, ma la causa prima è la perdita d’identità della città. Macerata è ora in cerca d’autore, Macerata ha bisogno di ritrovare una sua funzione e una ragione della sua coesione. E poiché il centro è il luogo dell’identità urbana – intesa anche come comunità – avendo noi un’identità sdrucita è conseguenza che il centro perda peso e attrattiva. Del resto per chi ha governato sin qui era tatticamente comodo disperdere il senso di cittadinanza: è più facile governare delle monadi che non affrontare un’idea coesa e programmatica. Ciò detto, veniamo al Centrodestra nelle sue - non troppo evidenti - manifestazioni, che si segnalano più per enunciazioni che per elaborazioni. Si culla la Lega nell’illusione che l’effetto-Salvini sia bastevole a garantirsi il successo. Se i conti si fanno sui risultati prima delle politiche e poi delle europee diciamo che sono malcontati. C’è stato nell’imminenza di quelle consultazioni qualcosa di tremendo e di unico a Macerata e la reazione ha guidato d’impulso la matita elettorale. Ma il tempo ora è passato e la città per sua (positiva) natura è abituata non ai bruschi cambiamenti, a questa città – che non versò lacrime per Murat come successivamente elesse Garibaldi all’assemblea nazionale, ma come ultimo – non piacciono i sommovimenti, quanto piuttosto i convincimenti.  Dunque sarebbe urgente piuttosto che fare caminetti (fumosi) per decidere il candidato, aver fatto incontri pensosi per stendere un progetto di città. E cominciare un dialogo diuturno, sincero e profondo con la città. Bisogna avere un atteggiamento di razionale affetto per Macerata, non un prospetto muscolare! Non è avvenuto per ora ed è sperabile che accada prima dell’annuncio ufficiale del comandante in capo. Vi è un’altra esigenza: non disperdere l’esercito. Il Centrodestra deve restare coeso anche a costo di siglare patti in anticipo tra le diverse componenti per poi dividere il successo. Guai se accadesse il contrario. E del pari non s’abbia fretta a designare il candidato, s’abbia costanza nel disegnare un programma articolato. Il 16 febbraio il centrosinistra terrà le sue primarie e indicherà il suo conducator. Non resti il Centrodestra impiccato a quella circostanza, anche perché con tutta probabilità il competitor che emergerà dall’accolita del Pd porta per sua natura una data di scadenza. Insomma è prodotto deperibile! Il Centrodestra deve avere la forza di indicare il "che fare", e poi "chi" avrà il compito di coordinare il progetto. E’ abbastanza evidente che dopo dieci anni di metodo Carancini se si vuole avere una reale prospettiva di vittoria non si può pensare di indicare un uomo solo al comando. Ed è il bisogno stesso della città che lo indica: c’è bisogno per rivitalizzare Macerata di una molteplicità di competenze a cui il Sindaco deve dare ascolto e sintesi. E’ abbastanza imbarazzante che il Centrodestra non riesca a leggere la realtà fattuale che da sola s’incarica di indicare la strada per prevalere. E’ la città – o meglio il suo evidente impoverimento – a chiedere competenze plurali. Dunque, ogni possibile candidato e ogni diversa sensibilità che significa anche ogni diversa – quando c’è – identità culturale dello schieramento può e deve trovare nella composizione della lista una rappresentanza evidente. Piuttosto che dividersi sul candidato è bene che i diversi candidati s’intestino un pezzo di strada, un settore, una proposta, un’occasione di dialogo con la città. Tenendo conto che da sempre Macerata anticipa il quadro nazionale e fortemente è consonante alle vicende regionali. Insomma, scimmiottando Guido Piovene, si può ben dire che anche a livello politico le Marche sono l’Italia e Macerata è le Marche. Dopo, e solo dopo, si sceglierà il Comandante che però senza il concerto dei suoi generali rischia di non avere sufficiente acume tattico e sostegno dell’intendenza.  Si dirà, "ma il tempo stringe". E io rispondo al Centrodestra: "usalo per dirci che città hai in mente". Poi che la interpreti Andrea Marchiori o qualcun altro avrà un valore secondario. Ciò di cui il Centrodestra però deve tenere conto sono cinque caratteristiche che il candidato deve avere: autorevolezza, lungimiranza, popolarità, capacità di mediazione, intelletto programmatico. E’ possibile che queste doti non siano riunite in un solo nome. Ebbene, dove sta lo scandalo nel cercare fuori dalle coalizioni e delle fazioni, nella popolazione attiva, come nelle professioni, in chi suda il domani un simbolo? Se il Centrodestra avesse confezionato l’abito (il programma) potrebbe aver lanciato un concorso per scegliere chi meglio lo indossa. Si dirà: non è stato fatto e quindi… E quindi male. Non è stato fatto, ma forse si può ancora fare. Io potrei qui fare dei nomi, anzi li faccio: Silvano Iommi, Paola Ballesi, Giuseppe Rivetti, qualche avvocato di grandissimo spessore umano e professionale. Non cito esponenti di partito perché non voglio attizzare diatribe deleterie, ma insomma è noto a tutti che attorno al caminetto di Mosca c’è chi ha esperienza e amore per questa città da vendere e che forse meriterebbe di compiere oggi ciò che non fu consentito si compisse allora. Così come una candidatura al femminile darebbe un segno potente di discontinuità, capace di smentire “in res” la retorica della sinistra. Del pari la composizione delle liste ci dirà se si ha la forza e la prospettiva di cambiare la città partendo dalle competenze dei cittadini. Credo che questo sia il quadro. Credo che studiarsi appena un po’ gli errori che vennero commessi nella battaglia di Tolentino servirebbe a capire come non ripeterli. Sapendo che Macerata ha indifferibile bisogno del suo Risorgimento. Se volete ve la dico più piana: presto che è tardi, ma anche occhio che la gattina frettolosa fece i gattini ciechi. E davvero Macerata non ha bisogno di questo: da troppi anni naviga a vista e ora ha sbattuto contro il muro del declino.  

