Oltre 3.000 presenze nella due giorni della Festa della Lega che si è conclusa ieri a Porto Sant'Elpidio, dove è intervenuto anche il leader del Carroccio Matteo Salvini. Presente, ovviamente, il commissario regionale Augusto Marchetti.
“Da Porto Sant’Elpidio si è innalzato un grido di liberazione: le Marche sono con noi”, ha dichiarato il Commissario Regionale, onorevole Riccardo Augusto Marchetti. “Sapevamo che i marchigiani avrebbero risposto positivamente al nostro invito - ha proseguito - ma i dati relativi alla partecipazione hanno superato ogni aspettativa. Questo evento ha dato prova di essere già tra le più importanti feste del nostro movimento nel centro-Italia, e diventerà un appuntamento fisso che replicheremo ogni anno. Voglio ringraziare Matteo Salvini, che è stato con noi durante la prima serata e che è per noi una guida sicura e concreta, e tutti gli ospiti intervenuti: il Senatore Alberto Bagnai, responsabile Economia, il Vice Segretario Federale della Lega on. Giancarlo Giorgetti, l’onorevole Alessandro Morelli, responsabile dipartimento Comunicazione, l’europarlamentare Antonio Maria Rinaldi, il Coordinatore Federale della Lega Giovani, Luca Toccalini, i parlamentari marchigiani Paolini, Pazzaglini, Latini e Patassini, la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, il candidato presidente per il Centro Destra Francesco Acquaroli. Un ringraziamento particolare - ha sottolineato il Commissario - va a tutti i militanti della Lega Marche, che hanno organizzato la festa curando ogni dettaglio e garantendo il rispetto dei protocolli di sicurezza, e ai nostri sostenitori, che ancora una volta ci hanno ricordato che credono e sostengono il progetto della Lega. Le Marche sono pronte - ha concluso Marchetti - Dopo anni di umiliazioni inflitte dal Partito Democratico, con la Lega, insieme al centrodestra, rinasceranno più forti che mai”.
Impietosi i sondaggi di fine agosto Winpoll-Cise per Il Sole 24 Ore: il candidato del centro sinistra Maurizio Mangialardi ne esce con le ossa rotte e un distacco di circa 16 punti su Francesco Acquaroli, l’uomo su cui il centro destra compatto ha scommesso fin da subito e che oggi viaggia ben oltre il 50%. Terzo, a distanza siderale (9%), il candidato dei Cinque Stelle Gian Mario Mercorelli, il “duro e puro” che non ne vuol sentire di fare accordi col “Partito di Bibbiano” (cit. Di Maio).
A meno di tre settimane dalle elezioni sarà difficile ribaltare il risultato già scritto in partenza, ma che nessuno pensava fosse di queste dimensioni.
Eppure, non tutto è scontato, e poi, come direbbe il cantautore Bennato, i sondaggi “sono solo canzonette”, soprattutto per i perdenti e per chi ha paura di vincere.
Con il centro destra che s’avvia a celebrare un successo storico in una roccaforte rossa e fare il bis dopo la vicina Umbria, l’altra Stalingrado italiana oggi in mano alla Lega, iniziano a circolare i distinguo dentro un PD regionale alle prese con una crisi di nervi e di consensi.
La “remuntada pazzesca” del Segretario Dem Giovanni Gostoli, il suo urlo di battaglia da citazione calcistica sfoderato il 24 luglio scorso per arringare i 30 candidati PD, suona oggi come un fremito disperato di chi sapeva già di aver contratto la “sconfittite” acuta, fin dalla scelta di un candidato non all’altezza del suo predecessore.
Basti guardare anche fuori regione: tutti i Governatori ri-candidati (Zaia, Toti e De Luca) riscuotono enormi consensi dai sondaggi e la scelta di non puntare su un Ceriscioli bis si sta rivelando un fantozziano autogol pazzesco.
Ebbene sì,con Luca Ceriscioli il PD avrebbe avuto più chance di vittoria, come dimostrano, ultimi in ordine di pubblicazione, i sondaggi del più autorevole quotidiano economico italiano.
Il giudizio sul suo operato in emergenza Covid è, infatti, risultato ai marchigiani molto efficace: l’88% dell’elettorato PD, il 52% di quello Cinque Stelle, il 51% di quello di Forza Italia e addirittura un quinto di quello di Lega e Fratelli d’Italia, ha promosso Ceriscioli per come ha saputo governare l’emergenza nella nostra regione, anche in contrasto con il Governo Conte.
La domanda allora è legittima: perché non si è puntato sul secondo mandato di un candidato già vincente proprio contro lo stesso Acquaroli nel 2015 e, soprattutto, in forte ascesa di consensi?
Forse perché c’era “troppo PD” e meno leadership da coalizione in Ceriscioli?
Un sospetto ci era sorto quando l’incolpevole Mangialardi era stato gettato nella mischia come candidato alla regione, esordendo con una campagna di comunicazione senza il simbolo del suo partito di appartenenza, un “distanziamento” più emotivo che politico, peraltro già ribadito qualche giorno fa, quando ha tenuto a precisare di essere il candidato di una coalizione e non (solo) del PD.
Una mossa che può produrre effetti estremamente dannosi per la strategia di una “remuntada” da trasformare oggi, sempre secondo i sondaggi, in “sconfitta onorevole”.
Perché ora il candidato del centro sinistra dovrà “mendicare” quello che in gergo di una politica da primissima Repubblica si definisce “voto utile”, che, tradotto ai tempi del 2020, significa di non sprecarlo mettendo la “croce” sul simbolo dei Cinque Stelle.
Mentre le truppe di Di Maio & C. resistono sul voto “d’espressione”, più che su quello di opportunità politica, Mangialardi raccoglie le ultime forze tentando anche di coinvolgere gli indecisi (che sono, secondo il sondaggio, al 22% del totale degli elettori) e soprattutto chi ha già deciso di non andare a votare (24%).
Sfida difficile, se non impossibile, quando oramai l’estate agli sgoccioli, l’autunno nero alle porte ed un malcontento dilagante per le politiche del Governo PD-M5S, stanno lì a rappresentare ostacoli insormontabili per il Sindaco di Senigallia.
Mangialardi, in sostanza, paga colpe di un partito che ha sbagliato la mossa di non ricandidare un Ceriscioli in grande spolvero di consensi, e soprattutto di una classe dirigente locale incapace di chiarire le sue posizioni su temi chiave, quali la ricostruzione post sisma (3 Commissari su 4 sono stati nominati dal PD e con esiti sotto gli occhi di tutti), le infrastrutture (l’ultima che ci ricordiamo dalle nostre parti è la Quadrilatero voluta e realizzata dal centro destra) e soprattutto la Sanità Pubblica, distrutta da una politica di chiusure di Ospedali (ben 13 nelle Marche) e depotenziamento di servizi alla salute in tutto il territorio regionale.
Prova ne è che le stime sui consensi per il PD sono ancor più impietose del dato generale della coalizione di centro sinistra: il 35% di Ceriscioli nel 2015, con Mangialardi (e suo malgrado) scende al 22% nel 2020.
E Acquaroli?
Giorgia Meloni, reincarnazione pura del Napoleone vincente, ha scelto il suo Generale più fortunato, proprio in un momento in cui l’effetto della politica nazionale, con uno spostamento dell’asse dei consensi verso il centro destra, pesa moltissimo anche sulle scelte locali, e quindi anche nelle Marche.
Lo stesso quotidiano economico non può fare a meno di sottolineare come il successo della coalizione FdI-Lega-FI-UDC sia attribuibile soprattutto al “profondo mutamento degli orientamenti politici degli elettori marchigiani”.
Il “giovane fortunato” Acquaroli dovrà saper gestire bene questo vantaggio che emerge dai sondaggi, soffocando sul nascere “prove” di competizioni interne tra i suoi alleati, come ad esempio quella della Lega che, per voce del Commissario Riccardo Augusto Marchetti intervenuto recentemente a Fermo, già sembra aver messo in tasca l’Assessorato all’Agricoltura.
Per vincere è necessario giocare, e la partita deve ancor iniziare: siamo solo al riscaldamento, mentre il fischio d’inizio è per il 20 settembre.
Nel frattempo, le prossime mosse sono: per Mangialardi “voto utile al PD”, per Acquaroli (ai suoi alleati) “state buoni, se potete”.
Appuntamento al prossimo sondaggio.
Oggi alle 18 a Porto Recanati presso lo chalet "Guido beach" si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della candidata al consiglio regionale per Forza Italia Sabrina Baiocco.
L'intervento del coordinatore provinciale Riccardo Sacchi e del commissario comunale Lucio Temperoni hanno portato i loro saluti l'assessore Roberto Attaccalite e il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo. Sabrina Baiocco bancaria di 50 anni sposata con l'ex senatore Piscitelli, in primis ha posto il tema del terremoto e della lentezza della ricostruzione e del mancato ascolto delle reali necessità di quei territori. "in questi giorni - ha ribadito - sono stata nelle aree colpite dal sisma e ho trovato persone con una grande dignità che nonostante tutto hanno la voglia di ricominciare al di là dei 4 anni trascorsi con una ricostruzione rimasta totalmente al palo".
Sulla sanità, voce di spesa impegnativa del bilancio regionale, ha sottolineato come la politica regionale di questi anni ha accentrato il sistema sanitario a discapito dei cittadini che non hanno più un servizio di prossimità: "il mio sarà un impegno costante per avere più attenzione al sud delle Marche e alla provincia di Macerata penalizzata storicamente rispetto alle province di Ancona e Pesaro - un'attenzione particolare ha posto in merito alla necessità di facilitare l'accesso e l'iter dei fondi europei troppo spesso utilizzati male per procedure troppo comolicate e si è soffermata poi su tutte quelle questioni rimaste inevase per la poca lungimiranza della politica di centro-sinistra - sono mancate politiche di sostegno strutturale. La politica assistenzialista del centrosinistra non crea lavoro".
La candidata Baiocco intende in questa campagna elettorale estiva incontrare i cittadini per pianificare fattivamente azioni concrete in regione in favore della provincia di Macerata.
