La proposta del cinema all’aperto, avanzata dal Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia e dal Consigliere comunale Simone Simonacci, sembra essere stata recepita favorevolmente anche dalla maggioranza. Questa mattina, infatti, è giunta la comunicazione dell’istituzione di una rassegna cinematografica a Palazzo Venieri, che si terrà tra luglio e agosto. “Ringraziamo l’amministrazione per aver dato seguito alla nostra proposta” afferma Simonacci. “Si trattava di una richiesta di buon senso e molto sentita dalla cittadinanza, ora bisognerà seguire bene le fasi di allestimento e di gestione degli eventi”. “Certo – prosegue il Consigliere comunale – avremmo gradito una maggiore collaborazione con le tante associazioni recanatesi abilitate per organizzare simili manifestazioni, mentre da quanto apprendiamo dalla stampa la gestione è stata assegnata a una ditta di Porto Recanati. Tuttavia, si tratta di un importante punto a favore della Città, che siamo fieri di aver sollevato per tempo”.
Parole parole, parole. "Già, 'loro' parlano, parlano, parlano ma senza fare i conti con l'oste. Che sono io. Sia chiaro un fatto. Ho 63 anni, un'azienda in piena attività, ed un cuore che vuole fare il bene del territorio. Ma poi a sanguinare è proprio il cuore...".
Ma scusi, dottor Sandro Parcaroli: stamattina sono esplosi i rumors dando per certo la riunione serale del Quartetto del Centro Destra (Mosca, Pistarelli, Sacchi e lei stesso); dello spostamento in Regione di Andrea Marchiori fino ad oggi candidato sindaco di Macerata, ed infine dello stesso endorsement di Matteo Salvini. Che peraltro aveva ricevuto Marchiori a Pesaro qualche mese fa, la sera prima della sua investitura ufficiale, dando il proprio placet. E il giorno dopo, in conferenza stampa (condotta dall'allora coordinatore della Legam sen. Paolo Arrigoni), lei dottor Parcaroli era in prima fila, indicato come candidato di punta del Carroccio in Regione. Il lock down avrebbe dunque ribaltato la situazione?
"Macché! Stasera io non mi riunisco con nessuno, ed aspetto in ogni caso investiture ufficiali da altre sedi e da altri summit, con tutto il rispetto per tutti...".
Scusi, ma dalla Lega non e' arrivata in questi giorni una proposta precisa in direzione del Palazzo Maceratese? Salvini rinunciando ad un proprio nome a candidato Governatore delle Marche (l'ultimo sondaggio in ordine di tempo da' Acquaroli in vantaggio di 8 punti su Mangialardi) ha chiesto tuttavia uomini vincenti alla corsa nelle comunali piu significative, a cominciare da Macerata. Si dice pure che Lei stia già preparando il discorso d'accettazione..
(Senza sbilanciarsi)" Mi sono preso alcuni giorni di tempo per decidere, ma intanto dico che non ho certo 24 ore al giorno da dedicare al Comune di Macerata come si chiederebbe sottraendo tutto il mio tempo all'azienda e alla mia vita privata. Ho chiaramente altri legittimi interessi, volonta', voglie. Dunque oggi dichiaro che sostengo Marchiori".
Tuttavia i rumors sono frastornanti in questa vigilia elettorale dove il candidato di centrosinistra opera senza contraddittori, procedendo indisturbato verso la metà finale cui si è a lungo preparato..
"Dico solo che al voto del 20 e 21 settembre (date fissate ora dal ministro Lamorgese con decreto n.d.r.) mancano solo due mesi. Mi sembra un tempo stretto, strettissimo per decidere ancora un futuro peraltro sempre più vicino".
Contributi economici anche per i comuni di Camerino, Fermo e per tutte le realtà marchigiane più duramente colpite dall’emergenza Coronavirus. È quanto richiesto in una mozione presentata dal capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, e che verrà presto discussa dall’Assemblea legislativa.
"La Giunta ha già stanziato delle somme per i comuni di Pesaro e Civitanova Marche, come sostegno al rilancio delle città, perché particolarmente segnate dalla gestione sanitaria della pandemia – spiega Micucci –. L'apporto dei comuni di Pesaro e Civitanova è del tutto evidente e noto, ma non va comunque dimenticato anche lo sforzo di quelle realtà quali Camerino, Fermo ed altre che fin dall'insorgere dei primi casi di Covid-19 hanno contribuito attraverso gli ospedali del loro territorio a porre un argine all'espandersi della malattia. Pertanto – conclude Micucci – con questo atto si chiede l’impegno della Giunta a riconoscere anche per i comuni di Camerino e Fermo e in proporzione agli altri comuni impegnati fin da subito nell'emergenza Covid-19 un contributo, che stabilirà l’Esecutivo regionale, come sostegno al rilancio economico e sociale dei loro territori".
Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato, nel pomeriggio di ieri, un decreto che stabilisce, a partire dal 25 giugno, la proroga dell'orario di apertura degli esercizi commerciali in sede fissa nella Regione Marche, dalle 6 del mattino sino alla mezzanotte.
L’apertura domenicale e festiva è libera. I sindaci, sentite le associazioni di categoria, in base alle esigenze di carattere turistico-commerciale, ma sempre tenendo in debita considerazione la situazione epidemiologica sul loro territorio, possono limitare o implementare l’orario di apertura e chiusura giornaliera.
Nei trenta giorni antecedenti i saldi di fine stagione (che per il 2020 iniziano il 1° agosto), è possibile effettuare le vendite promozionali in deroga alla legge, in considerazione della particolare situazione di sofferenza economica del settore commercio.
