"Dobbiamo prendere atto di una forte discrepanza tra quanto viene proclamato e quanto viene messo in pratica. Evidentemente non tutte le associazioni sono considerate allo stesso modo. Chissà, forse ci sono quelle di serie A e quelle di serie B". Così interviene Benito Mariani, coordinatore cittadino "Lega Recanati – Salvini Premier", dopo l'approvazione - nell'ultimo Consiglio Comunale - dell'Albo dei Cittadini Attivi con relativo Regolamento.
"Riteniamo che tutte le associazioni hanno dignità e pari diritti" afferma ancora Mariani che, insieme al collega consigliere Pierluca Trucchia, ha presentato un'interrogazione in merito all'immobile di proprietà comunale, sito in via Campo dei Fiori, ad oggi già sede di 3 associazioni recanatesi, e che attualmente risulta essere inagibile.
L'immobile, infatti, funge da sede per l'Associazione Nazionale Alpini Sez. di Recanati e Castelfidardo, l'A.N.P.I. Sez. di Recanati; l'A.S.D. Ciclo Club Recanati.
"Nell'immobile è presente un unico contatore dell'acqua e più di un anno fa si è verificato un guasto alla condotta idrica - ricorda Mariani -, che è stato risolto temporaneamente con la chiusura di un tubo e del rubinetto principale eliminando così la possibilità di utilizzare le parti in comune quali: il bagno, il tinello, la cucina ed i riscaldamenti. Negli anni, diverse volte, è stato segnalato anche il cattivo stato in cui si trovano le pareti della cucina e del tinello, rovinate dall'umidità e/o dalle infiltrazioni di acqua, ma nulla si è mosso. Le associazioni sopracitate non possono più frequentare i locali, sono state e lo sono tutt'ora, molto penalizzate nello svolgere la loro attività che per alcune si è addirittura azzerata".
"Non va dimenticato che le associazioni hanno sempre pagato gli affitti regolarmente ma, dopo questo guasto, alcune hanno sospeso il pagamento dei canoni di locazione al Comune - prosegue il consigliere del gruppo Lega -. Si sa che, un immobile, in mancanza di manutenzione rischia di rovinarsi ulteriormente. Con l'interrogazione si vuol conoscere che tipo di danno è presente al suo interno e a quanto ammonta; se ci sono motivi particolari per cui non si è intervenuto prima per riparare il danno e ripristinare l'agibilità dei locali; se sono stati previsti lavori di riparazione e ripristino e se sì quando inizieranno; se sono stati proposti, in alternativa, alle associazioni coinvolte altri locali".
Diverse assemblee di enti, che di norma sono pubbliche, in questi mesi sono state convocate in videoconferenza considerata l’emergenza epidemiologica. Per tutti l’accesso da remoto è stato garantito attraverso la pubblicazione della diretta su specifiche pagine facebook o sul canale Youtube, fornendo poi un link di riferimento.
Ma come seguire i lavori dell’Assemblea ATA 3 di Macerata, convocata per la giornata del 19 giugno, che prima dell’emergenza sanitaria è sempre stata aperta al pubblico? A porre il quesito è il capogruppo regionale dei Verdi, Sandro Bisonni, che evidenzia come non sia stato divulgato alcun riferimento sulle possibilità di accesso. “Non ce ne sono – puntualizza – sia nella convocazione e sia nell’ambito dei siti curati dall’ente. Eppure all’ordine del giorno figurava un argomento tutt’altro che secondario, vale a dire l’approvazione dei criteri di localizzazione e l’individuazione delle aree idonee per l’impianto di discarica dello stesso Ato 3 di Macerata. Due questioni importanti da inserire nel Piano d’Ambito”.
“Le assemblee dell'ATA sono analoghe ai Consigli comunali e dovrebbero essere pubbliche - afferma Bisonni -, è scandaloso che ai cittadini non sia stata data la possibilità di seguire in diretta e di partecipare in qualità di auditori, hanno il sacrosanto diritto di poter seguire eventi di questo tipo e per questo andavano attivati tutti i mezzi idonei, dandone la dovuta informazione. E' comunque evidente che questa situazione non ci impedirà di continuare a vigilare con la massima attenzione sulle decisioni che verranno assunte e continuare ad informare le Comunità interessate”.
Infine Bisonni lancia un appello al Presidente Pettinari: “Mi rivolgo al Presidente Pettinari, queste cose non devono mai più accadere e lo invito affinché almeno sia pubblicato sul sito dell'ATA 3 che lui presiede, il video integrale dell'assemblea affinché non sia negato ai cittadini il diritto di informazione e partecipazione alle attività istituzionali; io nel frattempo provvederò a segnalare la questione alle autorità competenti".
"Non ho mai detto che è poco importante recuperare i posti auto in Piazza Sant’Antonio, concetto che non solo non ho pronunciato, ma non ho mai nemmeno pensato. Al consigliere Salvatori, di cui inizio a dubitare della sua buona fede perché è la terza volta che fa interrogazioni in consiglio e poi mi attribuisce dichiarazioni che non ho fatto, ho spiegato in maniera molto più articolata la questione e se non l’avesse capita sarebbe grave in quanto sono stato chiaro e non fraintendibile, se invece avesse fatto finta di non capire lascio ai vostri lettori ed ai pollentini il giudizio su di lui". Così il sindaco di Pollenza Mauro Romoli replica alle dichiarazioni fatte dal consigliere comunale di minoranza Mirko Salvatori, a seguito di una sua interrogazione (leggi qui).
"Per prima cosa ho specificato che la Chiesa di Sant’Antonio non è un bene di proprietà comunale, ma della Curia e che proprio per questo il Comune di Pollenza non è in alcun modo autorizzato a fare opere provvisionali di qualsiasi tipo - precisa il sindaco -, ma può al limite autorizzare il proprietario a farle qualora lo chiedesse. Ad oggi non è mai pervenuta nessuna richiesta in tal senso".