Durante la conferenza stampa che si è svolta nel cuore di Macerata a piazza Cesare Battisti, i "Civici per il Popolo della Famiglia" hanno svelato la rose dei nomi dei propri candidati congiuntamente ai punti cardine del programma elettorale.
All’evento ha preso parte anche il candidato sindaco di centro destra Sandro Parcaroli insieme al Dirigente Nazionale del "Popolo della Famiglia" Mirko De Carli, la candidata al consiglio regionale Deborah Pantana e Clara Ferranti in rappresentanza della lista "Civici per il Popolo della Famiglia".
"Questa è stata una campagna strana, a cavallo delle ferie – esordisce con queste parole il moderatore della conferenza Fernando Pallocchini - . il nostro motto è 'l'unione fa la forza', ed è per questo motivo che una lista ed un partito con gli stessi principi e con gli stessi programmi si sono naturalmente uniti”.
Il Dirigente del "Popolo della Famiglia" De Carli ha iniziato il suo intervento facendo presente che Macerata è il "laboratorio" delle Marche, spiegando inoltre come "i nostri avversari creano liste su liste in quanto disuniti; a Macerata non serve il personalismo ma si deve dare a questa città l'opportunità di avere dei candidati che abbiano lo stesso DNA e gli stessi principi – ha proseguito - In pratica bisogna imparare ad essere umili ed aumentare il proprio consenso partendo dai propri amici e non fare una politica per il personale".
"Il 'Popolo della Famiglia' ha come obiettivi dichiarati quelli di dare sostegni concreti alle famiglie, di sostenere un rientro a scuola ragionevole : “se mettiamo a rischio i nostri ragazzi mettiamo a rischio l'intera famiglia – ha sottolineato Carli - Questi sono i nostri temi essenziali, ma ora è tutto in mano agli amministratori locali e per questo servono figure che abbiano esperienza nell'amministrare – e ha aggiunto - Ma non solo questo; le amministrazioni devono battersi anche per fornire liquidità alle imprese locali e devono valorizzare il patrimonio del territorio" .
Mirko De Carli ha concluso il suo intervento affermando: "ci occupiamo di cose concrete e i nostri candidati si batteranno per questo".
La parola alla candidata al consiglio regionale Deborah Pantana ed il primo tema messo subito al vaglio è stato quello di "una nuova idea di servizi sociali per aiutare concretamente le famiglie che ne hanno bisogno perché c'è una parte di Macerata che vive in povertà ma nessuno vuole vederla – ha illustrato - La nostra città è rimasta dieci anni indietro rispetto alle altre della nostra provincia, dobbiamo essere il punto di riferimento non solo sulla carta ma anche nel reale".
Un tema cardine del programma dei "Civici per il Popolo della Famiglia" è quello degli asili che, come dichiarato dalla candidata Deborah Pantana, "devono essere a disposizione per tutti perché non può essere così difficile, per una mamma che lavora, non riuscire ad entrare nella graduatoria per l'asilo comunale e quindi dover andare a rivolgersi ad un asilo privato – ha spiegato - Dobbiamo rivedere a 360 gradi i servizi alla famiglia perché l'attuale amministrazione è ben lontana e non sente le esigenze dei cittadini".
E’ stato poi il momento del candidato alla carica di primo cittadino Sandro Parcaroli che ha subito fissato in maniera chiara i punti di forza della coalizione: "sicurezza, aiuti alle famiglie e ripresa dell'artigianato – ha chiosato - se non c'è lavoro la famiglia è in crisi. Macerata è piazzata al 32° posto tra le città più vivibili da 'Il Sole 24 ore' – ha aggiunto - noi vogliamo portarla nei primi 5. Dobbiamo creare innovazione, creare una scuola di alta formazione per non far morire l'artigianato".
L'intervento finale è stato lasciato alla candidata per la lista "Civici per il Popolo della Famiglia" Clara Ferranti, docente universitaria ed organizzatrice di eventi per la memoria della Shoah: "Non ho mai fatto discorsi politici, ma più vado avanti più sento l'entusiasmo - queste le parole di Clara Ferranti - e con questo spirito voglio portare avanti i nostri obiettivi. Abbiamo un albero come simbolo nel nostro logo perché la città deve beneficiare dei buoni frutti di questo albero e le radici che sono i valori portati dal 'Popolo della Famiglia'".
Ecco tutti i nomi dei candidati della lista:
Laura Andreucci, Andrea Bentivoglio, Michele Centanni, Gabriele Cinti, Deborah Cuppoletti, Cristiana Di Stefano, Elisabetta del Gobbo, Fiorella Diprè, Luigi Damiano, Clara Ferranti, Francesco Farolfi, Caterina Giacchi, Iliana Giacomozzi, Tiziana Gatti, Domenico Gallo, Laura Giustozzi, Carla Lodi, Osvaldo Mattei, Marco Mengaroni, Giorgio Monti, Patrizia Marchi, Marco Mazzanti, Caterina Munaretto, Andrea Patrassi, Deborah Pantana, Andrea Pierucci, Maria Grazia Pigliapoco, Sara Reho, Fabio Sebastianelli, Giuliano Vagnoni.
"Un centrosinistra ormai sull'orlo di una crisi di nervi che, oltre alle elezioni, rischia di perdere anche la faccia. Sandro Parcaroli è uomo che di certo non ha bisogno di difese d'ufficio, anzi - queste le parole del Coordinatore Provinciale Riccardo Sacchi -. Ma non si può tacere sulla sortita della candidata del Partito Democratico Alessia Scoccianti in merito al sostegno offerto, con vero spirito da mecenate, da Parcaroli e dalla sua azienda a Musicultura. Una sortita che, definire di pessimo gusto, sarebbe un eufemismo e che conferma ancora una volta non solo le enormi difficoltà dell’amministrazione uscente, ma anche un autoreferenzialismo che stride con la realtà dei fatti."
Riccardo Sacchi continua la sua dichiarazione affermando che è "curioso, oltre che imbarazzante, che le parole della candidata del Pd arrivino soltanto oggi che Parcaroli si è messo a disposizione della comunità maceratese. Soltanto oggi ci si accorge che Medstore è uno dei più generosi sponsor di Musicultura? Quella Musicultura che, dice sempre la candidata del Pd, 'ha vissuto per decenni senza il suo contributo economico' riferendosi all'azienza di Parcaroli."
Il Coordinatore Provinciale prosegue domandandosi se "un contributo è ben accetto fin quando si asseconda il manovratore di turno, mentre se il mecenate si impegna in politica dalla parte 'sbagliata' si tratta di un contributo quasi superfluo? La candidata Alessia Scoccianti ricorda quanto l'amministrazione abbia fatto per Musicultura. Bene, ma ha fatto semplicemente il dovere di qualsiasi amministrazione a sostegno di attività o eventi che danno lustro a una città."
Sacchi conclude chiedendosi "perché la candidata del Pd non ci dice tutto ciò che Macerata ha perso nel corso degli ultimi anni proprio per la negligenza o le ripicche di questa amministrazione? Insomma, mai come in questo caso 'un bel tacer non fu mai scritto'".
I comunisti hanno presentato venerdì 28 agosto, dalle 18, a Piazza Pertini ad Ancona liste e programma elettorale.
Fabio Pasquinelli, candidato alla Presidenza della Regione è sembrato particolarmente combattivo. "Siamo nel pieno di una crisi forte che vive tutta l'Europa e che attraversa anche i sindacati - ha esordito il candidato alla presidenza regionale. Una crisi che riguarda il lavoro. La risposta della sinistra non é stata quella di avanzare un modello di società diverso ma solo di inseguire i dikat del neoliberismo, ovvero il punto di vista del capitalismo globalizzato della Nato e dell’Unione Europea che, anche tramite politiche d’austerità perseguite da tutti gli schieramenti, crea più povertà, più disuguaglianze sociali e riduce gli uomini a merce. Per questo noi riteniamo che tra sinistra e destra non ci sia differenza. È solo una gara tra leader politici referenti di partiti in fase di mutazione e ridotti ad essere non strumento delle istanze dei cittadini, dei lavoratori e delle lavoratrici ma aziende di organizzazione del consenso del tutto subalterne alle logiche del mercato. Noi vogliamo proporre un progetto politico legato al lavoro e ai lavoratori. Noi proponiamo un'alleanza sociale tra precari, operai, partite iva, piccoli artigiani e commercianti schiacciati dalla prepotenza dei grandi gruppi finanziari. Siamo dalla parte dei lavoratori della Whirlpool e della Indelfab (ex JP) . prosegue Pasquinelli - traditi da una classe politica subalterna ad imprenditori non all’altezza dei loro compiti . Politici davvero preoccupati per le sorti dei lavoratori si schiererebbero, come facciamo noi, per un intervento pubblico, che rilevi gli impianti industriali e, mediante la partecipazione diretta di chi lavora, ne rilanci la produzione mantenendo la piena occupazione e un’industria strategica per l’economia nazionale.
Cittadini e lavoratori meritano un sistema sanitario rivolto a tutti, non privilegio di alcuni. Il governo regionale di centrosinistra, al pari della destra in altre regioni, ha iniziato un'opera di riduzione della sanità pubblica a vantaggio di quella privata: ai tagli inflitti alla prima sono corrisposti ingenti finanziamenti pubblici ai privati convenzionati. Tale politica ha ridotto i servizi socio-sanitari in favore dei cittadini, danneggiando in particolar modo le fasce più deboli di utenza, ed allungato le liste di attesa per prestazioni diagnostiche e terapeutiche. Inoltre sono state chiuse strutture sanitarie e reparti ospedalieri del territorio, ed altri sono in via di progressivo smantellamento, mentre in poche settimane sono state sperperate ingenti risorse per realizzare l'inutile Covid Hospital privato di Civitanova. Occorre recuperare tutti i fondi per finanziare la sanità pubblica, riaprire e potenziare le strutture sanitarie territoriali, abbattere le liste d'attesa, rivedere il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie, ridurre il costo delle stesse ed ampliare le fasce di esenzione dal pagamento del ticket. Centrale per i comunisti è il ripristino della sovranità popolare mediante un processo democratico di rottura su base nazionale con i trattati dell'UE, a partire dall'Euro, dal Fiscal Compact e dal MES. Al tempo stesso bisogna superare, anche a livello locale, i vincoli del pareggio di bilancio e del patto di stabilità, per rilanciare l'intervento pubblico nell'economia strategica. In particolare va attuata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, ripubblicizzando tutti i servizi fondamentali: acqua, energia elettrica, gas metano, telecomunicazioni, trasporti e gestione dei rifiuti. Va ricostruito un settore bancario pubblico per la gestione dei risparmi e l'erogazione di credito agevolato ad imprese del territorio, partite iva e famiglie”, conclude Pasquinelli.