Lo stesso decreto stabilisce che, fatta salva la regolamentazione specifica relativa agli sport di contatto, sono consentiti dal 25 giugno gli eventi e le competizioni sportive di interesse locale, laddove regolamentati dalle relative Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, svolti all’aperto e senza la presenza di pubblico.
Sempre a partire dal 25 giugno, è consentito a due persone non conviventi di viaggiare insieme su un motoveicolo a condizione che entrambe le persone indossino un casco integrale o, in alternativa, una mascherina almeno chirurgica.
È inoltre consentito utilizzare autoveicoli tra persone non conviventi purché siano rispettate le precauzioni previste per il trasporto non di linea e, in particolare: presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura; due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori; obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.
“Maurizio Mangialardi è il sindaco dei sindaci. In qualità di Presidente dell’Anci Marche ha svolto un lavoro istituzionale prezioso ed equilibrato che è riconosciuto da tutti. È l’uomo giusto che può unire la regione”.
Sono le parole del segretario regionale Giovanni Gostoli agli attacchi della destra subiti dal candidato del centrosinistra, che venerdì scorso ad Ancona ha ufficializzato la sua candidatura presentandosi con una coalizione forte ed unita, “Insieme Marche”. Continua Gostoli rivolgendosi all’onorevole umbro, Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale della Lega, “si informi meglio, così scoprirà che l’accusa di poltronismo deve rivolgerla ad Acquaroli che negli ultimi anni si è candidato a tutte le elezioni possibili. È passato da un ruolo all’altro, senza finire il mandato e, quindi, tradendo il primo impegno con gli elettori. Cinque anni fa è già stato candidato alla presidenza della Regione. Ha perso e se ne è andato. Siccome vinceremo noi le prossime elezioni regionali, l’onorevole Acquaroli lascerà la poltrona da parlamentare per fare il consigliere regionale delle Marche? E la lascerà prima o dopo il voto?”
Non tarda ad arrivare anche la replica del segretario dem al senatore di Viterbo, commissario di Forza Italia, Francesco Battistoni, l’ultimo in ordine cronologico a chiedere le dimissioni di Mangialardi da presidente Anci Marche, “la differenza è sostanziale, dichiara Gostoli - c’è chi si impegna sul territorio e chi sfrutta il territorio per il suo tornaconto personale. Mangialardi sta gestendo una fase importante nella fase di post emergenza covid-19, con una particolare attenzione ed impegno alla ripartenza dell’attività turistica e commerciale, sarebbe deleterio per la comunità marchigiana, se interrompesse il suo prezioso operato per assecondare le gesta di una destra in difficoltà che usa le Marche solo come una terra di scambio politico”.
Il leader della Lega Matteo Salvini sarà di nuovo nelle Marche in vista delle elezioni regionali. Il 27 giugno farà tappa a Porto Recanati
“Salvini ha dimostrato più volte di tenere alle Marche in modo particolare e la Lega è pronta ad impegnarsi con serietà e concretezza per garantire alla regione il buon governo che merita – ha spiegato il commissario regionale del Carroccio Riccardo Augusto Marchetti – La qualità delle proposte e quella delle donne e degli uomini della nostra squadra, la competenza e compattezza del Centrodestra sono i solidi pilastri su cui stiamo costruendo un’alternativa seria all’ormai obsoleta politica del PD, intenton a coltivare gli interessi personali dei singoli piuttosto che a costruire un futuro concreto per i marchigiani”.
Il 26 Salvini sarà in provincia di Ascoli Piceno per la prima tappa del secondo tour in vista delle elezioni. A San Benedetto lo attendono imprenditori locali ed i quadri della Lega provinciale per una cena di lavoro ai Bagni Andrea.
La mattinata di sabato 27 giugno inizierà alle 9.30 a Porto Recanati dove verrà allestito un punto stampa con colazione al Caffè del Corso (c.so Matteotti 228). È previsto un passaggio al gazebo Lega allestito nei pressi, uno dei tantissimi che nel weekend saranno attivi nelle principali piazze della regione per la campagna tesseramento e per la raccolta firme per contrastare quello che viene definito come "il collezionista di poltrone Mangialardi"
Se le tempistiche lo consentiranno, non è esclusa anche una breve visita del leader del Carroccio all’Hotel House di Porto Recanati, dove si è già recato più volte.
Alle 11.15 il Segretario Federale della Lega farà visita alla sede della Confartigianato ad Ancona (via Fioretti 2/A), prima di dirigersi a Fano, dove concluderà il secondo tour marchigiano insieme a sostenitori, iscritti, militanti e alcuni rappresentanti di categoria presso Villa Piccinetti.
++ AGGIORNAMENTO ORE 12:00 ++
"Sono pronto a tornare al più presto all'Hotel House di Porto Recanati". Lo ha confermato poco fa il leader della Lega Matteo Salvini, che tra venerdì e sabato sarà nelle Marche
Quello di questo pomeriggio è stato l'ultimo consiglio comunale di Treia presieduto dal vice sindaco facente funzioni di sindaco David Buschittari, in attesa del rientro del primo cittadino Franco Capponi (il prossimo 25 luglio).
Approvata una mozione del gruppo consiliare “Prima Treia” (emendata dalla maggioranza) per il sostegno alle famiglie provate dall’emergenza Covid-19, che va ad aggiungersi alle azioni intraprese dall’amministrazione (lo stanziamento, dopo l’elargizione dei buoni spesa alimentari, di 25000 euro a inizio maggio e di altri 25000 euro disponibili da fine mese); dopo l’interrogazione dei consiglieri Sampaolo e Mozzoni sullo stato finanziario di Cosmari srl è stata la volta dell’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2019 e di una importante variazione al bilancio di previsione (la quarta dall’approvazione del preventivo di inizio febbraio).