"Inoltre, quei parcheggi sono inibiti perché ci sono state date precise prescrizioni in tal senso dal Gruppo Tecnico di Supporto (GTS) della Protezione Civile Marche - aggiunge Romoli - a seguito del sopralluogo effettuato lo scorso 6 dicembre del 2019, su mia sollecitazione poiché il mosaico della facciata si stava sbriciolando. Giova ricordare che nei casi in cui i fabbricati insistono sulla pubblica via il Comune può richiedere di sostituirsi al proprietario per le opere di messa in sicurezza e le spese sostenute vengono poi rimborsate dalla contabilità speciale tenuta dalla Protezione Civile per il sisma del 2016. La messa in sicurezza della facciata della chiesa di Sant’Antonio era stata inizialmente bocciata dalla Protezione Civile e solo a seguito del mio interessamento è stata rivalutata e, ad oggi, ci è stata autorizzata la messa in sicurezza del solo mosaico per un importo complessivo dei lavori di circa 13.000 euro".
Appena ricevuta l’approvazione del progetto da parte della Protezione Civile l’amministrazione comunale si è immediata attivata per acquisire i pareri di competenza della Soprintendenza, arrivati in il 3 febbraio. Abbiamo quindi preso contatto con una ditta abilitata, con cui abbiamo già collaborato in passato. Ricevuta la disponibilità di tale azienda, ci siamo attivati per acquisire tutti i certificati necessari a perfezionare l’affidamento: visura camerale per verificare l’assenza di procedure concorsuali, certificato del casellario giudiziale, certificato di regolarità fiscale chiesto all’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Fermo. Da quest’ultima è emerso che la sede fiscale dell’azienda è in provincia di Trento e quindi abbiamo dovuto chiedere lo stesso certificato all’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento ufficio di Riva del Garda, la quale però a causa anche del lockdown si è presa tutti i 30 giorni consentiti per la risposta e ci ha comunicato l’esistenza di pendenze fiscali a carico dell’azienda lo scorso 17 giugno e, quindi, l’impossibilità per il Comune di affidare i lavori".
"Nella stessa giornata (l 17 giugno, ndr) abbiamo preso contatti con un’altra azienda, non quella suggeritaci da Salvatori che non fa nemmeno questo tipo di lavori, per il quale ora dovremo acquisire tutti i certificati sopra menzionati prima di poter perfezionare l’affidamento sperando che questa sia in regola - conclude il sindaco di Pollenza -. I 7 posti auto verranno quindi di nuovo resi accessibili non appena saranno terminati i lavori, il cui tempo di esecuzione sarà sicuramente inferiore a quello imposto dalla burocrazia per l’affidamento degli stessi. L’Amministrazione, come ho già spiegato, non può in alcun modo fare nel frattempo altre opere provvisorie su una struttura non di proprietà dell’Ente, ma è ben disposta a valutare eventuali richieste che dovessero arrivare dal proprietario dello stabile verso cui Salvatori dovrebbe indirizzare casomai la sue aspettative".
“La presentazione del candidato della sinistra alle prossime regionali è stata teatro di una grottesca sceneggiata. Mangialardi si è cucito addosso la parte di figlio ingrato che si vergogna della famiglia-PD, ma che, al contempo, non disdegna i voti della sua nomenclatura, senza i quali l’ago della bilancia elettorale del sindaco senigalliese non si smuoverebbe di una tacca. Davvero Mangialardi pensa che basti sbiadire il rosso in arancione per tagliare il cordone che lo lega a doppio filo ai fallimenti dei governi PD regionale e nazionale? La Lega è orgogliosa di essere ben lontana da questa spregiudicatezza politica, con buona pace di Mangialardi che, per mitigare la sua caduta di valori e di stile, tenta di spacciare per logiche spartitorie le riflessioni del centrodestra sul candidato migliore per le Marche”. Lo dichiara l’onorevole Riccardo Marchetti, commissario della Lega Marche a margine della presentazione del candidato governatore del PD.
Per il "Carroccio" sono evidenti più le scollature che i programmi: "A dispetto dello sbandierato affrancamento dal Partito in cui è nato e cresciuto, Mangialardi deve massimizzare l’apporto dei mille rivoli in cui il Pd si frantuma tra un mal di pancia e l’altro. Una realtà emersa nel corso della stessa presentazione dalla voce del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli che ha invitato Mangialardi ad un braccio di ferro con il governo per le infrastrutture".
“Il centrodestra non rigira il calzino per togliersi dall’imbarazzo di averne indossato uno bucato. Senza contare che il buco frutto di cinque anni della Sinistra al governo delle Marche è talmente grande che ci stanno dentro tutte le dita su cui Mangialardi elenca propositi che rasentano il velleitarismo - spiega Marchetti - Un esempio? Come definire se non l’autocelebrazione di un ego oversize l’idea di riproporre il modello Senigallia per dare alla regione una centralità europea? Le Marche non chiedono sogni ma certezze, specie ora che, da modello industriale, rischiano di diventare une emblema di come l’economia, sotto i colpi della crisi bancaria, finanziaria e sanitaria possa regredire a livelli pre-bellici. Lega e centrodestra vogliono e sapranno dare risposte alla richiesta di buon governo che arriva sempre più forte dai marchigiani stanchi, esasperati e anche un po’ più poveri.”