Nel corso dell'evento piuttosto partecipato sono intervenuti alcuni candidati tra cui Marco Amagliani candidato a Macerata, Andrea Grilli candidato ad Ancona, e Giorgio Raccichini candidato a Fermo.
Di seguito la lista dei candidati:
Pesaro- Urbino
Giovanni Del Monte, 82 anni, consigliere di quartiere, Pesaro; Milena Rossi, 57 anni, casalinga, Pesaro; Alex Casetta, 32 anni, cuoco, Pietrarubbia; Gianfranco Mancini, 80 anni, pensionato, Monteprozio; Nigosanti Claudio, 53 anni, disoccupato, Pesaro; Silvia Panunzi, 28anni, ricercatrice universitaria, Pesaro; Chiara Pizzorno, 35 anni, insegnante, Fano.
Ancona
Fabio Pasquinelli, 39 anni, avvocato, Osimo; Laura Baldelli, 65 anni, insegnante, Ancona; Rossana Balestra, 50 anni, impiegata, Osimo; Maurizio Belligoni, 70 anni, medico e già dirigente sanitario, Senigallia; Matteo Borri, 30 anni, disoccupato, Ancona; Candida Caramanica, 52 anni, insegnante, Fabriano; Andrea Grilli, 38 anni, operaio, Falconara Marittima; Maria Renata Priori, 64 anni, casalinga, Sassoferrato; Carlo Zampetti, 57 anni, dipendente delle poste e già vice sindaco, Serra San Quirico.
Macerata
Paola Raponi, 56 anni, commerciante, Tolentino; Fabio Marzetti, 34 anni, disoccupato, Macerata; Marco Amagliani, 64 anni, già assessore regionale, Falconara Marittima; Andrea Gentili, 62 anni, operaio, Montefano; Sonia Muzzi, 68 anni, commerciante, Camerino; Ilenia Nera, 36 anni, operaia, Macerata.
Fermo
Giorgio Raccichini, 39 anni, insegnante, Porto San Giorgio; Patrizia Serafini, 63 anni, insegnante, Fermo; Filippo Pannelli, 39 anni, impiegato, Civitanova Marche; Lucia Addario, 57 anni, operaia, Montegranaro.
Ascoli Piceno
Marianella Fioravanti, 36 anni, impiegata, San Benedetto del Tronto; Jacopo Giordani, 30 anni, operaio, Ascoli Piceno; Giorgio Bramati, 46 anni, insegnante, San Benedetto del Tronto; Loredana Massaro, 54 anni, bibliotecaria, Ascoli Piceno.
Fratelli d'Italia ha presentato la lista dei candidati per il consiglio Comunale di Macerata, ecco i nomi:
Paolo Renna, Consigliere comunale uscente e fondatore di FDI Macerata, consigliere provinciale dal 2015 e delegato nazionale UPI, diplomato in elettronica. Tecnico elettronico per 12 anni, attualmente operaio del Cosmari. Impegnato in politica dal 2009 sempre nel centro destra.
Francesca D'Alessandro, nata e residente a Macerata, è sposata e madre di tre figli. Dopo la laurea in Lettere moderne ha conseguito un Master in “Gestione e conservazione dei beni culturali”, oggi è insegnante di Lettere al Liceo. Da sempre vicina al mondo cattolico, si occupa da anni del sociale e, dal 2013, è presidente del “Movimento per la vita” di Macerata. Consigliere comunale dal 2010 al 2015 con una lista civica in appoggio al centro-destra, è risultata la donna più votata alle elezioni del 2015; ha continuato poi ad interessarsi attivamente di politica cittadina fino ad oggi.
Pierfrancesco Castiglioni, maceratese, laureato in Economia e Commercio, ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento sia nelle discipline economico- aziendali che giuridico-economiche; è stato impiegato per 10 anni nel settore del credito con mansioni di Direttore di filiale; è stato Dirigente scolastico presso diversi Istituti Superiori di Macerata e, attualmente è Dirigente del Liceo Scientifico “Galilei” di Macerata; è stato docente/formatore in vari corsi destinati ai dirigenti scolastici ed ai docenti su tematiche specifiche; ha al suo attivo diverse pubblicazioni ed è stato relatore in convegni organizzati dall’Università di Macerata; impegnato in politica dal 1995.
Lorella Benedetti, di Macerata, militante in FDI dal 2015, laureata in Giurisprudenza, ha collaborato con la cattedra di Diritto Tributario dell’Università di Macerata dal 1992 al 2002, tenendo seminari su tematiche specifiche e partecipando alle commissioni di esame; dal 2002 è Funzionario dell’Agenzia delle Entrate nel cui ambito si occupa di Contenzioso Tributario; preparata in materia di Sicurezza sul lavoro, ricopre il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; si interessa ed ha partecipato a corsi di formazione in materia di Etica ed Anticorruzione oltre che essere appassionata ed essersi formata nelle varie forme di Comunicazione.
Paolo Virgili, sposato e padre di tre figli, è nato e tutt’ora residente a Macerata; geometra in uno studio privato come libero professionista per dieci anni, attualmente è Istruttore Tecnico presso l’Ufficio Lavori Pubblici della Provincia di Macerata dove ricopre anche il ruolo di coordinatore della rappresentanza sindacale unitaria e rappresentante per la sicurezza; associato e componente del consiglio direttivo di alcune associazioni maceratesi sia di volontariato, come il "Movimento per la Vita", sia onlus e sia culturali; fa teatro a livello amatoriale.
Francesco Pastori, nato e residente a Macerata, ha maturato il diploma di ragioniere programmatore, dal 1996 ha intrapreso il lavoro di agente di commercio nell’ambito di pubblicità cartacea e digitale, prima con Pagine Gialle Spa poi come coordinatore provinciale per PagineSi! Spa, attualmente proprietario di una Web Agency a Macerata dove svolge l’attività di web consulting. Da anni impegnato nel mondo della scuola dove dal 2016 ricopre la carica di presidente del Consiglio di Istituto del Comprensivo “ E. Fermi”. Da sempre appassionato di politica con una particolare predisposizione per il mondo del sociale e per la tutela dei diritti delle fasce più deboli della società!
Fabiola Bruzzesi, residente a Macerata e cresciuta nella campagna maceratese. Diplomata Ragioniere Perito Commerciale. Da sempre nel sociale, in passato vice-presidente AIDO, donatrice AVIS e volontariato in Hospice di Macerata. Da alcuni anni si occupa di gestione ecosistemica delle aree verdi e di faunistica. Da due anni è Coordinatrice Regione Marche del Movimento Politico “Realtà Popolare” confederato Fratelli D’Italia.
Marco Bravi, dal 1985 è nel settore dell’informatica. Ha frequentato corsi di formazione sia in ambito ICT che di comunicazione e relazioni interpersonali tenuti da OLIVETTI, EPSON e HP. Ha frequentato il corso di Azienda Etica “consulenza in business sostenibile” di Lodi tenuto da Claudio Casiraghi. Dal 2000 è Area Manager di Allplan. Si occupa di analisi e soluzioni software BIM (settore edilizia). Nel 2013 con il fratello ha sviluppato un sistema di prenotazione denominato NTMY “Nice To Meet You”. E’ militante in Fratelli d’Italia dal 2015. Appassionato di canto, ha frequentato il Conservatorio di Fermo.
Maria Letizia Sciarra, residente a Macerata da 42 anni, svolge mansioni amministrative per la Cushman & Wakefield che opera nel campo immobiliare e di gestione dei centri commerciali.
Nicola Lischio, residente a Macerata, fin da giovanissimo ha lavorato nel settore dell’edilizia; è stato vincitore di tre concorsi nazionali per capo tecnico (del genio civile, di linea ferroviaria, dell’Aereonautica Militare); è stato impiegato all’estero per la costruzione di aereoporti, per la progettazione di impianti antiincendio e deposito armi ed esplosivi. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ed ha al suo attivo diversi Master specialistici; attualmente è laureando in Scienze Gastronomiche.
Elia Ricotta, 33 anni, è nato a Macerata, è residente in Contrada Morica dove conduce un’attività ricettiva. Terminata la scuola superiore si è avvicinato alla militanza politica nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale; è laureato in Scienze Politiche all’Università di Macerata. Innamorato del pallone, dopo aver giocato fra i dilettanti è allenatore giovanile da 12 anni.
Mario Portulano, da ragazzo ha fatto parte degli scout nella squadra Macerata 5 della Chiesa dei Cappuccini e, dal 2001 lavora presso la ditta Papa Nicola di Macerata.
Paolo Lapponi, nato a Macerata è laureato in Scienze Geologiche, è stato agente di commercio per diverse ditte e attualmente è agente di commercio per la Ferrero Spa.
Martina Micozzi, nata e residente a Macerata, mamma di due bambini; possiede un allevamento amatoriale di cani di razza Pastore Svizzero bianco. Perito agrario, ama la natura, gli animali, le coltivazioni biologiche e le cure naturali. Appassionata di giornalismo, ha redatto numerosi articoli per il Corriere Adriatico. Ha proseguito i suoi studi nel settore della cultura e spettacolo, prima al Minimo Teatro di Macerata e poi presso il Centro Eleonora Duse a Roma, studiando il metodo Stanislavsky. Attualmente svolge attività lavorativa nel settore pubblicitario.