Da segnalare all’interno della stessa variazione: la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di ammortamento dei mutui bancari, il finanziamento della propria quota del progetto di “Valorizzazione dei Cammini Lauretani”, gli interventi di miglioramento dell’accessibilità dei servizi di TPL, l’acquisto/installazione di colonnine di ricarica e l’aggiunta di risorse ulteriori per il sostegno alle famiglie.
Approvati anche il regolamento per gli interventi edilizi in territorio rurale e quello per la monetizzazione delle aree destinate a parcheggio.
“Un bilancio molto positivo dopo i primi 13 mesi di amministrazione” dice il vice sindaco David Buschittari “continuiamo a lavorare per il bene della comunità locale, con una squadra già molto forte, in attesa dell’inizio della fase 2 con il rientro di Capponi dal prossimo 25 luglio; siamo pronti per altri 4 anni di grande amministrazione e buon governo della città”.
"La gloriosa divisa dei Vigili del Fuoco non merita di essere strumentalizzata per fare da sfondo al presidente della Provincia Pettinari in conferenza stampa. È successo a Macerata per la presentazione del progetto della nuova caserma di cui Pettinari si è attribuito il merito senza averne motivo". Queste le parole con cui Luca Buldorini, leghista e vigile del fuoco in forza al comando maceratese, commenta quanto dichiarato da Pettinari nella giornata di ieri in merito alla ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco di Macerata.
Secondo Buldorini un problema che si trascinava da oltre vent'anni si è avviato a risoluzione solo grazie alla tenacia dei vigili e della Lega: "Quel progetto il comando dei vigili del fuoco maceratese lo ha voluto con le unghie e con i denti supportato dalla Lega. Con il senatore Candiani e la presenza in organico di amministratori locali, la Lega ha costantemente richiamato l’attenzione e cercato di ottenere risposte sulle istanze di una categoria preziosa per tutta la collettività, costretta a lavorare in una sede inadeguata al punto che non si possono mettere al coperto i mezzi perché le loro dimensioni sono maggiori di quelle dell’autorimessa”.
“Non solo ci hanno trattato come comparse illustrandoci un progetto che è frutto della collaborazione con le rappresentanze sindacali dei Vigili del Fuoco - prosegue Buldorini -, ma abbiamo assistito ad un balletto dei meriti tra il presidente Pettinari e il direttore dell’ufficio ricostruzione regionale Spuri che ha toccato punte di ridicolo. Il risultato è la fiera dell’assurdo: i Vigili del Fuoco devono ringraziare non la Politica, ma il terremoto del 2016 che, dopo averne messo a rischio la vita nelle operazioni di soccorso, con i fondi a disposizione li doterà di una sede in cui si potranno finalmente rispettare le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, comprese quelle anti-covid che li costringono ora a lavorare all’esterno degli edifici per mantenere il distanziamento”.
Buldorini sottolinea come il silenzio sui tempi di realizzazione della caserma la dica lunga sulla finalità elettorale e propagandistica della conferenza stampa nonché sulla fallimentare gestione della ricostruzione da parte della regione: “L’interpretazione della norma consentirà ai vigili del fuoco di Macerata di superare l’obbligo di ricostruire la caserma danneggiata così com’era anziché adeguarla, come giusto, alle moderne necessità. Perché la stessa procedura non viene applicata anche alle abitazioni private? – si chiede Buldorini – È evidente che certa politica è attenta solo agli interessi di bottega”.
Un appello per la presentazione di una “Lista Comunista!” alle prossime elezioni regionali. È quanto compare sul blog "Comunista! Per le Marche" (https://comunistaperlemarche.blogspot.com): l'obiettivo è invitare alla formulazione di una candidatura alternativa alla Presidenza della Regione.
“Negli ultimi trent’anni il nuovo corso politico ed economico neoliberista è stato caratterizzato da un attacco senza precedenti, portato su scala sovranazionale, ai salari, ai diritti ed allo stato sociale - si legge nell'appello -. A questa offensiva né la nuova sinistra politica, né il movimento sindacale hanno saputo rispondere".
“In questo contesto - prosegue l’analisi - le prossime consultazioni elettorali regionali devono essere considerate un fondamentale passaggio: da un lato, sono elezioni politiche di enti pubblici legislativi, dall’altro, riguardano istituzioni che hanno poteri di governo non sempre inferiori allo Stato, ma al contrario, molte volte, anche più penetranti”.
I sottoscrittori, sottolineano dal blog, "non sono iscritti a Confindustria, né invitati a parlare a Villa Pamphili. Nessuno può garantirli. Sono operai, disoccupati, precari, operatori culturali, artigiani, piccoli imprenditori, liberi professionisti che pagano maggiormente il prezzo di una crisi economica accelerata dall’emergenza sanitaria. E firmano per “un’alternativa di sistema”. La sovranità statuale ha subito un doppio attacco da parte delle oligarchie capitaliste, uno agito dall’alto, mediante il rafforzamento di sovranità transnazionali e antidemocratiche come l’UE, la BCE e la NATO, l’altro dal basso, con il processo di regionalizzazione, in Italia cavalcato tanto dalla Lega Nord quanto dal PD” considerati “due facce della stessa medaglia” e ritenuti entrambi “esecutori territoriali di una pesante limitazione della sovranità popolare e dell’espansione delle politiche economiche neoliberiste".