“Le mancate risposte del Governo e della Regione rischiano di compromettere la tenuta del nostro tessuto produttivo e socioeconomico”. Questo pomeriggio il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, candidato alla presidenza della Regione Marche, ha visitato una delle tante piccole e medie realtà del tessuto produttivo marchigiano, l’impresa calzaturiera Le Viozzi, che sta affrontando le conseguenze del lockdown. “Una delle tante belle e positive realtà su cui si fonda il nostro tessuto produttivo – ha affermato l’onorevole Acquaroli – ma che oggi rischia di vedere compromesso il proprio futuro. A fronte del calo di ordini e fatturato derivante dal periodo emergenziale, le risposte venute dai governi sono state fin qui inesistenti. La promessa liquidità non è stata mantenuta, né dal Governo né tantomeno dalla Regione, e la cassa integrazione non è stata erogata per nessuno dei dipendenti del calzaturificio.
La fotografia scattata oggi descrive purtroppo una condizione che sta vivendo l’intera filiera produttiva, che si ripercuote sulle scelte strategiche da fare per i prossimi decisivi mesi. In questi mesi ho incontrato tanti imprenditori e realtà del nostro territorio e continuerò a farlo, perché questo deve essere il metodo di chi vuole offrire alle Marche un nuovo approccio e un rilancio costruito sull’ascolto dei marchigiani e sull’aderenza alla realtà, al contrario dell’atteggiamento di chiusura e distanza dai problemi reali che ha avuto la sinistra fino a oggi”.
Nell'ultimo Consiglio Comunale di Pollenza, che si è tenuto nella serata di ieri, a tener banco è stata la questione relativa al ripristino dei parcheggi di Piazza Sant'Antonio; un situazione che è stata portata all'attenzione del sindaco Mauro Romoli tramite un’interrogazione presentata da Mirko Salvatori, consigliere di minoranza del gruppo "Insieme possiamo".
"Per poter riattivare tutti i parcheggi nella piazza è necessario apporre una rete di contenimento in prossimità del muro della Chiesa di Sant'Antonio e Francesco, che risulterebbe utile sia per recuperare i pezzi del mosaico che stanno cadendo a terra sia per ripristinare tutti i sette posti auto che ormai mancano da troppo di tempo e stanno causando non pochi disagi a chi frequenta il centro - ha spiegato Salvatori che poi ha sottolineato un ulteriore elemento -.La situazione dei parcheggi è ancor più grave il venerdì per il divieto di sosta intorno alle mura del paese dalle 7.30 alle 08.30 per la pulizia della strada".
Una problematica reale per i cittadini di Pollenza che, però, non ha catturato l'interesse dell'attuale amministrazione comunale che - secondo quanto riporta Salvatori - ha definito "poco importante recuperare sette posti macchina" ribandendo inoltre la ferma volontà di non stanziare dei soldi pubblici per intervenire su edifici che non sono di proprietà del Comune.
"Vorrei precisare che, sull'interrogazione che noi abbiamo presentato, non c'è scritto da nessuna parte che per risolvere la situazione bisognava investire dei soldi pubblici - dichiara Mirko Salvatori - noi chiedevamo solo l'istallazione di una rete di contenimento sul muro della Chiesa dove bastava solo andare a parlare con il proprietario dello stabile per capire la fattibilità dell'intervento. Non c'è da spendere soldi ma solo parole - e aggiunge - puntiamo a risolvere il problema del parcheggio, facendoci anche portavoce delle attività commerciali della zona interessata che stanno subendo gli effetti negativi di questa situazione, considerando che, anche la Chiesa di San Biagio al momento è interessata da dei lavori, quindi i posti macchina che erano lì davanti al momento vengono a mancare – che conclude -. Una semplice rete, quindi, potrebbe risolvere un grosso problema ma a quanto pare all'Amministrazione Comune questo tema non sembra essere oggetto di interesse”.
Costituito un fondo di 15mila euro per la concessione di contributi per il pagamento della Tari, rivolto a coloro che decidano di avviare una nuova realtà imprenditoriale entro il 2020. Lo ha stabilito l’Amministrazione comunale di Tolentino. Il contributo è a copertura dell’imposta dovuta per i primi quattro anni di attività per imprenditori che abbiano meno di 35 anni, mentre per coloro che hanno più di 35 anni, che diano vita a una nuova attività nel corso del 2020, il contributo è a totale copertura dell’imposta Tari dovuta per i primi 2 anni di attività.
“L’attività imprenditoriale del territorio comunale è stata fortemente penalizzata dalla profonda crisi economica, già in essere da anni e aggravata ancor di più dai disagi causati dal sisma del 2016 – scrive in una nota l’amministrazione tolentinate - . “In alcuni casi gli imprenditori, addirittura, si sono visti costretti a delocalizzare le proprie attività, in quanto i locali destinati allo svolgimento delle stesse, sono stati dichiarati dalle competenti autorità inutilizzabili. Inoltre la pandemia da covid-19 e, il conseguente lockdown, ha aggravato ancor di più la già critica situazione economica, da rendere difficile l’attivazione e la prosecuzione di qualsiasi attività e attualmente il quadro socio-economico rende complicata e disincentivante l’iniziativa imprenditoriale e il conseguente avvio di nuove attività.
A tal proposito l’Amministrazione comunale considerata la forte diminuzione dei consumi che si ripercuote pesantemente anche nei soggetti dotati di capacità imprenditoriale che si trovano ad avviare una nuova attività ha ritenuto di costituire un fondo per la concessione di contributi per il pagamento della Tari”.
"Prendiamo spunto dall’ennesimo attacco all’assessore Gabellieri per dire la nostra sulla vicenda Popsophia - esordiscono in una nota i consiglieri del gruppo "Vince Civitanova " Vincenzo Pizzicara, Monia Rossi, Armando Lazzarini e Fabiola Polverini - La famiglia Ercoli dimentica l’ospitalità di Civitanova, l’entusiasmo con la quale è stata accolta e sostenuta nonostante l’amministrazione non sia mai stata coinvolta nella programmazione e nelle scelte delle date dell’evento Popsophia che non era neppure esclusiva della città, e gli gira le spalle.- e poi aggiungono - Delude l’abbandono categorico di Popsophia a Civitanova, un abbandono dettato da scelte mercenarie senza neppure un contraddittorio, facendo ricadere la colpa sulla mancanza di programmazione di cosa? Con chi si è confrontato Ercoli sulla programmazione? E poi perchè Ercoli non ha realizzato Popsophia a Civitanova con 100 mila euro di contributo dati dalla regione? Cento mila euro sono stati legati all’evento Popsophia o all’evento Popsophia a Pesaro per soddisfare le esigenze politiche del presidente uscente Ceriscioli?