Marco Antonelli, nato e residente a Macerata al Borgo Sforzacosta, diplomato come tecnico di gestione aziendale, lavora presso la ditta Eurocarta srl di Corridonia; ex arbitro di calcio a livello regionale, motociclista con la passione per la MTB e la natura.
Laura Dario, residente a Macerata e cresciuta nella zona di Madonna del Monte, è pedagogista clinico con laurea magistrale in pedagogia della disabilità e marginalità sociale, laurea in educatore di nido e comunità infantile, qualifica di operatore sociale. Ha conseguito diverse specializzazioni nell’ambito psico pedagogico. Si è sempre promossa in ambito sociale sul territorio maceratese con un’attenzione allo sviluppo dei bambini in collaborazione con la famiglia e la scuola. E’ Presidente Regionale A.I.D.A.I, sezione unica delle Marche ente riconosciuto MIUR e titolare di un centro specialistico accreditato dalla Regione Marche per il supporto e potenziamento dei nostri figli nel campo degli apprendimenti.
Giada Cavallaro, residente a Macerata, è Consulente del Lavoro, ed è attualmente impiegata in un’azienda calzaturiera dove svolge mansioni contabili e amministrative ed intrattiene rapporti con l’estero.
Eva De Leva, nata e residente a Macerata, mamma di due bambini, ha maturato il diploma di maestro d’arte e disegnatore di architettura e arredamenti, ha lavorato per anni in un negozio di arredamenti locale, per poi intraprendere il lavoro di agente di commercio nel settore dei servizi per imprese. Attualmente impegnata come segretaria in una associazione del terzo settore. Appassionata di arte e design.
Daniela Maceratesi, nata e cresciuta a Macerata, in zona Villa Potenza, per avere l’indipendenza economica ha iniziato a lavorare da giovanissima ha poi continuato il percorso di studi come contabile per sistemi elettronici gestionali; ha lavorato in un ricamificio ed oggi lavora presso la ditta Soleti con mansioni amministrative, commerciali e di relazioni per l’import. E’ stata consigliere di circoscrizione per il suo quartiere.
Luca Bompadre, è nato e vive a Macerata nel quartiere Collevario. Ha conseguito il diploma di Ragioniere e perito commerciale. Dopo molteplici anni di libera professione, con una propria agenzia di intermediazione finanziaria, attualmente è impiegato, quale addetto alle consegne, presso una ditta di Rappresentanze.
Luciana Pavoni, è nata e vive a Macerata, è laureata in Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Roma. Ha insegnato Lingua Francese all’ITC e all’ ITAS di Macerata, partecipando a scambi di classi con la Francia, l'Inghilterra e la Svizzera e proponendo numerosi percorsi didattici per apprendere la lingua straniera e per permettere approfondimenti sulla diversità delle culture, con cui i suoi allievi sono venuti a contatto. E' stata formatrice di Insegnanti presso l'Università di Macerata, dove ha lavorato per più di 10 anni. Ha scritto diversi articoli di didattica, pubblicati dalla Casa Editrice “La Scuola” di Brescia.
Nicole Moretti, è nata a Macerata e risiede a Villa Potenza. È neodiplomata, con il massimo dei voti al Liceo Linguistico di Macerata, tramite il quale ha partecipato a numerose esperienze formative in Europa e negli Stati Uniti. Futura studentessa in Mediazione Linguistica presso l’Università di Macerata, è appassionata di lingue e culture estere.
Michele Del Gobbo, studente iscritto al primo anno di Economia ad Urbino, risiede a Macerata ed è particolarmente interessato a creare i presupposti per una città vicina e sensibile ai più giovani.
Massimiliano Fattori, nato a Macerata, diplomato Ragioniere, ha svolto il servizio militare nell’arma dei Carabinieri, attualmente lavora come magazziniere in una ditta che si occupa di vernici e accessori per carrozzeria.
Roberto Marsili, è perito elettrotecnico e dal 1989 è dipendente del Ministero dell’Interno, attualmente in forza alla Polizia Stradale di Ancona. Il suo hobby principale è la cinofilia.
Gli esponenti della Lega di Cingoli Francesco Pacetti e Maria Catia Marchegiani lasciano il partito: “Continui cambi di gestione politica creano dissapori”, affermano.
“Abbiamo iniziato un anno fa questa esperienza politica nel gruppo "centro destra per cambiare" in occasione delle scorse elezioni comunali”, scrivono in una nota congiunta. “Con entusiasmo e determinazione avevamo un progetto nel quale credere pienamente per portare a Cingoli un cambiamento tangibile, seguendo quei principi di serietà, onestà e soprattutto coerenza, per noi imprescindibili.
Entrambi abbiamo un background di conoscenze ed esperienze specifiche maturate nei rispettivi settori lavorativi, che volevamo mettere in campo a servizio della nostra comunità. Siamo arrivati con questo intento alla candidatura ed alle elezioni comunali, per senso civico e non per velleità di carriera politica: la Lega ha individuato in noi due validi candidati e dal canto nostro, tale partito rappresentava quelle idee e quei valori che anche personalmente ci hanno sempre guidati e che abbiamo posto in primo piano nel nostro percorso”.
“Nell’ultimo periodo però abbiamo dovuto constatare con sommo rammarico – spiegano gli ormai ex esponenti leghisti cingolani - che quella stessa formazione del partito, che ci aveva insistentemente cercati per portare una nuova visione a sostegno di Cingoli, ha preso delle decisioni assolutamente incomprensibili rispetto a quanto concordato, decisioni - a nostro avviso- non dettate da coerenza ma da altre dinamiche che a noi non interessano.
La coerenza, come detto, è il principio al quale mai rinunceremo nel rispetto dei concittadini che hanno posto la loro fiducia in volti nuovi come i nostri e nelle nostre idee: venir meno a quanto detto con forza in campagna elettorale sarebbe tradire profondamente gli elettori e non ci consentirebbe di condurre con la necessaria serietà l’importante ruolo per cui siamo stati eletti nel consiglio comunale. Pertanto, alla luce di quanto sopra, con effetto immediato lasciamo la Lega”.
"La profonda delusione che anima tale decisione non mette, però, in discussione l’impegno assunto con la cittadinanza e continueremo come consiglieri di opposizione a monitorare con attenzione l’operato dell’attuale amministrazione e a proporre le nostre iniziative; diventeremo anzi ancora più determinati nel supportare la destra della Regione Marche che vede in Acquaroli il suo candidato Governatore.
Dichiariamo perciò la decisione di aderire al partito degli alleati, Fratelli D’Italia, che ci ha mostrato il suo supporto anche nell’ultimo difficile periodo e dei cui esponenti locali abbiamo potuto testare la valenza da oltre un anno, avendo collaborato e condiviso insieme sin dall’inizio il progetto del gruppo "centro destra per cambiare con Pacetti sindaco" che si presentava come coalizione alle scorse elezioni comunali.
Uniti dallo spirito costruttivo, che sempre ci ha contraddistinto, daremo il nostro serio contributo utile al raggiungimento dell'obiettivo elettorale nonché di coerenza politica”, concludono.
Il tour marchigiano del leader della Lega Matteo Salvini ha fatto tappa al Parco Tiro al Volo Cluana, dove è stato ospite del C.S.T. di Civitanova Marche. Con Salvini erano presenti la candidata al consiglio regionale Maika Gabellieri, il Commissario Regionale della Lega Riccardo Marchetti e il candidato Governatore del centrodestra Francesco Acquaroli.
“L’incontro con i cittadini ha rappresentato l’occasione di confrontarsi su temi importanti – spiega Gabellieri - sentiti dalla comunità, come la caccia e dalla pesca. Due settori che meritano di essere valorizzati, anche attraverso un’attenta revisione delle normative; rappresentano due grandi tradizioni marchigiane, due importanti economie per il territorio, non possiamo dimenticarle”.
“È stato sottolineato proprio il grande potenziale inespresso delle Marche, a causa di amministrazioni che in tanti anni non hanno saputo valorizzare le bellezze, la storia, la cultura e l’impegno di tanti imprenditori, continua la candidata leghista. Serve un cambio di rotta, che è il focus del nostro programma, per tornare a competere in Italia e nel mondo: intervenendo su infrastrutture arretrate che bloccano la regione; dando nuove opportunità ai nostri giovani, costretti oggi a lasciare le Marche; partendo una volta per tutte con la ricostruzione post-terremoto; garantendo maggiore sicurezza e liberando la sanità dai giochi politici che hanno portato alla chiusura di strutture fondamentali”.
“Sono tante le sfide – conclude Gabellieri - ma sono i cittadini a chiedere il cambiamento; io e la Lega vogliamo rispondere a questa volontà forte, siamo pronti a far ripartire le Marche”.
"Il livello della nostra lista è stellare rispetto alle altre". Così Gian Mario Mercorelli, candidato alla presidenza della Regione Marche, definisce la squadra del Movimento Cinque Stelle presentata quest'oggi al Politeama di Tolentino, sua città di residenza ("il paese più grande compreso nel cratere del sisma").
Presente all'evento anche Mirella Emiliozzi, parlamentare marchigiana e facilitatrice regionale per le relazioni esterne.
Sebbene ci siano tavolo e sedie già pronte, Mercorelli sceglie di stare in piedi e parlare agli astanti col microfono in mano: "Abbiamo candidati rappresentativi della maggior parte delle Marche, ottimamente distribuiti sul territorio - dichiara -. Alcuni sono alla prima esperienza e altri, come me, si sono contraddistinti per le battaglie quotidiane portate avanti sul territorio. Il Movimento non garantisce un posto né una nobilitazione indiretta: qui non c'è credito per nessuno, solo lavoro".
In merito al programma (che può essere consultato integralmente al seguente link), il candidato pentastellato sceglie di dare priorità assoluta al problema della sanità, attaccando fortemente la gestione fatta in questi anni dai partiti tradizionali: "Il loro obiettivo è distruggere gli ospedali per privilegiare il privato. Per noi, invece, il pubblico è l'unica realtà che può garantire la tutela del cittadino. Bisogna cercare di ricoverare il meno possibile, visto che quello che si fa col ricovero potrebbe essere fatto in gran parte a domicilio. Serve una rivoluzione totale".