Severo il giudizio del blog "Comunista! Per le Marche" sugli ultimi due lustri di centrosinistra marchigiano durante i quali ”si è assistito allo smantellamento della sanità pubblica e al finanziamento di quella privata; alla chiusura di reparti, punti nascite, ospedali e strutture sanitarie sul territorio; al fallimento della Banca delle Marche; alla chiusura di fabbriche ed alla desertificazione industriale del territorio, con profitti milionari per i grandi imprenditori e disoccupazione per i lavoratori”.
L’obiettivo dell’iniziativa è volto a “contrapporre alla destra reazionaria ed al centro-sinistra una vera alternativa di sistema, a tutti i livelli: locale, regionale, statale ed internazionale”. Cominciando dalle Marche.
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Dilazionare i pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas: la proposta proviene dall’Amministrazione comunale tolentinate.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta hanno chiesto, mediante documento deliberativo ufficiale, al Presidente della Giunta Regionale delle Marche Luca Ceriscioli e al Prefetto di Macerata Iolanda Rolli di farsi interpreti presso i fornitori dei servizi pubblici (acqua, luce e gas) per far in modo che la scadenza dei pagamenti, che a oggi è contemporanea, sia prevista senza sovrapposizioni e venga quindi sfalsata nel tempo.
La medesima richiesta, a livello comunale, è stata presentata dall’amministrazione comunale per il consumo di acqua ad ASSM spa. La deliberazione è stata trasmessa al Presidente della Giunta Regionale delle Marche e al Prefetto di Macerata.
“Le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 messe in atto negli ultimi mesi – si legge in una nota del Comune di Tolentino - hanno causato la generale sofferenza del tessuto economico e sociale italiano e di conseguenza locale. Quanto previsto a favore dei soggetti privati e delle aziende come ristoro, anche se parziale, dall'impoverimento derivante dalla chiusura di tutte le attività, non sta pervenendo agli aventi diritto con la necessaria tempestività e quindi le famiglie e le imprese stanno facendo i conti con una generalizzata diminuzione delle loro possibilità di spesa”.
“Nel frattempo - si legge ancora nella nota - si avvicina la scadenza dei pagamenti dei corrispettivi per la fornitura dei servizi essenziali (bollette luce, acqua, gas) che avverrà in sostanziale contemporaneità e per i quali la legislazione conseguente all'emergenza Covid-19 nulla ha previsto né in merito a eventuali sospensioni di emissione, né di pagamento. In questo contesto è chiaro che, nonostante la possibilità eventuale di ricorrere al cosiddetto bonus sociale limitata a fasce estremamente deboli della popolazione, la scadenza contemporanea di tutti tali pagamenti creerebbe ulteriori problemi in un periodo in cui ancora il lavoro e l'economia sono in fase di lento e difficile riavvio".
"Se non è stato possibile inserire nella normativa d'emergenza un riferimento a sospensioni nei pagamenti delle bollette, le società fornitrici dei servizi di cui detto (luce, acqua e gas) potrebbero prevedere in autonomia lo spostamento dell'emissione delle bollette o dei loro termini di pagamento, in modo da differenziarne il periodo e quindi "diluire" in maggior tempo il carico di uscite finanziarie contemporanee. Per far in modo che tutto ciò possa effettivamente verificarsi, si ritiene che la proposta debba avere una regia di livello provinciale o meglio regionale, al fine di coordinare tutti gli attori in gioco che, in tempo di mercato libero, potrebbero anche essere numerosi”, concludono dalla Giunta tolentinate.
"Il Partito Democratico della Regione Marche, in modo scorretto, sta “occupando” ogni ruolo strategico dell’Anci Marche, facendo perdere quel riferimento solido che l’Associazione negli anni è stata per centinaia di amministratori comunali. Tale situazione, ormai insostenibile con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, oltre a creare non pochi imbarazzi, rischia di creare una spaccatura insanabile tra gli amministratori stessi". Così, in una lettera aperta indirizzata al presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio Decaro (sindaco di Bari), intervengono i giovani amministratori di centrodestra della Regione Marche.
Tra i firmatari anche l'assessore di Tolentino Francesco Colosi e il consigliere comunale di Belforte del Chienti Simone Ambrosi.
"La Regione Marche è l’unica, confrontando il quadro nazionale, ad avere un unico partito nei ruoli di rappresentanza dell’Associazione - si legge nella lettera -: Maurizio Mangialardi Presidente Anci Marche, Partito Democratico; Francesco Ameli Coordinatore Anci Giovani Marche, Partito Democratico; Susanna Dini Coordinatrice Consigli Comunale Marche, Partito Democratico; Augusto Curti Coordinatore Anci Marche Piccoli Comuni, Partito Democratico. Sono 4 mesi che, il Candidato del Partito Democratico alla Presidenza della Regione Marche, Maurizio Mangialardi, utilizza in modo inappropriato e strumentale la carica di Presidente Anci Marche al fine di un ritorno d’immagine personale in vista delle prossime elezioni".
"Vale la pena sottolineare che la carica presidenziale è in modalità prorogatio e quindi già scaduta. Pertanto, confidiamo in Lei, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - scrivono gli amministratori marchigiani di centro-destra rivolti a Decaro - per riequilibrare la situazione nella Regione Marche. L’Anci è patrimonio di tutti e i ruoli di vertice non debbono essere utilizzati per un mero scopo di visibilità e crescita politica personale, bensì per un reale e concreto supporto agli enti locali che, soprattutto in questi mesi, sono stati travolti da una crisi economica e sociale senza precedenti. In attesa del Suo autorevole intervento, volto a azzerare gli equilibri all’interno di Anci Marche in virtù della reale consistenza politica sul territorio, tutte le forze politiche del centrodestra marchigiano non prenderanno parte alle iniziative dell’Associazione".