"L’assessore Gabellieri ha pienamente accolto ogni loro scelta dimostrando sempre soddisfazione e stima ed è stata soprattutto dalla parte degli Ercoli, anche durante i numerosi e frequenti tentativi di sabotaggio - sottolineano - da parte dell’azienda speciale dei teatri che oggi manifesta solidarietà mentre durante la realizzazione dell’evento non trovava soluzioni ma solo problemi"
"Il tradimento di Ercoli è diventato un teatrino per Marzetti che continua nei suoi appelli al Sindaco per rimuovere l’assessore Gabellieri che al contrario di quanto lui afferma si è dimostrata all’altezza del ruolo che riveste andando oltre le parole e i fatti sono chiari e parlano da soli, basti guardare la grande ripartenza che è stata in grado di attivare nella nostra città, in un momento di grande crisi economico-turistica come quella che stiamo vivendo - e infine i consiglieri dichiarano - Grazie all’operato del nostro assessore tutti hanno parlato del sistema turistico di Civitanova Marche che per la prima volta è stato protagonista e addirittura modello sia a livello regionale che nazionale. Siamo stanchi di vedere questi continui e ingiustificati attacchi che soddisfano la rabbia di chi vuol ancora oggi un ruolo di comando. Siamo noi a chiedere al Sindaco di chiedere una volta per tutte da che parte sta Marzetti e magari invitarlo a prendere una decisione netta a definitiva ma soprattutto coerente con il suo ruolo che è quello di antagonista"
“Manifestiamo il nostro sdegno e incredulità per quanto pubblicato nel sito del Comune di Macerata in merito a chi può usufruire del rimborso degli abbonamenti al trasporto pubblico locale, per quanto riguarda gli alunni che hanno sottoscritto un abbonamento annuale o mensile e non ne hanno usufruito per l’emergenza Covid19". Si sono espressi così, in una nota a firma di Francesco Pastori, gli esponenti di Fratelli d’Italia del Comune di Macerata, in merito al rimborso sugli abbonamenti del Trasporto Pubblico Urbano.
"Facciamo presente che riteniamo giusto il rimborso dell’abbonamento al TPL, ma non che sia concesso solo agli alunni dei nuovi poli scolastici Mestica e Dante Alighieri, dimenticandosi e discriminando tutta la restante popolazione scolastica di ogni ordine e grado che usufruisce, per necessità e non per scelta, del Trasporto Pubblico Locale per recarsi nei propri plessi scolastici. Abbiamo presentato, insieme ad altre forze politiche – spiega Pastori -, un ordine del giorno urgente in cui si chiede che gli attuali abbonamenti al TPL siano prorogati per tutti gli studenti fino al 31 dicembre 2020, senza gravare ulteriormente nelle finanze delle famiglie in evidente difficoltà a causa dell’emergenza Covid19, purtroppo siamo ancora in attesa della discussione in Consiglio Comunale di tale mozione.
"Tutto ciò contrasta fortemente con la nostra visione della città e del cittadino di Macerata - aggiunge Pastori - che per noi va visto nella sua collettività e non selezionandolo solo per scopi elettorali e di consenso politico, cosa che risulta ben evidente da questa decisione dell’Amministrazione Ricotta/Carancini, che mette solo alcuni cittadini al centro delle loro attenzioni, mentre gli altri sono lasciati soli e senza sostegno, e cosa non meno importante discrimina alcuni istituti scolastici importanti come la E. Fermi o il Convitto Nazionale, che vengono messi in secondo piano e in evidente difficoltà per le iscrizioni che i cittadini dovranno effettuare, spingendo con queste scelte scellerate le iscrizioni verso alcuni istituti.
"Noi non intendiamo abbandonare nessuno e ci impegneremo a portare avanti la città in modo equo e sostenibile, ma per il bene di Macerata e di tutti i maceratesi, a prescindere da interessi puramente elettorali o di comodo, cosa a cui i cittadini sono purtroppo stati abituati dalle amministrazioni di sinistra degli ultimi decenni. Una nuova Macerata si può e si deve sognare e il nostro impegno sarà profuso per trasformare il sogno in realtà”, conclude.
La replica dell'Amministrazione comunale di Macerata
In merito al rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico locale per gli studenti della scuola Mestica e Alighieri, l’Amministrazione comunale chiarisce che essa risponde ad un impegno preso in occasione del trasferimento dei plessi danneggiati dal terremoto in altre sedi.
Con la delibera di Giunta n. 450 del 30/12/2019, infatti, è stato previsto questo rimborso allo scopo di sostenere il disagio delle famiglie e degli studenti delle Scuola Alighieri e Mestica, il cui trasferimento nella nuova sede di piazzale Maria Montessori è avvenuto ad anno scolastico già iniziato.