11/02/2020 16:04
Camerino, Sborgia replica a Pasqui: "Il tempo delle fandonie è finito"

Camerino, Sborgia replica a Pasqui: "Il tempo delle fandonie è finito"

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, risponde, punto per punto, in merito alle dichiarazioni dell’ex primo cittadino  Gianluca Pasqui, il quale ha accusato  l’attuale amministrazione di immobilismo. “Affinché una bugia ripetuta cento volte non diventi una verità”,  afferma Sborgia. “In ordine a tutte le nostre fatiche affinché potessero essere scongiurati i pericoli di perdita del Comando Compagnia Carabinieri, di sospensione del servizio di Poste Italiane, di perdita della realizzazione della Casa di Riposo donata dalla Croce Rossa Italiana, possono rispettivamente essere chiamati a confermare nell’ordine, il dottor Tancredi direttore regionale dell’agenzia del Demanio, la dottoressa Mensitiere della direzione Poste Italiane, la dottoressa Barbara Contini vice Segretario Generale della Croce Rossa Italiana presente unitamente al presidente della CRI sezione di Camerino Gianfranco Broglia”. “Circa l’impossibilità di procedere alle demolizioni – spiega Sborgia -  ricordiamo che durante l’amministrazione Pasqui l’unica demolizione eseguita fu possibile solo in seguito a ricorso amministrativo dei proprietari dello stabile che per ottenere il provvedimento di demolizione, furono costretti a ricorrere al TAR delle Marche. Riguardo la mancata esecuzione della ristrutturazione del mattatoio comunale Pasqui ricorderà come durante una seduta di consiglio comunale, unitamente al consigliere Lucarelli, fu dagli stessi scaricata la responsabilità all’ufficio SUAM della Regione Marche. Abbiamo dimostrato come solo attraverso l’interessamento alla vicenda si sia potuto risolvere un problema che poteva tranquillamente trovare soluzione già nel 2017. Evidentemente la tutela del settore agricolo degli allevatori del nostro territorio, non era nelle priorità di quella amministrazione. Sull’Ospedale di Camerino – continua il primo cittadino camerte -   non può non ricordarsi come l’unità di Terapia Intensiva del Reparto di Cardiologia fu soppresso senza che Pasqui mosse un dito, tanto era la sua attenzione verso il nostro Nosocomio. Non si è accorto come nel corso dei primi mesi del 2019 il Nostro reparto di Cardiologia perdeva professionisti di riconosciuta competenza quali il dottor Gemelli, il dottor Camilli, il dottor Bravetti e il dottor. Bocci. Pasqui la smetta di raccontare menzogne e di distorcere la realtà. La stessa dottoressa Tamagnini nel corso del consiglio comunale aperto ha dichiarato che pur essendosi recata presso di lui per chiedere aiuto, non fu minimamente presa in considerazione. Questi sono i fatti. Il tempo delle chiacchiere e delle fandonie è finito.  

11/02/2020 16:03
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