Ecco, nel dettaglio, tutti i firmatari della lettera:
Valerio Pignotti - Consigliere Comunale di San Benedetto del Tronto Vicecoordinatore Anci Giovani Marche
Giuseppe Galasso - Consigliere Comunale di Pedaso Vicecoordinatore Anci Giovani Marche
Alessio Pagliacci - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Angelo Eliantonio – Consigliere Comunale di Ancona
Michele Readelli – Consigliere Comunale di Pesaro
Francesco Colosi – Assessore di Tolentino
Monica Biagioli - Consigliere Comunale di Staffolo
Dario Martinelli – Consigliere Comunale di Sant’Angelo in Vado
Emidio Premici - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Andrea Putzu - Consigliere Comunale di Porto Sant’Elpidio
Alessio Rosa - Consigliere Comunale di Ascoli Piceno
Marco Ausili - Consigliere Comunale di Ancona
Alberto Antognozzi – Consigliere Comunale di Montedinove
Simone Ambrosi – Consigliere Comunale di Belforte del Chienti
La mancanza di visione da parte della coalizione di centrodestra sembra destinata a portare alla riconferma di una giunta di centro-sinistra a Macerata. Questo parrebbe l'esito delle prossime elezioni amministrative alla luce dell’assenza di strategia di un centrodestra che ha speso gli ultimi dieci mesi ad impallinare tutti i possibili candidati, mentre dall'altro lato del campo si costruivano alleanze, programmi e liste.
Il tavolo nazionale del centro-destra non ha riservato sorprese. Oramai si era consapevoli della candidatura del parlamentare potentino Francesco Acquaroli che sfiderà il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. Il problema, da venti anni a questa parte, rimane Macerata dove - a voler pensar bene - il centro destra non è mai stato capace di esprimere una strategia vincente, e anche questa occasione storica potrebbe sfumare.
Mentre Ricotta, candidato sindaco eletto dalla sinistra con il metodo delle primarie, presenta le sue liste e fa campagna elettorale, l'attuale minoranza sembra impegnata a smontare ogni possibile candidato, solo per organizzare al meglio l’assegnazione dei posti all’opposizione.
Quanto sta accadendo con l’unico candidato a sindaco che sia stato presentato ufficialmente, Andrea Marchiori, è emblematico di una - sempre a voler pensare bene - mancanza di visione politica. Il giovane professionista maceratese prestatosi alla causa leghista non è che l’ultimo di una lunga serie di nomi impallinati dai professionisti della politica locale che ora, non ancora appagati, cercano l’ultimo capro espiatorio a cui addossare tutta la colpa della disfatta andando a disturbare, si fa per dire, il prossimo consigliere regionale in quota Lega, Sandro Parcaroli.
Se il noto imprenditore accettasse la candidatura a Sindaco di Macerata, rifiutando il più tranquillo seggio in consiglio regionale, avrebbe da preoccuparsi di moltissime cose in pochissimo tempo. Innanzitutto, dovrebbe trovare almeno duecento persone per comporre un numero sufficiente di liste per eguagliare la potenza di fuoco dello sfidante Ricotta.
"Mangialardi si candida a scegliere il candidato del centrodestra per le regionali". Così Francesco Baldelli, esponente marchigiano di Fratelli d’Italia, che è anche il vice presidente nazionale dell’ANCI: “Critiche puerili verso Acquaroli, che testimoniano il nervosismo di chi sa di non avere chance”.
“Il candidato della sinistra alla Presidenza della Regione Marche, Maurizio Mangialardi, dice che il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è ‘uno calato dall’alto’? Mi fa piacere che Mangialardi si candidi a scegliere anche il suo avversario, d’altra parte il suo partito non è nuovo a svolgere il duplice ruolo di arbitro e giocatore allo stesso tempo. Peccato, però, che a pagarne le conseguenze siano sempre i soliti: i cittadini e le imprese marchigiane”, prosegue nella nota l’esponente pesarese FdI.
“Uno sportivo, come ama definirsi nel suo sito internet, il candidato uscito fuori dal cilindro magico delle sinistre, personaggio che già mostra i toni scomposti e anti-tutto, quale degno rappresentante di una coalizione che fino all’ultimo ha tremato per la popolarità crescente del Governatore Ceriscioli, il che si commenta da solo. Un ‘inboccallupo’ cavalleresco sarebbe stato più dignitoso, specialmente nei confronti di chi, come Acquaroli, è stato recentemente eletto Deputato, un traguardo al quale Mangialardi può solo opporre una guida di un Comune importante come Senigallia, ma orfano di un Ospedale che lui stesso non ha saputo difendere a causa della sciagurata politica sanitaria dei suoi partiti alleati, che oggi vorrebbero governare le Marche, portandole al completo declino”, conclude.
“Relativamente ai soli fondi destinati dalla Regione Marche o dal Governo per rilanciare e sostenere la città dopo l'emergenza Covid, chiediamo che almeno una parte venga destinata al sostegno del commercio e delle attività presenti nell'intero territorio cittadino, incluse le zone periferiche, al fine di creare occasioni e strategie che consentano a tutti di poter fare risonanza alle proprie attività”. Lo afferma, in una nota, Euro Ginobili, coordinatore della lista Obiettivo Civitanova, riguardo alla destinazione dei fondi regionali.
“Riteniamo – prosegue Ginobili - che sia necessario promuovere costantemente anche con una mirata gestione del bilancio comunale le attività commerciali o ristorative anche fuori dal centro storico, ove vi sono già di continuo molte iniziative, e pensare anche a coloro che non beneficiano del giro di passeggio legato alle zone normalmente più trafficate da pedoni e turisti”.