Per questi studenti l’Amministrazione ha posto in essere due misure concorrenti e alternative finalizzate ad alleviare le difficoltà derivanti da una radicale modifica dell’organizzazione familiare avvenuta in corso d’anno: la navetta gratuita e il rimborso dell’abbonamento mensile del trasporto pubblico urbano. A quest’ultimo di riferisce la procedura avviata in questi giorni che consente alle famiglie di richiedere tale rimborso presentando domanda dal 22 giugno al 10 luglio, utilizzando dei moduli disponibili nel sito www.comune.macerata.it
"Vista la situazione dell'edilizia scolastica nel Comune di Corridonia, carente per una serie di criticità legale alle caratteristiche degli immobili, alla scarsa disponibilità delle aule, dei servizi igienici e degli spazi comuni di tipo sportivo-ricreativo - scrive in una nota l'ex sindaco e attuale presidente del Consiglio Comunale Nelia Calvigioni.- Tenuto conto che la diffusione del Covid-19 ha imposto un'ulteriore urgenza, relativa alla necessità di mantenimento del distanziamento sociale sia nelle attività propriamente didattiche e di studio, sia in quelle ricreative e, non da ultimo, relativamente al servizio di trasporto scolastico - e aggiunge - Visto che l'anno scolastico è alle porte, tenendo conto anche del periodo estivo, ritenuta l'urgenza di una pianificazione immediata per la ripresa in sicurezza delle attività scolastiche".
"In riferimento alla recente legge n. 41 del 6/6/2020, di conversione del D.L. 22/2020 (c.d. Decreto Scuola), che impone una serie di misure urgenti per l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021, a partire dalle regole sul distanziamento interpersonale di almeno un metro fisico tra i banchi in aula, con una conseguente riorganizzazione del layout delle aule stesse, nonché dei laboratori ed il distanziamento di due metri per le attività svolte in palestre, sul servizio pasti, anche attraverso l'eventuale fornitura del pasto in "Lunch Box" per il consumo in classe - precisa Calvigioni - Tenendo conto che la ratio della legge è improntata ad accelerare le procedure per rispondere nell'immediato alle contingenze del particolare momento storico, velocizzando le operazioni di esecuzione degli interventi di edilizia scolastica.
Chiedo, con la presente, di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere nell'immediato una conferenza dei servizi, con i Dirigenti scolastici degli Istituti aventi sede nel territorio del Comune di Corridonia, ed i rappresentanti del personale insegnante, per un tavolo che avvii:
1) una mappatura delle criticità presenti nei singoli plessi di scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Corridonia;
2) Una riorganizzazione degli spazi, in rapporto al numero degli alunni ed alla consistenza del personale, con l'obiettivo di garantire la didattica in presenza sin dal primo giorno di scuola, avvalendosi anche di eventuali altri spazi disponibili, di proprietà dell'Ente Comunale, o di proprietà privata, da adibire ad aule scolastiche, fornite di tutti i servizi necessari;
3) la verifica e la valutazione circa la possibilità (nei plessi dotati di aree esterne) di realizzare in brevissimo tempo moduli prefabbricati adibiti ad aule scolastiche come, ad esempio, è stato realizzato nel 2016 per la scuola di Colbuccaro, dopo gli eventi sismici;
4) una modalità di implementazione di percorsi in sicurezza alla luce delle nuove disposizioni legislative;
5) una pianificazione di breve, medio e lungo termine degli interventi di edilizia scolastica per gli spazi che consentono agli enti locali di assumere, anche direttamente, le funzioni di stazione appaltante e di sviluppare le procedure di affidamento con numerose semplificazioni, anche al fine di consentire, da una parte una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche e, dall'altra, una programmazione che immagini una nuova scuola del futuro, in linea con le nuove esigenze, anche creando le condizioni materiali per mettere a sistema nuove esperienze che il periodo di emergenza ha imposto, in maniera così repentina, agli Istituti scolastici.
"Qualora la presente richiesta non avesse risposta - conclude l'attuale presidente del consiglio comunale di Corridonia - sarà presentato un Ordine del Giorno al prossimo Consiglio Comunale".
“Abbiamo chiesto al Sindaco Bravi e alla Giunta di valutare l'istituzione di una commissione d'emergenza per raccogliere e risolvere le problematiche causate dal Covid-19". Così Simone Simonacci, Consigliere comunale di Fratelli d'Italia, nell'annunciare una mozione che è stata apprezzata anche da altri gruppi politici cittadini. "Il Coronavirus - continua Simonacci - avrà ripercussioni, soprattutto di carattere economico, su tante famiglie e su tutti quei lavoratori autonomi che vedono la propria situazione in bilico. Ben consapevoli che le risposte devono arrivare dal Governo nazionale, abbiamo pensato che la politica locale debba agire per raccogliere testimonianze e formulare proposte". La Commissione - che in caso di approvazione verrà composta da un consigliere per ogni gruppo consiliare - avrebbe quindi un ruolo propositivo, fornendo all'Amministrazione più elementi possibile per delineare un piano di emergenza. "Si tratterà comunque di un organo consultivo provvisorio, che terminerà con la fine dell'emergenza, consentendo però a molti cittadini di portare le loro istanze a più stretto contatto con l'Amministrazione" conclude Simonacci.
Appignano vuole far ripartire l’economia locale, nell’ottica di una veloce ripresa delle attività commerciali, per una sempre più importante valorizzazione del territorio. L’Amministrazione Comunale, nell'ambito dell'Assessorato al Turismo e Attività produttive, ha ufficialmente dato il via ad una campagna promozionale delle attività locali, con la pubblicazione, sulla pagina Facebook del Comune, di un video relativo alle attività commerciali, artigianali con vendita al dettaglio.
“Il filo conduttore dell'iniziativa - afferma il Sindaco Mariano Calamita - e di quelle che seguiranno, è proprio il voler ridare forza e slancio al tessuto economico locale; a tale scopo, con il video che abbiamo realizzato, si è voluto mostrare i volti di coloro che ne fanno parte, di quelle persone che credono nella propria attività e che hanno investito nel territorio. Dopo tanti giorni di chiusura, a causa del Covid19, si è voluto ripartire con un messaggio positivo e motivazionale e condividere la speranza di una rinascita economica e, ancor prima, umana e sociale. Ma il video promozionale che è stato realizzato – ribadisce il primo cittadino – è solo il punto di partenza delle iniziative che, nell'ambito di un tavolo tecnico di lavoro con le minoranze, sono state condivise, fortemente volute da tutti e che l'Amministrazione Comunale si appronta a mettere in campo a brevissimo. Verranno infatti realizzati dei coupons, da utilizzare per usufruire di importanti sconti rivolti a chi acquista ad Appignano. Altro considerevole intervento sarà a livello di agevolazioni ai tributi locali, sempre nell'ottica di un reale sostegno alle attività locali e quindi all'economia di Appignano”.