"Altro punto fondamentale per noi - aggiunge Mercorelli -, è quello di attrarre il know-how migliore per risolvere le problematiche della nostra regione. Lo faremo attraverso bandi pubblici capaci di premiare le eccellenze presenti su piazza".
Un concetto che ricorre anche nella visione delle cariche politiche: "Sceglieremo gli assessori in base alla competenza e alla meritocrazia, non in base al numero di voti ottenuti. Vogliamo chiamare i migliori, a prescindere da coloro che sono in lista. Non è detto che i nostri attivisti siano i più competenti in tutti gli ambiti".
E sul finale ecco che arriva la stoccata al Pd: "Sono stati loro a non voler fare l'accordo, siamo sempre stati disponibili a condividere un programma serio e con dei punti chiari. Li abbiamo invitati a scegliere una persona terza, visto che Mangialardi e Ceriscioli sono esattamente sulla stessa lunghezza d'onda. Ma loro mi hanno detto 'ci dispiace ma Mister X non si tocca, in compenso ti diamo la vicepresidenza'. Questa è una vera e propria forma di corruzione alla quale non abbiamo ceduto".
Di seguito la lista ufficiale del candidati del Movimento 5 Stelle alle Regionali:
- Candidato Presidente:
Mercorelli Gian Mario
- Circoscrizione Ancona:
Martinangeli Stefania - SENIGALLIA
Quattrini Andrea - ANCONA
Pancioni Stefania - ANCONA
Bracciatelli Roberto - MONTEMARCIANO
Paladini Paolo - ANCONA
Arcioni Ioselito - FABRIANO
Calvani Romina - CASTELFIDARDO
Foria Sergio - OSIMO
Lupini Simona - FABRIANO
- Circoscrizione Ascoli Piceno:
Giorgini Peppino - SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Russo Elena - CUPRA MARITTIMA
Ciabattoni Laura - SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Ermanno Rosario Davide - GROTTAMMARE
- Circoscrizione Fermo:
Temperini Mirko - FERMO
Orlandi Catia - PORTO SANT'ELPIDIO
Morganti Angela - PETRITOLI
Pelis Sansedoni Adriano - RAPAGNANO
- Circoscrizione Macerata:
Mercorelli Gian-Mario - TOLENTINO
Arbuatti Riccardo - CIVITANOVA MARCHE
Capone Frediana - TOLENTINO
Boiano Maria Arco - CIVITANOVA MARCHE
Natali Alessandro - POLLENZA
Brunelli Cristina - RECANATI
- Circoscrizione Pesaro Urbino:
Ruggeri Marta Carmela Raimonda - FANO
Ferraro Pierluigi - URBINO
Villanelli Filippo - FOSSOMBRONE
Scozzafava Sjeva - VALLEFOGLIA
Melchiorri Monica - GABICCE
Melini Samuela - MONTEFELTRO
All’elettore maceratese non sarà sfuggito questo scontro tra le diverse visioni di benessere che i candidati Sindaco stanno lanciando sul web a suon di slogan.
Cosa scegliere tra la ricottiana “Città per stare bene” e la parcaroliana “Macerata dove amerai vivere e lavorare” ?
Trovare le differenze è difficile, ma ci sono eccome specie nella strategia di comunicazione.
Narciso Ricotta, diciamolo apertamente, ha cambiato strategia di comunicazione da quando è sceso in campo l’outsider Parcaroli: è passato dagli slogan tipo “un campetto in ogni quartiere” a una visione di Macerata da Eden Tibetano, snocciolando classifiche sulla qualità della vita e scommettendo, nero su bianco, di riportare Macerata nella top ten delle città dove si vive meglio.
Questo cambio di rotta non è casuale e fa del candidato Sindaco della coalizione di centro sinistra uno stratega coi fiocchi, degno del suo DNA democristiano.
Perché - avrà pensato - è meglio confrontarsi con l’avversario sul proprio terreno, quello delle “visioni”, malattie tipiche di un imprenditore, che non su quello delle “promesse”, il vero cancro della politica.
Ricotta ha radunato l’armata più fedele ed ha indossato le vesti di Napoleone per traslocare dall’angusto campetto di quartiere alle praterie dei sogni: non sarà sfuggito a molti, infatti, lo sfondo della bandiera francese sull’immagine del condottiero della nuova “rive gauche” maceratese.
Essendo, dunque, Parcaroli un visionario, un Messia giunto a spartire le acque per farci approdare all’altra riva (quella destra), ha ben fatto Ricotta ad impossessarsi dello slogan ammiccante al benessere.
Lo “starbene” ricottiano, in verità, Parcaroli lo aveva anticipato con gli slogan sulla città “dove si possa trovare lavoro e si ami lavorare”, una consecutio temporum da brividi che ha fatto sobbalzare dalla sedia i puristi facebookiani, sempre pronti a sottolineare la “a” senza “acca” altrui e a riflettere poco sulle idiozie che scrivono.
Di fatto, Parcaroli non ha cambiato strategia, ma sicuramente il ghost writer e gli pseudo-consulenti in comunicazione che disegnano per Macerata un benessere incerto almeno dal punto di vista della sintassi.
Ma tant’è, il lifestyle da “Salus Per Aquam” impera anche tra Cherubini e Cicarè, due bravi ragazzi che ancora in tempi non sospetti la buttano a “caciara” per una Macerata più green, “più bella e più grande che pria” (“Bravo!”, “Grazie”, cit. Ettore Petrolini).
Quindi siamo tutti contenti, oltreché ansiosi, di ascoltare le proposte più originali per “stare meglio”, anche se sappiamo che al meglio - come d’altronde al peggio - non c’è mai fine.
E comunque, per noi maceratesi resilienti, l’importante non è solo vivere in un centro benessere a cielo aperto e “stare meglio”, ma avere la certezza che “ci statessimo”.
"Quello tra MedStore e Musicultura è un rapporto che ha origini nel tempo, del quale sono orgoglioso e che, mi auguro, possa proseguire negli anni futuri. Per questo, per lo spirito con cui è nato e la filosofia che lo ha ispirato, trovo del tutto inappropriate le osservazioni della consigliera del Pd uscente Alessia Scoccianti". Inizia così la replica del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli alle parole del consigliere comunale uscente del Partito Democratico Alessia Scoccianti, che lo invitavano a non strumentalizzare la sponsorizzazione al festival di Musicultura per scopi elettorali.
"La signora Scoccianti dovrebbe leggere meglio gli articoli o documentarsi prima di chiamare in causa la mia azienda, la cui unica colpa non si capisce se sia l’essere sponsor di Musicultura o esserne talmente orgogliosa da averlo dichiarato alla città. Capisco che la paura di perdere le elezioni possa confondere le idee a chi, sulla vittoria, aveva già fatto progetti di vita e costruito piani pensionistici, ma né io né mio figlio Stefano, direttore generale dell’azienda, abbiamo mai rivendicato il 'matrimonio' di cui la signora parla – prosegue Parcaroli -La collaborazione tra Medstore e Musicultura è nata per la forte attenzione che abbiamo sempre avuto nei confronti dei giovani e di Macerata, oltre che ad una serie di valori condivisi. Lo si può demonizzare o meno, ma la verità sta nei fatti e non nelle solite parole avulse dalla realtà che la sinistra racconta a sé stessa, prima che ai cittadini. Nel mondo del lavoro, quando interessi e valori si incontrano, nascono imprese, collaborazioni, alleanze. E forse alla signora Scoccianti sfugge che è nella stessa natura dello sponsor fare in modo che il proprio marchio venga messo in evidenza, prima, durante e dopo l’evento, a seconda di quello che prevede il contratto stipulato dalle parti".
"Non riesco allora a comprendere il senso del suo attacco, come pure quello del paragone tra quanto fatto da Medstore e quanto fatto invece dal Comune di Macerata. Il Comune, investendo nel festival, ha fatto una scelta politica, mentre Medstore ha fatto opera di mecenatismo, contando peraltro non sui soldi dei contribuenti ma sui propri, motivo che ne fa un gesto degno del suo e altrui rispetto, a prescindere da ogni ideologia – continua il candidato del centrodestra -. Se si arriva a mettere sullo stesso piano la solidarietà di un privato con l’impegno di un comune a favore del territorio, non è solo grave perché non si è compreso il valore che tale contributo rappresenta, ma per l’idea che c’è dietro, che il privato va combattuto, a qualunque costo".
"Sorrido quando la signora mi invita ad essere un mecenate moderno, indicando con tale espressione uno che dona i suoi soldi senza dirlo a nessuno. Io sono da anni al fianco della cultura maceratese e ho il diritto di esserne orgoglioso, come pure di dichiararlo. A meno che gli esponenti della vecchia amministrazione e della sinistra non se ne vergognino, riportando in auge quella vecchia lotta 'operaia' che appare tutt’altro che moderna, oltre che totalmente fuori contesto. Pubblico e privato possono e devono collaborare insieme per la crescita e il miglioramento della società. Chi non lo ha ancora capito è perché o non ha contezza della realtà o parla per slogan di una ideologia comunista che, mi dispiace constatarlo, ancora esiste". Afferma in aggiunta il candidato Sandro Parcaroli.
"Quella che la signora Scoccianti definisce una strumentalizzazione politica, io la chiamo racconto di vita, narrazione della realtà dei fatti o cronaca degli eventi, se le piace di più. Il fatto che io sia candidato alle prossime comunali del resto non ha spinto i vecchi amministratori a non incassare i miei soldi quando, da mecenate dello Sferisterio, finanziavo (insieme ad altri) l’ultima stagione lirica maceratese. Eppure il giorno della “prima” ero già il candidato sindaco del centrodestra. Significa forse che quando c’è da prendere la famiglia Parcaroli va bene, quando c’è da dare invece no? – continua il candidato -. Le aziende sono “monumenti”, perché esprimono l’arte laboriosa di chi ci lavora, facendo grande l’Italia nel mondo. Chi non ha capito questo è un pericolo per l’intera collettività. E mi spiace dover ricordare al candidato Ricotta che durante la presentazione di una delle sue liste ha dichiarato “abbiamo fatto Musicultura e l’opera non per qualche mecenate ma per una collaborazione forte del Comune su questi progetti strategici con investimenti molto consistenti” (la frase è riportata testualmente da Cronache Maceratesi, ndr.), che Musicultura appartiene ad una sola persona, il maestro Piero Cesanelli. Ad un anno dalla scomparsa è a lui che dobbiamo il merito e la lungimiranza di una simile operazione culturale. Solo a lui, non certo a chissà quale capacità creativa dell’amministrazione comunale di cui il Ricotta ha fatto parte per oltre 10 anni, dobbiamo dire grazie".