"A breve il PD chiamerà i suoi iscritti a prendere una decisione a proposito delle candidature per le Elezioni Regionali che devono essere le più rappresentative e autorevoli per i territori - esordisce in una nota l'ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza Roberto Paoloni di Belforte del Chienti -. Ovviamente spesso facciamo le cose al contrario e cioè prima scegliamo le persone e poi, in seguito, l'aspetto politico, la composizione del programma e dei futuri intenti. Un modello al quale purtroppo siamo abituati ma che pur nei suoi limiti ci deve consentire comunque di compiere scelte importanti e di valore - e poi aggiunge - .Altrettanto ovviamente in questa particolare situazione l’entroterra dovrà avere un ruolo particolare. Non basta una semplice rappresentanza ma occorre un nuovo protagonismo per portare le aree interne al centro delle scelte politiche di questa Regione. L’entroterra ha bisogno più che mai, in questo momento, di tutto ciò che occorre per uscire da un’impasse in cui le varie vicende, prima fra tutte il terremoto, lo hanno portato. Situazioni limite, complesse, che forse stanno pian piano (ma sempre con notevole ritardo), vedendo la luce dopo anni di sacrifici, speranze e delusioni".
"Come comunità politica dell’entroterra, se dovessimo basarci esclusivamente sul numero degli abitanti, saremmo disegnati come fragili, condannati all’estinzione - spiega Paoloni - Eppure, dopo anni di marginalità e frammentazione sul piano politico e territoriale, abbiamo il dovere di trovare una sintesi che vada oltre i nomi e conduca a una linea capace di togliere le aree interne da questa depressione. Le vicende del terremoto, la fragilità sul piano dei servizi e dell’economica e l'accentuarsi di ulteriori problematiche con il Covid, ci portano a una profonda riflessione di maturità politica - e precisa - Non si tratta, la mia, di un’autocandidatura ma vuole rappresentare la voglia di metterci tutti a disposizione. Dobbiamo seriamente riflettere e ragionare sul futuro e sulle scelte da adottare. Scelte, ripeto, che non riguardano le singole persone ma chi possa avere la forza ed essere utile a rappresentare la voce di luoghi feriti, non dimenticati (non sarebbe corretto dirlo) ma che decisamente hanno perso fiducia nelle istituzioni e che comunque hanno dimostrato la volontà di voler ripartire."
"Ognuno di noi ha il dovere di dare un contributo. Il nostro compito è di ascoltare questi luoghi, uscendo da logiche dei grandi numeri e di correnti, oggi non più comprese dai nostri stanchi elettori - chiosa Paoloni - Abbiamo bisogno di dare voce a chi voce non ha da tempo. Siamo stati, per colpa nostra (me per primo), troppo subalterni a scelte che ci vedevano rincorrere una destra che nel territorio si è fortemente insediata - ed infine conclude il suo intervento dichiarando - Dobbiamo maturare richieste concrete, senza personalismi ma con personalità e mi si permetta anche una sana arroganza nel difendere luoghi, diritti e cittadini".
Il Governo continua a non fare quello che serve davvero ai terremotati delle Marche e del Centroitalia. Da mesi la Lega ha proposto soluzioni adeguate ed altre ne sta presentando per sostenere e rilanciare l’economia delle zone colpite, ma PD e Cinquestelle le respingono sistematicamente. Abbiamo già presentato gli emendamenti al DL Rilancio su rinnovo della Zona Franca Urbana per i prossimi anni, esclusione dal reddito a fini ISEE dei fabbricati danneggiati, sospensione delle cartelle esattoriali”.
Il richiamo ad azioni concrete per le zone terremotate di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio è dell’onorevole Tullio Patassini, maceratese, primo firmatario di alcuni emendamenti “sisma” tra cui quelli per il sostegno ad un tessuto economico le cui criticità sono state aggravate dalla crisi post Covid.
“Il Governo che si fa solo propaganda promettendo mari e monti e la Zona Economica Speciale spieghi perché sono spariti i 144 milioni residui che sarebbero stati sufficienti a rinnovare la Zona Franca Urbana già da tempo. Non solo: senza l’esclusione dei fabbricati danneggiati dal computo dell’ISEE, i terremotati, molti dei quali anziani, avranno difficoltà maggiori ad ottenere benefici di natura sociale tra cui quelli post Covid che Conte ci elenca ad ogni conferenza stampa. Il Commissario Legnini che va in giro per il cratere discettando di economia futuribile, colga piuttosto l’occasione di spendersi perché il Governo che lo ha nominato e la maggioranza PD-Cinquestelle accolgano i nostri emendamenti”.
Da parte sua la Lega non molla e continua a battersi per i terremotati: con Patassini anche il Commissario della Lega Marche onorevole Marchetti, cofirmatario delle proposte insieme ai parlamentari del Carroccio delle quattro regioni interessate dal sisma tra cui i marchigiani Paolini e Latini.
La telefonata che conta, quella dei suoi 'primi 45 anni di vita', l'onorevole Francesco Acquaroli, ex consigliere regionale ed ex sindaco di Potenza Picena, sposato a Lucia Appignanesi, l'ha ricevuta intorno alle 14. "Durante un'intervista" dice. "Ed ecco il cellulare che squilla. Da Roma un altissimo dirigente del mio partito mi annuncia: sarai tu il nostro candidato per le Marche. L'accordo (che prevede Fitto in Puglia e Caldoro in Campania, ndr) era stato raggiunto nel vertice del centrodestra appena poco prima. Fumata bianca".
La nostra redazione ha raggiunto telefonicamente Francesco Acquaroli mentre si trovava a Civitanova Marche (il sindaco Ciarapica è stato sino al 90' il suo tenace competitor interno). In città si trova per incontrare un imprenditore: quasi un caso fortunato nel ciclone di 'felicitazioni' che l'ha quasi travolto dalle 14 in poi.