Va rinviato il pagamento della prima rata dell'Imu a San Severino, che come recita un recente avviso del Comune, scade il prossimo 16 giugno. A farsi portavoce della richiesta, è il consigliere comunale di minoranza Pietro Cruciani.
"Con meraviglia ho appreso che la scadenza dell'acconto Imu prevista il prossimo 16 giugno non è stata rinviata - osserva Cruciani -. Molti comuni invece l'hanno fatto, come io ritengo sia non solo opportuno ma anche doveroso. La mancata proroga creerebbe un affollamento presso le banche e l'ufficio postale, assolutamente incompatibile con le misure di restrizione ancora in essere, per combattere il virus. Mi sembra siano ancora vietati assembramenti e contatti ravvicinati che, in questo caso, sarebbero inevitabili. Ricordo che più del 90 per cento dei contribuenti versa l'imposta direttamente agli sportelli degli uffici postali e bancari".
Il consigliere rileva anche come vi siano difficoltà per commercialisti e patronati, già alle prese con una notevole mole di lavoro: "I caf, i patronati e gli studi commericali, in questo periodo sono già oberati di lavoro per la compilazione e la trasmissione delle pratiche inerenti i diversi bonus ed aiuti economici, che il governo ha varato per venire incontro alle difficoltà economiche, causate dal lungo lock down. In molti mi hanno contattato per farmi presente questa cosa, e appesantarli con l'incombenza di preparare i versamenti Imu, sarebbe alquanto inopportuno".
Cruciani ricorda che diverse attività hanno riaperto da poco e che basta una semplice delibera di giunta, da ratificare poi in consiglio per rinviare il pagamento: "Ricordo, infin, che molti esercizi hanno ripreso da pochi giorni l'attività e pagare già subito la prima rata, per i loro locali costituisce veramente un problema. Prorogare la data del 16 giugno è estremamente semplice. Basta adottare una veloce delibera di giunta, è possibile in mezz'ora. Si potrà successivamente ratificarla nel primo consiglio utile, dove ovviamente non mancherà il mio sostegno a questo provvedimento. Se il comune non può permettersi un rinvio della scadenza di qualche settimana, significa che siamo proprio messi male, e ciò sarebbe preoccupante".
Una mozione per chiedere di attivare programmi di cinema all'aperto anche a Recanati: questa l'ultima iniziativa della sezione comunale di Fratelli d'Italia.
"Si tratta di un modo per rilanciare un'attività culturale che è stata ferma fino a oggi per l'emergenza Coronavirus e che ripartirà ma solo con i distanziamenti che ormai tutti conosciamo" afferma Simone Simonacci, Consigliere comunale di FdI. "Recanati da tempo non ha più un cinema, per questo un cinema all'aperto in questo periodo rappresenterebbe un modo di riaccendere la passione cinefila dei recanatesi" continua Simonacci. "Penso anche alle tante associazioni culturali che hanno lanciato progetti e iniziative di questo tipo, come ad esempio il progetto Furgoncinema che molto successo ha riscosso negli ultimi anni".
"Ho dunque presentato questa mozione - conclude il consigliere -, sperando che le istanze di tanti appassionati di cinema ma soprattutto di tutti coloro che svolgono attività di questo genere vengano accolte".
"Il centrosinistra si presenta unito e compatto attorno alla candidatura di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente Anci. Una coalizione larga e aperta ai civismi del fare e del buon governo dei comuni e delle città. Una scelta fatta nelle Marche e per le Marche. Una proposta nata da moltissimi sindaci marchigiani, dal territorio e dal basso, non nei Palazzi romani come la destra. Vogliamo unire le Marche per aprire una fase nuova con un progetto di sviluppo della regione e con i valori migliori della comunità marchigiana”. Parole del segretario regionale Pd Giovanni Gostoli che, dopo la coalizione e condivisione del candidato Presidente, oggi apre alle consultazioni nei circoli Pd per la selezione delle candidate e i candidati al Consiglio regionale delle Marche.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, l’Assemblea regionale del Partito democratico delle Marche ha approvato la proposta della Segretaria regionale e delle Federazioni provinciali di Regolamento. A causa delle problematiche legate al Covid19 e i tempi stretti organizzativi, per avviare il percorso di consultazioni l’assemblea è stata convocata eccezionalmente per via telematica.
Il segretario regionale dem Gostoli e la presidente dell’Assemblea regionale Pd Silvana Amati nei giorni scorsi hanno scritto ai componenti dell’organismo dirigente: “La volontà del Pd regionale e delle Federazioni provinciali, nonostante le problematiche e le limitazioni causate dal contenimento della pandemia , quella di organizzare le consultazioni nei territori per la segnalazione delle candidature al Consiglio regionale delle Marche, garantendo la più ampia partecipazione possibile degli iscritti nel pieno rispetto delle regole e dei comportamenti anti contagio".
"Siamo tutti consapevoli - precisano Gostoli e Amati - che nella proposta delle candidature per il Consiglio regionale delle Marche passerà un pezzo importante della vittoria alle prossime elezioni regionali di fine settembre. Occorre lavorare per dare vita a liste di candidate e candidati forti, competitive,radicate nei territori, aperte alla società, con le competenze migliorie capaci di allargare il consenso" è l’indicazione del segretario Gostoli.