"Concludo dicendo che gli oltre 2 milioni di euro dati dal Comune di Macerata al festival di Musicultura in dieci anni, così come ricordato dalla signora Scoccianti, sono soldi dei contribuenti. Far crescere per numero e qualità le donazioni dei privati nei confronti della cultura, consentirebbe ai comuni di utilizzare le stesse cifre nel sociale o in altre opere di bene per la città. - afferma in conclusione il candidato sindaco - Chi non comprende questo è meglio che smetta di fare politica, perché manca della giusta lungimiranza per dare una corretta lettura della realtà del nostro Paese, tanto più all’indomani della crisi economica generata dalla pandemia in atto. Qua non si tratta di strumentalizzare, ma di rendere il merito a chi ce l’ha. So bene che parlare di merito a chi ha fatto dell’omologazione una bandiera può far venire i crampi alla pancia, ma saperlo riconoscere e valorizzare nelle persone è l’unico strumento che abbiamo per far progredire il mondo. La storia ce lo ha insegnato, non dimentichiamolo" - conclude così la sua dichiarazione in candidato sindaco Sandro Parcaroli - .
"Il Sistema di gestione dei rifiuti nella provincia di Macerata nei prossimi anni rischia il collasso a causa dell’ingiustificato ritardo nell’ individuazione di una nuova discarica provinciale che dovrà sostituire quella di Cingoli, in fase di esaurimento nell’anno 2021". Lo afferma Deborah Pantana, candidata al consiglio regionale delle Marche con il centrodestra, riguardo al tema della realizzazione della nuova discarica provinciale.
"Non è pensabile - prosegue Pantana nella nota - realizzare la nuova discarica né nelle aree interne martoriate dal sisma né a Recanati, la città di Leopardi. La realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti come la discarica avrebbe su quei territori vulnerabili, di alto valore paesaggistico e culturale, un impatto ambientale molto significativo e negativo per l’economia locale e per il turismo che rappresenta un motore di sviluppo fondamentale di queste aree. - prosegue la candidata - Il problema dunque si pone in tutta la sua gravità, sia in termini ambientali, sia in termini di sostenibilità economica in una fase in cui i rifiuti invece di diminuire, tendono ad aumentare. Negli ultimi due anni i rifiuti indifferenziati sono aumentati del 4,3%: nel 2018 erano 43.822 tonnellate nel 2019 sono diventati 45.760".
"Se non verranno adeguatamente affrontate le numerose criticità del sistema di gestione dei rifiuti in ambito provinciale e regionale si rischia il collasso ed una crescita esponenziale della tariffa di smaltimento che i cittadini vedranno peraltro già da quest’anno aumentata del + 6,6%. Fin troppo evidente è che la politica di gestione dei rifiuti sin qui perseguita dal centro sinistra si è rivelata del tutto inadeguata ed inefficiente sotto tutti i profili: non si può continuare a immaginare di risolvere il problema pensando alla discarica come l’ unica soluzione per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e dei sovvalli delle raccolte differenziate".
"Nelle Marche su una produzione annuale di oltre 800 mila tonnellate di rifiuti quasi il 40% finisce ancora in discarica, mentre in Lombardia solo il 4% con una tariffa pro capite più bassa del 20% rispetto alle Marche. Questo dimostra che in Italia ci sono regioni come la Lombardia, che adottano da anni soluzioni tecnologiche innovative, sostenibili dal punto di vista ambientale ed economicamente vantaggiose in grado di affrontare il problema 'discariche', ma finora non si comprende il motivo per cui non sono state ancora adottate nella nostra regione". Aggiunge la candidata.
"Questo a causa del piano regionale dei rifiuti approvato nel 2015 dal centro sinistra che ha dimostrato di essere del tutto inadeguato e superato: ad esempio non è stata prevista la possibilità di realizzare un impianto regionale in grado di valorizzare dal punto vista energetico una risorsa energetica, come la 'frazione secca' dei rifiuti urbani ed assimilabili, che finisce sotto terra in discarica. Se fosse stato realizzato un impianto del genere nelle Marche oggi non ci troveremmo ad affrontare la questione della localizzazione di una nuova discarica in provincia di Macerata. Non solo, le previsioni quinquennali del piano regionale sulla produzione dei rifiuti risultano sbagliate, per la provincia di Macerata si era stimata per il 2019 una produzione di rifiuti urbani di 146 mila tonnellate invece la produzione effettiva è stata pari a 166 mila tonnellate, ovvero il 13,7% in più" - prosegue Pantana nella nota - .
"Chi guiderà la regione Marche per i prossimi 5 anni, avrà un ruolo fondamentale nel definire una nuova strategia di gestione dei rifiuti, e le loro scelte ricadranno sulla vita di tutti i cittadini. Nelle Marche manca una gestione integrata dei rifiuti ed una base impiantistica matura e solida. Mancano impianti di riciclaggio per la frazione organica e umida (digestori anaerobici, compostaggio di qualità, bioraffinerie), mancano impianti per la gestione dei fanghi di depurazione civili. - afferma Deborah Pantana - Mancano impianti per il recupero energetico dei rifiuti combustibili sia urbani che speciali originati a valle della raccolta differenziata o dalla stessa raccolta indifferenziata (infatti continuiamo a smaltirli in discarica). Su questo il centro destra ha le idee chiare: la transizione verso l'economia circolare cambia lo scenario, la natura ed il tipo di impianti da realizzare, ma non c'è 'circular e green economy' senza innovativi impianti di recupero, di riciclaggio e di valorizzazione energetica della 'frazione secca'".
La candidata al consiglio regionale nella sua dichiarazione afferma che "Senza un’ impiantistica adeguata il sistema 'Marche' va in crisi, con conseguenze su cittadini e sulle imprese. Una politica industriale dei rifiuti deve porsi l'obiettivo di aumentare la raccolta differenziata ed allo stesso tempo quello di allineare i costi dei trattamenti a quelli degli altri paesi europei, conferendo alla filiera quell'efficienza, senza la quale si generano costi aggiuntivi che rendono il sistema non competitivo".
"La nostra è una proposta che vuole raggiungere gli obiettivi ambientali (riciclaggio, recupero, anche energetico, e meno discariche) ma anche generare valore aggiunto, investimenti pubblici e privati, ricchezza e posti di lavoro stabili e qualificati, ed innovazione per un settore centrale nelle politiche green. Una scelta urgente già negli anni scorsi, ma che diventa indispensabile dopo la crisi Covid19" . Conclude la candidata al consiglio regionale delle Marche Deborah Pantana.
Fracesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche, ha in data odierna nominato l'ing. Corrado Perugini responsabile organizzazione regionale per conto del partito che lui rappresenta."Comunico che ho provveduto oggi alla nomina dell'ing. Corrado Perugini, attuale vicecoordinatore provinciale di Forza Italia di Macerata, a responsabile regionale del settore organizzazione di Forza Italia - annunicia Battistoni - Corrado ha seguito in prima persona gli adempimenti validi alla presentazione delle liste per le elezioni regionali e quelle comunali. Con grande dedizione lavora da mesi a tutti gli appuntamenti del nostro coordinamento con serietà e spirito di abnegazione".
"La sua nomina a dirigente regionale è il frutto di un percorso di meritocrazia che come movimento politico abbiamo deciso di riprendere in mano. Forza Italia sta lavorando sodo sul territorio - sottolinea il commisario di Forza Italia - lo sta facendo adottando un criterio molto semplice: selezionare la classe dirigente dal basso, valutando l'affidabilità e l'attaccamento ai valori di Forza Italia - e conclude - All'ing. Perugini auguro buon lavoro, con l'auspicio che possa continuare a supportare, in maniera impeccabile come fatto fin'ora, le attività del nostro partito sia in questa campagna elettorale che dopo".
Giorni di piena attività per l’ufficio Elettorale del Comune in vista delle consultazioni per l’elezione del presidente della Giunta regionale e del Sindaco di Macerata, per il rinnovo dei consigli regionale e comunale e per il Referendum popolare confermativo della modifica alla legge costituzionale che diminuisce il numero dei senatori e deputati della Repubblica.
Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle candidature e la verifica degli atti presentati, la Commissione elettorale ha ammesso alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre tutte le 21 liste escludendo dalla competizione una candidata della lista Macerata Bene Comune per la mancanza di una certificazione che si attendeva dal paese di origine ma che non è giunta in Comune nei termini di scadenza. Nella stessa seduta ha poi estratto a sorte l’ordine con il quale i nomi dei candidati a sindaco e delle liste collegate appariranno sulla scheda elettorale.