Al Candidato Unico del Centro Destra, espressione di Fratelli d'Italia, chiediamo: ed ora?
"Adesso impegno massimo per liberare le Marche e cambiarne volto e approccio ai tempi che mutano. Per un grande progetto insieme con tutte le risorse e le intelligenze disponibili al radicale cambiamento. Ma prima, e per un attimo soltanto.. ".
Per un attimo?
"Si, quello necessario per dire come questa mia investitura sia stata da me accolta con entusiasmo e senso di responsabilità. E naturalmente con soddisfazione e riconoscenza per l'adesione mostrata al mio nome da parte di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e sin dall'inizio da Giorgia Meloni. Grazie dunque, di cuore!".
Senso di responsabilità, diceva...
"Si, sto preparando il terreno per far nascere e maturare in fretta il seme dell'alternativa".
Non ha molto tempo. Solo un'estate, molto calda per Lei, immaginiamo...
"Bisognerà correre. Il futuro non aspetta. Ma un'estate sola puo' bastare per tutti i marchigiani di buona volontà a restituire l'innata capacità a sviluppare attraverso il tradizionale senso di sacrificio a creare nuovo lavoro, occupazione, impresa e a valorizzare la straordinaria Bellezza di questa Regione 'al plurale' attraverso una visione unitaria da nord a sud".
Le priorità?
"Ricostruzione post-sisma, che ho sempre nel cuore e nella mente, e Sanità al primo posto della scaletta delle emergenze. Poi il bilancio post covid subito da tracciare tenendo presente l'eventuale ripartenza del virus che l'Oms dà per certa a settembre, quando poi saremo chiamati al voto. E naturalmente il Lavoro e il Turismo da rilanciare avendo molteplici e ottime carte da giocare ad ogni livello. E a questo proposito l'altra grande emergenza...permanente resta il settore delle infrastrutture. C'e' insomma tanto da fare".
Prima di abbracciare la politica cosa faceva?
"Sono stato un consulente finanziario. Ma quei tempi, quel contesto in cui ero tenuto ad operare allora, pur non essendo così lontano, sembra quasi appartenente ad un'epoca glaciale".
Perché?
"Perché tutto e' mutato in fretta...Ecco perché. C'è bisogno di una nuova visione della realtà, e senza perdere tempo. Per ridare alle Marche quel ruolo primario che ha avuto nell'industria manifatturiera, ad esempio, ma in generale rappresentando il miracolo economico di una regione nel dopoguerra".
Del resto questa è stata la 'cara Patria' di Enrico Mattei, il New Caesar che gli americani definivano il protagonista del miracolo economico italiano...
"Già, proprio così ".
Duro intervento del Coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia dopo gli ultimi episodi di violenza fra giovani in piazza Brancondi caratterizzati da abuso di alcol e scontri.
“Già lo scorso anno avevamo denunciato un crescente verificarsi di fenomeni di microcriminalità e violenze legato a gruppi di giovani che vedeva come teatro di scorribande, risse e danneggiamenti proprio il centro della città, chiedendo all'amministrazione di porre forte attenzione a quello che stava accadendo e di intervenire per contrastare un fenomeno molto preoccupante dietro cui aleggia anche il problema dello spaccio" - affermano gli esponenti FdI - .
"Gli episodi dei giorni scorsi impongono di alzare ulteriormente l'asticella di guardia considerato che il fenomeno purtroppo non è sotto controllo e cresce la preoccupazioni fra i residenti.
Chiediamo pertanto di intensificare i controlli, ringraziando sin da ora tutte le Forze dell'ordine impegnate in questo essenziale servizio e già intervenute anche la scorsa notte, oltre al posizionamento di videocamere in piazza Brancondi e Largo Porto Giulio utili a dissuadere da comportamenti illeciti e soprattutto ad identificare i soggetti coinvolti”.
“Fratelli d'Italia è da sempre in prima linea nella lotta alla droga – proseguono - ma anche all'abuso di alcol ricordiamo infatti, che fra i tanti atti portati in Regione dal nostro Consigliere Elena Leonardi c'è anche una proposta di legge, ancora in attesa di essere discussa, proprio per il contrasto all'abuso di alcol e la tutela dei più giovani dalle conseguenze del consumo di bevande alcoliche. Ci troviamo ad affrontare un problema la cui insorgenza riguarda fasce di età sempre più giovani fra i quali si registra un consumo crescente di alcolici con rischi evidenti per la salute oltre che in ambito psico-sociale poiché spesso associate ad altri comportamenti a rischio”.
“Contrastare la cultura dello sballo che rovina molte giovani vite e quelle delle loro famiglie impone un impegno collettivo, poniamo pertanto le nostre proposte e richieste sul tavolo del dibattito aperto dagli ultimi gravi episodi, consapevoli che serva il forte impegno di tutti, concludono.
"Recanati ha un territorio molto esteso con una superficie di oltre 100 chilometri quadrati che comporta un certo impegno per la manutenzione delle strade. Ciò non può giustificare il persistere di situazioni di pericolo per la circolazione stradale, oltretutto più volte segnalate e denunciate, per diversi anni, dai cittadini, ma senza riscontro alcuno". Così Benito Mariani, coordinatore cittadino del gruppo "Lega Recanati - Salvini Premier", punta il dito sulle pessime condizioni di alcuni tratti stradali comunali concentrando la sua attenzione sulla strada bianca di contrada Chiarino, in zona "Casa Vasari".