“Il percorso delle consultazioni ha lo scopo di favorire la partecipazione degli iscritti al dibattito sulle candidature e di proporre idee e contenuti programmatici anche alla luce dell’emergenza causata dal coronavirus. Sarà compito delle Assemblee provinciali, terminate le consultazioni e su proposta del Segretario provinciale, indicare una proposta di nominati per la lista del Pd nel proprio collegio elettorale. L’Assemblea regionale Dem, infine, è l’organismo deputato a votare e dare via libera a tutte alle liste dei candidati Pd per il rinnovo del Consiglio regionale, su proposta del Segretario regionale dopo aver raccolto le indicazioni delle Federazioni”, precisano Gostoli e Amati.
Da regolamento la road map prevedere le consultazioni nei circoli o più circoli insieme per aree omogenee entro il 30 giugno. Le Assemblee provinciali sono previste entro il 4 luglio e l’Assemblea regionale che sarà il via libera alle liste di candidate e candidati Pd è fissata per il 7 luglio.
“Da anni le giunte PD ignorano le necessità e le aspettative di chi risiede o ha un’attività commerciale nel centro di Macerata. La Lega è da sempre vicina a chi rappresenta l’essenza di servizi e socialità a misura di cittadino senza i quali non c’è futuro per una città che, da capoluogo, deve essere giustamente un modello per il territorio”.
Lo dichiarano per la Lega il responsabile provinciale Simone Merlini e il consigliere comunale Andrea Marchiori che hanno partecipato al flash mob organizzato dai commercianti del centro città.
“La Lega stigmatizza ancora una volta provvedimenti che fotografano la situazione di totale distacco tra politica del PD ed esigenze dei cittadini – spiegano Merlini e Marchiori - Uno: le tanto sbandierate restrizioni per la movida sono previste solo entro le mura cittadine ergo, due passi fuori porta e via allo sballo libero. Due: le regole della ZTL cambiano a ritmo quasi giornaliero tanto che chi ha un’attività nel centro della città si organizza secondo norme stabilite la sera e se ne ritrova un’altra la mattina. Paradossali i video dell’ultimo consiglio comunale in cui il sindaco Carancini ci tiene a dichiararsi “contrarissimo” alla riapertura della ZTL, il suo delfino Ricotta lo segue a ruota votando contro, salvo subito dopo incontrare i commercianti per offrire la propria totale disponibilità. È evidente che manca ogni programmazione seria e che il PD fa solo interventi spot sulla pelle di chi è già fortemente in difficoltà”.
La Lega trova assurdo questo modo di fare politica datato di oltre 20 anni che rischia di compromettere posti di lavoro certi in nome di due righe in cronaca o per mettere in piedi un paio di opere pubbliche già superate pur essendo ancora sulla carta.
“La Lega sta dalla parte dei maceratesi perché sa bene come non c’è futuro per una città che non è vissuta appieno dalla sua comunità – concludono Merlini e Marchiori – Pronti a mettere in campo un progetto concreto e di prospettiva che tenga conto di un cambiamento epocale che poche altre volte si è verificato nella storia e che invece il PD vuole ignorare cercando anche di imporre la sua visione per i prossimi dieci anni”.
L’Associazione “Macerata Rinnova”, dopo il lockdow, ha ripreso gli incontri in presenza per completare il proprio progetto di trasformazione in lista civica al fine di apportare il proprio contributo alla città di Macerata.
Più incontri in piccoli gruppi, nel rispetto della distanza sociale, nei quali si è caratterizzato il risultato dell’ascolto fatto nel periodo pre-Covid nei quartieri cittadini, da cui è emersa la richiesta di riattivare i Comitati di Quartiere considerandoli non solo come luoghi di aggregazione, ma come centri di servizi, luoghi di primo ascolto, dotati di un bilancio di spesa, un regolamento che ne garantisca la trasparenza per la gestione di beni comuni.
La visione di Macerata che la costituenda lista civica vuole realizzare pone al centro le persone. "Una città che sia a misura di bambino - sottolinea Marco Sigona, portavoce di Macerata Rinnova -, con una rete di servizi a sostegno della genitorialità e dei bisogni dei minori; che crei nuovi spazi per socializzare, in cui gli adolescenti e i giovani possano riunirsi e uscire dalla segretezza che in qualche caso diventa motivo di esclusione, in cui sentirsi liberi di riscoprire il piacere dei giochi collettivi, di coltivare progetti, organizzare con Enti e Associazioni momenti formativi per trovare risposte e dibattere su temi che sentono propri".
"Le eccellenze di questa città meritano di essere valorizzate in qualsiasi settore - prosegue Sigona -, dallo studio all’impegno sociale, dalla cultura alla musica, allo sport con tutto il suo grande e importante settore giovanile dalla pallavolo, Serie A2 femminile, A3 Maschile, alla serie A1 Baseball, al calcio, al calcio femminile, rugby, basket concedendo la giusta visibilità in stretta collaborazione con tutte le Associazioni e le Società".
Macerata Rinnova rivolge, inoltre, un’attenzione particolare agli studenti universitari, in modo da superare ostacoli e rendere l’organizzazione funzionale alle esigenze di permanenza all’interno della città; oltre che agli anziani, custodi della memoria dei luoghi e dei tempi. "E’ importante cooperare con le strutture sanitarie, i circoli ricreativi, gli esercizi commerciali per un grande progetto di inclusione - dice Sigona -. Per noi anche gli animali d’affezione sono importanti, in molti casi ricolmano vuoti affettivi, hanno spesso una funzione terapeutica e pertanto meritano luoghi a loro dedicati, compresa un’area idonea alla sepoltura. Molte ancora saranno le proposte per un welfare generativo, per la cultura vista sotto la duplice valenza sociale ed economica, per il centro storico, cuore della città, per la sanità, perché una città che si cura è una città sicura".