Questo l’esito:
Al primo posto Narciso Ricotta con le otto liste a lui collegate elencate in questo ordine:
1. La nostra città (23 candidati)
2. Macerata insieme (29)
3. Macerata Bene Comune (25)
4. Italia Viva (24)
5. Macerata rinnova (23)
6. I moderati per Ricotta sindaco (24)
7. Partito Democratico (32)
8. La Città di tutti (23)
Al secondo Alberto Cicarè e due liste:
1. Potere al popolo (24 candidati)
2. Strada Comune (25)
Al terzo Gabriele Micarelli con
1. Macerata lavora (24 candidati)
Al quarto Roberto Cherubini con tre liste collegate:
1. MaceratAmica (29 candidati)
2. Macerata per l’ambiente (22)
3. Movimento 5 stelle (23)
Quinto posto per Sandro Parcaroli con sette liste collegate:
1.Forza Italia (24 candidati)
2. Civici per il Popolo della famiglia (32)
3. Fratelli d’Italia (25)
4. Nuovo Cdu (25)
5. Lega Salvini Macerata (32)
6. Udc (32)
7. Sandro Parcaroli sindaco (31)
In ottemperanza a quanto disposto da una Circolare del Ministero dell’Interno che, tramite l’Anci, invitava i Comuni a valutare la possibilità di avvalersi di edifici diversi dagli istituti scolastici dove poter allestire le sedi dei seggi elettorali, il Comune di Macerata per le prossime consultazione del 20 e 21 settembre ha individuato cinque diverse collocazioni per 21 delle 44 sezioni elettorali. Questa operazione permetterà di non interrompere l’Anno scolastico che avrà inizio il 14 settembre. Vediamo quali sono e quali sezioni sarà possibile spostare.
I seggi numero 3, 4, 5 e 20 vengono trasferiti dalla scuola secondaria di primo grado di via Capuzi all’ Istituto salesiano don Bosco dove troveranno nuova sede anche le sezioni numero 21 e 22 prima ospitate nella scuola infanzia/primaria De Amicis. Le sezioni 6 e 23 si spostano dall’ex scuola elementare Castelfidardo-Liceo Classico di Galleria Luzio, all’ex mattatoio di via Panfilo dove troveranno posto anche i seggi 7, 8 e 9 prima posizionati nella scuola infanzia/primaria di via Panfilo. Al Circolo Acli di via Galasso da Carpi (quartiere le Vergini) saranno ospitati i seggi 14 e 15 prima posizionati all’interno del plesso Enrico Medi di via Ventura mentre, al Circolo santa Croce di viale Indipendenza saranno trasferite le sezioni 24, 25, e 29 prima situate nel plesso Dante Alighieri. Infine a Villa Potenza, i seggi 37, 38 e 39 dall’edificio scolastico Anna Frank di via dell’Acquedotto saranno trasferiti al Centro fiere di via De Gasperi mentre a Piediripa, nella sede del Circolo Acli di via Volturno 103, ci saranno le sezioni numero 42 e 43 ospitate precedentemente nel plesso scolastico Sandro Pertini di via Adige 5.
Sono ora in corso i lavori di manutenzione ordinaria per far sì che i nuovi locali individuati dal Comune mantengano le caratteristiche strutturali, di sicurezza e di conformità alla normativa elettorale. Gli elettori interessati al trasferimento delle sezioni di riferimento saranno avvisati tramite manifesti e avvisi posizionati in ciascun plesso e nei quartieri e frazioni di residenza.
“Macerata diventi una città attrattiva per le imprese e per chi produce non solo servizi ma anche beni, basta con questa politica amministrativa fortemente ideologizzata, lontana da tutti: da chi fa impresa, dai privati e dai cittadini”.
Questo è quanto dichiarato da Mattia Orioli, Nuovo CDU di Macerata, il quale spiega: “Oggi siamo ad un bivio, il 20 e 21 settembre saranno date importanti per la nostra città, e su questo occorre osservare come ci siano visioni non solo amministrative, ma anche politiche diverse, infatti mai come in questi ultimi 20 anni, la città è stata vittima di uno schiacciamento in una posizione (quella sinistra fortemente ideologizzata e radica chic) lontana da chi lavora e vuol creare lavoro e distante dalla forza propulsiva del mondo solidale e liberale che di fatto ha ricostruito l’Italia ed anche la nostra città nel secondo dopoguerra. Questa forzatura ideologica – politica, avvenuta a Macerata, la si può rinvenire in diversi ambiti, dalla cultura alla sicurezza e così via, tra cui anche il mondo dell’impresa e del privato, e noi del Nuovo CDU, vogliamo evidenziare come Macerata, abbia subito in senso negativo e regressivo proprio gli effetti di questa morsa ideologica, la quale, vede ancora il privato con diffidenza e ostilità”.
A questo oggi, sottolinea Orioli dobbiamo porre uno stop ed un rimedio e aggiunge: “per noi il privato va salvaguardato, aiutato nel fare impresa, incentivandolo a tornare in città con una serie di atti ed iniziative volte a garantire supporto e la dove possibile agevolazioni, e per questo occorre una vera diminuzione della burocrazia anche attraverso il rafforzamento e lo sviluppo maggiore dello strumento sportello unico per le imprese, affinché sia più semplice fare imprese e creare lavoro a Macerata”.
Orioli conclude: “il Coronavirus e la crisi economica preesistente danno purtroppo uno scenario difficile, ed in città lo è ancora di più per via di questo sistema ideologico stantio, mai come oggi dovremmo apprezzare chi crea lavoro, perché vi è bisogno di occupazione per tutti, specialmente per i giovani, più delle volte costretti ad andarsene in altre città per trovare impiego. Per questo dico ai Maceratesi che Sandro Parcaroli, è l’unica alternativa a questo sistema, e tutti insieme potremmo riavviare quel processo e quelle condizioni dove lavorare e fare impresa a Macerata è possibile, la sua storia d’imprenditore lo dimostra, investendo con forza e resistenza proprio a Macerata, sul territorio, malgrado questi ostacoli, e questa tenacia e la visione di libertà, di lavoro e solidarietà possono essere una risposta concreta alla crisi economico –sociale che dobbiamo senza dubbio tutti insieme affrontare, e noi del N.CDU saremo in prima linea su questo, che di fatto è parte della nostra stessa storia e cultura politica”.
“Il diritto all’istruzione e la scelta educativa dei genitori sono diritti inalienabili e non è ammissibile che un funzionario dello Stato li neghi con i suoi atti d’imperio”. Lo affermano Riccardo Augusto Marchetti, deputato e coordinatore della Lega nelle Marche e la deputata marchigiana Giorgia Latini, che ha raccolto le firme di tutti i deputati marchigiani della Lega per un’interrogazione urgente al ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina per chiedere chiarimenti sulla “manifesta ostilità che il dottor Marco Ugo Filisetti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche manifesta contro il Convitto "Giacomo Leopardi" di Macerata”.
Animatrice di questa iniziativa è Anna Menghi, consigliere comunale a Macerata. “Ritengo – chiarisce Anna Menghi – che la battaglia del Convitto sia prima di tutto una battaglia a difesa di un presidio di cultura, di un modo d’intendere l’educazione come servizio e come formazione del cittadino ed è inammissibile che proprio dall’ufficio regionale del ministero venga un attacco sistematico a una delle istituzioni scolastiche più prestigiose d’Italia e unico convitto nazionale delle Marche”.
Ricorda Anna Menghi: “Il Comitato di cittadini che si è costituito in seno al Convitto Leopardi ha portato avanti una giusta rivendicazione di spazi per la scuola e per il Convitto, ha chiesto con forza che il Comune di Macerata si impegnasse a restaurare la prestigiosissima sede storica dell’ex convento dei Domenicani lesionata dal terremoto, guadagnadosi la vicinanza mia e della Lega, da sempre a fianco di questi cittadini che difendono il diritto all’istruzione dei figli e insieme a esso il valore culturale dell’istituzione Convitto. - queste le parole del consigliere comunale - Oggi si viene a sapere che il dottor Flisetti ha operato altri tagli di personale al Convitto: sappia lui, così come i genitori, i docenti, il personale del Convitto e i ragazzi che il Convitto ospita e forma, che la Lega intende fare della difesa del “Leopardi” una "battaglia nazionale”.
L’onorevole Giorgia Latini aggiunge: “Abbiamo incalzato il ministro Azzolina sulla ripartenza della scuola il 14 settembre. La Lega sarà inflessibile, ma non vorremmo che l’atteggiamento del dottor Filisetti fosse ispirato da logiche dilatorie o, peggio ancora, da sprezzo delle leggi e dei cittadini come peraltro la gestione surreale e confusionaria della ripartenza della scuola ha dimostrato. - afferma la deputata marchigiana - Siamo pronti a fare del Convitto un emblema della nostra battaglia per una scuola sicura, efficace, al servizio della comunità."
"E’ anche il caso di ricordare che il Ministero è stato trascinato davanti ai giudici del Tar di Ancona e sanzionato a causa delle determinazioni del dottor Filisetti e che i sindacati contestano apertamente l’operato di questo dirigente. - puntualizza Giorgia Latini - Perciò abbiamo ritenuto doveroso e necessario chiamare direttamente in causa il ministro”.
A mobilitare, su sollecitazione di Anna Menghi, l’onorevole Latini e tutti gli altri deputati marchigiani della Lega (Tullio Patassini e Luca Rodolfo Paolini che firmano anche loro l’interrogazione), è l’ultimo provvedimento assunto dal dottor Filisetti che taglia di ulteriori due unità il personale a disposizione del Convitto nazionale "Giacomo Leopardi", di fatto rendendo impossibile l’erogazione dei servizi di semiconvitto.
Nell’interrogazione – chiariscono l’onorevole Latini e Anna Menghi – si chiede conto di alcune affermazioni del dottor Filisetti, che in un’ intervista rilasciata al quotidiano "Il Resto del Carlino" lo scorso 6 marzo, affermava: 'Il Convitto non è una scuola, ma un Convitto. Che poi possa assicurare ai suoi ospiti l’istruzione obbligatoria tramite dei corsi annessi è un altro discorso, ma non è una scuola.'
"Ora – sostengono Latini e Menghi – è di tutta evidenza che questa dichiarazione contrasta con precise disposizioni di legge (articoli 1 e 6 Legge 9 marzo 1967, n. 150. Ordinamento delle scuole interne dei Convitti nazionali. G.U. 6 aprile 1967, n. 86). Inoltre il Direttore dell’Ufficio Regionale Scolastico delle Marche ha ignorato la dotazione stabilita dal Ministero, operando continui e arbitrari tagli del personale e arrivando a predisporre motu proprio la formazione di una classe prima a tempo normale, anziché due per la scuola primaria del Convitto Nazionale "Leopardi" di Macerata e la formazione di una classe prima a tempo normale, anziché nessuna per la primaria “G. Mameli” dell’I.C. “Mestica” di Macerata. Le iscrizioni in eccedenza sono state riorientate verso quest’ultima. Inoltre, è stato disposto il numero massimo di 4 classi per il Convitto, in base al limite delle risorse di personale educativo".