"La strada versa in pessime condizioni che si aggravano ulteriormente durante le piogge e i temporali - sottolinea Mariani -. Sono diversi anni che i cittadini residenti, inascoltati, segnalano la pericolosità di questa strada bianca che collega via Basvecchi alla strada provinciale Chiarino che presenta buche, avvallamenti e solchi".
I consiglieri comunali del gruppo Lega Salvini Recanati, Benito Mariani e Pierluca Trucchia, hanno presentato un'interrogazione in merito, visto lo stato di abbandono segnalato dai cittadini e anche un sospetto rischio igienico-sanitario: "Riteniamo che le strade devono essere in condizioni dignitose, sia nei centri abitati che nelle zone di campagna e di periferia e, dato che, sono stati stanziati dei fondi, ci auguriamo che si faccia qualcosa anche per questa strada. L'attuale condizione mette in serio pericolo la circolazione stradale, con il rischio di arrecare danni alle auto, e l'incolumità degli stessi conducenti. E' quasi impraticabile dalle auto che vi dovessero transitare contemporaneamente con senso di marcia opposto. E' molto pericolosa, per il forte rischio di caduta, per i conducenti dei veicoli a due ruote".
"Lungo la stessa, diversi anni fa, sono stati eseguiti dei lavori di posizionamento di nuove tubature e nuovi manufatti di pozzetti di fognatura che da subito non hanno funzionato - aggiunge il consigliere leghista -. A tutt'oggi sono ancora colmi di terra, breccia ed erbacce. Addirittura uno di questi pozzetti è colmo di acque scure che si riversano lungo la strada. Queste acque vanno a finire anche nei terreni adiacenti ed emanano un forte e cattivo odore. Potrebbe anche essere un serio pericolo igienico-sanitario per quelle persone (adulte e bambini) che la percorrono a piedi durante la stagione estiva e non solo".
"Tutto ciò premesso, con la nostra interrogazione si vuol conoscere anche chi ha effettuato i lavori e di chi è la competenza - concludono Mariani e Trucchia -. Qual era lo scopo dei lavori effettuati diversi anni fa, se sono stati terminati o è un' opera ancora da completare e, se così fosse, cosa ha determinato l'interruzione dei lavori; quanto è stato speso e quanto è stato stanziato complessivamente per i lavori. Importante è sapere se è stata verificata la situazione di insalubrità o salubrità. Riteniamo doveroso, qualora non fosse già stato fatto, segnalare il fatto dello sversamento delle acque all'Asur per i relativi accertamenti. Riteniamo che sia un diritto dei cittadini residenti sapere se sono previsti i lavori di sistemazione e/o manutenzione e messa in sicurezza della strada".
“La giunta PD di Macerata usa i soldi del bilancio per finanziare la campagna elettorale di Ricotta. Si tratta di 46.000 euro affidati senza gara, con determina dirigenziale, il 13 luglio 2019 nel dispregio totale del Consiglio comunale visto che ha preceduto di soli due giorni l’interrogazione che sollevava già allora dubbi di illegittimità. Dubbi aggravati oggi dalle disposizioni sulla par condicio contenute nel DL elezioni che, in periodo di restrizioni anti-covid, attribuisce alla comunicazione un ruolo ancora più rilevante. Realizzare, a ridosso delle elezioni, 15.000 brochures da recapitare a 40.000 cittadini per raccontare a voce sola le magnifiche e progressive sorti della giunta Carancini costituisce, nei fatti, pubblicità a spese dei maceratesi per il candidato Ricotta”.
Il leghista Andrea Marchiori, ad un anno di distanza da quella interrogazione di cui era firmatario, riporta l’attenzione su quello che definisce come un "disinvolto uso di soldi pubblici da parte della giunta Carancini" e aggiunge il carico al già ricco piatto, che porta il nome di delibera 233 del 27 giugno 2019. In quella delibera si incaricava il dirigente Gianluca Puliti di “adoperarsi con tutta l’urgenza possibile, procedendo ad individuare una società specializzata per pervenire sollecitamente all’esecuzione di dette attività ricognitive e di ricerca", per consentire “di comprendere e valutare gli effetti dell’azione amministrativa”.
"Delle due l’una: o Puliti è un mago dei preventivi a spanne o la giunta sapeva già dove andare a parare visto che il lavoro è stato poi affidato, per 45.768,30 euro, alla Unsocials sas di Parma, consulente di fiducia del sindaco Pizzarotti nella cui lista l’assessore Monteverde si è candidata per le europee - puntualizza Marchiori -. Una differenza di soli 231,70 euro tra affidamento e stanziamento".
“Con la brochure in uscita a ridosso delle elezioni, Carancini getta la maschera indossata nel Consiglio dello scorso luglio quando, per fugare i legittimi dubbi della minoranza, aveva assicurato che si sarebbe fatto tutto entro dicembre 2019– aggiunge Marchiori – Poiché non regge nemmeno la giustificazione del lockdown, visto che è scattato nel marzo di quest’anno, come non pensare che la pubblicazione sia stata scientemente procrastinata per includere anche opere che l’amministrazione vanta come sue tipo le nuove scuole Mestica e Alighieri che, inaugurate il 21 dicembre scorso, sono state, in realtà, realizzate dal Commissario per il terremoto?”
Un atteggiamento in linea con gli intenti autocelebrativi più volte espressi da Carancini e dal suo delfino Ricotta, secondo il consigliere leghista: “Ci chiediamo: con che soldi saranno pagati la stampa e la distribuzione, visto che sono esclusi dall’affidamento? Si celano, forse, nelle pieghe di altre delibere comunali di somma urgenza? La giunta intende spiegarlo o dobbiamo tornare al lavoro sulle sudate carte per scoprirlo da soli?”.