Ieri pomeriggio si è riunito il coordinamento provinciale di Forza Italia Macerata. "È stata un'occasione importante per fare il punto sulle elezioni regionali e comunali a Macerata". Commenta così Riccardo Sacchi, coordinatore provinciale azzurro.
"Abbiamo discusso del ruolo fondamentale che ha Forza Italia nell'affermazione del centrodestra - prosegue -, si è condiviso un percorso programmatico e toccato argomenti come la sanità, la viabilità, l'aiuto alle imprese e le partite iva, la detassazione, le problematiche in agricoltura e molto altro."
Il coordinatore Riccardo Sacchi ha avuto in videoconferenza la presenza del vicepresidente del partito Antonio Tajani e del commissario regionale Francesco Battistoni coi quali si è parlato di politica nazionale e di elezioni regionali.
La Giunta regionale ha approvato il Programma annuale per la cultura che detta criteri, modalità e piano di riparto, per la gestione delle risorse regionali ordinarie stanziate con la legge di bilancio 2020/2022 per il settore Cultura.
Con una dotazione complessiva di 11 milioni di euro vengono finanziate le tre principali leggi di settore: la legge n. 4/2010 su Beni e attività culturali, la legge n. 11/2009 sullo Spettacolo dal vivo e la legge n. 7/2009 su Cinema e audiovisivo.
ll Programma 2020 era stato elaborato prima dell’emergenza sanitaria. Alla vigilia del lockdown era stato inviato alla commissione consiliare competente per il consueto parere, ma le condizioni emergenziali hanno costretto a ripensare profondamente le strategie e le politiche di intervento nei rispettivi settori.
“Con l’approvazione di questo atto – sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – abbiamo a disposizione uno strumento di programmazione che consente di lavorare speditamente per venire incontro alle esigenze del territorio. Abbiamo ritenuto prioritario, infatti, reinterpretare le azioni di sostegno al settore dei beni e delle attività culturali e, in stretta collaborazione e sinergia con la commissione consiliare, abbiamo condotto un’analisi tecnica delle attività effettivamente realizzabili nel 2020; promosso il massimo confronto con gli operatori di settore, tenendo conto delle linee guida ministeriali per lo spettacolo, il cinema e i beni culturali e agevolando la possibilità di attivare progetti innovativi di fruizione e valorizzazione anche in chiave digitale per i soggetti dello Spettacolo. E’ stato, inoltre, previsto l’aumento del cofinanziamento e della quota di anticipo regionale, in tutti i bandi del settore Cultura".
I bandi sono in corso di lavorazione, pronti per essere emanati e riguardano i seguenti settori: attività culturali (festival, premi); spettacolo (teatro danza musica); mostre; arti visive contemporanee; teatro amatoriale; istituzioni culturali; produzioni cinematografiche.
Sono già disponibili due bandi del settore Cinema destinati a piccole produzioni attuate per conto della Regione Marche dalla Fondazione Marche Cultura (scadenza: 30 settembre 2020 www.fondazionemarchecultura.it).
"A fronte di una attività che intende tutelare l’ordinario – conclude Pieroni - non si può tuttavia non tenere conto del momento straordinario che si sta attraversando: per questo è stato proposto di utilizzare i fondi derivanti da attività non realizzabili nel 2020 nel settore dei Beni e Attività culturali, dello Spettacolo, del Cinema, per istituire un Fondo Regionale di Emergenza destinato al settore Cultura (FEC)".
ll fondo sarà attivato attraverso bandi a sportello che sono in corso di predisposizione, unitamente alle misure di sostegno al settore Cultura, mirate alle imprese e agli operatori, previste dalla L.R.20 del 3 giugno.
La crisi economica generata dall’emergenza Coronavirus non ha risparmiato neppure gli animali, randagi o ospitati in casa. Ad occuparsi del problema il capogruppo dei Verdi Marche, Sandro Bisonni che ha formulato alcune precise richieste in una mozione che sarà discussa prossimamente in Consiglio regionale.
“Numerose famiglie – scrive - si sono trovate in condizione di indigenza dovuta all’improvvisa sospensione delle attività lavorative e per molte di loro è diventato quasi impossibile riuscire a sostenere le spese relative al mantenimento e alle cure del proprio animale d’affezione. Ecco la necessità di provvedimenti che possano fornire un supporto concreto”.
Nella mozione Presidente e Giunta vengono impegnati su diversi fronti. In primis, Bisonni chiede l’attivazione per tutte le persone indigenti di un “Buono Emergenza Covid – 19”, concesso una tantum e del valore di 200 euro per ogni cane e di 100 euro per ogni gatto (animali iscritti in anagrafe), finalizzato a garantire in un momento di profonda crisi economica la sussistenza degli animali familiari.
Poi, un ““Buono Spesa Animali” annuo da 500 euro per le persone con reddito inferiore a 8.000 euro, per l’acquisto di cibo, farmaci e spese veterinarie e un “Buono adozioni - Quattrozampe Social Card” una tantum per coloro che adottano un animale da un canile o da un gattile. Il valore, in base a quanto proposto da Bisonni, dovrebbero essere di 1.000 euro per adottanti con redditi fino a 55.000 euro e di 500 euro per adottanti con redditi oltre i 55.001 euro. Lo stesso buono dovrebbe essere speso nei 18 mesi successivi all’adozione per l’alimentazione dell’animale e per le cure veterinarie.
Altre richieste contenute nella mozione riguardano l’adeguamento dell’aliquota IVA dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali; un aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie; l’equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione; la regolamentazione di quelli generici anche in veterinaria, per i quali non esiste una norma che preveda che essi debbano avere un prezzo di vendita inferiore; la commercializzazione di confezioni di farmaci veterinari commisurate alle patologie alla cui cura sono preposti, con la possibilità di garantire somministrazioni anche minime a costi proporzionali, per evitare il rischio di cure “fai da te”.