"E’ di tutta evidenza – notano l’onorevole Latini e Anna Menghi – che vi è una volontà precisa di penalizzare il Convitto di Macerata richiamando inesistenti disposizioni ministeriali in totale disprezzo dei diritti costituzionali dei genitori in merito alla scelta educativa".
Da ciò nasce l’interrogazione dei parlamentari della Lega al ministro Lucia Azzolina con la quale si “chiede sostanzialmente – illustra l’onorevole Latini – che venga ripristinato l’organico pieno del Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" così da poter assicurare anche a fronte dell’emergenza Covid il corretto funzionamento del Convitto con l’erogazione di tutti i servizi, che venga accertata la legittimità dell’operato del dotto Marco Ugo Filisetti anche attraverso un’ispezione ministeriale sulla gestione dell’Ufficio Scolastico regionale, che venga sancita come peraltro è per legge l’operatività del Convitto Giacomo Leopardi come Convitto Nazionale nella pienezza della sua funzione educativa, formativa e sociale. Chiediamo anche al ministro se non ritenga necessario adottare provvedimenti di censura dell’operato del dottor Filisetti che ha prodotto anche un conflitto in sede di giustizia amministrativa tra famiglie ministero della pubblica istruzione ledendo gravemente il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni e ha a nostro avviso operato negando diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione”.
“L’aumento del numero dei turisti che quest’estate hanno raggiunto Macerata è stato tangibile e per certi aspetti sorprendente”. È quanto osserva il candidato sindaco della lista civica “Strada Comune” Alberto Cicarè riguardo al flusso turistico che ha interessato il capoluogo in questa difficile estate, segnata dal coronavirus.
“La vocazione turistica nuova e inaspettata di Macerata – osserva Cicarè - va coltivata con grande attenzione e sensibilità: tutta la città può diventare più attraente se riusciamo a creare un ambiente urbano di elevata qualità, con attività culturali diffuse, servizi a cittadini e imprese moderni, offerta commerciale rinnovata e coinvolgente”.
In questo senso il candidato della lista "Strada Comune" lancia una proposta dedicata "a un importante target turistico, in costante crescita, quello dei camperisti".
"I camperisti amano visitare i luoghi ma sono attratti anche dalle aree dove possono sostare. - fa notare Cicarè - A Macerata la struttura esistente, sotto il parcheggio Paladini, ha come pregio la prossimità allo Sferisterio ma non è sicuramente indicata per una sosta prolungata: è un piazzale senza un albero, priva di qualsiasi elemento di accoglienza turistica.” precisa il candidato sindaco.
“Grazie agli spunti forniti dal camperista Mirko Marcolini, abbiamo pensato ad una nuova collocazione suggestiva nell’area dell’ex Manicomio. Un posto comunque vicino al centro storico, immerso nel verde, adatto alle famiglie con bambini. – questa l’osservazione del candidato sindaco per ‘Strada Comune’ e 'Potere al Popolo'- Macerata potrebbe così essere oggetto di una permanenza prolungata, per una visita completa della città e del territorio, con un piccolo investimento si avrebbe una struttura di richiamo, portatrice di benefici per tutta la città.”
Alberto Cicarè conclude sottolineando come il suo focus su "cose fattibili, realizzabili in poco tempo e inserite in una visione più ampia di sviluppo della città: siamo sognatori, ma con gli occhi ben aperti sulla realtà.”
L'avvocato Bruno Mandrelli, ex consigliere comunale di Macerata, è intervenuto sul referendum confermativo del taglio dei parlamentari, cui gli elettori saranno chiamati ad esprimersi parallelamente alle consultazioni per le elezioni amministrative e regionali i prossimi 20 e 21 settembre. Un referendum che per Mandrelli "rischia di passare sottotono".
Di seguito il contenuto integrale della lettera a sua firma inviata alla nostra redazione:
"Nelle prossime settimane, comprensibilmente, il dibattito politico e l’informazione locale si concentreranno più sulle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, comunali e regionali, che sul referendum confermativo del taglio dei parlamentari che, fatalmente, rischierà di passare sottotono.
Tuttavia, essendo quello referendario, a parere di chi scrive un appuntamento importante, senza che ciò involga valutazione alcuna sulle vicende cittadine credo che debba esser detto con nettezza che non tutto il Partito Democratico è d’accordo con la sforbiciata di deputati e senatori approvata dal Parlamento.
Il voto favorevole alla legge da parte del PD è oggettivamente una sorta di preliminare indicazione per il voto referendario, indicazione peraltro ancora incerta e distratta (basti leggere cosa diceva solo poco tempo fa il PD sull’argomento, evidentemente lo si è dimenticato) e c’è da sperare che la preannunciata e comunque tardiva riunione della direzione nazionale ci metta una pezza lasciando, come minimo, libertà di voto.
Chiarisco che non c’è in me pregiudiziale sulla riduzione del numero dei parlamentari in sé e per sé, al di là dell’aspetto relativo ai risparmi che ne deriverebbero che reputo di scarso rilievo (meno di una goccia, nel mare del debito pubblico nazionale); così come a livello cittadino si è passati per legge da 40 a 32 consiglieri comunali, diminuire di circa un terzo il numero di deputati e senatori non mette in discussione la democraticità di fondo un sistema. Quel che verrà a mancare, così come è avvenuto a livello locale, è quel poco di sale che rende vivo e più libero il dibattito politico, essendo fenomeno naturale e verificato che più le assemblee elettive sono ristrette e più tendono conformisticamente ad omologarsi ai sindaci di turno.
Ma la vera pregiudiziale è quella relativa alla incapacità dell’attuale dirigenza politica italiana di guardare al di là del proprio naso e al disinteresse per una “riforma” che viaggi con il necessario e preliminare (al limite contestuale) quadro di modifiche, anche costituzionali, perché di queste abbiamo effettivamente bisogno, che rendano la potenziale diminuzione del numero dei membri del Parlamento compatibile con il complessivo sistema istituzionale oltre che rispettosa del diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti. E dire, come pur si dice con imperdonabile disinvoltura, che ci si penserà dopo (aggiungo che i profili da trattare sono più d’uno, non solo la legge elettorale) francamente induce a sgomento e preoccupazione.
Personalmente, quindi, invito ad andare a votare ed a votare no, cercando di far capire che non si può usare il Parlamento come mera merce di scambio sull’altare della sopravvivenza del governo nazionale: con il Movimento 5 Stelle si può e si deve ragionare, non foss’altro che per rispetto ai loro elettori, ma le intese vanno trovate, se possibile, sulle cose da fare e su chi sarà delegato a farle (non è vero che uno vale uno), prima e non dopo, tanto a livello nazionale che locale, evitando, per tale ultimo, i quantomeno fuori luogo “mercati delle vacche” di cui abbiamo letto nei giorni scorsi in punto di alleanze per le elezioni regionali".
Nella cornice del litorale civitanovese, sono stati presentati ufficialmente ieri i candidati della lista "Marche Coraggiose", alla presenza di Maurizio Mangialardi, candidato presidente del centrosinistra alle elezioni Regionali in programma per il 20 e 21 settembre prossimi.
"Saremo la voce critica del centrosinistra - ha esordito Montesi, segretario regionale di Articolo 1 -, non tutto è andato bene nella precedente amministrazione e la nostra coscienza critica è fondamentale per cambiare".
Diversi e complementari i due capolista, Francesco Bravi di Cingoli, imprenditore dell'agroalimentare biologico, attento all'ambiente e al territorio (soprattutto quello montano devastato dal terremoto), e Paola Petrelli di Civitanova Marche, psicologa, impegnata presso il centro per l'impiego e per la tutela dei disabili: entrambi hanno scelto di aderire a "Marche Coraggiose", superando le perplessità di un impegno gravoso.
"Nel gruppo che si stava coagulando attorno a Marche Coraggiose mi sono sentita a casa" ha confessato la Petrelli, testimoniando come il suo impegno per una sanità più giusta e i temi sociali siano stimolo comune.
Cristiana Cecchetti, anche lei di Civitanova, proveniente da un'esperienza con la precedente amministrazione comunale di centrosinistra e dal mondo delle sardine, ha rincarato la dose: "è importante fermare questa destra fascista, in questo gruppo mi sono sentita libera di impegnarmi e lottare ancora".
"Con l'amministrazione Corvatta la mattina del 25 agosto 2016, alle 5, eravamo attivi per dare aiuto ai terremotati, è questa la passione e consapevolezza che serve in regione!" ha aggiunto.
Nella lista anche l'avvocato Giovanni Chiarella, di San Severino Marche, innamorato della carta costituzionale e dei diritti di eguaglianza e giustizia contenuti in essa: "Da essa si può ripartire per bloccare la privatizzazione in sanità e tutte le politiche neo liberiste di una destra distruttrice del senso della comunità" ha sottolineato.
Hoxha Ariana Kosova, albanese di origine e maceratese di adozione, ha attraversato l'Adriatico per trovare la sua nuova casa, prendere la sua quinta laurea e vedere riconosciuta la sua professionalità anche da questa sponda del nostro mare. Presidente della lega degli insegnanti albanesi in Italia, è interessata ai problemi dell'integrazione e al superamento dei pregiudizi. "Sono testimone diretta delle potenzialità che i migranti possono apportare al nostro paese" ha affermato.
Massimo Lambiase, farmacista trasferitosi da Battipaglia a Civitanova (di cui si è innamorato), ha trovato come "naturale estensione" della sua propensione la candidatura alle elezioni regionali.
Mangialardi ha ascoltato, ed ha avuto parole di elogio per "Marche Coraggiose" riconoscendo l'importanza della lista, anche per la sua visione critica. Il candidato del centrosinistra ha, infatti, riconosciuto come sia necessario voltare pagina dopo i 5 anni di governo Ceriscioli, in un'ottica di condivisione delle scelte.